Libri sei

Libri su sei, con la parola sei

Confessioni di un Italiano (pagina 31)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Tu sei il più buon cavalcatore del territorio, me ne congratulo con te! — S'immagini! — soggiunsi saltando a terra — ci andava sempre a cavallo io dietro a Marchetto ... — Ah! sei tu quel pappagallo che gli stava dietro anni sono — riprese colui ridacchiando ... — Prendi, prendi; — aggiunse dandomi una buona impalmata sulla nuca — dagliela per mio conto al cavallante questa focaccia; ma giacché sei suo amico non dirgli che mi hai veduto da queste bande: non dirglielo, né a lui, né a nessuno, sai! In ciò dire l'uomo della gran barba spinse il suo cavallo alla carriera per una straducola che mena a Ramuscello, ed io restai là a udire colla bocca aperta lo scalpitar del galoppo ... — Furfantello! scapestrato che sei! non la farai la seconda volta, te lo giuro io! arrischiarti di notte per questo buio fuori casa! Anche qui la parlata fu il meno; il più si erano le scoppate che l'accompagnavano ... — Giusto proprio! sei capitato a tempo! — si pensò di dire quella strega — ho dovuto metter in opera il menarrosto, ma giacché ci sei tu non fa più di mestieri ... — Giusto manca un mezzo bezzo a fare i sei soldi ...
Confessioni di un Italiano (pagina 32)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — E poi sono tornato! — Ah sì che sei tornato in tanta malora! — soggiunse ella ... Di là, carino mio — continuò volgendosi a me — non uscirai più se prima non avrai detto chi era quell'uomo a cavallo col quale sei venuto fin sulla scorciatoia di Ramuscello ... — Mi sono svegliata che la Faustina disfaceva il tuo letto, e siccome seppi che non volevano più lasciarti dormire nella nostra camera, e che ti avevano messo con Martino, son venuta quassù a vedere come stai, e a domandarti perché sei scappato oggi e non ti sei più fatto vedere ... — Sangue, sangue; sei tutto insanguinato! ...
Confessioni di un Italiano (pagina 33)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Cos'hai fatto? sei forse caduto o hai dato in qualche spino? — No, non fu nulla ... — Vedi! tu mi piaci più di tutto, e quando poi non hai indosso quella giubbaccia, come sei ora il mio Carlino, che ti veggo proprio tal qual sei, mi piaci tre volte tanto! ... — Ora sei carino, che mi dai piacere — riprese la Pisana canticchiando con quella sua vocina che mi par ancora di sentirla e mi diletta le orecchie fin dalla memoria ... Sei matto? ... Ah sì! tu sei proprio il fanciullo più buono e più bello di quanti me ne vengono dintorno, e non capisco come non mi castighi mai di quelle malegrazie che ti faccio qualche volta ...
Confessioni di un Italiano (pagina 91)
di Ippolito Nievo (estratti)

... E poi tu sei povero ed ella è ricca; non mi piace porgere appiglio a certe calunnie ... Non la ti ama perché sei venuto in questa camera a cercar dalla morte un conforto contro le sue male parole, contro il suo disprezzo ... Non sei neppur il capo raro che la ne debba soffrire nell'orgoglio ... Eh va là! non te ne sei accorto che qui a Fratta sei appetto a lei come Marchetto, come Fulgenzio, come tutti gli altri una stazione temporanea nel turno de' suoi affetti, un accattone che aspetta la sera del sabato il suo quattrinello d'elemosina ... Sei tu un asino da guardar a terra e da insaccar legnate o un uomo da tener diritta la fronte e da sfidare il giudizio altrui? Pulisciti i ginocchi, Carlino; e va' via di qua ...
Confessioni di un Italiano (pagina 141)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ti compatisco; sei giovane, hai perduto la testa ... Pensa che non sei solo, che hai amici e parenti profughi, impotenti, bisognosi; ti sarà gradito talvolta aver un pane da spartir con loro ... — Sei un gran galantuomo ... Ma perché non potrei partire con voi, ed esser partecipe dei vostri disegni, compagno delle vostre fatiche? — Ti dirò, figliuol mio: tu non sei abbastanza turco per approvare tutti i miei mezzi; io sono come un chirurgo che mentre opera non vuole intorno a sé donnicciuole che frignino ... Non dico per insultarti; ma te lo ripeto, non sei abbastanza turco: questo può ridondare ad onor tuo; per me ci perderei la libertà d'azione che sola dà fretta alle cose di questo mondo ... E un uomo di sessant'anni, Carlino, ha fretta ha fretta assai! D'altronde in questi paesi non c'è abbondanza di giovani robusti e ben pensanti come tu sei: va bene che restiate qui, se si ha da imparare a far da noi ...
Confessioni di un Italiano (pagina 170)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Quanto sei bella, quanto sei grande, o patria mia, in ogni tua parte! ... A cercarti cogli occhi, materia inanimata, sulle spiagge portuose dei mari, nel verde interminabile delle pianure, nell'ondeggiare fresco e boscoso dei colli, tra le creste azzurrine degli Appennini e le candidissime dell'Alpi, sei dappertutto un sorriso, una fatalità, un incanto! ... Vi fu un pacioloso padovano che in una nota barcarola cantava alla sua bella: ‘ Vieni, somiglia a Londra, Sei un basin d'amor! ’ Egli non avrebbe creduto che io sudassi tanto un giorno per giustificare la lezione un po' arrischiata della sua strofa ...
Confessioni di un Italiano (pagina 192)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma quella volta, conoscendo dal tenor della lettera che veramente io era sgomentatissimo e in procinto di fare qualche pazzia, mi rispose subito che aveva sempre taciuto pregata di ciò dalla Pisana stessa, che allora peraltro voleva accontentarmi perché vedeva l'agitazione della mia vita; che sapessi dunque esser già da sei mesi la Pisana in casa di suo marito, occupatissima a fargli d'infermiera, e che non pareva disposta ad abbandonarlo ... Diventò la più allegra e ciarliera donnetta di Bologna; ne teneva a bada quattro, sei, otto; non si musonava né si stancava mai; non si sprofondava né in un'osservazione né in un pensiero né in una sbadataggine a segno di dimenticarsi degli altri; anzi sapeva così bene distribuire parolette e sorrisi, che n'era un poco per tutti e troppo per nessuno ... Io era abbastanza giusto per lodare, abbastanza egoista per impedire questi atti di eroica virtù; e per avventura, essendo la Pisana una creatura molto buona e pietosa ma ancor più sbadata a tre tanti, mi venne fatto di trattenerla in feste in canti in risa per quasi sei mesi ...
Confessioni di un Italiano (pagina 240)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Io per me vi rinunzio volontieri e per sempre! — Non dir per sempre, Giulio, ché non lo puoi! Sei troppo giovane! (Egli sorrise, come tutti i giovani, quando si appunta loro mancanza d'esperienza) ... quali conforti ti darà essa? A te che ti sei fatto una gloria di calpestare quanto di più nobile di più etereo racchiude l'umana speranza? ... A te che professando un disprezzo profondo degli uomini senza pur conoscerli, ti sei accostato ai peggiori, e hai con ciò dato appiglio a credere che tu disprezzi te stesso più di ogni altro? ... Sei forse padre per nulla? ... Dacché non hai più negozi in piazza, e mio fratello sgobba per te in campagna, sei diventato il più gran disutile che si possa immaginare! ... Non sei buono ad altro che ad impancarti in un caffè, a legger le gazzette e fors'anco, Dio non voglia, a chiacchierare senza prudenza con qualch'altro vecchio matto e a comprometterti ...
Fior di passione (pagina 13)
di Matilde Serao (estratti)

