Libri sorella

Libri su sorella, con la parola sorella

Confessioni di un Italiano (pagina 168)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Or bene, mi comprenderete ora! Aglaura non è mia sorella; essa è figliuola di vostra madre; voi siete suo fratello! ... Avrei chiesto dopo schiarimenti e prove; intanto godeva il supremo conforto di trovare un'anima sorella in quel mondo dove io m'aggirava desolato come un orfano ... Come crederti e trattarti come sorella quando sapeva che non lo eri, quando covava per te un amore antico di quindici anni e rafforzato da tutti gli stimoli della lontananza? ... — Ma se mi fossi sentita veramente vostra sorella, avrei io diffidato di quelle occhiate; lasciatemi credere che la malizia non fosse né mia né vostra, o almeno divisa per metà! Io chiesi allora a Spiro con bastevole ingenuità perché tre ore prima non ci avesse scoperto quel dolce segreto, e si fosse divertito invece a rappresentarci quella feroce scena da Oreste ...
Confessioni di un Italiano (pagina 217)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Io troncai quel discorso perché non mi piaceva ed anche per chiedere più larghe informazioni intorno a mia sorella la quale mi avevano annunciato esser partita per la Grecia a raggiungervi Spiro il marito, ma non m'avevano detto di più ... — A proposito di tua sorella; — soggiunse Bruto — non avesti una sua lettera ch'era per te a Venezia e che noi ti abbiamo spedita di colà? — Non l'ebbi — rispos'io; infatti non ne sapeva nulla ... La moglie e la sorella di Tzavellas precipitavano dalle rupi di Suli sassi e macigni sulle cervici dei Musulmani cantando inni di trionfo ...
Decameron (pagina 78)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La Magdalena, la quale bella giovane era e lungamente stata vagheggiata dal duca senza mai aver voluta far cosa che gli piacesse, imaginando che piacendogli potrebbe la sirocchia dal fuoco sottrarre, per un cauto ambasciadore gli significò sé essere a ogni suo comandamento, dove due cose ne dovesser seguire: la prima, che ella la sua sorella salva e libera dovesse riavere; l'altra, che questa cosa fosse segreta ... E fatto prima sembiante d'avere la Ninetta messa in un sacco e doverla quella notte stessa fare in mar mazzerare, seco la rimenò alla sua sorella e per prezzo di quella notte gliele donò, la mattina nel dipartirsi pregandola che quella notte, la quale prima era stata nel loro amore, non fosse l'ultima; e oltre a questo le 'mpose che via ne mandasse la colpevole donna, acciò che a lui non fosse biasimo o non gli convenisse da capo contro di lei incrudelire ... La mattina seguente Folco e Ughetto, avendo udito la Ninetta la notte essere stata mazzerata e credendolo, furon liberati; e alla lor casa per consolar le lor donne della morte della sorella tornati, quantunque la Magdalena s'ingegnasse di nasconderla molto, pur s'accorse Folco che ella v'era: di che egli si maravigliò molto e subitamente suspicò, già avendo sentito che il duca aveva la Magdalena amata, e domandolla come questo esser potesse che la Ninetta quivi fosse ... E temendo l'ira e la giustizia del duca, lei lasciata nella camera morta, se n'andò colà ove la Ninetta era, e con viso infintamente lieto le disse: “Tosto andianne là dove diterminato è da tua sorella che io ti meni, acciò che più non venghi alle mani del duca ... ” La qual cosa la Ninetta credendo e come paurosa disiderando di partirsi, con Folco, senza altro commiato chiedere alla sorella, essendo già notte si mise in via e con que' denari a' quali Folco poté por mano, che furon pochi; e alla marina andatisene, sopra una barca montarono, né mai si seppe dove arrivati si fossero ...
