Bertoldo

Tag bertoldo, informazioni sul vocabolo bertoldo e giochi di parole, frasi, immagini, articoli e libri su bertoldo, che contengono la parola di dizionario bertoldo, originali e gratis



Informazioni sulla parola bertoldo e giochi di parole


Parola di vocabolario bertoldo: sostantivo maschile costituito da otto lettere, di cui cinque consonanti e tre vocali.

Le lettere che costituiscono la parola sono: b, e, r, t, o, l, d, o, ossia una b, una e, una r, una t, due o, una l e una d.

Parola con le lettere invertite: odlotreb.

Altre parole di tipo sostantivo maschile costituite da otto lettere, di cui cinque consonanti e tre vocali: affronto, archetto.

Parole che contengono la parola bertoldo:

Nessuna parola che contiene la parola data disponibile.

Parole contenute nella parola bertoldo:


Parole contenute all'interno della parola data: erto (bertoldo).

Parole contenute all'inizio della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole contenute alla fine della parola data: nessuna parola disponibile.

Anagrammi della parola bertoldo:

Nessun anagramma della parola data disponibile.

Parole ottenute sostituendo una sola lettera della parola bertoldo:

Nessuna parola ottenuta per sostituzione di una sola lettera della parola data disponibile.

Parole ottenute eliminando una sola lettera della parola bertoldo:

Nessuna parola ottenuta per eliminazione di una sola lettera della parola data disponibile.

Parole ottenute aggiungendo una sola lettera alla parola bertoldo:

Nessuna parola ottenuta per aggiunta di una sola lettera alla parola data disponibile.

Sciarade con la parola bertoldo:

Nessuna sciarada con la parola data disponibile.

Nomi di persona e di animali associabili alla parola bertoldo


Nomi di persona e di animali costituiti da otto lettere, di cui cinque consonanti e tre vocali:

Aballach, Abbigayl, Abbotson, Abbygail, Abbygale, Abdallah, Abdullah, Abenster, Aberthol, Abhidhar, Abhikhya, Abhilash, Abhirath, Abhishek, Abhorson.

Nomi di persona e di animali costituiti soltanto dalle lettere della parola bertoldo:

Bertoldo.

Nomi di persona e di animali costituiti dalle lettere della parola bertoldo e da altre lettere:

Adalbeorht, Adalberto, Berthold, Bertholdo, Landoberct, Toirdhealbhach.

Città associabili alla parola bertoldo


Nomi di città costituiti da otto lettere, di cui cinque consonanti e tre vocali:

Andretta (in provincia di Avellino), Angrogna (in provincia di Torino).

Nomi di città costituiti soltanto dalle lettere della parola bertoldo:

Nessuna città contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di città costituiti dalle lettere della parola bertoldo e da altre lettere:

