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La divina commedia di Dante Alighieri pagina 24contro al cieco fiume fuggita avete la pregione etterna?", diss'el, movendo quelle oneste piume. "Chi v'ha guidati, o che vi fu lucerna, uscendo fuor de la profonda notte che sempre nera fa la valle inferna? Son le leggi d'abisso così rotte? o è mutato in ciel novo consiglio, che, dannati, venite a le mie grotte?". Lo duca mio allor mi diè di piglio, e con parole e con mani e con cenni reverenti mi fé le gambe e 'l ciglio. Poscia rispuose lui: "Da me non venni: donna scese del ciel, per li cui prieghi de la mia compagnia costui sovvenni. Ma da ch'è tuo voler che più si spieghi di nostra condizion com'ell'è vera, esser non puote il mio che a te si nieghi. Questi non vide mai l'ultima sera; ma per la sua follia le fu sì presso, che molto poco tempo a volger era. Sì com'io dissi, fui mandato ad esso per lui campare; e non lì era altra via che questa per la quale i' mi son messo. Mostrata ho lui tutta la gente ria; e ora intendo mostrar quelli spirti che purgan sé sotto la tua balìa. Com'io l'ho tratto, saria lungo a dirti; de l'alto scende virtù che m'aiuta conducerlo a vederti e a udirti. Or ti piaccia gradir la sua venuta: libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta. Tu 'l sai, ché non ti fu per lei amara in Utica la morte, ove lasciasti ala vesta ch'al gran dì sarà sì chiara. Non son li editti etterni per noi guasti, ché questi vive e Minòs me non lega; ma son del cerchio ove son li occhi casti di Marzia tua, che 'n vista ancor ti priega, o santo petto, che per tua la tegni: per lo suo amore adunque a noi ti piega. Lasciane andar per li tuoi sette regni; grazie riporterò di te a lei, se d'esser mentovato là giù degni". "Marzïa piacque tanto a li occhi miei mentre ch'i' fu' di là", diss'elli allora, "che quante grazie volse da me, fei. Or che di là dal mal fiume dimora, più muover non mi può, per quella legge che fatta fu quando me n'usci' fora. Ma se donna del ciel ti muove e regge, come tu di', non c'è mestier lusinghe: bastisi ben che per lei mi richegge. Va dunque, e fa che tu costui ricinghe d'un giunco schietto e che li lavi 'l viso, sì ch'ogne sucidume quindi stinghe; ché non si converria, l'occhio sorpriso d'alcuna nebbia, andar dinanzi al primo ministro, ch'è di quei di paradiso. Questa isoletta intorno ad imo ad imo, là giù colà dove la batte l'onda, porta di giunchi sovra 'l molle limo: null'altra pianta che facesse fronda o indurasse, vi puote aver vita, però ch'a le percosse non seconda. Poscia non sia di qua vostra reddita; lo sol vi mosterrà, che surge omai, prendere il monte a più lieve salita". Così sparì; e io sù mi levai sanza parlare, e tutto mi ritrassi al duca mio, e li occhi a lui drizzai. El cominciò: "Figliuol, segui i miei passi: volgianci in dietro, ché di qua dichina questa pianura a' suoi termini bassi". L'alba vinceva l'ora mattutina che fuggia innanzi, sì che di lontano conobbi il tremolar de la marina. Noi andavam per lo solingo piano com'om che torna a la perduta strada, che 'nfino ad essa li pare ire in vano. Quando noi fummo là 've la rugiada pugna col sole, per essere in parte dove, ad orezza, poco si dirada, ambo le mani in su l'erbetta sparte soavemente 'l mio maestro pose: ond'io, che fui accorto di sua arte, porsi ver' lui le guance lagrimose; ivi mi fece tutto discoverto quel color che l'inferno mi nascose. Venimmo poi in sul lito diserto, che mai non vide navicar sue acque omo, che di tornar sia poscia esperto. Quivi mi cinse sì com'altrui piacque: oh maraviglia! ché qual elli scelse l'umile pianta, cotal si rinacque subitamente là onde l'avelse. II Già era 'l sole a l'orizzonte giunto lo cui meridïan cerchio coverchia Ierusalèm col suo più alto punto; e la notte, che opposita a lui cerchia, uscia di Gange fuor con le Bilance, che le caggion di man quando soverchia; sì che le bianche e le vermiglie guance, là dov'i' era, de la bella Aurora per troppa etate divenivan rance. Noi eravam lunghesso mare ancora, come gente che pensa a suo cammino, che va col cuore e col corpo dimora. Ed ecco, qual, sorpreso dal mattino, per li grossi vapor Marte rosseggia giù nel ponente sovra 'l