Libri voce
Libri su voce, con la parola voce
Confessioni di un Italiano (pagina 8)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Egli leggeva con voce nasale, qualmente che, il Nobile ed Eccelso Signore Gherardo di Partistagno fosse invitato entro sette giorni a comparire dinanzi all'Eccellentissimo Consiglio dei Dieci, etc ... La voce del Messer Grande si faceva sempre più minacciosa nel vedere quell'attitudine di sgomento; e da ultimo quando lesse le sottoscrizioni pareva che tutto il terrore di cui si circondava il Consiglio Inquisitoriale spirasse dalle sue narici ... Rispose il Partistagno con voce malsicura che avrebbe incontanente obbedito, e volse ad un servo la mano con cui s'era appoggiato ad una tavola, quasi comandasse il cavallo o la lettiga ... Ma non avea mosso un passo che sette od otto buli fatti venire il giorno prima da un castello che il Partistagno possedeva nell'Illirico, gli si avventarono addosso: e batti di qua e pesta di là gliene consegnarono tante che il povero Messer Grande non ebbe in breve neppur voce per gridare ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 112)
di Ippolito Nievo (estratti)
... fu sedato il tumulto promosso dalla sua presenza, egli volse al basso uno sguardo tranquillo ma severo, poi con voce quasi di paterno rimprovero domandò: — Figliuoli miei, cosa volete dal padre vostro spirituale? Un silenzio, come quello che aveva accolto le parole del canonico, seguì a una tale dimanda: ma il pentimento soverchiava lo stupore, e già qualcheduno piegava le ginocchia, altri levavano le braccia in segno di preghiera, quando una voce unanime scoppiò da mille bocche che parvero una sola ... — cominciò con voce tremolante ... Un evviva alla libertà dei pazzi indemoniati soffocò a questo punto la voce dell'arringatore ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 156)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Là mi cangiai di abito, presi un po' di cibo, non volli saperne di vino, e pagato il piccolo scotto, uscii dalla bettola dicendo a voce alta che vestito a quel modo sperava di non dar nell'occhio ai monelli della città ... — Dunque non vuol proprio conoscermi? — mi disse colui mettendosi la palma della mano sul volto, e con tal voce che mi rischiarò subito il discernimento ... Da queste parole dal suono della voce dal tenor degli sguardi io mi persuasi che la povera Aglaura era innamorata di me, e che il dolore di perdermi l'avea menata a quel consiglio disperato di seguirmi ...
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Corbaccio (pagina 3)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... malvagia fortuna, qual malvagio destino t'ha nel presente diserto condotto? Dove è il tuo avedimento fuggito, dove la tua discrezione? Se tu hai sentimento quanto solevi, non discerni tu che questo è luogo di corporal morte e perdimento d'anima, che è molto peggio? Come ci se' tu venuto? qual trascuranza t'ha qui guidato? Io, costui udendo e parendomi ne' suoi sembianti assai di me pietoso, prima ch'io potessi alla risposta avere la voce, dirottamente, di me increscendomi, cominciai a piangere ... Ma, poi che alquanto sfogata fu la nuova passione per le lagrime, raccolte alquanto le forze dello animo in uno, con rotta voce e non senza vergogna, rispuosi: – Sì come io penso, il falso piacere delle caduche cose, il quale più savio ch'io non sono già trasviò molte volte e forse a non minor pericolo condusse, qui, prima che io m'accorgessi dov'io m'andassi, m'ebbe menato: là dove <in> amaritudine incomportabile e senza speranza alcuna, da poi che io mi ci vidi, che è sempre stato di notte, dimorato sono ... Alle cui parole stando io attento quanto poteva, quando io udi': “poi che dalla vostra mortale vita fui sbandito”, riconoscendo non costui essere quello che io estimava ma la sua ombra, così uno repente freddo mi corse per l'ossa e tutti i peli mi si cominciarono ad aricciare; e, perduta la voce, mi parve, se io avessi potuto, volere lui fuggire ... Io allora con voce assai esperta dissi: – Due cose con pari desiderio mi stimolano, ciascuna ch'io prima di lei domandi; e per ciò in somma domanderò d'amendue: e priegoti che ti piaccia di dirmi che luogo questo sia e se a te per abitazione è stato dato o se, per se stesso, alcuno che c'entri ne può mai uscire: e appresso mi facci chiaro chi colui sia, col piacere del quale qui venisti ad atarmi ...
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La divina commedia (pagina 44)
di Dante Alighieri (estratti)
... Era la mia virtù tanto confusa,
che la voce si mosse, e pria si spense
che da li organi suoi fosse dischiusa ... Come balestro frange, quando scocca
da troppa tesa la sua corda e l'arco,
e con men foga l'asta il segno tocca,
sì scoppia' io sottesso grave carco,
fuori sgorgando lagrime e sospiri,
e la voce allentò per lo suo varco ... Dopo la tratta d'un sospiro amaro,
a pena ebbi la voce che rispuose,
e le labbra a fatica la formaro ...
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La divina commedia (pagina 51)
di Dante Alighieri (estratti)
... E come in fiamma favilla si vede,
e come in voce voce si discerne,
quand'una è ferma e altra va e riede,
vid'io in essa luce altre lucerne
muoversi in giro più e men correnti,
al modo, credo, di lor viste interne ... Poscia che li occhi miei si fuoro offerti
a la mia donna reverenti, ed essa
fatti li avea di sé contenti e certi,
rivolsersi a la luce che promessa
tanto s'avea, e "Deh, chi siete?" fue
la voce mia di grande affetto impressa ...
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La divina commedia (pagina 58)
di Dante Alighieri (estratti)
... Ché se la voce tua sarà molesta
nel primo gusto, vital nodrimento
lascerà poi, quando sarà digesta ... El cominciò: "In questa quinta soglia
de l'albero che vive de la cima
e frutta sempre e mai non perde foglia,
spiriti son beati, che giù, prima
che venissero al ciel, fuor di gran voce,
sì ch'ogne musa ne sarebbe opima ... E quel che mi convien ritrar testeso,
non portò voce mai, né scrisse incostro,
né fu per fantasia già mai compreso;
ch'io vidi e anche udi' parlar lo rostro,
e sonar ne la voce e "io" e "mio",
quand'era nel concetto e "noi" e "nostro" ...
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La divina commedia (pagina 63)
di Dante Alighieri (estratti)
... Come 'l segnor ch'ascolta quel che i piace,
da indi abbraccia il servo, gratulando
per la novella, tosto ch'el si tace;
così, benedicendomi cantando,
tre volte cinse me, sì com'io tacqui,
l'appostolico lume al cui comando
io avea detto: sì nel dir li piacqui!
XXV Se mai continga che 'l poema sacro
al quale ha posto mano e cielo e terra,
sì che m'ha fatto per molti anni macro,
vinca la crudeltà che fuor mi serra
del bello ovile ov'io dormi' agnello,
nimico ai lupi che li danno guerra;
con altra voce omai, con altro vello
ritornerò poeta, e in sul fonte
del mio battesmo prenderò 'l cappello;
però che ne la fede, che fa conte
l'anime a Dio, quivi intra' io, e poi
Pietro per lei sì mi girò la fronte ... A questa voce l'infiammato giro
si quïetò con esso il dolce mischio
che si facea nel suon del trino spiro,
sì come, per cessar fatica o rischio,
li remi, pria ne l'acqua ripercossi,
tutti si posano al sonar d'un fischio ... Quella medesma voce che paura
tolta m'avea del sùbito abbarbaglio,
di ragionare ancor mi mise in cura;
e disse: "Certo a più angusto vaglio
ti conviene schiarar: dicer convienti
chi drizzò l'arco tuo a tal berzaglio" ... Sternel la voce del verace autore,
che dice a Moïsè, di sé parlando:
"Io ti farò vedere ogne valore" ...
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Fermo e Lucia (pagina 27)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Quando Fermo vide che i due indiscreti s'erano ritirati, continuò la sua strada fra le tenebre crescenti, ripetendo a bassa voce ai fratelli gli avvertimenti sul modo di condurre a buon termine l'impresa ... «Chi è, a quest'ora?» gridò una voce alla finestra che si aperse in quel momento: era la voce di Perpetua ... » Così dicendo richiuse la finestra: a questo punto Agnese si spiccò dai promessi, e detto sotto voce a Lucia: «coraggio: è un momento; come a far cavare un dente», venne a porsi dinanzi la fronte della casa, aspettando che Perpetua aprisse per far vista di passare ... I quattro congiurati tutti diversamente commossi ascesero le scale, e posati che furono sul pianerottolo: Toni disse ad alta voce: «Deo gratias», ed entrò col fratello, mentre Don Abbondio che gli aspettava rispose: «Avanti» ...
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Fermo e Lucia (pagina 50)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Tutt'ad un tratto sentì ella venire dai tetti come un romore di voce non articolata la quale voleva farsi e non farsi intendere, e macchinalmente levò la faccia verso quella parte; e mentre andava errando con l'occhio per quegli alti e bassi, quasi cercando il punto preciso donde il romore era partito, un secondo romore simile al primo, e che manifestamente le apparve una chiamata misteriosa e cauta, le colpì l'orecchio, e la fece avvertire il punto ch'ella cercava ... , ma s'accorse tosto ella stessa che questo era un sofisma della curiosità, o di qualche cosa di peggio, e senza più esitare, s'avviò pel dormitorio alla stanza dove erano le educande: qui, o fosse caso o un resto di quella esitazione ella si affacciò ad una finestra che aveva dirimpetto appunto quei tetti, vi guardò, vide il temerario che non si era mosso, partì tosto dalla finestra, la chiuse, e uscì da quella stanza dicendo in fretta alle educande con voce commossa: «lavorate da brave»; e se ne andò difilato a passeggiare nel giardino del chiostro ... L'atto repentino, e la commozione della voce non diedero nulla da pensare nè alle educande nè alle suore, avvezze le une e le altre agli sbalzi frequenti dell'umore della Signora ...