Abbadia San Salvatore (in provincia di Siena), Albano Sant'Alessandro (in provincia di Bergamo), Albaretto della Torre (in provincia di Cuneo), Bagnoli del Trigno (in provincia di Isernia), Baldissero Torinese (in provincia di Torino), Barcellona Pozzo di Gotto (in provincia di Messina), Belforte del Chienti (in provincia di Macerata), Belvedere Marittimo (in provincia di Cosenza), Belvedere Ostrense (in provincia di Ancona), Berbenno di Valtellina (in provincia di Sondrio), Borghetto Lodigiano (in provincia di Lodi), Borgonovo Val Tidone (in provincia di Piacenza), Borgoratto Alessandrino (in provincia di Alessandria), Campoli del Monte Taburno (in provincia di Benevento), Castelbello-Ciardes (in provincia di Bolzano), Castellar Guidobono (in provincia di Alessandria), Castellazzo Bormida (in provincia di Alessandria), Castelletto d'Orba (in provincia di Alessandria), Castelletto di Branduzzo (in provincia di Pavia), Castellino del Biferno (in provincia di Campobasso), Castello di Brianza (in provincia di Lecco), Castelnuovo Berardenga (in provincia di Siena), Castelnuovo Bormida (in provincia di Alessandria), Castelvecchio di Rocca Barbena (in provincia di Savona), Colloredo di Monte Albano (in provincia di Udine), Cornale e Bastida (in provincia di Pavia), Ferrara di Monte Baldo (in provincia di Verona), Galliate Lombardo (in provincia di Varese), Mombello di Torino (in provincia di Torino), Monforte d'Alba (in provincia di Cuneo), Montebello di Bertona (in provincia di Pescara), Moriago della Battaglia (in provincia di Treviso), Roseto degli Abruzzi (in provincia di Teramo), San Bartolomeo in Galdo (in provincia di Benevento), San Benedetto del Tronto (in provincia di Ascoli Piceno), San Benedetto in Perillis (in provincia di L'Aquila), San Benedetto Val di Sambro (in provincia di Bologna), San Fermo della Battaglia (in provincia di Como), San Lorenzo di Sebato (in provincia di Bolzano), Sant'Ambrogio di Valpolicella (in provincia di Verona), Sant'Angelo dei Lombardi (in provincia di Avellino), Sant'Angelo di Brolo (in provincia di Messina), Sant'Egidio alla Vibrata (in provincia di Teramo), Tione degli Abruzzi (in provincia di L'Aquila), Torella dei Lombardi (in provincia di Avellino), Torre Boldone (in provincia di Bergamo), Torri del Benaco (in provincia di Verona).

Argomenti e tag correlati alla parola bertoldo


Argomenti che contemplano il tag bertoldo:

misero bertoldo, povero bertoldo.

Tag correlati al tag bertoldo:

Nessun tag correlato al tag dato disponibile.


Frasi, immagini, articoli e libri contenenti la parola bertoldo


Libri che contengono la parola bertoldo

Alcuni libri che contengono la parola bertoldo:

