Frasi Belle - Le più belle frasi dolci e romantiche online e altro
|
||||
Storia di un'anima di Ambrogio Bazzero pagina 34scolari di Scolopi…. Se alla sera fossi ancora alla spiaggia colla fanciulla nerissima, pregherei il mare che ci sguazzasse un po'. Che sbuffi da cratere! Che luna color di rame! Che bruciaticcio di fornace! Oh poveretto me! non ho abbozzato una macchia: il mare avvalla, la spiaggia si slontana…. Dove sono? A chi racconto la mia istoria platonica? A chi comando un altro bicchierino di rhum? Ahi!… ahi!… ahi!… Che altalena è questa? * * * Poscritto. X luglio. Vado.—Scrivo colla mano sinistra, perchè la destra l'ho trovata avvolta in una benda di telaccia gropposa. L'oste mi dice…. Non capisco quanto tempo è passato: capisco però che è sera. L'oste mi dice che non ho pagato il mio posto nell'omnibus: sono disceso, cioè, sono cascato, perchè sento anche le due ginocchia ammaccate e non trovo più l'albo. E mi vedo in conto, qui all'osteria, rhum, rhum, rhum…. Che diamine! Sotto questo sole di mezzogiorno il bevere così è cosa pazza da far commettere colpe, altro che acquerelli! Ho perduto l'alba. Buon per voi: c'erano dei grandi foglietti platonici. SERA. Vi è un'ora in cui la spuma del mare si fa cinerea, pare densissima e senza luci. È questa in cui io giaccio alla spiaggia su una lingua di sabbia. S'io mi adagiassi supino, sentirei il capo profondarsi lenemente, e forse qualche onda, s'io allungassi le braccia in croce sul dolce declivo, verrebbe a intepidirmi le mani. In questa soavissima postura, con voluttà i capogiri mi farebbero provare quella sensazione unica—come se l'anima fuori uscisse dal corpo oscillante e anch'essa si dondolasse sull'acque…. È uno scherzo? un'illusione? Non so. So che realmente c'è un riposo, un oblìo, una cupidità di pace, un finire stanco dopo tante battaglie. Se il vento sperdesse l'anima sui colmi dell'onde, se i minimi rimasugli vanissero all'infinito!… Non è la morte, non è la distruzione, non è il funerale! Senza cataletto, senza chiovi e segatura, senza la marmaglia dei parenti, le torce, le portinaie e i numeri del lotto! Mormora il mare d'intorno: e sopra l'altissimo cielo fonde gli azzurri… Pace, pace: nulla sul mare, nulla in cielo: non una barca favolosa che raccolga l'anima pellegrina per portarla a nuovi lidi, non l'angiolo sognato che aleggi per me… E perchè mai? Qual fanciulla piangerebbe?… Nulla sul mare: nulla vi è in cielo. Vorrei morire…. L'alga, dolcemente sospinta dal fiotto del mare, venne, venne, venne, e fu portata alla spiaggia. L'alga s'illanguidì e disse:—Nella solitudine è la pace. M'era stato prescritto un viaggio dal destino; io non mi affrettai: non avevo vele, nè remi; io sono giunta. Il mare finisce con una lista nera di lavagna: l'aere giallo-infaonato al basso si colora d'un riflesso di luci crocee, all'alto si stinge nella dispersione dei cieli…. Sulla spiaggia l'onda insurge: il mostro d'acqua è sudicio, oscuro: solo la cresta arruffata stacca sull'orizzonte e riceve l'ultimo lume del giorno: le lame si rincorrono sulla ghiaia, sovrapponendosi coi cumuli di spuma ribollente, formando quasi i mutabili scaglioni di un'amplissima scalea…. L'onda culla i miei pensieri: l'onda rotola un cranio. NOTTE. Pegli. Hôtel Gargini. —Ed ora, signora marchesa, le schizzerò il figurino per la festa da ballo dell'Hôtel de la Mediterranée. Festa di beneficenza, già s'intende. La duchessina avrà trentamila lire in diamanti: la baronessa in abito di taffetà brillante verde-luce… —Nel campo della moda nulla di nuovo. È molto se le signore stesse pensano all'avvenire: le opinioni di quelle che fanno legge in materia di toletta sono così contradditorie! —È vero! —Così contradditorie in questo momento ch'è impossibile di riassumerle. —Impossibile! —Una grande battaglia si combatte fra le gonne lisce e le tuniche…. —Dunque? Senta, marchesa: una guarnitura in luppolo rosato, con fogliame verde, ch'è una meraviglia, la pingo sopra un abito di tulle bianco o bleu pallido…—e via discorrendo, disegno la gonna lunga davanti, non osando in faccia a lei accennare quella moda insidiosissima…. —Che ora è?