Libri stanza

Libri su stanza, con la parola stanza

Confessioni di un Italiano (pagina 115)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Fu un momento che mi parve di vederla; mi parve di vederla, benché le tenebre si affoltassero sempre più in quella stanza funeraria, e sentii le punte avvelenate de' suoi ultimi sguardi figgermisi in cuore senza misericordia, e quasi mi sembrò che l'anima sua abbandonando l'antico compagno mi soffiasse in volto una maledizione ... Finalmente mi riscossi vedendo farsi luce nella stanza, e vidi essere il Cappellano che si maravigliò non poco di trovarmi in quel luogo ... Ma quel poco che ne avea veduto il Cappellano, lo stato miserevole del cadavere, il disordine della stanza attestavano degli scherni spietati ch'ella aveva sofferto ... La fama dipingeva il general Bonaparte come un vero repubblicano, il difensore della libertà; mi cacciai in capo di ricorrere a lui, e due giorni dopo, quando il corpo della Contessa fu deposto coi soliti onori nella tomba gentilizia, mi misi in viaggio per Udine ove aveva allora sua stanza lo Stato Maggiore dell'esercito francese ...
Confessioni di un Italiano (pagina 220)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Quando tutti furono usciti dalla stanza in coda al dottore per ringraziarlo d'un tanto benefizio o fors'anco per informarsi di quanto dovevano credere alle parole dette in mia presenza, la Pisana mi si accostò pianamente, e sentii il suo tiepido alito che m'accarezzava le guance ... Ella fuggì via inciampando nei mobili della stanza, e due singhiozzi le sollevarono il petto ansiosamente ... E fuggì ancora e corse a rinchiudersi nella sua stanza prima che l'Aquilina avesse neppur tempo di avvertire il suo turbamento ... Il dottore rispondeva con mezzi termini senza dire né sì né no; ella poi, se anche entrava nella mia stanza, non apriva bocca quasi mai; io me ne accorgeva dal minor chiasso che facevano i miei figliuoli, certo perché la sua mestizia imponeva rispetto ... Ma la Pisana in quel frattempo frequentava meno che mai la mia stanza, e mi dicevano che stava quasi sempre rinchiusa nella sua ...
Confessioni di un Italiano (pagina 241)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Finalmente una sera che l'Aquilina era uscita con suo fratello giunto allor allora dal Friuli, ed io pure doveva rimaner assente fino ad ora tarda, tornandomene non so per qual cagione a casa, ed entrato nella stanza ove lavoravano di solito le donne, non ci trovai la Pisana ... Ne chiesi alla cameriera e mi rispose che la era nella stanza da letto ... Il giorno appresso, quand'ella uscì per la messa insieme a sua madre, entrai nella sua stanza e feci di tutti i cassetti di tutti gli armadi un diligentissimo esame ... Infatti di lì a mezz'ora la Pisana venne alla sua stanza per levarsi il cappello e riporre la mantiglia, e fu meravigliata assai d'incontrarsi in suo padre ...
Fermo e Lucia (pagina 7)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... E Lucia ne era ella informata? Così arrovellato giunse nel cortiletto della casa, e sentì un gridio nella stanza superiore dov'era Lucia e s'immaginò che sarebbero amiche e comari, e non si volle mostrare ... Una fanciulletta che si trovava nel cortile gli corse incontro gridando: «lo sposo, lo sposo!» «Zitto, zitto,» disse Fermo, «sali da Lucia, pigliala in disparte e dille all'orecchio, ma all'orecchio ve', che ho da parlarle, e che l'aspetto nella stanza terrena, e non lo dire a nessun altro ... La picciola Santina entrò nella stanza, non fece vista di nulla, aspettò un momento in cui Lucia si era staccata dalle donne, le disse la sua parolina all'orecchio, e se ne andò, per timore di non lasciarsi scorgere di quello che aveva fatto ... » Così detto salì in fretta le scale, ritornò nella stanza dove le donne erano radunate, e componendo il volto come potè meglio: «Il signor Curato,» disse, «è ammalato, e per oggi non si fa nulla ... «Birbone! assassino! dannato!» sclamava Fermo, correndo su e giù per la stanza, e mettendo di tratto in tratto la mano sul manico del suo coltello ...
