Curato

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Informazioni sulla parola curato e giochi di parole


Parola di vocabolario curato: verbo participio costituito da sei lettere, di cui tre consonanti e tre vocali.

Le lettere che costituiscono la parola sono: c, u, r, a, t, o, ossia una c, una u, una r, una a, una t e una o.

Parola con le lettere invertite: otaruc.

Altre parole di tipo verbo participio costituite da sei lettere, di cui tre consonanti e tre vocali: acceso, alzato, amante, andato, aperto, appeso, armato, atteso, bucato, caduto, chiuso, cucito, deciso, deluso, dorato, dotato, dovuto, errato, ferito, filato.

Parole che contengono la parola curato:


Parole che contengono all'interno la parola data: procuratore (procuratore).

Parole che iniziano con la parola data: curatolo (curatolo).

Parole che finiscono con la parola data: nessuna parola disponibile.

Parole contenute nella parola curato:


Parole contenute all'interno della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole contenute all'inizio della parola data: cura (curato).

Parole contenute alla fine della parola data: rato (curato).

Anagrammi della parola curato:

Nessun anagramma della parola data disponibile.

Parole ottenute sostituendo una sola lettera della parola curato:


Parole ottenute per sostituzione di una lettera all'interno della parola data: cerato (cerato).

Parole ottenute per sostituzione della lettera iniziale della parola data: durato (durato).

Parole ottenute per sostituzione della lettera finale della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute eliminando una sola lettera della parola curato:


Parole ottenute per eliminazione di una lettera all'interno della parola data: curto (curato).

Parole ottenute per eliminazione della lettera iniziale della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute per eliminazione della lettera finale della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute aggiungendo una sola lettera alla parola curato:


Parole ottenute per aggiunta di una lettera all'interno della parola data: curiato (curiato).

Parole ottenute per aggiunta di una lettera all'inizio della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute per aggiunta di una lettera alla fine della parola data: nessuna parola disponibile.

Sciarade con la parola curato:

Sciarade semplici, ottenute giustapponendo alla parola altre parole: procuratore (procuratore).

Nomi di persona e di animali associabili alla parola curato


Nomi di persona e di animali costituiti da sei lettere, di cui tre consonanti e tre vocali:

Aabish, Aachbo, Aadesh, Aaftab, Aakesh, Aander, Aarden, Aarold, Aarron, Aarthi, Aasher, Aashiq, Aashir, Aatmik, Aaydan, Aayden, Aaydon, Abagil, Abarim, Abasah, Abbaas, Abbasa, Abbeus, Abboid, Abdeel, Abdera, Abdiel, Abedin.

Nomi di persona e di animali costituiti soltanto dalle lettere della parola curato:

Nessun nome contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di persona e di animali costituiti dalle lettere della parola curato e da altre lettere:

Catutigernos, Courtland, Courtnay, Courtnesia, Curtavious, Harcourt, Patroclus, Ploutarchos, Vertchalous.

Città associabili alla parola curato


Nomi di città costituiti da sei lettere, di cui tre consonanti e tre vocali:

Acerno (in provincia di Salerno), Acerra (in provincia di Napoli), Adrano (in provincia di Catania), Affile (in provincia di Roma), Africo (in provincia di Reggio Calabria), Aggius (in provincia di Sassari), Agnone (in provincia di Isernia), Agordo (in provincia di Belluno), Agosta (in provincia di Roma), Alagna (in provincia di Pavia), Alanno (in provincia di Pescara), Alatri (in provincia di Frosinone), Albino (in provincia di Bergamo), Alcamo (in provincia di Trapani), Aldeno (in provincia di Trento), Aldino (in provincia di Bolzano), Alfano (in provincia di Salerno), Allein (in provincia di Aosta), Almese (in provincia di Torino), Alonte (in provincia di Vicenza), Alpago (in provincia di Belluno), Alseno (in provincia di Piacenza), Altare (in provincia di Savona), Altino (in provincia di Chieti), Alvito (in provincia di Frosinone), Amalfi (in provincia di Salerno), Anagni (in provincia di Frosinone), Ancona (in provincia di Ancona), Andali (in provincia di Catanzaro), Andalo (in provincia di Trento), Andora (in provincia di Savona), Andria (in provincia di Barletta-Andria-Trani), Angera (in provincia di Varese), Aprica (in provincia di Sondrio), Arcade (in provincia di Treviso), Arcene (in provincia di Bergamo), Arcola (in provincia di La Spezia).

