Fante

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Informazioni sulla parola fante e giochi di parole


Parola di vocabolario fante: sostantivo maschile costituito da cinque lettere, di cui tre consonanti e due vocali.

Le lettere che costituiscono la parola sono: f, a, n, t, e, ossia una f, una a, una n, una t e una e.

Parola con le lettere invertite: etnaf.

Altre parole di tipo sostantivo maschile costituite da cinque lettere, di cui tre consonanti e due vocali: alcol, astro, babbo, bacco, bagno, ballo, banco, becco.

Parole che contengono la parola fante:


Parole che contengono all'interno la parola data: nessuna parola disponibile.

Parole che iniziano con la parola data: fantesca (fantesca).

Parole che finiscono con la parola data: elefante (elefante).

Parole contenute nella parola fante:


Parole contenute all'interno della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole contenute all'inizio della parola data: fan (fante).

Parole contenute alla fine della parola data: ante (fante).

Anagrammi della parola fante:

Nessun anagramma della parola data disponibile.

Parole ottenute sostituendo una sola lettera della parola fante:


Parole ottenute per sostituzione di una lettera all'interno della parola data: fonte (fonte).

Parole ottenute per sostituzione della lettera iniziale della parola data: dante (dante), mante (mante).

Parole ottenute per sostituzione della lettera finale della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute eliminando una sola lettera della parola fante:


Parole ottenute per eliminazione di una lettera all'interno della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute per eliminazione della lettera iniziale della parola data: ante (fante).

Parole ottenute per eliminazione della lettera finale della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute aggiungendo una sola lettera alla parola fante:

Nessuna parola ottenuta per aggiunta di una sola lettera alla parola data disponibile.

Sciarade con la parola fante:

Sciarade semplici, ottenute giustapponendo alla parola altre parole: nessuna parola disponibile.

Nomi di persona e di animali associabili alla parola fante


Nomi di persona e di animali costituiti da cinque lettere, di cui tre consonanti e due vocali:

A-gun, A-wut, Abbad, Abban, Abbas, Abben.

Nomi di persona e di animali costituiti soltanto dalle lettere della parola fante:

Ã…tefan, Fateen, Faten.

Nomi di persona e di animali costituiti dalle lettere della parola fante e da altre lettere:

Aefentid, Estefani, Estefania, Estefanio, Estefany, Esthefani, Faithenne, Fantine, Fantinne, Fateenah, Fatin, Fateen, Faustine, Fawnetta, Felicitina, Ferapont, Ferrant, Festiane, Fethaline, Florentia, Florentina, Florentyna, Fontaine, Fontainne, Fontayne, Fontella, Fountaine, Fraethan, Francetta, Francette, Frankenstein, Frantisek, Fuensanta, Minecraft, Nafretiri, Nafretiti, Nefertari, Neftali, Sefthan, Stafanee, Stafaney, Stafanie, Stafen, Stafena, Stafenee, Stafeney, Stafeni, Stafenia, Stafenie, Stafeny, Staffanee.

Città associabili alla parola fante


Nomi di città costituiti da cinque lettere, di cui tre consonanti e due vocali:

Angri (in provincia di Salerno), Arbus (in provincia di Sud Sardegna), Archi (in provincia di Chieti), Arnad (in provincia di Aosta), Balme (in provincia di Torino), Banzi (in provincia di Potenza), Bardi (in provincia di Parma), Barga (in provincia di Lucca), Barge (in provincia di Cuneo), Barni (in provincia di Como), Bella (in provincia di Potenza), Benna (in provincia di Biella), Bitti (in provincia di Nuoro).

