L'arte di prender marito di Paolo Mantegazza pagina 10

Testo di pubblico dominio

casa…. La mamma piange, il marito impallidisce e sospira, e poi: —Spero, che questa volta almeno saprai fare da padre, che saprai esser forte, che chiamerai tuo figlio, mostrandogli tutto il nostro sdegno, tutto il nostro dolore…. Sii uomo, per Dio! Quella brava donnina, religiosa fin nei capelli, non aveva mai pronunziato il nome di Dio invano. Doveva esser ben forte in quel momento la sua emozione per averlo fatto.—Forse sperava che la sua energia per contagio sarebbe passata nell'anima floscia e tenerella del marito. Ma questi, asciugandosi una lagrima, non aveva saputo rispondere che un "Chi l'avrebbe mai detto?" —Ma ormai conviene provvedere, se siamo ancora in tempo…. —Ma sicuro, ma sicuro…. —E cosa pensi di fare? —Ci penserò, ci penserò; ma oggi non me ne sento il coraggio; non ne ho la forza. L'emozione è stata troppo forte…. —No, no, non c'è tempo da perdere. Luigi sta per rientrare per la colazione e tu lo chiamerai subito nel tuo studio e sarai severo, inflessibile con lui…. forse siamo ancora in tempo…. —Oh Dio mio! Dio mio! Io non ho la forza di sgridare mio figlio.
Lasciami un giorno di calma…. ti prometto….
—Tu prometti sempre e non mantieni mai…. La signora esce sdegnata dalla camera, non senza dire con voce alta e prorompente: —Ma quest'uomo non è un uomo! * * * Figliuola mia, ti risparmio altri quadri della debolezza umana, perchè son brutti a vedersi, più brutti a descriversi; ma essi sono infiniti di numero e svariatissimi di forme. Non sposar mai un uomo debole: quasi quasi ti direi: sposa piuttosto un uomo tiranno. IL MARITO GELOSO. Scommetto, cara fìgliuolina mia, che più d'una volta, pensando al tuo ideale di sposo futuro, te lo sei immaginato alquanto geloso; e quasi tutte le donne la pensano come te. Eppure; l'ho detto e scritto cento volte in vita mia, avete tutte quante torto marcio. Si può essere gelosi senza amare e si può amare senza gelosia. A voi pare, che un uomo, che non diffida della propria moglie, che non si mostra turbato, se un altro la trova bella e glie lo fa capire, è un uomo che vi disprezza o non vi cura. Alcune donne nei loro falsi giudizii giungono a tanto da misurare l'intensità dell'amore dal grado di gelosia. Uomo non geloso vuol dire uomo indifferente; uomo geloso, uomo amoroso; uomo gelosissimo, uomo innamoratissimo. Non auguro a queste infelici, ch'esse abbiano a trovare un marito geloso. Sarebbero ben punite dell'errore di quel loro giudizio! È naturale, che noi tutti cerchiamo di difendere dalle mani altrui quel che ci è caro; è naturalissimo che noi vogliamo conservare la nostra dolce compagna dagli artigli e dalle carezze dei briganti d'amore; ma, se abbiamo stima di lei, dobbiamo esser sicuri che nessun attacco potrà ferirla e che quando ella diffidasse delle proprie forze, ci invocherebbe come alleati suoi. Ma diffidare ad ogni ora di esser traditi, ma guardare in cagnesco ogni uomo che si avvicina a lei o le parla o le sorride, è offenderla senza diritto, è tormentarsi senza ragione; è avvolgere il proprio nido d'un fumo acre e pungente, che mozza il fiato e asfissia l'amore. Quante donne son cadute per protestare contro il marito poliziotto o carabiniere, che le circondava di spie, di tranelli; di una rete molesta di diffidenze e di sospetti! Se la virtù non basta a difenderci dalla gelosia, almeno sia geloso per qualche cosa! In quasi tutte le svariate forme di gelosia entra l'amor proprio più che l'amore. La gelosia di puro amore non è che un dolore; forte, fortissimo, ma dolore. La gelosia d'amor proprio è dolore, ma è più ancora ira, dispetto; reazione dell'orgoglio virile offeso in tutto ciò che ha di più delicato e di più irritabile. La gelosia d'amore piange e implora, si umilia e prega. La gelosia d'amor proprio schiamazza e maledice; percuote e uccide. Gli assassini delle donne infedeli son quasi sempre assolti dalla vox asinorum del giurì; perchè ogni giurato si sente offeso e minacciato dall'amante fortunato; ma io li condannerei, se avessi la sventura di esser