Libri testa
Libri su testa, con la parola testa
Confessioni di un Italiano (pagina 19)
di Ippolito Nievo (estratti)
... E così la tirava innanzi finché la testa mi ciondolava sul petto e allora Martino mi prendeva pel braccio, e passando dal cortile per non attraversar il tinello, mi conduceva su per le scale fino alla porta di Faustina ... Quanto alla testa, un inverno che gelava molto, credo fossi allora sui sett'anni, mastro Germano me l'aveva guernita con un berrettone di pelo portato da lui fin da quando era bulo a Ramuscello ... Certo era già fatto giovane che lo aveva ancora, ed anzi lo sparagnava pei giorni di festa, perché la testa essendomisi ingrossata pareva a me che mi si addicesse mirabilmente alla fisonomia e che mi desse un certo estro da far paura ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 61)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Con poco lavoro s'allargò il buco siffattamente, che vi potea passare con qualche stento una persona; e allora uno dei due frati, quello che sembrava il caporione, allungò la testa indi un braccio indi l'altro e strisciando innanzi colle mani sul pavimento dell'archivio s'ingegnava di tirarsi addietro le gambe ... Il frate compagno parve un po' inquieto del silenzio che successe al passaggio del suo principale; ma poi si rassicurò credendo che non fiatasse per paura di farsi udire, e fece animo egli pure di sporger la testa dal buco ... Appena impadronitosi della testa, Marchetto la tirò tanto che quasi gliel'avrebbe cavata se lo stesso paziente non avesse smosso colle spalle alcune pietre della muraglia ...
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Decameron (pagina 81)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Di che più che altra femina dolorosa, conoscendo che quivi non era da piagnere, se avesse potuto volentier tutto il corpo n'avrebbe portato per dargli più convenevole sepoltura; ma veggendo che ciò esser non poteva, con un coltello il meglio che poté gli spiccò dallo 'mbusto la testa, e quella in uno asciugatoio inviluppata, e la terra sopra l'altro corpo gittata, messala in grembo alla fante, senza essere stata da alcun veduta, quindi si dipartì e tornossene a casa sua ... Quivi con questa testa nella sua camera rinchiusasi, sopra essa lungamente e amaramente pianse, tanto che tutta con le sue lagrime la lavò, mille basci dandole in ogni parte ... Il basilico, sì per lo lungo e continuo studio, sì per la grassezza della terra procedente dalla testa corrotta che dentro v'era, divenne bellissimo e odorifero molto; e servando la giovane questa maniera del continuo, più volte da' suoi vicin fu veduta ... Li quali, maravigliandosi i fratelli della sua guasta bellezza e di ciò che gli occhi le parevano della testa fuggiti, il disser loro: “Noi ci siamo accorti che ella ogni dì tiene la cotal maniera ... I giovani si maravigliavan forte di questo adimandare, e per ciò vollero vedere che dentro vi fosse; e versata la terra, videro il drappo e in quello la testa non ancora sì consumata, che essi alla capellatura crespa non conoscessero lei essere quella di Lorenzo ...
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Fior di passione (pagina 15)
di Matilde Serao (estratti)
... ho la testa un po' confusa ... Era bassa, senza nessuna nobiltà di statura, malgrado portasse la testa ritta e le spalle cadessero benissimo ... Il piede era delizioso, piccolo, sottile, inarcato, con una caviglia elegantissima: per contemplarlo, qualche volta, si dimenticava la testa ... Una testa forte su cui si ammassava una ricchezza cupa e pesante di capelli neri, intrecciati, stretti, raccolti, ma che finivano per piegare le forcinelle e per accumularsi sul collo, sfatti, a sprie semi-ritorte ...