Nomi di città costituiti soltanto dalle lettere della parola fante:

Nessuna città contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di città costituiti dalle lettere della parola fante e da altre lettere:

Acquaviva delle Fonti (in provincia di Bari), Altavilla Monferrato (in provincia di Alessandria), Altofonte (in provincia di Palermo), Belforte Monferrato (in provincia di Alessandria), Camagna Monferrato (in provincia di Alessandria), Camporotondo di Fiastrone (in provincia di Macerata), Casale Monferrato (in provincia di Alessandria), Castagnole Monferrato (in provincia di Asti), Castel Focognano (in provincia di Arezzo), Castel Frentano (in provincia di Chieti), Castel Gandolfo (in provincia di Roma), Castel Guelfo di Bologna (in provincia di Bologna), Casteldelfino (in provincia di Cuneo), Castelfiorentino (in provincia di Firenze), Castelfranci (in provincia di Avellino), Castelfranco di Sotto (in provincia di Pisa), Castelfranco Emilia (in provincia di Modena), Castelfranco in Miscano (in provincia di Benevento), Castelfranco Piandiscò (in provincia di Arezzo), Castelfranco Veneto (in provincia di Treviso), Castelletto Monferrato (in provincia di Alessandria), Castellino del Biferno (in provincia di Campobasso), Castello-Molina di Fiemme (in provincia di Trento), Castelluccio Inferiore (in provincia di Potenza), Castelnovo del Friuli (in provincia di Pordenone), Castelnuovo di Farfa (in provincia di Rieti), Castelnuovo di Garfagnana (in provincia di Lucca), Castelvetere in Val Fortore (in provincia di Benevento), Castiglion Fiorentino (in provincia di Arezzo), Castiglione di Garfagnana (in provincia di Lucca), Castiglione Falletto (in provincia di Cuneo), Celenza Valfortore (in provincia di Foggia), Cerrina Monferrato (in provincia di Alessandria), Chiaramonte Gulfi (in provincia di Ragusa), Civitella Alfedena (in provincia di L'Aquila), Corte Franca (in provincia di Brescia), Fénis (in provincia di Aosta), Faedo Valtellino (in provincia di Sondrio), Fagnano Castello (in provincia di Cosenza), Fara Vicentino (in provincia di Vicenza), Feroleto Antico (in provincia di Catanzaro), Ferrara di Monte Baldo (in provincia di Verona), Fiesso Umbertiano (in provincia di Rovigo), Figline Vegliaturo (in provincia di Cosenza), Fiumicello Villa Vicentina (in provincia di Udine), Foiano di Val Fortore (in provincia di Benevento), Fondachelli-Fantina (in provincia di Messina), Fontainemore (in provincia di Aosta), Fontanafredda (in provincia di Pordenone), Fontanelice (in provincia di Bologna).

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Argomenti che contemplano il tag fante:

fante tanto, fante vicino, menomo fante, semplice fante.

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Frasi, immagini, articoli e libri contenenti la parola fante


Libri che contengono la parola fante

Alcuni libri che contengono la parola fante:

