Genio

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Informazioni sulla parola genio e giochi di parole


Parola di vocabolario genio: sostantivo maschile costituito da cinque lettere, di cui due consonanti e tre vocali.

Le lettere che costituiscono la parola sono: g, e, n, i, o, ossia una g, una e, una n, una i e una o.

Parola con le lettere invertite: oineg.

Altre parole di tipo sostantivo maschile costituite da cinque lettere, di cui due consonanti e tre vocali: abate, abito, aceto, aglio, alibi, amore, animo, asilo, asino, bacio, baule.

Parole che contengono la parola genio:

Nessuna parola che contiene la parola data disponibile.

Parole contenute nella parola genio:

Nessuna parola contenuta nella parola data disponibile.

Anagrammi della parola genio:

Anagrammi semplici, ottenuti permutando le lettere che compongono la parola, ossia scambiandole di posizione: igneo, niego.

Anagrammi complessi, ottenuti permutando le lettere che compongono la parola ripetendole un diverso numero di volte: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute sostituendo una sola lettera della parola genio:


Parole ottenute per sostituzione di una lettera all'interno della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute per sostituzione della lettera iniziale della parola data: renio (renio), senio (senio).

Parole ottenute per sostituzione della lettera finale della parola data: genia (genia).

Parole ottenute eliminando una sola lettera della parola genio:

Nessuna parola ottenuta per eliminazione di una sola lettera della parola data disponibile.

Parole ottenute aggiungendo una sola lettera alla parola genio:


Parole ottenute per aggiunta di una lettera all'interno della parola data: genico (genico), genito (genito).

Parole ottenute per aggiunta di una lettera all'inizio della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute per aggiunta di una lettera alla fine della parola data: nessuna parola disponibile.

Sciarade con la parola genio:

Nessuna sciarada con la parola data disponibile.

Nomi di persona e di animali associabili alla parola genio


Nomi di persona e di animali costituiti da cinque lettere, di cui due consonanti e tre vocali:

Aabid, Aadam, Aadan, Aadil, Aahna, Aakav, Aakif, Aakil, Aalam, Aaley, Aalif, Aalim, Aalok, Aamil, Aamin, Aamir, Aamor, Aanan, Aaqib, Aaqil, Aarah, Aarav, Aaric, Aarif, Aarne, Aarod, Aaron, Aasaf, Aasif, Aasim, Aatif, Aatiq, Aatto, Aatun, Aazim, Abaan, Abana, Abasi.

Nomi di persona e di animali costituiti soltanto dalle lettere della parola genio:

Igone, Innogen.

Nomi di persona e di animali costituiti dalle lettere della parola genio e da altre lettere:

Aegion, Angelico, Angelito, Antigone, Begonia, Benigno, Biegon, Catotigernos, Catutigernos, Chrysogeneia, Creighton, Dongmei, Efigenio, Ellington, Ermenegildo, Eugênio, Eugenio, Eugenios, Euginio, Faulconbridge, Fulgencio, Fulgenzio, Gelsomina, Geniowiefa, Gennadios, Gennison, Genovieve, Georgiana, Georgianna, Georgianne, Georgina, Georgine, Georginna, Geovanni, Geronimo, Gerontius, Gerrison, Gewntoria, Gianpiero, Gideon, Gieronymus, Gilleonan, Giovanne, Giovannetta, Glorianne, Glorienna, Glorienne, Gobinet, Goizane, Goneril.

Città associabili alla parola genio


Nomi di città costituiti da cinque lettere, di cui due consonanti e tre vocali:

Acate (in provincia di Ragusa), Acuto (in provincia di Frosinone), Adria (in provincia di Rovigo), Agira (in provincia di Enna), Algua (in provincia di Bergamo), Alife (in provincia di Caserta), Allai (in provincia di Oristano), Amaro (in provincia di Udine), Amato (in provincia di Catanzaro), Ameno (in provincia di Novara), Anela (in provincia di Sassari), Anzio (in provincia di Roma), Aosta (in provincia di Aosta), Apice (in provincia di Benevento), Apiro (in provincia di Macerata), Ardea (in provincia di Roma), Arena (in provincia di Vibo Valentia), Arese (in provincia di Milano), Arola (in provincia di Verbano-Cusio-Ossola), Arona (in provincia di Novara), Ascea (in provincia di Salerno), Asola (in provincia di Mantova), Asolo (in provincia di Treviso), Asuni (in provincia di Oristano), Atina (in provincia di Frosinone), Aulla (in provincia di Massa-Carrara), Avise (in provincia di Aosta), Avola (in provincia di Siracusa), Azzio (in provincia di Varese), Badia (in provincia di Bolzano), Bairo (in provincia di Torino), Baiso (in provincia di Reggio nell'Emilia), Baone (in provincia di Padova), Bieno (in provincia di Trento), Bione (in provincia di Brescia).