giurato. Li condannerei, perchè in essi non vedo che il grido e il morso della belva umana, e perchè dopo tutto sono omicidi; e nessuno al mondo ha il diritto di uccidere un altr'uomo. Deploro e compatisco il marito, che uccide l'amante fortunato; maledico e condanno quello che ammazza la moglie o l'amante, che si lorda le mani del sangue di una donna, con cui ha diviso i baci e le carezze d'amore; che è forse la madre dei suoi figliuoli. Uccidere una donna è la più brutale delle viltà, la più animalesca delle violenze, e applaudo quelli, che dopo il delitto uccidono sè stessi. Ammazzano, ma si infliggono la pena della loro brutalità. La terra non può sopportarli, la società umana e civile non può contarli fra i suoi. Raca ad essi! Mille e mille volte maledetti gli assassini delle donne. E maledetti con essi i giurati e i giudici, che li assolvono, calpestando la più giusta delle giustizie! * * * L'uomo geloso per temperamento, lo è così fatalmente, così necessariamente, che non può nascondere in nessun modo la propria debolezza, che non vorrei chiamare passione; perchè se di questa ha le violenze e gl'impeti irragionevoli, non ne ha però nè i simpatici ardori, nè gli scatti generosi. Egli è in uno stato di diffidenza cronica, che ne avvelena il sangue, che ne contorce i gesti, che ne deforma la parola e l'accento. Ogni parola di simpatia innocente o di lode diretta dalla propria moglie ad un altro è un amore che incomincia, è una violazione di domicilio. Ogni amicizia è un adulterio, un sacrilegio; un delitto che si trama o è già compiuto. Ogni uomo che si avvicina alla nostra donna è un nemico, e il sospetto si erige convulso, feroce, e diviene accusa, condanna. Al lampo della diffidenza tien subito dietro il fulmine della minaccia, l'insolenza dell'accusa, l'ingiustizia della calunnia. L'uomo geloso ha tutti i diritti, nessun dovere. L'uomo geloso è un poliziotto ed è un tiranno; per cui presenta in una volta sola tutte le insidie piccine, maliziose, ributtanti della spia e tutte le prepotenze brutali del boia. Ogni atto, ogni parola della moglie è passata alla trafila dell'inquisitore, ogni sguardo che dirige ad un uomo e ogni sguardo che l'uomo dirige a lei, è studiato colla lente d'un ottalmoscopio, più acuto di tutti quelli inventati dai medici oculisti. L'uomo geloso è sempre armato di lenti per vedere ciò che c'è o non c'è; di tutte le armi da taglio e da fuoco per ferire o per uccidere. Le armi da taglio son sempre affilate, quelle da fuoco sempre cariche e col grilletto alzato. Figurati, cara bambina mia, come si debba esser felici in tale ambiente e con un tal uomo sempre vicino, sempre diffidente, sempre pronto ad accusare o a condannare; col cipiglio dell'inquisitore, colla mannaia del carnefice! Il pretendente, il fidanzato è sempre ipocrita, volendo o non volendo, o perchè nasconde i proprii difetti o ingrandisce le proprie virtù; ma la gelosia è forse la cosa più difficile fra tutte a celarsi; perchè è prorompente, esigente; novanta volte su cento irragionevole. Sta dunque sull'attenti, quando egli ti parla e ti interroga. Ti sarà facilissimo scoprire se è geloso. Col pretesto di interessarsi a tutto ciò che ti riguarda, vorrà sapere che cosa fai, chi vedi, soprattutto chi visita la tua casa. E se fra i visitatori v'è qualche giovinetto, a lui soprattutto dirigerà la poliziesca inquisizione, domandando chi egli sia, che cosa dica, e faccia, e quanto durino le sue visite, ecc., ecc. Questa curiosità ti parrà affettuosa, sarà condita di scherzi e di reticenze, di scuse e di tenerezze; ma non illuderti. Essa non è che una forma gentile, costituzionale, della gelosia. E se vuoi sapere fin dove vada questa gelosia, se sia all'acqua di rose o invece una passione feroce e brutale, dagli per scherzo pretesti ad esser geloso davvero e con ragione, pronta a ridere a un tratto,

Tag: uomo    geloso    gelosia    sempre    amore    marito    tutto    donne    dio    

Argomenti: simpatia innocente,    dolce compagna,    fumo acre,    puro amore,    passione feroce

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