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Il benefattore (pagina 10)
di Luigi Capuana (estratti)
... Ed era entrato solo, a testa alta, col solito passo franco e risoluto ... A coloro che vi sobillano, che vi fanno credere che io vi ho spogliati, perchè sperano che annoiato, impaurito, lasci qui baracca e burattini, come dite voialtri… e mi sbarazzi dei terreni per quattro soldi… eh no! Io sono inglese; ho la testa dura ... Vi è mai passato pel capo di ricercarne altra?… Ci vogliono quattrini? Ma sicuro; negli affari ci vogliono testa e quattrini ...
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Il benefattore (pagina 11)
di Luigi Capuana (estratti)
... Miss Elsa, dolce e pudibonda, con grazioso gesto prese tra le mani la testa di suo marito, e baciando, come cosa sacra, la cicatrice ancora rosseggiante al lato destro della fronte di lui, gli disse: —Chi sa! Forse, senza di questa… ……………………………………… ... Incrociò le mani dietro la nuca, appoggiò così la testa alla spalliera del capezzale e tentò di ricostruirsi, con tutti i più minuti particolari, quel sogno che già gli sembrava si dileguasse lontano nella densa nebbia dove spesso si smarriscono le incoerenti visioni notturne ... Per ciò egli si stupiva, anche nel sogno, di vedersi in quel posto, tenendosi per mano, scambiando poche parole in dolce intimità con la bellissima signora Arici… Poi, senza avvedersi del cambiamento di scena, a un gesto di invito di lei, si erano trovati in una camera stranamente mobiliata… In casa di essa e di lui?… Ella gli resisteva appena, per vezzo, con negli occhi neri e grandi (invece la signora Arici li aveva limpidamente azzurri, ma egli nel sogno non si meravigliava di questa circostanza, dubitava di non aver osservato bene) con negli occhi neri e grandi una intensa ansietà di dedizione; poi, sciolte le nere trecce copiosissime e lunghe (la signora Arici in realtà era bionda), stringendosi al petto la testa di lui, gliel'aveva coperta ed avvolta con esse ...
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Il benefattore (pagina 22)
di Luigi Capuana (estratti)
... testimone di quell'incredibile stranezza—chiamiamola pure così—e torna a risonarmi nell'orecchio il suo grido:—Oh Dio! che hai fatto! Perchè? Perchè?—chino la testa pensieroso, riflettendo che misera cosa è il nostro organismo intellettuale, se cagioni tanto insignificanti possono, tutt'a un tratto, quasi annientarlo ... —Si era fitto in mente che io avessi una testa da filosofo greco con quella lunga barba che m'ero lasciato crescere allora e i capelli folti e arruffati di cui più non c'è quasi vestigio ... E misi la pretesa mia testa da filosofo greco a sua disposizione ... —No, il cranio vien fuori… Ho messo qui un cranio per meglio modellare la testa ... —Un cranio? Proprio un cranio? —Ti stupisce? Non potei nascondergli che il sapere incastrato nella testa del mio busto il cranio di un morto ignoto mi produceva repugnante impressione ... Mi pareva anche da sentirmi un che di estraneo dentro la testa, quasi quel cranio non fosse solamente incastrato nella creta, ma si fosse sostituito al mio, o almeno tentasse di sostituirsi al mio, come per opera di magìa ... —Muoviti, parla; non prendere quest'aria mutriona che ti disdice! Ed io non avevo il coraggio di confessargli che tutto proveniva dal maledetto cranio di cui egli aveva avuto la funebre idea di servirsi per modellare più facilmente la testa del busto ... Non mi sentivo più io, ma un po' quell'altro che doveva pensare dentro la testa del busto sotto l'involucro di creta che lo copriva ...
