Libri sete

Libri su sete, con la parola sete

Decameron (pagina 146)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E così essendo dal caldo inestimabile, dal sole, dalle mosche e da' tafani, e ancor dalla fame ma molto più dalla sete e per aggiunta da mille noiosi pensieri angosciata e stimolata e trafitta, in piè drizzata cominciò a guardare se vicin di sé o vedesse o udisse alcuna persona, disposta del tutto, che che avvenire ne gli dovesse, di chiamarla e di domandare aiuto ... I lavoratori eran tutti partiti de' campi per lo caldo, avvegna che quel dì niuno ivi appresso era andato a lavorare, sì come quegli che allato alle lor case tutti le lor biade battevano: per che niuna altra cosa udiva che cicale e vedeva Arno, il quale, porgendole disiderio delle sue acque, non iscemava la sete ma l'acresceva ... E così dimorando costei, senza consiglio alcuno o speranza, più la morte aspettando che altro, essendo già la mezza nona passata, lo scolare, da dormir levatosi e della sua donna ricordandosi, per vedere che di lei fosse se ne tornò alla torre e il suo fante che ancora era digiuno ne mandò a mangiare; il quale avendo la donna sentito, debole e della grave noia angosciosa, venne sopra la cateratta e postasi a sedere piangendo cominciò a dire: “Rinieri, ben ti se' oltre misura vendico, ché, se io feci te nella mia corte di notte agghiacciare, tu hai me di giorno sopra questa torre fatta arrostire, anzi ardere, e oltre a ciò di fame e di sete morire: per che io ti priego per solo Idio che qua sù salghi e, poi che a me non soffera il cuore di dare a me stessa la morte, dallami tu, ché io la disidero più che altra cosa, tanto e tale è il tormento che io sento ... ” E queste parole dette, sì trasse con gravosa sua pena verso il mezzo del battuto, disperandosi di dovere da così ardente caldo campare; e non una volta ma mille, oltre agli altri suoi dolori, credette di sete spasimare, tuttavia piagnendo forte e della sua sciagura dolendosi ...
La divina commedia (pagina 53)
di Dante Alighieri (estratti)

... E dentro a l'un senti' cominciar: "Quando lo raggio de la grazia, onde s'accende verace amore e che poi cresce amando, multiplicato in te tanto resplende, che ti conduce su per quella scala u' sanza risalir nessun discende; qual ti negasse il vin de la sua fiala per la tua sete, in libertà non fora se non com'acqua ch'al mar non si cala ... Or se tu l'occhio de la mente trani di luce in luce dietro a le mie lode, già de l'ottava con sete rimani ... E poi che, per la sete del martiro, ne la presenza del Soldan superba predicò Cristo e li altri che 'l seguiro, e per trovare a conversione acerba troppo la gente e per non stare indarno, redissi al frutto de l'italica erba, nel crudo sasso intra Tevero e Arno da Cristo prese l'ultimo sigillo, che le sue membra due anni portarno ...
Intrichi d'amore (pagina 12)
di Torquato Tasso (estratti)

... Ma poi che voi sete nobile, ricca, dotta, bella e valorosa, che ne volete fare di valoroso, dotto, bello, ricco e nobile, se non di uno che vi serva di dentro, come di fuora la trabacca? CORNELIA Parlate da par vostro ... Andate sopra, che li dirò che voi sete pronta a dargli audienzia, e subito mi trovarò dietro la gelosia, come vi ho detto ... MAGAGNA A tempo sete giunti, già venivo a chiamarvi: ho parlato alla Signora, e si risolve di far questo matrimonio, ma vuol prima star sicura che voi, Messer Alberto, diate Lavinia a Camillo ... Sete savio, non bisogna dirvi altro ... ALBERTO Voi sete un uomo di molta importanzia: andate pure, e lasciate fare a noi ...
Intrichi d'amore (pagina 17)
di Torquato Tasso (estratti)

... Forse sete più di Giove, che non si sdegnò trasformarsi in tauro e in cigno per conseguir Europa e Leda? GIALAISE Ora mo sì, ca m'affoca lo cauzone ... Ma fare una forma simile a lui, dentro la quale anderete voi, e intrando in casa di Pasquina senza sospetto delle genti, l'aprirete; restando voi l'istesso che sete al presente, goderete facilmente la vostra desiderata ... LEANDRO Non molta con voi, perchè vi sete naturalmente ... Poi che sete certo che Brianda è vostra prima moglie, a che proposito servono tante esperienzie in persona di Cornelia? Procurate di riaver la prima, e vada Cornelia in buon ora ...
Intrichi d'amore (pagina 27)
di Torquato Tasso (estratti)

