Libri vicino

Libri su vicino, con la parola vicino

Confessioni di un Italiano (pagina 74)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Circa a quel tempo uscì di collegio il signor Raimondo di Venchieredo e venne ad abitare nel suo castello vicino a Cordovado; ma siccome non toccava ancora gli anni della maggiore età, così un suo zio materno di Venezia, che gli era tutore, lo affidò alla sorveglianza d'un precettore, d'un certo padre Pendola, che, venuto a Venezia non si sapeva donde, erasi acquistato una grandissima opinione di erudito ... La Pisana, dopo la prima comparsa di questo giovine nelle sale Frumier, si dimenticava sovente di Lucilio per badare a lui; io poi seduto vicino al Cancelliere mi rodeva l'anima, e gettava le mie occhiate al vento ... I giovani abati e il professor Dessalli in particolare, sedevano assai volentieri qualche quarto d'ora vicino alla Clara: il loro abito li proteggeva dalle maligne calunnie, e il contegno della zitella era tale che molto si affaceva colla gravità sacerdotale ... Cercava tutte le maniere di piacerle, si studiava di sederle più vicino che potesse per toccar se non altro col ginocchio le pieghe del suo abito, la guardava sempre e delle sue poche e timorose parole non facea dono che a lei sola ...
Intrichi d'amore (pagina 3)
di Torquato Tasso (estratti)

... MAGAGNA E io vi dico di no; perchè quando il Signor Alessandro viveva, se era in casa, io le ero più di nessuno vicino: vicino a spogliarlo, vicino a vestirlo, vicino a darli da mangiare ... Se usciva fuora, Magagna appresso; se faceva questione, Magagna intorno; e in tutte le azioni sue io li ero vicino: ergo Magagna Protomiseus ...
L'amore che torna (pagina 12)
di Guido da Verona (estratti)

... Ma quel giorno volevo dirle ch'ero vicino a sciogliermi da tutte le catene, che potevamo appartenerci, liberi e soli, andando per alcun tempo a chiudere il nostro amore nell'antica solitudine di Torre Guelfa ... Or pioveva per l'aria dorata un crepuscolo vaporoso, pieno di corruscamenti, quasi un fiorire vicino di stelle, con i presagi, nell'inverno, della imminente primavera ... Me lo disse vicino alla faccia, con le labbra che appena mi toccavano ...
L'amore che torna (pagina 86)
di Guido da Verona (estratti)

... Andai vicino a Fabio con un po' di titubanza e gli dissi: — Posso aiutarti a far qualcosa? Egli aveva due biglietti fra i denti, un altro in mano, i guanti, il portafogli ed una borsetta posati davanti allo sportello ... E tu, — disse alla donna, — stalle vicino! Cosa fai qui? Edoarda era sempre nella medesima positura, con la fronte china, la borsetta che le pendeva dal polso, le mani congiunte, immobile ... E corse vicino a Edoarda, la prese dolcemente sotto braccio, come un padre, parlandole piano ... Per questo avrei voluto serbare intatto il suo nome, vivergli vicino tranquilla, chiusa ne' miei sogni, senz'amore ma senza inganno ...
La vita comincia domani (pagina 78)
di Guido da Verona (estratti)

... Andò vicino all'amante, gli pose una mano sui capelli e sottovoce disse: — «Che ora è? Tardi?» Egli guardò l'orologio distrattamente: — «Le tre passate ... Ancora una volta la famiglia dell'ucciso li aveva lasciati soli, vicino a quella tomba ... Ella camminava rapidamente, vicino a lui, talora toccando il suo braccio, talora lontanandosi d'un passo; fili d'erba e fuscelli di paglia s'attaccavano alla balza della sua gonna rumorosa; ogni tratto egli vedeva luccicare le fibbie d'acciaio brunito che ornavano le gale delle sue scarpine ...
Ricordi di Parigi (pagina 24)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... C'erano due sole signore, sedute vicino al camminetto; una che m'è sfuggita affatto alla memoria, e un'altra che m'è rimasta impressa profondamente: una signora di forti membra, di capelli bianchissimi, di viso grande e aperto, illuminato da due occhi profondi, taciturna; una dama del Velasquez, senza gorgiera ... Egli sedette vicino al camminetto, sopra un sofà, e gli altri gli formarono intorno un grande semicerchio ... Mentre Vittor Hugo parlava a bassa voce con un suo vicino, io attaccai discorso con un signore accanto a me, un uomo sulla cinquantina, d'una bella fisonomia d'artista; il quale, dopo poche parole, mi disse ch'era amico di Vittor Hugo, e che qualche volta scriveva delle lettere in nome suo ... E il mio vicino continuò: —Egli lavora ogni giorno, lavora sempre ...