Libri zia

Libri su zia, con la parola zia

Fior di passione (pagina 9)
di Matilde Serao (estratti)

... Sotto la luce concentrata della lampada, la zia Angiolina leggeva: ogni tanto s'interrompeva, scambiava qualche parola con Cecilia e ripigliava la lettura ... --Ti stanchi?--chiese zia Angiolina, presa da un rimorso, lasciando il suo romanzo ... --mormorò la zia, con la sua posa malinconica e la voce strascicata che usava quando parlava di altri tempi ... --O allora, allora, zia, come dovevate essere allegra! --Allegra ... Dio mio, non si penserebbe mai a tutto in questi corredi! Come si fa ora? Zia e nipote si guardavano, preoccupate, inquiete ... --Siete sempre coi vostri libri, zia ... --Ci metto dello spigonardo, zia?--domandò Cecilia che non poteva tacere ... Zia Angiolina guardò anch'essa alla sfuggita, verso il balcone ... Zia Angiolina sospirò, osservò accuratamente le sue mani che aveva conservate morbide e bianche, le trovò di sua soddisfazione, stette lì lì per dire qualche cosa al ventaglio nervoso, ma se ne pentì e non disse nulla ... Zia Angiolina crollava il capo con la sua grand'aria sentimentale ... --Vi è una fatalità nei nomi--rispose gravemente la zia ... La mettete dappertutto, zia ... Ascoltate, zia: ho da domandarvi due cose gravissime, di una importanza eccezionale ... Credete voi, zia, che quando non avremo nessuno a pranzo, io posso scendere in veste da camera ed in pianelle? Credete voi che Cesare sia innamorato di me? --Debbo rispondere alla prima o alla seconda domanda? --Sono egualmente interessanti, ma via, rispondete alla seconda ... --N'ero convinta avanti di chiedervelo, zia ...
Fior di passione (pagina 10)
di Matilde Serao (estratti)

... --E come scenderò vestita, zia, quando non avremo gente a pranzo? Le due donne, con la massima serietà discussero l'abito, le pianelle, il goletto, la sciarpa, come avevano discusso l'amore ... Si sentiva impietosita e commossa per quella donnina che cantava così mestamente, pel suonatore dell'organetto, per sè stessa che si maritava, per la zia che era vedova e leggeva Diane de Lys, e forse più di tutto per quel ventaglio nero che si rimaneva tranquillo e silenzioso nel vano del balcone ... --Perchè, zia? -- ... --Il mio è bello, zia ... --Vi sarà molta gente al Municipio, zia? --Molta gente ... --Naturalmente, le signore saranno in cappello bianco, zia? --Bianco, specialmente per le fanciulle ... --Si piange al Municipio, zia? --È a piacere, mia buona ... Non è più di moda, zia ... --Credi tu, zia, che mio marito sarà buono con me? Come farò io per farmi amare? Debbo io essere buona o cattiva con lui? --Dumas dice in un modo e Giorgio Sand in un altro ... --Ed io, zia? --Metti il romanzo nella tua vita, bambina ... Sono una sciocca; sono disperata, zia ... Tu mi farai morire, zia ... Zia Angiolina se ne stava tutta preoccupata, come se si desolasse anche lei pel romanzo della sua immaginazione ... --Zia, zia, dove metterò i gioielli? --Nella cassetta di cuoio nero ... Venne verso sua zia, pallida, e con la voce incerta, le disse: --O zia, o zia, io me ne vado domani! Nelle braccia l'una dell'altra piansero ...
L'amore che torna (pagina 3)
di Guido da Verona (estratti)

