Marchese

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Informazioni sulla parola marchese e giochi di parole


Parola di vocabolario marchese: sostantivo maschile costituito da otto lettere, di cui cinque consonanti e tre vocali.

Le lettere che costituiscono la parola sono: m, a, r, c, h, e, s, e, ossia una m, una a, una r, una c, una h, due e e una s.

Parola con le lettere invertite: esehcram.

Altre parole di tipo sostantivo maschile costituite da otto lettere, di cui cinque consonanti e tre vocali: affronto, archetto.

Parole che contengono la parola marchese:

Nessuna parola che contiene la parola data disponibile.

Parole contenute nella parola marchese:


Parole contenute all'interno della parola data: che (marchese).

Parole contenute all'inizio della parola data: march (marchese).

Parole contenute alla fine della parola data: nessuna parola disponibile.

Anagrammi della parola marchese:

Anagrammi semplici, ottenuti permutando le lettere che compongono la parola, ossia scambiandole di posizione: cashmere.

Anagrammi complessi, ottenuti permutando le lettere che compongono la parola ripetendole un diverso numero di volte: marchesa, maschera.

Parole ottenute sostituendo una sola lettera della parola marchese:

Nessuna parola ottenuta per sostituzione di una sola lettera della parola data disponibile.

Parole ottenute eliminando una sola lettera della parola marchese:

Nessuna parola ottenuta per eliminazione di una sola lettera della parola data disponibile.

Parole ottenute aggiungendo una sola lettera alla parola marchese:

Nessuna parola ottenuta per aggiunta di una sola lettera alla parola data disponibile.

Sciarade con la parola marchese:

Nessuna sciarada con la parola data disponibile.

Nomi di persona e di animali associabili alla parola marchese


Nomi di persona e di animali costituiti da otto lettere, di cui cinque consonanti e tre vocali:

Aballach, Abbigayl, Abbotson, Abbygail, Abbygale, Abdallah, Abdullah, Abenster, Aberthol, Abhidhar, Abhikhya, Abhilash, Abhirath, Abhishek, Abhorson.

Nomi di persona e di animali costituiti soltanto dalle lettere della parola marchese:

Nessun nome contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di persona e di animali costituiti dalle lettere della parola marchese e da altre lettere:

Archimedes, Carmiesha, Chalmers, Charles le Magne, Chrysanthemum.

Città associabili alla parola marchese


Nomi di città costituiti da otto lettere, di cui cinque consonanti e tre vocali:

Andretta (in provincia di Avellino), Angrogna (in provincia di Torino).

Nomi di città costituiti soltanto dalle lettere della parola marchese:

Nessuna città contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di città costituiti dalle lettere della parola marchese e da altre lettere:

Caprese Michelangelo (in provincia di Arezzo), Macchia d'Isernia (in provincia di Isernia), Marano Marchesato (in provincia di Cosenza), Montecchia di Crosara (in provincia di Verona), Montechiaro d'Asti (in provincia di Asti), Montesarchio (in provincia di Benevento), Peschiera Borromeo (in provincia di Milano), Premosello-Chiovenda (in provincia di Verbano-Cusio-Ossola), Saint-Rhémy-en-Bosses (in provincia di Aosta), Sammichele di Bari (in provincia di Bari), San Germano Chisone (in provincia di Torino), San Mauro Marchesato (in provincia di Crotone), San Michele di Ganzaria (in provincia di Catania), San Michele di Serino (in provincia di Avellino), San Michele Mondovì (in provincia di Cuneo), San Severino Marche (in provincia di Macerata), Santa Margherita di Belice (in provincia di Agrigento), Villanova Marchesana (in provincia di Rovigo).

Argomenti e tag correlati alla parola marchese


Argomenti che contemplano il tag marchese:

calvo marchese, certo marchese.

