Amico

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Informazioni sulla parola amico e giochi di parole


Parola di vocabolario amico: aggettivo costituito da cinque lettere, di cui due consonanti e tre vocali.

Le lettere che costituiscono la parola sono: a, m, i, c, o, ossia una a, una m, una i, una c e una o.

Parola con le lettere invertite: ocima.

Altre parole di tipo aggettivo costituite da cinque lettere, di cui due consonanti e tre vocali: acido, amaro, ameno, ampio, anale, arabo, arido, avaro, buono.

Parole che contengono la parola amico:


Parole che contengono all'interno la parola data: nessuna parola disponibile.

Parole che iniziano con la parola data: nessuna parola disponibile.

Parole che finiscono con la parola data: balsamico (balsamico).

Parole contenute nella parola amico:


Parole contenute all'interno della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole contenute all'inizio della parola data: ami (amico).

Parole contenute alla fine della parola data: nessuna parola disponibile.

Anagrammi della parola amico:

Nessun anagramma della parola data disponibile.

Parole ottenute sostituendo una sola lettera della parola amico:


Parole ottenute per sostituzione di una lettera all'interno della parola data: amido (amido).

Parole ottenute per sostituzione della lettera iniziale della parola data: emico (emico), umico (umico).

Parole ottenute per sostituzione della lettera finale della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute eliminando una sola lettera della parola amico:

Nessuna parola ottenuta per eliminazione di una sola lettera della parola data disponibile.

Parole ottenute aggiungendo una sola lettera alla parola amico:


Parole ottenute per aggiunta di una lettera all'interno della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute per aggiunta di una lettera all'inizio della parola data: gamico (gamico).

Parole ottenute per aggiunta di una lettera alla fine della parola data: nessuna parola disponibile.

Sciarade con la parola amico:

Sciarade semplici, ottenute giustapponendo alla parola altre parole: nessuna parola disponibile.

Nomi di persona e di animali associabili alla parola amico


Nomi di persona e di animali costituiti da cinque lettere, di cui due consonanti e tre vocali:

Aabid, Aadam, Aadan, Aadil, Aahna, Aakav, Aakif, Aakil, Aalam, Aaley, Aalif, Aalim, Aalok, Aamil, Aamin, Aamir, Aamor, Aanan, Aaqib, Aaqil, Aarah, Aarav, Aaric, Aarif, Aarne, Aarod, Aaron, Aasaf, Aasif, Aasim, Aatif, Aatiq, Aatto, Aatun, Aazim, Abaan, Abana, Abasi.

Nomi di persona e di animali costituiti soltanto dalle lettere della parola amico:

Nessun nome contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di persona e di animali costituiti dalle lettere della parola amico e da altre lettere:

Abercrombie, Amancio, Amberonica, Americo, Anmico, Assumpcio, Assumpicio, Cameronica, Camillo, Camilo, Camomilla, Caoimhe, Caoimhin, Casimiro, Chaakmongwi, Chamois, Chamomile, Champion, Cheno Marino, Chimola, Chioma, Cinnamon, Clarimond, Clarimonde, Climaco, Coiseam, Colombain, Colombina, Columbia, Columbina, Comelia, Cosima, Cosmina, DiMarco, Domanica, Domaniciqu, Domanick, Domanicka, Domanico, Domenica, Domenicka, Domica, Domiduca, Dominica, Dominicka, Dominickolas, Domnica, Domnicka, Domonica, Domonicka.

Città associabili alla parola amico


Nomi di città costituiti da cinque lettere, di cui due consonanti e tre vocali:

Acate (in provincia di Ragusa), Acuto (in provincia di Frosinone), Adria (in provincia di Rovigo), Agira (in provincia di Enna), Algua (in provincia di Bergamo), Alife (in provincia di Caserta), Allai (in provincia di Oristano), Amaro (in provincia di Udine), Amato (in provincia di Catanzaro), Ameno (in provincia di Novara), Anela (in provincia di Sassari), Anzio (in provincia di Roma), Aosta (in provincia di Aosta), Apice (in provincia di Benevento), Apiro (in provincia di Macerata), Ardea (in provincia di Roma), Arena (in provincia di Vibo Valentia), Arese (in provincia di Milano), Arola (in provincia di Verbano-Cusio-Ossola), Arona (in provincia di Novara), Ascea (in provincia di Salerno), Asola (in provincia di Mantova), Asolo (in provincia di Treviso), Asuni (in provincia di Oristano), Atina (in provincia di Frosinone), Aulla (in provincia di Massa-Carrara), Avise (in provincia di Aosta), Avola (in provincia di Siracusa), Azzio (in provincia di Varese), Badia (in provincia di Bolzano), Bairo (in provincia di Torino), Baiso (in provincia di Reggio nell'Emilia), Baone (in provincia di Padova), Bieno (in provincia di Trento), Bione (in provincia di Brescia).

Nomi di città costituiti soltanto dalle lettere della parola amico:

Moimacco (in provincia di Udine).