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Fermo e Lucia (pagina 66)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... voce ed un colpo di sprone, dicendo ai seguaci a piedi che erano obbligati di trottare un po' affannosamente: «animo figliuoli, che la giornata è bella» ... » «Non andate in collera,» disse Geltrude, «perchè chi altri ho io? a chi mi posso confidare?» e continuò con voce più sommessa, «quelle altre non mi consoleranno, vedete, se racconterò loro che siete in collera con me, state in pace, e fatemi questo piacere una volta ... » A questa proposta, Geltrude incrocicchiò le mani con forza, le presse al petto, si strinse tutta, levò al cielo uno sguardo nel quale brillava momentaneamente un raggio dell'antica innocenza, e con voce supplichevole e commossa disse: «Ah no: non ne facciamo più, non ne facciamo più per pietà ...
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Fermo e Lucia (pagina 71)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » «Lasciatemi andare,» disse Lucia con voce soffocata dallo sdegno e dallo spavento: «lasciatemi andare subito, subito: io non son vostra, lasciatemi andare ... » «No no,» rispose Lucia alzando la voce; ma il fazzoletto fu alzato ... «Lasciatemi andare per amor di Dio,» ripigliò ella con voce più fioca ... » «Oh per amore di Dio, della Madonna,» riprese Lucia in tuono supplichevole, con voce interrotta da singulti, e senza pur pensare ad asciugare le lagrime, che le rigavano tutta la faccia: «per amore di Dio, lasciatemi andare: io sono una povera creatura, che non vi ha mai fatto male: vi perdono quello che mi avete fatto, e pregherò Dio per voi: se avete anche voi una figlia, una moglie, una madre, qualche persona cara a questo mondo, pensate quello che patirebbero se fossero in questo stato: pensate all'anima vostra; fate una buona opera che vi può salvare: fatemi questa carità, acciocchè Dio vi usi misericordia, lasciatemi qui ... Lucia vedendo che le preghiere riuscivano inutili come la resistenza, e stanca dell'ambascia, e dello stento, incrocicchiò le braccia sul petto, si strinse nell'angolo della carrozza, in silenzio: e perduta ogni speranza di soccorso umano, si rivolse a Dio da cui tutto sperava; e pregò fervidamente da prima col cuore; indi cavato di tasca il rosario che teneva sempre con sè, cominciò a recitarlo con voce sommessa ...
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Fermo e Lucia (pagina 158)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... una voce alta ed oratoria che veniva dal tempio ... Fermo, giunto sull'orlo di quella adunanza avrebbe voluto avanzarsi a trascorrerla, e cercare ciò che gli stava a cuore; ma senza contare un altro capuccino che, con un aspetto tanto severo anzi burbero, quanto quello dell'oratore era pietoso, stava ritto in mezzo alla brigata per tener l'ordine; quella quiete generale, quell'attento silenzio, e quella unica voce bastarono ad avvertire il nostro ansioso che ogni movimento sarebbe stato in quel luogo scompiglio, e irriverenza ... «Diamo adunque», diceva egli, «un ultimo sguardo a questo luogo di miserie e di misericordia, pensando quanti vi sono entrati, quanti ne sono stati tratti fuora per la fossa, quanti vi rimangono, quanto pochi al paragone siam noi, che ne usciamo non illesi, ma salvi, ma colla voce da lodarne Iddio ... Dopo qualche momento il frate s'alzò, prese la croce ad ambe mani, e l'inalberò; scese dalla predella, e quivi depose i sandali; gridò ad alta voce: «andiamo in pace»; poi intonò il Miserere; e scalzo, portando dinanzi a sè quell'alta croce pesante, scese gli scaglioni del tempio dalla parte rivolta alla porta meridionale del lazzeretto che sbocca dinanzi alla mura della città; e s'incamminò verso quella ... Dietro lui s'avviò la torma dei fanciulletti, di quelli cioè che potevano reggersi, e sapevano condursi da sè; poi le donne, alcune delle quali tenevan per mano, o nelle braccia fanciulline, o bambini, e con fioca voce cantavano il salmo intonato dal guidatore; poi gli uomini pur cantando; poi carri di convalescenti, e delle bagaglie di quei che partivano: quelle che in tanta confusione s'eran potuto serbare, e raccogliere ... Ultimo veniva quell'altro capuccino che abbiamo menzionato, con un gran vincastro in mano; e coi cenni di quello, con gli occhi e con la voce, teneva in sesto il convoglio ...
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Fermo e Lucia (pagina 159)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Or mentre passando, come per un vicolo, tra due di queste, l'una delle quali aveva l'apertura sul suo passaggio, e l'altra rivolta dalla parte opposta, egli metteva il capo nella prima, sentì venire dall'altra, per lo fesso delle assacce ond'era connessa, sentì venire una voce ... una voce, giusto cielo! che egli avrebbe distinta in un coro di cento cantanti, e che con una modulazione di tenerezza e di confidenza ignota ancora al suo orecchio, articolava parole che forse in altri tempi erano state pensate per lui, ma che certamente non gli erano mai state proferite: «Non dubitate: son qui tutta per voi: non vi abbandonerò mai ... » Se Fermo non mise uno strido, non fu perchè lo rattenesse il riguardo di fare scandalo, il timore di farsi troppo scorgere e d'essere preso o cacciato; fu perchè gli mancò la voce ... «Lucia!» chiamò Fermo con gran forza e sottovoce ad un tempo: «Lucia!» Trabalzò ella a quella chiamata, a quella voce, credette di sognare, si volse precipitosamente, vide che non era sogno, e gridò: «Oh Signore benedetto!» Fermo rimase su la porta tacito e ansante, e Lucia pure dopo quel grido stette immota in silenzio più tempo che non bisogni a raccontare in compendio le sue vicende dal punto in cui l'abbiamo lasciata ... Ma quale risvegliamento! in quel tumulto di morte, in quello scompiglio di guai, senza vedere un volto conosciuto, senza udire una voce famigliare! Pure, in quel tempo, come in tutte le grandi calamità la vista o il racconto, e l'aspettazione continua dei mali rendeva preparati a tutto anche gli animi i meno agguerriti; questa preparazione, la gran ragione della necessità, la cascaggine stessa che il male aveva lasciata addosso a Lucia, la fecero avvezzare ben tosto alla sua situazione; la fiducia in Dio gliela raddolcì ...
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Fior di passione (pagina 2)
di Matilde Serao (estratti)
... --disse lui, con voce soffocata ... La gente, in piedi, ascoltava: ma la breve voce simpatica della fanciulla non arrivava a eseguire quei trilli complicati, quelle risposte dell'eco ... E la voce era così piena di dolore, che ella si arrestò ... Se una zanzara gli fa udire la sua canzoncina, se un mobile scricchiola, se la vostra voce o la mia si levano un poco, egli si sveglia ... --Questo cerco--mormorò con voce cupa ...
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Fior di passione (pagina 7)
di Matilde Serao (estratti)
... --Viva Francesco II!--gridò una voce affannosa ... Il maggiore salì sul terrazzino interno che dava sul cortile, fece suonare la tromba, due volte: --Soldati--disse, con voce tonante--abbiamo innanzi a noi Garibaldi, alle spalle arriva Vittorio Emanuele ... Viva Francesco II! --Viva--disse qualche voce ... E non tremava la sua voce ... Nessuno osò levare la voce, nel palazzo deserto, devastato: per un'ora tutti tacquero, innanzi all'altare, subendo ancora l'incubo di quell'assedio ...
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Fior di passione (pagina 21)
di Matilde Serao (estratti)
... Qualche debole e meschina concessione, uno sguardo più languido, una intonazione di voce più amabile, una mano più abbandonata, confortavano per un istante Annibale, ma duravano anche un istante ... La conversazione si annodò lenta, a voce bassa ... Due o tre volte la voce di Adriana tremò in una insolita vibrazione ... Senza accorgersene arrivarono sul terreno del sentimento; e allora Giorgio fu tenero, delicato, imperioso, malinconico, ironico, scettico, appassionato, parlando a meraviglia di amore, con la voce, con gli occhi, con l'espressione del volto ... E quando la vide sconvolta, l'occhio smarrito, la bocca fremente, vinta dall'affetto, dalla tenerezza, dall'amore, egli osò dirle ad alta voce, audacemente, che l'amava ...
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Fior di passione (pagina 24)
di Matilde Serao (estratti)
... Aveva una voce debole, ogni tanto più affievolita da una corrente di tenerezza ... Tacque la voce, smorzata in un entusiasmo sommesso e soffocante ... Solo, poco dopo, la seconda che teneva il capo abbassato sul petto, si sollevò e parlò, a scatti, a sussulti, con una voce variabile, ora troppo forte, ora stridente e nervosa ... Quando ci vediamo, restiamo l'uno di fronte all'altro, smorti, col cuore in tumulto, le mani brucianti, la voce strangolata: questo è l'impeto dell'amore che ci fa impazzire ... Allora la terza parlò, quietamente, con una voce media, giusta, di una monotonia grave: --Egli mi ama; io l'amo ...
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Fior di passione (pagina 25)
di Matilde Serao (estratti)
... --Ulrich, tu non mi ascolti--ripetè Lottchen, con una certa tristezza nella voce ... --A che pensavi tu dunque, mentre io ti parlava? --A nulla, Lottchen--disse finalmente lui, con la sua voce grave e sonora ... Ad un tratto, mentre una fantesca posava un lume monumentale sopra la tavola, una voce infantile gridò di fuori: --Zio Ulrich! zio Ulrich! Ed un bambino entrò correndo nella stanza, cercando d'arrampicarsi sulle ginocchia del giovanotto ... Quando cominciava il lavorío interno per qualche cosa di nuovo, egli si concentrava profondamente e nulla valeva a distrarlo: nè la voce di Bertha sua sorella, nè quella di Lottchen, la fidanzata che egli amava nei suoi momenti di libertà ...