... --Tu non mi ami, tu sei lontana di qui; la tua anima è assente; oh ritorna, ritorna!--egli mi supplicava ... --Tu sei quella--disse semplicemente ... --Ah! sei tu, Riccardo? Non ti ho inteso venire--e la voce si era subito raddolcita, era diventata tenera ... --Ho sbagliato l'ora, non sono che le sei: aspetterò ... Brutto cattivo che sei! Sono stata anche da Sofia, prima di Villa Borghese; oh, se sapessi quante cose ho fatte oggi, dalle tre! Povera Sofia, il bimbo è sempre con le febbri e si è fatto magro, giallo; domani lo avvolgeranno negli scialli, lo metteranno in carrozza chiusa e lo porteranno a Tivoli; chi sa che il cambiamento d'aria gli faccia bene ... Don Riccardo accese un'altra sigaretta, e guardando il fuoco parlò così: --Livia, oggi tu sei uscita alle tre con la vittoria ... Sei subito andata da Sofia e vi sei rimasta fino alle tre e venti; di lì sei andata da Giulia, dove sei rimasta dieci minuti; alle quattro eri innanzi al portone della tua sarta in ...
Fior di passione (pagina 14)
di Matilde Serao (estratti)

... piazza di Spagna; sei entrata di là e ne sei immediatamente uscita dalla porticina che dà in piazza Mignanelli ... Sei andata in via Cesarini al N ... Sei restata là dalle quattro e dieci minuti fino alle cinque e cinquanta minuti; sei discesa, la vettura da nolo t'ha ricondotta in piazza Mignanelli; non avevi moneta spicciola, poichè non si pensa mai a tutto, hai date dieci lire al cocchiere, sei subito uscita dalla grande porta di piazza di Spagna, sei montata nella vittoria, che ti ha condotta per venti minuti alla Villa Borghese, d'onde sei ritornata subito qui ... Oggi finalmente ci sei andata per la prima, volta ... Vuoi forse dirmi che egli ti ha sedotta? No, cara, non è vero: forse tu stessa credi che sia così, sei in buona fede; ma disilluditi, sono le donne che cominciano sempre a sedurre, e l'uomo si lascia prendere ...
Fior di passione (pagina 18)
di Matilde Serao (estratti)

... Sono venuta qui per sapere tutto quello che hai fatto da luglio che noi non ci vediamo, come ti sei divertita, come ti sei annoiata, quello che hai detto, quello che hai pensato,--una storia lunga, lunga, lunga, come quelle che chieggono i bambini ... --Tu non sei felice? --Felice, felice! ... --Tu non sei indulgente con lui, Giovannina ... Sei tu sicura della serenità del tuo giudizio? --Sicura? Vedi, io adoro il mare ...
Il benefattore (pagina 12)
di Luigi Capuana (estratti)

... —Ah!… Tu ti sei accorto delle ore trascorse; io, no ... —Ti sei dunque fatto giuoco di me! E perchè mai? Perchè? Che indegna commedia sei qui venuta a rappresentare? Ella affondava il viso tra le mani, per non udire, immobile, fulminata… E, come dicesi che avvenga alle persone prossime a morire di morte violenta, vedeva passarsi davanti agli occhi, in un lampo, tutto quel che aveva sofferto per lui: e le segrete angosce, e le lotte, e i tormenti dei rimorsi, prima di decidersi al tremendo sacrifizio della sua vita immacolata, della sua reputazione forse e della sua pace; e le raggianti fantasie di amore e di felicità con le quali si era confortata all'immolazione di tutta sè stessa ai piedi di lui! Oh! Ella l'amava tanto, che non avea saputo trovare parole per esprimerglielo, istupidita dalla gioia di darsi incondizionatamente, anima e corpo; resa quasi inerte e ghiaccia dall'estremo accesso della sua stessa passione… Ed egli non lo aveva capito! E poteva rinfacciarle:—Così tu ami? Così?—E buttarle in viso la infame accusa:—Che indegna commedia sei qui venuta a rappresentare?… Ella non udiva più quel che Ezio continuava a dire contro di lei con voce soffocata, scotendole violentemente un braccio ...
Il benefattore (pagina 16)
di Luigi Capuana (estratti)

... Non ero sicuro di non commettere la bestialità di scaraventargli a bruciapelo: —Ma insomma, sei cieco, o… contento? Tu solo non ti accorgi?… Tu solo non badi?… Che uomo sei?… Quella sua serenità, quella specie di sfida—immaginavo—gettata in viso alla gente con lo starsene sempre alle costole di colui che lo rendeva… ridicolo, oh, m'indignava! Poi riflettevo:—Bertagni non è uno sciocco, nè un vile; lo conosci fin da bambino ... —E… allora perchè sei venuto? —Per sfogarmi!… E per consultarti ... —Vuoi dirmi: Sei stato così imbecille? Sì, ne conveniva, era stato così imbecille; ma non ne era pentito ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 4)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... Finalmente potrebbe cavarsi qualche onesta voglia senza paura! No? Gli arriverebbe addosso l'Americano, suo fratello, con la solita burbanza, con la solita prepotenza, con i soliti assalti? — Che prete sei? Dove hai nascosti i quattrini che hai riscossi da Bisaccia? Dammeli! Ne ho bisogno! Li voglio! Bada! ... — Che prete sono? Un prete che ha sempre fatto il suo dovere; un galantuomo, sono, io, che ha sempre sofferto in lite con la miseria! Sempre! E adesso che ho quel che ho, un capitale mio, tutto mio (un biglietto da mille, stupendo; uno da cinquecento, sudicio, ma stupendo anche lui; due da cento, del Banco di Napoli, belli e buoni; due marenghi d'oro lucidi e sonanti che consolano a toccarli, e una carta da dieci per giunta), adesso che posso rifiatare, io, fratello, non ti scongiuro più a mani in croce di non rovinarmi, di non sacrificarmi, di non rubarmi, e ti domando, io, a te: — Che fratello sei? che cristiano sei? che uomo sei? E ti dico: Quando io digiunavo per tirar innanzi gli studi e arrivare a dir messa; quando nostra madre rompeva il digiuno a fette di polenta, tu eri già in America a far fortuna, e non mandavi un soldo, che è un soldo, a casa, mai; e affrettavi con la tua condotta, col tuo silenzio, coi tuoi misteri, la morte di quella santa! Che Dio ti perdoni! E quando sei tornato e mi hai veduto qui, nella parrocchia più misera, più trista della diocesi, e mi hai veduto nelle spese e nei debiti — la cascina, bruciata, da rifare; il fondo da bonificare; la vigna da ripiantare, da scassare, da curare —, sei venuto forse ad aiutarmi? Ti sei dato, invece, alle gozzoviglie in paese, laggiù, perchè ti credessero un gran signore e ti dicessero l'Americano; ti sei mangiato, bevuto, giocato tutto ... Povero me! E tu a rimproverarmi: — Che prete sei? — A minacciarmi: — Bada che sono stato in America! — Come per spiattellarmi che in America ne hai fatte di peggio ...
Il ponte del Paradiso (pagina 11)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Sei libero? — Sì, fino alle quattro, ti ho detto ... Come sei rimasto contento ieri mattina del tuo ufficio di accompagnatore? — Contento? di un dovere compiuto? — disse Filippo ... Ma che razza di cavaliere mi sei tu diventato? — Hai ragione, dovevo pensarci ... Sei tu, assassino, del “non c'è male„, sei tu che la fortuna ha privilegiato; sei tu che hai ricevuto il colpo mortale ... Ma se te lo leggo in faccia! Sei tanto turbato a sentirne parlare! — Filippo chinò la fronte, confuso ... — Dovevo rispondere che è un sole? che è un angelo? — Eh, perchè no? L'avevo ben detto io, che pure amo mia moglie, e non conosco altra donna da metterle in paragone; potevi dirlo tu, che sei libero ... — Sei curioso, col tuo modo di ragionare! — riprese ...
Il ponte del Paradiso (pagina 28)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... — Non sei tu una parte di me stesso? e la migliore? — riprese Raimondo ... — Ma tu sei la mia padrona; lo sai bene, questo! — Sì, sì, ma qualche volta ... — Eccola qua; non sei un po' sciocco, anzi molto sciocco anche tu? — Raimondo balenò un istante sulla vita ... — Sei dunque contenta della mia vittoria? — Sì, caro, contentissima; quantunque, con tutta la tua vittoria, tu non mi abbia l'aria di muovere in cocchio verso il ...
Il ponte del Paradiso (pagina 36)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Temeva troppo di sentirsi dire da sua moglie: “Ti sei bene infatuato di quello sciocco? Ti sei bene affondato negli impicci per lui? Vedi ora che bei giuochi ti fa, rendendoti ridicolo, con la tua smania di far l'agente matrimoniale! Aggiungi al ridicolo il doverti guastare coi Cantelli ... — Oh, bravo, sei tu? — disse Raimondo, veduto entrare l'amico ... Sei stato al Danieli? — soggiunse, rimettendosi a scrivere ... Agli occhi della signora Eleonora tu sei già un fidanzato, mio caro ... — La tua condizione è onorata; quante volte avrò io da ripeterlo? Non sei uno spiantato, perbacco, e molti galantuomini si sentirebbero in diritto di pretendere ad un partito come quello, con molto meno di terra che tu non n'abbia al sole ...
Il ponte del Paradiso (pagina 46)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Quanto a te, sei punito abbastanza; dal tuo rimorso, anzitutto, a cui credo ... Così, vedi, tra le quattro e le sei avrò finito di combinare ogni cosa con Anselmo, e tu potrai fare questa sera la tua visita solenne, che io avrò debitamente annunziata ... — Sei un eroe ... Tu, certamente, sei stato la cagione di tutto, cagione immediata, per altro, e vicina; prima e lontana cagione furono le mie sciocche illusioni ...
Intrichi d'amore (pagina 17)
di Torquato Tasso (estratti)

