L'energia vitale dei Chakra per l'equilibrio e il benessere

Anteprima in esclusiva del libro L'energia vitale dei Chakra per l'equilibrio e il benessere fisico e spirituale, acquistabile qui, pubblicata per gentile concessione dell'autore Adrien Barsini. Tutti i diritti riservati. Vietata la copia, anche parziale.

Sommario


Introduzione
Capitolo 1: definizione dei Chakra
Capitolo 2: importanza dei Chakra
Capitolo 3: i sette Chakra principali
Chakra n. 1: Muladhara
Chakra n. 2: Svadhisthana
Chakra n. 3: Manipura
Chakra n. 4: Anahata
Chakra n. 5: Vishuddha
Chakra n. 6: Ajna
Chakra n. 7: Sahasrara
Capitolo 4: approfondimenti sul Chakra della radice
Bilanciamento del Chakra della radice
Capitolo 5: oli essenziali utili per i Chakra
Capitolo 6: esercizi yoga per riequilibrare i Chakra
Esercizi con il settimo Chakra, Sahasrara, o Chakra della corona
Esercizi con il sesto Chakra, Ajna, o Chakra del terzo occhio
Esercizi con il quinto Chakra, Vishuddha, o Chakra della gola
Esercizi con il quarto Chakra, Anahata, o Chakra del cuore
Esercizi con il terzo Chakra, Manipura, o Chakra del plesso solare
Esercizi con il secondo Chakra, Svadhisthana, o Chakra sacrale
Esercizi con il primo Chakra, Muladhara, o Chakra della radice
Capitolo 7: come aprire il Chakra Anahata, il Chakra del cuore

Introduzione


La parola "chakra" significa "ruota" o "cerchio" in lingua sanscrita, con riferimento all'energia che fluisce nel corpo umano circolarmente, la qual cosa dovrebbe già far intuire il tipo di argomento che ruota - è il caso di dirlo - attorno a questi "centri energetici" che governano l'energia vitale dell'individuo e gli consentono, ad esempio, di mettere in atto le sue capacità psico-fisiche e di esprimere la sua creatività.
Spesso si sente parlare di Chakra e di tutto ciò che vi ruota intorno come se si trattasse di una pratica inconsistente e inutile per fanatici del New Age, ma in realtà sotto questo termine si cela un mondo estremamente complesso e articolato, preso molto sul serio da una moltitudine di persone che crede di potersi migliorare seguendo i suoi dettami.
L'argomento, quindi, ha un impatto culturale rilevante e non andrebbe assolutamente liquidato come una stupidaggine, come una perdita di tempo per chi lo studia e ne mette in pratica i precetti; si tratta di una vera e propria disciplina che coinvolge la mente e il corpo e che, a detta dei suoi sostenitori, sarebbe davvero in grado di migliorare lo stato di salute psico-fisica dei praticanti, purché, chiaramente, questi ne eseguano i principi filosofici e gli esercizi fisici previsti correttamente e con impegno.
In quest'ottica, spesso si vivono periodi bui, con problemi di salute vari, perché i propri Chakra, i propri centri energetici dove fluisce energia vitale, divengono squilibrati, quindi è importante capire come migliorare la propria situazione rimettendo in salute i Chakra.
Questa piccola guida introduce la materia dei Chakra spiegando alcuni concetti di base a chi si avvicina all'argomento e quindi non ne è particolarmente ferrato. Risulterebbe, molto probabilmente, superflua per chi è già addentro alla questione e gradirebbe un manuale molto approfondito sull'argomento, per scoprirne nuove peculiarità, nuovi dettagli.
In questa guida, oltre a definire la questione che ruota attorno a questi "centri di energia", si accennerà, senza quindi entrare nel dettaglio, ad alcuni esercizi dello yoga per risanare i Chakra che si sono squilibrati, dato che questa pratica ascetica e meditativa divenuta così popolare negli anni costituisce uno strumento molto valido anche per raggiungere questo scopo. Ciò è importante per comprendere il legame che esiste tra varie materie e discipline che affondano le loro radici nella tradizione orientale, che ormai si è diffusa abbondantemente anche nel mondo occidentale, con benefici per studiosi e praticanti.