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Il benefattore (pagina 24)
di Luigi Capuana (estratti)
... —Un altro segreto?—dissi sorridendo e con voce turbata ... Mi parve buon indizio; e appena ella volse la testa verso di me, le lanciai a voce abbastanza alta: —Grazie! Grazie! E chinai il capo con un lieve cenno di saluto ... —Non capisco; vi prego di parlare più forte—dissi, mettendo le mani attorno alla bocca per raccogliere il suono della voce ... Insistei, pregando: —Parlate più forte! Tutt'a un colpo, quasi la parete si fosse miracolosamente assottigliata, rimasi stupito di sentir pronunziare con voce debole, lenta, ma chiara: —Questa sera non posso più ...
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Il benefattore (pagina 25)
di Luigi Capuana (estratti)
... Ora la sua voce era più forte, ma sempre lenta, quasi stentasse a penetrare la densità del muro ... T'amo!… Addio!… Addio!
È impossibile esprimere con parole la desolante sensazione di quel suono di voce piena di pianto, il tremito di quelle ultime sillabe che sembrava si allontanassero, si allontanassero e dileguassero distante!… Come rimanessi è facile capirlo ... Quando potei muovermi, riprendere coscienza della realtà che mi circonda va, e riacquistare la certezza che non ero stato vittima di un'allucinazione durante le notti in cui la fioca voce si era fatta udire a traverso il muro, io ebbi la debolezza di cedere alla pressione di quello sgomento, di quel terrore ... —No; i picchi e la voce venivano dall'altra parte… Rideva, rideva… e protestava: —È impossibile! —Chi dunque mi diceva…? Chi dunque mi rispondeva? Riferii i dialoghi parola per parola ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 5)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Le galline beccavano nel fosso, tra le foglie morte, e di tanto in tanto, mentre si parlavano a grassa voce, ergevano il collo e la testa, per ascoltare e occhieggiare ... Ma seguendo a voce sommessa la patetica cadenza dell'inno a Santa Lucia, s'intenerì; dovè smettere, recitare, con la solita fretta, una preghiera ... Presto la voce della disgrazia corse dalla canonica alla prima casa; di là, per tutta la parrocchia ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 16)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... — Mi piacciono tanto i fiori! — esclamava lui con la voce soave delle ragazze che glieli chiedevano ... Celso, che aveva già quindici anni, ci vedeva anche, nell'Eden, delle belle ragazze che esclamavano con voce soave: — Mi piacciono tanto i fiori! —; e sopportava le spine: i trattati di chimica organica che il conte, senza insistere, intrometteva a quelli del regno vegetale ... — Conosce quello che i pittori moderni ignorano: il disegno! — Inclinazione, dunque, alla pittura o all'architettura; e propose al ragazzo di andare a scuola da un maestro che in città aveva voce di artista insigne ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 22)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Ma don Paolo parve anche più imbarazzato quando seduto sul sedile, tra il folto, cominciò a bassa voce: — La nostra amicizia e la mia prudenza, anzi il mio dovere ... Solo una voce umana avrebbe rotto il silenzio immenso, avrebbe ridestata la vita; ma non si udiva una voce d'uomo ... Fratelli? E con voce ferma, con la stessa voce con cui aveva detto quella sera: — sta attento — Alfonso disse al fratello: — L'ho uccisa ...
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Il ponte del Paradiso (pagina 4)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Ma soprattutto c'è chi vuol sentire il re degli istrumenti musicali, la voce umana, specie se è voce di soprano, o di mezzo soprano ... Aveva una voce stupenda; cantò con metodo eccellente e con raro sentimento l'Ideale del Tosti, domandato dal cavalier Lunardi, il grande romantico della compagnia ... Poi volgendosi verso Filippo Aldini, gli disse a mezza voce: — Signor Aldini, offra il braccio alla contessa Galier ... — Ah, che bel cavaliere! Ringiovanisco; — gridò quella graziosa matta della contessa, che non voleva esprimere a mezza voce il suo gradimento ...
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L'amore che torna (pagina 7)
di Guido da Verona (estratti)
... — Preferivo dirlo a voce, — risposi, — e siccome non ho potuto venire ieri ... — profferì Edoarda con voce angosciata, intercedendo per me ... E riprese le sue cuffie di lana, borbottando a voce bassa, e tratto tratto inforcandosi meglio sul naso gli occhiali visibilmente appannati ... e la risata di Elena empiva la piccola stanza dall'addobbo severo, che a quella voce limpida pareva risvegliarsi come da un letargo antico e lasciarsi a poco a poco invadere dalla nostra giocondità ...
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L'amore che torna (pagina 14)
di Guido da Verona (estratti)
... voce che sibilava: — Non puoi credere questo! — affermò ... Una mattina sua madre, pallida e pur sorridente, la condusse per tutte le stanze, per i piantereni e per le scuderie, le mostrò l'intero dominio, quasi per bene imprimere nel suo cuore la memoria d'ogni cosa, poi, quando furono in fondo al giardino, presso una fontana, ch'ella rivedeva sempre, le disse con voce tranquilla: — Tutto questo non ci appartiene più, Elena ... Elena, a quel tempo, non aveva che sedici anni, e curava le cose domestiche, aiutando la madre, leggendo a voce alta i suoi libri e ricopiando i suoi manoscritti quando i poveri occhi stanchi non vedevano più ... Aveva una bella fronte pallida, la bocca femminea, la voce soave ...
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L'amore che torna (pagina 20)
di Guido da Verona (estratti)
... Egli si battè la fronte, volle sorridere ma non potè, volle parlare ma non ebbe voce: prese quelle due mani e se le portò congiunte sul cuore ... Egli ebbe un gesto come d'incredulità, poi rimase a fissarla, toccando le piume del suo cappello, i pizzi che aveva intorno ai polsi, e disse, con un'altra voce: — Per me sarà sempre troppo tardi, anima mia ... ebbe nella faccia il suo respiro, le sue lacrime, udì la sua voce ancora, come in un sogno, gridargli: — Addio! addio! ... Allora si figurava la propria vita, s'ella fosse divenuta la moglie di quel pastore luterano, e si vedeva in una linda casa tedesca, con indosso un bel grembiule bianco, non sapendo come nascondere l'abbondanza eccessiva de' suoi capelli per parere più semplice; e si vedeva intenta nel rammendare il bucato, nel badare alle cose della cucina, mentre, davanti al fuoco, il pastore leggerebbe ad alta voce la Bibbia e due o tre marmocchi evangelici ascolterebbero attoniti, senza comprendervi nulla ... Egli era così dolce, ma questo pensiero la faceva nondimeno ridere! La baronessa aveva ora presa l'abitudine di tenerla sempre sotto braccio, la trovava bella e glielo diceva, con una voce strana, carezzandola ... Povero Mathias! Povero triste amico! Le parve a tutta prima impossibile di non rivederlo più, di non ascoltare più la sua voce un poco lenta e pure così dolce ...
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L'amore che torna (pagina 26)
di Guido da Verona (estratti)
... Ed ecco, dal giardino, la voce di Fabio mi chiamò: — Eh, lassù! ... La prova è questa: che ora, corsa intorno la voce il dubbio che il matrimonio non si faccia più, tutto il tuo credito è cessato e non ti rimane che attendere gli uscieri al primo protesto ... — Lo credi? — esclamò, con voce ambigua ... — E, dopo una pausa, con voce tranquilla: — Ma ormai è cosa passata ...
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L'amore che torna (pagina 28)
di Guido da Verona (estratti)
... In quel mentre, di là dai cedri che nascondevano la casa, una voce chiamò più volte: — Germano! Germano, dove sei? E subitamente, fra le aiuole che ostentavano al meriggio le meraviglie dei lor mille colori, vidi Elena venirci incontro, simile ad una creatura che portasse, nella sua limpida voce, ne' suoi chiari occhi d'amante, nell'anima sua d'innamorata, un divino soffio della splendente primavera ... Ora venivano, accelerando il passo, e chi era sui carri battendo i cavalli con sferze infiorate, mentre stornellavano a voce spiegata, sicchè per l'aria limpida era un gran ridere di canzoni, confuso e misurato insieme col tintinnio delle sonagliere gioconde ...
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L'amore che torna (pagina 30)
di Guido da Verona (estratti)
... Cantavano con voci squillanti una dolcissima lenta preghiera; su le pause d'ogni salmo tutto il popolo ripeteva in coro: «Beata Vergine Maria, fate la grazia ai fiori!» Subitamente la voce dell'organo si elevò per l'ampiezza del tempio, come una preghiera sovrumana, la quale parve per un momento raccogliere in sè stessa l'adorazione di tutte le cose che riconoscevano un Dio ... La voce cantava sola, nel tempio solenne, piena di eloquenze mistiche, fluida e profonda, mesta e giubilante, come un alito, come un'onda, come un grido, irrompendo con tutto il fiato delle sue dieci canne, per dilagare pianamente verso le altezze immateriali della fede, verso le ineffabili armonie dei paradisi cristiani ... E quando l'organo tacque, una preghiera di vergine fu cantata nel coro, da una bocca invisibile, da una voce che pareva sapesse attingere nei più profondi enigmi dell'amore, del sogno e del dolore le sue divine ispirazioni ... ineffabile vita!» E la contessa leggendo rise, poi ti disse qualcosa a bassa voce, nascondendo la bocca dietro il ventaglio ...
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L'amore che torna (pagina 74)
di Guido da Verona (estratti)
... Intesi ciò che diceva, intesi la sua voce ancora, dopo tanti anni che più non la udivo ... Certo la mia voce dovette darle quel medesimo senso che a me dette la sua, perchè la vidi trasalir leggermente ... Un mio cuore fittizio mi faceva rivivere ad uno ad uno tutti gli episodi del legame spezzato, e, come s'ella non fosse più la stessa, mi tornavano alla mente i suoi gesti, i suoi baci, le inflessioni della sua voce, i sorrisi e le lacrime che avevano intessuta la storia del nostro lontano amore ...