... LEANDRO E di' che si trovi un altro sciocco come sei tu ... ? Trasformarse in un asino?! ALESSANDRO Di questa sorte sei per entrare: altramente non vi sarà garbo, perchè essendo serva, non averà altra commodità di questa ... LEANDRO Va pur con la malora, pallon di vento che sei ...
Intrichi d'amore (pagina 18)
di Torquato Tasso (estratti)

... ERSILIA Oh, come sei crudele! MAGAGNA Crudelissimo ... ERSILIA Dove? MAGAGNA Al cuore! ERSILIA Di chi? MAGAGNA Sei stata mai uccisa, tu? ERSILIA Io no ... ERSILIA Sei turco? Sei barbaro? MAGAGNA Turco e barbaro! Levati, che ti do ...
Intrichi d'amore (pagina 20)
di Torquato Tasso (estratti)

... FLAMINIO Ahimè! BIANCHETTA Ferma, scioccarella che sei, e pensa bene che questi capelli d'oro, queste ciglia d'ebano, queste guance di rose, queste labbia di coralli, questi denti di perle, questo collo di neve, questo petto di latte, diver<r>anno col tempo bianchi, bige, pallide, livide, nere, affumate e oscure ... Anch'io, come sei tu, son stata bella; anch'io, come fai tu, feci la ritrosa, la rigida, la crudele; ma nell'ultimo fui vinta dall'umiltà grande, dal soffrir lungo e dal patir molto del mio gentilissimo amante: e avertita del mio errore, biastemai il tempo perso e la mia sorte, che non mi diede persona che m'avisasse di queste cose ... Sì che prendi l'aviso, già che l'hai, e muta, muta pensiero, scioccarella che sei ... Talchè dispensa meglio questi doni di natura, e muta, muta pensiero, semplicetta che sei ... Ma poichè sei rimasta nel seculo, è forza che ti mariti, e goderai il dolce nome di madre, il gusto soave de' figliuoli e il perpetuo contento del marito ... BIANCHETTA Che t'ha fatto quell'infelice? Forse non è bello come sei tu? Forse non è nobile come sei tu? E forse non t'ama più di nessun altro? Quanti guai ha patito, quante miserie ha scorse, e pate e scorre oggidì per amor tuo! Rompi, rompi la pietra di questo cuore, crudeletta che sei ...
Intrichi d'amore (pagina 22)
di Torquato Tasso (estratti)

... Deh, sorte inimica, per brevi punti amica, torna, ti prego, a pacificarti meco con uccidermi tosto, acciò morendo insieme possa dir con ragione: «Dolce mi fu mentre la vidi in terra, - or che fia dunque a rivederla in cielo?» CORNELIA Camillo! CAMILLO Cornelia! CORNELIA Camillo mio, sei qui? CAMILLO Cornelia mia, sei viva? CORNELIA Viva, per viver sempre a te, che sei la vita mia ... E tu, come sei vivo, s'io t'avevo già per morto? CAMILLO Non potrò mai morire, mentre sarai tu viva, perchè sempre m'avivi col tuo vivace affetto ...
Intrichi d'amore (pagina 23)
di Torquato Tasso (estratti)

... Ma io tutto malizioso piangendo, fuggendo, ed ella appresso, mi ridussi sotto la cantina, dove presto presto gettai un sasso nella cisterna, e poi subito con un salto passai da quell'altra porta, lasciando mia madre gridando: “figlio mio, che sei caduto nel pozzo!” E facendomi sopra di novo, serrai destro destro la camera dove stava Camillo disteso sul letto: io lo serrai con questa chiave che porto meco ... Vedi, che tu hai che perdere, che se ben io son povero e tu sei ricco, la giustizia val per tutti ... FLAMINIO Vedi che io ti romparò la testa, se mi replichi, forfantone che sei! Levati di là, passa di qua! Scopri, lascia che io veda ... Anima bella, so che sei in parte dove discopri il vero: tu già discopri che mi fosti spietata, che io soffriva amando, e che pietà e non vendetta cerco ...
Intrichi d'amore (pagina 24)
di Torquato Tasso (estratti)

... Sei nato in Roma? ERSILIA In Roma ... CAMILLO Sei schiavo, o libero? ERSILIA Libero per nascimento, ma schiavo per volontà ... CAMILLO Ahimè! ERSILIA Che cosa avete, Signore? CAMILLO Vorrei esser servo come sei tu, e non servo come son io ... E pur mi sei dietro ...
Intrichi d'amore (pagina 33)
di Torquato Tasso (estratti)

... Deh! ingrataccio che sei stato a disprezzar l'amor di donna giovane e bella per un'altra di tempo e di mediocre bellezza ... Incauto che sei! E chi non sa che adesso per rifiuto di Cornelia t'adduci ad amar Ersilia? Va pur, che essendo io un'istessa persona con quella povera giovane, ti desidero ogni peggio ... Dove sei? Chi mi ti tolse, Ersilia mia? Sei forsi l'ombra sua? E se pur sei l'ombra, ritorna a consolarmi; e se pur sei Ersilia, come ti parti senza esser vista? Fu l'acuto mio pensiero che, stando fisso in te, mi coperse la vista ...
Intrichi d'amore (pagina 35)
di Torquato Tasso (estratti)

