Compare

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Informazioni sulla parola compare e giochi di parole


Parola di vocabolario compare: sostantivo maschile costituito da sette lettere, di cui quattro consonanti e tre vocali.

Le lettere che costituiscono la parola sono: c, o, m, p, a, r, e, ossia una c, una o, una m, una p, una a, una r e una e.

Parola con le lettere invertite: erapmoc.

Altre parole di tipo sostantivo maschile costituite da sette lettere, di cui quattro consonanti e tre vocali: accenno, accento, accesso, affetto, affitto, albergo, alterco, apporto, appunto, arbitro, argento, artista, ascesso, aspetto.

Parole che contengono la parola compare:

Nessuna parola che contiene la parola data disponibile.

Parole contenute nella parola compare:

Nessuna parola contenuta nella parola data disponibile.

Anagrammi della parola compare:

Anagrammi semplici, ottenuti permutando le lettere che compongono la parola, ossia scambiandole di posizione: compera.

Anagrammi complessi, ottenuti permutando le lettere che compongono la parola ripetendole un diverso numero di volte: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute sostituendo una sola lettera della parola compare:


Parole ottenute per sostituzione di una lettera all'interno della parola data: colpare (colpare), compage (compage), compire (compire).

Parole ottenute per sostituzione della lettera iniziale della parola data: zompare (zompare).

Parole ottenute per sostituzione della lettera finale della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute eliminando una sola lettera della parola compare:


Parole ottenute per eliminazione di una lettera all'interno della parola data: comare (compare).

Parole ottenute per eliminazione della lettera iniziale della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute per eliminazione della lettera finale della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute aggiungendo una sola lettera alla parola compare:


Parole ottenute per aggiunta di una lettera all'interno della parola data: comprare (comprare).

Parole ottenute per aggiunta di una lettera all'inizio della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute per aggiunta di una lettera alla fine della parola data: nessuna parola disponibile.

Sciarade con la parola compare:

Nessuna sciarada con la parola data disponibile.

Nomi di persona e di animali associabili alla parola compare


Nomi di persona e di animali costituiti da sette lettere, di cui quattro consonanti e tre vocali:

Aanchal, Aaralyn, Ab-owen, Abaddon, Abagtha, Abarran, Abarron, Abboley, Abdalla, Abderus, Abdhija, Abdukar.

Nomi di persona e di animali costituiti soltanto dalle lettere della parola compare:

Nessun nome contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di persona e di animali costituiti dalle lettere della parola compare e da altre lettere:

Nessun nome contenente le lettere della parola data e altre lettere disponibile.

Città associabili alla parola compare


Nomi di città costituiti da sette lettere, di cui quattro consonanti e tre vocali:

Albenga (in provincia di Savona), Alghero (in provincia di Sassari), Alleghe (in provincia di Belluno), Alliste (in provincia di Lecce), Alpette (in provincia di Torino), Ampezzo (in provincia di Udine), Andrano (in provincia di Lecce), Andrate (in provincia di Torino), Andreis (in provincia di Pordenone), Annicco (in provincia di Cremona), Antillo (in provincia di Messina), Ardenno (in provincia di Sondrio), Argegno (in provincia di Como), Argenta (in provincia di Ferrara), Argusto (in provincia di Catanzaro), Armento (in provincia di Potenza).

Nomi di città costituiti soltanto dalle lettere della parola compare:

Nessuna città contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di città costituiti dalle lettere della parola compare e da altre lettere:

Albaredo per San Marco (in provincia di Sondrio), Campagnola Cremasca (in provincia di Cremona), Campertogno (in provincia di Vercelli), Campiglia Cervo (in provincia di Biella), Campo di Trens (in provincia di Bolzano), Campo Ligure (in provincia di Genova), Campo Tures (in provincia di Bolzano), Campobello di Mazara (in provincia di Trapani), Campodarsego (in provincia di Padova), Campodipietra (in provincia di Campobasso), Campofelice di Roccella (in provincia di Palermo), Campoli del Monte Taburno (in provincia di Benevento), Campolongo Maggiore (in provincia di Venezia), Campomaggiore (in provincia di Potenza), Campomorone (in provincia di Genova), Camporeale (in provincia di Palermo), Camporotondo di Fiastrone (in provincia di Macerata), Camporotondo Etneo (in provincia di Catania), Camposampiero (in provincia di Padova), Cappella Maggiore (in provincia di Treviso), Caprese Michelangelo (in provincia di Arezzo), Caprino Bergamasco (in provincia di Bergamo), Caramagna Piemonte (in provincia di Cuneo), Carpineto Romano (in provincia di Roma), Casorate Primo (in provincia di Pavia), Casorate Sempione (in provincia di Varese), Castel San Pietro Romano (in provincia di Roma), Castel San Pietro Terme (in provincia di Bologna), Cavaria con Premezzo (in provincia di Varese), Champorcher (in provincia di Aosta), Cortina d'Ampezzo (in provincia di Belluno), Lamporecchio (in provincia di Pistoia), Marano di Valpolicella (in provincia di Verona), Monsampietro Morico (in provincia di Fermo), Monte Compatri (in provincia di Roma), Monte di Procida (in provincia di Napoli), Monte Porzio Catone (in provincia di Roma), Montecalvo Irpino (in provincia di Avellino), Montecchio Precalcino (in provincia di Vicenza), Montecorvino Pugliano (in provincia di Salerno), Palma di Montechiaro (in provincia di Agrigento), Peschiera Borromeo (in provincia di Milano), Pessina Cremonese (in provincia di Cremona), Pietramontecorvino (in provincia di Foggia), Poggio San Marcello (in provincia di Ancona), Pomarance (in provincia di Pisa), Premariacco (in provincia di Udine), Premosello-Chiovenda (in provincia di Verbano-Cusio-Ossola), Primiero San Martino di Castrozza (in provincia di Trento), Rocca Imperiale (in provincia di Cosenza).