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L'arte di prender marito (pagina 7)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... Finalmente potè parlare colla voce interrotta dal singhiozzo ... Dio volesse che tu non le avessi a leggere! Vorrebbe dire che io son vissuto abbastanza per vederti sposa felice; vorrebbe dire che io ti ho potuto dare i miei consigli a viva voce ... Potrei da un momento all'altro sparire dal mondo e voglio che la mia voce mi sopravviva e ti aiuti nell'ora più importante della tua vita, quando avrai a scegliere colui, che deve essere il tuo inseparabile compagno, che deve essere il padre dei tuoi figli ...
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La favorita del Mahdi (pagina 9)
di Emilio Salgari (estratti)
... —Fathma!… Fathma! mormorò con voce tremante ... —Fathma, ripetè l'arabo, scuotendosi e dando alla sua voce un tono commosso ... Ovunque volga lo sguardo non vedo che i tuoi occhi più fulgidi delle stelle e il tuo volto più bello delle urì del paradiso del Profeta; ovunque tenda l'orecchio non odo che la tua voce incantevole, quella che udii laggiù, a Machmudiech, la prima volta che ebbi la fortuna d'incontrarti! Fathma, tu sei bella, tu sei sublime e io ti amo!… ti amo!… sono tuo schiavo!… Abd-el-Kerim era caduto in ginocchio e la guardava con due occhi che mandavano fiamme ... —Chi è la? domandò egli con voce rotta ... Io l'ho veduto cadere e a quest'ora sarà morto o sul punto di morire, disse l'almea con voce calma ... —Ah! diss'ella con voce cupa ...
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La favorita del Mahdi (pagina 20)
di Emilio Salgari (estratti)
... —Udite? chiese con una voce che l'eco rendeva sepolcrale ... —Chi è l'assassino che viene ad assistere alla mia agonia? chiese con voce rauca l'arabo fissando due occhi stravolti su Elenka ... Quella voce ferì il cuore di Elenka ... —Sei pazzo, Abd-el-Kerim, disse di poi con voce che tremava ... —Abd-el-Kerim, mormorò Elenka con voce rotta ...
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La favorita del Mahdi (pagina 23)
di Emilio Salgari (estratti)
... —Chi sei?… Chi sei?… gridò con voce strozzata ... —Fathma, disse d'un tratto la greca con voce stridula ... —Senti, disse Fathma con voce ferma e così glaciale che faceva fremere ... Che dobbiamo fare? —State bene attenti, disse Elenka con un filo di voce ...
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La favorita del Mahdi (pagina 26)
di Emilio Salgari (estratti)
... Era appena entrato che Abd-el-Kerim gli saltava addosso stringendolo alla gola con tal forza da strozzargli la voce e farlo cadere sulle ginocchia ... L'arabo non sapendo cosa rispondere e temendo che riconoscesse la sua voce, credette bene di tacere e di tirarsi lestamente indietro ... —Piano, piano, gridò una voce, che riconobbe per quella dello sceicco Debbeud ... Dove è andato a finire, innanzi a tutto, quel povero diavolo di Sceiquek? —Se quel cane d'arabo era nel corridoio l'avrà ammazzato, rispose un'altra voce ... Quella voce fece scattare in piedi Abd-el-Kerim ... —Ira di Dio! gridò la medesima voce ... È lui! Da una parte e dall'altra s'udì un rumore delle pistole che si montavano, poi la voce tonante di Fit Debbeud urlare: —Tutti avanti! Abd-el-Kerim s'appoggiò al muro indeciso, non sapendo se arrischiare la vita per una quasi impossibile vendetta o d'asserragliarsi nel sotterraneo e aspettare gli eventi ...
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La favorita del Mahdi (pagina 27)
di Emilio Salgari (estratti)
... Dove vai? Dove fuggi? Chi ti liberò?… —Sciagurata!… Che hai fatto dell'almea? chiese l'arabo con voce strozzata ... —Abd el-Kerim, ti amo, ti adoro, perdonami! mormorò con voce fioca
Elenka ... —Dio! Dio! qual voce! balbettò egli ... Dove ho udito io questa voce?
Sono o non sono sveglio ... —Dove sono? chiese ella con un filo di voce ...
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La favorita del Mahdi (pagina 34)
di Emilio Salgari (estratti)
... Olà, date da bere un vaso di birra a questo uomo, aggiunse di poi, alzando la voce ... —Non si ode nulla, disse con voce visibilmente alterata ... —Fathma, mormorò con un fil di voce e con un tono commosso, supplichevole ... L'almea a quella voce trasalì ... —Oh! Fathma! esclamò lo sciagurato con una voce rotta ... Fathma, disse con voce rauca ...
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La favorita del Mahdi (pagina 41)
di Emilio Salgari (estratti)
... Da dove venite? —Ah! sei tu, amico! esclamò quell'uomo con un tono di voce meno brusco ... —Che succede? chiese ella con voce visibilmente alterata ... —Tuoni di Dio! Come si è svegliato?… —Chi va là? gridò una voce partita dalla dahabiad ... —Chi va là! chiese la voce di poco prima ...
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La favorita del Mahdi (pagina 46)
di Emilio Salgari (estratti)
... —Ci sei? chiese Fathma con un filo di voce ... Quasi subito una voce partì dall'isolotto più vicino, sul quale bivaccavano alcuni insorti ... Guarda laggiù in mezzo alla corrente! —Che vedi? chiese un'altra voce ... —Non muoverti, padrona, bisbigliò con voce tremante Omar ...
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La favorita del Mahdi (pagina 48)
di Emilio Salgari (estratti)
... —Se ti muovi ti ammazzo come un cane! diss'ella con un tono di voce da non mettere in dubbio la minaccia ... A quella voce il volto del ferito s'alterò ... —Grazie Abù-el-Nèmr, mormorò Fathma con voce commossa ... Dove possiamo trovar gente? —L'ignoro, rispose il ferito con voce debole, tergendo il sudore che colavagli abbondante dalla fronte ... —Questo ribelle un tempo fu mio suddito, disse con voce commossa l'almea ...
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La favorita del Mahdi (pagina 49)
di Emilio Salgari (estratti)
... Lo scièk è stato ucciso! gridò una voce ... La sua voce invece di calmare gl'insorti parve che li eccitasse maggiormente ... Le grida selvaggie dei ribelli e il fragore della daràbuka[1] soffocarono la sua voce e le imprecazioni di Omar che si dibatteva furiosamente insanguinandosi i polsi ... Già un uomo si avvicinava con un tizzone per mettere fuoco alla pira, già i ribelli alzavano le lancie per saettare i corpi dei due prigionieri, quando si udì una voce tonante, imperiosa, gridare: —Fermi tutti! voi abbruciate la favorita di Mohamed Ahmed! Lo scièk Abù-el-Nèmr era improvvisamente apparso sul sentiero, portato a braccia da quattro guerrieri, I ribelli, nello scorgerlo col volto contraffatto dall'ira, e nell'udire quelle parole, si erano arrestati come pietrificati, guardando con occhi smarriti ora il loro capo e ora i due prigionieri che tendevano le braccia verso il salvatore ... —Perdono! perdono! balbettò con voce tremante ...
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La favorita del Mahdi (pagina 57)
di Emilio Salgari (estratti)
... —Ebbene? chiese il negro, con voce rotta ... —Amici miei… ho il cuore spezzato… ho l'anima infranta… Abd-el-Kerim, mio adorato Abd-el-Kerim! Tutto è perduto, tutto è crollato… non v'è più speranza… Ah! sorte crudele! Un singhiozzo le soffocò la voce e scoppiò in lacrime nascondendosi la faccia fra le mani ... —Ah!… esclamò egli con voce strozzata ... —Takir! esclamò egli con voce sorda ...
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La favorita del Mahdi (pagina 59)
di Emilio Salgari (estratti)
... —Omar!… Omar!… esclamò essa con voce cavernosa ... Un singhiozzo le montò alla gola e soffocò la sua voce ... Oh! l'orribil sogno!… Aver tanto sperato, aver tanto sofferto, tanto lottato e poi non rivederlo… è spaventevole, è mostruoso!… Aveva sperato di rivedere ancora quegli occhi che mi avevano vinto, che mi avevano domato, di riudire ancora quella voce che mi aveva giurato eterno amore nelle foreste del Bahr-el-Abiad, quella voce che mi faceva saltare il cuore in petto, che mi rapiva in estasi; aveva sperato di rivederlo ai miei piedi ebbro d'amore, di essere alla fine felice dopo tanti strazi… e non lo rivedrò invece più mai… Allàh, dammi la forza di resistere che io muoio!… Oh Dio! quanto sono infelice! Ella nascose il volto fra le mani, si rovesciò all'indietro e pianse ... —Notizie di lui! di Abd-el-Kerim! esclamò ella con una voce che l'emozione strozzava ... —Vado alla tenda della greca, rispose Fathma con voce sorda ... —Parlate amica mia, rispose l'irlandese con voce affettuosa ...
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La favorita del Mahdi (pagina 64)
di Emilio Salgari (estratti)
... —A voi Fathma, disse il reporter, dominando colla sua voce il rombo dei cannoni, lo scrosciare delle folgori, le urla dei ribelli e le grida strazianti dei moribondi ... La sua voce fu coperta da urla terribili ... La sua voce si perdè fra gli urli feroci dei mahdisti ... Già stavano per precipitarli nel vuoto, quando una voce tonante, imperiosa, urlò: —Fermi tutti! Chi li tocca è uomo morto! Un guerriero riccamente vestito discendeva dall'alto della rupe con rapidità vertiginosa ...
