Libri uscio

Libri su uscio, con la parola uscio

Decameron (pagina 72)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Era allato al palagio del prenze una grotta cavata nel monte, di lunghissimi tempi davanti fatta, nella qual grotta dava alquanto lume uno spiraglio fatto per forza nel monte, il quale, per ciò che abbandonata era la grotta, quasi da pruni e da erbe di sopra natevi era riturato; e in questa grotta per una segreta scala, la quale era in una delle camere terrene del palagio la quale la donna teneva, si poteva andare, come che da uno fortissimo uscio serrata fosse ... La quale, acciò che niuno di ciò accorger si potesse, molti dì con suoi ingegni penato avea anzi che venir fatto le potesse d'aprir quello uscio: il quale aperto e sola nella grotta discesa e lo spiraglio veduto, per quello aveva a Guiscardo mandato a dire che di venir s'ingegnasse, avendogli disegnata l'altezza che da quello infino in terra esser poteva ... La quale il seguente dì, faccendo sembianti di voler dormire, mandate via le sue damigelle e sola serratasi nella camera, aperto l'uscio nella grotta discese, dove, trovato Guiscardo, insieme maravigliosa festa si fecero; e nella sua camera insieme venutine, con grandissimo piacere gran parte di quel giorno si dimorarono; e dato discreto ordine alli loro amori acciò che segreti fossero, tornatosi nella grotta Guiscardo, e ella, serrato l'uscio, alle sue damigelle se ne venne fuori ... E così dormendo egli, Ghismonda, che per isventura quel dì fatto aveva venir Guiscardo, lasciate le sue damigelle nel giardino, pianamente se ne entrò nella camera: e quella serrata, senza accorgersi che alcuna persona vi fosse, aperto l'uscio a Guiscardo che l'attendeva e andatisene in su il letto, sì come usati erano, e insieme scherzando e sollazzandosi, avvenne che Tancredi si svegliò e sentì e vide ciò che Guiscardo e la figliuola facevano ...
Decameron (pagina 126)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E acciò che questo abbia effetto, farai che in su la mezzanotte tu venghi alla camera mia: io lascerò l'uscio aperto, tu sai da qual parte del letto io dormo; verrai là e se io dormissi tanto mi tocca che io mi svegli, e io ti consolerò di così lungo disio come avuto hai ... Egano tornò da uccellare, e come cenato ebbe, essendo stanco, s'andò a dormire, e la donna appresso, e, come promesso avea, lasciò l'uscio della camera aperto ... Al quale, all'ora che detta gli era stata, Anichin venne e pianamente entrato nella camera e l'uscio riserrato dentro dal canto donde la donna dormiva se n'andò e, postale la mano in sul petto, lei non dormente trovò ... La donna, come sentì lui levato e uscito della camera, così si levò e l'uscio di quella dentro serrò ...
Il ponte del Paradiso (pagina 60)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Livia, nel colmo dell'angoscia, tendeva verso l'uscio le palme è le labbra supplicanti ... Infatti, al rumore de' suoi passi, Raimondo interruppe il suo doloroso colloquio colla mamma; schiuse l'uscio Iella camera ed apparve nel corridoio ... Seguiva un pronto agitarsi di gondole, e tosto un grido che dominava tutte le altre voci: “una donna nel Canale!„ Non volle udirne di più; passato veloce tra sua madre, che era lì esterrefatta sull'uscio, e il fedel servitore che prese tosto a seguirlo, corse in anticamera, aperse l'uscio e guizzò per la scala fino alla gradinata che metteva sull'acqua e chiamò a gran voce una gondola, che tosto accorse per portarlo verso il traghetto ... Tutti volevano aiutare, a sollevar la giacente: Giovanni si fece avanti a spintoni, e alzandola di soppeso tra le erculee braccia, mosse veloce verso l'uscio da tergo del palazzo Orseolo, che fu tosto richiuso com'egli fu passato, insieme col padrone, col medico e due o tre più solleciti aiutatori ... E giunto nell'anticamera, si faceva spalancare l'uscio delle stanze interne, dove entrando veloce andò a deporre la infelice padrona sul letto del signor Zuliani ...
La vita comincia domani (pagina 30)
di Guido da Verona (estratti)

... — Perchè ragiono? — Avanti! Passeremo per l'uscio? — Sì, di sghembo ... In quel momento s'accorse di non tremare più; fece un passo, poi un altro, poi molti, e pose un'attenzione estrema nel non urtare contro l'uscio ... Non poteva ben comprendere se andasse in fretta o piano, ma la strada gli parve lunga, e non trovava l'uscio ... » Gli sporse dentro i piedi, quindi passò con tutto il corpo; l'adagiò malamente sul letto e si volse rapido a rinchiuder l'uscio ...
Piccolo mondo moderno (pagina 61)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Trattenuto un momento sull'angusta scala da una cameriera che scendeva, non vide in quale camera fosse entrato e finse di sbagliare, aperse più di un uscio prima del buono, e brontolata una scusa, entrò rumorosamente nella camera propria ... Non senza rifiutare ascolto ai deboli richiami della coscienza, non senza un oscuro disprezzo di se stesso, si stese a terra per vedere, prima di aprir l'uscio, se fra l'uscio e il pavimento entrasse lume, se la lampada a petrolio del corridoio ardesse ancora ... Ascoltò trattenendo il respiro; Bassanelli si era messo a camminare su e giù, dall'uscio alla finestra, senza riguardi ... Quando Piero, dopo avere lungamente aspettato, si mosse ancora, quegli ricominciò il passeggio, si fece ad aprire il suo uscio, a camminare anche nell'andito ... Gli parve che venisse lei, che toccasse il suo uscio con un dito e scese affannoso dal letto per aprirle, per dirle che Bassanelli spiava ... Ecco invece due colpettini secchi all'uscio ...