Sodoma e Gomorra di Docteur Jaf pagina 19

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loro mazzettini agli uomini; esse sono semplicemente agenti della prostituzione saffica, in cerca di clienti femminili. Le lisbiche di professione non si nascondono, anzi vanno sempre in acconciature quasi maschili, coi capelli corti e cappello da uomo senza ornamenti, col fiore all'occhiello, l'andatura da giovanotto, pallide, corrette ed ardite, serene d'impudore, ecco la fisonomia strana, enigmatica e sconcertante che tradisce la tribade avverata. Oltre che nelle prigioni e nelle case di tolleranza è particolarmente negli ospedali speciali, nei così detti sifilicomii, che si formano i legami tribadici. Ma nelle scuole soprattutto questo vizio si sviluppa. Le ragazzine sono generalmente espansive, piene di abbandono e per un niente si prodigano carezze e baci. Quante volte simili relazioni di collegio, che si giudicavano innocenti, si son viste continuare e rinsaldarsi coll'andar degli anni, e che più di un pretende alla mano di queste giovanette, è stato rifiutato, senza che mai nè lui nè i genitori delle ragazze, hanno potuto indovinarne la causa. Parecchi autori credono che siasi ad attribuire a questo vizio il contrasto che regna continuamente in talune famiglie. Ciò è verosimile stantechè esistono donne maritate, le quali all'insaputa del marito, intrattengono relazioni con tribadi. A tal proposito il dottor Dubonnet nel 1877 pubblicò un caso veramente strano. Si tratta di due amiche, le quali avevano fra di loro rapporti sessuali. Una di esse si maritò, e dopo il matrimonio riprese il legame con l'amica la quale divenne incinta! Bisogna ammettere che la donna maritata aveva, passando dalle braccia del marito in quelle dell'amica, trasportato sulle parti genitali di quest'ultima qualche goccia di sperma! Ecco, per terminare, un esempio che mostra le predisposizioni al tribadismo: Si tratta di una donna trentenne. Fu deflorata a 15 anni da un giovane che non rivide mai più e che produsse su di lei un'impressione sgradevole. Il ricordo dell'atto sessuale le riusciva penoso. Più tardi fece conoscenza con un altro uomo che le piacque e col quale ebbe rapporti sessuali, trovando questa volta nell'atto genetico una voluttà assoluta. Verso il diciottesimo anno, dopo aver avuto relazioni con diversi uomini, s'imbatte con una giovanetta che l'abbracciò, e le mise le mani sul seno, quest'ultimo palpeggiamento le procurò una vivissima sensazione di godimento. Poco tempo dopo la sua amica le propose di dormire con lei, e le praticò il saffismo. Le parti furono in seguito invertite, ed esse continuarono a vivere insieme funzionando alternativamente da attive e passive. A partire da tal epoca, questa donna non trovò più alcun piacere con gli uomini. Arrivò perfino a farsi saffizzare da uomini, senza cavarne il minimo godimento. Il dottore Eram dice che il tribadismo è comunissimo in Oriente: «Per rendersi conto fino a quali eccessi tale pratica può essere spinta nelle donne orientali, non si ha che a pensare alla sedentanea vita che menano: mancanza assoluta di qualunque esercizio, all'ozio, alla noia e soprattutto alla fiducia delle madri che non si preoccupano, nè hanno alcuna sorveglianza per ciò che fanno le loro figlie in queste lunghe ore di solitudine». Tegg, secondo Mantegazza, cita parecchi matrimonii? fra due donne. Il 5 luglio 1777, comparve a Londra una donna che si vestiva da uomo e che si era già unita in legittime nozze con tre donne. Ella fu esposta alla pubblica gogna. Nel 1773 un'altra donna travestita da uomo, fece la corte ad una giovanetta per ottenerne la mano, ma senza successo. Il caso più straordinario è quello di due donne che vissero insieme 36 anni. Quella che funzionava da donna non svelò il segreto che al letto di morte. Il celebre processo del preteso conte Sandor, che non era altri se non la contessa Sarolta, la quale riuscì, sotto spoglie maschili, a sposare una ricca signora nel 1889, viene anch'esso ad accrescere la casistica medica delle inversioni sessuali. Tale processo che è di un interesse eccezionale è riportato in tutti i suoi dettagli nel volume Inversioni Sessuali del dottor Pietro Fabiani, nel quale potranno, quelli che lo desiderassero, trovare più ampie relazioni scientifiche su questa branca delle Psicopatie Sessuali. 