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La favorita del Mahdi (pagina 66)
di Emilio Salgari (estratti)
... Da cinque minuti la sanguinosa pugna durava, rianimata dall'arrivo di nuovi guerrieri ohe volevano «bere sangue egiziano», quando in lontananza si udì improvvisamente una voce metallica, imperiosa gridare: —Fermi tutti! Ahmed, nostro profeta, lo comanda ... —Fermi tutti!… Ahmed nostro profeta lo comanda! ripetè la voce metallica e imperiosa di prima ... —Abbassate le armi! ripetè con un tono di voce da non ammettere replica ... Alzò la mano dritta e indicando l'immensa pianura nella quale ondeggiavano e brontolavano minacciosamente le terribili orde del Mahdi, gli disse con voce tetra: —Guarda! Basta un mio cenno, uno solo, capisci, perchè tutti quegli uomini si gettino su te e sui tuoi ... —Il Mahdi!… esclamò con voce soffocata ...
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La favorita del Mahdi (pagina 70)
di Emilio Salgari (estratti)
... Per alcuni istanti il leone si accontentò di far udire la sua voce, battendosi i fianchi colla coda, un colpo della quale è bastante per rompere le gambe ad un uomo, poi si mise a ronzare attorno all'arabo che presentavagli la fronte riparandosi dietro la scimitarra come dietro ad uno scudo ... —Si aizzi il leone! tuonò una voce ... —Fuori un altro leone! tuonò la medesima voce che aveva comandato di aizzarlo ... Da un capo all'altro della pianura rimbombò un solo grido: —È salvo! Viva l'arabo! —A morte l'arabo! gridò per la terza volta la voce sconosciuta ... —Bravo! Bravo! —Fuori un altro leone! —Ahmed Mohammed scattò in piedi colle braccia alzate, gli occhi volti al cielo, e con voce d'ispirato gridò: —Popoli del Kordofan! Quell'uomo è stato toccato dalla grazia di
Allàh e io lo nomino mio guerriero ... —A morte l'infedele! tuonò egli con voce furente ...
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La favorita del Mahdi (pagina 81)
di Emilio Salgari (estratti)
... —Morta! Morta!… ripetè egli con voce rotta, e quell'uomo dall'animo così fiero, così forte, nascose il volto fra le mani e pianse come un fanciullo ... Ogni qual tratto però si arrestava colla dritta sull'impugnatura dell'jatagan, e rattenendo il respiro tendeva ansiosamente l'orecchio, parendogli sempre di udire fra gli urli della burrasca che scatenavasi ognor più violentemente, la voce dello scièk Abù-el-Nèmr e i passi di lui, indi ripigliava la sfrenata corsa, tuffandosi fino alle ginocchia nelle pozze d'acqua e sollevando sprazzi fangosi ... —Chi va là? chiese una voce, appena distinta fra i ruggiti della tempesta ... —Tu giuri, mormorò egli con voce tremante ... Basta che Abù alzi la voce perchè tutta la guarnigione di El-Obeid accorra a prestargli man forte ...
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La favorita del Mahdi (pagina 84)
di Emilio Salgari (estratti)
... —Sei bella!… Sei bella!… urlò con un tono di voce che più nulla aveva d'umano ... —Odimi, Ahmed! esclamò Fathma con sorda voce ... —Ahmed, diss'ella con voce ancora più alterata, quasi commossa ... —Taci, Ahmed, taci! diss'ella con voce strozzata ...
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La trovatella di Milano (pagina 5)
di Carolina Invernizio (estratti)
... Adriana a quella voce balzò in piedi confusa, arrossita di essere sorpresa in quello smarrimento ... Una voce interna mi diceva che Gabriele t'ingannava ... —È la verità—ribattè il conte con voce che parve commossa ... —Avanti,—disse Adriana con voce alta e ferma, sebbene il cuore le battesse da spezzarsi ... —Che m'importava saperlo, dal momento che ero sicura del cuore di
Gabriele?
—Ah! sì tenetevelo caro il suo cuore—replicò la contessina con tale inflessione di voce, che fece trasalire la guantaia—soltanto pregate il vostro sposo di essere più prudente e non parlare con tanta leggerezza di voi cogli amici ...
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La trovatella di Milano (pagina 14)
di Carolina Invernizio (estratti)
... Ma come scoprirlo? Malgrado le ingiunzioni severe del presidente, la minaccia della pena severa per falsa testimonianza, il domestico giurò di nuovo che ormai diceva la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità! La sfilata dei testimoni non fu lunga, nè importante, tuttavia per ultimo, quando la voce formidabile dell'usciere, annunziò l'Annetta Durini, la madre dell'accusata, un mormorio, un fremito si sparse nell'uditorio, mentre il viso di Maria esprimeva la più grande costernazione… Sua madre testimone? Che avrebbe detto? Aveva dunque ricuperata la parola? Era guarita? Il cuore le batteva fino a spezzarsi, perdette la sua presenza di spirito, tremò, ebbe paura del primo sguardo di quella madre offesa, oltraggiata nell'onore, che tanto aveva sofferto, pianto per cagion sua ... Annetta appariva vivamente commossa e prima ancora di prestare il giuramento, volse uno sguardo ansioso, vivissimo verso Maria e con voce tremante: —Così dovevamo rivederci—balbettò—ah! povera… povera fanciulla! Grosse lacrime scorrevano sul viso di Maria ... —Mamma… mamma,—disse con voce strangolata, stendendo verso di lei le manine bianche, affilatissime ... Era la voce del sangue che parlava in lei! Era Dio stesso che la guidava, per non dare al mondo lo spettacolo mostruoso di una figlia che perdeva, condannava il proprio padre… Al conte Patta doveva la vita, ed ella aveva salvata la sua; ma sentiva che giammai avrebbe potuto amarlo… Pensava invece con strazio a quella madre, che egli aveva abbandonata in preda al furore popolare ...
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La trovatella di Milano (pagina 16)
di Carolina Invernizio (estratti)
... —Sei crudele,—disse questi a mezza voce ... Il conte pure si era alzato e per un momento padre e figlia si tennero di fronte, guardandosi fissamente negli occhi; egli con una cupa rabbia nel cuore: Maria cercando dentro di sè la voce del sangue e non trovando che il grido della repulsione ... Allora Annetta stese verso la giovine le sue mani scarne e tremanti e con un'angoscia dolorosa, che rendeva la sua voce fievole, velata ... Con voce debolissima, curvando addolorato il capo ...
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La via del rifugio (pagina 5)
di Guido Gozzano (estratti)
... Piccolo morto, la tua morte è bella! L'INTRUSO Le tre sorelle dalla tela rozza levano gli occhi sbigottite, poi che una voce pervade i corridoi come d'uno che irride o che singhiozza ... Ogni sorella pensa ai casi suoi, l'altra chiamando con la voce mozza ... In breve dai soppalchi al limitare discacciano il nemico, nell'assedio invocando a gran voce tutti i Santi ... dalla bella voce ... Ah! Se voi foste qui, tra questi fiori, amica! O bella voce tra i profumi! Se recaste con voi tutti i volumi di tutti i nostri dolci ingannatori! Mi direste il Congedo, oppur la Morte del Cervo, oppure la Sementa ...
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La vita comincia domani (pagina 7)
di Guido da Verona (estratti)
... Si ricordava quella voce di lei, così grave, così lenta, quando chinò la faccia e gli rispose: — Sì, Giorgio, vi sposerei volentieri, se lo voleste ... E infine accadde che una volta fu sorpreso di attonita maraviglia nell'ascoltare la voce di sua moglie che parlava con Andrea ... Ella s'avvinghiò al suo collo, seminuda, sobbalzando sul letto, e mormorava con voce soffocata: — Ascolta ... è molto grave il suo male? Egli rispose bruscamente, con una scossa che lo percorse da capo a piedi: — Non so! non so! Ed ella, con un filo di voce appena percettibile: — Può guarire? ... Allora ella cominciò a parlare sommessamente, con una voce cauta, pressochè insidiosa, mettendo lunghe pause fra parola e parola ... — Se non ci fosse più! — egli disse con una voce tetra ... — Sei di cattivo umore, ti ripeto! — esclamò Andrea con una voce scherzosa ...
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La vita comincia domani (pagina 9)
di Guido da Verona (estratti)
... Ella smarrita lo guardava, senza bene intendere le sue parole, ma sopraffatta dal suono tormentoso di quella voce, attonita, nel vedere quel viso trasfigurarsi e risplendere per un'altezza di sentimento più che umana ... — Cosa vuoi dirmi? Cosa vuoi sapere da me? — diss'ella, rattenendo a stento l'impeto della voce ... Se tu soffri, non soffro anch'io? Se tu perdoni, sii giusto, non perdono forse anch'io? — Ma perchè ti difendi? — egli gridò con tutto lo sforzo della sua voce fioca ... — egli disse, mettendo nella lentezza della voce un sottilissimo scherno ...
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La vita comincia domani (pagina 16)
di Guido da Verona (estratti)
... VI — Natalissa! Natalissa, vieni su! Era la voce di Maria Dora che chiamava dall'alto del giardino, affacciandosi al terrazzo, fra le spalliere dei gerani rampicanti, che fiorivano a mazzi d'ogni colore, nascondendo sotto un magnifico tappeto vivo tutto il muro della scalinata ... Ora passava con una bottiglietta, or con una pentola d'acqua bollente; poi venne fuori papà Stefano e si mise a chiamare con voce soffocata: — Andrea ... Aveva il suo violino su le ginocchia, l'archetto nel pugno, e senza batter ciglio, con ferma intensità, pareva tutto assorto nell'ascoltare un lontano rumore di avvenimenti, una confusa voce che parlasse con lui solo ... — ripeteva la voce del padre ... — Non posso fargli più nulla, — disse con voce rapida ... Ripetè ancora, con una voce più sorda: — È finita ...