... FRANCESCHETTO Poichè tu sei goloso, te ne darò assai assai, pur che salti a passar questa bacchetta, come fa il nostro cagnolino in casa: non te ne contenti? MAGAGNA Sì, sì, pur che l'abbia tu ... MAGAGNA Or sta così mo tu: peggio per te, che io son alto quanto sei tu pa ... Non è tempo questo da perdere, vuo' chiamarlo: Magagna, levati, non dormir più, e dimmi: è vivo Alessandro? MAGAGNA Oh, oh! chi mi rompe il sogno? Ma io come son qui? Tu sei M ... PASQUINA Eh! Ferma, semplicione che sei ... MAGAGNA Chi è quella che mi batte e parla all'usanza di Puglia? Eh là, oh là, chi sei tu? Io miro ... e pur mirando trovo che tu sei Gentilesca! Ti conosco, sì, figlia mia, tu sei la Gentilesca ... MAGAGNA Ti è stato cambiato il nome, ma tu sei essa certissimo, figlia mia, che t'ho cercato tanto tempo, che a questo fine son venuto in Roma, dove intesi che eri capitata, e mai ne ho potuto aver nova ... Voglio sapere ancora il tempo: dimmi, quanti anni sono che non l'hai vista? MAGAGNA Sette anni sarà il primo di Carnevale; e la figliuola allora aveva da sei anni in circa ... Di che nazione sei tu? E in particolare di che terra? MAGAGNA Io son pugliese, e la mia terra è Triggiano; e stando la povera figliuola in la città di Matrone in casa di certi miei parenti, a tempo che io andavo fuggendo per debiti, passaro di là certi diavoli spagnoli, e il Capitan Fiasco l'arrobò e la menò seco ...
L'Olimpia (pagina 4)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... Non devi esser di questa cittá o sei nato sordo, poiché non hai inteso per ogni cantone le mie pruove ... Tu sei poco prattico nelle guerre, però non li conosci ... Tu sei in còlera meco: non ti partire, ch'adesso ritornerò, che giá non è ora di pranso ... Ma se tu non volessi ignescere piú di quello che sei, non saresti venuto Neapolim versus ...
L'Olimpia (pagina 8)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... —Pecora, asinaccio sei tu ... Ricordati dimandar quello che ti ho detto, per mostrar che sei figlio a Teodosio ... Tu sei tutto mutato di colore ... Taedet me et misereor del caso dove sei per incidere ... Sai quanto in Napoli s'osserva la giustizia, e tu sei forastiero ...
L'Olimpia (pagina 13)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... Ah Sennia, come non mi raffiguri tu ancora? o forse lo strano abito in che mi vedi o i disaggi sufferti m'hanno talmente mutato il sembiante che non mi riconosci? Poiché sei mia moglie, deh lascia che t'abbracci! EUGENIO ... Ti sei a torto, Sennia, dimenticata di tanto nostro scambievole amore, ché in quel breve tempo che stemmo insieme non ebbe il mondo duo sposi che s'amassero piú di noi… ... Per non tenerti a bada, io son tutto quello che poco anzi costui ha detto che sei tu ... Come sei venuto cosí appunto oggi come io? Siamo ancor noi andati per lo mondo e sappiamo di malizia la parte nostra ... Che non sei Eugenio ... Non sei tu Lampridio? LAMPRIDIO ... Tu sei troppo fastidioso: vuoi a forza ch'io ti conoschi non conoscendoti ...
L'amore che torna (pagina 9)
di Guido da Verona (estratti)

... — Tu soffri per colpa della tua immaginazione; sei fuori di strada, sei malata ... Da che sei venuto qui, ogni tua parola, ogni tuo movimento, è stato per me come una ferita più profonda, più diritta nel cuore ... — Dimmi, — ella fece, posandomi le due mani su le spalle, con un sorriso in cui tremava il dolore del suo martirio; — dimmi, chi è questa donna per la quale ti sei battuto? — Ma non c'è! non esiste! — affermai, assolutamente incapace di farla più oltre soffrire ... — Ma perchè vi sei andato? Le volevi bene ancora? — Nemmeno per sogno! Vi sono andato, così, per capriccio, per fare qualcosa ... — Eppure ti sei battuto per lei ...
L'amore che torna (pagina 12)
di Guido da Verona (estratti)

... — E sei deciso in modo irrevocabile? — Sì, Fabio, con tutta la mia forza ... Allora divenne estremamente pallido, mi strinse forte la mano, mi parve che ne' suoi occhi fermi passasse un tremito impercettibile; poi disse con asprezza: — Ebbene, sia! VIII Erano circa le sei della sera quando giunsi all'albergo di Elena con la notizia gioconda nel cuore ... — Sei già stato a cercarmi, non è vero? — disse tosto, posandomi le due mani su le spalle e baciandomi ... — Dove sei stata? — le domandai con naturalezza ...
L'amore che torna (pagina 13)
di Guido da Verona (estratti)

... — E quale sarebbe questo «modo mio?» — Concederti un momento e poi sùbito aver paura d'essere afferrata; pensare con la stessa calma all'oggi, che sei qui, e al domani, che sarai chissà dove; non abbandonarmi che una piccola parte di te stessa, ed ancora con moltissime restrizioni; mescere insieme i baci e le bugie, il sentimento e l'indifferenza, come un bel mazzo di rose e d'ortiche ... — E tu, — fece — quando parli a questo modo, sei meno franco di me, perchè sai benissimo che tutto questo non è vero ... So che non sei stata per nulla dove m'hai detto ... Ma so in ogni modo che non sei stata ove m'hai detto ... Vuol dire dunque che sei entrato nella mia camera ed hai letto un telegramma ch'era lì ... E del resto sei liberissima di fare quello che vuoi ... Del resto, ti ripeto, sei libera ... Sei nel tuo pieno diritto ...
L'amore che torna (pagina 39)
di Guido da Verona (estratti)

... — Perchè non sei venuto a prendermi? — domandò, serrandomi le braccia intorno al collo ... — Allora sei triste ... Forse hai qualche fastidio? — Eh no! via! Perchè mi torturi così? Sono allegrissimo, ti assicuro! — Oh, come sei brusco! — ella esclamò, sciogliendomi le braccia dal collo ... Scommetto che sei stato con lui anche oggi ... — Che brava donnina sei! — -le dissi gaiamente ...
L'amore che torna (pagina 40)
di Guido da Verona (estratti)

... — Io? Perchè no? — Non mi sembri adatta a far da massaia, a tenere una casa, tu che sei sempre stata un po' zingara ... Io, non volendo venir meno a quella ironica indifferenza che mi ero prefissa, la guardai con un sorriso leggero, e dissi: — Almeno, tu, che sei tanto falsa nell'amore, sarai sincera nell'odio! — E soggiunsi: — Che ne dite, signora Miller? Ella barcollò un poco, serrando le labbra, quasi avesse una rabida voglia di buttarmisi contro, ma si contenne e rispose: — Tutto questo non ti riguarda! È affar mio ... come si chiamava? Duvally, ecco! So benissimo che sei stata l'amante sua, in un camerino da cena, per un bicchiere di «Champagne!» — Non è vero! È tutto falso! È tutto falso! — gridò con rabbia ... Solamente, quello che sei, quello che fai, quello che hai fatto, non m'interessa più ...
L'amore che torna (pagina 45)
di Guido da Verona (estratti)

... Non sono che la tua amante, e come tale, cosa puoi rimproverarmi? Forse mi hai voluto anche bene, ma come puoi amarmi tu, che sei stato sempre un uomo felice ... Ora dimmi: ti ho mai domandato qualcosa io? Ti ho mai domandato, per esempio, cosa farai del nostro amore quando non avrai più denaro, nè alcun mezzo per trovarne? Io sono preparata a tutto, appunto perchè non ho fiducia nel tuo amore, e perchè mi piaci così come sei ... — Dove sei stato questa sera? — Te l'ho detto ... E t'aspettavo, e non giungevi mai! — Dimmi, — la interruppi subitamente: — perchè sei stata l'amante di quell'uomo? Ti piaceva? — Non parliamone più, sii buono ... — Perchè sei così agitata? — Vieni via, vieni via ...
L'amore che torna (pagina 47)
di Guido da Verona (estratti)

... — Mi sei piaciuta sùbito, — continuai; — l'altra sera, quando giocavi, provavo terribilmente la tentazione di mordere la tua bocca ... Non sei nel vero se pensi così ... Scrivimi anzitutto se ora sei lieto per le cose tue, poi dammi ogni notizia la quale mi possa concernere: dimmi che avvenne dopo la mia partenza, quali furono i giudizi degli amici nostri e — per la pace della mia coscienza — dimmi anche se la tranquillità è tornata in quella triste anima che ho fatta soffrire ... Una sera Elia, prendendomi a parte, mi disse a bruciapelo: — È chiaro che sei divenuto l'amante d'Yvonne Tellier ...
L'amore che torna (pagina 48)
di Guido da Verona (estratti)

... — Sei stato il suo amante? — No; lo fui di sua madre, che morì giovane, lasciandola in condizioni da poter divenire una donna onesta ... — Oh, ma sei pazzo! — esclamò ... — Ed hai comprato questo? Ma sei pazzo, ti dico! No, riprendilo, non voglio ... — Questo sì; ma ti ripeto che sei pazzo ...
L'amore che torna (pagina 49)
di Guido da Verona (estratti)

