Libri zio
Libri su zio, con la parola zio
Fermo e Lucia (pagina 63)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il Conte Attilio, tornato a Milano, s'era tosto portato ad inchinare il conte suo Zio del consiglio segreto ... Era egli per due sorelle, zio dei due cugini, e quindi chiese tosto ad Attilio novelle dell'altro nipote Don Rodrigo ... » «Mi ha imposto di baciare umilmente la mano all'Eccellenza del signor zio, alla quale è sempre devotissimo ... mantiene bravi tuttavia?» «Oh Signor zio, bravi ... » «Ma vede bene signor zio, il mondo diventa peggiore di giorno in giorno ... » «Anche questo è vero; ma quando si ha uno Zio nel consiglio segreto e all'orecchio di Sua Eccellenza non si deve temere di soperchiatori ... » «Certo, che con l'amparo del signor Zio noi potremmo aver soddisfazione di qualunque offesa: ma intanto gl'impegni nascerebbero, e il Signor Zio che ha tanta bontà di cuore, avrebbe disturbi ad ogni momento per causa nostra ... » «Eh! signor Zio ella sa quanti si trovano che presumono di essere superiori ad ogni autorità, e si fanno arditi contra chicchessia ... C'è per esempio un frate nel convento di Pescarenico, eh! signor Zio, non si può immaginare che superbia abbia costui ... » «Che c'entra questo frate con Rodrigo?» «Ci vuole entrare per forza, signor Zio ...
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Fermo e Lucia (pagina 64)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Il Conte Zio prese la penna, e anche il nome di Fra Cristoforo fu registrato sur una terribile vacchetta, con due righe di commento ... con la sua consumata politica trovasse il modo di fargli cambiar aria, e di sopire il negozio, senza entrare in esami, in discorsi, in relazioni; perchè io conosco questo frate, e son certo che al caso non ci metterebbe su nè sale nè aceto a dare una mentita a un cavaliere; è un uomo, Signor Zio, da dare uno schiaffo con forza, e da riceverne uno con umiltà: questi cervelli alla lunga possono impacciare chi che sia, e mettere in impegni ... » interruppe il Conte Zio annuvolando la fronte ... » Il Conte Zio fu contentissimo della riparazione; e disse: «Bene, bene, i pareri tu gli hai da sentire: e l'ordine che io ti dò ora è di non far parola con alcuno di questo impegno ... Il Conte Zio rimasto solo, pensò tosto al modo di sciogliere il nodo prima che si ravviluppasse a segno che fosse mestieri di tagliarlo ... – Ma intanto bisognava andare al riparo, e tutto pesato il Conte Zio fece pregare con quei rispetti e con quei pretesti di cerimonia che si usavano, il Padre Provinciale di passare alla sua casa ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 17)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Allevata in collegio a Firenze, la signorina, orfana, tornò alla piccola città nativa assai di malavoglia; e temeva che lo zio la prendesse seco, in quella casa antica, con quella serva padrona ... E alla signorina Amelia non fu consentito di visitare lo zio che di otto in otto giorni ... — Tutti lo dicono, zio, che vuoi più bene a Celso che a me! A questa uscita egli alzò gli occhi al cielo pensando: — Per mirar in alto le donne mirano al cuore; e forse dal loro punto di vista ... Lo zio disse dolcemente: — Suggeriscimi tu il modo ... Ella tentò persuadere lo zio che certe buffonate non conferivano decoro alla nobiltà di casa Agabiti ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 18)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Si presentò l'Amelia; lo stato dello zio non permetteva nessun colloquio ... — Guarda, zio, — disse l'Amelia ... Finchè lo zio sorrise, quasi ridesto dall'erroneo riconoscimento ... Il chiodo? — Eccolo — disse l'ufficiale, mentre la signorina susurrava: — Lasciamolo nella sua illusione! Il vecchio chiamò: — Amelia! — Son qui, zio ... Disse alla signorina, erede del conte: — Quella che fu illusione estrema di suo zio non potrebbe essere realtà per noi? La signorina Amelia considerò l'anello che aveva nel dito; sollevò i begli occhi a mirare in alto e: — Quando sarete capitano — rispose — ... Al commendatore non restava che un parente, quel nipote così diverso da lui, e gli avevano telegrafato subito; ma quand'anche fosse arrivato in tempo a veder morire lo zio, il discolo non ne avrebbe ottenuto il perdono ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 51)
di Giovanni Verga (estratti)
... Che te ne pare? Non è da ridere? Lo zio Rubiera che pensa a mettere insieme la dote della tua figliuola! ... - Lo zio marchese ne lodò gli occhi, degli occhi blù che erano due stelle ... Allorché la condussero dallo zio don Ferdinando, Isabella che soleva spesso rammentare colle compagne la casa materna, negli sfoghi ingenui d'ambizione, provò un senso di sorpresa, di tristezza, di delusione al rivederla ... In fondo era la cameretta dello zio, sordida, affumicata, col soffitto sconnesso e cadente, e l'ombra di don Ferdinando che andava e veniva silenzioso, simile a un fantasma ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 62)
di Giovanni Verga (estratti)
... Quando finalmente lo zio marchese condusse dai genitori la pecorella smarrita, fu una scena da far piangere i sassi ... Però Isabella ne parlava sempre collo zio marchese, colla zia Mèndola, colla zia Macrì, con tutti i parenti; da tutti cercava aiuto, fin dal suo confessore, come una pazza, desolata, lavando dal piangere le pietre del confessionario ... Ma vedi tua madre, cos'ha dovuto fare, e tuo zio don Ferdinando, e io stesso! ... Il duca s'era tirato dietro lo zio balì, onde sembrar più giovane - dicevano le male lingue: un vecchietto grasso e rubicondo che doveva lasciargli l'eredità, e intanto faceva la corte alle signore - come non sanno farla più al giorno d'oggi! - osservò la Capitana ...
