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Esperienze extracorporee OBE e viaggi astraliSommarioIntroduzione Capitolo 1: considerazioni e consigli preliminari Capitolo 2: riconoscere un'esperienza extracorporea Alcune peculiarità del viaggio astrale Capitolo 3: analisi e significato dell'esperienza Capitolo 4: una prima tecnica per fluttuare fuori dal proprio corpo Capitolo 5: una seconda tecnica per il viaggio astrale Capitolo 6: considerazioni e consigli finali IntroduzioneL'esperienza extracorporea, nota come OBE (a volte anche come OOBE), ossia Out of Body Experience in inglese, rappresenta un tema molto controverso riguardo al quale non mancano dibattiti, anche molto accesi, tra credenti sostenitori e non credenti contrari a prendere sul serio questo tipo di cose. Fatto sta che, a detta di chi ha vissuto esperienze di questo tipo, si tratta di eventi che, con la loro straordinarietà, cambiano la vita degli sperimentatori in modo radicale e non potrebbe non essere così, visto che evadere dalla quella che è considerata essere la realtà per entrare in contatto con quelli che sono visti come altri livelli di realtà non può di certo lasciare indifferenti anche gli animi meno sensibili. I viaggi astrali, o proiezioni astrali, non sono altro che un tipo di esperienza extracorporea, in cui si viaggia, uscendo temporaneamente dal proprio corpo fisico, alla volta di un nuovo livello esistenziale. Attenzione a non confondere il viaggio astrale con il sogno lucido; quest'ultimo è considerato essere puramente immaginario, mentre la proiezione astrale rappresenterebbe una esperienza reale dell'anima in un mondo popolato da spiriti e altre entità, in cui sarebbe possibile incontrare persone morte e vedere eventi passati e futuri. Si badi, però, al fatto che, nonostante da certi punti di vista si tratti di una pratica meravigliosa, incontrare, ad esempio, i propri cari defunti durante questa esperienza potrebbe portare ad addolorarsi. Uno dei motivi per cui i viaggi astrali sono importanti e stuzzicano la curiosità di molte persone è che potrebbero aiutare a trovare una risposta a chi si interroga sulla vita dopo la morte e sull'esistenza di diversi livelli di realtà, che forse, in alcuni casi, rendono la "realtà convenzionale" meno triste e dura. Anche per chi non credesse in questo genere di cose, potrebbe essere interessante approcciarsi ad un argomento che ha, quantomeno, una certa rilevanza culturale. Inoltre, è interessante il fatto che molte persone che riferiscono di avere avuto esperienze di questo tipo in passato non sposano (o perlomeno non sposavano) alcuna religione, non sono credenti né in una divinità e nell'Aldilà, né negli spiriti e in altro di questo genere; talvolta si tratta invece di persone molto materialistiche. Questa guida tratta l'argomento dell'OBE e, in particolare, del viaggio astrale fornendo al lettore neofita, che si avvicina all'argomento sapendone poco o nulla, una descrizione della questione e di alcuni metodi per provare ad effettuare il viaggio extracorporeo, con consigli pratici, sebbene senza alcuna presunzione di esaustività. Si tratta, insomma, di una piccola guida introduttiva all'argomento, di semplice lettura per comprendere la problematica senza perdersi nelle sue tante sfaccettature. Capitolo 1: considerazioni e consigli preliminariFermo restando il fatto di credere in questo genere di cose, la proiezione astrale può costituire un'esperienza meravigliosa e indimenticabile, dato che il corpo astrale, sottile, librandosi fuori dal corpo fisico, può far provare sensazioni inimmaginabili e far vivere esperienze incredibili. A tal riguardo si può anche pensare alle similitudini tra viaggi astrali ed esperienze di pre-morte, in cui alcune persone vedono un tunnel di luce bianca accecante e altre cose del genere quando la loro vita è agli sgoccioli o comunque appesa a un filo. Le esperienze extracorporee non devono essere necessariamente spirituali e possono essere vissute anche se non si crede negli spiriti o in una vita dopo la morte; basti pensare a quelle di premorte in cui l'esperienza può capitare all'improvviso anche a chi crede soltanto ad una sola vita e ad solo mondo strettamente materiale. La proiezione astrale indotta, però, ha bisogno di un certo slancio spirituale per essere praticata. Alcune persone credono che un viaggio astrale rappresenti una visita a piani superiori della realtà e per questo motivo desiderano ardentemente provare un'esperienza di questo tipo, ma il risultato non è sempre garantito; per alcune persone ci vuole molta