... Ogni venerdì mi era necessario trovare un pretesto plausibile per non accompagnar a teatro Edoarda e sua zia, nel solito palco, alla solita ora, con una tediosa monotonia ... Il venerdì, beninteso, andavo a pranzo da lei: dovevo dare un mio consiglio su l'abito, sul cappello; dire qualche scempiaggine perchè la vecchia zia non s'addormentasse dopo la chicchera di caffè, — indi subirmi a teatro uno spettacolo eccezionalmente noioso ... Dopo il teatro la zia soffriva d'una specie di languore allo stomaco: al ritorno, l'aspettava nella sala da pranzo una piccola cena fredda ... Molto spesso quello spuntino della zia durava quanto un vero e proprio banchetto, perchè la povera donna, dopo averci chiamati una e due volte sommessamente, cadeva in quello stato di sonnolenza morboso ch'io solevo chiamare «il letargo della bisarcavola» ...
L'amore che torna (pagina 6)
di Guido da Verona (estratti)

... Ma ella si ritrasse con un moto repentino e disse in fretta: — Vieni, la zia ci attende ... Infatti, nel solito angolo della sala, sprofondata in una immensa poltrona, la zia di Edoarda lavorava come sempre alle sue cuffie di lana ... La zia di Edoarda, una vecchia signora corpulenta e piena d'infermità, mi accolse in un modo appena urbano ... — Non avete altri duelli in vista? — fece dottoralmente la zia ...
L'amore che torna (pagina 7)
di Guido da Verona (estratti)

... — Già, l'emicrania! — disse la zia, stirando le sue cuffie ... — Eh, davvero, voi siete una grande vittima, povero Germano! — fece la zia sogguardandomi sopra gli occhiali ... Durante il mio racconto la zia gonfiava la sua faccia pingue, talora sorridendo e talvolta volendo interrompere, Edoarda mi ascoltava senza batter palpebra, con il volto chino, facendo uno sforzo per reprimere il suo dolore ... Quand'ebbi finito, la zia si dimenò più volte nella poltrona con una specie di furor contenuto, e, molto accesa nel volto, squadrandomi di traverso: — Bene, bene, — concluse: — a me sembra semplicemente, che, in date condizioni, un gentiluomo non dovrebbe dimenticare ... — Zia ... — Tu sei una sciocca, Edoarda! — rispose la zia, eccitandosi ... — Zia, ti prego! — supplicò di nuovo Edoarda con le lacrime agli occhi ...
L'amore che torna (pagina 8)
di Guido da Verona (estratti)

... La zia tentennò il capo, guardandola: trasse un lungo sospiro e mormorò: — Benedetta ragazza! benedetta! Edoarda non cessava tuttavia dal circondarmi di tante piccole premure ... A poco a poco la zia, commossa dalle mie gentilezze, dimenticava di essermi ostile, con la solita indulgenza del suo carattere ... La zia, siccome beveva troppo caffè, aveva una sua chicchera più grande ... La zia poi tornava nella sala, fra le braccia della sua vasta poltrona, e bisognava lasciarla tranquilla per qualche ora ... Colà passavamo lunghe ore del giorno e della sera durante i pisoli della zia, la quale talvolta, svegliandosi di soprassalto, chiamava con voce grossa: — Edoarda! non dormo, sai ... Ma era inutile muoversi, perchè avevo spiegato a Edoarda che si trattava semplicemente di un sogno fatto ad alta voce, una frase che la zia per abitudine aveva imparato a dire anche dormendo ... — Sei molto ingiusta con me! Allora ella chiuse l'uscio dell'anticamera, in faccia a Whisky che voleva entrare con noi, e passando piano per la stanza ove la zia sonnecchiava entrammo nel salottino, dove ogni cosa poteva rievocarci una sua particolare memoria ...
L'amore che torna (pagina 53)
di Guido da Verona (estratti)