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La vita comincia domani (pagina 20)
di Guido da Verona (estratti)
... Egli ascoltava senza dir motto, chiuso in una rigida impenetrabilità, come se ascoltasse piuttosto la voce del suo proprio cuore che non la voce di lei ... Ella s'avvinghiò a lui, forte, per comunicargli traverso le vene quella verità che stava per dirle, e con un filo di voce, poichè vi son cose che van dette piano anche quando si è soli: — Senti ... — profferì a sè stesso Andrea Ferento, con una voce che pareva misurare ogni sillaba di quel dilemma inesorabile, mentre teneva sospesa contro il lume una fialetta colma d'un liquido senza colore, trasparente come l'acqua, che però tramandava dalla sua purezza un non so che di poderoso e di sinistro ...
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La vita comincia domani (pagina 21)
di Guido da Verona (estratti)
... Ebbene, in tale dilemma, è più onesto concepire la coscienza come una schiavitù paurosa, che rifugge dal delitto per il solo terrore de' suoi fantasmi, o concepirla come un coraggio efferato, che avvinghia quei fantasmi e li soffoca per la felicità di chi ama? O voi, che invisibili e presenti squassate intorno alla mia coscienza i vostri mantelli neri, ascoltate ancor questo dalla mia voce che non trema: — Io feci olocausto di me stesso al mio amore d'uomo, al mio dovere di padre, e se, per giudicare un colpevole, può esservi un altro giudizio che non l'oscuro confessionale o la teatrale aula d'una Corte d'Assisi, questo giudice libero mi dirà: — «Tu sei stato un anarchico ed un santo ... — Che vuoi? Sorda e cocciuta la voce ripeteva: — Aprimi! Allora Andrea girò la chiave nella serratura e si ritrasse per lasciarlo entrare ... — Volevo dire che piange, — ripetè costui, ingrossando la voce ... — Ma in quel mentre, udendo rumore, Andrea si volse: — Chi è? La voce di Stefano rispose: — Sono io: Stefano ...
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La vita comincia domani (pagina 23)
di Guido da Verona (estratti)
... Quando s'intese il rumore della chiave nella toppa, e furon soli, di fronte, viso a viso, e fu passato qualche attimo d'un silenzio mortale, Giorgio disse con voce spenta: — Novella era qui ... E poichè l'altro taceva, lo incalzò: — Non puoi rispondermi? Non vuoi che ci si guardi a viso aperto? I tuoi occhi, una volta, sapevano fissare! V'era nella sua voce un sarcasmo, anzi una sfida manifesta, contro la quale, di colpo, l'avversario si raddrizzò ... La sua voce non aveva alcun tremito: fu dura, fredda, lucida come una lama ben affilata ... — ricominciò il malato, con una voce quasi lontana ... — Visto che facciamo i conti, io ti devo altrettanto e più! — Andrea lo interruppe con voce irritata ...
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La vita comincia domani (pagina 29)
di Guido da Verona (estratti)
... — «Sì, puoi spegnere il lume,» — disse a lui, nell'intimo, la voce del suo vigilante complice ... » — gli urlava dentro sarcasticamente la voce nemica ... — «Bada, — lo avvertì la voce — che il tempo corre ... » — «Fa presto! — gli comandò la voce ...
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La vita comincia domani (pagina 38)
di Guido da Verona (estratti)
... Giuntagli ora la notizia della morte di Giorgio Fiesco, Tancredo non aveva indugiato in lunghi dubbi, e cacciate alla rinfusa le sue poche robe in una sacca sfiancata, empitosi di mezzi toscani il portasigari sdruscito, contate nel voluminoso portafogli le poche centinaia di lire ch'erano pressochè tutto il suo bene, aveva chiamato con robusta voce la serva-consorte che gli faceva da massaia, e le aveva dato l'ordine di far scendere la sua borsa in portineria ... E il notaio seguitava a leggere con la sua voce fastidiosa come il ronzìo d'una vespa: «Legato A ... » Era il notaio che finiva di leggere il testamento, con la sua voce nasale ma ronzante; poi si nettava gli occhiali a stanghetta dentro un enorme fazzoletto blu ... Nell'alta casa una finestra s'aperse; confuse ombre vi si affacciarono, e s'udì sopra gli alberi del giardino la voce di Maria Dora che domandava: — Chi è venuto, Natalissa? — Un forestiero, — gridò la bimba ... E metteva nella sua voce robusta una specie di affannosa riconoscenza, mentre col palmo della mano faceva l'atto di rasciugarsi una lacrima ...
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La vita comincia domani (pagina 44)
di Guido da Verona (estratti)
... Paolo Giordano, e gli mormorò alcune parole a bassa voce ... » — Limpida suonava la sua voce, senza tradire il convulso che gli torceva l'anima, ed ancora due volte pronunziò questo nome: «Giorgio Fiesco ... » La sua voce solenne, il suo virile aspetto pieno di una tranquilla magnificenza, parvero in quel momento ravvolgere l'uomo ed il sepolcro nella significazione d'un rito ... — Lei ha fame probabilmente, signor Salvi, — disse con la sua voce fresca e maliziosa ...
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La vita comincia domani (pagina 45)
di Guido da Verona (estratti)
... Tancredo aguzzava tutte le sue facoltà d'osservazione, poichè la voce del Ferento, nel parlare con la vedova, lo aveva infatti colpito: una voce così diversa dalla sua consueta, blanda, persuadente, morbida, «una voce — se la definì Tancredo — che pareva la carezza d'un innamorato ... La sua voce le somigliava: era come la sua gola turgida, come la sua gamba seminuda, come tutta la sua persona, viziata, appassionata, soave ... — Signor Salvi, — disse d'improvviso il Ferento, con una voce quasi gaia, — vuole che facciamo insieme una passeggiata nel giardino? Egli si levò in piedi con un atto di repentina obbedienza e rispose: — Volentieri ... — Sì, — rispose il Ferento con una voce pacata ...
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La vita comincia domani (pagina 52)
di Guido da Verona (estratti)
... Ma la sua voce debole si perdeva nel frastuono, mentre la notizia della minacciata chiusura si diffondeva per la corte sollevando urli; un gesticolar di braccia furibonde si agitava contro le finestre del Consiglio Accademico ... — Taceranno! — egli affermò con la voce rauca d'ira ... » Poi si cominciò a gridare: — «Abbasso il Ferento!» — prima da qualche voce isolata, poi con gran clamore da tutto il gruppo ch'era lontano ... Brillava ed era solo, e raggiava da sè tanta forza, che i gridatori si tacquero, mentre da tutta la studentesca infiammata un altissimo grido si partiva, una sol voce, che obliosa d'ogni piccola discordia pareva inginocchiasse quei giovani davanti all'uomo più forte ...
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La vita comincia domani (pagina 55)
di Guido da Verona (estratti)
... perchè ti amo, ti amo, e non amo che te!» II Adesso di casa in casa, d'uscio in uscio, la voce correva ... » Una curiosità malsana cominciò ad agitare quella calma popolazione; tutto il giorno v'era gente che si aggirava nei pressi del cimitero, discorrendo a bassa voce; taluni andavano a visitare la tomba recente, quasi per interrogarla sopra il suo mistero; di notte i lumi si spegnevano più tardi che per il consueto e certi orribili sogni scendevano a turbare la fantasia di que' semplici lavoratori ... Su, su, strisciando fuori dal borgo, la voce era salita fino alla villa; era entrata per l'ortaglia e per la porta di servizio; s'era fermata qualche giorno in cucina prima di arrischiarsi ad entrar nelle sale ... Poi si giurò d'impedire che sua figlia e sua moglie avessero mai notizia di questa orribile voce; ma non era trascorsa un'ora, che già egli prendeva in disparte mamma Francesca e tremando le confidava sottovoce: — Senti, vecchia ... La notte non dormivan più; volevan persuadersi a vicenda che la orrenda cosa non poteva essere avvenuta in casa loro; ma una voce intima, nel cuore di ciascuno, sibilava come il serpentello: «Sì, sì, sì ...
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La vita comincia domani (pagina 56)
di Guido da Verona (estratti)
... Poi si volse, guardando quei due che pendevano dalla sua bocca, e, senza mutar voce nè fisionomia, disse tranquillamente: — Ha ucciso ... — Quale? Egli disse con voce risoluta: — Che non vi baleni mai per il capo l'idea di vendere al Ferento stesso il delitto di Andrea Ferento ... — Non ti eccitare, — lo persuase il Metello, con voce lusinghevole ... Ed ora, nell'apparirgli di questo inatteso evento, egli provava un senso non di sola paura, ma quasi di rimorso e d'inibizione, come se quei fermi occhi lo guardassero in faccia e quella voce calma gli ripetesse ancora una volta: «Lei è il fratellastro di Giorgio Fiesco, è vero? E desidera vederlo? Venga, la condurrò ...
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La vita comincia domani (pagina 58)
di Guido da Verona (estratti)
... Chissà per qual ragione, se la figurò alta, ossuta, ferrea, vestita severamente, con la pelle un po' giallastra, certe maniere brusche, una pettinatura stretta, la voce quasi virile ... La voce dell'onorevole si fece più sardonica nel chiedere ambiguamente: — E il nome? Quale mai sarebbe il nome di questo San Giovanni Decollato? — Credevo, — spiegò il Metello con audacia, — che si trattasse di Andrea Ferento ... — fece l'onorevole con una voce bianca ... — Impossibile! assurdo! — esclamò ancora, scrollando le spalle, e con la voce dell'uomo il quale rinunzi a nutrire un'illusione troppo diversa dalla realtà ...
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Libro proibito (pagina 4)
di Antonio Ghislanzoni (estratti)
... SULLO STESSO ARGOMENTO Guai se legge la mia Clara
Questo libro abbominato,
Questo libro ove s'impara
La malizia ed il peccato!