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Il benefattore (pagina 24)
di Luigi Capuana (estratti)
... —E io?… Io? —Tenga! Ecco il suo premio!… Ma, no! Basta!… Ma, no! Potevo appagarmi di un bacio solo? Ella si difendeva tentando di respingermi con le braccia, tirando indietro la testa, protestando: Basta! Non più! Pallida, seria, riaggiustati un po' i capelli arruffatisi durante quella specie di lotta; messa, quasi argine tra me e lei, la seggiola su cui poco prima stava a sedere, ella raccolse lentamente dalla scrivania le cartelle e me le porse: —Le dia, in disparte, a mio marito ... Sollevava, al solito, a metà uno degli sportelli della persiana, affacciava la testa per guardare giù nella via; spesso, chiamava la sua mamma per farle osservare una persona che passava e che l'aveva colpita con qualche stranezza del vestito e del cappellino; ma se io tentavo di associarmi, in qualche modo, all'osservazione e alla risatina che la seguiva, tentavo inutilmente ... La indifferenza di quella bruna con occhi nerissimi, capelli così folti che pareva dovessero affaticarle la testa, con labbra rosse e fresche come ciliege, era riuscita ad irritarmi, a mettermi in puntiglio, anche perchè vi avevo sospettato un artificio, un'insidia, e volevo prendermi la rivincita ... Mi parve buon indizio; e appena ella volse la testa verso di me, le lanciai a voce abbastanza alta: —Grazie! Grazie! E chinai il capo con un lieve cenno di saluto ... Fumando, con la testa tra le mani, riflettevo che il giocco, da parte mia, si era fatto serio, molto serio ...
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La favorita del Mahdi (pagina 7)
di Emilio Salgari (estratti)
... Impeti di ira lo assalivano e sentivasi spinto da una pazza voglia di fare, con una palla di fucile, scoppiare la testa all'arabo ... Alzò la testa come se avesse preso una pronta risoluzione, e si mise a strisciare, a carpone, fino a che ebbe raggiunta una piantagione di durah ... Notis lo vide aggirarsi per qualche tratto attorno alla casupola, colla testa sempre alzata verso le finestre che si tenevano ostinatamente chiuse, poi raccogliere la carabina e prendere la via del campo ... L'arabo nel vederselo lì, colla testa alta, in una posa minacciosa, fece un salto indietro portando involontariamente la mano sull'impugnatura dell'jatagan ... Abd-el-Kerim, colla faccia aggrondata, pensieroso, taciturno, attraversò la triplice fila di tende e andò a sedersi vicino alla sua, su di un tronco di palmizio atterrato, prendendosi la testa fra le mani ...
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La favorita del Mahdi (pagina 64)
di Emilio Salgari (estratti)
... Più non restava che il quadrato di Hicks pascià ma in quale stato! Non vi erano più ufficiali che si erano fatti ammazzare alla testa dei loro battaglioni; non vi erano più basci-bozuk, distrutti totalmente in due cariche tentate contro quel formidabile nemico; non vi erano più artiglieri, morti accanto ai loro pezzi smontati o scoppiati ... In sulle prime, fra i vortici di fumo non iscorsero che un cavallo riccamente bardato che s'impennava nitrendo, ma poi in mezzo ai cadaveri dello Stato Maggiore, steso sul dorso, colle braccia incrociate sotto la testa scopersero l'infelice pascià ... Era giunto a mezza altezza quando fu colpito alla testa da una scheggia di mitraglia ... Gl'insorti anzichè arrestarsi s'avventarono a testa bassa contro l'almea e il suo schiavo, li circondarono, li disarmarono e li curvarono sull'abisso ...
