Libri spada

Libri su spada, con la parola spada

Confessioni di un Italiano (pagina 178)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Non ascoltato sfoderò la spada, ordinò l'assalto; e un assalto del Carafa voleva dire una vittoria ... Invulnerabile come Achille, egli precedeva sempre la legione; valente soldato colla spada, col moschetto, sul cannone, si mescolava colle abitudini del soldato, e riprendeva a suo grado le maniere di capitano senza dar nell'occhio per soverchia burbanza ... Ma egli era di quegli uomini che nella propria religione politica trovano un conforto un usbergo contro qualunque sventura; tempre di fuoco e d'acciaio che confondono Dio colla patria la patria con Dio e non sanno pensare a se stessi quando il pubblico bene e la difesa della libertà cingono loro la spada degli eroi ... Aveva nella sua grandezza qualche parte di barbaro; non credeva, per esempio, di onorare la valentia dei nemici perdonando e salvando; giudicava gli altri da sé, e passava a fil di spada i vinti in quei casi stessi nei quali egli avrebbe voluto essere ucciso piuttosto che serbato in vita a ornamento del trionfo ... Che l'anima sua generosa e benedetta abbia in altro luogo quel premio che quaggiù non ottenne benché lo avesse valorosamente meritato! Martelli era un giovane napoletano che aveva abbandonato moglie figliuoli ed affari per brandir la spada a difesa della libertà ...
Confessioni di un Italiano (pagina 253)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il dottor Ciampoli uscì dalla porta laterale dinanzi alla quale le fiamme erano meno dense; aveva intorno una scorta di sei uomini disperati e fedeli, dietro il Fabietto che con coraggio maggiore dell'età sua si trascinava per mano e quasi portava la Gemma; egli procedeva innanzi colla spada in una mano e il pugnale nell'altra ... Il dottore cadde in ginocchio colpito da una freccia, ed ebbe il coraggio di volgersi ad attirare a sé il garzoncello che stringeva la Gemma fra le braccia, e continuava a difender sé e loro roteando la spada ... Allora il Fabietto, fanciullo miracoloso, brandì la spada del padre, e abbandonando la sorella svenuta sul cadaver di lui, sostenne per qualche minuto una battaglia terribile e senza speranza ...
Fermo e Lucia (pagina 12)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » «Tu menti ch'io abbia mentito,» disse con furia e con disprezzo quel signore: e questa risposta era di prammatica, come ora sarebbe dire: – benissimo – a chi vi domanda della vostra salute: indi soggiunse; «e se tu fossi cavaliere come son io, ti vorrei far vedere con la spada e con la cappa che tu sei il mentitore ... » Così dicendo pose mano alla spada ... Ludovico aveva già toccata in un braccio una pugnalata d'un servitore; e il nemico gli cadeva addosso per finirlo, quando Cristoforo vedendo il suo padrone nell'estremo pericolo s'avventò col pugnale al signore, il quale rivolta tutta la sua ira contro di lui lo passò colla spada ...
Fior di passione (pagina 4)
di Matilde Serao (estratti)

... Eppure questo Paolo Spada era il più grande sognatore che io abbia mai conosciuto ... La critica amica rispose che quella era sprezzatura artistica--e parve a molti così e tutti si tranquillarono, aspettando il primo romanzo di Paolo Spada ... Ma dopo fu sempre così nei romanzi di Paolo Spada: le sue protagoniste belle, buone, cattive, umane, simpatiche durante tutto il romanzo, alla fine diventavano triviali e ridicole ... E la reputazione di romanziere di Paolo Spada si smarrì fra le infinite mediocrità che affliggono l'arte ...
Il fiore (pagina 15)
di Dante Alighieri (estratti)