Da un romanzo sì perverso
Ella apprendere potria
Come e quanto io son diverso
Dal marito di Sofia!
AD UN NUOVO GIORNALE Alla Voce del popolo
Mando gli auguri miei;
Pur non credo al provverbio
Vox populi, vox Dei ...
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Marocco (pagina 20)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... La chitarra accompagnava un filo di voce dolcissima che cantava una canzone araba piena di malinconia ... Quasi nello stesso punto una voce soave, vicinissima a me, domandò:—Quien es? (Chi è?)—Allà mi protegga!—pensai—qui c’è una donna ... —Un curioso!—risposi coll’inflessione più patetica della mia voce ... Una risata mi fece eco, e una voce maschile disse in spagnuolo:—Bravo! venga a prendere una tazza di tè!—Era la voce di Mohammed Ducali ... Quasi nello stesso punto la voce del padrone domandò:—Chi è? —Un sicario! mormorai ... Riconobbe subito la mia voce ...
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Marocco (pagina 28)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Con una rapidità fulminea, il Caid lo afferrò alla strozza e lo stramazzò furiosamente in mezzo ai soldati, i quali in un batter d’occhio lo portarono fuori del campo soffocando colle cappe la sua voce tonante ... Una intonava la preghiera, tutte le altre rispondevano in coro, ad alta voce, accompagnate dai nitriti dei cavalli e dal latrato dei cani ... Per giunta, poco dopo la mezzanotte, in uno di quegli intervalli di silenzio, tuonò improvvisamente in mezzo alla campagna una voce squarciata e selvaggia che non tacque più fino all’alba ... La mattina, quando uscimmo dalla tenda, era ancora ritto come uno spettro davanti alla sua cuba solitaria, colorata di rosa dai primi raggi del sole, e continuava a maledirci con voce roca, agitando le braccia spossate al disopra del capo ...
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Marocco (pagina 70)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... —S’affacciò un momento l’Ussi, cogli occhi fuori della testa, alla porta della tenda, mormorò con voce soffocata:—Si muore—e disparve ... Fuori della tenda non si sentiva una voce umana, non si vedeva nessuno, tutto era immobile come in un accampamento abbandonato ... A un tratto si sentì la voce di Selam che gridò passando di corsa:—Se ha muerto un perro! (È morto un cane) ... —E uno!—rispose con voce fioca il Comandante, faceto fino alla morte ... Finalmente il capitano esclamò con voce funerea:—Quarantasette!—Fu l’ultima voce che mi ricordo d’aver sentita ... —Che cosa vuoi?—gli domandò il Morteo—Cerco il medico cristiano,—rispose con voce tremante ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 2)
di Giovanni Verga (estratti)
... qua, per di qua! - si udì una voce dal vicoletto ... Si udì soltanto la voce di lui, una voce d'angoscia disperata, che balbettava: - Voi? ... - Don Diego! Donna Bianca! Aprite! Cosa vi è successo? S'affacciò don Diego, invecchiato di dieci anni in un minuto, allibito, stralunato, con una visione spaventosa in fondo alle pupille grige, con un sudore freddo sulla fronte, la voce strozzata da un dolore immenso: - Nulla! ... L'ho visto con questi occhi! - Zitto! zitto, ubbriacone! - gli diede sulla voce l'Avvocato fiscale ... Come volete chiamarla? Tutti i parenti si danno la voce per quello che devono mandare a Pasqua e a Natale ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 11)
di Giovanni Verga (estratti)
... Bianca posò la mano sul braccio del cugino, il quale stava per svignarsela anche lui dal balcone, dolcemente, come una carezza, come una preghiera; tremava tutta, colla voce soffocata nella gola: - Ninì! ... Essa è la padrona! Si udiva nella sala la voce del barone Zacco, che disputava, alterato; e poi, nei momenti ch'esso taceva, il cicaleccio delle signore, come un passeraio, con la risatina squillante della signora Capitana, che faceva da ottavino ... Poscia rispose, abbassando ancora la voce: - Gliel'ha detto tuo fratello ... Dopo un po', quando il servitore non era più lì, si udì di nuovo la voce sorda di lei: - È vero che ti mariti? - Io? ... Dalla sala arrivò il suono di una sghignazzata generale, subito dopo qualcosa che aveva detto il notaro Neri, e che non si poté intender bene perché il notaro quando le diceva grosse abbassava la voce ... - No, zio, - rispose lei con voce sorda ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 38)
di Giovanni Verga (estratti)
... Una sera, tardi, i vicini, che stavano cenando, udirono la voce chioccia di don Ferdinando chiamare il sagrestano, lì dirimpetto: una voce da far cascare il pan di bocca ... no! - rispose lui con la voce grossa ... Alla sfuriata del sagrestano però si rizzò all'improvviso, quasi gli avessero dato uno scossone, e domandò piano, con la voce assonnata di uno che parli in sogno: - Dorme? - Sì, dorme! ... La coda del cane, lunga, lunga che non finiva più, gli si era attorcigliata al collo e alle braccia, al pari di un serpente, e lo stringeva, soffocandolo, gli strozzava la voce in gola, quando udì ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 68)
di Giovanni Verga (estratti)
... - mormorò Bianca con la voce rauca ... Li seguiva per la camera con l'occhio inquieto, sospettoso, diffidente, con un certo tono di rancore nella voce cavernosa ... Accennava sempre con la mano, poiché la voce le mancava, quella voce che sembrava venire da lontano, gli occhi che si velavano a quando a quando di un'ombra ... Dopo un momento allentò le braccia, col volto rigido e chiuso, colla voce mutata: - Più tardi ... - Ho sentito la voce di mio fratello don Ferdinando! ... Con certo suono che non le aveva mai udito nella voce rauca, essa gli diceva: - Mi avete tolto mia figlia ...
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Nel sogno (pagina 6)
di era (estratti)
... Ancora il prete parlò a lungo quella sera; e quando ebbe finito di parlare, aperto il Vangelo, lesse tutto il capitolo X dei fatti degli Apostoli, e sul fatto della vela calata dal cielo a Pietro e della voce che gli disse: "Le cose che Dio ha purificate, non farle tu immonde ... " Maria cominciò a chiudere gli occhi, assorta in una visione di pace; mentre la sorella, sempre pallida e collo sguardo inquieto, sembrava ascoltare, fuori, nelle ombre della notte, la voce misteriosa degli uomini ... Diceva il primo versetto con un fervore che le metteva dei singhiozzi nella voce: De profundis clamavi ad te Domine, Domine exaudi vocem meam ... Ma continuando, diventava pallida pallida, la voce le moriva in gola, uno sguardo lungo, disperato, sembrava scovare dall'anima sua l'intimo anelito e portarlo su quelle parole ardenti fino a Dio ...
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Nel sogno (pagina 12)
di era (estratti)
... Come al prete mancava la voce per lo strazio, ella gli pose la mano sulla spalla, quasi a confortarlo, ed egli continuò ... Quindici anni si erano aggiunti alla sua vita; ed erano scomparsi, essi, le loro illusioni e le loro dolcezze, lasciandolo nuovamente solo e più vicino alla meta… Prostrato davanti alla croce che egli ora non avrebbe abbandonata mai più, si batteva il petto, e sospirando gemeva:—Anima mia confessati! Poteva egli sentirsi innocente e tranquillo davanti a quella croce che gli parlava di due morti? Che cosa aveva fatto per difendere e per proteggere le creature a lui affidate? Sempre la voce turbata di Mària chiedentegli la benedizione lo perseguitava come un rimorso; e più ancora la soavissima, la divina voce di Maria, quando gli aveva detto: Tu pure mi hai ingannata ... Dalla sua voce udì il mare intimarsi: fin qui verrai; e da secoli sono numerati i fiori che ha da produrre il prato ...
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Nel sogno (pagina 13)
di era (estratti)
... hai tripudiato specchiandoti in lei con una compiacenza che doveva offendere Dio? Sei tu stato abbastanza puro? Hai sempre ascoltata la sua voce, o non piuttosto la voce del tuo egoismo e della tua vanità?… Ma se io solo, se io solo sono il colpevole, perchè lanciare i tuoi fulmini, o Signore, su quelle due poverette? Quando l'eccesso del dolore lo portava a tale inchiesta; era preso quasi subito dall'orrore della bestemmia pronunciata ...
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Nuove storie d'ogni colore (pagina 3)
di Emilio De Marchi (estratti)
... —Chi è? chi è? chi è?—presi a dire con furia, colla voce affogata nei singhiozzi, mentre colla mano scendevo a cercare nella tasca di dietro un arlecchino rosso coi campanelli ... —Chi è? chi è?—venne a domandare anche lei, la mammina, colla voce meno scossa, dentro la quale si sentiva ancora il tremito del pianto ... Non ho mai potuto correggere questo mio porco carattere…—Seguitò Massimo colla sua voce naturale, un poco velata e quasi affogata nella gola ampia e robusta ... Scoppiata la guerra, Massimo, che cominciava a provar la voce anche lui sulla bella magiostrina, andò con Garibaldi, fu nel Tirolo, a Bezzecca, si guadagnò due medaglie, poi passò in cavalleria ...
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Nuove storie d'ogni colore (pagina 5)
di Emilio De Marchi (estratti)
... Ho ancora nelle orecchie la sua voce fredda, acuta; e capisco che le cose si fanno o non si fanno ... Si continuava da un poco a combattere fuori di ogni legge callistenica, quando risuonò sul pianerottolo un grido sinistro di donna e dietro al grido una voce stridula, che contrastava accanitamente colla voce fessa e turbata dell'oste; e poi si sentì un grande urto e un seguito di colpi violenti nell'uscio con un diabolico scassinamento del catenaccio ... —Aveva riconosciuto la voce di sua madre ...