Capitolo 1: definizione dei Chakra


I Chakra sono organi sottili, appartenenti al livello astrale, e consistono in "centri di attrazione ed emanazione energetica" che sono disposti lungo la colonna vertebrale e la testa, ossia in specifiche zone del corpo umano dove viene convogliata energia e da dove viene emanata energia, intesa come forza vitale, prana, termine che appunto significa letteralmente "vita".
In sostanza, i Chakra prelevano l'energia che scorre naturalmente nel corpo e la trasformano per poi ridistribuirla attraverso tutto il corpo, la mente e lo spirito, fungendo così da invisibile mezzo di trasformazione dell'energia.
Non a caso la parola "chakra" significa "ruota" o "cerchio" in Sanscrito, con riferimento all'energia che fluisce nel corpo umano circolarmente attraverso le cosiddette Nadi, che si comportano come dei canali di distribuzione; tra parentesi, accennando a quest'ultima questione, le Nadi principali sono tre: Ida, che trasporta la polarità energetica femminile, Pingala, che trasporta la polarità energetica maschile, e Sushumna, che rappresenta il canale centrale che si estende lungo la colonna vertebrale.
La tradizione orientale considera, infatti, che gli esseri viventi dispongono, oltre che di un corpo fisico, anche di un corpo sottile, denominato vajrakõya, ossia corpo di vajra, nelle cui Nadi e nei cui Chakra scorrono flussi di "energia sottile"; i Chakra, accumulando tale energia, consentono alla vita di esprimersi e all'uomo di avere una attività intellettuale, emotiva e spirituale.
Secondo le indicazioni della tradizione indiana, i Chakra vengono raffigurati come fiori di loto con diversi numeri di petali, sui quali sono riportati dei segni, dei grafemi dell’alfabeto sanscrito; dentro ogni figura rappresentativa circolare, che ha un colore specifico ben preciso, è raffigurato il simbolo di un elemento cosmico, un mantra generatore, una sorta di divinità responsabile della specifica funzionalità.
I Chakra principali consistono nei cosiddetti sette centri energetici lungo la spina dorsale e rappresentano una componente essenziale della vita di tutti i giorni.
Risvegliare questi "sette centri di energia" richiede tempo e pratica, ma facendo ogni giorno una breve sessione di esercizi, ad esempio di esercizi yoga, potrai iniziare a sfruttare queste potenti fonti di energia e arricchire la tua vita.

Capitolo 2: importanza dei Chakra


L'importanza di questi centri energetici risiede nel fatto che il benessere dell'individuo dipende da come le energie fluiscono lungo i suoi Chakra. Uno squilibrio dei Chakra può portare a problemi di varia natura, quindi bisogna intervenire prontamente ogniqualvolta un Chakra richiede un risanamento.
I Chakra, infatti, nella situazione in cui sono sviluppati a dovere, rilasciano energia che può venir impiegata dall'individuo in vario modo, ad esempio per dare libero sfogo alla sua creatività e al potenziamento delle sue capacità.
Del resto, per ripristinare il buon funzionamento di un centro energetico si può agire su più fronti, praticando esercizio fisico, anche poco impegnativo, e rilassando, purificando la mente, attività queste che notoriamente fanno bene alla salute di chiunque, anche di chi non crede molto nella validità della materia in oggetto. La meditazione assume un ruolo cruciale in questo frangente e, se praticata a dovere, può portare a benefici inimmaginabili.
Lo stato di salute di un individuo dipende, quindi, dall'energia che viene sprigionata da ciascun Chakra. Aprire un Chakra significa appunto attivare a dovere l'energia che fluisce a partire da esso, con conseguente beneficio psico-fisico per la persona.