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La favorita del Mahdi (pagina 65)
di Emilio Salgari (estratti)
... In testa cavalcava un bel negro col petto racchiuso in una cotta d'acciaio, un gran turbante verde sul capo e una magnifica farda d'egual colore pendentegli dalle spalle ... Nella mano dritta impugnava una larga scimitarra, una sekkin, e nella sinistra teneva la bandiera del Mahdi che faceva vivamente ondeggiare al disopra della sua testa ... —Tagliate a loro la testa! —Ammazzate col corbach quei cani! —A morte!… a morte!… Lo sceicco Tell-Afab, scorgendo il pericolo che correvano quei poveri diavoli, volse in furia il cavallo e urtando quelli che gli si stringevano d'attorno e calpestando quelli che gli si paravano dinanzi, corse in loro aiuto ... Ciò non impedì però che una lancia spaccasse la testa ad uno dei prigionieri, il quale, lasciato a terra moribondo, dopo essere stato spietatamente calpestato dai Bongo, dai Baggàra e dai Denka, cadde nelle mani dei guerrieri di Ahmed ... Il disgraziato, quantunque ancora respirasse, fu sollevato sulle punte delle lancie e sbranato: la sua testa, infissa in uno spiedo, andò ad ornare la capanna d'un potente sceicco ... Benedirò la scimitarra che mi spiccherà la testa dal busto ... —Ma chi lo afferma? —Il mio cuore, il suo silenzio, tutto!… Povera Fathma!… povera donna! Egli si prese la testa fra le mani con un gesto di disperazione e un singhiozzo lacerò il suo petto ... Alzò la testa che ...
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La favorita del Mahdi (pagina 68)
di Emilio Salgari (estratti)
... Ahmed aprì il sacco e tirò fuori una testa umana bruttata di sangue, priva degli occhi e seccata dall'ardente sole equatoriale ... —La conosci questa testa? chiese Ahmed con accento feroce ... —È la testa di Hicks pascià[1] ... Luigi Bonomi mi assicurò che quella testa non apparteneva a Hicks pascià, ma al barone di Cettendorge, capitano di Stato Maggiore ... —È giustizia, rispose Ahmed ricollocando la testa nel sacco ... Quando vedrò che ogni lotta sarà vana, mi farò uccidere alla testa delle mie tribù ... Per alcuni istanti rimase silenzioso colla fronte aggrottata, lo sguardo cupo, le braccia incrociato sul petto, poi rialzando bruscamente la testa: —Sai quale morte ti attende? chiese ad Abd-el-Kerim ... S'arrestò anelante, commosso e nel medesimo tempo irritato, e si mise a passeggiare per la capanna colle braccia incrociate e la testa china sul petto ...
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La favorita del Mahdi (pagina 71)
di Emilio Salgari (estratti)
... Ahmed squadrò da capo a piedi il beduino che sostenne quell'esame colla testa alta e le braccia incrociate sul bianco taub ... La tenda di pelle che separava in due stanze il tugul si alzò e comparve un negro di statura colossale, con una testa orribile ed enorme piantata su di un collo grosso come quello di un toro ... Basta un mio cenno perchè ti faccia saltare la testa; basta un mio cenno perchè ti tagli in mille pezzetti, perchè ti strappa la pelle a brano a brano, perchè ti abbruci le carni coi ferri roventi ... Se si ostina a rimanere muto gli farai cadere la testa ...
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La favorita del Mahdi (pagina 78)
di Emilio Salgari (estratti)
... Notis s'alzò e si mise a passeggiare per l'umido antro colla testa china sul petto e le braccia incrociate ... L'arabo scosse la testa e non rispose ... Dopo dieci minuti di corsa, Abù-el-Nèmr e quelli che lo seguivano giungevano dinanzi a El-Obeid, sulla cui porta faceva orribile mostra la testa diseccata del barone di Cettendorfs ...
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La favorita del Mahdi (pagina 81)
di Emilio Salgari (estratti)
... Una sua parola sarà sufficiente perchè io lasci la testa in mano al carnefice ... Alla sua testa trottava lo sceicco Abù-el-Nèmr colla scimitarra nella dritta e una pistola nella sinistra ... Un guerriero di El-Mactud gettò un acutissimo grido e precipitò a terra colla testa attraversata da una palla ... Egli sfogava la sua ira con torrenti d'ingiurie all'indirizzo di Abù-el-Nèmr e con una interminabile sfilza di bestemmie, senza pensare che se il Mahdi avesse udito o saputo, non avrebbe esitato un sol momento a fargli saltare la testa con un colpo di scimitarra ...
