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Sodoma e Gomorra di Docteur Jaf pagina 13femminili, facendone delle vergognose succursali dei luoghi infami. Perciò simili stabilimenti erano frequentati da tutti, i ricchi avevano cabine particolari, i poveri si bagnavano uomini e donne in una sola vasca. Ogni barbiere poteva avere un bagno da uomo o da donna nella sua bottega, e oltre questi vi erano i grandi stabilimenti. Sin dallo spuntar dell'alba gli strilloni speciali annunziavano che i bagni erano pronti. Nella Danza Macabra si legge che «i barbieri ed i bagnini, servitori di questi luoghi d'impudicizia, non si limitavano alla sola parte di compiacenti merciai della galanteria, ma che maneggiavano abilmente il rasoio e la lancetta, vendevano certi unguenti afrodisiaci speciali e praticavano la medicina infischiandosi della facoltà.» Appena è possibile di prestar fede all'indecente e bizzarro servizio che, dicesi, reclamassero da questi ruffiani gli uomini e le donne. L'uso di farsi fare il pelo, cioè a dire di radere, tondere, o strappare con pinzette i peli che crescono su certe parti del corpo, nei due sessi; tale pratica pare che fosse, insieme ai bagni di vapore, stata importata dall'Oriente. Gli uomini e le donne che volevano passare per persone caste ed esemplari avevano immaginato di far sparire completamente dal loro corpo, ciò che chiamavano il vergognoso pelo. Solo i depravati e le donne dissolute, invece di tonderlo periodicamente, lo pettinavano, lo arricciavano e lo profumavano con mille ricercatezze di oscene sensualità. Un aneddoto del Mezzo di Pervenire, racconta che la moglie dell'avvocato Librean, avendo chiesto a suo marito uno scudo per farsi fare il pelo, e non avendogliene questi voluto dare che solo mezzo, la moglie pensò di fargli un bel tiro. Andò via e la sera si mise a letto tranquillamente, quando il marito le si distese accanto, e volle osservare se il barbiere aveva ben servita la sua metà, con sua somma sorpresa si accorse che il pelo non era raso che da un lato solo:—E come,—esclamò egli—amica mia, ti sei fatta tanto mal servire? il tuo affare è fra due età, non avendo... barba se non da un lato solo.—Che vuoi—rispose la sorniona, sono stata servita come ho pagato; mi hai dato la metà di quanto ti ho chiesto, e mi hanno del pari spelata a metà. Fu così che al mattino l'avvocato diede l'altro mezzo scudo alla moglie, perchè si andasse a far... ringiovanire da entrambi i lati. I barbieri ed i bagnini avevano anche la delicata missione di rifare le verginità perdute, ed ecco una curiosa ricetta tramandataci da alcuni allegri storici di quei tempi, che riportiamo a titolo di curiosità. «Pigliate mezza oncia di terebentina di Venezia, un poco di latte proveniente dalle foglie di asparagi, un quarto di oncia di cristallo minerale infuso nel succo di limone, o in quello di mele acerbe, un bianco di uovo fresco con un po' di farina di avena, di tutto ciò fate come una foglietta che abbia una certa consistenza e la introducete nell'interno della parte da riparare, avendo cura di far prima una siringa di latte di capra, e di ungerla con pomata di razis bianco». Le procuratrici di case di mal affare traevano grandi vantaggi da simili metamorfosi, e perfino alcune madri vendevano, riparandola, diverse volte la verginità delle figlie. Quando una donna galante incominciava ad accorgersi che gli anni allontanavano i suoi adoratori, per non veder diminuire la fortuna che con essi aveva accumulata, impiegava il suo danaro e la sua esperienza nella fondazione di una casa di onore, dove si giocava, si cenava e si facevano altre illecite cose. Era là che si riunivano i più pericolosi cavalieri di industria. Queste bische si moltiplicarono talmente verso la fine del XVII secolo, che la polizia fu obbligata a ricorrere a misure straordinarie per rimediare ai disastri prodotti dalla passione del giuoco. Si ebbero inoltre dei balletti, in cui la licenza aveva raggiunto gli estremi limiti. Gaston di Orleans, fratello di Luigi XIII, era appassionatissimo per queste specie di danze; simil genere di divertimento rifletteva, con una cinica libertà, le sue abitudini depravate. Prima di lui Caterina dei Medici aveva dato ai balletti erotici, danzati dalle sue damigelle di onore, il massimo delle seduzioni voluttuose che si potesse desiderare. Questi balletti erano sempre intermezzati da erotiche poesie che, senza reticenza, i cavalieri dicevano innanzi a dame e damigelle. In quasi tutti i soggetti di tali poetici componimenti—incredibile a credersi—i cavalieri vantavano, e facevano madrigali sul merito dei loro utensili!