... La zia mangia, dorme, ingrassa, trangugia una quantità di medicine ogni giorno; Edoarda rifiorisce a poco a poco e guarda l'autunno sciorinare su la terra esausta i suoi colori di ardente vendemmia ... Riuscimmo quasi a convincere la zia che il prete si fosse innamorato di lei, ed a convincere il curato che la zia gli professasse un certo qual tenero ... Solo con me si confida; per tutti gli altri, sua zia compresa, tu sei, tu devi essere una persona morta ... So dalla zia che a Venezia, dove la condusse dopo l'avvenimento, ella fu per morirne ...
Mastro don Gesualdo (pagina 2)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Il dottor Tavuso! - gli gridò dietro la zia Macrì, una parente povera come loro, ch'era accorsa per la prima ... La zia Sganci e gli altri parenti mandarono il servitore a prender notizie della nipote ... La zia Cirmena scappò a dire: - Sono pazzi! Pazzi da legare tutti e due! Don Ferdinando già è stato sempre uno stupido ... La ragazza già è tutta vestita dei regali della zia Rubiera ... La zia Macrì e il canonico Lupi corsero dietro al medico ... La zia Cirmena che voleva sapere ogni cosa e vi piantava in faccia quei suoi occhialoni rotondi peggio dell'Avvocato fiscale ...
Mastro don Gesualdo (pagina 11)
di Giovanni Verga (estratti)

... un regalo della zia ... - La zia non vuole? - No, non vuole! ... - Bisogna confessarle tutto, alla zia! ... - Donna Bianca, dice la zia ... la zia ...
Mastro don Gesualdo (pagina 24)
di Giovanni Verga (estratti)

... La zia non ne manda altre prima di Natale! ... La zia Rubiera s'è dimenticata che siamo al mondo ... ed anche la zia Sganci ... Poscia, come svegliandosi da un sogno, domandò: - Tu perché non vai più dalla zia Rubiera? Avrebbe mandato un paio di piccioni, sapendo che Diego non sta bene ... Dovresti andare dalla zia Sganci per un po' d'olio ... giacché la zia non ci ha pensato ... - Manderò dalla zia ... dalla zia Sganci! ... Parve migliorare realmente, di lì a qualche giorno: del buon brodo, un po' di vino vecchio che mandava la zia Sganci, l'aiutarono ad alzarsi da letto, ancora sconquassato, col fiato ai denti ... la serva, eh? La serva della zia Rubiera o di qualchedun altro? ...
Mastro don Gesualdo (pagina 25)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Cosa volete che dica? - esclamò la zia ... Anche voi, zia! ... serbala tu! La zia Sganci, a quei discorsi, da prima scattò come una molla: - Caro nipote, mi sembrate un bambino! - Ma subito si calmò, col sorriso indulgente di chi vuol far capire la ragione proprio a un ragazzo ... A un certo punto egli interruppe la zia, balbettando: - Lasciatemi solo con Bianca ... Essa alzò gli occhi sbigottita, faccia a faccia col fratello che sembrava un cadavere, dopo che la zia e don Ferdinando furono usciti ...
Mastro don Gesualdo (pagina 33)
di Giovanni Verga (estratti)

... Eh? che ne dite? Bianca guardava timidamente ora lei ed ora il marito, rannicchiata in un cantuccio del canapè, colle braccia sul ventre e il fazzoletto di seta in testa, che s'era messo in fretta onde ricevere la zia ... Ho fatto il mio dovere di buona zia, per cercare di mettervi d'accordo ... La zia Sganci osservava lei pure i mobili nuovi, voltando la testa di qua e di là ... - Zia, come potrei? ... - Pazienza! Serviranno per chi verrà dopo di noi, se Dio vuole! - E batteva affettuosamente sulla spalla della moglie, amorevole e sorridente, mentre pensava pure che se i suoi figliuoli avessero avuto la stessa sorte, erano proprio denari buttati via, tante fatiche, i guadagni stessi, sempre con quel bel risultato! Poi, quando la zia Sganci se ne fu andata, prese a brontolare contro Bianca, che non si era messo il vestito buono per ricevere la zia: - Allora a che serve aver la roba? Diranno che ti tengo come una serva ...
Mastro don Gesualdo (pagina 40)
di Giovanni Verga (estratti)