pratica per ottenere il risultato, mentre per altre, più fortunate, esso potrebbe risultare molto naturale e immediato. Ad ogni modo, bisogna in primis desiderare con forza di farlo per avere più chances di riuscirci. Talvolta, con un certo sforzo, è anche possibile provare ad indurre una OBE al fine di rivivere gli eventi di una OBE precedente; questo fa capire il ventaglio di possibilità che si hanno a disposizione per intraprendere un cammino di questo tipo. L'idea è comunque quella di intraprendere un viaggio astrale quando si vuole, anche e soprattutto quando si è in perfetto stato di salute; il corpo astrale può infatti lasciare il corpo fisico e viaggiare verso il piano astrale quando si desidera, se si ha la giusta esperienza in materia per farlo. Per effettuare un viaggio astrale nel migliore dei modi occorre fare innanzitutto alcune considerazioni e adottare degli accorgimenti preliminari. Come praticamente sempre accade per le dottrine che puntano l'attenzione sulle capacità più occulte della mente e sulla spiritualità, che si prefiggono di sbloccare potenzialità inespresse dell'uomo, occorre assumere un atteggiamento positivo e di fiducia, non solo verso la materia in esame, ma anche verso se stessi e il prossimo. Non c'è cosa peggiore che iniziare un percorso di crescita o un viaggio spirituale con la mente piena di pensieri negativi, di pessimismo, di sfiducia e di critica; tali sentimenti vanno messi assolutamente da parte per lasciare spazio a sentimenti positivi che permettano davvero di elevare l'anima e la mente a livelli più alti. Non bisogna pensare a niente di negativo, o meglio, più realisticamente, non bisogna soffermarsi sui pensieri negativi che potrebbero fare capolino nella propria mente, anche perché, nello specifico, i pensieri appaiono quasi istantaneamente nel mondo astrale. Bisognerebbe, comunque, essere aperti verso ciò che si potrà vedere in una realtà diversa da quella a cui si è abituati, senza temere nulla e convincendosi che le entità che si dovessero incontrare lungo il proprio viaggio non potrebbero nuocere; va ricordato che il viaggio astrale dovrebbe sempre costituire un'esperienza positiva da affrontare con serenità e senza timori. Non bisogna, però, entrare in contatto con entità astrali o elementali, per assicurarsi di non attirarle, con la spiacevole possibile conseguenza, a detta di alcuni, che fluttino assieme al viaggiatore nel corpo fisico; quando si parla con le persone, invece, bisogna tenere a mente che potrebbero pure sembrare ubriache e quindi non bisogna preoccuparsi di ciò. Bisogna ricordare che se si è in preda di emozioni negative, si rischia di partire con il piede sbagliato e di non mandare in porto una proiezione astrale interessante; la paura e il panico, ad esempio, sono emozioni negative che potrebbero portare il viaggiatore a vedere strani esseri o oggetti e quindi a spaventarsi. A parere di alcuni studiosi e praticanti, quando ci si accinge a vivere una OBE indotta, al pari di quando ci si accinge a riequilibrare i Chakra, che rappresentano dei vortici energetici fondamentali per la vita, può essere proficuo utilizzare un oggetto di ausilio, una pietra di un certo tipo nel caso dei Chakra, un cristallo di quarzo nel caso delle OBE, al fine di amplificare le vibrazioni necessarie per la proiezione sul nuovo piano esistenziale; un tale tipo di cristallo, inoltre, proteggerebbe lo sperimentatore con le sue alte vibrazioni che contrasterebbero le energie negative, che hanno vibrazioni più basse. Sempre a proposito di Chakra, riguardo ad un possibile uso di pietre e cristalli che risulta utile anche per le OBE, bisognerebbe chiudere gli occhi, respirare profondamente e tenere l'oggetto di ausilio e protezione delicatamente appoggiato sul terzo occhio, ossia sul sesto Chakra denominato Ajna, che si trova al centro della fronte, leggermente al di sopra dello spazio compreso tra le sopracciglia. Secondo alcuni, la fascia oraria più favorevole per effettuare i viaggi astrali, e per inciso anche i sogni lucidi, è quella che va dalle ore 02:30 alle ore 05:30 del mattino. Secondo altri, anziché praticare la proiezione astrale di notte, sarebbe meglio iniziare a praticarla nelle prime ore del mattino, quando si è ancora intorpiditi dal sonno. Secondo altri ancora, sarebbe meglio iniziare all'alba. Alla fin fine si tratta, insomma, di una preferenza personale. Inoltre, alcuni consigliano di dormire circa cinque ore, dopo di che di stare in piedi per un tempo variabile da 45 minuti a un'ora, per poi tornare a letto per mettere in pratica le