Libri timidezza
Libri su timidezza, con la parola timidezza
Il colore del tempo (pagina 32)
di Federico De Roberto (estratti)
... LA TIMIDEZZA Quando si studiano i sinonimi, i primi e quasi direi classici esempî che i maestri ne dànno sono coraggio e temerità, timidezza e paura ... Il Dugas, che ha preso a studiare la timidezza, non propone un nome scientifico per essa; ma la considera come una vera malattia, come un vero disordine delle diverse facoltà psichiche: della volontà, dell'intelligenza e dei sentimenti ... Come disordine della volontà, soggiunge, la timidezza si può chiamare più propriamente goffaggine, ed è una specie di paralisi o scompiglio dei movimenti, per cui noi restiamo inerti o siamo incapaci di atteggiarci e di muoverci bene ... Come disordine dello spirito, la timidezza si può chiamare attonitaggine o assenza: essa si rivela con l'impossibilità di seguire i ragionamenti altrui, o con l'incapacità di ordinare i nostri; sarebbe, in altre parole, ii contrario della presenza di spirito ... Finalmente, come disordine affettivo, la timidezza si può chiamare stupore, e consiste nella perdita o nella confusione dei sentimenti ... E, a guardarla per il sottile, bisognerebbe dire che antipatia e timidezza sono universali e fatali ... Ma le cose non vanno fortunatamente così: nella maggior parte del casi antipatia e simpatia operano insieme; mentre una corrente respinge, un'altra corrente di egual forza attrae: più che dal soppravvento dell'antipatia, come vuole il Dugas, la timidezza nasce appunto da questo contrasto ... Avvicinate un uomo comune, mediocre, ad un genio: osserverete subito nel primo confusione ed impaccio; ma possiamo dire che dipendano soltanto dall'antipatia? Certo, quando l'uomo comune pensa alla sua mediocrità, alla distanza che lo separa dalle vette del genio, si sente tanto umiliato da provare avversione; ma egli prova pure, nello stesso tempo, ammirazione per la magnificenza del genio e gratitudine per le commozioni ineffabili che questo gli ha procurate; e l'ammirazione e la gratitudine che tendono ad esprimersi sono forme di simpatia grande e vivace: la timidezza dura quanto il contrasto ... Il Dugas avrebbe potuto scrivere un bel paragrafo intorno alla timidezza sessuale ... Ma se la timidezza è spesso una falsa vergogna, essa è anche una specie di pudore ...
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Il colore del tempo (pagina 33)
di Federico De Roberto (estratti)
... causa della timidezza una sensibilità eccessiva, egli dimentica di notarne un'altra, che è la smodata immaginazione ... Giacchè la timidezza ha del buono e del cattivo: è una disposizione morbosa, ma anche una crisi normale, e pertanto può essere incoraggiata e combattuta, secondo i casi ... E come stimolo a vincere le difficoltà che ci si presentano, a riflettere sui nostri atti, a saperli adattare al conseguimento dei fini, la timidezza è giovevole ... Esser sicuri di sè stessi è senza fine preferibile ad esser timidi; ma la sicurezza vera e degna dell'uomo non è quella che dipende dalla cecità mentale o morale, o della presunzione; sibbene quella che proviene dalla timidezza superata e vinta ... Ma quando la timidezza è tale che, invece di stimolarci a trionfarne, ci accascia e confonde, allora è di grave danno ... Per concludere: l'educazione deve saper discernere ciò che nella nativa timidezza di ogni uomo è qualità favorevole, da ciò che è pericoloso; e moltiplicare lo condizioni vantaggiose e combattere le funeste ... La timidezza della quale abbiamo ragionato ne è un semplice caso ...
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