Don

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Informazioni sulla parola don e giochi di parole


Parola di vocabolario don: sostantivo maschile costituito da tre lettere, di cui due consonanti e una vocale.

Le lettere che costituiscono la parola sono: d, o, n, ossia una d, una o e una n.

Parola con le lettere invertite: nod.

Altre parole di tipo sostantivo maschile costituite da tre lettere, di cui due consonanti e una vocale: bar, bel, big, boy, cad, dna, est, fan, fez, gas, gel, jet, kit.

Parole che contengono la parola don:


Parole che contengono all'interno la parola data: abbandona (abbandona), abbandonandoci (abbandonandoci), abbandonano (abbandonano), abbandonare (abbandonare), abbandonato (abbandonato), comedone (comedone), concludono (concludono), condividono (condividono), cordoncino (cordoncino), cordone (cordone), imperdonabile (imperdonabile), intravedono (intravedono), madonna (madonna), nobildonna (nobildonna), odontoiatria (odontoiatria), odontoiatrico (odontoiatrico), perdona (perdona), perdonami (perdonami), perdonando (perdonando), perdonare (perdonare), perdono (perdono), risiedono (risiedono), risplendono (risplendono), stradone (stradone).

Parole che iniziano con la parola data: donandogli (donandogli), donare (donare), donarti (donarti), donassi (donassi), donde (donde), donerai (donerai), doni (doni), donna (donna), donnaccia (donnaccia), donne (donne), donno (donno), dono (dono), donzella (donzella).

Parole che finiscono con la parola data: nessuna parola disponibile.

Parole contenute nella parola don:

Nessuna parola contenuta nella parola data disponibile.

Anagrammi della parola don:

Nessun anagramma della parola data disponibile.

Parole ottenute sostituendo una sola lettera della parola don:


Parole ottenute per sostituzione di una lettera all'interno della parola data: din (din).

Parole ottenute per sostituzione della lettera iniziale della parola data: con (con), fon (fon), son (son), ton (ton), won (won).

Parole ottenute per sostituzione della lettera finale della parola data: doc (doc), doi (doi), dom (dom), dot (dot).

Parole ottenute eliminando una sola lettera della parola don:

Nessuna parola ottenuta per eliminazione di una sola lettera della parola data disponibile.

Parole ottenute aggiungendo una sola lettera alla parola don:


Parole ottenute per aggiunta di una lettera all'interno della parola data: down (down).

Parole ottenute per aggiunta di una lettera all'inizio della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute per aggiunta di una lettera alla fine della parola data: dong (dong), doni (doni), dono (dono), dont (dont).

Sciarade con la parola don:

Sciarade semplici, ottenute giustapponendo alla parola altre parole: nessuna parola disponibile.

Nomi di persona e di animali associabili alla parola don


Nomi di persona e di animali costituiti da tre lettere, di cui due consonanti e una vocale:

Ady, Ahd, Ahn, Alf, Alp, Aly, Amr, Amy, Ang, Anh, Ann, Ans.

Nomi di persona e di animali costituiti soltanto dalle lettere della parola don:

Don, Donn, Od?n, Odon, Ond, Ondon.

Nomi di persona e di animali costituiti dalle lettere della parola don e da altre lettere:

Aaroldethan, Aaydon, Abaddon, Abdenour, Abdon, Abednego, Abejundio, Abeodan, Abiodun, Abradon, Acrisioniades, Actonald, Adalinzo, Adalson, Adamson, Addison, Addorbin, Adelino, Adelonda, Adetokunbo, Adino, Adiriano, Adison, Admon, Adnao, Adnos, Adojan, Adolana, Adolfina, Adolphine, Adon, Adona, Adonai, Adoncia, Adongo, Adoni, Adonica, Adoniia, Adonijah, Adonira, Adonis, Adonna, Adonso, Adony, Adoqhina, Adoracion, Adorinda, Adorjan, Adosinda, Adosindo.

Città associabili alla parola don


Nomi di città costituiti da tre lettere, di cui due consonanti e una vocale:

Bra (in provincia di Cuneo), Cis (in provincia di Trento), Dro (in provincia di Trento), Nus (in provincia di Aosta), Rho (in provincia di Milano), Ton (in provincia di Trento), Vo' (in provincia di Padova).