tecniche di proiezione astrale. Infine, poiché la proiezione astrale necessita di uno stato di rilassamento molto profondo, è importante praticarla da soli nel luogo giusto e con l'atmosfera giusta; andrebbe, ad esempio, effettuata in una zona della propria casa dove ci si sente completamente a proprio agio, magari sul letto o sul divano, il più possibile lontano da distrazioni, da rumori e da disturbi. Risulta, quindi, d'obbligo spegnere cellulari, televisori, computer e quant'altro possa distogliere, peggio ancora se improvvisamente, dallo stato di concentrazione necessario per intraprendere un viaggio astrale. Capitolo 2: riconoscere un'esperienza extracorporeaMolto spesso si parla di esperienze extracorporee, e in particolare di viaggi astrali, senza troppa cognizione di causa e si pensa di averne avute senza che sia vero. A volte non vi è neanche la buona fede a giustificare certi comportamenti e si afferma di avere vissuto esperienze del genere senza che ciò sia vero, per prendere in giro potenziali interlocutori o per un tornaconto personale. Altre volte, però, si vive davvero un'esperienza straordinaria, che non era mai capitata prima, e non si è sicuri della sua natura. Può quindi capitare di non riconoscere esperienze particolari, estremamente insolite, che coinvolgono la mente e il corpo, per quello che realmente sono. In questo contesto è naturale chiedersi come si possa fare a riconoscere un'esperienza extracorporea, una vera OBE, assicurandosi, ad esempio, che non si sia trattato solo di un sogno molto coinvolgente. Al pari dei sogni, anche le esperienze extracorporee sono difficili da ricordare, la qual cosa complica la faccenda. Iniziando ad affrontare la questione con la definizione di OBE, si può innanzitutto dire che una esperienza di questo tipo, come è quella del viaggio astrale, consiste in una situazione in cui si percepisce il mondo dall'esterno del proprio corpo fisico, senza la necessità di trovarsi in punto di morte, o comunque in una circostanza a rischio di vita, o in uno stato di sonno. Quando l'esperienza avviene in circostanze di premorte, secondo alcuni si vedono medici e infermieri dall'alto, come se si fluttuasse in aria; altri riferiscono di aver visto una luce di richiamo in un tunnel. A tal riguardo è bene sapere che alcuni farmaci e sostanze, tra cui la metanfetamina, la cannabis e la ketamina, ma anche semplici sciroppi per la tosse, possono causare allucinazioni. D'altronde, le OBE indotte da farmaci possono essere estremamente pericolose per sé e per gli altri, quindi non bisogna mai assumere farmaci per indurre esperienze extracorporee; ovviamente esistono molti modi più sicuri per vivere esperienze di questo tipo. Le esperienze extracorporee possono essere causate anche dallo stress, dall'esaurimento nervoso e da altre condizioni cliniche quali la sofferenza da ictus o epilessia. Se si è vissuta una OBE e si è spaventati per questo, si consideri che potrebbe esserci una spiegazione medica per quanto accaduto. Alcune OBE nascono a seguito di interruzioni del sonno e in alcuni casi è anche possibile sognare da svegli. In queste situazioni, una sensazione di paralisi risulta essere piuttosto comune. Per comprendere il tipo di esperienza che si è vissuta e capire se si sia trattato davvero di una OBE occorre applicare delle tecniche di richiamo utilizzate anche per i sogni. Per prima cosa bisognerebbe agire in fretta, entro pochi minuti dalla fine dell'esperienza; giusto il tempo di raccogliere le idee e si dovrebbe creare una sorta di scaletta mentale con gli eventi dell'esperienza in successione cronologica che si ricordano. Prima si ricorderanno le cose accadute, e possibilmente i loro dettagli, più sarà accurata la ricostruzione. Il secondo passo è quello dell'annotazione dell'esperienza, anche su semplici fogli di carta, la qual cosa permetterà di fissare ancor meglio le idee, oltre che di tenere traccia dell'esperienza per il futuro, quando la memoria dell'accaduto verrà pian piano meno. Potrebbe essere utile anche integrare il testo scritto con dei disegni che descrivano le scene salienti di quanto vissuto. Per meglio fissare le idee si potrebbe pensare pure al contesto nel quale si è vissuta l'esperienza, a che cosa si stava facendo prima che capitasse, cercando di capire i motivi per cui si è presentata. Questo potrebbe aiutare a capire il tipo di esperienza; ad esempio, in genere le OBE che si verificano la sera o la mattina presto possono essere dovute ai naturali processi del sonno. Il sogno lucido è, per definizione, un sogno di cui si è