Intrichi d'amore (pagina 34)
di Torquato Tasso (estratti)

... BIANCHETTA Che servitore? che marito? che schiavo? Fermatevi, non date la mano, Ersilia! Statti, Flaminio, che non più Flaminio <sei> ma Consalvo figlio di Alonso, che era Hermando padre di voi: e voi sete fratello e sorella! GIALAISE Chesso è n'autro cunto dell'uorco ... Io da parte ho inteso quel che è passato fra di voi: e mi resta di dire che con l'artificio di Bianchetta e con il mezzo vostro, Signor Camillo, introdotto in casa di Messer Alberto (il quale sopravenendo con mio padre, ho fatto in maniera che Lavinia sia mia moglie); e conferendomi Messer Alberto in segreto che voi, Signor Flaminio, non gli sete figlio, ma vi prese in Malta di mano d'una nutrice, e che eravate figlio di questo Hermando; quel che ha detto la vecchia dico esser vero, e perciò voi sete veramente fratello e sorella ... O Consalvo e non Flaminio, o fratello e non marito! FLAMINIO O sorella, e non moglie, così t'abbraccio e ti bacio; e quell'amore intenso che era di moglie, resta amore sviscerato di sorella ... E a voi, Signor Camillo, ridóno l'istesso tesoro tanto caro di sorella, quanto caro era di moglie; e voi, amatissima sorella, riamate il vostro Camillo, che egli amandovi fortemente sarà vostro marito ...
L'Olimpia (pagina 12)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... E vo' che entrando in casa diciate, tu, vecchio:—O Sennia, consorte cara, tu sei pur viva?,—e tu, giovane:—O Olimpia, sorella diletta, o madre cara!;—e che vi abbracciate e lasciate cader dagli occhi due lacrimette come per tenerezza, e simili gesti e parole che sogliono farsi a parenti non visti; e bisognando sappiate rispondere a queste cose… ... Entrati che sarete in casa, vo' che mi diate per isposa Olimpia—quella sua figlia, che tu dirai esser tua sorella e tu tua figlia;—ch'io vi darò tal mancia di questo che non avrete bisogno mentre siete vivi d'andar piú mendicando ... O sorella Olimpia, quanta bellezza m'ha raccontato il padre, ch'era in te! TRASILOGO ... Rallegrati, Eugenio mio, ch'or vedrai la tua madre e tua sorella ...
La favorita del Mahdi (pagina 14)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Ah! esclamò egli coi denti stretti, lasciandosi cadere su di un macigno e prendendosi la testa fra le mani, È proprio vero che quel traditore di Abd-el-Kerim l'ha definitivamente rotta con mia sorella Elenka? Eppure mi pareva innamorato alla follia; eppure aveva giurato di farla sua e giurato non su Allah, ma sul Corano ... Va, Fathma, abbandonati nelle braccia di quello spergiuro che ingannò mia sorella; disprezzami fin che vuoi, ma io ti schianterò il cuore, oh sì, te lo schianterò ... Cadrai nelle mie mani e quando ti avrò spezzato il cuore ti getterò in quelle dell'antica tua fidanzata, in quelle di mia sorella Elenka ... So quanto sia vendicativa mia sorella che ha nelle vene puro sangue greco ... —Sarebbe una vendetta troppo dolce, eppoi, bisogna che serbi Fathma per me ed Abd-el-Kerim per mia sorella ... E per che farne? —Una volta in mia mano penseremo a strappargli quella passione che ha per Fathma e a gettarlo nelle braccia di mia sorella ... Ho bisogno assoluto di mia sorella Elenka per vincere Abd-el-Kerim ...
La favorita del Mahdi (pagina 30)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Ringraziate vostra sorella che mi diede l'imbeccata, rispose il dongolese ... —Si, sorella, i Greci hanno vinto gli Arabi ... —Va, sorella, che il tempo stringe e sii forte e prudente, disse Notis, quando giunsero al piano ... —Povera sorella, mormorò Notis sospirando ...