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La favorita del Mahdi (pagina 85)
di Emilio Salgari (estratti)
... El-Mactud, trasecolato, rimase lì, colla testa china sul petto e le labbra strette, strette ... Tosto trasalì come un condannato che vede la mannaia del carnefice levarsi improvvisamente sulla sua testa e fece un gesto di disperazione ... Porre in dubbio una pergamena dell'inviato di Dio è pericoloso per la testa di un uomo ... Tornò a gettarglisi addosso colpendolo in mezzo al petto con un furioso colpo di testa ... L'assassino mirò con occhi stravolti El-Mactud che contorcevasi disperatamente colla testa fessa fino al mento, poi fuggì come un forsennato ...
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La favorita del Mahdi (pagina 86)
di Emilio Salgari (estratti)
... Tremava, rantolava, e aveva chinata la testa sul petto ... A quel contatto si diede subito a precipitosa fuga scuotendo disperatamente la testa ... Un mahari era legato al tronco di un palmizio, e sulla cima di una piccola roccia che cadeva a picco sulle acque, stava un negro di colossale statura, tenendo alzato al disopra della sua testa un gran sacco di pelle che pareva racchiudesse un corpo umano ... Gettò uno sguardo verso il lago, nel quale dibattevasi ancora il carnefice Yokara colla testa fracassata dalla palla della pistola, afferrò strettamente fra le braccia Fathma, scattò in piedi e si diede a precipitosa fuga senza sapere dove andasse nè che cosa avesse in mente di fare ...
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La vita comincia domani (pagina 61)
di Guido da Verona (estratti)
... Si voleva la testa di Andrea Ferento? Egli non darebbe la sua testa ... Se un bando era gridato contro la testa del ribelle, per infiggerla sopra un'asta e portarla in giro ad ammonimento dei servi riottosi, egli non darebbe la sua testa! Ma, per un'ultima volta, nella iraconda gioia del pericolo, griderebbe loro in faccia la sua parola magnifica: «No!» La testa di Andrea Ferento valeva ben altra battaglia, e non la porterebbe in trionfo, per trastullo dei chierici e di liberti, la lancia di un Salvatore Donadei! Tali furono le parole ch'egli si disse, con quella terribile volontà che in lui sopraffaceva ogni altro spirito e che poteva ugualmente renderlo capace così d'un eroismo come d'un delitto ...
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Le femmine puntigliose (pagina 4)
di Carlo Goldoni (estratti)
... Sior don Florindo, bisogna remediarghe; no sentela, che alla sposa ghe dol la testa? FLORINDO Lo so pur troppo ... (Mia moglie ha il suo male nella testa, e mi dispiace, che non vi è rimedio) (da sé) ... PANTALONE Mo se ghe dol la testa, come farala a sentirlo a parlar? (a Rosaura) ROSAURA La ragione per cui egli viene, interessa tutte le mie premure ... PANTALONE (Questi i xè de quei dolori de testa, che patisce le muggier, co le gh'à per marii de sta sorta de mamalucchi) (parte) ...
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Marocco (pagina 5)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... La maggior parte hanno la testa rasa nuda come la mano, eccetto una trecciolina sul cocuzzolo lunga un par di palmi, che si direbbe lasciata apposta per poterli appendere ai chiodi come le marionette ... Ma l’interprete che m’accompagnava mi spinse innanzi dicendomi:—Vada franco; i santi di Tangeri han messo testa a partito dopo che le Legazioni fecero dare degli esempi sonori, e in ogni caso gli arabi stessi le servirebbero di scudo, per impedire al santo di compromettersi ... Era un mulatto, quasi tutto nudo, appena umano nel viso, tutt’una crosta immonda dalla testa ai piedi, e secco a segno che lasciava veder lo scheletro osso per osso, e pareva un prodigio che vivesse ... È una musica barbara, ingenua e piena di dolcezza, che mi fa risalire col pensiero fino alle età primitive, mi ravviva le impressioni infantili delle prime letture della Bibbia, mi richiama alla mente dei sogni dimenticati, mi desta mille curiosità di paesi e di popoli favolosi, mi trasporta a grandi lontananze, in boschi d’alberi sconosciuti, in mezzo a sacerdoti secolari curvi intorno a idoli d’oro; o in pianure sconfinate, in solitudini solenni, dietro le carovane stanche che interrogano collo sguardo l’immenso orizzonte infocato e ripiegano la testa raccomandandosi a Dio ...