... Vergogna a una spada la man caccia, Sì disse: «I' vo' ben che ciaschedun saccia Ched i' te pagherò di tue derrate» ... Allora alza la spada a·llei fedire; Ma Diletto sì venne a·llei atare, E di suo scudo la seppe coprire; E poi si torna per lei vendicare: Ma Vergogna sapea sì lo schermire Che que' no·lla potëa magagnare ... ] Vergogna mise allor man a la spada E sì se ne vien dritta ver' Diletto ... ] Molt' era buon guerrier quel Ben–Celare: Alzò la spada, e sì fiede Vergogna Sì gran colpo ched ella tutta ingrogna, E poco ne fallì d'a terra andare ... ] A la sua spada mise man Paura Per soccorrer Vergogna sua vicina: A Ben–Celar diè per sì grande aina Ched e' fu de la vita inn–aventura ... Contra leï battaglia poco dura: Ardimento s'occorse a la miccina Con una spada molto chiara e fina, E sì·lle fece molto gran paura ...
Il servitore di due padroni (pagina 9)
di Carlo Goldoni (estratti)

... (mette mano alla spada) PANTALONE Agiuto ... (mette mano al pistolese) Scena quarta Beatrice colla spada alla mano, e detti ... (a Pantalone, e rivolta la spada contro Silvio) PANTALONE Sior zenero, me raccomando ... (da sé) SILVIO Rivolgi a me quella spada ... (presenta la spada a Silvio) PANTALONE Aiuto ... Silvio cade e lascia la spada in terra, e Beatrice gli presenta la punta al petto ... (toglie la spada di terra) SILVIO Ed io vi starò a vedere ... CLARICE Questa spada vi renderà dunque contento ... SILVIO Quella spada potrebbe vendicare i miei torti ... SMERALDINA Fermatevi; che diamine fate? (leva la spada a Clarice) E voi, cane rinnegato, l'avreste lasciata morire? (a Silvio) Che cuore avete di tigre, di leone, di diavolo? Guardate lì, il bel suggettino, per cui le donne s'abbiano a sbudellare! Oh siete pur buona, signora padrona ... (getta la spada in terra, e Silvio la prende) CLARICE (Piangendo) Ingrato! Possibile, che la mia morte non vi costasse un sospiro? Sì, mi ucciderà il dolore; morirò, sarete contento ... SILVIO Vi voleva ancor tanto prima, che la spada giungesse al petto ...
L'Olimpia (pagina 6)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... Giá sono abbattute le cortine e occecati i belovardi, ecco mi dan l'assalto; ahi spada, che mi consigli? ahi Durindana, tu non mi servi a nulla! SQUADRA ... Vien qua che ti vo' mostrar certi colpi di spada ... Al primo sfodrar della spada fatti innanzi con questo mandritto sul capo, con questo roverscio alle tempie, poi caricagli sopra con un piede inanzi, che passaresti una torre da un canto all'altro ... Padrone, riponete la spada or che siete in furore, che non m'ammazzate ...
L'Olimpia (pagina 9)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... Se non spianarò questa casa dal basso suolo, non vo' portar piú spada a lato ... E questa spada di Petrarca ... Con questa spada poniti in portafalcone ... Sai maneggiar questa spada a due mani? SQUADRA ...
La spada di Federico II
di Vincenzo Monti (estratti)

... Da lui mi venne l'ardire di intitolarvi la Spada di Federico, egregia vostra conquista: ed egli è pur quello che a tutte le ottime discipline liberale di beneficii compartisce a me quell'ozio onorato, che divenuto un giorno bella sentenza di gratitudine sulla bocca di Titiro mantovano ispira adesso alla mia canti di lodi ai primi guerrieri dell'universo ... LA SPADA DI FEDERICO II re di Prussia ... La man vi stese, e disse: — Entra nel mio Pugno, o fatal tremenda spada ... Rise il franco guerriero alla superba Sdegnosa inchiesta per lui solo intesa (Chè sol delle grand'alme al senso serba I suoi portenti il cielo e li palesa); Il magnanimo rise; indi in acerba Sembianza d'ire generose accesa, — È mia, gridò, cotesta spada; e invano La contende Averno a questa mano ... Perchè nessuna al suo veder si rubi Di tante alla gran lite armi commosse, Squarcia d'intorno colla man le nubi; E sì truce fra nembi appresentosse, Ch'un de' negri parea vasti cherubi Che un dì la spada di Michel percosse ...
La spada di Federico II (pagina 2)
di Vincenzo Monti (estratti)