Nomi di città costituiti soltanto dalle lettere della parola genio:

Genoni (in provincia di Sud Sardegna).

Nomi di città costituiti dalle lettere della parola genio e da altre lettere:

Abetone Cutigliano (in provincia di Pistoia), Agliano Terme (in provincia di Asti), Agnosine (in provincia di Brescia), Agrate Conturbia (in provincia di Novara), Agrigento (in provincia di Agrigento), Albignasego (in provincia di Padova), Altopiano della Vigolana (in provincia di Trento), Appiano Gentile (in provincia di Como), Appignano del Tronto (in provincia di Ascoli Piceno), Arquà Polesine (in provincia di Rovigo), Asigliano Veneto (in provincia di Vicenza), Asigliano Vercellese (in provincia di Vercelli), Bagnoli del Trigno (in provincia di Isernia), Bagnolo Piemonte (in provincia di Cuneo), Bagnoregio (in provincia di Viterbo), Barberino di Mugello (in provincia di Firenze), Barcellona Pozzo di Gotto (in provincia di Messina), Bastia Mondovì (in provincia di Cuneo), Bellinzago Lombardo (in provincia di Milano), Bellinzago Novarese (in provincia di Novara), Bentivoglio (in provincia di Bologna), Beregazzo con Figliaro (in provincia di Como), Bergantino (in provincia di Rovigo), Berlingo (in provincia di Brescia), Bernareggio (in provincia di Monza e della Brianza), Bidonì (in provincia di Oristano), Borgaro Torinese (in provincia di Torino), Borghetto Lodigiano (in provincia di Lodi), Borghetto Santo Spirito (in provincia di Savona), Borgo Velino (in provincia di Rieti), Borgofranco d'Ivrea (in provincia di Torino), Borgonovo Val Tidone (in provincia di Piacenza), Borgoratto Alessandrino (in provincia di Alessandria), Briga Novarese (in provincia di Novara), Brignano Gera d'Adda (in provincia di Bergamo), Brissogne (in provincia di Aosta), Brovello-Carpugnino (in provincia di Verbano-Cusio-Ossola), Buglio in Monte (in provincia di Sondrio), Cadegliano-Viconago (in provincia di Varese), Cagnano Amiterno (in provincia di L'Aquila), Calasca-Castiglione (in provincia di Verbano-Cusio-Ossola), Calceranica al Lago (in provincia di Trento), Calice al Cornoviglio (in provincia di La Spezia), Caltagirone (in provincia di Catania), Camino al Tagliamento (in provincia di Udine), Campagnola Emilia (in provincia di Reggio nell'Emilia), Campiglione Fenile (in provincia di Torino), Campolongo Maggiore (in provincia di Venezia), Canneto sull'Oglio (in provincia di Mantova), Cantalupo Ligure (in provincia di Alessandria).

Argomenti e tag correlati alla parola genio


Argomenti che contemplano il tag genio:

genio artistico, genio disdegnoso, genio familiare, genio filosofico, genio leggiadro, genio scientifico.

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Frasi, immagini, articoli e libri contenenti la parola genio


Libri che contengono la parola genio

Alcuni libri che contengono la parola genio:

Il colore del tempo (pagina 27)
di Federico De Roberto (estratti)