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Marocco (pagina 19)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Mentre si chinava gli cadde il fez e gli vidi sulla testa rasa una larga macchia di sangue ... —L’ho gettato in aria,—mi disse colla più gran serietà,—e l’ho ricevuto sulla testa,—Non capivo: si spiegò ... —Faccio così,—mi disse,—per fortificarmi la testa ... Un vero arabo (conchiuse con aria altera, battendosi il pugno sul cocuzzolo) deve avere la testa di ferro ...
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Marocco (pagina 38)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Il dottor Miguerez, che ne aveva fatto esperimento, me ne parlava sovente, dicendo, fra le altre cose, ch’era stato preso da un accesso di riso irresistibile, e che gli pareva di sentirsi sollevato da terra, tanto che, passando sotto un portone alto due volte lui, aveva chinato la testa per paura d’urtare ... All’improvviso m’accorsi che non avevo più la testa a segno e mi diedi a pensare a qualche cosa di serio per contenermi ... A un certo punto vidi l’Ussi con una testa allungata come un’immagine riflessa da uno specchio convesso; il Viceconsole con un viso largo due palmi; tutti gli altri assottigliati, gonfi, scontorti, contraffatti come caricature fantastiche, che mi facevano delle smorfie inesprimibilmente buffe; ed io ridevo e dondolavo il capo e sonnecchiavo e pensavo ch’eran tutti matti, che ci trovavamo in un altro mondo, che nulla di quel che vedevo era vero, che stavo male, che non capivo che cosa fosse accaduto, che non sapevo dove fossi ...
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Marocco (pagina 51)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... La bambina chinò la testa ... —Son bambini, non sanno nulla, non pensano a nulla, discorrono e ridono fra loro, e poi quando son stanchi, chinan la testa così e s’addormentano come angioletti ... Parla poco, chiude spesso gli occhi e sorride cortesemente abbassando la testa mezzo nascosta in un grosso turbante ... Egli medesimo ce lo disse, chinando la testa e chiudendo gli occhi in atto di religiosa venerazione ...
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Marocco (pagina 55)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Nessuna testa però fu vista spenzolare dalle mura ed io preferisco credere che la notizia sia falsa ... —Il Sultano,—rispose,—che Dio prolunghi i suoi giorni! ha ordinato di tagliar loro la testa perchè facevano commercio di contrabbando sulla costa del Rif cogl’infedeli Spagnuoli ... Il carnefice insisteva, dicendo ch’egli aveva pattuito venti lire per una sola testa e che glien’erano dovute altre venti per l’altra ... Fu dato un altro coltello al carnefice e la testa venne spiccata dal busto ... Sciolto che fu, si tolse la cappa, e porgendola al soldato che gli aveva tolto la corda, gli disse:—Accettate questo; ci rivedremo in un mondo migliore!—Gettò il suo turbante a un altro, che lo aveva guardato con aria di pietà, e dirigendosi a passo fermo dove era disteso il cadavere insanguinato del compagno, esclamò con voce chiara e sicura:—Non c’è altro Dio che Dio e Maometto è il suo profeta!—Voltandosi poi verso il carnefice, si tolse la cintura e gliela porse dicendo:—Prendete! Ma per l’amor di Dio tagliatemi la testa più presto di quello che avete fatto al mio fratello ...