Fermo e Lucia (pagina 52)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Uscì quindi a render conto del fatto all'altra suora e allo scellerato che aspettavano in un'altra stanza, e pigliato da Egidio l'orribile coraggio che le abbisognava, entrò nella cella armata d'uno sgabello con la sua compagna ... Nella cella non v'era lume, ma quello che ardeva nella stanza vicina vi mandava per la porta aperta una dubbia luce ... 6 Accorse al romore Egidio che stava alla bada nella stanza vicina, ed incontrò le colpevoli che fuggivano spaventate, come avrebbero fatto se per caso e a mal loro grado si fossero trovate presenti ad un misfatto ... » «Andate a chiamarla,» rispose Egidio: l'omicida che cercava anche un pretesto per allontanarsi, almeno per qualche momento, da quel luogo e da quell'oggetto che le era insopportabile, si avviò alla stanza di Geltrude ... Sedeva, si alzava, andava ad origliare alla porta: intese il colpo, e fuggì ella pure a rannicchiarsi nell'angolo il più lontano della sua stanza, orribilmente agitata tra il terrore del misfatto, e il terrore che non fosse ben consumato ... » Geltrude aprì, e venne con loro nella più orrenda stanza di quell'orrendo quartiere: volse in giro entrando un'occhiata sospettosa, e disse: «che faremo qui?» «Quel che faremmo altrove,» rispose l'omicida ... «Perchè non andiamo nella mia stanza?» replicò Geltrude ... «È vero,» disse quella che non aveva mai parlato; «è vero; andiamo nella stanza della Signora ... Geltrude si avviò, le altre le tennero dietro, e tutte e tre sedettero nella stanza di Geltrude ... «E perchè dunque,» continuò rimessa alquanto, «perchè avete lasciato il lume nell'altra stanza?» «Perchè ... Stabilirono dunque che Geltrude si direbbe indisposta, che avrebbe un forte dolor di capo, che starebbe chiusa all'oscuro nella sua stanza, e le altre si rimarrebbero ad assisterla ...
Fermo e Lucia (pagina 73)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... L'unica speranza di quel momento, quella di uscire da quel pericolo, le parve con questo divenire più fondata, più ferma: aperse gli occhj, li girò con sospetto e con ansietà nel barlume di quella stanza; tese l'orecchio, e non udì altro che il russare della vecchia; si levò chetamente, stette ginocchioni; e votò alla Vergine di viver casta, senza nozze terrene, s'ella poteva uscire intatta da quel pericolo ... Il Conte partito da quella stanza andò secondo il suo costume a visitare i posti del suo castello, a vedere se le guardie erano poste ai luoghi stabiliti, se tutto era in ordine, e si chiuse nella sua stanza ... Ma l'immagine di Lucia non l'aveva mai abbandonato nel suo giro; ma quando egli si trovò solo nella sua stanza, senza più nulla da fare che d'ascoltare i suoi pensieri, e di dormire se avesse potuto, quella immagine più viva, più potente si pose a sedere nella sua mente, e vi stette ...
Fermo e Lucia (pagina 84)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Tutto si fece com'egli aveva imposto: il Conte entrò col suo seguito nel cortile, si avviò alla stanza dov'era Lucia, ed entrato in quella che le era vicina; fece restare i lettighieri, si chiuse dentro, e comandò che la lettiga fosse posta a terra ... Aprì allora lo sportello, diede la mano alla buona donna, la fece uscire e disse sotto voce in modo da non essere inteso che da quelli che lo vedevano: «In quella stanza è la giovane da condursi via: e con lei una vecchia malandrina ... Annunziate a quella giovane che è libera, che deve partir tosto con voi, che la cosa deve passare quietamente; non perdete tempo: quando ha inteso, quando è disposta, bussate, la lettiga verrà nella stanza: fatela sedere in essa, ponetevi al suo fianco, tirate le cortine, e venite qui: io vi aspetto: andrò innanzi, poi la lettiga, poi il signor curato; dritto alla porta; quivi saliremo sulle nostre mule, e ripartiremo ... Così detto condusse la buona donna e il curato sulla soglia della porta chiusa che dava alla stanza di Lucia, bussò: s'udì la voce della vecchia che disse: «chi è egli?» «Io»: rispose il Conte: la vecchia aprì, e vide le due facce inaspettate col padrone, restò come incantata ...
Fior di passione (pagina 19)
di Matilde Serao (estratti)

