L'arte di prender marito di Paolo Mantegazza pagina 25

Testo di pubblico dominio

in cui la menzogna ci avviluppa e ci ravvolge dal capo ai piedi, come una ragnatela bavosa, che al passeggiare in una vigna abbandonata ci si appiccica schifosa e fetente alla faccia; il conoscere un poggio alto e sereno, dove non giunga la bugia e il poter rifugiarvisi fidenti e sicuri, è tale una grandezza, tale una letizia per l'anima da bastare a farci benedire la vita. Il bottegaio ci avvelena colle sue falsificazioni, il medico ci inganna colla sua pietà; i bassi ci adulano per averne favori, e gli alti ci promettono protezione col labbro, dimenticandoci subito nel pensiero. In chiesa vediamo molti prostrati, pochi credenti; nel Parlamento udiamo molte parole patriotiche, vediamo ben pochi sagrifizii; nelle famiglie intorno a noi quanti tradimenti e quante simonie! Vi è però in tutto questo deserto un'oasi sempre verde, dove nell'erba non v'è serpenti, sui cespugli di rose non vi son spine, dove l'ape non ha pungolo e il cielo non conosce nubi; e quest'oasi è l'anima della nostra moglie. Là ci rifugiamo fidenti e sicuri per sentirci udire un sì che è sempre sì, un no che è sempre no. Là su quella pietra di paragone portiamo il falso oro, le false gemme, per sapere cosa sono e cosa valgono: là portiamo tutte le piccole e grandi ipocrisie della vita per vederle sfumare nell'aria come una pagliuzza, che arde e si consuma sotto i raggi concentrati del sole. Ah quanto bene fa all'anima il rifugiarsi in un cuore sincero, francamente, coraggiosamente e sempre sincero! Come ci si allarga il petto, come i polmoni assorbono avidi quell'aria fresca, tonica inebbriante della verità sicura. Come ci sentiamo consolati di esser uomini e fieri, che una di queste rare creature adamantine sia nostra, tutta nostra! Qualcosa di simile si prova quando, dopo aver respirato per molti giorni l'aria umida, palustre, fangosa della pianura del Gange si sale sull'altipiano dell'Imalaia; bruciando tutti i miasmi, lavandoci dai brividi della febbre e dall'afa dei pigri letarghi. * * * Se tutte le donne sapessero l'onnipotenza della sincerità, rinunzierebbero subito alle scappatoie meschine delle piccole bugie e alla tattica delle grandi e ingegnose menzogne. Le donne mentiscono spesso e mentiscono bene; ma non vi è arte che basti, per tenebrosa e fine che essa sia, che valga a renderle infallibili. Or bene, una sola menzogna mal riuscita ti fa perdere il frutto di tutte le altre fortunate. Da quel giorno, tutta la sincerità è inutile, ogni affermazione è dubbia; accanto ad ogni sì e ad ogni no tuo marito mette un punto d'interrogazione. Tu hai perduta per sempre la tua santità, hai profanato il tempio, in cui il tuo compagno ti aveva collocato. Non si è vergini che una volta sola nella vita. Tu colla prima menzogna perdi quell'altra verginità forse più preziosa, che ti dichiara incapace di mentire. Tu porterai a tuo marito tutta una corona di fiori: la tua giovinezza, la tua bellezza, le tue grazie; ma pur troppo l'uno dopo l'altro questi fiori avvizziranno. Ma se fra quei fiori avrai intrecciato anche la sincerità, questa rimarrà fino all'ultimo respiro sempre fresca e sempre profumata, e tuo marito alzerà il capo superbo ad ogni volta, che davanti a tutti potrà dire: Lo ha detto lei! sinonimo di verità indiscutibile, sinonimo di un dogma, che non ha nè può avere miscredenti. E credilo, gli occhi suoi si inumidiranno di tenerezza, quando egli aggiungerà, quasi a conferma delle prime parole: Mia moglie non ha mai mentito! * * * Il tuo sposo ti giurerà eterno amore e tu giurerai a lui amore eterno. L'eternità non è soltanto di Dio, ma di tutte le labbra degli innamorati. Lo ha detto anche il Gautier: Toute grande passion a la pretention d'être éternelle, et il est fort commode de se donner les bénéfices de cette eternité sans en supporter les inconvenients. Ma invece ogni affetto, per forte e sincero e fido che sia, deve attraversare i tre stadii, pei quali passa inesorabilmente ogni cosa viva e che alla vita appartiene. Nascere, crescere e morire. Quanto