... ALBERTO Moglie mia carissima, donde venite? Dove andate? Perchè sete in còlera? Che cosa ci è? LEONORA A tempo vi trovo, marito mio caro ... S'al presente che sete in còlera dite così, non so poi se quel che potrebbe nascere averia l'effetto suo; che molte cose diciamo a sangue caldo, che raffreddato poi non si mandano in esecuzione ... ALESSANDRO Voi, primieramente, sete innamorata; e questo amor vostro cominciò molti mesi avanti che morisse vostro marito ... LEANDRO Buona! ALESSANDRO Io non m'insogno, ma segno la verità: anzi vi chiarirò di più, che sete venuti all'atto prossimo col baciarvi insieme mo poco avanti ... ALESSANDRO Io non inganno nessuno, e voi non sete ingannata da me; ma per farvi conoscere che io dico il vero, andiamo di sopra, che trovaremo il drudo serrato in capitolo ...
Intrichi d'amore (pagina 30)
di Torquato Tasso (estratti)

... ma sono i nostri amici! FLAMINIO A tempo sete giunto, Signor Camillo; ecco qua l'assassino di Magagna ... MAGAGNA Or voi non sete quattro, di nazioni diverse: spagnola, barbara, italiana e commune? GIALAISE Yo non intiendo ... MAGAGNA Or pigliate un bastone e datevi l'un l'altro, sciocchi e insensati che sete ...
Intrichi d'amore (pagina 33)
di Torquato Tasso (estratti)

... Scena 8 FLAMINIO Sì come l'aurora, squarciando i veli della notte oscura, apporta seco il lucido giorno, e il sole rompendo i duri giacci fa che corrino acque limpide e chiare, così voi, anima dell'anima mia, con l'aurora della grazia vostra spezzando le notti delle mie disgrazie, m'avete apportato un giorno felicissimo, e col sole delle bellezze vostre rompendo la dura crudeltà, fate correre un mare di gioie e di consolazioni, dove io godendo voi, che sete vaga più che l'aurora e bella più del sole, mi reputo il più felice e il più contento del mondo ... FLAMINIO Ritornarò quanto prima, che se io potessi confidare in altri il segreto, lasciarei d'andarvi per non lasciar voi, che sete la vita mia ... Ahimè! che veggo? Veggo che voi sete, sete voi, Ersilia! Vi veggo, anima mia, occhi un tempo discari; volto che m'intorbidavi, adesso m'assereni; bocca che amara m'apparve, e adesso miele distilla ... Che volete da me? Chi sete voi? CAMILLO Sono il vostro Camillo ...
Intrichi d'amore (pagina 34)
di Torquato Tasso (estratti)

... Sta zitta: no' bolesse nè l'uno nè l'autro, e s'attaccasse co me? FLAMINIO Non sete contenta, Signora mia, di ripigliarvi il vostro Camillo? ERSILIA No ... BIANCHETTA Che servitore? che marito? che schiavo? Fermatevi, non date la mano, Ersilia! Statti, Flaminio, che non più Flaminio <sei> ma Consalvo figlio di Alonso, che era Hermando padre di voi: e voi sete fratello e sorella! GIALAISE Chesso è n'autro cunto dell'uorco ... Io da parte ho inteso quel che è passato fra di voi: e mi resta di dire che con l'artificio di Bianchetta e con il mezzo vostro, Signor Camillo, introdotto in casa di Messer Alberto (il quale sopravenendo con mio padre, ho fatto in maniera che Lavinia sia mia moglie); e conferendomi Messer Alberto in segreto che voi, Signor Flaminio, non gli sete figlio, ma vi prese in Malta di mano d'una nutrice, e che eravate figlio di questo Hermando; quel che ha detto la vecchia dico esser vero, e perciò voi sete veramente fratello e sorella ... FLAMINIO Voi siete Persio? Oh, che buona fortuna! E sete figlio di Cornelia ... CAMILLO A Dio, Signor cognato e fratello; e noi, Signor Gialaise, entramo in casa, e venite pur con noi, Bianchetta mia: che sì come sete stata partecipe delli travagli, così anco sarà bene a partecipare delle consolazioni ...