... Il barone Mèndola e la zia Macrì stavano discorrendo nel vano del finestrone: - Una malattia lunga! ... - gridò la zia Macrì dall'uscio ... La zia Cirmena, accasciata sul seggiolone, col fazzoletto agli occhi, piagnucolò: - Io non ci reggo a queste scene! ... - Mi dispiace! - osservò la zia Macrì alzandosi per vedere dov'era arrivato il sole ... La zia Macrì consigliò: - Lì, lì, nella sua camera! ... - Sicuro! sicuro! - rispose la zia Cirmena ... - Avete sentito il sagrestano? Le spese chi le fa? La zia Macrì finse di non udire, discorrendo sottovoce colla Cirmena: - Povera Bianca! ... Nella camera del morto durava intanto il contrasto fra la moglie del sagrestano, che voleva farne uscire don Ferdinando, e lui che si ostinava a rimanere: come un guaiolare di cagnuolo, e la voce aspra della zia Grazia, la quale strillava: - Madonna santa! non capite proprio nulla? ...
Mastro don Gesualdo (pagina 46)
di Giovanni Verga (estratti)

... Don Ferdinando, raso di fresco, con un vestito nero del cugino Zacco che gli si arrampicava alla schiena, andava ficcando il naso da per tutto, col viso lungo, le braccia ciondoloni dalle maniche troppo corte, inquieto, sospettoso, domandando a ciascuno: - Che c'è? Cosa volete fare? - Ecco vostro cognato, - gli disse la zia Sganci entrando nella sala insieme a don Gesualdo Motta ... - La zia Rubiera abbracciava Bianca, come una mamma che abbia ritrovato la sua creatura, asciugandosi gli occhi col fazzoletto diventato una spugna ... La zia Cirmena, infatuata, rispondeva a coloro che auguravano la nascita di un bel maschiotto, più tardi, che già le femmine sono come la gramigna, e vi scopano poi la casa del bello e del buono per andare a maritarsi ... - Non me ne parlate! - interruppe alla fine la zia Rubiera ... Oh, questo poi, no! - Zia! - balbettò Bianca con tutto il sangue al viso ... La zia Sganci trionfante gli mise sulle braccia la figliuola: - Eccovi Isabella Trao! - Motta e Trao! Isabella Motta e Trao! - corresse il marchese ... La zia Cirmena, che aveva portato seco apposta il nipotino La Gurna, gli riempiva le tasche e il fazzoletto ...
Mastro don Gesualdo (pagina 55)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Un braccio di mare quella zia Cirmena ... - E superbo come Lucifero per giunta, ricalcitrando e inalberandosi se alcuno cercava di aiutarlo, di fargli fare buona figura, se la zia s'ingegnava lei di aprir gli occhi alla gente sul valore del suo nipote Corrado e gli rubava gli scartafacci, e andava a sciorinarli lei stessa in mezzo al crocchio dei cugini Motta, compitando, accalorandosi come un sensale che fa valere la merce, mentre don Gesualdo andava appisolandosi a poco a poco, e diceva di sì col capo, sbadigliando, e Bianca guardava Isabella la quale teneva i grand'occhi sbarrati nell'ombra, assorta, e le si mutava a ogni momento l'espressione del viso delicato, quasi delle ondate di sangue la illuminassero tratto tratto ... Insomma a lui non piacevano quei discorsi della zia e il fare del nipote che le teneva il sacco con quell'aria ritrosa di chi si fa pregare per mettersi a tavola, di chi vuol vender cara la sua mercanzia ... E ci stava davvero, con prudenza, per evitar gli scandali, aspettando che terminasse il colèra per scopare la casa, e finirla pulitamente con donna Sarina e tutti i suoi senza dar campo di parlare alle male lingue, rimbeccando la zia Cirmena che s'era messa a far la sapiente anche lei, a parlare col squinci e linci; tagliando corto a quelle chiacchiere sconclusionate che vi tiravano gli sbadigli dalle calcagna ... le canzonette? Roba che non empie pancia, cari miei! - La zia Cirmena si risentì alfine: - Voi pigliate tutto a peso e a misura, don Gesualdo! Non sapete quel che vuol dire ... - Bene, - interruppe la zia, - questo è un altro discorso ...
Mattinate napoletane (pagina 16)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)