— Il più famoso di questi balletti fu quello dato in onore del duca di Orleans che aveva per titolo «Le ballet des Andouilles.» Questa strana mascherata, narra il signor di Soleinne, ispirata da un episodio di Rabelais, è la più libera che si sia mai osato di rappresentare a corte; si discute sempre sullo stesso soggetto, che si portava in guisa di momon (idolo) offerto al signore della Rigaudière, gentiluomo di villaggio, e tutti gli stati sociali venivano ad adorare e a celebrare il sacro mistero delle Andouilles». Con Luigi XIV gli spettacoli di corte divennero più riservati. Nondimeno vi si riscontra sempre qualche reminiscenza delle passate allegrie; e così che nel Balletto del [pg 74] Figlio di Bacco (1651) si ascolta il duca di Mercaur e il marchese di Montglas, mascherati da nutrici, offrirsi per l'istruzione delle signorine ed apprendere loro in salaci versi il cammino da percorrere per diventar... nutrici. Luigi XIV, come suo padre Luigi XIII, si può dire, che aveva completata la sua educazione danzando simili balletti, ed è facile comprendere che tal genere di ricreazione non era punto fatta per favorire la purezza del cuore nel giovane re. Nondimeno Luigi XIII aveva in parte smentito il vaticinio che si pronosticava dalla natura dei suoi primi divertimenti, e soprattutto dalla immoralità del suo precettore Vaquelin, che gli apprendeva la storia della cortigiana Flora. Infatti questo re non ebbe punto amanti carnali, e non fece se non della galanteria romanesca con le signorine della Fayette e d'Hautefort. Ma malgrado l'esempio quasi morale che il re dava ai gentiluomini, la corte di Francia, agli occhi della gente onesta, che la giudicava dai balletti, dal teatro e dalla letteratura, appariva come la scuola elegante del vizio. La musica, il ballo, la poesia concordavano per ammollire i cuori, esaltare i sensi, e spingere allo stesso tempo attori e spettatori, sedotti, inebbriati, affascinati, nel labirinto della prostituzione. Secondo l'espressione di un contemporaneo, pare che a quell'epoca la metà del genere umano fosse interessata a sedurre ed a corrompere l'altra metà. Il XVIII secolo vide introdursi, negli usi della crapula, un fatto nuovo per la Francia, cioè quello di avere una mantenuta. Il concubinato, che aveva avuto nell'antichità e nei primi secoli del medio evo un'esistenza riconosciuta e protetta dalla legge, era allora colpito da riprovazioni agli occhi della morale pubblica. Non si faceva gran caso per quelli che avevano delle amanti, per quelli che frequentavano compagnie sospette, che passavano dall'osteria alla casa di mal affare, si perdonava tutto ciò e ancor di più ad un figlio di buona famiglia, ricco e prodigo, che si dava in braccia al piacere, prima di far penitenza della sua scapata gioventù nei legami del matrimonio; ma non si sarebbe mai perdonato ad un uomo vedovo od ammogliato, di avere un'amante fissa e di coabitare con lei. Dato ciò come si può spiegare questa subitanea e rapida moltiplicazione delle giovani mantenute! Bisogna credere che questo fu una conseguenza del timore delle malattie veneree, che incominciò dal consigliare i corrotti a non bagnare più le loro labbra alla fonte della pubblica prostituzione, ed in seguito a cercarsi un'amante privata. L'uomo che manteneva una donna a tal scopo, non conviveva quasi mai con lei, ed evitava di mostrarsi insieme in pubblico; ma nondimeno era felice a che Tag: luigi donne pelo uomo prima donna moglie simili uomini Argomenti: medio evo, mezzo scudo, bizzarro servizio, uovo fresco, donna galante Altri libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Decameron di Giovanni Boccaccio Il diavolo nell'ampolla di Adolfo Albertazzi Confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo Diario del primo amore di Giacomo Leopardi Garibaldi di Francesco Crispi Articoli del sito affini al contenuto della pagina: Prendersi cura della pelle per sembrare più sani Stili di acconciature e moda per i capelli Caratteristiche del mixed wrestling Perché si regala la mimosa l'otto marzo Shangai: una tetra leggenda del 19° secolo
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