Argomenti e tag correlati alla parola compare


Argomenti che contemplano il tag compare:

certo compare, compare cosimo, compare santo, povero compare.

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Frasi, immagini, articoli e libri contenenti la parola compare


Libri che contengono la parola compare

Alcuni libri che contengono la parola compare:

Decameron (pagina 121)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... ” Il buono uomo non era ancora ristato di picchiare, che la moglie rispose “Io vengo a te”, e levatasi, con un buon viso se n'andò all'uscio della camera e aperselo e disse: “Marito mio, ben ti dico che frate Rinaldo nostro compare ci si venne, e Iddio il ci mandò; ché per certo, se venuto non ci fosse, noi avremmo oggi perduto il fanciul nostro ... ” Quando il bescio sanctio udì questo, tutto svenne e disse: “Come?” “O marido mio, “ disse la donna “e' gli venne dianzi di subito uno sfinimento, che io mi credetti ch'e' fosse morto e non sapeva né che mi far né che mi dire, se non che frate Rinaldo nostro compare ci venne in quella e recatoselo in collo disse: ‘Comare, questi son vermini che egli ha in corpo, gli quali gli s'appressano al cuore e ucciderebbolo troppo bene; ma non abbiate paura, ché io gl'incanterò e farogli morir tutti, e innanzi che io mi parta di qui voi vederete il fanciul sano come voi vedeste mai ... ” Frate Rinaldo, che ogni cosa udito avea e erasi rivestito a bello agio e avevasi recato il fanciullo in braccio, come ebbe disposte le cose a suo modo, chiamò: “O comare, non sent'io di costà il compare?” Rispose il santoccio: “Messer sì ... ” Il fanciullo, veggendo il padre, corse a lui e fecegli festa come i fanciulli piccoli fanno; il quale recatoselo in braccio, lagrimando non altramenti che della fossa il traesse, il cominciò a basciare e a render grazie al suo compare che guerito gliele avea ... ” Il santoccio fece venire di buon vini e di confetti e fece onore al suo compare e al compagno di ciò che essi avevano maggior bisogno che d'altro; poi, con loro insieme uscito di casa, gli accomandò a Dio, e senza alcuno indugio fatta fare la imagine di cera, la mandò a appiccare coll'altre dinanzi alla figura di santo Ambruogio, ma non a quel di Melano ...
Novelle rusticane (pagina 3)
di Giovanni Verga (estratti)