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Marocco (pagina 62)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... E queste notizie, e quello che vedo ogni giorno, e la vita singolarissima che vivo qui, mi danno poi nella notte dei sogni così stranamente intricati di teste recise, di deserti, d’arem, di prigioni, di Fez, di Tumbuctù, di Torino, che la mattina mi sveglio con un caos inesprimibile nella testa, e per qualche momento non raccapezzo più in che mondo mi sia ... * * * Di quante figure belle, grottesche, orribili, buffe, stranissime, mi rimarrà la memoria per tutta la vita! Ne ho la testa affollata, e quando son solo me le faccio passare dinanzi ad una ad una, come le figure d’una lanterna magica, con un piacere che non so esprimere ... Passa Sid Buker, il personaggio misterioso che viene tre volte al giorno, ravvolto in una gran cappa biancastra, colla testa bassa, cogli occhi socchiusi, pallido come un morto, furtivo come uno spettro, a conferire segretamente coll’Ambasciatore; e svanisce a modo di una figura fantasmagorica, senza che nessuno se n’accorga ... Passa una vecchia decrepita, che ho vista sulla porta d’una moschea, nuda da capo a piedi, fuor che un cencio intorno ai fianchi, colla testa rasa come la palma della mano e il corpo disfatto a segno che mi strappò un’esclamazione d’orrore e rimasi per lungo tempo col sangue sossopra ... E bisogna vedere come vendono costoro, senza proferire parola, senza lasciarsi sfuggire un sorriso, non accennando che sì o no colla testa, e andando via, abbiano o non abbian venduto, colla stessa faccia d’automi con cui sono venuti ...
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Novelle rusticane (pagina 4)
di Giovanni Verga (estratti)
... Il Re stavolta, prima di montare a cavallo, mentre sua moglie entrava nella lettiga, parlava con questo e con quello come se non fosse stato fatto suo, e accostandosi a compare Cosimo gli batté anche colla mano sulla spalla, e gli disse tale e quale, col suo parlare napoletano: - Bada che porti la tua Regina! che compare Cosimo si sentì rientrare le gambe nel ventre, tanto più che in quel momento si udì un grido da disperati, la folla ondeggiò come un mare di spighe, e si vide una giovinetta, vestita ancora da monaca, e pallida pallida, buttarsi ai piedi del Re, e gridare: Grazia! - Chiedeva la grazia per suo padre, il quale si era dato le mani attorno per buttare il Re giù di sella, ed era stato condannato ad aver tagliata la testa ... Il Re disse una parola ad uno che gli era vicino, e bastò perché non tagliassero la testa al padre della ragazza ... Vuol dire che il Re con una sua parola poteva far tagliare la testa a chi gli fosse piaciuto, anche a compare Cosimo se una mula della lettiga metteva un piede in fallo, e gli buttava giù la moglie, così piccina com'era ... A che gli giovava il sole e la bella giornata a compare Cosimo? se ci aveva il cuore più nero del nuvolo, e non si arrischiava di levare gli occhi dai ciottoli su cui le mule posavano le zampe come se camminassero sulle uova; né stava a guardare come venissero i seminati, né a rallegrarsi nel veder pendere i grappoli delle ulive, lungo le siepi, né pensava al gran bene che aveva fatto tutta quella pioggia della settimana, ché gli batteva il cuore come un martello soltanto al pensare che il torrente poteva essere ingrossato, e dovevano passarlo a guado! Non si arrischiava a mettersi a cavalcioni sulle stanghe, come soleva fare quando non portava la sua Regina, e lasciarsi cadere la testa sul petto a schiacciare un sonnellino, sotto quel bel sole e colla strada piana che le mule l'avrebbero fatta ad occhi chiusi; mentre le mule che non avevano giudizio, e non sapevano quel che portassero, si godevano la strada piana ed asciutta, il sole tiepido e la campagna verde, scodinzolavano e scuotevano allegramente le sonagliere, che per poco non si mettevano a trottare, e compare Cosimo si sentiva saltare lo stomaco alla gola dalla paura soltanto al vedere mettere in brio le sue bestie, senza un pensiero al mondo né della Regina, né di nulla ... La Regina, lei, badava a chiacchierare con un'altra signora che le avevano messa in lettiga per ingannare il tempo, in un linguaggio che nessuno ci capiva una maledetta; guardava la campagna cogli occhi azzurri come il fiore del lino e appoggiava allo sportello una mano così piccina che pareva fatta apposta per non aver nulla da fare; che non valeva la pena di riempire d'orzo le mule per portare quella miseria, Regina tal quale era! Ma ella poteva far tagliare il collo alla gente con una sola parola, così piccola com'era, e le mule che non avevano giudizio con quel carico leggiero, e tutto quell'orzo che avevano nella pancia, provavano una gran tentazione di mettersi a saltare e ballare per la strada, e di far tagliare la testa a compare Cosimo ...
