Libri tante
Libri su tante, con la parola tante
Confessioni di un Italiano (pagina 177)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Lucilio, Amilcare, e il Del Ponte non vollero partire ad ogni costo; e chiesero d'esser ammessi alla legione di volontari che si formava allora sotto il comando di Schipani: il povero Giulio dopo tante marce, tante guerre, tante fatiche moveva veramente a pietà ... Se la Principessa mi avesse raccontato tante belle cose per cooperare alla nostra piena riconciliazione, ancora io le sarei riconoscente di un grandissimo beneficio ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 214)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io invece m'impinguava proprio come un cavallo tenuto sempre in istalla; e questo non era l'ultimo dei miei dispiaceri; temeva di esser creduto poco sensibile a tante prove di eroica amicizia che mi venivano date ... Alle volte mi consolava di esser cieco per non soffrire lo spettacolo di tante miserie, dimenticando che quella disgrazia ne era certo la prima cagione ... Io crollava la testa perché omai la speranza mi era uscita affatto dal cuore: ma la Pisana mi dava sulla voce sclamando che era uno sciocco a scoraggiarmi a quel modo, e che eravamo abbastanza fortunati di camparla onestamente senza tante fatiche ...
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Fermo e Lucia (pagina 92)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Rivedeva ella la sua casa, quella dove aveva passati tanti anni tranquilli, che aveva tanto desiderato e sì poco sperato di rivedere; ma quella casa che non era stata per lei un asilo, quella casa dove aveva data una promessa che non credeva di poter attenere, dove aveva tante volte fantasticato un avvenire, divenuto ora impossibile ... Così dopo d'avere abbracciata la Zia che l'accolse piangendo, Lucia la lasciò con Agnese che se ne impadronì per raccontarle tante tante cose, e si ritirò nella sua stanza ...
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Fermo e Lucia (pagina 142)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » Giacchè Federigo, quantunque fosse lontano dall'ammettere tutte le ragioni che persuadevano su quel punto la maggior parte dei suoi contemporanei, quantunque anche in iscritto abbia mostrato la frivolezza, e l'illusione di alcune, e segnate le cagioni e i modi dell'errore, pure sbalordito da tante grida, sopraffatto da tante testimonianze non ebbe il coraggio di pensare che il delitto era tutto immaginario: e con tutta la nostra riverente propensione per quell'uomo, non possiamo dargli una tal lode, che pur fu meritata da alcuni suoi contemporanei, dei quali non già i nomi, ma una memoria confusa ci è stata conservata dagli scrittori ... Un'altra ragione, e savia davvero, allegava il buon vescovo: che un pericolo ben più certo, e ben più funesto sarebbe la frequenza, l'addensamento, e la mistura di tante persone: e che era troppo da temersi che un mezzo cercato per ottenere la liberazione della peste, ne divenisse un terribile propagatore ...
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Il benefattore (pagina 26)
di Luigi Capuana (estratti)
... —Amleto ha detto: Vi sono, Orazio, tante e tante cose nel cielo e nella terra che la vostra filosofia ignora!—E non si può ancora dire niente di più savio intorno a questo argomento! ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 54)
di Giovanni Verga (estratti)
... Non sapeva di quell'altro dispiacere che doveva procurargli la figliuola, il pover'uomo! Isabella ch'era venuta dal collegio con tante belle cose in testa, che s'era immaginata di trovare a Mangalavite tante belle cose come alla Favorita di Palermo, sedili di marmo, statue, fiori da per tutto, dei grandi alberi, dei viali tenuti come tante sale da ballo, aveva provata qui un'altra delusione ... Tante piccole cose che l'attraevano a poco a poco, e la facevano guardare attenta per delle ore intere una fila di formiche che si seguivano, una lucertolina che affacciavasi timida a un crepaccio, una rosa canina che dondolava al disopra del muricciuolo, la luce e le ombre che si alternavano e si confondevano sul terreno ... Che faceva? che pensava? Un brivido di freddo la sorprendeva di tratto in tratto come gli alberi stormivano e le portavano tante voci da lontano ... La mamma vicino a lui non osava neppure fare udire il suo respiro; come non osava quasi mostrare tutta la sua tenerezza alla figliuola dinanzi al marito, timida, con quegli occhi tristi e quel sorriso pallido che voleva dire tante cose nelle più umili parole: - Figlia! figlia mia! ...
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Storia di un'anima (pagina 30)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Qua vedo angolosi profili, qua masse tondeggianti, qua pozzetti, a tinte turchinicce e livide: e qua sul dorso dì certe coste che si diramano come tante catene di montagne, formando tanti valloncelli scavati dalla rabbia di corrosione, sul dorso bruciacchiato le incrostazioni biancastre dell'acqua; là la massa nera si dirupa, là nelle basse caverne e negli anfratti sonanti sonvi i biechi colori dell'onda, il bruno funereo e il verde bavoso ... A voi vengo, o ultimi capi, all'ondoso rombare; o scogli circonfusi dal polverio acre dell'acqua: o scogli, a tratto attuffati, a tratto stillanti come tante teste a ciocche d'argento: o scogli remoti, dove non mi giunge voce d'uomini, dove mi schiaccia infinita battaglia di giganti ... La vastissima acqua dava tante e tante crespature curve sorradenti, che si succedevano soavi e venivano a morire sulla spiaggia; sembravano ciglia e ciglia aperte alla prima luce da un dormente stanco d'amore ...
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Storia di un'anima (pagina 46)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Le strade abbenchè erte sono bellissime e senza scheggloni, e per lo più ombreggiate, ma con tante e tante svolte sì che le quattro miglia da Biella a Oropa fanno un viaggetto di un paio d'ore ... È una casa grande, bianca, con tante finestrine da collegio, un terrazzo, una scalea, i portichetti, un tutt'insieme che mi rammenta i muraglioni scabri della riviera genovese e le cellette di Monte San Bernardo ...
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Storia di un'anima (pagina 47)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... L'acqua è così fredda che manda il sonno a mille miglia, e, stringendo le gambe e le braccia come con tante anella d'acciaio tagliente, fa sentire strapotente il bisogno di un moto il più accelerato ... Sai, amica mia, e l'una e l'altra danno tante migliaia di trafitture di ghiacciuoli spietatissimi, sì che ci sarebbe da gridare, credendo di essere conci come pelli da crivello! * * * Alle dodici e mezza squilla la campanella del pranzo ... Quei libri, colle righe sottolineate appassionatamente, letti e riletti nei brani descrittivi, declamati in quelli affettuosi, poseranno sul mio tavolo da lavoro, in città, non più aperti nella triste semiluce, a carissimo ricordo, a dubbiosa promessa:—A tante persone ho detto: a rivederci l'anno venturo… ...
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