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Nuove storie d'ogni colore (pagina 14)
di Emilio De Marchi (estratti)
... Non era un violino, no: era la voce d'un angelo o d'uno spirito dolente e vagolante per la luminosa solitudine della notte ... Quella voce non dovea parlare inutilmente al cuore d'una giovinetta entusiasta; ed ecco infatti aprirsi una finestra del secondo piano, comparire un non so che di bianco e un mazzetto di fiori cadere ai piedi del delicato ammiratore ... Questo sorriso voleva dire;—Grazie della gentile serenata; voi avete parlato col cuore nella voce del vostro magico strumento… ... Essa ha riconosciuta la voce parlante del vecchio Stradivari; oh, non è possibile che ce ne siano due al mondo di quelle voci… ...
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Nuove storie d'ogni colore (pagina 27)
di Emilio De Marchi (estratti)
... L'anima gentile e buona del capitano Tazza, perduta e impaurita nel fondo di quel suo gran corpo, risentiva nella voce di quella donna un eco della graziosa voce materna ... —Felix qui potest rerum cognoscere caussas—disse, alzando un poco la voce, don Procolo ... Udirono la voce di Carlinetto che gridava!—Le dico che non ne so nulla ... —Ed io le dico che è qui…—rispondeva una voce sguaiata ... Aveva riconosciuta la voce della Ludovina, la sua donna di servizio e la sua persecuzione, che non contenta d'aver accompagnato il padrone fino alla stazione, messa in sospetto, era venuta a cercarlo in casa di queste donne ... !—strillava colla sua voce di clarinetto ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 14)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... manifestatasi poi a misura che ne veniva meditando le parole disgiunte dal suono dolce e grave della voce, dall'aspetto del viso pio, dall'aura dello spirito immacolato ... Ah però, se Iddio lo aiutasse! Se la coincidenza strana del consiglio di don Giuseppe con la lettera di Valsolda significasse un disegno della Provvidenza! Quando si vide a fronte la fosca cintura e la torre merlata di Praglia pensò che forse, chi sa, nel silenzio dell'antico monastero la voce divina gli si farebbe udire ... Una victoria che veniva dal monastero gli passò accanto, una voce nota gridò: "Maironi, Maironi! Ferma, ferma!" ... Nessun passo, nessuna voce ... "Lei desiderava di star solo, qui? Debbo andar via?" diss'ella con la sua bella voce rapida, col suo purissimo accento ... "Non sono cattiva, sa, sono molto buona" diss'ella facendosi un viso contrito, una boccuccia di bambina imbronciata, una voce dolente ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 31)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Nemmanco poteva, però, chiuder gli orecchi alla voce grave e dolce che gli riconduceva le memorie della solitudine pastorale intorno alla villa silenziosa, dello stanzino, del colloquio sul canapè rosso, delle parole sante, delle sante labbra posateglisi un momento sui capelli ... Non poteva non aderire col senso alla voce dolce e grave, non poteva non aderire colla mente alla visione di don Giuseppe seduto accanto a lui sul canapè rosso, pieno la gran fronte, gli occhi accesi e calda la parola di Spirito Santo ... Così, udendo la voce del celebrante, contemplando le immagini della propria mente, incominciò a sentirsi in fondo alla gola e più giù verso il cuore un dolor sordo simile al dolore che sotto una pressione fissa lentamente si genera, dilata e profonda ... Il sentimento del suo alto ministero, il sentimento della sua indegnità, il soverchiar del divino, nel suo petto, sulle forze umane; tutto diceva quella voce, non colorita nell'esterno ma penetrata d'anima e quasi ansante ... In quella cupida fiamma il tedio, il malessere e insieme anche le immagini suscitate dalla voce di don Giuseppe, tutti i germi vitali dell'anima, subito arsero ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 62)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Dio, quelle cicale! Altre voci; finalmente, la voce del Direttore, la voce di don Giuseppe ... Don Giuseppe si sciolse il primo dall'abbraccio muto, e tenendo le mani sulle spalle di Piero gli disse a voce bassa che avrebbe trovato l'inferma in uno stato di spirito da non potersi immaginare, sicura di morire, piena di gratitudine verso Dio, di tenerezza per i suoi, e così alta nella espressione di questi sentimenti, così acuta nei riflessi sul suo stato presente e passato, nei consigli a sua madre e a suo padre, nelle osservazioni su quanto si diceva e si faceva intorno a lei! Oh! Una cosa! La voce di don Giuseppe si abbassava così parlando, gli occhi s'ingrandivano, si accendevano, il gesto commosso accompagnava le parole ... Parve dibattere fra sè con qualche rotta voce, con qualche scossa del capo, con gli occhi raccolti in basso le parole da dire o il punto dal quale muovere il discorso ... " Trovata la via, continuò, un poco più sciolto, penetrato però sempre la voce e il viso quasi da un rivivere, dentro di lui, delle cose passate che narrava ... "Dio mio, don Giuseppe" diss'egli "non potrebbe Lei evitarle questa pena, dirle che io considero la sua parola come detta, come udita, dirle a nome mio tutto quello che la può consolare?" Don Giuseppe gli pose una mano sulle ginocchia ed ebbe ancora, senza guardarlo, un lievissimo sorriso, un sospiro, una inarticolata voce sommessa di dubbio, una voce che Piero intese a questo modo: "Non è meglio, per qualche ragione da tacere, che parli proprio Lei?" Si bussa all'uscio ...
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Piccolo mondo moderno (pagina 66)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... " Qui don Giuseppe parve esitare per un certo imbarazzo e la sua voce diventò più tenera: " ... In ogni volto è una compostezza grave, nulla si domanda più ai medici, essi pure hanno in viso il rispetto del mistero; don Giuseppe legge, presso al letto, parole sante, non si ode altra voce, neppure si osa piangere ... Don Giuseppe recita ad alta voce le preghiere per i moribondi, accosta e riaccosta il crocifisso alle labbra smorte della travagliata che non ode, non vede più, tutti della famiglia e suor Eletta pregano ginocchioni, l'angelo di Dio entra ... Don Giuseppe si china pure, giunge le mani, si rialza, dice con voce sommessa, devota come all'altare: "Non è morte ... VII Verso mezzanotte, in uno stanzino dell'albergo ammorbato di muffe, al lume di una candela di sego, Piero e don Giuseppe ragionavano insieme, a bassa voce, della morta, dell'occulto tesoro spirituale ch'era stato in lei ...
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Ricordi di Parigi (pagina 25)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Intanto Vittor Hugo parlava di molte piccole occupazioni che sovente gli portavan via la giornata senza che quasi se n'accorgesse, e diceva con voce stanca, ma bonariamente: —Je n'ai pas un minute á moi, vous le voyez bien ... E tutti risposero a una voce:—È vero ... Avrei dato un anno della mia vita per poter esser solo un'ora con lui, e afferrarlo per le mani, e dirgli sfrontatamente, guardandolo fisso:—Ma insomma, Hugo! Io voglio leggerti dentro! Che cosa ti senti nel sangue quando scrivi? Che cosa vedi intorno a te, per aria; che voce senti, che ti parla nell'orecchio quando crei? Che cosa fai nella tua stanza, quando ti splende alla mente una di quelle grandi idee che fanno il giro della terra, e quando ti sgorga dalla penna uno di quei versi che vanno al cuore come un colpo di pugnale o come il grido d'un angelo? Dove l'hai conosciuta la tua Rose della vieille chanson du Printemps, che mi ha fatto sospirare per un anno? Di dove t'è uscito quello spaventoso Mazzeppa, di cui vedo perpetuamente la fuga? Come l'hai sognata la Fidanzata del Timballiere? Di dove l'hai cavato Quasimodo? Rivelami dunque uno dei tuoi mille segreti ... Vittor Hugo ricominciò a parlare, ed io socchiudendo gli occhi e guardando in alto, per essere un po' solo con me stesso, cominciai a riandare tutte le belle emozioni di cui ero debitore a quell'uomo, accompagnando il mio pensiero al suono dolce e grave della sua voce; e pensavo alle letture di Notre Dâme fatte di nascosto dietro i banchi della scuola, alle tante volte che avevo baciato i volumi delle Contemplazioni sotto un capanno di gelsomini, nel giardino della mia casa paterna; ai versi suoi che solevo declamare sotto la tenda, di notte, in mezzo al silenzio degli accampamenti; al batticuore che avevo provato la prima volta che m'era caduto sotto gli occhi un suo informe ritratto in litografia; all'immensa distanza che sentivo tra lui e il mio desiderio di conoscerlo, nella piccola città di provincia dove avevo letto il suo primo libro; a un giorno che, ancora ragazzo, avevo fatto ridere mio padre domandandogli:—E se comparisse tutt'a un tratto Vittor Hugo, mentre noi siamo a tavola, che cosa faresti?—; e tutti questi ricordi lontani, evocati là, vicino a lui, mi commovevano, e ripetevo tra me:-Ed ora l'ho conosciuto, lo conosco, sono nella sua casa; questa voce che sento è la sua;—egli è qui,—a un passo da me ...
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Ricordi di Parigi (pagina 26)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Lesse lentamente, ad alta voce, spiccando con arte perfetta ogni frase, ogni parola, ogni sillaba ... La sua voce è ancora gagliarda e sonora, benchè nei lunghi periodi s'affievolisca un poco, e gli sfugga qualche volta in note acute e stridenti ... Poi il suo discorso pieno fino a quel punto di collere sorde, si raddolcì sull'argomento dell'amnistia, e allora la sua voce mutò suono, e parve quella d'un altro, e quelle nobili parole:—Tutte le feste son fraterne; una festa non è festa se non perdona a qualcuno,—le disse con un accento inesprimibilmente soave di pietà e di preghiera, che suscitò nella folla un violento fremito di consenso, cento volte più eloquente dell'applauso ... Dio voglia che ne esca, e che noi sentiamo ancora per molti anni la sua voce potente, che commosse già la giovinezza dei nostri padri ...
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