... — D'Europa intanto alla città reina Viaggia della Spree la trionfata Spada, e la segue con la fronte china La borussa superbia incatenata ... — Questo è dunque, dicean le generose Tremole teste de' vegliardi eroi, Questo è il ferro a cui tutta un dì s'oppose L'ira d'Europa e si pentì dappoi? Questa l'arme fatal che fea spumose Del nostro sangue le campagne? E noi, Illustri avanzi del tuo sdegno, or scinta Te qui vediamo e la tua luce estinta? Ma, se trofeo cadesti, o forte spada, D'una spada maggior che aprir ferita Sa più profonda, non verrà che cada Mai la fama al tuo lampo partorita ... Parve l'inclita spada a quegli accenti Agitarsi e sentir che fra nemiche Destre non cadde; parve di più pura Luce ornarsi e obbliar la sua sventura ...
Le smanie per la villeggiatura (pagina 12)
di Carlo Goldoni (estratti)

... LEONARDO Il cappello, e la spada (a Paolo) ... LEONARDO Il cappello, e la spada (a Paolo più forte) ... PAOLO Subito (va a prendere il cappello, e la spada) ... LEONARDO Il cappello, e la spada ... PAOLO Eccola servita (gli dà il cappello, e la spada) ...
Rinaldo (pagina 6)
di Torquato Tasso (estratti)

... — Isolier lo spagnuol non può sentire ch'altri gli parli in sì orgogliosa fronte; onde, tratta la spada: — O qui morrai, disse, o l'impresa a me tu lascierai ... 19 Tutta la sua possanza in un raccoglie, e poi dechina giù l'orribil spada ... 24 Rivenuto Isolier, benché assai grave si senta, ché 'l fier colpo ancor gli noce, pur stringe in man la spada e nulla pave, e ver' Rinaldo il piè drizza veloce ... 28 A l'antro onde il corsier mai non solea scostarsi, come ei lor narra per strada, questi, che senza scudo ir ne vedea Rinaldo e senza lancia e senza spada, gli disse: — Credi tu la belva rea domare inerme, o di morir t'aggrada? — E quelli a lui: — Nel cor consiston l'armi, onde il forte non è chi mai disarmi ...
Rinaldo (pagina 17)
di Torquato Tasso (estratti)

... 33 Entra Rinaldo e col pugnal percuote la mano ostil tra' nervi acerbamente; poi gli elsi afferra de la spada, e scuote di lei la destra allor poco possente ... Il fier gigante contrastar no 'l puote, e la sua morte omai vede presente; vede, meschin, ne la sua spada istessa, l'acerba morte sua viva ed espressa ... 34 Quei, ch'audace stimar via più che saggio il cavaliero a lor ancor novello, perché 'l vedeano andar con disvantaggio senz'aver spada a l'orrido duello, ora il senno stimar par al coraggio, tal destrezza e valor vedendo in quello: che sia Rinaldo alcun di lor non crede, benché sappiano il vanto il qual si diede ... 36 L'asta raccolta, ascese in sul destriero Rinaldo, ma Fusberta il brando eletto si cinse prima, poiché 'l voto altero, che già fece egli, or ha sortito effetto, avendo tolto a forza ad uom sì fiero, da cui stat'era a dubii passi astretto, la ben guernita e ben temprata spada, di cui non è chi meglio punga o rada ... 53 Ma per la troppo furia in man si volse al forte Orlando la tagliente spada; pur di piatto lo scudo opposto colse, onde convien che rotto in pezzi cada ...
Rinaldo (pagina 24)
di Torquato Tasso (estratti)

... Al gran figlio d'Amone intorno 'l core fervendo il sangue allor tosto s'accese; indi al volto poi corse e d'un colore di viva fiamma rossegiante il rese, sì che fe' del pagano a la preposta altera e convenevole risposta: 54 — Io dirò ben che sei più d'altro indegno di locar in tal luoco i pensier tuoi; e te 'l dimostrarà con chiaro segno questa mia spada or or, s'or or tu vuoi ... — E quelli a lui: — Questa mia spada ultrice basterà sola a far la mia vendetta ... 57 Non può Florindo allor ciò più soffrire, ma di giusto disdegno arma il coraggio, e gli dice: — Pagan privo d'ardire, che vantagio cerchi or nel disvantaggio? Volgi, volgiti a me, s'hai pur desire di dar del tuo valor sì chiaro saggio: ché tu non merti ch'il tuo corpo cada per la costui sì degna invita spada ... 60 Parte del colpo su la spada tolse il re pagan: non però vano il rese, ché quel per dritto a meza tempia il colse, e di piaga mortal quivi l'offese ...
Rinaldo (pagina 38)
di Torquato Tasso (estratti)