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Novelle rusticane (pagina 7)
di Giovanni Verga (estratti)
... Don Angelino allora affacciò la testa dalla sua tana, colla barba lunga di otto giorni, affannandosi a calmarli colle mani e colle parole: - Lasciateli fare! lasciateli fare! Così è scritto nella parte ... - E allo zio Menico non aveva espropriata la casuccia, perché era fabbricata sulla sciara della chiesa, e ci pesava addosso un censo di due tarì all'anno che lo zio Menico non era riescito a pagar mai? Allorché aveva fabbricato la casuccia, tutto contento, trasportando i sassi colle sue mani, non gli passava per la testa che un giorno o l'altro il pievano glie la avrebbe fatta vendere per quei due tarì del censo ... Ma sai, quelle cose in testa non voglio portarle! Ella protestava che non era vero, giurava per l'anima di suo marito, e chiamava a testimonii il Signore e la Madonna appesi a capo del letto, e baciava colle mani in croce quella medesima sottana di cotonina celeste che aveva imprestato a compare Nanni per fare la Maria ... Egli ci ha in testa qualche cosa, al modo come mi guarda, e come fruga per la casa ogni volta che arriva! Cola aveva la madre sulle spalle, che campava del suo lavoro, e non s'arrischiava più ad andare da comare Venera; - un giorno, due, tre, finché il diavolo lo tentò colla luna che trapelava sino al letto dalle fessure delle imposte, e gli metteva dinanzi agli occhi ad ogni momento la stradicciuola deserta, e l'uscio della vedova, allo svoltare della piazzetta di faccia al campanile ... Se non c'è la fede è come lavare la testa all'asino ...
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Novelle rusticane (pagina 8)
di Giovanni Verga (estratti)
... È che la malaria v'entra nelle ossa col pane che mangiate, e se aprite bocca per parlare, mentre camminate lungo le strade soffocanti di polvere e di sole, e vi sentite mancar le ginocchia, o vi accasciate sul basto della mula che va all'ambio, colla testa bassa ... - O sulla sponda del lago, colla frasca decrepita dell'osteria appesa all'uscio, le grandi stanzaccie vuote, e l'oste che sonnecchia accoccolato sul limitare, colla testa stretta nel fazzoletto, spiando ad ogni svegliarsi, nella campagna deserta, se arriva un passeggiero assetato ... - O infine qua e là, sul limite dei poderi segnato da un pilastrino appena squadrato, coi tetti appuntellati dal di fuori, colle imposte sconquassate, dinanzi all'aia screpolata, all'ombra delle alte biche di paglia dove dormono le galline colla testa sotto l'ala, e l'asino lascia cascare il capo, colla bocca ancora piena di paglia, e il cane si rizza sospettoso, e abbaia roco al sasso che si stacca dall'intonaco, alla lucertola che striscia, alla foglia che si muove nella campagna inerte ... In primavera stava meglio, ma d'autunno, come ripassavano le anitre, egli si metteva il fazzoletto in testa, e non si faceva più vedere sull'uscio che ogni due giorni; tanto che si era ridotto pelle ed ossa, e aveva una pancia grossa come un tamburo, che lo chiamavano il Rospo anche pel suo fare rozzo e selvatico, e perché gli erano diventati gli occhi smorti e a fior di testa ...
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