... Era stata affidata a una zia che le voleva un bene del cuore e con la zia se ne stava, al quarto piano del palazzo numero 105 in via Tribunali ... Quattro mesi fa Antonietta chiese in grazia alla zia che le facesse pigliare un po' d'aria ... E come la zia non poteva accompagnarla ella uscì sola a passeggiare ... Ella tornò, sola, a casa della zia ... Dunque mio caro ricordati di mè che mi sei levato l'onor mio così che io quella sera ero una stupita non capiva che cosa era il mondo e tu ti ni approfittasti di mè così si deve approfittare i Dio di tè se tu sei negato infaccio ai miei parenti non può negarlo innazi al tribunale di Dio perchè io come tu mi sei lasciato così io sto! nessun altro si ni e approfittato di mè—non fa niente deve arrivare una lacrima avanti a Dio che ti deve pagare perchè ia non sone una cattiva giovane; che vi credete che ia mi ho dato a cattive strade nè questo non lo farò mai mio caro non fa niente che mi sei levato l'onor mio o fatto ridere ai miei parenti i Dio mi aiuterà perchè ia sono orfane di madre mio padre sta in america e non ni sà niente di questo misfatto che si lo sapesse quello mi viene ad ucidere—il mese entrante parti da Napoli e vado a trani mi accompagnano i mie parenti e vado in casa della madre della zia e là o la dota di mia madre che mi possa maritare che ho anni diciotto ho ancora se tu tieni coscienza se tu hai cuore vieni dal mia zia a Napoli e venitemi ad onorare se poi non credete fate come ti piace e ti prego di non dir niente ai miei parenti di questa lettera vi saluto e sono tua Aff ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 15)
di Emilio De Marchi (estratti)

... —Sembra—conchiudeva—che anche questa volta sia il caso di esclamare: «Cherchez la femme!» PARLATENE ALLA ZIA (DIALOGO) PARLATENE ALLA ZIA (DIALOGO) Nicolò è un giovanotto maturo, che ha già fatto le sue campagne ... Esse vivono a Incirano con una zia che fa loro da madre, perchè le poverine hanno perduto i parenti e non hanno si può dire nessuno al mondo ... Va a mio nome, cerca della zia, mettiti nelle sue mani e lascia fare alla provvidenza ... Sentiremo il consiglio della zia, che nella sua esperienza saprà guidare un povero uomo sempre incerto nel cammino della vita ... (indicando un altro ritratto grande) Certo questa vecchia cuffia è la zia dei buoni consigli ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 16)
di Emilio De Marchi (estratti)