... La colpa di quest'ambiguità è tutta tua, perchè finora ti sei nascosto ... Tu, Guelfo, sei un irresoluto; null'altro ... — Ne sei ben certo? — egli fece ambiguamente ... Tu sei dunque un onest'uomo: questo però non vuol dire che io mi creda un briccone, o che, nella sua ragione filosofica, la mia morale valga meno della tua ... Quello che tu sei oggi, sono stato più volte io stesso, nella mia vita: ma non avevo i pregiudizi e per questo mi risollevai sempre ... L'abito che ti sei fatto è una maschera, simpatica se vuoi, di ottimo gusto se vuoi, ma una maschera in ogni modo ... Con esso ti sei dato un carattere, una tua fisionomia ... Egli era un intellettuale ed un sensuale; tu non sei in fondo che un uomo profondamente corrotto ... Egli era un amabile cinico, tu sei un cinico per svogliatezza ... Tu sei stato un arbitro finchè il denaro ti è bastato ad esserlo; ma oggi ti sprofondi nella mediocrità, e, tu per primo, ti riconosci un vinto ... Sei, ti ripeto, un re senza terre, che s'incammina verso l'esilio ...
L'amore che torna (pagina 52)
di Guido da Verona (estratti)

... Per l'amor del cielo! Ti ho pur narrata la storia di Roma! — E ti ho già detto anche il mio parere: sei stato uno sciocco ... Sei un sentimentale, un romantico, nonostante le tue pose ... — Sei bizzarro anche tu! Guarda: oserei dire che non ho preso moglie, solo perchè tutti, con una insistenza esasperante, mi spingevano al matrimonio ... Ora ti sei concesso anche l'ultimo capriccio, hai amato — hai creduto di amare una donna — l'hai avuta: basta ... Ma tu, vediamo, cosa fai per questa donna che dici di amare? Quali sacrifici sei capace di compiere per lei, nel bene o nel male, perchè in fondo è la stessa cosa, tu che non conosci nemmeno la tua volontà? No, Guelfo, tu sei un uomo tutto d'apparenze, ma in verità profondamente inutile e profondamente arido ... Prima di tutto perchè mi sei stato utile, anzi perchè potevi esserlo, a te stesso ed a me, in un grado assai maggiore, se una certa paura, mascherata dietro le spoglie dell'onestà, non ti avesse fatto preferire sempre le mezze tinte, la mezza luce, il bilico perenne tra un partito e l'altro ...
L'amore che torna (pagina 55)
di Guido da Verona (estratti)

... — Sei buona, Elena: ma non devi nemmeno pensare a queste cose ... — Sì, tu sei molto buona, molto buona, ma non basta ... Sei del tuo teatro adesso ... Sei di tutti quelli che vanno in visibilio quando solo appari su la scena ... e sei l'amante mia! l'amante di un uomo che s'è ridotto a fare il cane da guardia! Come tutto questo è comico, Elena mia ...
L'amore che torna (pagina 56)
di Guido da Verona (estratti)

... sei buona, ma non voglio questo ... — Fra noi, — presi a dire schernevolmente, — una sola ebbe coraggio; e questa sola sei tu — sei ancora tu ... — Come sei crudele! — mi rispose ... — Come sei crudele! Ancora, guardandola, mi sembrò che fosse tanto bella come nessuna cosa fu mai bella nel mondo, e un infinito smarrimento s'impossessò dell'anima mia ...
L'amore che torna (pagina 63)
di Guido da Verona (estratti)

... — A proposito, Ludovico, sei stato a casa prima di venire qui? — Sì, signore, vi sono stato; perchè non sapevo immaginare cosa volesse da me il portinaio ... sei qui? E senza farmi saper nulla? Ma quando sei arrivato? — Iermattina, — gli risposi abbracciandolo ... Sei giù di cera, veh! ... — Di che? — Del denaro che mi hai mandato; sei sempre buono, troppo buono con me ... sapendo insieme ch'ella stessa non avrebbe mai potuto scordare del tutto, ha scelto lui, per il quale, ti assicuro, tu non esisti, non sei esistito mai! — Ma no, Fabio; sei fuori di strada ...
L'amore che torna (pagina 68)
di Guido da Verona (estratti)

... — Non importa; sei tanto bella così ... Ora ti sei vendicata: basta! — Vendicata? Non è la parola ... — Da dove sei giunta ultimamente a Parigi? — Da Compiègne ... — Come sei vissuta da allora fin qui? — Vuoi forse dire come ho trovato il denaro per vivere? — Appunto ... — Sei molto ricca dunque? Ella sorrise di nuovo in modo ambiguo ...
L'amore che torna (pagina 69)
di Guido da Verona (estratti)

... — esclamai, — ne ami un altro? Sei stata d'un altro? ... Sei stata d'un altro? Dimmi la verità ... — Ah, tu hai creduto, — ella disse, un po' curva, un po' arrossata — che potrei di nuovo appartenerti qualora tu lo volessi? Hai creduto che anch'io, come tutto quello ch'è passato nelle tue mani, fossi un piccolo gingillo da potersi lasciare o prendere a tuo piacimento? Ebbene, Germano, ti sei ingannato! Senti, voglio dirti una cosa ... Invece sei partito, ed è stata la fine ... Sei stato il solo uomo che abbia mai amato, e siccome è l'ultima volta che ci parliamo, lo puoi anche sapere ...
L'amore che torna (pagina 70)
di Guido da Verona (estratti)

... sei a corto di denari? — E fece un movimento così brusco ch'io temetti si fosse almeno scorticato ... e tu sei stato buono, veramente sei stato buono con me ... — Ma mi occorre trovare un agente di cambio il quale mi faccia credito, e so che tu sei molto pratico di queste faccende ... — Lásciami dire; tu sei intimo del Wendel, non è ...
L'amore che torna (pagina 77)
di Guido da Verona (estratti)

... — Sei cambiata, — le mormorai; — ma per me sei ancora la stessa ... — Sei cambiata e sei la stessa, — ripetei ...
L'amore che torna (pagina 79)
di Guido da Verona (estratti)

... Ero tornato dal Circolo verso le sei e stavo dormendo il primo sonno, con quello spossamento opaco ed esausto che lascia in tutte le vene l'agitazione del gioco, il fumo addensatosi nelle sale chiuse, verso l'alba, quando i carri degli erbivendoli già percorrono con fragore le strade che si risvegliano ... Cosa fai a Roma, e dove sei stato, uomo misteriosissimo, in tutto questo tempo? — Sono spiegazioni che non si possono dare così rapidamente ... Dimmi: a che albergo sei sceso? — Al Quirinale ... sei un creditore molto smemorato, ma io son anche un debitore molto scrupoloso ...
L'amore che torna (pagina 80)
di Guido da Verona (estratti)

... — Oh, come sei tragico! — Di' piuttosto: rassegnato ... — Eh sì! Ci vuol altro! I soli abiti che portava in quest'ultimo dramma costavano più di quello che può guadagnare in sei mesi ... Come per incanto la Borsa mi fece riacquistare il perduto, ed al giuoco mi assistette una fortuna così tenace che il rubicondo e calvo marchese della Pergola, dondolando la sua buona testa di vecchio fanciullone, perduto il colpo, non ristava dall'esclamare: «Inutile! inutile! contro di te non si può spuntarla! Sei tornato in pieno calore!» Così la mia vita era tutta un'alternativa d'aurore e di tramonti; nell'attimo stesso in cui stavo per cadere, una mano invisibile scendeva, pronta, per soccorrermi ancora ...
L'amore che torna (pagina 81)
di Guido da Verona (estratti)

