Libri tanta

Libri su tanta, con la parola tanta

Confessioni di un Italiano (pagina 63)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Fra tanta spensieratezza, in mezzo ad una sì marcia inettitudine, non avea mancato chi, prevedendo confusamente le necessità dei tempi, richiamasse la mente della Signoria agli opportuni rimedii ... ” Il Doge parlando a questo modo mostrava a mio credere più cinismo che coraggio; massime che per solo riparo a tanta rovina non sapea proporre altro che l'inerzia, e il silenzio ... Ma la Signoria non era avvezza a guardare oltre l'Adda e l'Isonzo: non capiva come in tanta sua quiete potessero importarle i tumulti e le smanie degli altri; credeva solo utile e salutare la neutralità non prevedendo che sarebbe stata impossibile ...
Confessioni di un Italiano (pagina 66)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Neppur le pallottole di mercurio si corrono dietro e si fondono con tanta pertinacia, come i simili e i consenzienti in una società ... Le parlate di Licurgo di Socrate di Solone e di Leonida erano i temi consueti delle esercitazioni ginnasiali: curiosissima contraddizione in tanta servilità e cecità d'obbedienza, in tanta noncuranza di virtù e di libertà ...
Confessioni di un Italiano (pagina 215)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Tuttavia a poco a poco ella non ebbe più il coraggio di dirmi che la stava benissimo e che non invidiava gli anni più floridi di sua gioventù; io la sentiva ansare faticosamente dopo aver fatto le scale, tossire sovente, e qualche volta anche sospirava a sua insaputa con tanta forza che la compassione mi squarciava le viscere ... Io ne la rimproverava dolcemente, ma poi mi convenne tacere affatto perché ogni più lieve rimbrotto le dava tanta stizza che per poco non l'assalivano le convulsioni ... Infatti mi venne a trovare e mi dimostrò tanta amicizia quanta forse mai non me ne aveva mostrata ...
Corbaccio (pagina 9)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Né si vergognano le membra, i capelli e 'l viso, con cotanto studio fatti belli, le corone, le ghirlande leggiadre, i velluti, i drappi ad oro, e tanti ornamenti, tanti vezi, tante ciance, tanta morbideza sottomettere, porgere e lasciare trattare alle mani paraletiche, alla bocca sdentata e bavosa e fetida, ch'è molto peggio, di colui cui elle credono potere rubare ... E sono di tanta audacia che, chi punto il lor senno avviliscie, incontanente dicono: “Le Sibille non furono savie?”, quasi ciascheduna di loro debba essere l'undecima ... Mirabile cosa pare che, in tante migliaia d'anni quante trascorse sono poi che 'l mondo fu fatto, intra tanta moltitudine quanta è stata quella del femineo sesso, esserne diece solamente trovate savie; e a ciascuna femina pare essere una di quelle, o degna tra quelle d'essere annoverata ... E, se altro da questa vil turba essere stata separata non la mostrasse, li suoi costumi tutti, dalli loro spartiti, la mosterrebbono: e similmente la sua bellezza, la quale non artificiata, non dipinta né colorata fu; et è tanta che fa nel beato regno agli agnoli e a' beati spiriti, se dir si può, agiugnere gloria e maraviglioso diletto ...
Decameron (pagina 78)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... D'altra parte la Ninetta, che del disiderio delle sorelle sapeva assai, con dolci parole in tanta volontà di questo fatto l'accese, che esse non credevano tanto vivere che a ciò pervenissero ... E essendogli a una festa sommamente piaciuta una giovane del paese, bella e gentil donna, e quella con ogni studio seguitando, cominciò per lei a far maravigliose cortesie e feste: di che la Ninetta accorgendosi, entrò di lui in tanta gelosia, che egli non poteva andare un passo che ella nol risapesse e appresso con parole e con crocci lui e sé non ne tribolasse ... E come che in processo di tempo s'avenisse, o che Restagnone l'amistà della donna amata avesse o no, la Ninetta, chi che gliele rapportasse, l'ebbe per fermo: di che ella in tanta tristizia cadde e di quella in tanta ira e per consequente in tanto furor transcorse, che, rivoltato l'amore il quale a Restagnon portava in acerbo odio, accecata dalla sua ira, s'avisò con la morte di Restagnone l'onta che ricever l'era paruta vendicare ...
Fermo e Lucia (pagina 128)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Il pane che si distribuiva ad essi avrebbe dovuto, secondo gli ordini della Provvisione esser buono; perchè quale amministratore ha mai ordinato che si faccia e si distribuisca pane cattivo? Ma si tenne da tutti che quel pane fosse adulterato con sostanze insalubri, non nutritive; cosa più che probabile in tanta scarsezza; e con tanta difficoltà d'invigilare ... Il Tribunale della sanità rimostrava, indefessamente, tutta la città mormorava, la confusione e la strage cresceva ogni giorno, la cosa era divenuta insopportabile a quelli che la facevano, a quelli per cui era fatta, i deputati non avevan più testa; si tenne consulta, e il partito il più savio, il più ovvio, il partito indeclinabile parve a tutti di disfare ciò che s'era fatto con tanta fiducia e con tanto apparato; il Lazzeretto fu aperto, e i poveri lasciati all'antica licenza di errare mendicando ... Ci conviene ora accennare brevemente le origini di tanta rovina ...
L'Olimpia (pagina 18)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... Voi sapete che i peccati per amore non meritano tanta riprensione, e massime quelli che commettono i giovani ne' primi amori ... Come si correggerá tanta pazzia e temeritá d'un giovane? FILASTORGO ... La dirò se posso far tanta triegua con la fame che mi lasci dire ... Non arei potuto vederne piú chiaro segno, e per rendervi le debite grazie di tanta affezione mi mancano le parole: però vi priego che col vostro savio discorso consideriate quel tanto obligo che vi debbo e per natura e per debito, e facci Iddio che io viva tanto che possa dimostrarlovi ... Grande fu la tua sfacciataggine e molto l'ardire né cosí facilmente degno di perdono: tôr per follia di gioventú l'onor ad una casa in un ponto, che s'ha acquistato con tanta diligenza e con tanti anni ... Ma sapendo che con tanta fretta la volevate maritar con questo capitano, per interromper questo matrimonio mi fu forza d'usar inganno ... Signora mia, se non volevate che mio figlio avesse usata tanta impertinenza, non dovevate far figlia tanto bella né di tanto onore e di tanto merito, ché bastarebbono ...
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 15)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)