... La volontà di Dio non vogliono farla più, ecco cos'è! Cos'è il re Compare Cosimo il lettighiere aveva governato le sue mule, allungate un po' le cavezze per la notte, steso un po' di strame sotto i piedi della baia, la quale era sdrucciolata due volte sui ciottoli umidi delle viottole di Grammichele, dal gran piovere che aveva fatto, e poi era andato a mettersi sulla porta dello stallatico, colle mani in tasca, a sbadigliare in faccia alla gente che era venuta per vedere il Re, e c'era tal via vai quella volta per le strade di Caltagirone che pareva la festa di San Giacomo; però stava coll'orecchio teso, e non perdeva d'occhio le sue bestie, le quali si rosicavano l'orzo adagio adagio, perché non glielo rubassero ... Compare Cosimo avrebbe dovuto esserne contento, perché il suo mestiere era di fare il lettighiere, e proprio allora stava aspettando che venisse qualcuno a noleggiare la sua lettiga, e il Re non è di quelli che stanno a lesinare per un tarì dippiù o di meno, come tanti altri ... Ah, come doveva godersi la festa tutta quella gente che comprava il torrone, e si strascinava stanca e sonnacchiosa per le vie ad aspettare il Re, e come vedeva passare la lettiga colle sonagliere e le nappine di lana, spalancava gli occhi, e invidiava compare Cosimo, il quale avrebbe visto il Re sul mostaccio, mentre sino allora nessuno aveva potuto avere quella sorte, da quarantott'ore che la folla stava nelle strade notte e giorno, coll'acqua che veniva giù come Dio la mandava ... Che non li spegnevano mai quei lumi? e che aveva il braccio di ferro quel sagrestano per suonare a distesa notte e giorno? Intanto nel piano di San Giacomo spuntava appena l'alba cenerognola, e la valle era tutta un mare di nebbia; eppure la folla era fitta come le mosche, col naso nel cappotto, e appena vide arrivare la lettiga voleva soffocare compare Cosimo e le sue mule, che credeva ci fosse dentro il Re ... Ma il Re si fece aspettare un bel pezzo; a quell'ora forse si infilava i calzoni, o beveva il suo bicchierino d'acquavite, per risciacquarsi la gola, che compare Cosimo non ci aveva pensato nemmeno quella mattina, tanto si sentiva la gola stretta ... Dietro la cavalleria si rovesciò un'altra ondata di gente, e poi la banda, e poi ancora dei galantuomini, e delle signore col cappellino, e il naso rosso dal freddo; e accorrevano persino i trecconi, colle panchette in testa, a piantar bottega per cercar di vendere un altro po' di torrone; tanto che nella gran piazza non ci sarebbe entrato più uno spillo, e le mule non avrebbero nemmeno potuto scacciarsi le mosche, se non fosse stata la cavalleria a far fare largo, e per giunta la cavalleria portava un nugolo di mosche cavalline, di quelle che fanno imbizzarrire le mule di una lettiga, talché compare Cosimo si raccomandava a Dio e alle anime del Purgatorio ad ognuna che ne acchiappava sotto la pancia delle sue bestie ...
Novelle rusticane (pagina 4)
di Giovanni Verga (estratti)

... Il Re stavolta, prima di montare a cavallo, mentre sua moglie entrava nella lettiga, parlava con questo e con quello come se non fosse stato fatto suo, e accostandosi a compare Cosimo gli batté anche colla mano sulla spalla, e gli disse tale e quale, col suo parlare napoletano: - Bada che porti la tua Regina! che compare Cosimo si sentì rientrare le gambe nel ventre, tanto più che in quel momento si udì un grido da disperati, la folla ondeggiò come un mare di spighe, e si vide una giovinetta, vestita ancora da monaca, e pallida pallida, buttarsi ai piedi del Re, e gridare: Grazia! - Chiedeva la grazia per suo padre, il quale si era dato le mani attorno per buttare il Re giù di sella, ed era stato condannato ad aver tagliata la testa ... Vuol dire che il Re con una sua parola poteva far tagliare la testa a chi gli fosse piaciuto, anche a compare Cosimo se una mula della lettiga metteva un piede in fallo, e gli buttava giù la moglie, così piccina com'era ... Il povero compare Cosimo aveva tutto ciò davanti agli occhi, mentre andava accanto alla baia colla mano sulla stanga, e l'abito della Madonna fra le labbra, che si raccomandava a Dio, come fosse in punto di morte, mentre tutta la carovana, col Re, la Regina e i soldati, si era messa in viaggio in mezzo alle grida e allo scampanìo, e allo sparare dei mortaletti che si udivano ancora dalla pianura; talché quando furono arrivati giù nella valle, in cima al monte si vedeva ancora la folla nera brulicare al sole come se ci fosse stata la fiera del bestiame nel piano di San Giacomo ... A che gli giovava il sole e la bella giornata a compare Cosimo? se ci aveva il cuore più nero del nuvolo, e non si arrischiava di levare gli occhi dai ciottoli su cui le mule posavano le zampe come se camminassero sulle uova; né stava a guardare come venissero i seminati, né a rallegrarsi nel veder pendere i grappoli delle ulive, lungo le siepi, né pensava al gran bene che aveva fatto tutta quella pioggia della settimana, ché gli batteva il cuore come un martello soltanto al pensare che il torrente poteva essere ingrossato, e dovevano passarlo a guado! Non si arrischiava a mettersi a cavalcioni sulle stanghe, come soleva fare quando non portava la sua Regina, e lasciarsi cadere la testa sul petto a schiacciare un sonnellino, sotto quel bel sole e colla strada piana che le mule l'avrebbero fatta ad occhi chiusi; mentre le mule che non avevano giudizio, e non sapevano quel che portassero, si godevano la strada piana ed asciutta, il sole tiepido e la campagna verde, scodinzolavano e scuotevano allegramente le sonagliere, che per poco non si mettevano a trottare, e compare Cosimo si sentiva saltare lo stomaco alla gola dalla paura soltanto al vedere mettere in brio le sue bestie, senza un pensiero al mondo né della Regina, né di nulla ... La Regina, lei, badava a chiacchierare con un'altra signora che le avevano messa in lettiga per ingannare il tempo, in un linguaggio che nessuno ci capiva una maledetta; guardava la campagna cogli occhi azzurri come il fiore del lino e appoggiava allo sportello una mano così piccina che pareva fatta apposta per non aver nulla da fare; che non valeva la pena di riempire d'orzo le mule per portare quella miseria, Regina tal quale era! Ma ella poteva far tagliare il collo alla gente con una sola parola, così piccola com'era, e le mule che non avevano giudizio con quel carico leggiero, e tutto quell'orzo che avevano nella pancia, provavano una gran tentazione di mettersi a saltare e ballare per la strada, e di far tagliare la testa a compare Cosimo ... Solamente molti anni dopo, quando vennero a pignorargli le mule in nome del Re, perché non aveva potuto pagare il debito, compare Cosimo non si dava pace pensando che pure quelle erano le mule che gli avevano portato la moglie sana e salva, al Re, povere bestie; e allora non c'erano le strade carrozzabili, ché la Regina si sarebbe rotto il collo, se non fosse stato per la sua lettiga, e la gente diceva che il Re e la Regina erano venuti apposta in Sicilia per fare le strade, che non ce n'erano ancora, ed era una porcheria ... Ma allora campavano i lettighieri, e compare Cosimo avrebbe potuto pagare il debito, e non gli avrebbero pignorato le mule, se non veniva il Re e la Regina a far le strade carrozzabili ...
Novelle rusticane (pagina 5)
di Giovanni Verga (estratti)

