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La strega ovvero degli inganni de' demoni di Giovan Francesco Pico Della Mirandola pagina 17Basilio, tre Gregorj, e in greco Girolamo, Cipriano, Ambrosio, e altri Latini. AP. Non scrisseno anco versi? DIC. La più gran parte di loro scrisseno versi, acciocchè non si possa dire che a quei tempi non s'usasse quel modo di scrivere; imperocchè facevano resistenza anco in verso ai nimici della fede. Sono anco a' tempi nostri alcuni che con l'eloquenza più facilmente sono tirati a' nostri sacrifizj, la quale, pure che sia casta, non si può biasimare. Come non può anco biasimarsi un bene che sia eccellente fra gli uomini, confermato dalla ragione e dall'autorità degli antichi. AP. Che libri son quelli, e in che tempo furon dati fuora? DIC. Sono molti, dati fuora sessanta anni fa, e a tempi nostri uno. AP. Chi sono gli autori? DIC. Credo che siano stati Belgi, o Germani, ma di quello che ho detto all'ultimo sono due gli autori, tutti due Germani, i quali si sono ingegnati di battere le malfattrici con un martello, e con maggior forza, e più giustamente che non fe' Nicreonte Ciprio Anassagora Abderite. AP. Con che stile son composti? DIC. Con quello che volgarmente da' parigini è detto quistioncelle; ma per quanto patisce la cosa con molta sottigliezza, fondati come mi pare sulla verità e in su testimoni di santi uomini; nè questo pare a me solo, ma è parso anco a molti teologi. Il principio di quell'ultimo volume comincia dal Massimo Pontefice, il fine è approvato per l'autorità di Cesare. Abbiamo sentito lodare il libro pubblicamente nella Colonia Agrippina da quelli che fanno professione di sacra scrittura. AP. Vorrei piuttosto che tu mi dicessi, o Dicaste, ciò che hanno a fare con la cosa nostra. O di quivi, o d'altrove che si venghino, dichiaramelo con parlare più manifesto. Imperocchè, sendo Fronimo qui presente alla disputa, così, come ha disputato molte altre cose, le quali non penso che si contenghino ne' libri, così forse non si sdegnerà d'aggiungere di molte cose, e parimente la Strega (che già s'appressa) forse ne accrescerà delle altre, fuor di quelle che ha dette, non comprese ancora in libro nessuno. DIC. Io vi ubbidirò, con questa condizione però che mi perdoniate, e che io sia scusato appresso di voi, se io dirò forse cosa non più udita dagli orecchi vostri: perchè se bene io ho amato assai le lettere greche e latine, nondimeno con non minore studio ho praticato tra teologi, i quali, posposto l'ornamento del parlare, hanno atteso alla cognizione delle cose. FR. Ella è minore la perdita delle parole, che quella delle cose, e ho sempre giudicato che chi può avere l'una e l'altra sia più eccellente di chi n'ha una sola delle due; ma se si avesse a leggere una sola di queste, non sarò mai d'opinione che sia da posporre la cognizione delle cose a quella delle parole; benchè, come io ho raccolto dal parlare tuo, tu potevi fare senza questa escusazione. DIC. Io dirò in miglior modo che io potrò. E prima è cosa assai manifesta, che chi negasse che i demonj non fusseno, sarebbe da essere scacciato dalla Chiesa cattolica come ripugnante in molti modi alla scrittura sacra, e principalmente allo stesso Evangelio. AP. Questo senza dubbio alcuno te lo concedo come cosa verissima. FR. Chi lo negasse sarebbe anco da essere scacciato dall'Accademia e dal Liceo, facendosi appresso di Platone, e di tutti i platonici, assai menzione de' demonj. Non fu similmente rifiutato da Aristotile; conciossiacosachè nell'Etica, nella Politica e nella Rettorica (per tacere gli altri luoghi) fece ricordo di questo nome. DIC. Ma quelli sono differenti da' vostri in questo, perocchè eglino stimavano che i demonj fusseno buoni e cattivi; e noi li tenghiamo tutti cattivi, e sebbene gli chiamiamo con nome di satanassi e di diavoli, sono detti anco demonj: e per questo fanno quelle parole del profeta: Tutti gli Dei de' Gentili son demonj, e l'Apostolo disse: Non vorrei che voi vi faceste compagni de' demonj; e quel che disse anco l'Apostolo: I demonj credono e tremano di paura. Oltra di questo, nessuno uomo savio ha dubitato che i malefizj dell'incantare le biade, e quelli che si fanno circa lo sciorre e il legare in tormenti i matrimonj maritali, e le cose che son fatte fuor di natura non siano fatte con arte e convenzione de' demonj: e di qui son nati i comandamenti