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Rinaldo di Torquato Tasso pagina 12l'amico suo, gli fu d'un colpo tronco, ed ei ne visse poi stroppiato e monco. 35 Non perciò impune il cavaliero ispano se 'n gio d'avergli tronco il braccio manco: ché quel, come uom che di valor sovrano era e di cor più sempre ardito e franco, feroce gli piagò la destra mano, ed ancor poi, ma leggiermente, il fianco; indi a Rinaldo fe' non lievi offese, che su la sella del corsier lo stese. 36 Ma mentre il gran figliol del chiaro Amone per la percossa ria disteso giace mezzo stordito sul ferrato arcione, e tutta adosso gli è la turba audace, alzando il ferro un cavalier guascone cerca ferirlo, e 'l suo fratel Corace per istrana sciagura in cambio coglie, ministro, lasso! de le proprie doglie; 37 ché quel meschino a la percossa atroce, ch'a chi drizzata fu, non fu molesta: cadde languendo con tremante voce, insanguinato il crin, rotto la testa. Rinaldo intanto più che mai feroce su risalito fulmina e tempesta: ben tu, Fernando, il sai, ma più tu, Niso, l'un ferito aspramente, e l'altro ucciso. 38 Come rapido suol pieno torrente, che ruinoso da l'Apennin cada, tanto più gonfio girne e violente quanto impedita più gli vien la strada; così questo più fero e più possente tra gli nimici suoi par che se 'n vada, quanto ei contrasti in lor trova più fermi, ed intoppi maggior, maggiori schermi. 39 Ma già del suo colpir grave ed orrendo è l'avverso drappello esterrefatto, e con la speme di vittoria avendo perduto il cor, fugge veloce e ratto; ed a Rinaldo il gran furor tremendo fugge da l'alma in un medesmo tratto, c'ha 'l furor dal pugnar sol nutrimento in nobile alma; e, quel finito, è spento. 40 Egli, che già costoro a tutto corso sparsi vede fuggir per la campagna, così la tema, ond'hanno il petto morso, gli sollicita sempre e gli accompagna, del veloce destrier ritiene il morso, ed u' la schiera feminil si lagna, palida i volti, i cuor mesta e tremante, si volse in lieto e placido sembiante. 41 Giunto a la bella e nobil compagnia, le fa cortese e riverente inchino; né men che prima forte apparso ei sia, cortese or si dimostra il paladino, ch'adornato è 'l valor da cortesia, come da fregio d'or perla o rubino. A Galerana poi, fisso converse le luci, a voci tai le labra aperse: 42 — Alta reina, a lo cui scettro altero lieto soggiace il gallico paese, quanto mi duol che, dov'è 'l mio pensiero e le mie voglie ad onorarti intese, ora mi sforzi Amor con duro impero ch'io villan mi ti mostri e discortese, di queste dame ch'or se 'n vanno teco, una menando in altra parte meco. 43 Ma quel che sotto sopra ha spesso volto l'alme più saggie e le più ferme menti, il mio volere e 'l disvoler m'ha tolto, né convien già ch'a lui d'oppormi tenti: questo iscusi appo te l'error mio stolto, ch'è lieve error tra l'amorose genti; ch'io poscia ognor per discolparmi in parte serò pronto a servirti in ogni parte. — 44 Così disse egli, e poi dal carro tolse Clarice, che sorgiunta a l'improviso restò stupida e immota, e le s'accolse il sangue al cor, lasciando smorto il viso. Ben la reina a questo oppor si volse, ma vano al fin riuscille ogni su' aviso: ch'a lasciar la donzella ei non piegosse, benché pregato e minacciato fosse. 45 Anzi sovra un destrier tosto la pose, ch'avea l'andare accomodato e piano, e di quinci partir poi si dispose e girne in luogo incognito e lontano. Umida i gigli e le vermiglie rose del volto, e gli occhi bei volgendo al piano, gli occhi onde in perle accolto il pianto uscia, la giovinetta il cavalier seguia. 46 Il guerrier, che nel viso aperti segni scorge del duol ch'entro la dama accora, e che di lei paventa i feri sdegni, tra sé si duole e si lamenta ancora; e perché di venir seco non sdegni, e sgombri quel martir del petto fuora, con dolci modi a lei cortese parla, e sol con umiltà tenta placarla. 