Decameron (pagina 20)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Il fante di Rinaldo veggendolo assalire, come cattivo, niuna cosa al suo aiuto adoperò, ma volto il cavallo sopra il quale era non si ritenne di correre sì fu a Castel Guiglielmo, e in quello, essendo già sera, entrato, senza darsi altro impaccio albergò ... Rinaldo, rimaso in camiscia e scalzo, essendo il freddo grande e nevicando tuttavia forte, non sappiendo che farsi, veggendo già sopravenuta la notte, tremando e battendo i denti, cominciò a riguardare se da torno alcuno ricetto si vedesse dove la notte potesse stare, che non si morisse di freddo; ma niun veggendone, per ciò che poco davanti essendo stata guerra nella contrada v'era ogni cosa arsa, sospinto dalla freddura, trottando si dirizzò verso Castel Guiglielmo, non sappiendo perciò che il suo fante là o altrove si fosse fuggito, pensando, se dentro entrar vi potesse, qualche soccorso gli manderebbe Idio ... E essendo ogni cosa presta (e niuna altra cosa che la venuta del marchese era da lei aspettata) avvenne che un fante giunse alla porta, il quale recò novelle al marchese per le quali a lui subitamente cavalcar convenne: per la qual cosa, mandato a dire alla donna che non l'attendesse, prestamente andò via ... Era questo bagno vicino all'uscio dove il meschino Rinaldo s'era accostato fuori della terra; per che, stando la donna nel bagno, sentì il pianto e 'l triemito che Rinaldo faceva, il quale pareva diventato una cicogna: laonde, chiamata la sua fante, le disse: “Va sù e guarda fuori del muro a piè di questo uscio chi v'è e chi egli è e quel ch'el vi fa ... ” La fante andò e aiutandola la chiarità dell'aere vide costui in camiscia e scalzo quivi sedersi, come detto è, tremando forte; per che ella il domandò chi el fosse ... La fante, divenutane pietosa, tornò alla donna e ogni cosa le disse ... ” La fante, di questa umanità avendo molto commendata la donna, andò e sì gli aperse; e dentro messolo, quasi assiderato veggendolo, gli disse la donna: “Tosto, buono uomo, entra in quel bagno, il quale ancora è caldo ... A cui la fante rispose: “Madonna, egli s'è rivestito e è un bello uomo e pare persona molto da bene e costumato ... La donna, vedutolo e uditolo e parendole quello che la fante dicea, lietamente il ricevette e seco al fuoco familiarmente il fé sedere e dello accidente che quivi condotto l'avea il domandò: alla quale Rinaldo per ordine ogni cosa narrò ... Aveva la donna, nel venire del fante di Rinaldo nel castello, di questo alcuna cosa sentita, per che ella ciò che da lui era detta interamente credette, e sì gli disse ciò che del suo fante sapea e come leggiermente la mattina appresso ritrovare il potrebbe ... Dopo la cena, da tavola levatasi, con la sua fante si consigliò se ben fatto le paresse che ella, poi che il marchese beffata l'avea, usasse quel bene che innanzi l'aveva la fortuna mandato ... La fante, conoscendo il disiderio della sua donna, quanto poté e seppe a seguirlo la confortò: per che la donna, al fuoco tornatasi dove Rinaldo solo lasciato aveva, cominciatolo amorosamente a guardare, gli disse: “Deh, Rinaldo, perché state voi così pensoso? non credete voi potere essere ristorato d'un cavallo e d'alquanti panni che voi abbiate perduti? Confortatevi, state lietamente, voi siete in casa vostra ...
Decameron (pagina 82)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ella il pianse assai e assai volte invano il chiamò; ma poi che pur s'accorse lui del tutto esser morto, avendolo per ogni parte del corpo cercato e in ciascuna trovandolo freddo, non sappiendo che far né che dirsi, così lagrimosa come era e piena d'angoscia andò la sua fante a chiamare, la quale di questo amor consapevole era, e la sua miseria e il suo dolore le dimostrò ... E poi che miseramente insieme alquanto ebber pianto sopra il morto viso di Gabriotto, disse la giovane alla fante: “Poi che Idio m'ha tolto costui, io non intendo di più stare in vita; ma prima che io a uccidermi venga, vorre' io che noi prendessimo modo convenevole a servare il mio onore e il segreto amore tra noi stato, e che il corpo, del quale la graziosa anima s'è partita, fosse sepellito ... ” A cui la fante disse: “Figliuola mia, non dir di volerti uccidere, per ciò che, se tu