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Novelle rusticane (pagina 4)
di Giovanni Verga (estratti)
... Don Licciu Papa Le comari filavano al sole, e le galline razzolavano nel pattume, davanti agli usci, allorché successe un gridìo, un fuggi fuggi per tutta la stradicciuola, che si vide comparire da lontano lo zio Masi, l'acchiappaporci, col laccio in mano; e il pollame scappava schiamazzando, come se lo conoscesse ... Lo zio Masi si buscava dal municipio 50 centesimi per le galline, e 3 lire per ogni maiale che sorprendeva in contravvenzione ... - Ah! Madonna santissima! Cosa fate, zio Masi! - gridava la zia Santa, pallida come una morta ... Per carità, zio Masi, non mi acchiappate la multa, che mi rovinate! Lo zio Masi, il traditore, per pigliarsi il tempo di caricarsi la maialina sulle spalle, le sballava di belle parole: - Sorella mia, che posso farvi? Questo è l'ordine del sindaco ...
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Novelle rusticane (pagina 19)
di Giovanni Verga (estratti)
... Nonostante zio Cheli, rincantucciato sotto un tettuccio di frasche, lo guardava come la pupilla degli occhi suoi, quel seminato che gli costava tanti sudori, ed era la speranza dell'annata ... - Ah! che non ne mangiano pane, quei cristiani? - E Carmenio si svegliò alle busse ed ai calci dello zio Cheli, il quale si mise a correre come un pazzo dietro le pecore sbandate, piangendo ed urlando ... Ci volevano proprio quelle legnate per Carmenio, colle ossa che gli aveva già rotte la terzana! Ma gli pagava forse il danno al vicino cogli strilli e cogli ahimè? - Un'annata persa, ed i miei figli senza pane quest'inverno! Ecco il danno che hai fatto, assassino! Se ti levassi la pelle non basterebbe! Zio Cheli si cercò i testimonii per citarli dinanzi al giudice colle pecore di curatolo Vito ... - Ah! quel birbante di Carmenio ci ha rovinati del tutto! Andate a far del bene, che ve lo rendono in tal maniera! Potevo forse stare nella malaria a guardare le pecore? Ora lo zio Cheli finisce di farci impoverire a spese! - Il poveretto corse al Camemi nell'ora di mezzogiorno, che non ci vedeva dagli occhi dalla disperazione, per tutte le disgrazie che gli piovevano addosso, e ad ogni pedata e ad ogni sorgozzone che assestava a Carmenio, balbettava ansante: - Tu ci hai ridotti sulla paglia! Tu ci hai rovinato, brigante! - Non vedete come son ridotto? - cercava di rispondere Carmenio parando le busse ... Lo seppe più tardi da don Venerando, che stava di casa lì vicino, e aveva pure della terra al Camemi, al limite del maggese dello zio Cheli ... - Non dire il motivo per cui lo zio Vito ti ha mandato via! - suggeriva la mamma al ragazzo - se no, nessuno ti piglia per garzone ...
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Nuove storie d'ogni colore (pagina 21)
di Emilio De Marchi (estratti)
... E a questo proposito mi ricordo d'aver conservato l'elogio che hanno stampato a Lecco, quando morì quel nostro povero zio prete, che fu un gran mangiatore di libri anche lui e che a furia di libri morì pitocco come Giobbe ... Con questi incoraggiamenti e coll'aiuto della necrologia stampata in onore dello zio prete, a furia di pestar nel calamaio colla penna, riuscì anche a Taddeo di mettere insieme trent'otto righe di belle parole non prive d'un certo suono, colla solita citazione del Foscolo: «Sol chi non lascia eredità d'affetti… Cominciava così:» Davanti a questa bara che racchiude i resti mortali del nostro compianto collega ed amico, la voce vien meno e altro non resta che di pronunciare un mesto addio a nome di quell'Istituto di cui egli fu gloria e ornamento… E finiva coll'epifonema:—Salve, spirito eletto! tu hai finito di soffrire in questa dolorosa battaglia della vita… ... (Questa frase era tolta di peso dall'elogio dello zio prete morto dopo lunga malattia d'un cancro allo stomaco) … ... (Tutta roba rubata allo zio prete) ...
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Nuove storie d'ogni colore (pagina 25)
di Emilio De Marchi (estratti)
... Mandami il telegramma dello zio Catarro ... Ora salta in scena lo zio Catarro ... Bisogna sapere che Battistone ha uno zio vecchio vecchio, più che ottuagenario, molto ricco, dal quale spera di ereditare un bel gruzzolo di denari ... La Ludovina, che forse al gruzzolo ci tiene più ancora che il suo padrone, non vuole che Battistone lasci scappare nessuna occasione per mostrarsi pio, amoroso, pieno di carità verso il povero zio asmatico ... Tutte le volte che il servitore dello zio Catarro (lo chiamiamo così per far presto) gli manda un telegramma d'allarme, Battistone piglia la valigia e corre a Como ad assisterlo ... —Ah, ah, oh, oh, eh, eh…—Don Procolo si asciugò gli occhi bagnati col suo fazzolettone turchino, esclamando:—Ah vecchi giovinastri! Quando il Cavaliere potè riprendere il fiato, continuò:—Ciò che oggi mi tiene in pensiero è che il telegramma dello zio Catarro l'ho mandato fin da mezzodì e io aspettavo Battistone non più tardi delle tre ...
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