... si avanza! (si alza, fa una rapida toilette allo specchio) Forse è la vecchia zia ... veramente mia sorella Giacomina mi ha detto di chiedere della zia delle signorine, la vecchia zia, sissignora… Teresita ... Sono io la zia delle signorine… ... Guarda che combinazione! (segue un brevissimo imbarazzo d'ambo le parti) Io credevo che la zia fosse una signora in età, colla cuffia ... (giocando colla sedia che fa girare sotto la mano) Mia sorella Giacomina mi ha detto: Va a Incirano, cerca della zia delle sorelle Bellini ed esponi il tuo caso ... (dà in una risata allegra) perchè io credevo che la zia fosse una cuffia… ...
Romanzo d'una signorina per bene
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... «Cara, cara, cara! «Hai fatto male, malissimo, mille volte male a lasciarmi qui sola soletta, con papà che è fuori tutto il giorno e gran parte della notte, e con la zia della quale tu sai, s'io possa far conto ... Sì, una vittima; e ti prego di non prendere la cosa in celia, poi che non ci fu mai vittima più vittima di me, che mi tocca di sentirmi isolata in casa mia, fra il babbo sempre fuori e la zia che non mi capisce e che io non capisco ... Le letture in comune? le belle ore di raccoglimento nel salottino, a ricamare, a far musica?… C'era proprio bisogno che tu mi educassi il gusto alle cose belle, che dessi alla mia intelligenza desideri non comuni, all'anima mia aspirazioni elevate, per poi piantarmi qui a rappresentare la parte della incompresa infastidita! Meglio era tirarmi su senza tante delicature morali, come la zia per esempio, che si piace e si compiace dei gingilli, si interessa dei romanzi a grande intreccio, sta a balzello de' fatti altrui, giudica il prossimo, biasima, condanna e passa il tempo ozieggiando affannosamente ... La zia discorre con le sorelle Zolli, che sono venute ad abitare il villino vicino al nostro; e tu sai che sorta di conversazione esilarante sia quella!… Io leggo, vado in giardino, adesso che l'aria è tiepida, e mi intrattengo con Wise ... La zia dice che è un giovine simpatico; un perfetto gentiluomo! Io per me lo trovo orgoglioso; e ne' suoi atti e nelle sue parole mi par di vedere e di sentire un non so che di nobile che si degna ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 2)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Sedute vicine l'una a l'altra, zia Marta e le sorelle Zolli, nel cantuccio favorito, presso l'uscio a vetri che dava in giardino, chiaccheravano animatamente ... «Zia—disse Lucia, dopo aver salutato e mettendosi il cappello in testa davanti a la specchiera: «Esco un momento con Adele per impostare questa lettera! «Con Adele?—fece la zia stringendo le labbra che sparirono nelle crespe sottili, e socchiudendo gli occhi ... «Vai con chi vuoi, ma non con Adele!—fece la zia ... «Adele è una scostumata!—spiegò zia Marta ... «Fa a l'amore con il cocchiere!—informò zia Marta ... «Converrà licenziarla!—mormorò la zia, seccata dal tono freddo della nipote ... «Come?… licenziare Adele, la sua antica bambinaia, che aveva conosciuto e voluto bene a la povera mamma!… una brava e onesta ragazza?… Licenziarla perchè amava ed era riamata? «Ma… zia—disse, balbettando un poco,—ti ho sentita ieri parlare dell'amore fra la signorina Cromi e il tenente Poggi e ti intenerivi come di cosa nobile e gentile! Zia Marta si dimenò su la seggiola mormorando: «quello è un altro par di maniche! Un altro par di maniche?… E perché?… La signorina Cromi avrebbe sposato il tenente Poggi, come Adele avrebbe sposato il cocchiere!… E se non era disonesto l'amore fra una signorina ed un ufficiale, non lo doveva neppure essere quello fra due bravi giovani che lavoravano per vivere ... E zia Marta aveva troppo criterio per pensare che una persona giovine e affettuosa, per la ragione che aveva l'onore di servirla, dovesse rinunciare al proprio avvenire e soffocare il proprio sentimento ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 3)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Dopo un momento, zia Marta e le sue amiche videro al di là del tendone che l'aria sollevava, la signorina Lucia, che trotterellava spedita a la volta del centro della città, insieme con la cameriera ... «Non ti annoi troppo a restar qui con la zia?—le chiese il babbo ... Del resto, qualche volta, egli la conduceva a teatro insieme con la zia, la sua figliuola; in casa si ricevevano spesso gli amici la sera, e non di rado si davano serate e trattenimenti ... «Non ti annoi troppo a restar sola con la zia?