l'hai qui perduto, uccidendoti anche nell'altro mondo il perderesti, per ciò che tu n'andresti in Inferno, là dove io son certa che la sua anima non è andata, per ciò che buon giovane fu; ma molto meglio è a confortarti e pensare d'aiutare con orazioni o con altro bene l'anima sua, se forse per alcun peccato commesso n'ha bisogno ... ” La giovane, quantunque piena fosse d'amaritudine e continuamente piagnesse, pure ascoltava i consigli della sua fante; e alla prima parte non accordatasi, rispose alla seconda dicendo: “Già Dio non voglia che così caro giovane e cotanto da me amato e mio marito io sofferi che a guisa d'un cane sia sepellito o nella strada in terra lasciato ... ” E prestamente per una pezza di drappo di seta, la quale aveva in un suo forziere, la mandò; e venuta quella e in terra distesala, sù il corpo di Gabriotto vi posero, e postagli la testa sopra uno origliere e con molte lagrime chiusigli gli occhi e la bocca e fattagli una ghirlanda di rose e tutto da torno delle rose che colte avevano empiutolo, disse alla fante: “Di qui alla porta della sua casa ha poca via; e per ciò tu e io, così come acconcio l'abbiamo, quivi il porteremo e dinanzi a essa il porremo ... ” E così detto, da capo con abondantissime lagrime sopra il viso gli si gittò e per lungo spazio pianse; la qual molto dalla fante sollecitata, per ciò che il giorno se ne veniva, dirizzatasi, quello anello medesimo col quale da Gabriotto era stata sposata del dito suo trattosi, il mise nel dito di lui, con pianto dicendo: “Caro mio signore, se la tua anima ora le mie lagrime vede e niuno conoscimento o sentimento dopo la partita di quella rimane a' corpi, ricevi benignamente l'ultimo dono di colei la qual tu vivendo cotanto amasti”; e questo detto, tramortita adosso gli ricadde ... E dopo alquanto risentita e levatasi, con la fante insieme preso il drappo sopra il quale il corpo giaceva, con quello del giardino uscirono e verso la casa di lui si dirizzaro ...
Decameron (pagina 87)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Era costui chiamato Ruggieri d'Aieroli, di nazion nobile ma di cattiva vita e di biasimevole stato, in tanto che parente né amico lasciato s'avea che ben gli volesse o che il volesse vedere; e per tutto Salerno di ladronecci e d'altre vilissime cattività era infamato, di che la donna poco curò, piacendogli esso per altro; e con una sua fante tanto ordinò, che insieme furono ... Ma dopo alquanto, temendo la donna di non aggiugnere al suo danno vergogna, pensò che senza alcuno indugio da trovare era modo come lui morto si traesse di casa; né a ciò sappiendosi consigliare, tacitamente chiamò la sua fante e la sua disaventura mostratale le chiese consiglio ... La fante, maravigliandosi forte e tirandolo ancora ella e strignendolo e senza sentimento vedendolo, quel disse che la donna dicea, cioè veramente lui esser morto, e consigliò che da metterlo fuori di casa era ... A cui la donna disse: “E dove il potrem noi porre, che egli non si suspichi domattina, quando veduto sarà, che di qua entro sia stato tratto?” A cui la fante rispose: “Madonna, io vidi questa sera al tardi di rimpetto alla bottega di questo legnaiuolo nostro vicino un'arca non troppo grande, la quale, se il maestro non ha riposta in casa, verrà troppo in concio a' fatti nostri, per ciò che dentro vel potrem mettere e dargli due o tre colpi d'un coltello e lasciarlo stare ... ” Piacque alla donna il consiglio della fante, fuor che di dargli alcuna fedita, dicendo che non le potrebbe per cosa del mondo sofferir l'animo di ciò fare: e mandolla a vedere se quivi fosse l'arca dove veduta l'avea; la qual tornò e disse di sì ... La fante adunque, che giovane e gagliarda era, dalla donna aiutata sopra le spalle si pose Ruggieri, e andando la donna innanzi a guardar se persona venisse, venute all'arca dentro vel misero e richiusala il lasciarono stare ...
