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La famiglia dell'antiquario di Carlo Goldoni pagina 14accopperò. (vuol seguirlo) ARLECCHINO No me cuccara, no me cuccara. (correndo parte) Scena quinta Il conte Anselmo, e Pantalone. PANTALONE Cossa dìsela, sior Conte, Brighella xèlo un galantomo? ANSELMO È un briccone, è un traditore. PANTALONE Cossa vorla far de sti mobili? ANSELMO Non saprei... lascamoli qui, serviranno per accrescere la galleria. PANTALONE Ah donca la vol seguitar a tegnir galleria. ANSELMO Ma cosa vorreste, ch'io facessi, senza questo poco divertimento? PANTALONE Vorria, che l'abbadasse alla so fameggia. Vorria, che se giustasse ste differenze tra niora, e madonna. ANSELMO Bene aggiustiamole. PANTALONE Se ghe vorla metter de cuor? ANSELMO Mi ci metterò con tutto lo spirito. PANTALONE Se la farà cusì, no mancherò de assisterla dove, che poderò. Me preme mia fia; no gh'ò altri al mondo, che ela. La vorrave veder quieta, e contenta; se se pol, ben, se no, sàla cosa che farò? La torò suso, e la menerò a casa mia. ANSELMO Signor Pantalone, preme anche a me la mia pace. Voglio, che ci mettiamo in quest'affare con tutto lo spirito. PANTALONE La me consola; me vien tanto de cuor. ANSELMO Caro amico, giacché avete dell'amore per me, fatemi una finezza. PANTALONE Comandela qualcossa? Son a servirla. ANSELMO Prestatemi otto, o dieci zecchini, che poi ricuperando quei di Brighella, ve li renderò. PANTALONE La toga, e la se serva. ANSELMO Ve li renderò. PANTALONE Me maraveggio. Vago da mia fia. La vaga ella dalla siora Contessa, e vedemo de pacificarle. ANSELMO Oprate voi, e operarò ancor io. PANTALONE Vorrave aver da giustar un fallimento in piazza, più tosto, che trattar una pase tra niora, e madonna. (parte) ANSELMO Giacché ho questi dieci zecchini, non voglio tralasciare di comprare quei due ritratti del Petrarca, e madonna Laura. In questi son sicuro, che spendo bene il denaro. Non mi lascerò più ingannare. Imparerò a mie spese. (parte) Scena sesta Camera con tre porte, due laterali, ed una in prospetto. Il Cavaliere da una porta laterale, il Dottore dall'altra laterale, ogn'uno parla verso la porta di dove esce, senza vedere quell'altro, e s'incontrano poi nel mezzo della scena. CAVALIERE Sì signora, son qui per sostenere le vostre parti. DOTTORE Si rimetta in me, lasci fare a me. CAVALIERE Il Dottore non averà la temerità d'opporsi. DOTTORE Il signor Cavaliere non mi fa paura. CAVALIERE Lo troverò. (vede il Dottore) DOTTORE Oh diavolo! (vedendo il Cavaliere) CAVALIERE Signor Dottore pensate a rendermi conto dell'ingiurie, che ho ricevute. DOTTORE Da me non ha Vossignoria ricevuto ingiuria alcuna. CAVALIERE Le ho ricevute dalla dama, e voi che avete prese le di lei parti, voi siete in obbligo di darmi soddisfazione. DOTTORE Colla spada sarà difficile, perché io no la so maneggiare. CAVALIERE Non ve la passate in barzellette. DOTTORE Caro, signor Cavaliere, giacché siamo qui soli, e che nessuno ci sente, mi permette, ch'io gli dica quattro parole da uomo, da suo servitore, e da buono amico? CAVALIERE Dite pure v'ascolto. DOTTORE Prima di tutto torno a dirgli non sono uomo da spada, ma da toga, né so che razza di soddisfazione da me Vossignoria possa pretendere. Ma quando ancora fossi in caso di battermi, o facessi supplire ad un altro in vece mia, cosa intenderebbe ella concludere con tal duello? Se gli preme l'onore di questa casa, se ha della stima per la signora Doralice, come io confesso d'averla per la signora Contessa Isabella, poniamo in silenzio queste freddure. Perché, signor Cavaliere mio, dalle contese dei pretendenti, resta prima di tutto oltraggiata la riputazione della dama. CAVALIERE Ma la signora Contessa Isabella con poca prudenza mi ha offeso, e voi avete approvato le sue parole. DOTTORE Protesto, che non l'ho fatto per offenderla, ma unicamente per acquietar la collera della dama irritata, la quale sentendosi, o correggere, o contradire, averebbe dato sempre più nelle smanie. Favorisca di grazia, non sarebbe meglio, che lei per la parte della nuora, ed io per la parte della suocera, procurassimo di far questa pace? CAVALIERE Io non ho questa autorità sopra la signora Doralice. DOTTORE Né meno io sopra la signora Isabella, ma spero, che se le parlerò, si