Le sottilissime astuzie di Bertoldo
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... Nel tempo che il Re Alboino, Re dei Longobardi si era insignorito quasi di tutta Italia, tenendo il seggio reggale nella bella città di Verona, capitò nella sua corte un villano, chiamato per nome Bertoldo, il qual era uomo difforme e di bruttissimo aspetto; ma dove mancava la formosità della persona, suppliva la vivacità dell'ingegno: onde era molto arguto e pronto nelle risposte, e oltre l'acutezza dell'ingegno, anco era astuto, malizioso e tristo di natura ... Fattezze di Bertoldo ... Audacia di Bertoldo ... Passò dunque Bertoldo per mezo a tutti quei signori e baroni, ch'erano innanzi al Re, senza cavarsi il cappello né fare atto alcuno di riverenza e andò di posta a sedere appresso il Re, il quale, come quello che era benigno di natura e che ancora si dilettava di facezie, s'imaginò che costui fosse qualche stravagante umore, essendo che la natura suole spesse volte infondere in simili corpi mostruosi certe doti particolari che a tutti non è così larga donatrice; onde, senza punto alterarsi, lo cominciò piacevolmente ad interrogare, dicendo: Ragionamento fra il Re e Bertoldo ... RE Chi sei tu, quando nascesti e di che parte sei? BERTOLDO Io son uomo, nacqui quando mia madre mi fece e il mio paese è in questo mondo ... RE Chi sono gli ascendenti e descendenti tuoi? BERTOLDO I fagiuoli, i quali bollendo al fuoco vanno ascendendo e descendendo su e giù per la pignatta ... RE Hai tu padre, madre, fratelli e sorelle? BERTOLDO Ho padre, madre, fratelli e sorelle, ma sono tutti morti ... RE Come gli hai tu, se sono tutti morti? BERTOLDO Quando mi parti da casa io gli lasciai che tutti dormivano e per questo io dico a te che tutti sono morti; perché, da uno che dorme ad uno che sia morto io faccio poca differenza, essendo che il sonno si chiama fratello della morte ... RE Qual è la più veloce cosa che sia? BERTOLDO Il pensiero ... RE Qual è il miglior vino che sia? BERTOLDO Quello che si beve a casa d'altri ... RE Qual è quel mare che non s'empie mai? BERTOLDO L'ingordigia dell'uomo avaro ... RE Qual è la più brutta cosa che sia in un giovane? BERTOLDO La disubidienza ... RE Qual è la più brutta cosa che sia in un vecchio? BERTOLDO La lascivia ... RE Qual è la più brutta cosa che sia in un mercante? BERTOLDO La bugia ... RE Qual è quella gatta che dinanzi ti lecca e di dietro ti sgraffa? BERTOLDO La puttana ... RE Qual è il più gran fuoco che sia in casa? BERTOLDO La mala lingua del servitore ... RE Qual è il più gran pazzo che sia? BERTOLDO Colui che si tiene il più savio ... RE Quali sono le infermità incurabili? BERTOLDO La pazzia, il cancaro e i debiti ... RE Qual è quel figlio ch'abbrugia la lingua a sua madre? BERTOLDO Lo stuppino della lucerna ... RE Come faresti a portarmi dell'acqua in un crivello e non la spandere? BERTOLDO Aspettarei al tempo del ghiaccio, e poi te la porterei ... RE Quali sono quelle cose che l'uomo le cerca e non le vorria trovare? BERTOLDO I pedocchi nella camiscia, i calcagni rotti e il necessario brutto ... RE Come faresti a pigliar un lepre senza cane? BERTOLDO Aspettarei che fosse cotto e poi lo pigliarei ... BERTOLDO E tu saresti un bello umore, se non rangiasti ... BERTOLDO Chi non ha del suo non può darne ad altri ... RE Perché non ti poss'io dare tutto quello che tu brami? BERTOLDO Io vado cercando felicità, e tu non l'hai; e però non puoi darla a me ... RE Non son io dunque felice, sedendo sopra questo alto seggio, come io faccio? BERTOLDO Colui che più in alto siede, sta più in pericolo di cadere al basso e precipitarsi ... BERTOLDO Anco i formiconi stanno attorno al sorbo e gli rodono la scorza ... BERTOLDO Tu dici la verità, ma io ne veggio molte oscurate dall'adulazione ... RE Orsù, vuoi tu diventare uomo di corte? BERTOLDO Non deve cercar di legarsi colui che si trova in libertà ... RE Chi t'ha mosso dunque a venir qua? BERTOLDO Il creder io che un re fosse più grande di statura degli altri uomini dieci o dodeci piedi, e che esso avanzasse sopra tutti come avanzano i campanili sopra tutte le case; ma io veggio che tu sei un uomo ordinario come gli altri, se ben sei re ... Ma chi t'induce a fare questi ragionamenti? BERTOLDO L'asino del tuo fattore ... RE Che cosa ha da fare l'asino del mio fattore con la grandezza della mia corte? BERTOLDO Prima che fosti tu, né manco la tua corte, l'asino aveva raggiato quattro mill'anni innanzi ... BERTOLDO Le risa abondano sempre nella bocca de' pazzi ... BERTOLDO La mia natura dà così ... BERTOLDO Io anderò, ma avertisci che le mosche hanno questa natura, che se bene sono cacciate via, ritornano ancora: però se tu mi farai cacciar via, io tornerò di nuovo ad insidiarti ... Astuzia di Bertoldo ... Partissi dunque Bertoldo, e andatosene a casa e pigliato uno asino vecchio, ch'egli aveva, tutto scorticato sulla schiena e sui fianchi e mezo mangiato dalle mosche, e montatovi sopra, tornò di nuovo alla corte del Re accompagnato da un milione di mosche e di tafani che tutti insieme facevano un nuvolo grande, sì che a pena si vedeva, e gionto avanti al Re, disse: BERTOLDO Eccomi, o Re, tornato a te ... RE Non ti diss'io che, se tu non tornavi a me come mosca, ch'io ti farei gettar via il capo dal busto? BERTOLDO Le mosche non vanno elleno sopra le carogne? RE Sì, ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 2)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... BERTOLDO Or eccomi tornato sopra una carogna scorticata e tutta carica di mosche, come tu vedi, che quasi l'hanno mangiata tutta e me insieme ancora: onde mi tengo aver servato quel tanto che io di far promissi ... BERTOLDO Non mangia colui che ancora non ha finito l'opera ... RE Perché, hai tu forse altro da dire? BERTOLDO Io non ho ancora incominciato ... BERTOLDO Io mi ritiro, ma guarda a dare la sentenza giusta ... Bertoldo ridendo di tal sentenza, dice: BERTOLDO Questa non è buona cognizione, o Re ... RE Perché non è buona cognizione? BERTOLDO Tu credi dunque alle lagrime delle donne? RE Perché non vuoi tu ch'io gli creda? BERTOLDO Or non sai tu che il suo pianto è un inganno? e che ogni cosa ch'esse fanno o dicono è l'istesso, però ch'esse piangono con gli occhi e ridono con il cuore; ti sospirano dinanzi, poi ti burlano di dietro, parlano al contrario di quello ch'esse pensano, e pensano al contrario di quello ch'esse parlano; però il versare delle lagrime loro, lo sbattersi, la mutazione della faccia, tutte sono fraudi, inganni e tradimenti che gli scorrono per la mente per adempire i loro ingordi e insaziabili desiderii ... BERTOLDO Veramente si vede che tu ami molto le donne, e però hai fatto sì bella spiegata di parole in lode loro ... BERTOLDO Orsù, a rivederci domani ... Così, essendo sera, il Re si ritirò nelle sue stanze e Bertoldo, dopo aver cenato, andò a dormire alla stalla per quella notte, andando fantasticando fra sé di trovar strada acciò che il Re cantasse alla roversa di quanto avea detto in lode delle donne; e, avendo pensato una nuova astuzia, si pose a dormire, aspettando il giorno per porla in essecuzione ... Astuzia di Bertoldo ... Venuta la mattina, Bertoldo si levò dalla paglia e andò a trovare quella femina alla quale il Re aveva data la sentenza in favore e gli disse: BERTOLDO Tu non sai quello che ha determinato il Re? AURELIA Io non so nulla se tu non me lo dici ... BERTOLDO Egli ha commesso che lo specchio sia spezzato, com'ei disse, e dato la metà a quell'altra perché ella si è appellata della sentenza; onde il Re, per non udire più querelle, vuole, col dividerlo, sodisfare all'una e all'altra ... AURELIA Come che il Re ha determinato che il mio specchio sia spezzato, se di già egli ha sentenziato ch'esso mi sia restituito sano e intiero? Oh, che tu