consapevoli e va ben distinto da una OBE. Sogni lucidi si verificano spesso durante il sonno in fase REM, durante un intenso sogno ad occhi aperti, anche come conseguenza di una meditazione, o durante attività ripetitive, come guidare l'auto. L'identificazione dei presenti può risultare cruciale per comprendere il tipo di esperienza mentre la si sta vivendo. In alcuni casi, si potrebbe percepire una presenza spettrale o divina nel luogo in cui ci si trova, mentre in altri casi si potrebbe semplicemente vedere un doppio del proprio corpo. Se durante questa esperienza si incontrassero fantasmi, spiriti, magari i propri cari defunti, si potrebbe anche percepire una loro volontà a consegnare un messaggio o a dare un consiglio personale; altri punti di attenzione, quindi, per capire il tipo di esperienza vissuta. Talvolta si possono incontrare anche persone ancora in vita, ad esempio amici lontani che non si vedevano da molto tempo, con cui parlare. Se invece durante il viaggio astrale si incontrasse una presenza divina, probabilmente si verrebbe assorbiti da una sperimentazione in campo spirituale indimenticabile. Un'altra verifica che si può fare per accertarsi che si stia davvero vivendo un'esperienza di viaggio astrale è guardare se sul proprio corpo spirituale sia legato un filo o una corda d'argento, o qualcosa di simile. Una limitazione dei movimenti potrebbe far sospettare la presenza di un filo del genere, che avrebbe infatti lo scopo di legare i due corpi, quello spirituale e quello fisico da cui ci si è distaccati; esso costituirebbe anche una sorta di legame simbolico tra corpo e anima. In un contesto del genere, un'altra cosa importante da capire è se, durante l'esperienza, si è rimasti all'interno di una stanza oppure se si è fluttuati via altrove, se insomma si è davvero viaggiato con il corpo astrale, ad esempio muovendosi nel cielo e arrivando su un altro pianeta. Per meglio sviluppare questo test, durante il presunto viaggio astrale si potrebbe volutamente non voltarsi per guardare il proprio corpo e si potrebbe piuttosto lasciare la propria stanza e muoversi in un'altra stanza per esaminare i dettagli più minuziosi di alcuni oggetti in vista, a cui non si aveva mai prestato attenzione nella vita reale. Se i dettagli verranno confermati dopo la fine dell'esperienza, quando si sarà andati materialmente nella suddetta stanza, sarà molto probabile che si sia davvero vissuta un'esperienza extracorporea. Questo processo può essere ripetuto più volte e anche migliorato per dare maggiore oggettività all'esperienza, ad esempio andando con il corpo astrale in luoghi via via meno familiari. Ogni volta, si dovrà fare lo sforzo di notare i dettagli di questi luoghi sempre più sconosciuti e verificarli con la successiva presenza fisica. Riguardo invece al famoso tunnel con una luce in fondo di cui tanto si è sentito e si è visto, in particolar modo al cinema, che si presenterebbe in casi in cui si è molto vicini alla morte, anche se poi fortunatamente la si scampa, succede, in pratica, di vedersi muovere verso la luce lungo una struttura di questo tipo. Secondo alcuni la luce sarebbe quella del Paradiso, secondo altri potrebbe trattarsi di una fonte di energia o una rappresentazione per la rinascita, mentre secondo altri ancora potrebbe trattarsi di uno squilibrio delle onde cerebrali. Per chi fosse particolarmente interessato ad esperienze di questo tipo, è bene sapere che sono molto più difficili da fare rispetto ad altre esperienze che vengono indotte, perché capitano molto più frequentemente in modo naturale, quando la propria vita è appesa a un filo, oppure quando si è in una situazione di paralisi del sonno o di sogni lucidi non provocati. Per quel che concerne l'analisi di una ipotetica esperienza OBE, si dovrebbero considerare anche i suoni; molti affermano di sentire suoni, rumori indistinti che sarebbero dovuti, a loro dire, al fatto che il suono si propaga in malo modo da un piano esistenziale all'altro; un'altra spiegazione che va per la maggiore è che tali sensazioni uditive siano solo dettate da una interpretazione del cervello di percezioni nuove, nel piano astrale, che non conosceva e a cui cerca di dare un senso. Così come i suoni, anche le voci sono comuni nelle OBE; possono essere sia serene che inquietanti. In questo e negli altri casi potrebbe, comunque, trattarsi solo del risultato di uno stato di semplice sogno, in cui il cervello, una volta svegli, elabora le cose viste e sentite nel corso del tempo. Fine dell'anteprima. 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