Speranze

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Informazioni sulla parola speranze e giochi di parole


Parola di vocabolario speranze, costituita da otto lettere, di cui cinque consonanti e tre vocali.

Le lettere che costituiscono la parola sono: s, p, e, r, a, n, z, e, ossia una s, una p, due e, una r, una a, una n e una z.

Parola con le lettere invertite: eznareps.

Parole che contengono la parola speranze:

Nessuna parola che contiene la parola data disponibile.

Parole contenute nella parola speranze:


Parole contenute all'interno della parola data: era (speranze), per (speranze), pera (speranze).

Parole contenute all'inizio della parola data: spera (speranze).

Parole contenute alla fine della parola data: nessuna parola disponibile.

Anagrammi della parola speranze:

Anagrammi semplici, ottenuti permutando le lettere che compongono la parola, ossia scambiandole di posizione: presenza.

Anagrammi complessi, ottenuti permutando le lettere che compongono la parola ripetendole un diverso numero di volte: speranza.

Parole ottenute sostituendo una sola lettera della parola speranze:

Nessuna parola ottenuta per sostituzione di una sola lettera della parola data disponibile.

Parole ottenute eliminando una sola lettera della parola speranze:

Nessuna parola ottenuta per eliminazione di una sola lettera della parola data disponibile.

Parole ottenute aggiungendo una sola lettera alla parola speranze:

Nessuna parola ottenuta per aggiunta di una sola lettera alla parola data disponibile.

Sciarade con la parola speranze:

Nessuna sciarada con la parola data disponibile.

Nomi di persona e di animali associabili alla parola speranze


Nomi di persona e di animali costituiti da otto lettere, di cui cinque consonanti e tre vocali:

Aballach, Abbigayl, Abbotson, Abbygail, Abbygale, Abdallah, Abdullah, Abenster, Aberthol, Abhidhar, Abhikhya, Abhilash, Abhirath, Abhishek, Abhorson.

Nomi di persona e di animali costituiti soltanto dalle lettere della parola speranze:

Esperanza, Speranza.

Nomi di persona e di animali costituiti dalle lettere della parola speranze e da altre lettere:

Nessun nome contenente le lettere della parola data e altre lettere disponibile.

Città associabili alla parola speranze


Nomi di città costituiti da otto lettere, di cui cinque consonanti e tre vocali:

Andretta (in provincia di Avellino), Angrogna (in provincia di Torino).

Nomi di città costituiti soltanto dalle lettere della parola speranze:

Nessuna città contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di città costituiti dalle lettere della parola speranze e da altre lettere:

Berzano di San Pietro (in provincia di Asti), Crespina Lorenzana (in provincia di Pisa), Palazzo San Gervasio (in provincia di Potenza), Pettorano sul Gizio (in provincia di L'Aquila), Piazzola sul Brenta (in provincia di Padova), Poggio San Lorenzo (in provincia di Rieti), Polizzi Generosa (in provincia di Palermo), Pozzuolo Martesana (in provincia di Milano), Presenzano (in provincia di Caserta), Primiero San Martino di Castrozza (in provincia di Trento), Salza di Pinerolo (in provincia di Torino), San Lorenzo in Campo (in provincia di Pesaro e Urbino), San Marzano di San Giuseppe (in provincia di Taranto), San Pancrazio Salentino (in provincia di Brindisi), San Pier d'Isonzo (in provincia di Gorizia), San Pietro Clarenza (in provincia di Catania), San Pietro Mosezzo (in provincia di Novara), Torre San Patrizio (in provincia di Fermo).