... — Se stamane sei di malumore, me ne vado ... — Allora ti dirò che gli amici li ho sempre coltivati ed amati; ma tu — inutile nasconderlo! — per una bizzarrissima idea che ti sei fitta in capo, mi fai da poliziotto, e questo annoierebbe chicchessia ... questa è nuova! Sei liberissimo di fare o disfare quel che ti pare e piace ... Tu scherzi con le anime come un giocoliere coi bossoli, e, poichè mi dai del poliziotto, io te lo dico recisamente: Se oggi Edoarda è di nuovo la tua amante, hai commessa una vera indegnità! — Ma sei pazzo! pazzo! — esclamai alzando le spalle, e chinandomi verso la pettiniera, perchè non mi vedesse in faccia ... — E poi mi secchi! e poi mi tedii! e poi sono stanco di sopportare queste inverosimili accuse! — aggiunsi vibratamente — -Non lo è! Non lo è! te lo affermo ancora una volta! Non lo è stata, non lo sarà mai! Ti basta? E se poi lo fosse, — mettiamo il caso come assurdo — se poi lo fosse, mi domando cosa può importarne a te? In nome di Dio, questa è una persecuzione che non ha senso comune! Forse che sei geloso di questa donna e vedi lucciole per lanterne? Oppure te ne hanno affidata la custodia? Fa dunque una bella cosa! Va dal marito, mettigli questa idea nel capo e sarai soddisfatto! Se tu divieni bisbetico io non ne ho colpa! Toh! — Bene, bene, cálmati, — egli rispose freddamente ...
L'amore che torna (pagina 83)
di Guido da Verona (estratti)

... — Oh, come sei ruvido! Perchè dici queste cose? Vedi, sei tu che mi offendi! Lasciò cadere il gomito che la reggeva e nascose la fronte contro la mia spalla ... — Sei sempre lo stesso! — continuò ... nessuno? — Bambina che sei! ... È molto che sei qui? — Dieci minuti appena ... — Non voglio che ti disturbi; tu non sei uso a pranzare così presto ...
L'amore che torna (pagina 87)
di Guido da Verona (estratti)

... Io non ti conosco di persona, ma t'immagino qual sei, anzi mi sembra d'averti una volta incontrato, per istrada, o chissà dove, passando ... Dunque non ti conosco, eppure so come sei: un uomo robusto e ruvido, qualcosa tra il facchino in livrea ed il sacerdote in abito civile ... Tu, per esempio, hai una bella corporatura, sei d'ómeri quadrati ed hai un incedere maestoso ... Invece, nient'affatto! Un bel giorno ti sei sentito spinto verso le pompe funebri e ti è piaciuto affrontare la vita nella triste qualità del beccamorto ...
L'arte di prender marito (pagina 18)
di Paolo Mantegazza (estratti)

... * * * Anche l'artista di genio, anche l'artista incoronato coll'aureola della gloria, è un marito pericoloso, e se tu sei gelosa, non devi sposarlo ... Tu sei bella e tu sei giovane, ma sei una donna sola, e non puoi avere tutte le bellezze, delle quali egli ha bisogno per appagare la sete insaziabile estetica, che lo divora e lo consuma ... Quando siede nella poltrona delle amministrazioni ferroviarie, è un semplice impiegato, che rimane all'ufficio le sue sei o otto ore al giorno, porgendo alla moglie tutti i vantaggi e le noie del travettismo ... Se sei gelosa, devi tremar sempre per la fedeltà del tuo compagno ... Se sei molto delicata per certe cose, devi rassegnarti con dolore a racconti, che non parlan sempre di fiori ...
La famiglia dell'antiquario (pagina 3)
di Carlo Goldoni (estratti)

... DORALICE Sai, Colombina, che sei una bella impertinente? COLOMBINA A me signora impertinente? A me che sono dieci anni, che sono in questa casa? Che sono più padrona della padrona medesima? DORALICE A te, sì, a te; se non mi porterai rispetto vederai quello, che farò ... GIACINTO Che avete, signora, che mi parete turbata? ISABELLA Povero figlio! tu sei sagrificato ... ISABELLA Sei pazzo? Sei pazzo? Non si gettano i denari in questa maniera ... ISABELLA Prendi, ecco sei zecchini, e fagli l'abito ... GIACINTO Sei zecchini? Fatelo alla vostra serva ...
La favorita del Mahdi
di Emilio Salgari (estratti)

... —Ah! sei tu Abd-el-Kerim! esclamò ... —Come sei con Elenka? chiese Oòseir ... —Ah! sei tu, Notis! esclamò l'arabo stringendo vigorosamente la mano che l'altro gli tendeva ... Quanto tempo è che sei arrivato? —Può essere una mezz'ora che ho lasciata la dahabiad (barca) di quel birbone d'Ibrahim ...
La favorita del Mahdi (pagina 8)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Ah! Sei tu, Hassarn? disse Abd-el-Kerim, ricomponendo la faccia tetra ... Che diavolo hai che sei muto più d'un pesce? —Nulla, rispose l'interpellato seccamente ... Credi tu che escano ed entrino nel campo persone senza che io lo sappia? Ti dirò che tu sei arrivato in compagnia di Notis e che la bella almea riposava fra le tue braccia ... Dove sei andato a pescare quella urì? —La trovai venendo da Machmudiech, nel momento che un leone stava per assalirla ... Chi può essere mai? Abd-el-Kerim, sei in vena di accompagnarmi, intanto che i basci-bozuk fanno i bagagli? —Ho la mia carabina e ciò basta ... —Tu sei pazzo ... —Ma disgraziato, e non pensi che sei promesso a Elenka ...
La favorita del Mahdi (pagina 9)
di Emilio Salgari (estratti)

... Non sei tu quell'arabo che mi raccolse nella pianura dopo aver ucciso il leone che mi assaliva? —Quello stesso, Fathma ... Tu sei bella, più bella di El… ... Sì, tu sei bella Fathma, e tanto bella che mi riesce impossibile cancellarti dal mio cuore, tanto bella che ne sono affascinato ... Ovunque volga lo sguardo non vedo che i tuoi occhi più fulgidi delle stelle e il tuo volto più bello delle urì del paradiso del Profeta; ovunque tenda l'orecchio non odo che la tua voce incantevole, quella che udii laggiù, a Machmudiech, la prima volta che ebbi la fortuna d'incontrarti! Fathma, tu sei bella, tu sei sublime e io ti amo!… ti amo!… sono tuo schiavo!… Abd-el-Kerim era caduto in ginocchio e la guardava con due occhi che mandavano fiamme ... —Chi? Chi?… domandò Abd-el-Kerim, che si sentì mordere il cuore della gelosia, Chi è quest'uomo? Parla, Fathma, parla! L'almea chinò il capo sul petto, poi rialzandolo bruscamente e prendendo una mano dell'arabo: —Sai tu, innanzi a tutto, chi io sia? —Chi ha sollevato fino ad ora il velo che ti copre? Molti ti conobbero, ma nessuno sa chi tu sei, qual fu il tuo passato nè in qual paese tu sei nata ...
La favorita del Mahdi (pagina 10)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Ma come tu l'hai abbandonato? Come tu sei qui? Qual capriccio ti spinse a lasciare El-Obeid per venire in queste terre? —L'amore, rispose Fathma con aria tetra ... —Mi riconosci? —Se non m'inganno tu sei quello che seguiva Abd-el-Kerim da Machmudiech a Hossanieh ... Sei stato tu a gettare quel grido? —Potrebbe darsi ... Tu sei bella e mi hai affascinato; tu sei povera e io son ricco; tu sei maomettana e io sono greco ma mi farò, se vuoi, maomettano ...
La favorita del Mahdi (pagina 11)
di Emilio Salgari (estratti)

... Sei qui traditore! Cercò una seconda volta di gettarsi sul rivale, ma il turco lo disarmò e lo respinse violentemente, puntandogli una pistola sul petto ... —Se tu ti muovi, gli disse minacciosamente Hassarn, sei morto ... Tu più che mio nemico sei mio rivale e ciò basta ... Bada, Abd-el-Kerim, che non ti risparmierò! Hassarn a un cenno dell'arabo abbassò la pistola ed andò ad appostarsi a sei passi di distanza: i due rivali impugnarono la scimitarra ... Tu sei una rupe adunque, incrollabile anche fra i più impetuosi attacchi ... T'inquieta tanto questo nome? —A che nominarmela? Credi tu di turbarmi l'anima e d'approfittarne per cacciarmi il tuo ferro in mezzo al petto? Se è così, sei più vile e più miserabile di quello che ti credeva ...
La favorita del Mahdi (pagina 17)
di Emilio Salgari (estratti)