Nomi di città costituiti soltanto dalle lettere della parola don:

Nessuna città contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di città costituiti dalle lettere della parola don e da altre lettere:

Abbadia San Salvatore (in provincia di Siena), Acquafondata (in provincia di Frosinone), Acquaviva delle Fonti (in provincia di Bari), Adrano (in provincia di Catania), Adrara San Martino (in provincia di Bergamo), Adrara San Rocco (in provincia di Bergamo), Agnadello (in provincia di Cremona), Aidone (in provincia di Enna), Alano di Piave (in provincia di Belluno), Albano di Lucania (in provincia di Potenza), Albano Sant'Alessandro (in provincia di Bergamo), Albaredo Arnaboldi (in provincia di Pavia), Albaredo per San Marco (in provincia di Sondrio), Albiano d'Ivrea (in provincia di Torino), Albidona (in provincia di Cosenza), Aldeno (in provincia di Trento), Aldino (in provincia di Bolzano), Alessandria del Carretto (in provincia di Cosenza), Alessandria della Rocca (in provincia di Agrigento), Alta Val Tidone (in provincia di Piacenza), Altidona (in provincia di Fermo), Altopiano della Vigolana (in provincia di Trento), Alzano Lombardo (in provincia di Bergamo), Amandola (in provincia di Fermo), Amblar-Don (in provincia di Trento), Amendolara (in provincia di Cosenza), Andalo (in provincia di Trento), Andalo Valtellino (in provincia di Sondrio), Andezeno (in provincia di Torino), Andora (in provincia di Savona), Andorno Micca (in provincia di Biella), Andrano (in provincia di Lecce), Andriano (in provincia di Bolzano), Annone di Brianza (in provincia di Lecco), Anticoli Corrado (in provincia di Roma), Antrodoco (in provincia di Rieti), Anzano del Parco (in provincia di Como), Anzano di Puglia (in provincia di Foggia), Anzola d'Ossola (in provincia di Verbano-Cusio-Ossola), Anzola dell'Emilia (in provincia di Bologna), Appiano sulla strada del vino (in provincia di Bolzano), Appignano del Tronto (in provincia di Ascoli Piceno), Ardenno (in provincia di Sondrio), Arlena di Castro (in provincia di Viterbo), Arquata del Tronto (in provincia di Ascoli Piceno), Auronzo di Cadore (in provincia di Belluno), Azzano d'Asti (in provincia di Asti), Azzano Decimo (in provincia di Pordenone), Badia Polesine (in provincia di Rovigo), Bagnara di Romagna (in provincia di Ravenna).

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Frasi, immagini, articoli e libri contenenti la parola don


Articoli che contengono la parola don

Alcuni articoli che contengono la parola don:

Villa Comunale di Salerno
Villa Comunale di Salerno, progettata intorno alla famosa fontana di Don Tullio, realizzata nel 1790 (estratti)

...

L'architetto Casalbore progettò nel 1874 la Villa Comunale di Salerno, intorno alla famosa fontana detta di "Don Tullio", realizzata nel 1790; questa, in particolare, serviva per dare ristoro ai viaggiatori che arrivavano da Napoli, ma anche dalla Costiera Amalfitana ...

Questa fontana, in accordo con quanto riportano gli storici, fu installata a spese di Don Tullio, da cui prese il nome; la fontana, di stile barocco, all'inizio ospitava nella nicchia centrale il busto di Esculapio, che poi nell'Ottocento fu sostituito da un putto ...

La Fontana "Don Tullio", che fu costruita nel 1790, fu colpita durante il terremoto dell'Irpinia del 1980; e subito dopo a causa di un atto vandalico fu privata del putto ...




Libri che contengono la parola don

Alcuni libri che contengono la parola don:

