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La divina commedia di Dante Alighieri pagina 61cielo? e non sai tu che 'l cielo è tutto santo, e ciò che ci si fa vien da buon zelo? Come t'avrebbe trasmutato il canto, e io ridendo, mo pensar lo puoi, poscia che 'l grido t'ha mosso cotanto; nel qual, se 'nteso avessi i prieghi suoi, già ti sarebbe nota la vendetta che tu vedrai innanzi che tu muoi. La spada di qua sù non taglia in fretta né tardo, ma' ch'al parer di colui che disïando o temendo l'aspetta. Ma rivolgiti omai inverso altrui; ch'assai illustri spiriti vedrai, se com'io dico l'aspetto redui". Come a lei piacque, li occhi ritornai, e vidi cento sperule che 'nsieme più s'abbellivan con mutüi rai. Io stava come quei che 'n sé repreme la punta del disio, e non s'attenta di domandar, sì del troppo si teme; e la maggiore e la più luculenta di quelle margherite innanzi fessi, per far di sé la mia voglia contenta. Poi dentro a lei udi': "Se tu vedessi com'io la carità che tra noi arde, li tuoi concetti sarebbero espressi. Ma perché tu, aspettando, non tarde a l'alto fine, io ti farò risposta pur al pensier, da che sì ti riguarde. Quel monte a cui Cassino è ne la costa fu frequentato già in su la cima da la gente ingannata e mal disposta; e quel son io che sù vi portai prima lo nome di colui che 'n terra addusse la verità che tanto ci soblima; e tanta grazia sopra me relusse, ch'io ritrassi le ville circunstanti da l'empio c¢lto che 'l mondo sedusse. Questi altri fuochi tutti contemplanti uomini fuoro, accesi di quel caldo che fa nascere i fiori e ' frutti santi. Qui è Maccario, qui è Romoaldo, qui son li frati miei che dentro ai chiostri fermar li piedi e tennero il cor saldo". E io a lui: "L'affetto che dimostri meco parlando, e la buona sembianza ch'io veggio e noto in tutti li ardor vostri, così m'ha dilatata mia fidanza, come 'l sol fa la rosa quando aperta tanto divien quant'ell'ha di possanza. Però ti priego, e tu, padre, m'accerta s'io posso prender tanta grazia, ch'io ti veggia con imagine scoverta". Ond'elli: "Frate, il tuo alto disio s'adempierà in su l'ultima spera, ove s'adempion tutti li altri e 'l mio. Ivi è perfetta, matura e intera ciascuna disïanza; in quella sola è ogne parte là ove sempr'era, perché non è in loco e non s'impola; e nostra scala infino ad essa varca, onde così dal viso ti s'invola. Infin là sù la vide il patriarca Iacobbe porger la superna parte, quando li apparve d'angeli sì carca. Ma, per salirla, mo nessun diparte da terra i piedi, e la regola mia rimasa è per danno de le carte. Le mura che solieno esser badia fatte sono spelonche, e le cocolle sacca son piene di farina ria. Ma grave usura tanto non si tolle contra 'l piacer di Dio, quanto quel frutto che fa il cor de' monaci sì folle; ché quantunque la Chiesa guarda, tutto è de la gente che per Dio dimanda; non di parenti né d'altro più brutto. La carne d'i mortali è tanto blanda, che giù non basta buon cominciamento dal nascer de la quercia al far la ghianda. Pier cominciò sanz'oro e sanz'argento, e io con orazione e con digiuno, e Francesco umilmente il suo convento; e se guardi 'l principio di ciascuno, poscia riguardi là dov'è trascorso, tu vederai del bianco fatto bruno. Veramente Iordan vòlto retrorso più fu, e 'l mar fuggir, quando Dio volse, mirabile a veder che qui 'l soccorso". Così mi disse, e indi si raccolse al suo collegio, e 'l collegio si strinse; poi, come turbo, in sù tutto s'avvolse. La dolce donna dietro a lor mi pinse con un sol cenno su per quella scala, sì sua virtù la mia natura vinse; né mai qua giù dove si monta e cala naturalmente, fu sì ratto moto ch'agguagliar si potesse a la mia ala. S'io torni mai, lettore, a quel divoto trïunfo per lo quale io piango spesso le mie peccata e 'l petto mi percuoto, tu non avresti in tanto tratto e messo nel foco il dito, in quant'io vidi 'l segno che segue il Tauro e fui dentro da esso. O glorïose stelle, o lume pregno di gran virtù, dal quale io riconosco tutto, qual che si sia, il mio ingegno, con voi nasceva e s'ascondeva vosco quelli ch'è padre d'ogne mortal vita, quand'io senti' di prima l'aere tosco; e poi, quando mi fu grazia largita d'entrar ne l'alta rota