Supremazia
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Informazioni sulla parola supremazia e giochi di parole |
Parola di vocabolario supremazia: sostantivo femminile costituito da dieci lettere, di cui cinque consonanti e cinque vocali. Le lettere che costituiscono la parola sono: s, u, p, r, e, m, a, z, i, a, ossia una s, una u, una p, una r, una e, una m, due a, una z e una i. Parola con le lettere invertite: aizamerpus. Altre parole di tipo sostantivo femminile costituite da dieci lettere, di cui cinque consonanti e cinque vocali: adrenalina, anticamera, asimmetria, assunzione, astrologia, attenzione, autostrada, biblioteca, canottiera, carnagione, casseruola. Parole che contengono la parola supremazia:Nessuna parola che contiene la parola data disponibile. Parole contenute nella parola supremazia:Parole contenute all'interno della parola data: rem (sup remazia), rema (sup remazia). Parole contenute all'inizio della parola data: nessuna parola disponibile. Parole contenute alla fine della parola data: emazia (supr emazia), zia (suprema zia). Anagrammi della parola supremazia:Nessun anagramma della parola data disponibile. Parole ottenute sostituendo una sola lettera della parola supremazia:Nessuna parola ottenuta per sostituzione di una sola lettera della parola data disponibile. Parole ottenute eliminando una sola lettera della parola supremazia:Nessuna parola ottenuta per eliminazione di una sola lettera della parola data disponibile. Parole ottenute aggiungendo una sola lettera alla parola supremazia:Nessuna parola ottenuta per aggiunta di una sola lettera alla parola data disponibile. Sciarade con la parola supremazia:Nessuna sciarada con la parola data disponibile. Nomi di persona e di animali associabili alla parola supremazia |
Nomi di persona e di animali costituiti da dieci lettere, di cui cinque consonanti e cinque vocali:Abantiades, Abhigeetha, Abhimanini, Abooksigun, Abornazine, Academicus, Achaemenes, Addergoole, Adetokunbo, Adorabella, Adorabelle. Nomi di persona e di animali costituiti soltanto dalle lettere della parola supremazia:Nessun nome contenente soltanto le lettere della parola data disponibile. Nomi di persona e di animali costituiti dalle lettere della parola supremazia e da altre lettere:Nessun nome contenente le lettere della parola data e altre lettere disponibile. Città associabili alla parola supremazia |
Nomi di città costituiti da dieci lettere, di cui cinque consonanti e cinque vocali:Abbateggio (in provincia di Pescara), Aci Catena (in provincia di Catania), Acqualagna (in provincia di Pesaro e Urbino), Acquappesa (in provincia di Cosenza), Acquedolci (in provincia di Messina), Albosaggia (in provincia di Sondrio), Alfianello (in provincia di Brescia), Altopascio (in provincia di Lucca), Amendolara (in provincia di Cosenza), Antonimina (in provincia di Reggio Calabria), Aprigliano (in provincia di Cosenza), Attigliano (in provincia di Terni), Bagnoregio (in provincia di Viterbo), Barisciano (in provincia di L'Aquila), Bene Lario (in provincia di Como), Bereguardo (in provincia di Pavia), Bevilacqua (in provincia di Verona), Bisacquino (in provincia di Palermo), Boccioleto (in provincia di Vercelli), Borgosesia (in provincia di Vercelli), Boscoreale (in provincia di Napoli). Nomi di città costituiti soltanto dalle lettere della parola supremazia:Nessuna città contenente soltanto le lettere della parola data disponibile. Nomi di città costituiti dalle lettere della parola supremazia e da altre lettere:San Marzano di San Giuseppe (in provincia di Taranto). Argomenti e tag correlati alla parola supremazia |
Frasi, immagini, articoli e libri contenenti la parola supremazia |
Libri che contengono la parola supremaziaAlcuni libri che contengono la parola supremazia:
Il colore del tempo (pagina 16)
di Federico De Roberto (estratti)
... In secondo luogo, quando pure tra i costumi antichi e tra quelli dei popoli selvaggi se ne trovasse qualcuno che veramente dimostrasse la supremazia sociale della donna,—e non già quella soltanto familiare della madre,—bisognerebbe forse per ciò concludere che hanno torto la civiltà e il secolo nostro, e che hanno ragione i tempi andati e le genti incivili? «Dagli Sciti ai Galli, dagli Iberi ai Germani di Tacito», dice il più autorevole tra i femministi, il Bebel, «noi vediamo la donna prendere, sin dai più remoti tempi, in mezzo alla famiglia ed alla società, il posto eminente che ha perduto nelle età successive» ... Vogliamo per ciò dire che gli Sciti, i Galli, gl'Iberi e i Germani erano più nel vero e nel giusto di noi? Se bisogna credere al progresso,—e i femministi debbono crederci; perchè, in caso contrario, come potrebbero sperare nei miglioramenti futuri?—se veramente dobbiamo dire che la storia del genere umano dimostra un successivo nostro perfezionamento, bisogna allora anche ammettere che la supremazia della donna è oggi scomparsa perchè non era ragionevole, non tollerabile, non sostenibile ... Vogliamo dire che le società umane, progredite per certi rispetti, sono andate indietro per altri? Questo modo di ragionare è pericoloso; perchè chi distinguerà in quali cose abbiamo peggiorato e per quali altre siamo andati avanti? A Sparta si lasciavano morire i bambini deboli e mal fatti, per la salvezza della razza; è preferibile l'antico costume a quello presente di sostentare finchè è possibile le vite grame? E poi: quale fu veramente questa supremazia femminile ai tempi antichi, ed in che cosa consistette? Nella medesima Sparta le fanciulle erano educate come i giovani, si addestravano nelle palestre insieme con quelli ... Era forse segno di supremazia femminile, a Roma, la facoltà di battere le donne con le verghe fino alla morte per il semplice sospetto d'ubbriachezza? O l'obbligarle a restare confinate nel focolare domestico, dove solo l'uomo poteva celebrare il culto degli avi? E quando le vere virtù muliebri, la modestia, il pudore, il timore degli Dei, il rispetto filiale, tutti gli affetti familiari furono dimenticati, e le donne si emanciparono, la società romana si rafforzò, oppure andò all'ultima rovina? Il padre Roesler, grande confutatore, nella Quistione femminista, del Bebel, giudica tuttavia che, se non nell'antichità, almeno nel medio evo la donna fosse più libera o meglio protetta che non oggi: era sovrana, dettava sentenze, impugnava le armi, sosteneva tesi giuridiche, esercitava la medicina ...
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