Fermo e Lucia (pagina 3)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Don Abbondio non poteva adottare un sistema nel quale fosse necessaria una qualunque parte di risoluzione, di attività, di resistenza, e altronde alla fin fine il pover'uomo non domandava altro che quiete, vivere e lasciar vivere, come si dice ... Ma il povero Don Abbondio non avrebbe voluto esser conscio a se stesso di esser mosso da principj bassi e da non confessarsi; e si era quindi fatto (come accade sempre) una dottrina sua propria, secondo la quale la sua condotta era ragionevole anzi la sola ragionevole e onesta ... Chi era stato percosso e non era in caso di far vendetta era almeno almeno un imprudente, un ammazzato era certamente un torbido, e se non lasciava parenti irritati della sua morte, era un birbante; ma chi aveva commesso un omicidio poteva esser certo che Don Abbondio non gli avrebbe mai trovato un difetto ... E se qualche seccatore trovava da apporre ad alcuno di questi, mettendo il discorso sopra qualche grossa bricconeria commessa da alcuno di questi grandi galantuomini, Don Abbondio si metteva a declamare contro quel vizio di pretendere che gli uomini sieno perfetti ...
Fermo e Lucia (pagina 4)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... S'immagini ora il lettore che colpo doveva essere stato questo per Don Abbondio ... Poichè se si avesse potuto mandare in pace Fermo con un bel no, l'affare sarebbe stato finito, essendo la coscienza di Don Abbondio bastantemente soddisfatta della idea che a lui era stata fatta violenza ... Egli non conosceva Don Rodrigo che di nome, e di vista, e non aveva avuta altra relazione con lui che di fargli una grande scappellata quando lo incontrava e di riceverne un mezzo saluto di protezione ... Gli era occorso talvolta di difenderlo, quando si parlasse di qualche soperchieria da lui fatta, e aveva detto forse cento volte che Don Rodrigo era un degno cavaliere ... Ma lo spavento e l'agitazione di Don Abbondio erano così vivamente dipinti negli occhi, negli atti e in tutta la persona che per distinguerli non vi sarebbero bisognati gli occhi della vecchia Vittoria ... » «Quando dico niente,» ripigliò Don Abbondio con impazienza, «o è niente, o è cosa che non posso dire ... Interruppe dunque Don Abbondio, ma in aria sommessa: «Oh per amor del cielo, che va ella mai rimescolando: sono stata ben castigata, non aveva creduto far male, e dopo d'allora guarda che mi sia uscita una parola ... Don Abbondio si preparò a questo esperimento; passò in rassegna tutti i mezzi di superiorità e d'influenza che l'autorità, la scienza, (in paragone di Fermo), e la pratica gli davano sopra quel povero giovane, e pensò al modo di farli giuocare ... Questi bei trovati di Don Abbondio appariranno più chiaramente nel discorso ch'egli ebbe con Fermo ...
Fermo e Lucia (pagina 5)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... L'accoglimento serio, freddo, misterioso di Don Abbondio fece un contrapposto singolare coi modi gioviali e risoluti di Fermo ... Don Abbondio non si avvide dello sforzo di Fermo, e tra perchè lo conosceva come giovane buono e l'aveva provato sempre rispettoso e quieto, e tra perchè il dover sempre arzigogolare pretesti, mentre aveva una buona ragione che non poteva dire, lo aveva messo di mal umore, vi si abbandonò e rispose con tuono di corruccio e d'impazienza ... » «Via via,» rispose Don Abbondio spaventato, «non siete più quel buon giovane ch'eravate?» «Mi dia ragione, se non vuol portarmi fuori di me ... » E così detto se ne andò facendo un inchino frettoloso, e molto meno riverente del solito, e lasciò Don Abbondio più soprappensiero di prima ... L'accoglimento freddo e imbarazzato, l'impazienza e quasi la collera, il tuono continuo di rimbrotto senza un perchè, quel farsi nuovo del matrimonio che pure era concertato per quel giorno, e non ricusando mai di farlo quando che sia, parlare però come se fosse cosa da più non pensarvi, le insinuazioni fatte a Fermo di metterne il pensiero da un canto: il complesso insomma delle parole di Don Abbondio presentava un senso così incoerente, e poco ragionevole, che a Fermo, ripensandovi così nell'uscire, non rimase più dubbio che non vi fosse di più, anzi tutt'altro di quello che Don Abbondio aveva detto ...