rimetterà in me. CAVALIERE Così spererei anch'io della Contessina. DOTTORE Facciamo una cosa, proviamo, e se ci riesce di far questo bene, averemo il merito di mettere in quiete, e in concordia, tutta questa famiglia. CAVALIERE Benissimo vado a ricevere le commissioni dalla signora Doralice. DOTTORE Ed io nello stesso tempo dalla signora Isabella. CAVALIERE Attendetemi, che ora torno. (entra nell'appartamento di Doralice) DOTTORE Se posso colle buone, anderà bene; altrimenti non voglio impegni. Scena settima La contessa Isabella, e detto. ISABELLA Signor Dottore, che discorsi avete avuti col Cavaliere? DOTTORE La collera gl'è passata, tanto lui, che io desideriamo di procurare la sua quiete, la sua pace, la sua tranquillità. ISABELLA Fino, che colei sta in questa casa non l'averò mai. Ditemi il Cavaliere continova a dichiararsi per Doralice? DOTTORE Egli è un galantuomo, che fa per una, e per l'altra parte. Mi creda. Si fidi di me, si rimetta in me, e le prometto, che ella sarà contenta. ISABELLA Benissimo; io mi rimetto in voi. DOTTORE Quello, che farò io, sarà ben fatto? ISABELLA Sarà ben fatto. DOTTORE Lo approverà? ISABELLA L'approverò. DOTTORE Dunque stia quieta, e non pensi altro. ISABELLA Avvertite però non risolver niente senza, che io lo sappia. DOTTORE In questa maniera la non si rimette in me. ISABELLA Vi lascio la libertà di trattare. DOTTORE Ma non di concludere? ISABELLA Signor no di concludere no. DOTTORE Dunque tratteremo. ISABELLA Il primo patto, che Doralice vada fuori di questa casa. DOTTORE E la dote? ISABELLA Prima la mia, e poi la sua. DOTTORE S'ha da rovinare la casa? ISABELLA Rovinar la casa, ma via Doralice. DOTTORE Eccola. ISABELLA Temeraria! Ha tanto ardire di venirmi d'avanti gli occhi? Il sangue mi bolle tutto. Non la voglio vedere. Venite con me. (entra nel suo appartamento) DOTTORE Vengo. Ho paura che non facciamo niente. (entra con lei) Scena ottava Doralice e il Cavaliere dal suo appartamento. DORALICE Vedete? Io vengo per parlare con lei, ed ella mi fugge. CAVALIERE Volevate forse pacificarvi? DORALICE Signor no. Volevo dirle, che se ella non vuole, ch'io vada nella sua camera d'udienza, nemmeno lei venga qui nel mio appartamento. CAVALIERE E bene dunque se ne è andata; così avete risparmiata una nuova rissa. DORALICE Per dirle queste quattro parole, non vi era motivo di attaccare una rissa. CAVALIERE Credete forse, che lei non si fosse riscaldata? DORALICE Buon viaggio. A me non me ne sarebbe importato. CAVALIERE E voi non vi sareste niente alterata? DORALICE Signor no. Lo sapete; io dico la mia ragione, senza, che il sangue mi si riscaldi. CAVALIERE Ma con tutto il vostro sangue freddo, contessina mia, la casa è in sussurro, e non vi è pace fra voi. DORALICE Ne sono forse io la cagione? CAVALIERE No certamente. DORALICE Dunque, cavalierino mio, non mi mortificate senza ragione. CAVALIERE Giacché siete tanto discreta, e ragionevole, mi date licenza, che salve tutte le vostre convenienze, tratti l'aggiustamento con vostra suocera? DORALICE Sì, mi farete piacere. CAVALIERE Volete rimettervi in me? DORALICE Vi do ampla facoltà di far tutto. CAVALIERE Mi date la parola di dama? DORALICE Ve la do, con patto però, che l'aggiustamento sia fatto a modo mio. CAVALIERE Prescrivetemi le condizioni. DORALICE Una delle due, o che io debba essere la padrona in questa casa, senza, che la suocera se ne abbia da ingerire punto, né poco; o ch'io voglio la mia dote, e tornarmene in casa di mio padre. CAVALIERE Troveremo qualche temperamento da combinare le cose con grazia. DORALICE Sì, via, trovate de' Tag: cavaliere dottore isabella pantalone casa signora tutto parte scena Argomenti: contessa isabella, quattro parole Altri libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Il ponte del Paradiso di Anton Giulio Barrili La via del rifugio di Guido Gozzano Le smanie per la villeggiatura di Carlo Goldoni Romanzo d'una signorina per bene di Anna Vertua Gentile Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello Articoli del sito affini al contenuto della pagina: Lisbona, città da vedere e da sentire Aggressività e comportamento del furetto Video di mixed wrestling L'innesto della rosa Scrivere una storia
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