mi burli, va' via! BERTOLDO Io non ti burlo, certo; che gliel'ho udito dire con la sua propria bocca ... Oh misera me! Pur converrà ch'io ti veggia rotto in mille pezzi, caro il mio specchio, uh, uh! BERTOLDO Il ciel volesse che non vi fusse di peggio ... AURELIA E che cosa vi può essere di peggio per me che questo? BERTOLDO Egli ha ordinato una legge che ogni uomo debba prendere sette mogli ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 3)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... questa che gli è saltata nel capo? BERTOLDO Io non ti so dire altro, e t'ho detto tutto quello che a lui ho udito dire; a voi donne sta il diffendervi, prima che il male vada più avanti ... Partito Bertoldo, Aurelia credendosi che ciò fusse la verità, subito andò a trovare le sue vicine e gli fece palese quel tanto che da Bertoldo aveva udito; le quali, udendo tal cosa, entrarono in tanta smania e in tanta furia che gettavano fuoco per tutto; e in meno d'un'ora si sparse tal nuova per tutta la città; onde si raccolsero insieme più di due milla femine, le quali, avendo discorso gran pezzo sopra tal fatto, si risolsero alla fine di andar a trovar il Re e quivi alla sua presenza gridar tanto e far tanto romore, che esso, vinto dalla loro importunità, si risolvesse a fare che la legge da lui nuovamente imposta non andasse più avanti ... Il Re va in colera con le donne e Bertoldo gode ... Partite le donne e quietatosi alquanto il Re, Bertoldo ch'era stato in disparte ad ascoltar il tutto, essendogli riuscito il suo disegno, si fece, ridendo, innanzi al Re e gli disse: BERTOLDO Che dici, o Re? Non ti diss'io che prima che tu andasti a letto il giorno d'oggi tu leggeresti il libro alla roversa di questo che ieri dicesti in lode delle donne? Or vedi, ch'elle ti hanno chiarito ... O che mal seme, o che crudel razza! BERTOLDO Tu sai i patti che sono fra te e me ... BERTOLDO Non ponno capire quattro natiche in un istesso seggio ... BERTOLDO Né amore, né signoria non vuol compagnia; però governa pur tu, che sei Signore ... BERTOLDO Tu l'hai indovinato alla prima e non mi puoi castigare altrimente perch'io mi son ingegnato per adempire quanto avea promesso di fare ... RE Orsù, poiché questa è stata tua invenzione, io ti perdono; ma come hai tu ordita questa diavoleria? BERTOLDO Io sono andato a trovar colei alla quale tu concedesti lo specchio e gli ho dato ad intendere che tu volevi di nuovo farlo spezzare e darne la metà alla sua avversaria, e di più che tu avevi ordinato che ogn'uomo pigliasse sette mogli e perciò costei aveva radunato così gran numero di femine insieme e hanno fatto lo schiamazzo che tu hai sentito ... BERTOLDO Io non toccherò più le corde di questa cittera, ma attenderemo ad altro e saremo amici ... BERTOLDO Ancora, l'acqua cheta e l'uomo che tace, non mi piace ... La Regina manda a domandar Bertoldo al Re, perché lo vuol vedere ... Mentre ragionavano così famigliarmente il Re e Bertoldo, gionse un messo da parte della Regina, il qual disse al Re come la Regina desiderava di vedere Bertoldo, pregando sua Maestà a mandarglielo; e perché ella aveva inteso che costui si pigliava spasso di burlar le donne, aveva fatto pensiero di farlo bastonare ben bene; onde il Re, udito la dimanda della Regina, volto a Bertoldo, gli disse: RE La Regina ha mandato a domandarti ... BERTOLDO Tanto per male, quanto per bene si portano le ambasciate ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 4)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... BERTOLDO Il riso della corte non si confà con quello della villa ... BERTOLDO La donna irata, la fiamma impicciata e la padella forata son di gran danno in casa ... BERTOLDO Il gambaro spesse volte salta fuora della padella per salvarsi, e si trova nelle bragie ... BERTOLDO Sotto la scuffia bianca spesso vi sta la tigna ascosa ... BERTOLDO Mal si può destricare, quando i