... Dove il prosatore piacentino diagnosticava una encefalite lenta, i filosofi contemporanei vedono, con l'autore dell'Uomo di genio, una nevrosi, una psicosi, una forma di epilessia ... Ora egli mette fuori un volumetto sulla Psico-fisiologia del genio e dell'ingegno, dove il lettore si fermerà stupito a questo passo: «Se io non dico nulla sulle cause che producono il genio, perchè sono ancora ignote, dirò qualche parola sulle relazioni del genio con la pazzia ... Per un gran numero di alienisti il genio è una nevrosi ... Il mio illustre maestro Lombroso è più preciso: il genio è una forma di epilessia; dunque sempre patologico, dunque sempre degenerato ... È proprio Max Nordau quello che scrive così? Abbiamo in mano un libro dell'autore di Degenerazione, o non piuttosto quella Fisiologia del Genio dove Giovanni Gallerani ha sottilmente confutato le affermazioni del Lombroso e della sua scuola intorno alla natura patologica delle menti sovrane? Le parole citate sono proprio del Nordau ... Egli distingue i genî autentici da quelli che ne usurpano il nome ed il posto; e dice che, mentre il genio falso è certamente degenerato, il vero genio non è insano; può talvolta patire gravi disordini cerebrali, ma non già perchè nativamente infermo, bensì come scotto della rara potenza dei suoi organi ... Lo scrittore crede pertanto di non lasciarsi cogliere in contraddizione: se nel suo primo libro diede nominatamente dell'idiota e del mentecatto a tanti ingegni novatori, ora li mette tutti in un fascio, biasimando che si chiami genio «l'imbecille estatico che si atteggia a profeta o ad artista e che sbalordisce con la sua assurda stravaganza la parte più disgustosa dell'esercito dei filistei: gli snobs estetizzanti…» ... Lasciamo per un momento da parte la distinzione fra genî autentici e pseudo-genî, fra genî di primo e di ultimo ordine: consideriamo il genio cui il Nordau concede di chiamarsi tale ... Negate le naturali qualità dell'ingegno, egli le riconosce nel genio, ed afferma che l'uomo di genio differisce dall'uomo normale per uno speciale sviluppo di due centri cerebrali: i centri del giudizio e della volontà ... La sua massima argomentazione contro il principio lombrosiano della patologia del genio è la seguente: asserito dapprima che il genio è evolutivo, egli stesso comincia a dubitarne, e presume soltanto che consista nella prima comparsa, in un singolo individuo, di funzioni nuove e perciò di tessuti nuovi, o almeno straordinariamente modificati, i quali diverranno «forse» tipici nella intera razza; quindi chiede: «Ora c'è esempio che una neoplasia patologica sia evolutiva?» Egli ha già dimenticato il «forse» di due righe prima, ha preso per un fatto comprovato ciò che è e che egli stesso riconosce essere una mera ipotesi ... E lasciamo anche andare che, mentre nelle operazioni del genio assegna una parte minima al caso, vuole poi che questo caso sia arbitro dei destini dell'ingegno; e lasciamo anche andare che, dopo aver fatto dipendere l'ingegno, oltre che dal caso, anche dall'«applicazione», la quale non è altro che volontà, sostiene poi che solo nel genio il centro della volontà è straordinariamente sviluppato, mentre nell'ingegno resta assolutamente eguale a quello di tutti gli uomini normali ... Si dovrà pertanto affermare quel che il Nordau nega, cioè che il genio e l'ingegno differiscono in quantità, non mai in qualità? La conclusione non è questa ... Tra la costituzione fisiopsicologica dell'uomo comune e dell'uomo d'ingegno, di un qualunque militare, per esempio, e di un buon condottiere, non è possibile che non vi sia differenza alcuna, nè di qualità, nè di quantità; si potrà tutt'al più concedere che la differenza sia soltanto di quantità; ma quella che passa tra un buon condottiere e Napoleone è senza fine maggiore, così profonda e radicale, che Napoleone, l'uomo di genio, pare veramente d'un'altra tempra ...
Il colore del tempo (pagina 28)
di Federico De Roberto (estratti)

... La megalomania, da un'altra parte, pare che dovrebbe essere quella di chi ha un concetto di sè troppo grande e sproporzionato alle reali sue qualità; quindi il genio non potrebbe essere, per definizione, megalomane ... Un'altra ragione per la quale l'affermazione della nevrosi del genio dispiace e suscita opposizione è relativa all'importanza pratica della nuova teoria ... Si cureranno le malattie delle quali sono infermi? Neanche, se le malattie sono lo scotto e la condizione del genio, se sono lo stesso genio ... Alcuni, tuttavia, combattono la teoria del Lombroso perchè temono precisamente che sia diretta, o possa portare a comprimere, a deprimere i sentimenti d'ammirazione che il genio eccita nella mediocre e infima umanità, e a scemarne l'importanza sociale ... Questo studioso, che il Lombroso cita a titolo di lode, afferma che il genio, il genio quale si è manifestato finora, «non è la più elevata espressione della specie ... Ciò significa che la grandezza del genio è poco importante, è poco utile, mentre utilissime e importantissime sono le qualità che a lui mancano? La proposizione sarebbe innegabile se tutti i genî fossero grandi per un verso e deficienti per un altro; ma non pare che le cose stiano a questo modo; perchè noi vediamo, a cagion d'esempio, un genio grandissimo per i sentimenti egoisti, come Napoleone, e un altro grandissimo nel senso diametralmente opposto, come Francesco da Assisi; la stessa opposizione vediamo tra il genio filosofico del Nietzsche e quello del Tolstoi; vediamo ancora altri genî grandi per la forza della fede, ed altri per la forza del dubbio, e via discorrendo ... E se le buone qualità sono scontate dalle cattive, se le qualità buone non sono buone del tutto, e viceversa, i benefici effetti del genio compenseranno i perniciosi; i genî non saranno considerati nè come indispensabili nè come inutili al procedere dell'umanità; e quella del compenso e dell'equilibrio parrà veramente una delle maggiori leggi al mondo ...
Il colore del tempo (pagina 29)
di Federico De Roberto (estratti)