... Si vede che tu sei di buona razza, formato tutto di ferro di buona tempra ... Mi conosci tu? —Aspetto che tu mi dica chi sei, rispose Abd-el-Kerim freddamente ... —Ah! esclamò Notis, sei qui finalmente? Come andarono le cose? —Il colpo è riuscito pienamente, rispose Fit Debbeud ... Ho perduto tre uomini ma tu me li pagherai con sei cammelle ...
La favorita del Mahdi (pagina 22)
di Emilio Salgari (estratti)

... —E perchè no? Tu sei forte, astuta, conosci Hassarn e Dhafar pascià, e tutto puoi ... —Chi sei? chiese l'almea con voce brusca ... —Chi sei? ripetè l'almea duramente ... Non sei tu Fathma? —Ebbene? —L'amante dell'arabo Abd-el-Kerim? Abd-el-Kerim! esclamò l'almea ...
La favorita del Mahdi (pagina 48)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Chi sei? chiese alfine Fathma ... —Non sei tu Fathma l'almea? —Non lo nego ... —Non sei stata tu a El-Obeid? —Sì, disse sordamente l'almea ... —Non sei stata un tempo una donna potente? continuò il ferito che pareva avesse dimenticata completamente la sua gamba scarnata ... —Chi sei?… Chi sei?… chiese ella tremando ... L'almea con un brusco gesto abbassò l'arma, poi traendo una pistola e posando la fredda canna sulla fronte del ferito gli disse con calma glaciale: —Abù-el-Nèmr, tu sei in nostra mano ... Quanto sei buona Fathma eppure sono un ribelle ... Dimmi, mi si crede morta? —No, Ahmed ha saputo che tu sei viva ...
La favorita del Mahdi (pagina 57)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Abd-el-Kerim urlava la sventurata cogli occhi stravolti, schizzanti fuori dalle orbite, Abd-el-Kerim dove sei?… lascia che ti veda, lascia che ti abbracci, lascia che ti contempli! Dove sei, vieni da me, dalla tua Fathma che tanto ti amò, vieni fra le mie braccia… Prigioniero!… M'hanno detto che tu sei caduto prigioniero!… No, non è possibile, non è vero… mi hanno ingannato… ma perchè non vieni, ah! è adunque vero, i ribelli ti hanno preso, ti hanno condotto via… Maledetto sia il Mahdi!… Si dimenò per qualche tempo urlando e ruggendo come una belva, straziandosi le labbra coi denti, stringendo freneticamente le braccia di O'Donovan e di Omar che si sforzavano di tenerla ferma, poi con un improvviso scatto si alzò a sedere colle mani tese innanzi a sè ... Sei tu… ancora tu, che mi vieni dinanzi… sempre tu, maledetta donna, mostruosa creatura, spaventevole apparizione!… Che vuoi da me? che vuoi dalla tua vittima? Non ti basta avermelo rubato, non ti basta avermelo perduto, non ti basta di avermi dilaniato il cuore… vieni a deridermi, vieni ancora a sogghignare dinanzi alla vittima… Ti odio! ti odio… ho sete del tuo sangue! Ah! potessi fulminarla!… Gli occhi della delirante si chiusero e le mani si raggrinzarono ... Che fa qui lo schiavo di Notis? Ti trovo sul mio cammino, il Profeta l'ha voluto: tu sei un uomo morto ...
La favorita del Mahdi (pagina 71)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Chi sei? chiese il guerriero ... Sei qui El-Mactud ... Ahmed fece due o tre giri attorno alla stanzuccia, poi fermandosi improvvisamente dinanzi al beduino sempre impassibile: —Chi sei? gli chiese ... —El-Mactud mi disse che tu sei un bianco ... —Sai che tu sei ben ardito per parlare così, diss'egli sforzandosi di sembrare calmo ... —Tu sei irremovibile come una rupe e io ti ammiro! esclamò il Mahdi ...
La favorita del Mahdi (pagina 84)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Sei bella!… Sei bella!… urlò con un tono di voce che più nulla aveva d'umano ... Nello stringerti fra le mie braccia, nel baciarti, sento ancora che io ti amo, o donna infedele, sento ancora accendermisi il sangue nelle vene, sento ancora palpitare il mio cuore di amore, mi sento trascinato mio malgrado a commettere delle pazzie… Fathma! Fathma!… Dimmi che non mi odii, dimmi che sei fuggita in un momento di aberrazione, dimmi che gli uomini che furono tuoi amanti li odii, dimmi infine che tu mi ami! Dimmi che ritornerai a diventare la favorita del Profeta del Sudan! Io ti innalzerò ancor di più, io ti farò non solo felice, ma assai grande, tanto grande che tutte le donne della terra ti invidieranno ... Tu sei potente, tutti i popoli del Kordofan chinan la fronte nella polvere dinanzi a te, tutte le donne delle tribù che tu comandi sono tue ... Sei mesi dopo il mio amante moriva nella battaglia di Kadir ... —Sei mia! sei mia! le fischiò agli orecchi ... Sei perduta!… CAPITOLO XI ...
La sposa persiana (pagina 9)
di Carlo Goldoni (estratti)

... IRCANA A nome chi sei tu, che m'appelli? FATIMA Di Tamas la consorte questa è, con cui favelli ... FATIMA È ver, non lo contrasto; tu sei la più felice ... Chi sa sotto quel ciglio qual covisi lo sdegno, Qual della mia rovina si mediti il disegno? Fatima, donne siamo; parliam tra noi sincere, Ciascuna in modi vari sa fare il suo mestiere, Io d'un amor schernito non soffrirei gli affanni Tu, se il tuo cuor lo soffre, o sei stolta, o m'inganni ... IRCANA Taci; or siamo scoperte, sei mia nemica ...
La sposa persiana (pagina 12)
di Carlo Goldoni (estratti)

... ALÍ Tempo già fu; sei vecchia ... Ho dormito sei ore, né ben son risvegliato ... Far sollevar la spuma, poi abbassarla a un tratto, Sei sette volte almeno, il caffè presto è fatto ... Mia figlia più non sei, se la mia gloria oscuri, Se l'onte, e le minaccie del genitor procuri; E se non sei più figlia, odio la tua pietade, Il sesso non rispetto, non rispetto l'etade ... FATIMA Ohimè! (sviene, e cade sui guanciali dove prima si è seduto Alí) OSMANO Sei tu ferita? morta sei tu caduta? TAMAS Né spenta, né ferita; è pel timore svenuta ...
La sposa persiana (pagina 15)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Sì, Machmut ti vende, Tamas ti lascia, e oblia, Osmano a me ti dona; Ircana, ora sei mia ... FATIMA Oh Dei! Tamas, tu non mi guardi? TAMAS Ah l'idolo mio tu sei! FATIMA E tu, padre, che dici? OSMANO Ah! FATIMA Sì, lo sdegno è stinto L'amor vero trionfa, io son felice, ho vinto ... Osman, sei tu contento? OSMANO Lo sono ... MACHMUT (a Tamas) E tu sei lieto? TAMAS Lieto son io, se il core di Fatima è quieto ...
La via del rifugio (pagina 4)
di Guido Gozzano (estratti)