—ripetè ancora quella sera il signor Pippo ... La zia, dopo pranzo, appisolava per un'ora e più; e non c'era sugo stare a vederla ciondolare il capo e lasciarlo piombare su 'l petto con un russare faticoso di persona ben rimpinza di cibi succolenti ... Suo padre le era tolto, dagli affari lungo la giornata, la sera, dagli svaghi; in casa non ci aveva che la zia, una buona donna irta di pregiudizi, che non destava in lei nè poteva sentire nessuna simpatia per lei ... «Come mai il signor Conte Anton Mario Del Pozzo passeggia a quest'ora da queste parti e perchè è andato verso la fabbrica, che deve essere chiusa? Entrò nel salotto, che la zia, finito di appisolare, già conversava con le sorelle Zolli, venute da un poco ... ci appresti il thè?—chiese la zia ad un tratto ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 4)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... «E anche tu, zia?—chiese la fanciulla ... Dio buono!… Certo che la zia sapeva ... Ma non c'era ragione di affannarsi a quel modo; disgrazie ne capitano ogni giorno; e, si sa… a chi la tocca la tocca! La zia parlava non smettendo di mangiare e offrendo chicche alle amiche, che si rimpinzavano ... Come si poteva ingollar leccornie a quel modo, quando lì, a pochi passi di distanza, un poverino, lavorando nella fabbrica che dava la ricchezza a la casa, soffriva forse acerbamente, forse anche lottava con la morte? Come mai aveva potuto, il suo papà, che sapeva che per certo aveva veduto, fare come di solito la sua elegante toeletta, scherzare con lei, uscire per lo svago d'ogni sera, forse dimenticare il triste caso in un salotto allegro o fra amici gaudenti? Un'ambascia, fatta di pietà per il poverino malato e di disgusto per l'indifferenza del padre, della zia, e di quelle insipide zitellone, gonfiò il cuore della povera fanciulla ... «Vado con Bortolo—finì per dire—voglio vedere anch'io! E si incamminò, non badando alle rimostranze della zia, che trovava eccessivo quello zelo caritatevole, che temeva un'emozione troppo violenta per la nipote, in quell'ora di dopo pranzo; che si doleva di non poterla accompagnare, perchè troppo sensibile, incapace di sostenere la vista d'un sofferente ... In salotto, la zia e le sorelle Zolli giuocavano a scopa ... «Ha finito di penare!—disse la zia buttando una carta ... «Scopa! Zia Marta, con moto rapido, raccolse le carte vincitrici con un sorriso di soddisfazione e segnò il punto ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 5)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Vide negli occhi della zia lampeggiare la disapprovazione per quel passo imprudente, quasi ardito ... Questo, Lucia lesse negli occhi della zia e fece una impercettibile spallucciata ... Dunque anche suo padre aveva cuore caritatevole e generoso, malgrado le apparenze, che lo facevano parere insensibile, freddo, amante delle abitudini, della quiete morale!… No; no; il suo papà non era, come la zia, incapace di vedere un palmo in là del proprio orizzonte; lui non dimenticava, per quanto spesso sembrasse, d'essere stato povero; d'aver passato l'infanzia, l'adolescenza e parte della giovinezza nelle ristrettezze non di rado dolorose; insieme con la fortuna, egli non aveva accolto certi pregiudizi ridicoli e crudeli!… In fatti, quando aveva saputo dell'amore di Adele, aveva interrogato il cocchiere per veder chiaro nella cosa e per interesse della giovine, che era in casa da parecchi anni ... O in certi casi, essere poveri o ricchi non è lo stesso?… Lucia dava ragione a Adele senza però dare apertamente torto a la zia ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 8)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Zia Marta venne in quel punto a cercarla ... tanto la zia, certe cose non le poteva capire; e non metteva conto contrariarla ... Chiuse il piano e seguì di là la zia, che si rimise al telaio: ricamava, da mesi, un cuscino da divano, a tinte scialbe, autunnali, stanche; tinte che sopprimono la primavera e la giovinezza; gusti da gente che più non sente la serena poesia dei colori smaglianti; che più non ha occhi, nè desideri, nè aspirazioni che per le cose e i sentimenti sbiaditi, nati vecchi ... «Se tu leggi, è come se non fossi qui!