che vi gira, la vostra regïon mi fu sortita. A voi divotamente ora sospira l'anima mia, per acquistar virtute al passo forte che a sé la tira. "Tu se' sì presso a l'ultima salute", cominciò Bëatrice, "che tu dei aver le luci tue chiare e acute; e però, prima che tu più t'inlei, rimira in giù, e vedi quanto mondo sotto li piedi già esser ti fei; sì che 'l tuo cor, quantunque può, giocondo s'appresenti a la turba trïunfante che lieta vien per questo etera tondo". Col viso ritornai per tutte quante le sette spere, e vidi questo globo tal, ch'io sorrisi del suo vil sembiante; e quel consiglio per migliore approbo che l'ha per meno; e chi ad altro pensa chiamar si puote veramente probo. Vidi la figlia di Latona incensa sanza quell'ombra che mi fu cagione per che già la credetti rara e densa. L'aspetto del tuo nato, Iperïone, quivi sostenni, e vidi com'si move circa e vicino a lui Maia e Dïone. Quindi m'apparve il temperar di Giove tra 'l padre e 'l figlio: e quindi mi fu chiaro il varïar che fanno di lor dove; e tutti e sette mi si dimostraro quanto son grandi e quanto son veloci e come sono in distante riparo. L'aiuola che ci fa tanto feroci, volgendom'io con li etterni Gemelli, tutta m'apparve da' colli a le foci; poscia rivolsi li occhi a li occhi belli. XXIII Come l'augello, intra l'amate fronde, posato al nido de' suoi dolci nati la notte che le cose ci nasconde, che, per veder li aspetti disïati e per trovar lo cibo onde li pasca, in che gravi labor li sono aggrati, previene il tempo in su aperta frasca, e con ardente affetto il sole aspetta, fiso guardando pur che l'alba nasca; così la donna mïa stava eretta e attenta, rivolta inver' la plaga sotto la quale il sol mostra men fretta: sì che, veggendola io sospesa e vaga, fecimi qual è quei che disïando altro vorria, e sperando s'appaga. Ma poco fu tra uno e altro quando, del mio attender, dico, e del vedere lo ciel venir più e più rischiarando; e Bëatrice disse: "Ecco le schiere del trïunfo di Cristo e tutto 'l frutto ricolto del girar di queste spere!". Pariemi che 'l suo viso ardesse tutto, e li occhi avea di letizia sì pieni, che passarmen convien sanza costrutto. Quale ne' plenilunïi sereni Trivïa ride tra le ninfe etterne che dipingon lo ciel per tutti i seni, vid'i' sopra migliaia di lucerne un sol che tutte quante l'accendea, come fa 'l nostro le viste superne; e per la viva luce trasparea la lucente sustanza tanto chiara nel viso mio, che non la sostenea. Oh Bëatrice, dolce guida e cara! Ella mi disse: "Quel che ti sobranza è virtù da cui nulla si ripara. Quivi è la sapïenza e la possanza ch'aprì le strade tra 'l cielo e la terra, onde fu già sì lunga disïanza". Come foco di nube si diserra per dilatarsi sì che non vi cape, e fuor di sua natura in giù s'atterra, la mente mia così, tra quelle dape fatta più grande, di sé stessa uscìo, e che si fesse rimembrar non sape. "Apri li occhi e riguarda qual son io; tu hai vedute cose, che possente se' fatto a sostener lo riso mio". Io era come quei che si risente di visïone oblita e che s'ingegna indarno di ridurlasi a la mente, quand'io udi' questa proferta, degna di tanto grato, che mai non si stingue del libro che 'l preterito rassegna. Se mo sonasser tutte quelle lingue che Polimnïa con le suore fero del latte lor dolcissimo più pingue, per aiutarmi, al millesmo del vero non si verria, cantando il santo riso e quanto il santo aspetto facea mero; e così, figurando il paradiso, convien saltar lo sacrato poema, come chi trova suo cammin riciso. Ma chi pensasse il ponderoso tema e l'omero mortal che se ne Tag: tanto occhi tutti sol viso dentro dio tutto padre Argomenti: usura tanto, dolce donna, dolce guida, santo aspetto Altri libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Nel sogno di era Novelle rusticane di Giovanni Verga Corbaccio di Giovanni Boccaccio Il fiore di Dante Alighieri La trovatella di Milano di Carolina Invernizio Articoli del sito affini al contenuto della pagina: Rimedi naturali acne Come truccarsi per essere perfette La migliore crema antiaging per gli occhi Scegliere la crema per le rughe degli occhi e le occhiaie Offerte Capodanno Bali
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