La favorita del Mahdi (pagina 31)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Ti ricordi quello che ho detto poco fa a mia sorella? —A proposito di che? —Le dissi che il tempo cicatrizza le ferite e che cicatrizzerà anche quella di Abd-el-Kerim ... —Sta bene; e tua sorella Elenka riescirà ad affascinare quell'arabo dell'inferno? Il greco sospirò più volte, crollando il capo, e sul suo volto passò un'ombra malinconica ... —Ho paura che mia sorella non ritorni mai più dal Sudan, mormorò egli ... Povera Elenka! Povera mia sorella! —Nessuno può vedere tua sorella senza fremere, senza sentirsi toccare il cuore, disse lo sceicco ... Tua sorella è forte, Notis, più forte di una delle nostre donne, anzi più forte di un beduino ...
Mastro don Gesualdo (pagina 6)
di Giovanni Verga (estratti)

... Ci aveva fissi dinanzi, implacabili, Ciolla, la farmacia di Bomma, le risate ironiche dei vicini, le chiacchiere delle comari, ed anche, insistente e dolorosa, la visione netta della sua casa, dove un uomo era entrato di notte: la vecchia casa che gli sembrava sentir trasalire ancora in ogni pietra all'eco di quei passi ladri: e Bianca, sua sorella, la sua figliuola, il suo sangue, che gli aveva mentito, che s'era stretta tacita nell'ombra all'uomo il quale veniva a recare così mortale oltraggio ai Trao: il suo povero corpo delicato e fragile nelle braccia di un estraneo! ... A vostra sorella avreste dovuto pensarci voi ... Don Diego, sgambettando più lento che poteva dietro alla cugina Rubiera, per gli anditi e gli stanzoni pieni di roba, seguitava: - Mia sorella non è ricca ... - Vostro figlio però lo sapeva che mia sorella non è ricca! ... Essa allora si voltò come un gallo, coi pugni sui fianchi, in cima alla scala: - A mio figlio ci penso io, torno a dirvi! Voi pensate a vostra sorella ...
Mastro don Gesualdo (pagina 25)
di Giovanni Verga (estratti)

... Don Diego rimase interdetto al vedere che la sorella non prendeva la chiave, e tornò daccapo: - Anche tu, Bianca? ... Donna Mariannina seguitava a perorare la causa di don Gesualdo, dicendo ch'era un affare d'oro quel matrimonio, una fortuna per tutti loro; congratulandosi con la nipote la quale fissava fuori dalla finestra, cogli occhi lucenti di lagrime; rivolgendosi financo a don Ferdinando che guardava tutti quanti ad uno ad uno, sbalordito; battendo sulle spalle di don Diego il quale sembrava che non udisse, cogli occhi inchiodati sulla sorella e un tremito per tutta la persona ... Il pover'uomo esitò ancora prima di aggiungere quel che gli restava a dire, fissando la sorella con un dolore più pungente e profondo ... Don Diego lasciò ricadere adagio adagio le mani della sorella, quasi un abisso si scavasse fra di loro ... vostra sorella ...
Nel sogno (pagina 4)
di era (estratti)

... Si somigliavano, ma Maria era un po' più gracile della sorella, e l'anima sua sensibilissima era meglio portata a interpretare la invisibile malinconia delle cose ... Non conoscendo nessun motivo musicale, ignorando anche che cosa volesse al giusto dir musica, modulava in cento toni diversi il suo nome e quello della sorella, onde la valle echeggiava a lungo dei due nomi: Mària, Maria! Mària, Maria! che si ripercotevano sulle montagne circostanti con una cadenza strana di canzone selvaggia ... Intanto che la dolce sorella, chiusa nella capanna, accompagnava il prete nel recitare le litanie della Vergine, ella correva ad esporsi nella lotta cogli elementi, a ricevere attraverso il corpo le sferzate del vento, affrontandolo arditamente e sfidandolo colla testa alta, mentre esso le scioglieva i capelli, le strappava le vesti, la mordeva e la flagellava, costringendola tutta palpitante a ridosso di un albero, senza respiro, senza voce, col volto che si velava dalle chiome scomposte, e le labbra aperte, rivolte in alto a bevere i primi goccioloni della pioggia ... Vi aveva spesso invitato la dolce sorella, che timida e paurosa non ardiva seguirla, onde ella restavasene sola, affascinata dal nero vuoto, dove i suoi occhi si fissavano con un'ansia inquieta di ricerche; e quando la vertigine incominciava a prenderla, quando le si ...