... Magda entrò, nell'ombra; senza accendere il lume, camminò nella stanza, a tentoni ... Rimase così un pezzo, immobile nel mezzo della stanza, come una statua nera nell'ombra ... Aveva freddo, sempre che ritornava ad aspettare in quella stanza solitaria colui che doveva venirci ... Da dieci giorni egli mancava da quella stanza ...
Il benefattore (pagina 25)
di Luigi Capuana (estratti)

... E siccome avevo udito i colpi di tosse del fratello della mia padrona di casa, nell'altra stanza, finsi di aver sospettato che stesse male, ed entrai da lui che era ancora in piedi e che si sentiva soffocare dall'asma ... In quell'occasione, egli mi disse: —Prima, tempo fa, io occupavo la vostra stanza; e nelle nottate bianche, come questa, qualche volta ero talmente sfinito dall'insonnia, che mi sembrava di udire dei picchi alle pareti, al soffitto, nel centro del pavimento; picchi, ora lievi, ora forti, che arrivavano fino a svegliarmi, se per caso lo sfinimento mi faceva chiudere gli occhi a un pisolino ... Ho dovuto cambiare stanza per dormire tranquillo, quando mi riesce di dormire ... Dicono che in quella stanza sia morta di consunzione di amore una parente del proprietario della casa, e si è formata la leggenda che vi si sente… Io lo sapevo, e la mia fantasia certamente lavorava senza che io me n'accorgessi, e mi produceva quelle allucinazioni… Sciocchezze! Quando siamo morti… siamo morti! Io credo che tutto finisce nella fossa ... E perchè ha lasciato quella stanza? Eravamo soli, in un angolo, in quel momento; ed io mi sentii tutt'a un tratto il coraggio di dirle: —Ah, signorina!… Per lei! —Per me? —Sia sincera; non gliene voglio! Si è divertita a burlarsi di me con quei picchi alla parete, con le stranissime cose che si è piaciuto di darmi a intendere? —Io?… E mi guardava con certi occhi spaventati, quasi temesse di aver da fare con un pazzo ...
L'amore che torna
di Guido da Verona (estratti)

... Avevo inteso il rumore de' suoi passi nell'altra stanza, il fruscìo della sua gonna sul tappeto, ma fingevo di sonnecchiare davanti al caminetto, con un libro aperto su le ginocchia ... — Dormite? — ella ripetè, avvicinandosi e protendendo il capo, quasi per meglio discernermi nella semioscurità della stanza ... Il fuoco era quasi spento, la stanza semibuia, il rumore della strada reso fievole dalle folte cortine ...
La favorita del Mahdi (pagina 35)
di Emilio Salgari (estratti)

... Si mise a girare per la stanza col volto nascosto fra le mani e i capelli irti, poi ritornò verso Fathma che si era raccolta su sè stessa come una tigre, risoluta a difendersi contro gli attacchi di quel miserabile ... L'almea fe' un gesto come avesse intenzione di gettarsi fuori dalla stanza, ma s'avvide che la porta era chiusa e s'arrestò fremendo ... La conversazione fu tagliata dalla comparsa di Notis, che scendeva dalla stanza di Fathma ...
La favorita del Mahdi (pagina 38)
di Emilio Salgari (estratti)

... Io mi arrampico, entro nella stanza e getto la corda ... Una lampada illuminava fiocamente la stanza e seduta su di un divano vide Fathma: respirò ... Gran Dio! Che vieni a far qui, in questa stanza, dove sono prigioniera? —Vengo a salvarti, Fathma, vengo a strapparti dalle mani di Notis ... Aiutandosi vicendevolmente, adoperando le mani, ed i piedi e persino i denti, in meno che lo si dica raggiunsero il davanzale e si slanciarono nella stanza ritirando in furia la corda ... Aprite per tutti i fulmini del cielo! Omar si scagliò contro di essa colle pistole in pugno, ma non ebbe il tempo necessario per giungervi, poichè violentemente s'aprì e due beduini irruppero nella stanza colle scimitarre alzate ... Respinti i primi assalitori, Omar e Fathma comprendendo il gran pericolo che correvano se si lasciavano prendere, si gettarono contro la porta della stanza rimasta semi-aperta ... Chiuderla, sbarrarla e ammonticchiarvi dietro tutte le mobilie della stanza, fu per loro due l'affare di cinque minuti ...