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Frasi, immagini, articoli e libri contenenti la parola speranze


Frasi che contengono la parola speranze

Alcune frasi che contengono la parola speranze:

Ricordo di sguardi maliziosi e carezze
Il ricordo dei nostri sguardi maliziosi e delle nostre carezze sensuali mi investe in questi giorni d'estate, corteggiando i miei pensieri con dolci speranze di ricominciare i nostri giochi da dove li abbiamo lasciati
Nei bambini speranze degli adulti
Nei bambini risiedono le speranze degli adulti e le tentazioni delle complici ingenuità di altri bambini
Nella famiglia e nella dolce metà
Nella famiglia riponi ferme incomprensioni, nella dolce metà riponi dubbie speranze
Vita senza sogni e speranze
Una vita senza sogni e speranze è triste quanto una morte auspicata a gran voce
Beffa della vita
La vita si beffa di tutte le speranze che non muoiono mai



Libri che contengono la parola speranze

Alcuni libri che contengono la parola speranze:

Confessioni di un Italiano (pagina 189)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Del resto le mie speranze non si fermano tutte sotto i coppi della mia casa, alcuna ne ho che viene in cerca di voi; altre che rifanno il cammino da me percorso e non vogliono starsi chete alla triste esperienza delle guerre passate ... La Pisana si univa meco in queste semplici speranze ... Le sue speranze avrebbero sciolto il volo dietro alle nostre o sarebbero cadute con esse senza il rimorso di aver oziato per infingardaggine, senza lo sconforto di aver faticato indarno ad inseguire un fantasma ... Moderato di voglie di speranze di passioni, quando i miei mezzi privati cominciavano a mancarmi, il soccorso pubblico mi era venuto incontro ...
Storia di un'anima (pagina 12)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... A mattina mi rinacquero mille speranze e pensai a cento ipotesi, mi sentii felice ... —O mio avvenire! Mi si presentano sogni, e imagini e speranze, con una evidenza e una serietà di particolari che quasi mi illudo… e sogni e imagini e speranze si fondano su di Te ... Che ho provato io della vita? Nulla e mi sento stanco, vecchio, senza speranze, e senza scopo ... Ho ingegno sì o no? E che cosa faccio? O come desidero di morire! Rileggo un poco del mio Tintoretto! O che giorni erano quelli in cui scrivevo quelle scene, appena guarito dal tifo! Che vita! che speranze! che amore! Come mi sentivo artista, buono, solitario!—Sono scorsi già quattro anni ...
Storia di un'anima (pagina 14)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Una donna! un bambino!—Ecco il sogno del poeta, del credente, dell'artista, del felice, dell'infelice… dell'uomo!—Che importa a me della filosofia, di Iddio!—ammetto i bisogni della terra, e di questi bisogni faccio un tesoro di religione, una filosofia contro cui non si può lottare, un Dio che non è in cielo nè in chiesa, ma è un Dio—Amore! * * * —No, non sono pazzo: sono infelice, giacchè lo studio accresce i miei dolori, mi crea sempre nuove speranze che diventano sempre nuove illusioni e poi sempre nuove delusioni, giacchè non posso essere egoista come i giovani ricchi e eleganti, giacchè, coll'anima mia d'amante e col mio cuore di poeta, non potrò fare mai una carriera seria,—voglio provare a fare il bene colla mano, voglio entrare nella Congregazione di Carità, e vedere le vere miserie della folla, e soccorrerle forse anche co' miei denari! Sì, il bene! Io mi tormento; ma ecco sento una calma, una fiducia, una speranza;—mi inginocchio… ... Mio Dio! perchè mi arrabbatto tanto? Tu forse hai già preparato tutto il mio avvenire nella Tua Bontà; mi vedesti! mi vedi! mi vedrai! Io so nulla e Tu sai tutto! Io bestemmio e Tu sei e mi perdoni! O santa fiducia! Chi sa le tua fila, o Dio? E mia madre Ti prega? Che Ti dice? E Tu la ascolti? Ed io sarò felice? O Dio, io leggo il tuo Vangelo e sento che se i miei pensieri non si conformano alle sciocchezze del mondo, si accordano co' tuoi precetti santi,—io sento la gioia di amare coll'anima e d'essere casto!