Nel sogno (pagina 7)
di era (estratti)

... —Dove le hai apprese? Mària si fece seria; strinse le labbra, e senza guardare in viso la sorella, rispose: —Me le ha dette la moglie del pastore ... Era anche il suo volto parimenti luminoso? Ed erano come quelli della sorella, pieni di scintille i suoi occhi? E poi ancora qualche cosa di cui non trovava il nome, come se una morbidezza fosse scesa sull'altra e un calore tra pelle e pelle, e un pensiero che non veniva mai sulle labbra, ma che sembrava correre nel sangue, e infine una sensazione strana, come se qualcuno fosse con lei, anche quando era sola ... Sono io simile a mia sorella? —Perché mi fai questa domanda? —Perché ho sempre creduto che io e Mària fossimo come una persona sola; ma vedo che Mària cambia, e mi pare che a questo modo mi sfugga ... Le disse: —Non sono simili i fiorellini che nascono nello stesso prato? E se uno è pallido e l'altro vigoroso e vermiglio, non ricevono forse la stessa rugiada e lo stesso raggio di sole? Tu sei uguale a tua sorella come il pallido e sottile miosotide è uguale alla rosa vigorosa e vermiglia ... * * * —Che è questo?—chiese Maria, sorprendendo nelle mani della sorella una breve superficie lucente, che sembrava acqua rappresa ...
Nel sogno (pagina 8)
di era (estratti)

... Ma fu meravigliata assai quando trovò la sorella mesta e piangente sopra un cespuglio, e che Mària spiegò: —Una bella farfallina stava succhiando queste foglie; un'altra farfalla venne, e quella non badò più alle foglie ... Invano chiedeva alla sorella la cagione del suo dolore; ella rispondeva: —Tu non sai, tu non sai ... —Dov'è tua sorella?—chiese il padre, vedendo che il tempo si faceva sempre più scuro ... Non era la stessa domanda fatta da Adamo a Caino: "Che ne facesti del tuo fratello?" O Signore, Signore, proteggete la mia povera sorella! Così pregava internamente Maria, ascoltando ogni piccolo rumore che venisse dal sentiero ... —O Signore, Signore, la mia povera sorella! Gelida, sbigottita, si appoggiava colle mani alla roccia per spingere innanzi lo sguardo; ma la raffica la acciecava, le toglieva il fiato ... Alle inchieste della sorella, ella vi portò vivamente la mano, e, cercato subito lo specchietto, si guardò ... Ma quando Maria colla sua grazia innocente fece atto di volerle baciare quella ferita, balzò in piedi, si ritrasse, e, allontanando da sé la dolce sorella, fece scudo della mano alla guancia, quasi per proteggerla, perché il piccolo segno rosso non venisse toccato ...
Nel sogno (pagina 9)
di era (estratti)

... —Sorella! sorella! sorella! Così gridò nello spazio vuoto; sotto i noccioli, che sembravano piangere, umidi di nebbia, colle foglioline morte che le cadevano sulle spalle e sul capo a guisa di carezze malinconiche ... Dov'era? Dov'era? Maria adesso girava tutto il giorno; girava smarrita, chiamando ad ogni tratto la sorella; paziente nel suo dolore e persuasa che sarebbe tornata alfine ... Maria chinò il capo, nè tuttavia ristette dall'aspettare tutti i giorni la sorella ...