capi sono avviluppati ... BERTOLDO Non si può combattere contra più forti di sé ... BERTOLDO Al buon confortatore non duole il capo ... RE Temi tu forsi che la Regina ti facci dispiacere? BERTOLDO Donna iraconda, mar senza sponda ... BERTOLDO In ultimo se ne dirà, e tal ride che piangerà ... Bertoldo è condotto dalla Regina ... Così Bertoldo fu condotto dalla Regina, la quale avendo inteso, come vi dissi, la burla fatta a quelle donne il giorno innanzi, aveva fatto preparare alquanti bastoni e commesso alle sue donne che, serratolo in una camera, gli sbattessero ben bene la polvere di sul mantello; e, subito ch'essa lo vide, mirando quel mostruoso aspeto, tutta sdegnata, disse: REGINA Mira che ceffo di babuino ... BERTOLDO Il laveggio grida dietro la padella ... REGINA Come t'addimandi tu? BERTOLDO Io non domando nulla ... REGINA Come ti chiami? BERTOLDO Chi mi chiama, io gli rispondo ... BERTOLDO Io non mi sono mai pelato, ch'io mi ricorda Mentre che la Regina interrogava Bertoldo, una delle serve portò di nascosto un vaso pieno d'acqua per fargli batter dentro il sedere, ma il villano astuto, accortosi di ciò, stava molto bene avvertito, e subito pensò una nuova astuzia, seguitando pur la Regina il suo parlare ... Astuzia di Bertoldo, perché non gli fusse bagnato il podice ... REGINA Come fai tu tante astuzie, che tu pari un indovino? BERTOLDO Ogni volta che mi vien adacquato il sedere, io indovino ogni cosa, e so se una donna fa l'amore e se ella ha mai fatto errore con alcuno, e s'ella è casta overo impudica; e in somma io indovino ogni cosa, e se vi fusse chi mi volesse bagnar di dietro io vi saprei dir ogni cosa adesso, adesso ... Bertoldo scampa la furia dell'acqua ... Onde, vedendosi il povero Bertoldo in così gran pericolo, ricorse di nuovo all'usata astuzia, e rivolto a loro così disse: Nuova astuzia di Bertoldo per non esser bastonato ... BERTOLDO Quella di voi che ha trattato di avvelenar il Re alla mensa, quella sia la prima a pigliare il legno e percuotermi, ch'io mi contento ... Allora tutte s'incominciarono a guardare l'una con l'altra, dicendo: «Io non ho mai pensato di far questo»; «Né io», rispondeva l'altra, e così di mano in mano risposero tutte e per sino la Regina, a tale ch'esse tornarono i bastoni al suo luogo e il sagacissimo e buon Bertoldo restò illeso da quelle aspre percosse per allora ... La Regina brama che Bertoldo sia bastonato per ogni modo ... La Regina, che tuttavia ardeva di sdegno contra Bertoldo, e volendo per ogni modo ch'ei fosse bastonato, mandò a dire alle sue guardie che nell'uscir fuora lo bastonassero senza remissione alcuna e lo fece accompagnare a quattro dei suoi servi, i quali poi gli portassero la nuova di tutto quello ch'era successo ... Astuzia sottilissima di Bertoldo, per non essere percosso dalle guardie ... Quando Bertoldo vidde che in modo alcuno non la poteva fuggire, ricorse all'usato giudicio e, volto alla Regina disse: «Poi ch'io veggio chiaramente che pur tu vuoi ch'io sia bastonato, fammi questa grazia: ti prego in cortesia, che la domanda è onesta e la puoi fare, in ogni modo a te non importa pur ch'io sia bastonato, di' a questi tuoi che mi vengono accompagnare, che dicano alle guardie che portino rispetto al capo e che elle menino poi il resto alla peggio» ... La Regina, non intendendo la metafora, comandò a coloro che dicessero alle guardie che portassero rispetto al capo e che poi menassero il resto alla peggio che sapevano; e così costoro, con Bertoldo innanzi, s'inviarono verso le guardie, le quali aveano di già i legni in mano per servirlo della buona fatta; onde Bertoldo incominciò a caminare innanzi agli altri di buon passo, sì che era discosto da loro un buon tratto di mano ... Quando coloro che l'accompagnavano viddero le guardie all'ordine per far il fatto ed essendo omai Bertoldo arrivato da quelle, cominciarono da discosto a gridare