Nomi di città costituiti dalle lettere della parola amico e da altre lettere:

Accumoli (in provincia di Rieti), Andorno Micca (in provincia di Biella), Arcinazzo Romano (in provincia di Roma), Azzano Decimo (in provincia di Pordenone), Borgo San Giacomo (in provincia di Brescia), Bovisio-Masciago (in provincia di Monza e della Brianza), Caerano di San Marco (in provincia di Treviso), Cagnano Amiterno (in provincia di L'Aquila), Cairo Montenotte (in provincia di Savona), Calamonaci (in provincia di Agrigento), Camaiore (in provincia di Lucca), Cambiago (in provincia di Milano), Cambiano (in provincia di Torino), Camerino (in provincia di Macerata), Camigliano (in provincia di Caserta), Camino (in provincia di Alessandria), Camino al Tagliamento (in provincia di Udine), Camisano (in provincia di Cremona), Camisano Vicentino (in provincia di Vicenza), Camogli (in provincia di Genova), Campagnano di Roma (in provincia di Roma), Campagnatico (in provincia di Grosseto), Campagnola Emilia (in provincia di Reggio nell'Emilia), Campello sul Clitunno (in provincia di Perugia), Campi Bisenzio (in provincia di Firenze), Campiglia Cervo (in provincia di Biella), Campiglione Fenile (in provincia di Torino), Campione d'Italia (in provincia di Como), Campitello di Fassa (in provincia di Trento), Campo di Giove (in provincia di L'Aquila), Campo di Trens (in provincia di Bolzano), Campo Ligure (in provincia di Genova), Campo San Martino (in provincia di Padova), Campobello di Licata (in provincia di Agrigento), Campobello di Mazara (in provincia di Trapani), Campochiaro (in provincia di Campobasso), Campodimele (in provincia di Latina), Campodipietra (in provincia di Campobasso), Campodolcino (in provincia di Sondrio), Campofelice di Fitalia (in provincia di Palermo), Campofelice di Roccella (in provincia di Palermo), Campofilone (in provincia di Fermo), Campofiorito (in provincia di Palermo), Campoformido (in provincia di Udine), Campogalliano (in provincia di Modena), Campoli Appennino (in provincia di Frosinone), Campoli del Monte Taburno (in provincia di Benevento), Campolieto (in provincia di Campobasso), Campolongo Maggiore (in provincia di Venezia), Campolongo Tapogliano (in provincia di Udine).

Argomenti e tag correlati alla parola amico


Argomenti che contemplano il tag amico:

amico silenzio, condimento amico, cuore amico, drink amico, gentiluomo amico, lavoratore amico, resta amico.

Tag correlati al tag amico:

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Frasi, immagini, articoli e libri contenenti la parola amico


Frasi che contengono la parola amico

Alcune frasi che contengono la parola amico:

Cane migliore amico dell'uomo
Il cane è il migliore amico dell'uomo, ma l'uomo non è il migliore amico del cane
Amicizia sincera
C'è più affetto in una amicizia sincera che in un amore bugiardo, ed è per questo che preferisco averti come amico che come ragazzo
Amicizia con un vero amico
Con un vero amico l'amicizia non termina, ogni volta, con la realizzazione di un favore, per poi rinascere con la successiva richiesta di un nuovo favore
Il vero amico
Il vero amico è quello che non parla mai di amicizia ma si comporta sapendo bene cosa essa sia
Chi trova un amico trova molto più di un tesoro
I buoni amici sono così rari che paragonarli semplicemente ad un tesoro è riduttivo quando li si trova. Chi trova un amico trova molto più di un tesoro, trova la speranza di non essere più solo



Libri che contengono la parola amico

Alcuni libri che contengono la parola amico:

Confessioni di un Italiano (pagina 105)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma a Portogruaro mi si rizzava dinanzi come una larva la faccia cadaverica e beffarda di Giulio: io aveva paura, rabbia, rimorso; mi pareva ch'egli avesse diritto di chiamarmi amico sleale e traditore e che la Pisana avesse fiutato meglio di me la innata viltà del mio cuore quando aveva sospettato che non pel bene di Giulio ma pel mio io cercassi distoglierla affatto dal Venchieredo ... Quando mai era io stato l'amico di Giulio? Non era anzi egli stato il primo a romper guerra con me, rubandomi l'affetto della Pisana, o almeno attirandone a sé la parte più fervida e bramata? Qual amante sfortunato non ha aperto l'adito alla rivincita e non se ne giova? E poi non aveva io adoperato verso di lui con ottime intenzioni? Se queste intenzioni in mano della fortuna le avean servito per favorir me, doveva io confessarmi colpevole; o non piuttosto approffittar della mia ventura, giacché me ne cadeva il destro? — La coscienza non s'acquetava a questi argomenti ... “È vero”, rispondeva, “è vero che non vi è ragione alcuna per cui tu debba essere l'amico di Giulio; ma quante cose non accadono senza apparente ragione? La stima, la somiglianza delle indoli, la compassione, la simpatia generano l'amicizia ... Il fatto sta che per quanto tu dovessi odiar Giulio, appena arrivato da Venezia, la sua miseria i suoi tormenti te lo hanno fatto amare; gli dimostrasti affetto d'amico; tanto basta perché tu debba allontanare perfino il solo dubbio che le tue profferte d'allora non fossero sincere ...
Confessioni di un Italiano (pagina 139)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Lo voglio, Carlino, lo voglio; se mi sei amico devi accontentarmi d'una grazia ... Leopardo, io ti vendicherò: ti giuro che ti vendicherò! — Zitto, zitto, amico mio; non destare mia moglie che dorme ... — Vedi amico? fino a ieri ci pensava, ma mi difendeva valorosamente ... Serba, amico mio, la tua candida fede; questo ti raccomando, perch'ella è se non altro incentivo potente ad imprese belle ed onorate ...
Confessioni di un Italiano (pagina 244)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Mi presentava il suo valoroso amico, il maggiore Rossaroll stesso che dalla lunghissima prigionia aveva sì affievolita la vista, ma non affranta per nulla l'invitta forza d'animo ... — Non lo nego; hai sofferto delle grandi sciagure, amico mio; ma ci hai qui delle consolazioni massicce — (e stringeva fra le nocca dell'indice e del medio le guance rotondette della Pisana) ... Amico mio, se hai figliuoli in istato di prender moglie, affidali a me: guarentisco loro delle belle cicciotte e qualche milioncino di reali ...
Decameron (pagina 35)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Osbech, sentendo questo, il suo essercito ragunato, prima che da' due potentissimi signori fosse stretto in mezzo, andò contro al re di Capadocia, lasciata nelle Smirre a guardia d'un suo fedele famigliare e amico la sua bella donna e col re di Capadocia dopo alquanto tempo affrontatosi combatté, e fu nella battaglia morto e il suo essercito sconfitto e disperso ... Il famigliar d'Osbech, il cui nome era Antioco, a cui la bella donna era a guardia rimasa, ancora che attempato fosse, veggendola così bella, senza servare al suo amico e signor fede di lei s'innamorò: e sappiendo la lingua di lei (il che molto a grado l'era, sì come a colei alla quale parecchi anni a guisa quasi di sorda e di mutola era convenuta vivere, per lo non aver persona inteso né essa essere stata intesa da persona), da amore incitato cominciò seco tanta familiarità a pigliare in pochi dì, che non dopo molto, non avendo riguardo al signor loro che in arme e in guerra era, fecero la dimestichezza non solamente amichevole ma amorosa divenire, l'uno dell'altro pigliando sotto le lenzuola maraviglioso piacere ... Col quale tornando per ventura un mercatante cipriano, da lui molto amato e sommamente suo amico, sentendosi egli verso la fine venire, pensò di volere e le sue cose e la sua cara donna lasciare a lui ... E il vero che d'una cosa contentissimo muoio, per ciò che, pur dovendo morire, mi veggio morir nelle braccia di quelle due persone le quali io più amo che alcune altre che al mondo ne sieno, cioè nelle tue, carissimo amico, e in quelle di questa donna, la quale io più che me medesimo ho amata poscia che io la conobbi ... ” L'amico mercatante e la donna similmente, queste parole udendo, piangevano; e avendo egli detto, il confortarono e promisongli sopra la lor fede di quel fare che egli pregava, se avvenisse che el morisse ...
Decameron (pagina 98)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Avvenne adunque, non molto tempo appresso queste parole, che, opera di Crivello, Giacomino andò con un suo amico a cenare; e fattolo sentire a Giannole, compose con lui che, quando un certo cenno facesse, egli venisse e troverebbe l'uscio aperto ... Venuta la sera, non sappiendo i due amanti alcuna cosa l'un dell'altro, ciascun sospettando dell'altro, con certi compagni armati a dovere entrare in tenuta andò: Minghino co' suoi a dovere il segno aspettar si ripose in casa d'un suo amico vicin della giovane, Giannole co' suoi alquanto dalla casa stette lontano ... Giacomino, il quale de' suoi dì assai cose vedute avea e era di buon sentimento, rispose brievemente: “Signori, se io fossi a casa mia come io sono alla vostra, mi tengo io sì vostro amico, che né di questo né d'altro io non farei se non quanto vi piacesse; e oltre a questo più mi debbo a' vostri piaceri piegare in quanto voi a voi medisimi avete offeso, per ciò che questa giovane, forse come molti stimano, non è da Cremona né da Pavia, anzi è faentina, come che io né ella né colui da cui io l'ebbi non sapessimo mai di cui si fosse figliuola: per che di quello che pregate tanto sarà per me fatto quanto me ne imporrete ... ” I valenti uomini, udendo costei essere di Faenza, si maravigliarono; e rendute grazie a Giacomino della sua liberale risposta, il pregarono che gli piacesse di dover loro dire come costei alle mani venuta gli fosse e come sapesse lei essere faentina; a' quali Giacomin disse: “Guidotto da Cremona fu mio compagno e amico; e venendo a morte mi disse che quando questa città da Federigo imperadore fu presa, andatoci a ruba ogni cosa, egli entrò co' suoi compagni in una casa e quella trovò di roba piena esser dagli abitanti abandonata, fuor solamente da questa fanciulla, la qual, d'età di due anni o in quel torno, lui sagliente su per le scale chiamò padre ...