... 43 Restava il terzo ancor, quand'il romano eroe ne' danni suoi la spada strinse ... Lelio, che quindi uscir vede il sanguigno umor macchiando il ferro terso e netto, d'ira infiammato e di furor maligno percosse e franse l'inimico elmetto, e 'n sino al naso penetrò la spada, onde convien che quel morendo cada ... 49 Mambrino allor, che, quasi a sdegno avendo di trar la spada per sì vil impresa, l'empie brame di sangue entro premendo, fermo stava a mirar l'aspra contesa, si trasse avanti in fier sembiante orrendo, che minacciava altrui mortale offesa, e 'l folgorante sguardo ai suoi rivolse; indi in grave parlar la lingua sciolse: 50 — Traggasi ognuno indietro: a me s'aspetta l'impresa, a me voi vendicar conviene, a me domar costui ch'in sì gran fretta ad incontrar la morte audace viene ... 57 Ma 'l cauto paladin, che scorge aperto lo sdegno ostile e 'l fier rabbioso affetto, qual cavaliero in tai battaglie esperto, indi per sé n'attende utile effetto; e ne l'armi si tien chiuso e coperto, ed in se stesso sta raccolto e stretto, facendo or con lo scudo or con la spada che la percossa avversa indarno vada ... 58 Tal volta ancor con lieve e destro salto il veloce destrier tragge in disparte, e così van l'impetuoso assalto rende non men de l'inimico Marte; poi, vibrando la spada or basso or alto, sì lo schermirsi col ferir comparte, che n'è 'l gigante in molte parti offeso, ed egli ancor se 'n va salvo ed illeso ...
Storia di un'anima (pagina 3)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Io non so se ancora allora i bambinelli si tormentassero colle fasce: se così fosse stato, non mi sarebbe punto di maraviglia se anche trovassi nelle cronache che la madre di Garmario saluzzese, madonna Sandra, torturasse le membra del suo figliuolo, serrandole in una bandiera insanguinata, o che il padre di Forcone da Ivrea recasse al castello per la bisogna materna della sua moglie Ageltruda la soprasberga dell'inimico bucata e ribucata a colpi di spada: l'avo Attone da Susa legò con sacramento ai nascituri dal suo Rogerio il lembo stracciato a morsi della sozza camicia che vestiva nella torre della fame ... Finchè vissero i suoi, imparò che nelle sale feudali l'agnello santo del perdono ci sta figurato solo per spasso di qualche frate dipintore, il quale fa il mestiere, è pagato, e se ne va dal ponte: imparò che negli steccati dei giuochi d'arme, se le cadute da cavallo v'incarnano gli anelli di maglia nelle membra, perchè la lancia dell'avversario vi coglie, è meglio che quelli vadano fino al cuore a condensarvi dentro tutto l'odio, e questa vi avesse passato fuor fuora, senza accorgervi di provare vergogna! Imparò che le dita ci furono date da natura per contare le vendette da farsi: segnar croce colla penna è da monaco, tagliare colla spada da cavaliere: si vive collo usbergo maledetto, si muore coll'abito immacolato di qualche monistero ... E l'uno calava il cappuccetto sulla testa tonsurata e nascondeva la pergamena sotto la tonaca, e l'altro storceva una mano all'indietro ad assicurarsi che la tromba non percuotesse coll'elsa della spada o col pugnale: e quegli guardava sospettoso le pieghe del drappo ventilante dallo strumento del compagno, come se da quelle dovesse uscirgli il malanno: e questi imprecava il calzolaio che aveva fatto pel chierico scarpe così disacconce per suolo sospettato ...