Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello pagina 9

Testo di pubblico dominio

contemporaneamente). Ma dove siamo, insomma? L'attor giovane (c.s.). Di dove è comparsa quella lì? L'attrice giovane (c.s.). La tenevano in serbo! La prima attrice (c.s.). Questo è un giuoco di bussolotti! Il padre (dominando le proteste). Ma scusino! Perché vogliono guastare, in nome d'una verità volgare, di fatto, questo prodigio di una realtà che nasce, evocata, attratta, formata dalla stessa scena, e che ha più diritto di viver qui, che loro; perché assai più vera di loro? Quale attrice fra loro rifarà poi Madama Pace? Ebbene: Madama Pace è quella! Mi concederanno che l'attrice che la rifarà, sarà meno vera di quella—che è lei in persona! Guardino: mia figlia l'ha riconosciuta e le si è subito accostata! Stiano a vedere, stiano a vedere la scena! Titubanti, il Capocomico e gli Attori risaliranno sul palcoscenico. Ma già la scena tra la Figliastra e Madama Pace, durante la protesta degli Attori e la risposta del Padre, sarà cominciata, sottovoce, pianissimo, insomma naturalmente, come non sarebbe possibile farla avvenire su un palcoscenico. Cosicché, quando gli Attori, richiamati dal Padre all'attenzione, si volteranno a guardare, e vedranno Madama Pace che avrà già messo una mano sotto il mento alla Figliastra per farle sollevare il capo, sentendola parlare in un modo affatto inintelligibile, resteranno per un momento intenti; poi, subito dopo, delusi. Il capocomico. Ebbene? Il primo attore. Ma che dice? La prima attrice. Così non si sente nulla! L'attor giovane. Forte! forte! La figliastra (lasciando Madama Pace che sorriderà di un impagabile sorriso, e facendosi avanti al crocchio degli Attori). «Forte», già! Che forte? Non son mica cose che si possano dir forte! Le ho potute dir forte io per la sua vergogna, indicherà il Padre che è la mia vendetta! Ma per Madama è un'altra cosa, signori: c'è la galera! Il capocomico. Oh bella! Ah, è così? Ma qui bisogna che si facciano sentire, cara lei! Non sentiamo nemmeno noi, sul palcoscenico! Figurarsi quando ci sarà il pubblico in teatro! Bisogna far la scena. E del resto possono ben parlar forte tra loro, perché noi non saremo mica qua, come adesso, a sentire: loro fingono d'esser sole, in una stanza, nel retrobottega, che nessuno le sente. La Figliastra, graziosamente, sorridendo maliziosa, farà più volte cenno di no, col dito. Il capocomico. Come no? La figliastra (sottovoce, misteriosamente). C'è qualcuno che ci sente, signore, se lei indicherà Madama Pace parla forte! Il capocomico (costernatissimo). Deve forse scappar fuori qualche altro? Gli Attori accenneranno di scappar di nuovo dal Palcoscenico. Il padre. No, no, signore. Allude a me. Ci debbo esser io, là dietro quell'uscio, in attesa; e Madama lo sa. Anzi, mi permettano! Vado per esser subito pronto. Farà per avviarsi. Il capocomico (fermandolo). Ma no, aspetti! Qua bisogna rispettare le esigenze del teatro! Prima che lei sia pronto... La figliastra (interrompendolo). Ma sì, subito! subito! Mi muojo, le dico, dalla smania di viverla, di vederla questa scena! Se lui vuol esser subito pronto, io sono prontissima! Il capocomico (gridando). Ma bisogna che prima venga fuori, ben chiara, la scena tra lei e quella lì. Indicherà Madama Pace. Lo vuol capire? La figliastra. Oh Dio mio, signore: m'ha detto quel che lei già sa: che il lavoro della mamma ancora una volta è fatto male, la roba è sciupata; e che bisogna ch'io abbia pazienza, se voglio che ella seguiti ad ajutarci nella nostra miseria. Madama Pace (facendosi avanti, con una grand'aria di importanza). Eh cià, señor; porqué yò nó quero aproveciarme... avantaciarme... Il capocomico (quasi atterrito). Come come? Parla così! Tutti gli Attori scoppieranno a ridere fragorosamente. La figliastra (ridendo anche lei). Sì, signore, parla così, mezzo spagnolo e mezzo italiano, in un modo buffissimo! Madama Pace. Ah, no me par bona crianza che loro ridano de mi, si yò me sfuerzo de hablar, como