Nel sogno (pagina 10)
di era (estratti)

... Senza mancare di riverenza al nostro Salvatore, guarda, non ti pare che assomigli tutto al bambino mio? Maria contemplò l'immagine con molto raccoglimento, e ringraziando soggiunse: —La metterò accanto a quello specchietto che regalasti a mia sorella ... —Uno specchietto? A tua sorella? La pastora sbarrò gli occhi, e Maria ripetè: —Sì, una bella cosa lucida dove si vede il volto, e che Maria chiamava specchio ... —Ma io non sono mai salita a pascolare l'armento, e non ho mai veduta tua sorella, e non le diedi nessuno specchio ... —E non ne parlasti a mia sorella? —Se ti dico che non l'ho veduta mai! Maria non aggiunse altro ... Le era parsa la figura di sua sorella che stesse ad aspettarla ... Colla sua dolce voce e colla ingenua schiettezza gli domandò subito: —Vedesti mia sorella? Ancora egli non potè parlare; ma, colpito dal soavissimo accento, si avanzò, e standosene muto, la sua faccia si coperse di sì intensa mestizia e tenne sì risolutamente fissi gli sguardi al suolo, che un brivido corse nei due cuori ...
Novelle rusticane (pagina 18)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Sentite, sorella mia; siamo tutti come le dita della mano; e come gli embrici, che uno dà acqua all'altro ... Vi capacita? Alla ragazza quel "sorella mia" le scendeva al cuore dolce come il miele, e ci ripensava tutta la sera, mentre filava zitta accanto al lume; e ci mulinava, ci mulinava sopra, come il fuso che frullava ... Santo, che un sabato sera aveva inteso la chiacchiera, per amor della sorella, le faceva il predicozzo: - A me non mi piace questa storia del Tomo ... Bel partito che sarebbe per mia sorella! Uno che campa delle rane, e sta colle gambe in molle tutto il giorno! Tu devi cercarti un campagnuolo, ché se non ha roba, almeno è fatto della stessa pasta tua ... E alla sorella che strillava e si strappava i capelli, Santo per rabbonirla tornava a dire: - Cosa vuoi che ci faccia, ora ch'è mia moglie? Ma ti vuol bene e parla pel tuo meglio ...
Piccolo mondo moderno (pagina 15)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... "Dio, questi sindaci come sono amministrativi! Niente, dice! Non ho veduto niente quando sono arrivato in carrozza perchè avevo paura di pigliarmi un malanno grazie ai capricci di mia sorella che vuole la pelliccia, ma vuole anche la pioggia e il vento; e soprattutto perchè mia sorella è stata insopportabile, mi ha torturato tutto il tempo accusandomi di un ritardo che poteva far crollare, a quanto sembra, il cielo e la terra; ma ritornando a piedi, adesso, ho avuto le coup de foudre ... La torre merlata e quella divina loggetta che vi si porge incontro lassù — già voi nemmanco l'avete vista! — come un saluto del genio dell'abbazia, il quale non ha potuto partire coi frati; e quella bruna chiesa quattrocentesca, così larga e solida nella sua eleganza, assisa in alto sopra quella compagine quadrata di grandi pietre coricate e morte come volumi di teologi, di dottori e di Padri, mi han fatto battere il cuore; o almeno qualche cosa in quel posto, perchè mia sorella non è sicura che io ce l'abbia, il cuore; quanto a me non ci tengo ... E, capite, la massiccità — lasciate, vocabolo mio! — la massiccità toscana di questo zoccolo e di questa chiesa così legata con la toscanità di questo colle che di barbaro ci ha solamente la calotta di selva selvaggia sopra gli oliveti, ma è tanto composto nel suo movimento, tanto schivo di ogni attitudine maleducata, tanto serio, vero? , e fatto per la meditazione, con quelle piccole processioni fraticellesche di cipressetti, molto bornés ma semplici e pii, tale insomma, questo colle, che si vede nel suo corpo alto e grosso una devota umiltà verso la chiesa che gli sta sotto e che pure grandeggia e lo signoreggia, tutto ciò mi ha preso, diremo eh, sorella mia, i polmoni, perchè quelli spero di averli, e ho buttato fuori tutto il mio fiato in una fila di oh! oh! , tanto che ne son rimasto senza per cinque minuti ... " "Carlino" interruppe sua sorella, "non far troppo il Carucci!" "Che Carucci! Il Carucci è un monolito e io sono una costruzione infinitamente composta ... Bene!" Mentre Carlino Dessalle, col monocolo incastrato nell'occhio destro, alzava il suo lunghissimo naso fine, la sua smunta bruna faccia originale verso lo stemma del monastero, scolpito sopra una porta, sua sorella prese il braccio di Maironi ... Egli teneva sua sorella, maggiore di lui, per la donna più bella, più affascinante e insieme di più alto animo e di più sicuro giudizio che fosse al mondo ... Che sua sorella provasse una viva simpatia per Maironi, ch'egli pure stimava molto malgrado la gran divergenza delle idee, lo intendeva ...