Nomi di città costituiti soltanto dalle lettere della parola curato:

Nessuna città contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di città costituiti dalle lettere della parola curato e da altre lettere:

Agrate Conturbia (in provincia di Novara), Caldaro sulla strada del vino (in provincia di Bolzano), Caltavuturo (in provincia di Palermo), Camerata Nuova (in provincia di Roma), Campo Tures (in provincia di Bolzano), Campoli del Monte Taburno (in provincia di Benevento), Cantalupo Ligure (in provincia di Alessandria), Capriati a Volturno (in provincia di Caserta), Carate Urio (in provincia di Como), Caronno Pertusella (in provincia di Varese), Casalnuovo Monterotaro (in provincia di Foggia), Casalpusterlengo (in provincia di Lodi), Castagneto Carducci (in provincia di Livorno), Castel Volturno (in provincia di Caserta), Castelgerundo (in provincia di Lodi), Castell'Arquato (in provincia di Piacenza), Castell'Umberto (in provincia di Messina), Castellar Guidobono (in provincia di Alessandria), Castelletto di Branduzzo (in provincia di Pavia), Castelletto Stura (in provincia di Cuneo), Castelluccio dei Sauri (in provincia di Foggia), Castelluccio Inferiore (in provincia di Potenza), Castelluccio Superiore (in provincia di Potenza), Castelluccio Valmaggiore (in provincia di Foggia), Castelmauro (in provincia di Campobasso), Castelnovo del Friuli (in provincia di Pordenone), Castelnuovo Berardenga (in provincia di Siena), Castelnuovo Bormida (in provincia di Alessandria), Castelnuovo del Garda (in provincia di Verona), Castelnuovo di Farfa (in provincia di Rieti), Castelnuovo di Garfagnana (in provincia di Lucca), Castelnuovo di Porto (in provincia di Roma), Castelnuovo Magra (in provincia di La Spezia), Castelnuovo Nigra (in provincia di Torino), Castelnuovo Parano (in provincia di Frosinone), Castelnuovo Rangone (in provincia di Modena), Castelnuovo Scrivia (in provincia di Alessandria), Castelsantangelo sul Nera (in provincia di Macerata), Castelvetere sul Calore (in provincia di Avellino), Castiglione a Casauria (in provincia di Pescara), Castronuovo di Sant'Andrea (in provincia di Potenza), Celenza sul Trigno (in provincia di Chieti), Cerro al Volturno (in provincia di Isernia), Chiaramonte Gulfi (in provincia di Ragusa), Chiusaforte (in provincia di Udine), Cocquio-Trevisago (in provincia di Varese), Colleretto Castelnuovo (in provincia di Torino), Colli a Volturno (in provincia di Isernia), Colli al Metauro (in provincia di Pesaro e Urbino), Colturano (in provincia di Milano).

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Frasi, immagini, articoli e libri contenenti la parola curato


Frasi che contengono la parola curato

Alcune frasi che contengono la parola curato:

Cuore ferito
Un cuore ferito può essere curato davvero solo da un altro cuore ferito



Immagini che contengono la parola curato

Alcune immagini che contengono la parola curato:

Doppio arcobaleno sopra prato molto bello e curato
Immagine curato Doppio arcobaleno sopra prato molto bello e curato
Due orsacchiotti su un letto molto curato con due splendidi cuscini
Immagine curato Due orsacchiotti su un letto molto curato con due splendidi cuscini



Libri che contengono la parola curato

Alcuni libri che contengono la parola curato:

