Libri stelle

Libri su stelle, con la parola stelle

Confessioni di un Italiano (pagina 143)
di Ippolito Nievo (estratti)

... quanta vicenda di cose, quanto fragore di tempeste, e sguiscio di fulmini! Si armi di costanza e di rassegnazione il piloto per trovare un porto in quel pelago vorticoso e sconvolto; alzi sempre gli occhi al cielo, ed anche traverso nuvole e al velo luttuoso della procella traveda sempre colla mente lo splendor delle stelle ... Ma cento milioni di miglia sopra quelle effimere battaglie, le stelle siedono eterne sui loro troni di luce; l'occhio le perde di vista talvolta e il cuore ne indovina sempre i raggi benigni, e ne sente e ne raccoglie l'arcano calore ... O vita, o mistero, o mare senza sponde, o deserto popolato da oasi fuggitive, e da carovane che viaggiano sempre, che non giungono mai! Per consolarmi di te bisogna che io slanci il pensiero fuori di te; veggo le stelle ingrandirsi agli occhi delle generazioni venture; veggo il piccolo e modesto seme delle mie speranze, covato con tanta costanza, fecondato da tanto sangue da tante lagrime crescere in pianta gigantesca, empir l'aria de' suoi rami, e proteggere della sua ombra la famiglia meno infelice de' miei figliuoli! Oh non vivrò io sempre in te, anima immensa, intelligenza completa dell'umanità! — Così pensa il giovane sul sepolcro dell'amico; così si conforta la vecchiaia nel baldanzoso aspetto dei giovani ...
La vita comincia domani (pagina 37)
di Guido da Verona (estratti)

... Allora, affacciandosi ancor più, si mise a guardare, nella facciata bianca della casa, quella finestra poco lontana, dietro la quale, ma in fondo, contro l'opposta parete, c'era un uomo che dormiva per sempre nel letto illuminato, nel sudario del raggio lunare, di fronte alla magnificenza delle stelle ... poi, lontano, per l'ultimo cielo, fra i mazzi di stelle che imbiancavano, videro salire una gran fiumana di vapori ondeggianti, quasi una colonna di fumo, che soffiasse non da un incendio ma da un gelido remoto mare, e videro per l'universo effondersi quella specie di scolorimento, quel brivido, quella bianca tenebra che precede il salire del giorno ... Un grande velario, di mussola o di tulle, passava su le migliaia di stelle per diminuirne lo splendore; una chiarità nasceva nell'oriente concavo; la notte a poco a poco s'incanalava in quella zona pallida, lasciando portare dal vento le sue gonfie spirali di fumo ... Piccole stelle morte, randagie, vi cadevano dentro, scomparivano, lasciavan un solco impercettibile nello spazio dov'erano a migliaia; le grandi costellazioni, luminose come navigli notturni, affondavan nell'oceanica immensità; la luna colava a picco imbiancandosi nella voragine d'una nuvolaglia simile ad un cratere ...
Storia di un'anima (pagina 41)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... STELLE CADENTI ... Le stelle più poetiche delle notti estive, le stelle inseguentisi con velocissime curve, le soavi luci cangianti che scorrono al bacio d'argento del mare! E il mare rispondendo al cielo sussulta, e dove le crespe sue accarezzano i fiori, fiori della spiaggia, fiori delle profondità, ogni ondeggiamento porta un gorgoglio—Amore!—ed ogni gorgoglio una spruzzata di perle… ... Aspetteremo una notte senza luna e senza stelle, a mare cupo, a pace di cimitero ...