Libri spedale
Libri su spedale, con la parola spedale
Mattinate napoletane (pagina 15)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... Nessuno ha potuto mai sentire i singhiozzi di una piccola suora! * * * Io chiedevo sempre a un mio povero amico, malato a quello spedale, che ne pensasse di Suor Carmelina ... L'amico, un commesso viaggiatore, al quale una caduta avea quasi spezzata la gamba sinistra, stando in bolletta s'era salvato allo spedale ... Ma ancora zoppicava un poco, per tre o quattro altri giorni era necessario che rimanesse allo spedale ... Erano le 9 della mattina e lo spedale faceva la sua toeletta, pieno d'un gran chiacchierio che s'intrecciava fra i letti, arrivava con gl'inservienti, usciva dalla stanza delle suore, per l'uscio socchiuso ... Abbiamo chiacchierato a lungo; lo spedale s'era messo a dormire—Dove se ne va, ora che è guarito?—Me ne vado a Venezia—le ho risposto—vado a rivedere mio papà e la mamma ... Questo è uno spedale!—Ciò, brava la ragazza! E cantavo roba del suo paese, cantavo! —Eccola… Ma appena la suora appariva in fondo alla sala un grido infantile risuonò, un grido che ci fece trasalire ... —Che sarà? —Qualche resezione di ginocchio, qualche incisione alla spalla, una disarticolazione, un bottone di fuoco che arrostisce la carne, ecco; oramai trenta giorni di spedale mi hanno abituato a tutta questa roba; ne ho sentiti d'urli; un inferno, caro mio ... Lo spedale era sossopra, la segreteria, attigua allo stanzone in cui noi ci trovavamo, s'empiva di gente ...
|
|