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La divina commedia di Dante Alighieri pagina 35fosse, quando una voce disse "Qui si monta", che da ogne altro intento mi rimosse; e fece la mia voglia tanto pronta di riguardar chi era che parlava, che mai non posa, se non si raffronta. Ma come al sol che nostra vista grava e per soverchio sua figura vela, così la mia virtù quivi mancava. "Questo è divino spirito, che ne la via da ir sù ne drizza sanza prego, e col suo lume sé medesmo cela. Sì fa con noi, come l'uom si fa sego; ché quale aspetta prego e l'uopo vede, malignamente già si mette al nego. Or accordiamo a tanto invito il piede; procacciam di salir pria che s'abbui, ché poi non si poria, se 'l dì non riede". Così disse il mio duca, e io con lui volgemmo i nostri passi ad una scala; e tosto ch'io al primo grado fui, senti'mi presso quasi un muover d'ala e ventarmi nel viso e dir: "Beati pacifici, che son sanz'ira mala!". Già eran sovra noi tanto levati li ultimi raggi che la notte segue, che le stelle apparivan da più lati. "O virtù mia, perché sì ti dilegue?", fra me stesso dicea, ché mi sentiva la possa de le gambe posta in triegue. Noi eravam dove più non saliva la scala sù, ed eravamo affissi, pur come nave ch'a la piaggia arriva. E io attesi un poco, s'io udissi alcuna cosa nel novo girone; poi mi volsi al maestro mio, e dissi: "Dolce mio padre, dì , quale offensione si purga qui nel giro dove semo? Se i piè si stanno, non stea tuo sermone". Ed elli a me: "L'amor del bene, scemo del suo dover, quiritta si ristora; qui si ribatte il mal tardato remo. Ma perché più aperto intendi ancora, volgi la mente a me, e prenderai alcun buon frutto di nostra dimora". "Né creator né creatura mai", cominciò el, "figliuol, fu sanza amore, o naturale o d'animo; e tu 'l sai. Lo naturale è sempre sanza errore, ma l'altro puote errar per malo obietto o per troppo o per poco di vigore. Mentre ch'elli è nel primo ben diretto, e ne' secondi sé stesso misura, esser non può cagion di mal diletto; ma quando al mal si torce, o con più cura o con men che non dee corre nel bene, contra 'l fattore adovra sua fattura. Quinci comprender puoi ch'esser convene amor sementa in voi d'ogne virtute e d'ogne operazion che merta pene. Or, perché mai non può da la salute amor del suo subietto volger viso, da l'odio proprio son le cose tute; e perché intender non si può diviso, e per sé stante, alcuno esser dal primo, da quello odiare ogne effetto è deciso. Resta, se dividendo bene stimo, che 'l mal che s'ama è del prossimo; ed esso amor nasce in tre modi in vostro limo. È chi, per esser suo vicin soppresso, spera eccellenza, e sol per questo brama ch'el sia di sua grandezza in basso messo; è chi podere, grazia, onore e fama teme di perder perch'altri sormonti, onde s'attrista sì che 'l contrario ama; ed è chi per ingiuria par ch'aonti, sì che si fa de la vendetta ghiotto, e tal convien che 'l male altrui impronti. Questo triforme amor qua giù di sotto si piange: or vo' che tu de l'altro intende, che corre al ben con ordine corrotto. Ciascun confusamente un bene apprende nel qual si queti l'animo, e disira; per che di giugner lui ciascun contende. Se lento amore a lui veder vi tira o a lui acquistar, questa cornice, dopo giusto penter, ve ne martira. Altro ben è che non fa l'uom felice; non è felicità, non è la buona essenza, d'ogne ben frutto e radice. L'amor ch'ad esso troppo s'abbandona, di sovr'a noi si piange per tre cerchi; ma come tripartito si ragiona, tacciolo, acciò che tu per te ne cerchi". XVIII Posto avea fine al suo ragionamento l'alto dottore, e attento guardava ne la mia vista s'io parea contento; e io, cui nova sete ancor frugava, di fuor tacea, e dentro dicea: "Forse lo troppo dimandar ch'io fo li grava". Ma quel padre verace, che s'accorse del timido voler che non s'apriva, parlando, di parlare ardir mi porse. Ond'io: "Maestro, il mio veder s'avviva sì nel tuo lume, ch'io discerno chiaro quanto la tua ragion parta o descriva. Però ti prego, dolce padre caro, che mi dimostri amore, a cui reduci ogne buono operare e 'l suo contraro". "Drizza", disse, "ver' me l'agute luci de lo 'ntelletto, e fieti manifesto l'error de' ciechi che si fanno duci. L'animo, ch'è creato