al morire ammetto con te, che il tuo amore morirà, ma con te, e che l'amore di tuo marito non tramonterà che col tramonto della sua vita. Ma, c'è un ma. Quanto al crescere, sarà un movimento continuato, come tu forse te lo immagini, o avrà le sue soste, le sue intermittenze? Di queste due cose la vera è la seconda. In ogni amore vi è un periodo, in cui il nostro cuore e quello della persona amata han dato quanto potevan dare e al disopra dell'umano non vi è che il divino, creato dalla nostra fantasia e dalla sete dei superlativi. Siccome però il crescere dell'amore è la sua cosa più bella, dobbiamo far di tutto perchè il crescere sia lento, lentissimo, e duri molto, moltissimo. Lo stesso Gautier ha detto che, en amour comme en poésie rester au même point c'est reculer, e benchè non sia questa tutta la verità, vi è però dentro una grande verità. Dunque tu devi fare in modo, che di quando in quando, per salute o per affari ti lasci sola; ed egli rimanga solo. Non seguirlo da per tutto e sempre, nè vantarti mai di non poter stare un giorno solo senza di lui. Credo che soffrirai della sua assenza e che anch'egli dividerà il tuo dolore; ma saranno due dolori, che prepareranno gioie infinite per voi. Dopo un lungo digiuno ogni cibo ci sembra squisito; dopo una lunga sete ogni acqua ci par deliziosa. Conviene che di quando in quando proviate la sete dei vostri baci, la fame delle vostre carezze. È questo il modo più sicuro per conservare l'amore allo stesso stato di tensione deliziosa; ed io, che ho sempre adorato tua madre e morirò adorandola, fino dal primo anno del nostro matrimonio, mi allontanai da lei per otto o dieci giorni, e fino ad oggi, or con un pretesto ed ora con un altro, ho sempre seguito la stessa abitudine. Ad ogni assenza teneva dietro una nuova luna di miele, e fino ad ora credo, che il nostro amore è sempre nel periodo del crescere. * * * Il desiderio è la pianta da cui nascono tutte le gioie della vita; finchè la manterremo viva e la coltiveremo con intelletto d'amore, noi saremo sicuri di raccoglierne sempre i frutti. Invece i più fra gli uomini fanno come i selvaggi, che per non aver la fatica di coltivar la pianta o di arrampicarsi sopra di essa per averne i frutti, con un colpo di ascia buttan giù l'albero. E così facciamo noi, quando in una volta sola soddisfacciamo a tutti i desideri, uccidendo la pianta che deve darci la gioia. Quando tu sarai sposa da qualche mese, capirai tutta l'importanza di questo mio consiglio, che basta da solo ad assicurare le gioie sempiterne nel nido domestico. In certe cose non dir sempre di sì a tuo marito. Fa come certi mercanti, che scrivono sulla loro bottega: Oggi non si fa credenza, domani sì. E tu a certe domande rispondigli: —Oggi no, mio caro, domani forse…. E fa che il domani divenga un posdomani e un futuro remoto…. forse eterno. Tu devi aver sempre per lui qualcosa da dare, e invece l'amore, che è spensierato e folle, ti suggerirà forse di dar tutto oggi e subito ed è anche per questo, che il più degli amori ha vita così breve e fragile. * * * Mi ricorderò sempre, che in una conversazione, a cui prendevano parte uomini vecchi e giovani e donne belle e letterati e scienziati, tutto un mazzo di carissime persone, si lamentava che i fiori, che sono tra le cose più belle di questo mondo, durassero così poco. Una signora sentimentale esclamò: —I fiori son come l'amore…. Un'altra più seria e ottima moglie e ottima madre di famiglia soggiunse: —Non tutti i fiori, nè tutti gli amori sono fragili e caduchi. Perfettamente, disse un professore di botanica: —Vi sono fiori di orchidee che durano mesi sullo stelo e anche recisi son freschi per settimane…. E i sempiterni poi col loro nome dicono la loro durata. La sentimentale. S'intende sempre parlare dei fiori in generale, e non delle eccezioni. Il botanico. Anche i fiori comuni si possono conservare indefinitamente con

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Argomenti: eterno amore,    poggio alto,    capo superbo,    signora sentimentale

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