... Don Licciu Papa si svegliò di soprassalto sulla panchetta, e gridò: - Silenzio! - Se foste venuto coll'avvocato, vi lasciavano parlare ancora, gli disse compare Orazio per confortarlo ... - Quindici onze la mula di compare Vito Gnirri! Quindici onze una bella mula baia! Quindici onze! Compare Vito, seduto sugli scalini, col mento fra le mani, non voleva dir nulla che la mula era vecchia, ed eran più di 16 anni che gli lavorava ... - Cosa mi farete pignorare, quando non avrò più nulla? anticristo che siete! - E voleva levargli il battesimo dalla testa, se non fosse stato per don Licciu Papa lì presente, collo sciabolotto e il berretto gallonato, il quale si mise a gridare tirandosi indietro: - Fermo alla Giustizia! Fermo alla Giustizia! - Che Giustizia! strillava compare Vito tornando a casa colla cavezza in mano ... - Vedete, compare Arcangelo mio, senza cucina non ci posso stare! Bisogna che siate ragionevole ... Compare Arcangelo non lo era punto, e si ostinava a pretendere di voler morire nella casa dove era nato ...
Novelle rusticane (pagina 6)
di Giovanni Verga (estratti)

... Ma le comari, che sapevano tutta la storia, si strizzavano l'occhio fra di loro borbottando: - Al Carramone il signorino non potrà più andarla a trovare, di sera, quando compare Arcangelo è colle sue pecore ... Come lo seppe compare Arcangelo cominciò a bestemmiare e a gridare: - Scellerata! adesso con chi vuoi che ti mariti? Ma la Nina non pensava a maritarsi ... - Almeno stavolta la Giustizia non mi costa nulla; - diceva compare Arcangelo ... Lo zio Memmu, al vedere nella sua chiusa il sagrestano a stroncare e scavezzare rami interi, si sentiva quei colpi di scure nello stomaco, e gli gridava da lontano: - Che non siete cristiano, compare Calogero? o non ve l'ha messo il prete l'olio santo, per dare così senza pietà su quell'ulivastro? - Ma sua moglie, pur colle lagrime agli occhi, andava calmandolo: - È pel Mistero; lascialo fare ... Il Mistero rappresentava la Fuga in Egitto, e la parte di Maria Santissima l'avevano data a compare Nanni, che era piccolo di statura, e si era fatta radere la barba apposta ... Quelli aveva saputo sceglierli il pievano, da fare i ladri! Veri cuori di sasso erano! ché il Pinto, nella lite che aveva con compare Janu pel fico dell'orto, gli rinfacciava d'allora in poi: - Voi siete il ladro della Fuga in Egitto! Don Angelino, collo scartafaccio in mano, badava a ripetere dietro il tendone di massaro Nunzio: "Vano, o donna, è il pregar; pietà non sento! - Pietà non sento!" Tocca a voi, compare Janu; - ché quei due furfanti avevano persino dimenticata la parte, tal razza di gente erano! Maria Vergine aveva un bel pregare e scongiurarli, ché nella folla borbottavano: - Compare Nanni fa il minchione perché è vestito da Maria Santissima ...