—E, se vuoi, fammi pure morire… morire casto, tranquillo, pensando al mio cimitero di Limbiate, alle mie soavi speranze di vita che mi lusingavano un giorno, e alla placida certezza di riposo che avrò sotterra: Oh io mi sento buono!—Sai, ho sempre pensato a Lidia davanti a quel cimitero: era un cattivo augurio o un buon augurio? Ma che volevo? che voglio? La pace! Come ho vergogna, in faccia a mio padre, di non avere una carriera seria! La mia vita in sei anni fu eterna e brevissima, felicissima e infelicissima: speranze, scoraggiamenti, voli, cadute a precipizio: certezze, febbri, languori, tormenti… chi può dire? oblio, anche oblio! deliri, pazzie nei sogni, nei desideri: e santa castità, e santìssimi, rossori! O Dio! ma un solo il voto: quando, febbrile, crudele, briaco, promettevo a me stesso di gettarmi fra le braccia di una femmina qualunque, e di raccontarle i miei dolori, per farmi almeno deridere da lei, per istigarmi, per istigarla, quando… No! no! «Avrai dei figli da guardare negli occhi» mi diceva una voce segreta… e sentivo che ancora al mondo c'è mia madre, e forse lei, la mia vergine! Rileggo la lettera di Lidia! «Aimons! c'est le bonheur suprème que l'amour et j'ai aimé plusieurs fois dans ma vie avec une telle exaltation, un tel transport que j'aurais peut-étre été capable de tout sacrifier pour des personnes qui maintenant m'ont déjà oubliées!—J'ai senti en moi un besoin profond d'amour et de sacrifice! oh combien j'ai souffert quelquefois de n'avoir reçu une nature ardente!» * * * Torno adesso dalla Pretura ... —Se un autore ha avuto influenza su me è Aleardi, e, vedete, Aleardi non può far male! Deciditi, sciocco! Chiudi in una busta tutte queste memorie: suggella, come si chiude una pietra di tomba; e non pensare più al passato: gettati nella vita! già troppi anni sono passati e fra pochi altri incomincerai ad esser già vecchio! Nella vita!—Oh se potessi viaggiare! E perchè? Chi mi strapperebbe il cuore e il cervello? L'orgia? la femmina?… Ah! alcune volte lo dico a Dio: se rinascessi, fammi nascere donnaccia volgare e venduta, e fammi conoscere tutte le crudeltà della libidine!—Potessi gettarmi nella vita! Si ha tanta affezione ai propri dolori, alle proprie illusioni, alle speranze, quando una vergine nel giorno del sacrificio immenso ci dice: Conosco che il nostro affetto è puro, è nobile—ho per voi una confidenza di sorella—non dimenticherò mai quello che voi siete stato e quello che volevate essere per me ... —E sono dolori, illusioni, speranze che hanno consacrato sei anni e sei anni della giovinezza, sei anni dai ventidue ai ventotto anni ... Come vi amo! Come vorrei rivedervi una giornata triste! Oh memorie dolci e piene di speranze, della mia malattia e della mia convalescenza! Il piccolo portafogli l'avevo sotto il mio guanciale: quando i miei parenti erano a pranzo, mi tiravo su a sedere sul letto, prendevo il portafogli, lo aprivo, leggevo il tuo nome e lo baciavo ...
Storia di un'anima (pagina 24)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... E che m'importa dell'arte, del nome, dell'antiquaria? M'importa nulla! Sento la mia giovinezza passata e le mie speranze cadute, e il mio cuore inaridito! Credimi, non so lavorare per amor proprio! Fra le mie carte trovo il libriccino dell'Aleardi e quello del Leopardi ... Oh questo mio studiolo dovrebbe per me essere un luogo di pace, di raccoglimento, un santuario di speranze: le mie belle armi, i mobili, la luce, il sole, il tuo ricordo… ... Invece, quante volte ti dimentico per esprimervi sogni, speranze, illusioni! Ma questa è la storia dell'anima mia ... Che m'importa dell'archeologia? Una volta avevo tanto dolore, ma tanta era la mia speranza! Ora non ho più dolore, ma non ho più speranze! Apatia! 28 dicembre ...