de' teologi antichi e moderni della scrittura sacra, e i canoni della Chiesa romana e le leggi imperiali. Nel Deuteronomio si comanda che i maliardi, e gli incantatori siano ammazzati, nel Levitico gli indovini: e la legge comanda, che, quelli che vanno usando lo spirito profetico di Febo, siano lapidati. E molte altre cose (come si può vedere nella XXIV e nella XXVI quistione de' decreti) che raccoglie Graziano. AP. Si posson leggere tante cose appresso di santo Agostino ne' libri della Città di Dio, in quelli della dottrina cristiana, che poche altre accaggia ricercarne fuor di quelle, per non stare io a raccontare i teologi moderni; che in molti luoghi hanno disputato contro a questi malefizj; ma ne' testi civili parimente, nel codice di Giustiniano, sono molte leggi contro a maliardi e matematici. Fa. E molte altre cose, che appartengono a questo, si veggono anco appresso de' filosofi moderni, così platonici, come peripatetici, dico Iamblico, Proclo e Porfirio. AP. Così, come io non nego, che i demonj non siano, e che con la malizia loro non possino fare di molti mali, così vorrei che mi fusse dichiarato quelle cose che propriamente appartengono alla cosa nostra: se queste donnicciuole e questi omicciatti vadano o siano portati al giuoco col corpo, o se pure non intervengono a questi giuochi se non con l'animo e con l'imaginazione. Il perchè disseno alcuni, che questo giuoco era una nuova spezie d'eresia, diversa da quella antica superstizione; altri che ella era al tutto la medesima, ma che quivi si davano solamente le querele, e determinavasi il castigo a quelli che credessino Diana, ovvero Erodiade essere Dea, e che il corpo umano si trasformi in vari corpi di animali, come quel de' demonj, e quelle che affermasseno potersi discernere quel ratto, quel furore della mente, mentre che si fa: talchè si possa conoscere in questo, e benissimo comprendere, se 'l corpo vada dove ascende la mente; conciossiacosachè san Paolo dica di non saperlo; ma quando queste tali streghe son portate col corpo, non son rapite con l'animo, e se fusseno rapite, la natura del ratto verrebbe a essere diversa, venendo da diverso principio, e son portate volendo e vegghiando a balli, a conviti, e a notturni piaceri d'amore. Laonde io, o Fronimo, lodo la distinzione della tua disputa di ieri, nella quale determinavi che questo giuoco delle streghe fusse antico in quanto all'essenza, e nuovo in quanto agli accidenti. FR. Se noi consideriamo che nelle antiche superstizioni de' demonj si trova il circolo, l'unguento, l'incantamento, l'andare per aria i corpi umani, le vivande apparecchiate, gli amorosi congiungimenti sotto spezie d'uomini e di donne, che ci resta che noi non giudichiamo essere uno antichissimo commerzio degli scellerati e maladetti spiriti con gli uomini dannati? E che si trovino alcune cose in questo spettacolo de' demonj (che ora è dato alla maggior parte), le quali anticamente non si leggono essere state fatte, n'ho anche assegnate le cagioni riferite veramente nelle mutabili e varie astuzie del demonio maligno, e invidioso degli uomini, il quale in diversi tempi, con il mezzo di diversi uomini, e con varie lusinghe, tirasse gli uomini in precipizio. DIC. Per questo mi è piaciuto molto quello che tu hai detto. AP. Voi pensate dunque che siano portate, col corpo? DIC. Penso che talora siano portate col corpo, e talora credo che possino così facilmente essere ingannate, che avendo mal disposta la potenza imaginativa, paia loro di essere portate di là dal monte Gargano, e di là dal risonante Ascanio, e di là dal Caucaso, per l'arme delle Amazzone famoso, con penne ancora simili a quelle di Dedalo pensino volare, come si fa in sogno, ma non sono sottoposte alle Tag: cose anco essere uomini corpo tutti appresso tempi assai Argomenti: corpo umano, san paolo, uomo savio, spirito profetico, minore studio Altri libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Le femmine puntigliose di Carlo Goldoni Storia di un'anima di Ambrogio Bazzero Corbaccio di Giovanni Boccaccio Decameron di Giovanni Boccaccio Garibaldi di Francesco Crispi Articoli del sito affini al contenuto della pagina: Come coltivare i funghi Rimedi naturali acne Come fare i massaggi ai gatti Come mantenere lo splendore naturale della pelle Come avere una pelle dall'aspetto magnifico
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