Tag correlati al tag marchese:

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Frasi, immagini, articoli e libri contenenti la parola marchese


Libri che contengono la parola marchese

Alcuni libri che contengono la parola marchese:

Decameron (pagina 13)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Era il marchese di Monferrato, uomo d'alto valore, gonfaloniere della Chiesa, oltremare passato in un general passaggio da' cristiani fatto con armata mano ... E del suo valore ragionandosi nella corte del re Filippo il bornio, il quale a quello medesimo passaggio andar di Francia s'aparecchiava, fu per un cavalier detto non esser sotto le stelle una simile coppia a quella del marchese e della sua donna: però che, quanto tra' cavalieri era d'ogni virtù il marchese famoso, tanto la donna tra tutte l'altre donne del mondo era bellissima e valorosa ... Le quali parole per sì fatta maniera nell'animo del re di Francia entrarono, che, senza mai averla veduta, di subito ferventemente la cominciò a amare; e propose di non volere, al passaggio al quale andava, in mare entrare altrove che a Genova, acciò che quivi, per terra andando, onesta cagione avesse di dovere andare la marchesana a vedere, avvisandosi che, non essendovi il marchese, gli potesse venir fatto di mettere a effetto il suo disio ... E secondo il pensier fatto mandò a essecuzione: per ciò che, mandato avanti ogni uomo, esso con poca compagnia e di gentili uomini entrò in cammino; e, avvicinandosi alle terre del marchese, un dì davanti mandò a dire alla donna che la seguente mattina l'attendesse a desinare ...
Decameron (pagina 18)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... In tanto tumulto e discorrimento di popolo, avvenne che in Trivigi giunsero tre nostri cittadini, de' quali l'uno era chiamato Stecchi, l'altro Martellino e il terzo Marchese, uomini li quali, le corti de' signor visitando, di contraffarsi e con nuovi atti contraffaccendo qualunque altro uomo li veditori sollazzavano ... E poste le lor cose a uno albergo, disse Marchese: “Noi vogliamo andare a veder questo santo, ma io per me non veggio come noi vi ci possiam pervenire, per ciò che io ho inteso che la piazza è piena di tedeschi e d'altra gente armata, la quale il signor di questa terra, acciò che romor non si faccia, vi fa stare; e oltre a questo la chiesa, per quel che si dica, è sì piena di gente che quasi niuna persona più vi può entrare ... ” Disse Marchese: “Come?” Rispose Martellino: “Dicolti ... ” A Marchese e a Stecchi piacque il modo: e senza alcuno indugio usciti fuor dell'albergo, tutti e tre in un solitario luogo venuti, Martellino si storse in guisa le mani, le dita e le braccia e le gambe e oltre a questo la bocca e gli occhi e tutto il viso, che fiera cosa pareva a vedere; né sarebbe stato alcuno che veduto l'avesse, che non avesse detto lui veramente esser tutto della persona perduto e ratratto ... E preso, così fatto, da Marchese e da Stecchi, verso la chiesa si dirizzarono in vista tutti pieni di pietà, umilemente e per l'amor di Dio domandando a ciascuno che dinanzi lor si parava che loro luogo facesse, il che agevolmente impetravano; e in brieve, riguardati da tutti e quasi per tutto gridandosi “Fa luogo! fa luogo!”, là pervennero ove il corpo di santo Arrigo era posto; e da certi gentili uomini, che v'erano da torno, fu Martellino prestamente preso e sopra il corpo posto, acciò che per quello il beneficio della santà acquistasse ...
Decameron (pagina 19)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La qual cosa veggendo Stecchi e Marchese cominciarono fra sé a dire che la cosa stava male, e di se medesimi dubitando non ardivano a aiutarlo, anzi con gli altri insieme gridando ch'el fosse morto, avendo nondimeno pensiero tuttavia come trarre il potessero delle mani del popolo; il quale fermamente l'avrebbe ucciso, se uno argomento non fosse stato il qual Marchese subitamente prese: che, essendo ivi di fuori la famiglia tutta della signoria, Marchese, come più tosto poté, n'andò a colui che in luogo del podestà v'era e disse: “Mercé per Dio! Egli è qua un malvagio uomo che m'ha tagliata la borsa con ben cento fiorin