47 E gli dice: — Signora, onde vi viene sì spietato martir, sì grave affanno? Perché le luci angeliche e serene ricopre de la doglia oscuro panno? Forse fia l'util vostro e 'l vostro bene quel ch'or vi sembra insopportabil danno. Deh, per Dio! rasciugate il caldo pianto, e 'l soverchio dolor temprate alquanto; 48 ché già non vi meno io per oltraggiarvi, ahi! più tosto il terren s'apra e m'ingoi, che picciola cagion deggia mai darvi ch'i begli occhi vi turbi e 'l cor v'annoi; anzi potete ben sicura starvi, che 'l mio voler dependerà da voi; e che cosa io giamai voler potrei, che non piacesse al sol degli occhi miei? — 49 Indi soggiunse ch'egli lei rapito non avea già qual folle e qual leggiero, né guidato da van cieco appetito, ma da prudenza e da giudicio intero; e quanto avea da quel pagano udito conto le fe', molto accrescendo il vero; ultimamente poi le disse il nome, e scoperse il bel volto e l'auree chiome. 50 Come, allor che tra nubi i rai lucenti mostran di Leda i figli, amiche stelle, si quetan l'onde irate e violenti e le dianzi crucciose attre procelle; così al vago apparir degli occhi ardenti, ond'usciro d'amor vive facelle il mar del duolo e i venti del timore si tranquillar nel tempestoso core. 51 La giovinetta il su' amador rimira soavemente e con pudico affetto, ed egli in lei gli occhi bramosi gira, or nel bel volto, or ne l'eburneo petto; e fatto audace e baldanzoso aspira di pervenire a l'ultimo diletto; né meraviglia è s'ei, per gli anni caldo, nel suo casto pensier non riman saldo. 52 Ma mentre ei pensa come dare e dove fine al desio che tanto ha già sofferto, tutto che 'l calle per ciò far si trove da lei preciso ed intricato ed erto, veggono un che ver' loro i passi move egli insieme e 'l cavallo a brun coperto: di vista orrenda, ch'un macchiato drago tien ne lo scudo entro un sanguigno lago. 53 Costui da lunge alteramente il volto verso Rinaldo alzando alto favella: — Dove ne vai? dove ne porti, o stolto, sì nobil preda, sì bramata e bella? Deh! rendi tosto a me, rendi il mal tolto, e lascia in mio poter la damigella: lasciala, dico, omai, se non t'aggrada provar quanto il mio brando e punga e rada! — 54 Isolier, che venia dopo l'amante buon spazio a dietro, a quel parlar superbo pose la lancia in resta e fessi avante, ma cadde a terra al primo incontro acerbo. Allor lo strano in via più fier sembiante, disse al figliol d'Amon: — Per te riserbo altro colpo maggior, s'oltra ne vieni, e d'affrontarti meco audacia tieni! — 55 A tai parole il paladin, destando fero sdegno nel cor, Baiardo mosse, ma quel, nel mezzo il correre inciampando, cadde nel piano, e tardi indi rizzosse. Ciò non temeva il giovinetto, e quando cadde il cavallo, sotto lui trovosse; e benché metta e forza ed arte in opra, non può levarlo o torselo di sopra. 56 Cogli spron tenta e con la briglia in vano, perché 'n piedi si drizzi il suo Baiardo, né l'alza o move a questa o a quella mano con ogni sforzo il paladin gagliardo, di ch'egli fatto per la rabbia insano omai lo batte senz'alcun risguardo; ma quelli, quasi grave inutil peso, se 'n giace oltre il suo stil per terra steso. 57 Mentre Rinaldo ancor vaneggia ed erra, lo stranier con la lancia il terren fiede, ed ecco che quel s'apre e si disserra, sì che fino al suo fondo in giù si vede. Con spaventoso suon s'apre la terra, ch'al forte incanto la natura cede, e fuor, novo miracolo tremendo! n'esce tosto sbalzando un carro orrendo. 58 Tirano il carro quattro alti destrieri, tinti la bocca di sanguigna spuma, più de la notte istessa oscuri e neri, cui da le nari il foco accolto fuma, cui similmente i torvi occhi severi di furor fiamma orribilmente alluma, che col rauco annitrir, col fero suono de' piedi, imitan la saetta e 'l tuono. 59 Messa su questa orribile quadriga fu da quel cavalier la donzelletta pallida e tramortita, e poscia auriga egli medesmo fu de la carretta. Isolier, vago ancor di nova briga, rimonta in sella Tag: occhi volto tosto piano petto indi parte onde cortese Argomenti: scettro altero, duro impero, luogo incognito, doglia oscuro, pagano udito Altri libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Le Grazie di Ugo Foscolo Fermo e Lucia di Alessandro Manzoni Fior di passione di Matilde Serao L'arte di prender marito di Paolo Mantegazza La favorita del Mahdi di Emilio Salgari Articoli del sito affini al contenuto della pagina: Make Up Burlesque Risolvere il problema della pelle grassa Macchina per microdermoabrasione per pelle perfetta Come fare i capelli con treccia francese Crema occhi La Mer Eye Cream
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