1 4º Sodomia nella donna La sodomia nella donna, dice il dottor Martineau, non si presenta nelle stesse condizioni, nè nelle stesse circostanze che nell'uomo. Mentre in quest'ultimo la pederastia possiede un'organizzazione speciale, perfettamente regolata, le sue abitudini di pigrizia, di furto, di ubbriachezza, di delitto, il suo abito esterno, rivelantesi nel modo di vestirsi, di coprirsi di oggetti, di gioielli appartenenti ordinariamente a donne, mentre nel sesso mascolino, questa organizzazione è destinata soprattutto a favorire l'industria colpevole, che a Parigi vien chiamata chantage, avente per iscopo di speculare sulle passioni degli individui, di cui il senso morale è pervertito; nella donna invece le circostanze nelle quali si produce la sodomia sono ben differenti. Nella donna la sodomia non è un affare di scandalo, e soprattutto non è abitualmente il preludio del furto e del delitto. La si constata specialmente nella donne maritate, nelle giovani, e perfino in quelle nelle quali le abitudini sociali, la professione allontanano qualunque idea di queste abitudini contro natura. La sodomia si osserva nella donna maritata, sia che ella ignori l'abiezione dell'atto a cui il marito la chiama, sia che ella subisca un atto imposto con la violenza, con la brutalità, sia infine che ella vi si sottometta volontariamente per tema che il marito non vada a chiedere alla prostituzione mascolina o femminile la soddisfazione di un appetito genetico che lo domina. Tardieu ha detto: «È cosa singolare che nei rapporti coniugali si produce spesso la sodomia. Il coito anale rimpiazza il coito vaginale che talvolta non è stato mai messo in pratica. Spesso avviene che pochi giorni dopo il matrimonio gli uomini abituati a simili depravazioni, cominciano ad imporle alle loro mogli. Queste, nella loro innocenza, nella loro ignoranza, vi si sottomettono, ma più tardi e pel dolore fisico o perchè qualche amica o la madre le avverte, si rifiutano con più o meno ostinazione ad atti che da allora in poi sono soddisfatti con la violenza dal marito.» Vi sono speciali circostanze, aggiunge Martineau, nelle quali si incontra la sodomia, e queste debbono ricercarsi nei costumi, nelle abitudini delle donne di certi paesi, di talune contrade dell'Europa, dell'Asia o dell'Africa. Le giovani di questi paesi preferiscono abbandonarsi al coito anale anzichè a quello vaginale. E ciò perchè la vergogna di un tale atto non le colpisce tanto quanto se fosse riconosciuto che esse hanno perduto, prima del matrimonio, il carattere ed il segno della verginità. La sodomia si osserva a tutte le età della donna, dagli otto fino ed oltre i cinquanta anni. Il dottor Martineau, sfogliando le numerose osservazioni raccolte nel suo servizio, ha trovato che è più frequente dai sedici ai venticinque anni. Si constata ancora la sodomia presso le donne pubbliche e nelle prostitute clandestine; ma per queste il coito anale è considerato, così come il coito vaginale, quello saffico e tutte le altre pratiche viziose, quale un mezzo di lucro, per aumentare ed accrescere il salario, soddisfacendo i gusti depravati degli uomini che, temendo le compromissioni della pederastia e conseguentemente lo scandalo, si rivolgono alla prostituzione feminile. Circa le donne poi che preferiscono il coito anale a quello vaginale, perchè solo così possono soddisfare i loro istinti pervertiti, il Mantegazza ha tentato di spiegare questa inversione in un modo ben singolare ed ingegnoso, come accenneremo nel capitolo della Pederastia maschile. —— V. Palpeggiamenti Osceni Attentati al pudore—Masturbazione—Perversità—Flagellazione. La donna è spesso più viziosa dell'uomo, specialmente in fatto di

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Argomenti: senso morale,    dolore fisico,    coito anale,    celebre processo,    interesse eccezionale

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