Fermo e Lucia (pagina 2)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Al rivolgimento dunque della strada alzando gli occhi verso la cappelletta il nostro Curato vide una cosa che non si aspettava e che non avrebbe voluta vedere ... Che quei due stessero lì aspettando qualcheduno era cosa troppo evidente; ma quello che più spiacque al Curato fu di accorgersi per certi atti che quegli che aspettavano era egli poichè al suo apparire si erano guardati alzando la testa, con un moto che dava a divedere che avevan detto tutti e due a un tratto: egli è desso: e quegli che stava a cavalcioni tirò la sua gamba sulla strada e si alzò, l'altro si staccò dal muro; e si avvicinarono rivolti verso il curato ... «Signor curato:» disse uno di quei due, piantandogli gli occhi in faccia ... «Chi mi comanda?» rispose subito il curato alzando gli occhi dal libro e tenendolo spalancato e sospeso con ambe le mani ... » «Non lo posso negare:» rispose il curato col tuono d'un uomo convinto d'una trista azione; e soggiunse tosto: «io non c'entro: fanno gli aggiustamenti fra di loro, vengono da noi, noi siamo i servitori del pubblico ... » «Ma, Signori miei,» replicò il curato colla voce d'un uomo che vuol persuadere un impaziente, «ma signori miei, si degnino di mettersi nei miei panni: se la cosa dipendesse da me ... » «Zitto, zitto,» ripigliò quell'altro, «il signor Curato sa che noi siamo galantuomini, e non vogliamo fargli del male, se egli opererà da galantuomo ... Signor Curato, ci ha intesi, l'illustrissimo Signor Don Rodrigo nostro padrone le fa i suoi complimenti» ... » disse il curato: «Oh! suggerire a lei che sa il latino!», rispose il bravo con un riso tra lo sguajato e il feroce ... «Ella troverà un mezzo, Signor curato, e sopratutto non si lasci uscire una parola di questo avviso che le abbiamo dato per suo bene, perchè altrimenti sarebbe per lei come se avesse fatto quel tal matrimonio ... Buona notte Signor Curato ... » Così dicendo, si svilupparono dal curato, il quale pochi momenti prima avrebbe dato qualche gran cosa per isfuggirli, e allora avrebbe voluto prolungare la conversazione, e avviandosi dalla parte donde egli era venuto, presero la strada, cantando una canzonaccia che non voglio trascrivere ... Il povero Curato pigliò delle due strade quella che andava a casa sua, mettendo innanzi a stento una gamba dopo l'altra, che gli parevano ingranchite, e con animo che il lettore comprenderà meglio dopo d'avere appreso qualche cosa di più dell'indole di questo personaggio, e della condizione dei tempi in cui gli era toccato di vivere ...
Fermo e Lucia (pagina 4)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ma Fermo vorrà delle ragioni, e non istarà quieto, e la ragione buona non si poteva dire a tutto il mondo, troverà strano questo ritardo, e molto più una ripulsa, mormorerà, e che cosa rispondere? E se Fermo ricorre? Angustiato da questi pensieri il nostro Curato per sollevarsi un poco si scatenava in suo cuore contro chi era venuto a togliergli per sempre la sua pace ... Poche cose a questo mondo sono più difficili a nascondersi di quello che sieno i pensieri sul volto d'un curato agli occhi della serva ... Quando Vittoria intese questo fu certa che v'era una cosa da sapersi e che la cosa era grave, e giurò a se stessa di non lasciare andare a dormire il Curato senza averla saputa ... » «Non direte niente come quando siete corsa a ripetere alla serva del curato nostro vicino tutti i miei lamenti contro il suo padrone, e m'avete messo nel caso di domandargli scusa, come quando ... » In fondo il curato aveva voglia di scaricare il peso del suo cuore, onde fattigli ripetere seriamente i più grandi giuramenti le narrò il miserabile caso, mentre la buona Vittoria, tra la gioja del trionfo, e l'inquietudine del fatto che non poteva esser lieto, spalancò gli orecchi e ristette colla posata alzata nel pugno che tenne puntato sulla tavola ... «Misericordia!» sclamò Vittoria: «oh gente senza timor di Dio, oh prepotenti, oh superbi, oh calpestatori dei poverelli, oh tizzoni d'inferno!» «Zitto zitto, a che serve tutto questo?» «Ma come farà Signor padrone?» «Oh! vedete,» disse il curato in collera, «i bei pareri che mi dà costei? Viene a domandarmi come farò, come farò, come se fosse ella nell'impiccio e che toccasse a me cavarnela ... » «Ma se le farà bene,» e detto questo, si avvicinò al seggiolone dov'era il curato e lo mosse alquanto come per dargli la leva: il curato si alzò, ella spinse il seggiolone vicino alla tavola: il curato vi si ripose, e mangiato un boccone di mala voglia, facendo di tempo in tempo qualche esclamazione, come: – Una bagattella! ad un galantuomo par mio: – ed altre simili, se ne andò a letto colla intenzione di consultare tranquillamente, e ordinatamente sui casi suoi ... Fermo non si fece aspettare, e appena appena gli parve ora da potersi presentare al Curato senza indiscrezione, vi andò colla lieta impazienza di un giovane che in quel giorno deve sposare quella ch'egli ama ...