Piccolo mondo moderno (pagina 16)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... " Volendo pure almeno una paroletta dolce per l'idea carina, Dessalle posò un dito sulla spalla di Maironi che trasalì e rispose a caso: "Certamente!" Sullo scalone del Settecento che sale ai grandi androni fiancheggiati di celle, mentre il custode indicava le lapidi commemoranti visite imperiali austriache, Francesco I, Ferdinando I, e Dessalle gemeva come se lapidi e scalone gli premessero sullo stomaco, sua sorella, preso da capo il braccio di Piero, gli sussurrò affannosamente: "Non mi abbandoni ... Allora si voltarono e Carlino disse a sua sorella che aveva un'idea: questa ... Sua sorella gli rispose che infatti aveva provato lì dentro certa inclinazione a monacarsi e che Maironi aveva sentito una divina chiamata per il ministero di sacrestano del convento ... "Vada vada, ammansi mia sorella!" esclamò Dessalle e si fermò a schizzare sul taccuino una elegante porta sotto le arcate di levante ...
Piccolo mondo moderno (pagina 61)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Carlino era molto seccato della scomparsa di sua sorella con Piero dal Covile del Cinghiale, era seccato che fosse andata fino a Rio Freddo con la nebbia, senza mantello, senza uno scialle; era seccato che non avesse preso con lui, all'ora solita, il Kephir, il portentoso farmaco orientale che di lui doveva fare un Ercole e di lei una Giunone; era seccatissimo che Bassanelli avesse osato alludere con lui alle imprudenze di sua sorella ... Bassanelli lo rimbeccò aspramente: chi gli aveva detto di prendere quelle parole per sè? Carlino, vedendo sua sorella fremere, tenersi a stento dal pigliar con impeto le parti di Maironi, troncò il discorso: "Basta" diss'egli "adesso si prende il tè ...
Storia di un'anima (pagina 17)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Col denaro speso potevo soccorrere qualche povera famiglia o qualche povera fanciulla che lavora! È primavera!—Mi ami Tu, o mia sorella? E taci? E soffri? Pensi per me? Soffri per me?—La viltà dell'egoismo mi persuade il suicidio: ma, no! no! Ti renderei troppo infelice! Mio Dio! fammi vivere, vivere anche nel massimo dolore, vivere nella massima gioia, ma vivere! Questa stupida monotonia di giorni non è vita per l'anima mia e per i miei ventisette anni! L'altr'ieri ho passato la Gazzetta di Venezia, dal 14 febbraio ai primi di marzo, guardando i nomi dei morti… ... È un ricordo triste! Guardo il Tuo ritratto, o Lidia! Ah mi costi cinque anni di vita! Ed è impossibile che io rinunci al sogno di una felicità che mi sarei meritata con tanti dolori! Sì, dolori! ed i peggiori dolori—quelli repressi in una povera anima e custoditi e santificati dalla solitudine e dal pensiero di Dio! In nome di questi delirii, di queste baldanze, di questi scoraggiamenti, in nome dall'Anima che è trasfusa in queste povere carte, in nome di Dio, mamma, ti prego, ama la mia Lidia, provvedi a lei, tienla con te, sorreggila, amala più che se fosse la tua Maria o la tua Sofia! Questa è sorella di tuo figlio! Sorella d'anima, è sorella castissima in Dio! * * * Oggi non posso studiare ...