suol marino, cotal m'apparve, s'io ancor lo veggia, un lume per lo mar venir sì ratto, che 'l muover suo nessun volar pareggia. Dal qual com'io un poco ebbi ritratto l'occhio per domandar lo duca mio, rividil più lucente e maggior fatto. Poi d'ogne lato ad esso m'appario un non sapeva che bianco, e di sotto a poco a poco un altro a lui uscìo. Lo mio maestro ancor non facea motto, mentre che i primi bianchi apparver ali; allor che ben conobbe il galeotto, gridò: "Fa, fa che le ginocchia cali. Ecco l'angel di Dio: piega le mani; omai vedrai di sì fatti officiali. Vedi che sdegna li argomenti umani, sì che remo non vuol, né altro velo che l'ali sue, tra liti sì lontani. Vedi come l'ha dritte verso 'l cielo, trattando l'aere con l'etterne penne, che non si mutan come mortal pelo". Poi, come più e più verso noi venne l'uccel divino, più chiaro appariva: per che l'occhio da presso nol sostenne, ma chinail giuso; e quei sen venne a riva con un vasello snelletto e leggero, tanto che l'acqua nulla ne 'nghiottiva. Da poppa stava il celestial nocchiero, tal che faria beato pur descripto; e più di cento spirti entro sediero. "In exitu Isräel de Aegypto" cantavan tutti insieme ad una voce con quanto di quel salmo è poscia scripto. Poi fece il segno lor di santa croce; ond'ei si gittar tutti in su la piaggia: ed el sen gì, come venne, veloce. La turba che rimase lì, selvaggia parea del loco, rimirando intorno come colui che nove cose assaggia. Da tutte parti saettava il giorno lo sol, ch'avea con le saette conte di mezzo 'l ciel cacciato Capricorno, quando la nova gente alzò la fronte ver' noi, dicendo a noi: "Se voi sapete, mostratene la via di gire al monte". E Virgilio rispuose: "Voi credete forse che siamo esperti d'esto loco; ma noi siam peregrin come voi siete. Dianzi venimmo, innanzi a voi un poco, per altra via, che fu sì aspra e forte, che lo salire omai ne parrà gioco". L'anime, che si fuor di me accorte, per lo spirare, ch'i' era ancor vivo, maravigliando diventaro smorte. E come a messagger che porta ulivo tragge la gente per udir novelle, e di calcar nessun si mostra schivo, così al viso mio s'affisar quelle anime fortunate tutte quante, quasi oblïando d'ire a farsi belle. Io vidi una di lor trarresi avante per abbracciarmi, con sì grande affetto, che mosse me a far lo somigliante. Ohi ombre vane, fuor che ne l'aspetto! tre volte dietro a lei le mani avvinsi, e tante mi tornai con esse al petto. Di maraviglia, credo, mi dipinsi; per che l'ombra sorrise e si ritrasse, e io, seguendo lei, oltre mi pinsi. Soavemente disse ch'io posasse; allor conobbi chi era, e pregai che, per parlarmi, un poco s'arrestasse. Rispuosemi: "Così com'io t'amai nel mortal corpo, così t'amo sciolta: però m'arresto; ma tu perché vai?". "Casella mio, per tornar altra volta là dov'io son, fo io questo vïaggio", diss'io; "ma a te com'è tanta ora tolta?". Ed elli a me: "Nessun m'è fatto oltraggio, se quei che leva quando e cui li piace, più volte m'ha negato esto passaggio; ché di giusto voler lo suo si face: veramente da tre mesi elli ha tolto chi ha voluto intrar, con tutta pace. Ond'io, ch'era ora a la marina vòlto dove l'acqua di Tevero s'insala, benignamente fu' da lui ricolto. A quella foce ha elli or dritta l'ala, però che sempre quivi si ricoglie qual verso Acheronte non si cala". E io: "Se nuova legge non ti toglie memoria o uso a l'amoroso canto che mi solea quetar tutte mie doglie, di ciò ti piaccia consolare alquanto l'anima mia, che, con la sua persona venendo qui, è affannata tanto!". "Amor che ne la mente mi ragiona" cominciò elli Tag: noi poco gente ciel duca mani occhi occhio esto Argomenti: giunco schietto Altri libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Il conte di Carmagnola di Alessandro Manzoni Fior di passione di Matilde Serao Il ponte del Paradiso di Anton Giulio Barrili Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni Intrichi d'amore di Torquato Tasso Articoli del sito affini al contenuto della pagina: Come fare un cambio di look istantaneo Come curare la pelle mista Offerta capodanno ad Atlanta (Georgia, USA) Offerte Capodanno Caracas Passaggio Pedonale di Breslavia
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