d'oro; io vi priego che voi il pigliate, sì che io riabbia il mio ... ” Mentre le cose erano in questi termini, Marchese e Stecchi, li quali avevan sentito che il giudice del podestà fieramente contro a lui procedeva e già l'aveva collato, temetter forte, seco dicendo: “Male abbiam procacciato; noi abbiamo costui tratto della padella e gittatolo nel fuoco ... Era adunque, al tempo del marchese Azzo da Ferrara, un mercatante chiamato Rinaldo d'Asti per sue bisogne venuto a Bologna; le quali avendo fornite e a casa tornandosi, avvenne che, uscito di Ferrara e cavalcando verso Verona, s'abbatté in alcuni li quali mercatanti parevano, e erano masnadieri e uomini di malvagia vita e condizione, con li quali ragionando incautamente s'accompagnò ...
Decameron (pagina 20)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Egli era in questo castello una donna vedova, del corpo bellissima quanto alcuna altra, la quale il marchese Azzo amava quanto la vita sua e quivi a instanzia di sé la facea stare: e dimorava la predetta donna in quella casa, sotto lo sporto della quale Rinaldo s'era andato a dimorare ... E era il dì dinanzi per avventura il marchese quivi venuto per doversi la notte giacere con essolei, e in casa di lei medesima tacitamente aveva fatto fare un bagno e nobilmente da cena ... E essendo ogni cosa presta (e niuna altra cosa che la venuta del marchese era da lei aspettata) avvenne che un fante giunse alla porta, il quale recò novelle al marchese per le quali a lui subitamente cavalcar convenne: per la qual cosa, mandato a dire alla donna che non l'attendesse, prestamente andò via ... Onde la donna, un poco sconsolata, non sappiendo che farsi, diliberò d'entrare nel bagno fatto per lo marchese e poi cenare e andarsi a letto; e così nel bagno se n'entrò ... La qual similmente pietà avendone, ricordatasi che di quello uscio aveva la chiave, il quale alcuna volta serviva alle occulte entrate del marchese, disse: “Va e pianamente gli apri; qui è questa cena e non saria chi mangiarla, e da poterlo albergar ci è assai ... Egli era grande della persona e bello e piacevole nel viso e di maniere assai laudevoli e graziose e giovane di mezza età; al quale la donna avendo più volte posto l'occhio addosso e molto commendatolo, e già, per lo marchese che con lei doveva venire a giacersi, il concupiscibile appetito avendo desto nella mente ricevuto l'avea ... Dopo la cena, da tavola levatasi, con la sua fante si consigliò se ben fatto le paresse che ella, poi che il marchese beffata l'avea, usasse quel bene che innanzi l'aveva la fortuna mandato ...
Fermo e Lucia (pagina 39)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Noi ommettiamo i particolari di questo sciaurato affare, diremo soltanto che la prima lettera di risposta ch'ella aveva scritta ad un paggio della Marchesa, cadde in mano di questa, fu tosto consegnata al Marchese Matteo, e che il trambusto in casa fu, come era da aspettarsi, strepitoso ... Il paggio fu sfrattato immediatamente, com'era giusto; ma il Marchese Matteo che aveva idee molto larghe sul giusto in ciò che toccava il decoro della sua famiglia, intimando di sua bocca la partenza al ragazzaccio, per non aumentare il numero dei confidenti, gl'intimò nello stesso tempo che se egli si fosse in alcun tempo lasciato sfuggire una paroluzza sulla debolezza di donna Geltrude, la sua vita avrebbe scontato questo secondo delitto, e che non vi sarebbe stato asilo per lui ... Ciò non di meno per esser più certo della segretezza del paggio il Marchese Matteo nel forte del rabbuffo gli appoggiò due solennissimi schiaffi, pensando a ragione che il paggio sarebbe stato meno tentato di raccontare un'avventura, la quale per una parte poteva lusingare la sua vanità, quando ella avesse finito con un incidente doloroso e umiliante ... Il Marchese Matteo dopo d'averla caricata di strapazzi, ch'ella intese con tanto più di tremore, quanto si sentiva veramente colpevole, le annunziò una prigione indeterminata nella sua stanza, e per sopra più le parlò d'un castigo proporzionato alla colpa, senza specificarlo, e così la lasciò in guardia alla stessa donna che aveva scoperti gli altari ...