... «Se il genio è giudizio e volontà a un grado di perfezione straordinario, che cosa farò dei genî emozionali, dei poeti e degli artisti? Ho ancora il diritto di ammettere che i poeti e gli artisti possano essere genî? Ebbene: questo diritto mi pare per lo meno contestabile…» ... Certo le capacità si diversificano, si sviluppano variamente e si specificano in un senso o nell'altro; non abbiamo bisogno di ripetere ciò che già dicemmo ragionando dei rapporti della scienza e dell'arte; ma, perchè esse sono distinte, diremo che l'artista non ha nessuna delle facoltà umane dello scienziato, e viceversa; mentre sappiamo che sapienti e poeti furono un tempo, da Empedocle a Leonardo, e possono ancora essere, sebbene troppo raramente, un genio solo? Diremo, col Nordau, che il genio artistico «non è altro che un organetto» capace solo di ripetere meccanicamente certi pezzi di musica, mentre il genio scientifico crea liberamente? Dice egli sul serio quando afferma che il genio scientifico, filosofico, politico è «affrancato» dalle commozioni, dai sentimenti? Dove sono queste separazioni così profonde tra uomini ed uomini? Non sarà creazione, se il Nordau non vuole, quella del poeta; ma allora chi al mondo ha creato mai nulla? C'è qualcosa di nuovo sotto il sole? La creazione, se questa parola si può adoperare, non è tanto degli ordinatori di popoli, quanto degli speculatori di dottrine, quanto dei trovatori di immagini? La classificazione dei genî non si deve pertanto fondare sulla «dignità» dei loro diversi attributi, i quali sono tutti degni egualmente; potrà solo dipendere dall'utilità delle loro opere ... Dei suoi romanzi di un tempo non mette conto parlare; bisogna invece leggere l'ultimo, quello che egli ha pubblicato dopo la Degenerazione e la Psico-fisiologia del genio, cioè dopo i libri dove ha peggio trattato gli artisti e la stessa arte ...
L'arte di prender marito (pagina 18)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... A meno che l'artista sia uomo di genio o abbia un cuore di angelo, non sposarlo mai ... Si lamenta come un genio incompreso, senz'esser genio, e divien cattivo come uno che fosse in una volta sola punto e perseguitato da tutte le mosche, da tutte le pulci, da tutte le zanzare, che brulicano in questo nostro mondo planetario ... * * * Anche l'artista di genio, anche l'artista incoronato coll'aureola della gloria, è un marito pericoloso, e se tu sei gelosa, non devi sposarlo ...
Ricordi di Parigi (pagina 18)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Quasi tutte le sue creature portano l'impronta colossale del suo suggello, e parlano il linguaggio del genio; sono, come lui, grandi poeti o grandi sognatori; statue, a cui ha stampato sulla fronte il suo nome; larve dai contorni più che umani, che si vedono ingigantite come a traverso le nebbie dei mari polari, o accese della luce d'una glorificazione teatrale che le trasfigura, Così Javert, Gymplaine, Triboulet, Simoudain, Gilliat, Giosiana, Ursus, Quasimodo, Jean Valjean ... I suoi difetti sono grandi come il suo genio; non nèi, ma gobbe colossali, che ci fan torcere il viso ... Ma egli ha tutto per combattere e per vincere: ha l'audacia, la forza e le armi; ha il genio e la pazienza; è nato poeta e s'è fatto; ha scavato dentro a sè stesso, con mano pertinace, la vena più profonda dei suoi tesori; ogni opera sua è un immenso, lavoro di scavazione, a cui si assiste leggendo, e si sente il formidabile affanno del suo respiro ... Di questa potenza espressiva, come del coraggio del suo genio, egli abusa, e allora s'impiglia e si ravvolge nel proprio pensiero, e vi s'aggira come in un labirinto, senza trovarne l'uscita ...