Libri senato

Libri su senato, con la parola senato

Confessioni di un Italiano (pagina 85)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Che faceva intanto la Serenissima Repubblica di Venezia? Lo stupido Collegio de' suoi Savi avea decretato che la rivoluzione francese altro non dovea essere per loro che un punto accademico di storia; avea rigettato qualunque proposta di alleanza d'Austria, di Torino, di Pietroburgo, di Napoli, e persuaso il Senato di appigliarsi unanimemente al nullo e ruinoso partito della neutralità disarmata ... Libera e ragionata, una tal deliberazione nulla in sé avrebbe racchiuso di sconsigliato o di vile; poiché né legami di famiglia, né comunanza d'interessi, né patti giurati obbligavano la Repubblica a vendicar la prigionia di Luigi XVI; ma la venalità del prepotente e il precipitoso assentimento del Senato impressero a quell'atto un colore di vero e codardo tradimento ... Il Collegio dei Savi, sempre rinnovato e sempre imbecille, taceva al Senato di cotali pericoli: gli usciti trasfondevano negli entranti la stolida sicurezza e la molle indolenza ... Si riscosse pur sonnolento il Senato, e contro il parere del Zuliani, del Battaja e di altri conigli più conigli degli altri, decretò che la terraferma si armasse con nuove cerne d'Istria e di Dalmazia, con restauri e artiglierie nelle fortezze ... Per ricattarsi della sconfitta toccata in Senato, deliberarono di attraversare l'esecuzione di quel decreto, e a tal fine si decise di usar col Senato il metodo del celebre Boerhaave, il quale inzuccherava le pillole de' suoi ammalati perché le inghiottissero senza gustarne l'amaro ... Pesaro, Pietro suo fratello, ed uno fra i Savi stessi il cui nome va scevro, almeno in questo, dalla comune ignominia, Filippo Calbo, designarono al Senato la mala fede di tante tergiversazioni; ma il Senato era ricaduto nel suo cieco torpore, inghiottì la pillola inzuccheratagli dai Savi, e non ne gustò, no, per allora l'amarezza, ma ne sentì poscia la velenosa virtù ...
Il conte di Carmagnola
di Alessandro Manzoni (estratti)

... ATTO I SCENA I Sala del Senato, in Venezia ... Intanto Tutto per bocca mia questo Senato Si rallegra con voi da sì nefando Periglio uscito; e protestiam che a noi Fatta è l'offesa, e che sul vostro capo Or più che mai fia steso il nostro scudo, Scudo di vigilanza e di vendetta ... IL DOGE E tal vi tiene Questo Senato: già fra il Duca e voi Ha giudicato irrevocabilmente Italia tutta ... IL DOGE Conte, su questo fedel vostro avviso Tosto il Senato prenderà partito; Ma il segua, o no, vi è grato; e vede in esso, Non men che il senno, il vostro amor per noi ...
Il conte di Carmagnola (pagina 7)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... MARINO Per chi parlaste Oggi in Senato? Per la patria? I vostri Sdegni, i vostri terrori eran per lei? Chi vi rendea sì caldo? Il suo periglio, O il periglio di chi? Chi difendeste ... — Quando il Senato Diede il comando al Carmagnola, a molti Era sospetta la sua fede; ad altri Certa parea: potea parerlo allora ... Freme il Senato; poche voci appena S'alzano ancor per lui ... Giunge l'annunzio oggi al Senato ... — Certo inaudito è un tal linguaggio: i Padri Nel lor Senato oggi l'udiro; e muti Si volsero a guardar donde tal voce Venia, se uno straniero oggi, un nemico Premere un seggio nel Senato ardia ... Ognuno allor pensò ch'oggi in Senato C'era un uom di soverchio, e che bisogna Porre il segreto dello Stato in salvo ...