ad amar presto, ad ogne cosa è mobile che piace, tosto che dal piacere in atto è desto. Vostra apprensiva da esser verace tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, sì che l'animo ad essa volger face; e se, rivolto, inver' di lei si piega, quel piegare è amor, quell'è natura che per piacer di novo in voi si lega. Poi, come 'l foco movesi in altura per la sua forma ch'è nata a salire là dove più in sua matera dura, così l'animo preso entra in disire, ch'è moto spiritale, e mai non posa fin che la cosa amata il fa gioire. Or ti puote apparer quant'è nascosa la veritate a la gente ch'avvera ciascun amore in sé laudabil cosa; però che forse appar la sua matera sempre esser buona, ma non ciascun segno è buono, ancor che buona sia la cera". "Le tue parole e 'l mio seguace ingegno", rispuos'io lui, "m'hanno amor discoverto, ma ciò m'ha fatto di dubbiar più pregno; ché, s'amore è di fuori a noi offerto e l'anima non va con altro piede, se dritta o torta va, non è suo merto". Ed elli a me: "Quanto ragion qui vede, dir ti poss'io; da indi in là t'aspetta pur a Beatrice, ch'è opra di fede. Ogne forma sustanzïal, che setta è da matera ed è con lei unita, specifica vertute ha in sé colletta, la qual sanza operar non è sentita, né si dimostra mai che per effetto, come per verdi fronde in pianta vita. Però, là onde vegna lo 'ntelletto de le prime notizie, omo non sape, e de' primi appetibili l'affetto, che sono in voi sì come studio in ape di far lo mele; e questa prima voglia merto di lode o di biasmo non cape. Or perché a questa ogn'altra si raccoglia, innata v'è la virtù che consiglia, e de l'assenso de' tener la soglia. Quest'è 'l principio là onde si piglia ragion di meritare in voi, secondo che buoni e rei amori accoglie e viglia. Color che ragionando andaro al fondo, s'accorser d'esta innata libertate; però moralità lasciaro al mondo. Onde, poniam che di necessitate surga ogne amor che dentro a voi s'accende, di ritenerlo è in voi la podestate. La nobile virtù Beatrice intende per lo libero arbitrio, e però guarda che l'abbi a mente, s'a parlar ten prende". La luna, quasi a mezza notte tarda, facea le stelle a noi parer più rade, fatta com'un secchion che tuttor arda; e correa contro 'l ciel per quelle strade che 'l sole infiamma allor che quel da Roma tra ' Sardi e ' Corsi il vede quando cade. E quell'ombra gentil per cui si noma Pietola più che villa mantoana, del mio carcar diposta avea la soma; per ch'io, che la ragione aperta e piana sovra le mie quistioni avea ricolta, stava com'om che sonnolento vana. Ma questa sonnolenza mi fu tolta subitamente da gente che dopo le nostre spalle a noi era già volta. E quale Ismeno già vide e Asopo lungo di sè di notte furia e calca, pur che i Teban di Bacco avesser uopo, cotal per quel giron suo passo falca, per quel ch'io vidi di color, venendo, cui buon volere e giusto amor cavalca. Tosto fur sovr'a noi, perché correndo si movea tutta quella turba magna; e due dinanzi gridavan piangendo: "Maria corse con fretta a la montagna; e Cesare, per soggiogare Ilerda, punse Marsilia e poi corse in Ispagna". "Ratto, ratto, che 'l tempo non si perda per poco amor", gridavan li altri appresso, "che studio di ben far grazia rinverda". "O gente in cui fervore aguto adesso ricompie forse negligenza e indugio da voi per tepidezza in ben far messo, questi che vive, e certo i' non vi bugio, vuole andar sù, pur che 'l sol ne riluca; però ne dite ond'è presso il pertugio". Parole furon queste del mio duca; e un di quelli spirti disse: "Vieni di retro a noi, e troverai la Tag: noi sanza animo gente bene poco notte troppo tanto Argomenti: dolce padre, voglia tanto, tanto invito, lento amore, nobile virtù Altri libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Il benefattore di Luigi Capuana Le femmine puntigliose di Carlo Goldoni Confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo Corbaccio di Giovanni Boccaccio Il conte di Carmagnola di Alessandro Manzoni Articoli del sito affini al contenuto della pagina: La Dieta Dukan Come scegliere le scarpe da sera Consigli per una dieta veloce ed efficace Disturbi del sonno Medicina estetica, croce e delizia di uomini e donne
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