Capitolo 3: i sette Chakra principali


I sette Chakra principali sono i seguenti:

Primo Chakra: Muladhara, o Chakra della radice
Secondo Chakra: Svadhisthana, o Chakra splenico
Terzo Chakra: Manipura, o Chakra del plesso solare
Quarto Chakra: Anahata, o Chakra del cuore
Quinto Chakra: Vishuddha, o Chakra della gola
Sesto Chakra: Ajna, o Chakra del terzo occhio
Settimo Chakra: Sahasrara, o Chakra della corona



Come si può anche vedere in figura, il loro numero ordinale è crescente all'aumentare dell'altezza lungo la spina dorsale fino ad arrivare alla testa; in altre parole, il primo Chakra è quello che si trova più in basso, mentre il settimo Chakra è quello che si trova più in alto.
La zona di collocazione di ogni Chakra si trova in uno stato valutabile attraverso la condizione del Chakra corrispondente, che quindi ne costituisce una sorta di rappresentazione. I sette Chakra sono associati a sette ghiandole endocrine che regolano non solo l'assetto ormonale dell'organismo, ma anche gli stati emotivi e il comportamento dell'individuo.
La posizione dei Chakra lungo l’asse della colonna vertebrale è puramente convenzionale e i Chakra dal secondo al sesto sono collocati sia anteriormente che posteriormente. I Chakra sono raggruppabili in due gruppi: i tre del gruppo superiore sono connessi ad aspetti energetici legati alla spiritualità della persona, mentre i quattro del gruppo inferiore sono invece connessi ad aspetti energetici legati alla materialità e alla corporeità della persona.
La vicinanza dei Chakra alla terra non è, quindi, casuale, in quanto più un Chakra è posto in basso, più è legato a frangenti "terreni", pragmatici, ad aspetti pratici della vita; viceversa, più un Chakra è posto in alto, più è legato a frangenti "elevati", spirituali, ad aspetti della vita regolati dall'intelletto.
Un concetto molto importante è che i Chakra sono legati alla coesistenza di opposti: l'uomo si trova sospeso tra Terra e Cielo, tra la sfera materiale e la sfera spirituale, tra il piano fisico e il piano mentale.
Poiché i Chakra ruotano in modo vorticoso a varie velocità e a diverse frequenze emanando vibrazioni luminose e sonore, si può avere uno squilibrio, associabile ad una compromissione dello stato di salute psico-fisica dell'individuo, quando tale rotazione viene rallentata e la frequenza viene alterata.
Entrando nel dettaglio, le caratteristiche salienti di ognuno di questi sette Chakra sono le seguenti:

Chakra n. 1: Muladhara


Denominazione comune: Chakra della radice.
Posizione: parte bassa del bacino, tra coccige e pube.
Colore associato: rosso.
Caratteristiche: è responsabile della stabilità psichica dell'individuo, comprendendo in questa definizione la capacità di governare gli istinti primordiali, e dell'assorbimento delle energie della Terra per lo scaricamento delle tensioni tramite i rapporti sessuali.

Chakra n. 2: Svadhisthana


Denominazione comune: Chakra splenico o Chakra della milza.
Posizione: parte bassa del ventre.
Colore associato: arancione.
Caratteristiche: è responsabile della gioia di vivere, del piacere e della sessualità più piena.

Chakra n. 3: Manipura


Denominazione comune: Chakra del plesso solare o Chakra della città della gemma.
Posizione: parte alta del ventre.
Colore associato: giallo.
Caratteristiche: è responsabile della volontà, dell'autonomia e dell'autostima.

Chakra n. 4: Anahata


Denominazione comune: Chakra del cuore.
Posizione: petto.
Colore associato: verde.
Caratteristiche: è responsabile della capacità di amare e di provare sentimenti affini.

Chakra n. 5: Vishuddha


Denominazione comune: Chakra della gola.
Posizione: collo e clavicole.
Colore associato: azzurro.
Caratteristiche: è responsabile della creatività e della capacità di comunicazione.

Fine dell'anteprima.


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Argomenti: corpo umano,    libero sfogo,    gentile concessione,    spina dorsale,    colonna vertebrale

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