che portassero rispetto al capo e che poi menassero il resto alla peggio, che così aveva ordinato la Regina ... I servi sono bastonati in cambio di Bertoldo ... Le guardie, vedendo Bertoldo innanzi agli altri, pensando che esso fusse il capo di tutti, lo lasciarono passare senza fargli offesa alcuna, e quando giunsero i servi gli cominciarono a tempestare di maniera con quei bastoni che gli ruppero le braccia e la testa, e in somma non vi fu membro né osso che non avesse la sua ricercata di bastone ... sì tutti pesti e fracassati tornarono alla Regina, la quale, avendo udito che Bertoldo con tale astuzia s'era salvato e aveva fatto bastonare i servi in suo luoco, arse verso di lui di doppio sdegno e giurò di volersene vendicare, ma per allora celò lo sdegno che ella avea, aspettando nuova occasione; facendo in tanto medicare i servi, i quali, come vi dissi, erano stati acconci per le feste, come si suol dire ... Bertoldo torna dal Re, e fa una burla a un parasito ... Venuto l'altro giorno, la sala reggale s'incominciò a empire di cavalieri e baroni, secondo il solito, e Bertoldo non mancò di comparire al modo usato; là onde vedutolo il Re, lo chiamò a sé e disse: RE E bene, come passò il negozio fra te e la Regina? BERTOLDO Dall'orlo alla scarpa vi fu poco vantaggio ... BERTOLDO Chi sa ben veleggiare passa ogni golfo sicuramente ... BERTOLDO La tempesta s'è scaricata sopra d'altri ... RE Credi tu che sia tornato sereno? BERTOLDO Io lasciai il cielo molto turbato ... «No, no – rispose Fagotto – io non ho paura di lui», e volto verso Bertoldo con un zeffo stravagante le disse: FAGOTTO Che dici tu barbagianni caduto del nido? BERTOLDO Con chi parli tu, allocco spennacchiato? FAGOTTO Quante miglia sono dal far della luna ai Bagni di Lucca? BERTOLDO Quanto fai tu dal caldaron della broda alla stalla? FAGOTTO Per che causa fa la gallina negra l'ova bianche? BERTOLDO Per che causa il staffile del Re fa venire nere a te le chiappe di Fabriano? FAGOTTO Chi sono più, i Turchi o gli Ebrei? BERTOLDO Chi sono più, quelli che tu hai nella camiscia o nella barba? FAGOTTO Il villano e l'asino nacquero tutti due a un parto istesso? ... BERTOLDO Il gnattone e il porco ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 5)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... mangiano tutti due ad un'istessa conca? FAGOTTO Quant'è che tu non hai mangiato rape? BERTOLDO Quant'è che non t'è stato dato la coperta? FAGOTTO Sei tu un bufalo o una pecora? BERTOLDO Non mettere in ballo i tuoi parenti ... FAGOTTO Sin quando starai tu a lasciar da parte le tue astuzie? BERTOLDO Quando tu lascierai stare di leccare i piatti di cucina ... BERTOLDO Al porco e alla rana non gli levare il fango ... BERTOLDO Il nibbio e l'avoltore vanno sempre dietro le carogne ... BERTOLDO Chi si loda s'imbroda ... BERTOLDO E l'adulatore è un brutto mostro ... BERTOLDO Non fu mai gallo senza cresta, né parassito senza adulazione ... BERTOLDO Le ridono di te, che sei una bestia ... BERTOLDO Meglio è avere rappezzato le calze che il mostaccio come hai tu ... Ma Bertoldo, che per aver ragionato assai aveva la bocca piena di saliva, né sapendo dove sputare, essendo ornata la sala tutta e le pareti di panni di seta e d'oro, disse al Re: «Dove vuoi tu ch'io sputi?» Disse il Re: «Va, sputa in piazza» ... Allora Bertoldo voltossi verso Fagotto, qual era tutto calvo, come già vi dissi, gli sputò in mezo della testa, onde costui alterato si querelò innanzi al Re dell'ingiuria fatta ... Disse Bertoldo: «Il Re mi ha dato licenza ch'io sputi in piazza; e qual è la più bella piazza quanto la tua testa? Non si dice per proverbio, testa calva, piazza da pedocchi? Ecco dunque ch'io non ho fatto errore alcuno, e che io ho sputato in piazza secondo la commissione del Re» ... Tutta la corte diede ragione a Bertoldo, e Fagotto spazzandosi la zucca convenne aver pazienza; e avrebbe