Fermo e Lucia (pagina 5)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ecco una parte del dialogo curioso che ebbe luogo fra quei due: «Son venuto, signor Curato,» disse il giovane, «per sapere a che ora le convenga che noi veniamo alla Chiesa ... » «Di che giorno intendete?» «Oggi, Signor curato; non siamo intesi così?» «Oggi?» replicò il curato come se ne sentisse parlare per la prima volta ... » «E poi che cosa, Signor curato?» «E poi ci sono degl'imbrogli ... » «Signor Curato ... Il povero sposo che, entrato nella casa del Curato per parlare di nozze e di festa, non aveva sentito altro che impedimenti ed imbrogli, in mezzo alla stizza che lo rodeva, andava però riflettendo sui discorsi e sul contegno del Curato, e trovava tutto pieno di mistero ... Stette Fermo in forse di ritornare al Curato per incalzarlo a parlare, ma sentendosi caldo, temette di non passare i limiti del rispetto, pensò alla fin fine che una settimana non ha più di sette giorni, e si avviò per portare alla sposa questa trista nuova ... Sull'uscio del Curato si abbattè in Vittoria che andava per una sua faccenda, e tosto pensò che forse da essa avrebbe potuto cavar qualche cosa, e salutatala entrò in discorso con lei: «Sperava che saremmo oggi stati allegri insieme, Vittoria ... » «Ditemi un poco, quale è la vera ragione del Signor Curato per non celebrare il matrimonio oggi come s'era convenuto ... » «Oh! vi pare ch'io sappia i secreti del Signor Curato?» È inutile avvertire che Vittoria pronunziò queste parole come si usa quando non si vuole esser creduto ...
Fermo e Lucia (pagina 6)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... ,parlò dei rischj che un curato corre a fare il suo dovere, del timore che uno scellerato impunito può incutere ad un galantuomo, fece insomma intender tanto che a Fermo non mancava più che di sapere un nome ... Fermo che aveva acquistata tutta la certezza che una trama iniqua era ordita contro di lui, e che il Curato la sapeva, non potè più tenersi, e tornò in fretta alla casa di quello, risoluto di non uscire prima di sapere i fatti suoi che gli altri sapevano così bene ... Entrò dal curato, lo sorprese nello stesso salotto, e gli si avvicinò con aria risoluta: «Eh! eh! che novità è questa,» disse Don Abbondio ... «Ah! ah! Signor Curato, adesso, parlerà ella?» «Fermo, Fermino, per amor di Dio, aprite, guardate quel che fate, pensate all'anima vostra ... » «Don,» replicò Fermo come per ajutare Don Abbondio a pronunziare il resto: «Don Rodrigo» disse finalmente il Curato ... » «Signor Curato,» interruppe Fermo che provava una gioja trista e feroce di conoscere il suo nemico, «Signor Curato, ho fallato, le domando scusa, ma si metta una mano al petto, e pensi se nel mio caso Ella avrebbe avuto più pazienza ... » «Sì sì, voi sarete cagione della morte del vostro Curato: aprite almeno, aprite ... » Fermo sentiva un vero rimorso di aver minacciato e trattato a quel modo il Curato, e gli domandò di nuovo perdono sommessamente ... «Aprite, aprite,» replicò il Curato ... Fermo si tolse la chiave di tasca, e la presentò al curato col volto confuso d'un uomo che sente d'aver commessa una violenza ... Il Curato la prese, aperse, e andò verso l'uscio della via, mentre Fermo lo seguiva colla testa bassa, e fremendo nello stesso tempo ... Quando furono sulla porta: «Mi promettete ora,» disse il curato, «di non dir niente?» Fermo, senza rispondere gli chiese di nuovo perdono e da lui che molto anco volea chiedere e udir qual lume al soffio sparve ... Basti dire che Don Abbondio ordinò a Vittoria di chiamare due contadini suoi affidati e di tenerli come a guardia della casa, e di far sapere che il curato aveva la febbre ...
Fermo e Lucia (pagina 22)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Ma come fare il matrimonio se il curato non vuole? Senza il curato non si può fare ... » «Bisogna che il curato ci sia, e questo è facile, ma non fa bisogno ch'egli voglia, che è il punto ... Lo sposo dice: – Signor curato, questa è mia moglie: – la sposa dice: Signor curato, questo è mio marito: – il parroco sente, i testimonj sentono, e il matrimonio è fatto, e sacrosanto come se lo avesse fatto il papa ... Ma bisogna che il curato senta, che non v'interrompa, perchè se ha tempo di fuggire prima che tutto sia detto, non si è fatto niente ... Quando le parole son proferite, il curato può strillare, strepitare fare quello che vuole, siete marito e moglie ... Poveretta! che arte ha usata per riuscirvi, perchè il curato stava sull'avviso, ma ha saputo cogliere il momento, ha pigliato colui che voleva, e se ne è pentita tre giorni dopo ... E i testimonj? E trovare il modo di acchiappare il signor curato, che da due giorni se ne sta rincantucciato in letto, e che quando vi vedesse comparire a un miglio di distanza, scapperebbe come il diavolo dall'acqua santa?» «Ho trovato il modo; l'ho trovato,» disse Fermo, battendo il pugno sulla tavola e facendo trasalire e fremere le stoviglie apparecchiate pel desinare: «l'ho trovato ...