—dice lei. —Dodici ore. —Di già? Scusi; sono stanca e mi ritiro. —Marchesa…. —Felice notte. —Marchesa! Marchesa! Chi non la vede? Lei è una bellezza fresca, rosea, inzuccherata. Dal salone dell'albergo, cui corrisponde la sua camera, sento la sua gonna frusciare elettricamente, sento il suo uscio richiudersi, sento per un pezzo i suoi passolini. La cameriera infine reca fuori gli stivaletti, alti, traditori, tepidi, e li lascia proprio sulla soglia. La fanciulla del mattino fu un sogno, quella del mezzogiorno un delirio. A sera ho desiderato di morire: a notte? La cameriera dalla stanza reca fuori le profumate biancherie, un nuvolo di trine, pieno di lampi. —Felice notte!—mi dice anche lei, con un certo sorriso…. E quand'io mi levo dal tavolo, vuole accendermi il lume. VIRGO POTENS. Monti di Sestri. O chiesina, se in te prega a quest'ora la giovinetta montanara, fa ch'ella sorrida guardando il bambinello della tua Madonna! O chiesina, che sei detta di Virgo Potens! Passato per lungo il borgo di Sestri, io mi incammino sulla viottola montana a tondi ciottoloni, tra i bigi murelli delle vigne sprazzate d'ombre tremolanti, fra le gioconde trasparenze del fogliame delle viti e i frastagli pallidi degli ulivi mestissimi: vedo i sentieruzzi fra le siepi verdeggianti che strisciano giù giù alla valle, o che cogli scheggioni lucenti s'inerpicano alle case nascoste ritrosamente fra i macchioni dei querciuoli. Giungo all'acquedotto colle stillazioni bisbiglianti: ed ecco il mulino. La scabra facciata ha gli arcucci soffogati, la portella infarinata, e giù in fondo a questa nella fresca semiluce il tranquillo girare delle ruote goccianti: ha la finestra bianca coi garofani della molinara, i mattoni a mezzetinte sudice, il fumaiolo coi due tettucci fuligginati. O Santa Madonna, che ti stai dipinta sotto la gronda, tu cadi a poco a poco! Le rondinelle a beccate godono di tue scalcinature: le rondinelle fanno le nidiate: o santa Madonna, benedici le nidiate e avrai vespri e mattutini di innamorati… Ti saluto e passo: passo sulla stradetta che si schiara al sole più gaio che batta di luglio sui ciottoli bianchicci: nè più vi sono murelli a destra, nè a sinistra: ma invece là il bosco che va su con dolce pendìo, qua la valle e il monte opposto: e vedo le casette arrampicate, coi tetti di lavagna, sfacciatelle ed avvistate, come alle feste i pezzotti delle tue donne, o riviera genovese; vedo le muriccie sgrigiate, diritte, a rustica scalea, e sopra, i festoni delle viti; le brigatelle di palazzine e i romitorî dei vignaiuoli; i prati coll'ombre sparse dei mandorli e dei ciliegi, i colti allistati, gli orticelli copiosi, i giardini variopinti; vedo le chiese tra le nebbie azzurricce del mattino, come tra gli incensi, le cappellette, su, quali pecore sbandate, sul ciglio della frana squarciata nel monte, a segnare la via al santuario. O santuario sull'estremo cocuzzolo del Gazzo, che di giorno vegli la vallea collo sfavillar della tua crocetta, e che di notte vegli sonnecchiando col lumicino minutissimo, se in te prega a quest'ora la monachina bianca, fa ch'ella pianga, guardando il bambinello della tua Madonna!… Io ti saluto dal mio sentiero e passo: cammino, sorrido, e vengo a te, melanconica chiesina delle sante litanie. Hai la gradinata su cui la vergine molinara ascende col libricciuolo nelle mani, col marinaio in cuore: hai la piazzuola col parapetto a sedile, da dove i giovinotti guardano innanzi la vita, sperando: hai la salita coi mattoni a spinapesce e i filari dei cipressi, sulla quale i vecchi la guardano indietro, invidiando. Andate, andate alla chiesina: voi ci vedete la bara: costoro che vengono dopo ci vedono il battesimo…. O bella gradinata! o bella piazzuola! M'affaccio dal parapetto e contemplo…. Il mare! giù, oltre la valle, come una fascia scintillante tra i vani delle Tag: mare nulla spiaggia vedo notte sera sento pace onda Argomenti: grande battaglia, tulle bianco Altri libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Diario del primo amore di Giacomo Leopardi Fior di passione di Matilde Serao Il conte di Carmagnola di Alessandro Manzoni Il diavolo nell'ampolla di Adolfo Albertazzi La trovatella di Milano di Carolina Invernizio Articoli del sito affini al contenuto della pagina: Offerte Capodanno Fortaleza Aruba la spiaggia bianca come la neve Mete Estate 2012 Vacanze in Grecia, Lindos Hammamet, un soggiorno indimenticabile
|
||||