voluto esser digiuno di essersi mai impacciato con lui; e tutti n'ebbero gran piacere perché costui faceva professione di bellissimo ingegno e dava delle canzoni a tutti; e ora non ardiva a pena di alzare più gli occhi per vergogna, e fu quasi per andarsi a impiccare per il dispiacere ... E perché era sera, il Re accomiatò tutti i suoi baroni e disse a Bertoldo che tornasse da lui il dì seguente, ma che non fusse né nudo né vestito ... Astuzia galante di Bertoldo nel tornare innanzi al Re nel modo ch'ei gli aveva detto ... Venuta la mattina, Bertoldo comparve alla presenza del Re involto in una rete da pescare, e il Re, vedutolo a quella maniera, gli disse: RE Perché sei tu comparso così alla presenza mia? BERTOLDO Non dicesti tu ch'io tornassi a te questa mane e che io non fosse né nudo né vestito? RE Sì, dissi ... BERTOLDO Ed eccomi involto in questa rete, con la quale parte copro delle membra, e parte restano scoperte ... RE Dove sei stato fino ad ora? BERTOLDO Dove son stato più non sono, e dove son ora non vi può stare altri che me ... RE Che cosa fa tuo padre, tua madre, tuo fratello e tua sorella? BERTOLDO Mio padre d'un danno ne fa due; mia madre fa alla sua vicina quello che non gli farà mai più; mio fratello quanti ne trova, tanti ne ammazza; e mia sorella piange di quello ch'ella ha riso tutto quest'anno ... BERTOLDO Mio padre, nel campo desiderando di chiudere un sentiero, vi pone dei spini; onde quei che solevano passare per detto sentiero, passano or di qua or di là dai detti spini, a tale che d'un solo sentiero, che vi era, ne viene a far due ... RE Qual è il più lungo giorno che sia? BERTOLDO Quello che si sta senza mangiare ... RE Qual è la più gran pazzia dell'uomo? BERTOLDO Il riputarsi savio ... RE Per che causa vien più presto canuta la testa che la barba? BERTOLDO Perché i capelli son nati prima della barba ... RE Qual è quel figlio che pela la barba a sua madre? BERTOLDO Il fuso ... RE Qual è quell'erba che fin i ciechi la conoscono? BERTOLDO L'ortica ... RE Qual è quella femina che balla sempre nell'acqua e mai non si lava i piedi? BERTOLDO La barca ... RE Qual è colui che si serra in prigione da sua posta? BERTOLDO Il bigatto, o cavaliero da seta ... RE Qual è il più tristo fiore che sia? BERTOLDO Quello ch'esce della botte quando si finisce il vino ... RE Qual è la più sfacciata cosa che sia? BERTOLDO Il vento, che si caccia fin sotto i panni delle donne ... RE Qual è colei che nessun non la vuole in casa? BERTOLDO La colpa ... RE Qual è quel storto che taglia le gambe a tutti i dritti? BERTOLDO Il ferro, overo falce da mietere il grano ... RE Qual è la più gramma femina che sia? BERTOLDO La gramma da fare il pane ... RE Quanti anni hai tu? BERTOLDO Chi numera gli anni fa conto con la morte ... RE Qual è la più bianca cosa che sia? BERTOLDO Il giorno ... RE Più del latte? BERTOLDO Più del latte e della neve ancora ... BERTOLDO Oh infelicità e miseria delle corti ... Astuzia ingegnosa di Bertoldo, per non aver delle busse ... Andò dunque Bertoldo e prese un secchio di latte e secretamente lo portò nella camera del Re e serrò tutte le finestre, ed era mezogiorno ed entrando il Re nella camera venne a urtare nel detto secchio di latte e lo roversò tutto, e poco vi mancò ch'ei non cadesse con la faccia per terra; onde tutto irato fece aprire i balconi e, vedendo quel latte sparso per terra ed esso avere urtato in quel secchio, cominciò a gridare, dicendo: RE Chi è stato colui che ha posto quel secchio di latte nella camera mia e ha serrato le finestre acciò ch'io v'urti dentro? BERTOLDO Sono stato quell'io, per provarti che il giorno è più bianco e più chiaro del latte, perché se il latte fosse stato più bianco del giorno egli t'avria fatto lume per la camera e non averesti urtato nel secchio, come hai fatto ... BERTOLDO Io mi ritiro e il Ciel voglia ch'ella non sia trista nuova per me ...