Decameron (pagina 88)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La novella fu la mattina per tutto Salerno che Ruggieri era stato preso a imbolare in casa de' prestatori; il che la donna e la sua fante udendo, di tanta maraviglia e di sì nuova fur piene, che quasi eran vicine di far credere a se medesime che quello che fatto avevan la notte passata non l'avesser fatto ma avesser sognato di farlo: e oltre a questo del pericolo nel quale Ruggieri era la donna sentiva sì fatto dolore, che quasi n'era per impazzare ... Poco appresso la fante, che per comandamento della donna era andata a saper quello che di Ruggier si dicesse, tornò e dissele: “Madonna, di Ruggier dice ogn'uom male, né, per quello che io abbia potuto sentire, amico né parente alcuno è che per aiutarlo levato si sia o si voglia levare; e credesi per fermo che domane lo stradicò il farà impiccare ... ” La donna allora comprendendo ottimamente come il fatto stava, disse alla fante ciò che dal medico udito aveva e pregolla che allo scampo di Ruggieri dovesse dare aiuto, sì come colei che, volendo, a un'ora poteva Ruggieri scampare e servare l'onor di lei ... La fante disse: “Madonna, insegnatemi come, e io farò volentieri ogni cosa ... ” La donna, sì come colei alla quale strignevano i cintolini, con subito consiglio avendo avvisato ciò che da fare era, ordinatamente di quello la fante informò ... ” Disse il maestro: “E di che?” E la fante, non restando di lagrimar, disse: “Messer, voi sapete che giovane Ruggieri d'Aieroli sia, al quale, piaccendogli io, tra per paura e per amor mi convenne uguanno divenire amica; e sappiendo egli iersera che voi non c'eravate, tanto mi lusingò, che io in casa vostra nella mia camera a dormir meco il menai, e avendo egli sete né io avendo ove più tosto ricorrere o per acqua o per vino, non volendo che la vostra donna, la quale in sala era, mi vedesse, ricordandomi che nella vostra camera una guastadetta d'acqua aveva veduta, corsi per quella e sì gliele diedi bere e la guastada riposi donde levata l'aveva; di che io truovo che voi in casa un gran romor n'avete fatto ... ” Alla fante per la prima broccata parendo aver ben procacciato, quanto più tosto poté se n'andò alla prigione dove Ruggieri era e tanto il prigionier lusingò, che egli lasciò a Ruggier favellare; la quale, poi che informato l'ebbe di ciò che risponder dovesse allo stradicò se scampar volesse, tanto fece che allo stradicò andò davanti ... Ultimamente mandò per Ruggieri, e domandatolo dove la sera dinanzi albergato fosse, rispose che dove albergato si fosse non sapeva ma ben si ricordava che andato era a albergare con la fante del maestro Mazzeo, nella camera della quale aveva bevuta acqua per gran sete ch'avea, ma che poi di lui stato si fosse, se non quando in casa i prestatori destandosi s'era trovato in una arca, egli non sapea ... Lo stradicò, queste cose udendo e gran piacer pigliandone, e alla fante e a Ruggieri e al legnaiuolo e a' prestatori più ...
Decameron (pagina 98)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Aveva Giacomino in casa una fante attempata e un fante che Crivello aveva nome, persona sollazzevole e amichevole assai: col quale Giannole dimesticatosi molto, quando tempo gli parve, ogni suo amor discoperse pregandolo che a dovere il suo disidero ottenere gli fosse favorevole, gran cose se ciò facesse promettendogli ... Minghino d'altra parte aveva dimesticata la fante e con lei tanto adoperato, che ella avea più volte ambasciate portate alla fanciulla e quasi del suo amor l'aveva accesa; e oltre a questo gli aveva promesso di metterlo con lei come avvenisse che Giacomino per alcuna cagione da sera fuori di casa andasse ... La fante d'altra parte, niente di questo sappiendo, fece sentire a Minghino che Giacomino non vi cenava, e gli disse che presso della casa dimorasse, sì che quando vedesse un segno ch'ella farebbe, egli venisse e entrassesene dentro ... Crivello e la fante, non essendovi Giacomino, s'ingegnavano di mandare l'un l'altro via ... Crivello diceva alla fante: “Come non ti vai tu a dormire oramai? che ti vai tu pure avviluppando per casa?” E la fante diceva a lui: “Ma tu perché non vai per signorto? che aspetti tu oramai qui, poi hai cenato?” E così l'uno non poteva l'altro far mutar di luogo ... La giovane cominciò a resistere e a gridar forte, e la fante similmente; il che sentendo Minghino prestamente co' suoi compagni là corse, e veggendo la giovane già fuor dell'uscio tirare, tratte le spade fuori, gridaron tutti: “Ahi traditori, voi siete morti; la cosa non andrà così: che forza è questa?”; e questo detto gl'incominciarono a ferire ...