... Satana, detto dagli Ebrei, avversario, da' Greci, diavolo, e dai Latini, calunniatore! Poteva pensare maggiore calunnia verso di Dio, che ingegnarsi con le sue parole, torgli la divinità; e attribuirla a sè stesso con tanta arroganza, e con tanta insolenza falsissimamente? Onde forse per questo amò il nome di demonio, o perchè dimostrasse scienza, ovvero timore ... Io non do fede in una cosa così grave e di tanta importanza nè a' poeti, nè a' filosofi; ma all'evangelio ... Perchè quando molti si accordano insieme in concludere qualche cosa, e affermanla tutti per una voce, non pare verisimile, che alcuno di ragione possa contraddirgli, se già non fusse mosso per qualche ragione di tanta efficacia, che avesse possanza di mandare a terra l'opinione confermata dal comune parere, la qual ragione non credo già che tu abbia ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 3)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... Partito Bertoldo, Aurelia credendosi che ciò fusse la verità, subito andò a trovare le sue vicine e gli fece palese quel tanto che da Bertoldo aveva udito; le quali, udendo tal cosa, entrarono in tanta smania e in tanta furia che gettavano fuoco per tutto; e in meno d'un'ora si sparse tal nuova per tutta la città; onde si raccolsero insieme più di due milla femine, le quali, avendo discorso gran pezzo sopra tal fatto, si risolsero alla fine di andar a trovar il Re e quivi alla sua presenza gridar tanto e far tanto romore, che esso, vinto dalla loro importunità, si risolvesse a fare che la legge da lui nuovamente imposta non andasse più avanti ... E così, tutte piene di rabbia e colme di sdegno, andarono a corte e ivi gionte cominciarono a fare i più gran strepiti e le maggior grida del mondo, a tale che il Re era quasi stordito, né sapendo la cagione di così gran tumulto, restò tutto confuso e pieno di maraviglia; laonde non potendo più sopportar tanta insolenza, tratto dalla colera e dallo sdegno, fu sforzato di ponere la pazienza da una banda nell'ultimo ... E rivolto a quelle con faccia turbata, disse loro: «Che novità è questa ch'io sento? e di dove procede questa sollevazione? chi vi ha messo in tanta smania? dove nasce tanto fracasso? perché fate tanta ruina? sete voi forse spiritate? che malanno avete? Ditelo in mal ora, femine del diavolo» ...