Fermo e Lucia (pagina 6)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Entrò dal curato, lo sorprese nello stesso salotto, e gli si avvicinò con aria risoluta: «Eh! eh! che novità è questa,» disse Don Abbondio ... «Chi è quel birbante,» disse Fermo colla voce d'un uomo che non vuole esser più burlato, «chi è quel birbante che non vuole ch'io sposi Lucia?» Don Abbondio diede un salto dal suo seggiolone per correre alla porta, Fermo vi balzò prima di lui, come doveva accadere, la chiuse e si pose la chiave in tasca ... «Jesummaria!» sclamò Don Abbondio ... Don Abbondio vide che non poteva cavarsela che col proferire una parola, e articolò: «Don ... » «Don,» replicò Fermo come per ajutare Don Abbondio a pronunziare il resto: «Don Rodrigo» disse finalmente il Curato ... Don Abbondio dopo d'averlo invano richiamato, tornò in casa, cercò Vittoria; Vittoria non v'era; egli non sapeva più quello che si facesse ... Spesse volte personaggi assai più importanti di Don Abbondio trovandosi in situazioni imbrogliate a segno di non sapere quale determinazione prendere, e non avendo nulla di opportuno da fare, e non potendo stare senza far nulla senza una buona ragione, trovarono che una febbre è una ragione ottima, e si posero a letto colla febbre ... Questo disimpegno Don Abbondio non ebbe bisogno d'andarlo a cercare perchè se lo trovò naturalmente ... Basti dire che Don Abbondio ordinò a Vittoria di chiamare due contadini suoi affidati e di tenerli come a guardia della casa, e di far sapere che il curato aveva la febbre ... Soltanto per prestarmi alla debolezza di quei lettori che non capiscono che l'uomo timido il quale lascia di fare il suo dovere per ispavento merita meno pietà dello scellerato consumato il quale cercando il male, e facendolo spontaneamente mostra almeno di avere una gran forza d'animo, e di sentire le alte passioni, e che potrebbero essere solleciti per quel meschino, credo di doverli informare che Don Abbondio non morì di quella febbre ... Fermo toltosi in fretta dalla vista di Don Abbondio, uscito del villaggio, si avviò a gran passi quasi senza avvedersene da quella parte che conduceva al palazzotto di Don Rodrigo, ch'egli desiderava in quel momento d'incontrare come un amico dopo una lunga assenza ... Ma risoluto alla vendetta, pensò che l'unico modo di eseguirla era aspettare un momento in cui per caso Don Rodrigo uscisse scompagnato dai suoi bravi, di aspettarlo dietro una macchia o un muricciuolo ... Andando, egli s'immaginava di starsene appiattato, gli pareva di sentire una pedata, di alzare chetamente la testa, di vedere Don Rodrigo, prendeva la mira, sparava, lo vedeva cadere, gli lanciava una maledizione, e correva verso il confine per mettersi in salvo ...
Fermo e Lucia (pagina 17)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Il Padre stava per ritirarsi ed aspettare in qualche distanza che la porta si aprisse; ma uno de' bravi avendolo veduto: «padre» gli disse: «ella vuol riverire il Signor Don Rodrigo: aspetti aspetti, qui non si mandano indietro i religiosi, noi siamo amici del convento,» e così dicendo si alzò, e senza dar retta al frate che voleva ritornarsene, battè due colpi del martello sulla porta; a quel segno giunse borbottando un servo; ma quando ebbe veduto il Padre, lo fece entrare tosto dicendogli che avvertirebbe il padrone, e attraversato un angusto cortile lo condusse per alcuni salotti quasi fino alla porta della sala del convito ... Il frate desideroso allora più che mai di attendere miglior congiuntura stava litigando sulla porta col servo per ottenere di aspettare in un canto della casa che il pranzo fosse terminato, quando la porta si aperse, e Don Rodrigo che stava di contro veduta la barba e il cappuccio, e accortosi della intenzione modesta del buon Frate: «Ehi ehi» disse «non ci scappi Padre, avanti, avanti ... » Il padre, mal suo grado si avanzò, in mezzo ai clamori e alle dispute dei convitati, i quali accorgendosi ad un per volta del sopravvenuto lo salutavano con quell'aria di rispetto ironico ed affettato che gli amici di Don Rodrigo dovevano avere per un cappuccino ... Si è fatta questa riflessione per ispiegare come il buon Padre Cristoforo, il quale veniva per domandare a Don Rodrigo l'adempimento della più stretta giustizia, e la cessazione della più vile iniquità, si rimase come confuso, e vergognoso quando si trovò così solo con tutte le sue buone ragioni in mezzo ad un crocchio romoroso e indisciplinato di amici di Don Rodrigo, e in sua presenza ... Era questi in capo alla tavola: alla sua destra sedeva il giovane Conte Orazio cugino di Don Rodrigo, suo compagno di libertinaggio e di soperchieria, e che villeggiava con lui: alla sinistra il Podestà, che Don Rodrigo aveva invitato non senza perchè, potendo trovarsi in un impegno dal quale si sarebbe cavato meglio quando la Giustizia fosse tutta disposta in favor suo ... «Da sedere al padre,» disse Don Rodrigo; e un cameriere avvicinò una scranna sulla quale si pose il Padre Cristoforo facendo qualche scusa al signore di esser venuto in ora inopportuna, a parlargli d'un affare d'importanza ... » Il Padre voleva schermirsi, ma Don Rodrigo in mezzo al trambusto dei litiganti gridava: «No per ... » «Con buona licenza di questi signori,» interruppe Don Rodrigo il quale questa volta contra il suo solito aveva voglia di troncare la quistione: «rimettiamola nel Padre Cristoforo, e si stia alla sua sentenza ...