—uscì a dire zia Marta, dopo un poco ... Lucia chiuse il libro e prese in mano il lavoro, mettendosi di fronte a la zia, che la vedesse, che conversasse a sua voglia ... Oh la zia aveva sempre voglia di chiacchierare! ... Per non entrare in campo lì per lì, come una bomba, zia Marta prese l'aire di lontano, cominciando con chiedere notizie della signora Lena, informandosi del tempo che aveva lasciata la casa per entrare in collegio ... Lucia levò gli occhi dal lavoro e li fisò in volto a la zia con sorpresa e interrogazione ... Era scattata ritta, e tutta pallida, mormorò: «Papà è innamorato della signora Rabbi e la vuole sposare! Zia Marta volle persuaderla, che nulla era ancora definitivamente deciso; che fino allora non si trattava che di induzioni, di dicerie ... Ma soggiunse tosto, riaddolcendo l'accento: «In ogni modo, ti ringrazio zia, d'avermi aperti gli occhi ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 10)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Venisse! che cosa importava a lei? Dal salotto, aperto a l'aria tepida di primavera, venivano le voci sommesse della zia, delle signore Zolli e del signor Svarzi; voci monotone, senza intonazione, senza varietà d'accento, da gente che parla per dire; che non dice per esprimere sentimenti e pensieri ... Prima che avesse il tempo di mettersi a sedere, la zia la pregò che facesse un po' di musica ... Zia Marta voleva sentire il suono del piano a qualche distanza ... «Brava!—disse dal salotto zia Marta, che non capiva che la musica fragorosa ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 11)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Che male c'era, in fin de' conti, a stare per una mezz'ora a suonare il piano in un salottino attiguo a quello ove era sua zia, in compagnia d'un giovinotto?… «Perchè è addetto alla fabbrica e papà lo chiama il suo braccio destro, si crede forse autorizzato a fare a me da angelo custode? «Io voglio e posso fare quello che meglio mi piace; e se quello che piace a me non va a genio a vossignoria, à chacun son goût, signor conte Anton Mario del Pozzo!—pensò sdegnosamente ... In fin de' conti se ella era andata di là a suonare con il signor Svarzi, era stato tutto per la politica della zia; che lei s'era subito seccata vedendosi seguita dal giovine; aveva sentita l'irregolarità della cosa ... A questo pensiero le scese in cuore un'angoscia amara; e insieme con l'angoscia, un sentimento di dispetto verso lo Svarzi e verso la zia, che se egli frequentava ormai la casa con troppa assiduità, la colpa era tutta sua, che lo riceveva sempre con festa e lo invitava a tornare presto, a venire di sovente, come un amico intimo ... La gente non poteva certo pensare ch'egli venisse per la zia; avrebbe pensato quello che era passato nella mente dell'ingegnere del Pozzo ... Zia Marta, del numero delle persone che sono facilmente afferrate nelle spire della brillante superficialità altrui e più vi sono strette serrate dentro e più sono liete, fu subito acciecata e conquistata dal fare della signora Rabbi ... Se davanti a quella signora così bella e in mezzo al fasto, ella pensava a la sua povera mamma, modesta, semplice, dal sorriso soave e la parola mite e timida, bisognava capirla e compatirla!… E leggerle in cuore con occhio indulgente l'impressione dolorosa per il confronto ch'ella faceva naturalmente, quasi involontariamente, fra la mamma morta e quella rigogliosa e orgogliosa donna, che ne doveva prendere il posto! Quando, uscendo dal salotto, con il suo papà e la zia, la signora Rabbi la baciò in fronte, la povera fanciulla si sentì impallidire, e a pena fuori, si trovò a fregarsi la fronte al posto del bacio, quasi a cancellarne la traccia ... Lucia aveva sentito che la sua presenza sarebbe stata importuna in casa in quel momento, che a provvedere, a bastare a tutto, meglio sarebbe riuscita la zia ... Là ove ella avrebbe incontrati continui urti a la sua suscettività, a' suoi ricordi, la zia avrebbe trovato distrazioni e piaceri ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 14)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Le caddero gli occhi su la lettera della zia, posata sopra il tavolino ... «Sono io ancora ricca?—chiese a sè stessa, ricordando quanto la zia scriveva ... O con chi credeva d'aver a che fare?… Impazziva forse per dimenticare così le più elementari regole di convenienza?… O pure… o pure… Ricordò quanto la zia diceva nella sua lettera ... «Sua zia mi aveva autorizzato di venire a porgerle i miei omaggi!—disse Svarzi, un po' scosso da quel contegno ...