podo, italiano, señor! Il capocomico. Ma no! Ma anzi! Parli così! parli così, signora! Effetto sicuro! Non si può dar di meglio anzi, per rompere un po' comicamente la crudezza della situazione. Parli, parli così! Va benissimo! La figliastra. Benissimo! Come no? Sentirsi fare con un tal linguaggio certe proposte: effetto sicuro, perché par quasi una burla, signore! Ci si mette a ridere a sentirsi dire che c'è un «vièchio señor» che vuole «amusarse con migo»—non è vero, Madama? Madama Pace. Viejito, ciò! Viejito, linda; ma mejor para ti: ch'i se no te dò gusto, te porta prudencia! La madre (insorgendo, tra lo stupore e la costernazione di tutti gli Attori, che non badavano a lei, e che ora balzeranno al grido a trattenerla ridendo, poiché essa avrà intanto strappato a Madama Pace la parrucca e l'avrà buttata a terra). Strega! strega! assassina! La figlia mia! La figliastra (accorrendo a trattenere la Madre). No, no, mamma, no! per carità! Il padre (accorrendo anche lui, contemporaneamente). Stà buona, stà buona! A sedere! La madre. Ma levatemela davanti, allora! La figliastra (al Capocomico accorso anche lui). Non è possibile, non è possibile che la mamma stia qui! Il padre (anche lui al Capocomico). Non possono stare insieme! È per questo, vede, quella lì, quando siamo venuti, non era con noi! Stando insieme, capirà, per forza s'anticipa tutto. Il capocomico. Non importa! Non importa! È per ora come un primo abbozzo! Serve tutto, perché io colga anche così, confusamente, i vari elementi. Rivolgendosi alla Madre e conducendola per farla sedere di nuovo al suo posto: Via, via, signora, sia buona, sia buona: si rimetta a sedere! Intanto la Figliastra, andando di nuovo in mezzo alla scena, si rivolgerà a Madama Pace: La figliastra. Su, su, dunque, Madama. Madama Pace (offesa). Ah no, gracie tante! Yò aquy no fado più nada con tua madre presente. La figliastra. Ma via, faccia entrate questo «vièchio señor porqué se amusi con migo!». Voltandosi a tutti imperiosa: Insomma, bisogna farla, questa scena!—Su, avanti! A Madama Pace: Lei se ne vada! Madama Pace. Ah, me voj, me voj—me voj seguramente... Escirà furiosa raccattando la parrucca e guardando fieramente gli Attori che applaudiranno sghignazzando. La figliastra (al Padre). E lei faccia l'entrata! Non c'è bisogno che giri! Venga qua! Finga d'essere entrato! Ecco: io me e sto qua a testa bassa—modesta!—E su! Metta fuori la voce! Mi dica con voce nuova, come uno che venga da fuori: «Buon giorno, signorina». Il capocomico (sceso già dal palcoscenico). Oh guarda! Ma insomma, dirige lei o dirigo io? Al Padre che guarderà sospeso e perplesso: Eseguisca, sì: vada là in fondo, senza uscire, e rivenga avanti. Il Padre eseguirà quasi sbigottito. Pallidissimo; ma già investito nella realtà della sua vita creata, sorriderà appressandosi dal fondo, come alieno del dramma che sarà per abbattersi su di lui. Gli Attori si faran subito intenti alla scena che comincia. Il capocomico (piano, in fretta, al Suggeritore nella buca). E lei, attento, attento a scrivere, adesso! La scena Il padre (avanzando con voce nuova). Buon giorno, signorina. La figliastra (a capo chino, con contenuto ribrezzo). Buon giorno. Il padre (la spierà un po', di sotto al cappellino che quasi le nasconde il viso, e scorgendo ch'ella è giovanissima, esclamerà quasi fra sè, un po' per compiacenza, un po' anche per timore di compromettersi in un'avventura rischiosa). Ah... —Ma... dico, non sarà la prima volta, è vero? che lei viene qua. La figliastra (c.s.). No, signore. Il padre. C'è venuta qualche altra volta? E poiché la Figliastra fa cenno di sì col capo: Più d'una? Aspetterà un po' la risposta; tornerà a spiarla di sotto al cappellino: sorriderà; poi dirà: E dunque, via... non dovrebbe più essere così... Permette che le levi io codesto cappellino? La figliastra (subito, per prevenirlo, ma contenendo il ribrezzo). No, signore: me lo levo da me! Eseguirà in fretta, convulsa.

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