... Romantica Luna fra un nimbo leggero, che baci le chiome dei pioppi arcata siccome un sopracciglio di bimbo, il sogno di tutto un passato nella tua curva s'accampa: non sorta sei da una stampa del Novelliere Illustrato? Vedesti le case deserte di Parisina la bella non forse? Non forse sei quella amata dal giovane Werter? “ ... Ma te non rivedo nel fiore, o amica di Nonna! Ove sei o sola che — forse — potrei amare, amare d'amore? I SONETTI DEL RITORNO I Sui gradini consunti, come un povero mendicante mi seggo, umilicorde: o Casa, perchè sbarri con le corde di glicine la porta del ricovero? La clausura dei tralci mi rimorde l'anima come un gesto di rimprovero: da quanto tempo non dischiudo il rovero di quei battenti sulle stanze sorde! Sorde e fredde e buie ... Ma tu sei morto e non c'è più Gesù ... Ma non ritorni! Sei come chi sia non stato mai, o tu che vai disperso nel tutto dalla gran Madre Natura ... Non so perchè mi faccia tanta pena quel moribondo che non vuol morire! L'INGANNO Primavera non è che s'avventuri un'altra volta e cinga di tripudi un'altra volta i rami seminudi, tutti raggiando questi cieli puri? Madre Terra sei tu che trasfiguri la vigilia dei giorni foschi e crudi? O Madre Terra buona, tu che illudi fino all'ultimo giorno i morituri! Essi non piangon la sentenza amara ...
La via del rifugio (pagina 5)
di Guido Gozzano (estratti)

... sei ... “Ciaramella come sei bionda! Torni in gioventù!” — e la canape la illude — “siamo del cinquantasei ... “Ciaramè, non sei più quella?” E un'amica va e la tocca ... m'inganni?” — Ti giuro, se vuoi, pei belli vent'anni! — Solleva lo sguardo, mi dice: “bugiardo!” NEMESI Tempo che i sogni umani volgi sulla tua strada: la chioma che dirada, le case dei Titani, o tu che tutte fai vane le nostre tempre: e vano dire sempre e vano dire mai, se dunque eternamente tu fai lo stesso gioco tu sei una ben poco ...
La vita comincia domani (pagina 41)
di Guido da Verona (estratti)

... Sono in piedi dalle sei; pare niente, ma è lunga ... — Che buonissima roba, mia bella ragazza! Sei tu che fai in cucina? — Proprio io, per servirla ... — Allora cerca di non farti infinocchiare, perchè sei una bella ragazza e sarebbe un vero peccato ... — Lo so che non sei pettegola, — rispose Tancredo per lusingarla; — ma io sono un uomo serio e con me puoi parlare liberamente ...
Le smanie per la villeggiatura (pagina 4)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Eccola, che tu sia benedetta! GIACINTA Signor padre, mi favorisca altri sei zecchini ... Favoritemi sei zecchini ... FILIPPO Figliuola mia, sia bisognevole, o non sia bisognevole, sapete, ch'io desidero soddisfarvi, e i sei zecchini, venite a prenderli nella mia camera, che ci saranno ... BRIGIDA Ed io, signore, con chi anderò? FILIPPO Tu andrai, come sei solita andare; per mare in una feluca, colla mia gente, e con quella del signor Leonardo ... GIACINTA Sei contenta? BRIGIDA Brava la mia padrona ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... RE Chi sei tu, quando nascesti e di che parte sei? BERTOLDO Io son uomo, nacqui quando mia madre mi fece e il mio paese è in questo mondo ... RE Chi t'ha mosso dunque a venir qua? BERTOLDO Il creder io che un re fosse più grande di statura degli altri uomini dieci o dodeci piedi, e che esso avanzasse sopra tutti come avanzano i campanili sopra tutte le case; ma io veggio che tu sei un uomo ordinario come gli altri, se ben sei re ... RE Tu sei un malizioso villano ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 2)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... RE Tu sei un grand'uomo ... Ma che dirai tu se io ti farò tornare a dietro tutto quello che in suo favore hai detto, prima che tu vadi a dormire doman di sera? RE Quando tu farai questo, il quale tengo che sia impossibile che lo facci, io dirò che tu sei il primo uomo del mondo; ma se tu non lo farai io ti farò impiccar subito ... Oh che giuste sentenze, oh che nobili azzioni d'un Re, oh povera giustizia, come sei tu bene amministrata, poiché adesso si crede più alla bugia che alla verità ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 5)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... mangiano tutti due ad un'istessa conca? FAGOTTO Quant'è che tu non hai mangiato rape? BERTOLDO Quant'è che non t'è stato dato la coperta? FAGOTTO Sei tu un bufalo o una pecora? BERTOLDO Non mettere in ballo i tuoi parenti ... BERTOLDO Le ridono di te, che sei una bestia ... Venuta la mattina, Bertoldo comparve alla presenza del Re involto in una rete da pescare, e il Re, vedutolo a quella maniera, gli disse: RE Perché sei tu comparso così alla presenza mia? BERTOLDO Non dicesti tu ch'io tornassi a te questa mane e che io non fosse né nudo né vestito? RE Sì, dissi ... RE Dove sei stato fino ad ora? BERTOLDO Dove son stato più non sono, e dove son ora non vi può stare altri che me ... RE Tu sei un astuto villano e a ogni cesto trovi il suo manico ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 9)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... Ma esso, vedendo il gran pericolo nel quale ei si trovava, subito lasciò gir la lepre che egli avea sotto, la quale non sì tosto fu veduta dai cani, che lasciarono stare di morder Bertoldo e si posero a correr dietro alla lepre, com'è lor natura, a tale ch'esso restò salvo e illeso dai crudi morsi di quei fieri cani, e così si ridusse innanzi alla Regina, la quale tutta ammirativa, credendolo morto da quei cani, tutta piena di disdegno e ira gli disse: REGINA Tu sei qua, brutto assassino? BERTOLDO Così non ci fussi come ci sono ... REGINA Come sei scampato dai denti de' miei fieri cani? BERTOLDO La natura ha provisto all'accidente ... REGINA Pur ci sei venuto tu, che fai l'astuto e il malicioso ... Allora lo sbirro udendo queste parole ed essendo curioso di sapere dove derivava simil ragionamento, ed essendo alquanto compassionevole di natura, disse: SBIRRO Che ragionamento è questo che tu fai? Perché sei tu stato messo in questo sacco, poveraccio? BERTOLDO Eh, fratello, a te non importa saper le mie miserie, però lasciami lamentare e tu attendi a far l'ufficio al quale sei stato messo ... SBIRRO Che diavolo ti possono far peggio di queste sei cose? BERTOLDO Mi vogliono dar moglie ... SBIRRO E questo è peggio che esser frustato, aver della fune, andar in galera, esser impiccato, squartato e abbruggiato? O bestia che sei, io mi credea che questo fusse un gran fastidio ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 10)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... SBIRRO Tu sei dunque ricco? BERTOLDO Ricchissimo d'armenti, di greggi, di possessioni e d'ogni cosa ... SBIRRO Quanto puoi tu aver d'entrata? BERTOLDO Io mi trovo avere un anno per l'altro sei milla scudi e più ... Che ti pare di questa bella vitina? SBIRRO A fé, che tu sei un garbato cavaliero ... BERTOLDO Non dubitare di questo, perché subito che tu averai sposata la sposa e che ti scopriranno, tu che sei un giovane garbato e non orrendo come me, ella vedendoti non dirà altrimente che non ti voglia, e quello che sarà fatto non potrà più tornare a dietro e beccarai via le due milla doble ed entrarai in possesso di quella robba, perché il padre è vecchio e poco più può stare andare a fare dell'erba al cavallo del Gonnella; sì che tu potrai per l'avvenire vivere onoratamente senza essercitare più questo tuo mestiero così vituperoso e infame ... BERTOLDO Oh poveraccio che tu sei, non sai tu che il si dice che all'uomo audace giova il tentar la fortuna? Che cosa di male ti può intravenire in questo negozio? Vuoi tu che il padre di lei ti faccia dispiacere, come l'avrai sposata? Vuoi tu che lei, ch'è tutta modesta, dica che non ti voglia? Vuoi tu che la Regina, la quale è tanto larga e liberale, non voglia sborsare i danari per parere avara? Tutti si rimetteranno a quello che vuole il Cielo e la passaranno sotto silenzio, e tu andarai in casa della sposa e con il tempo sarai erede del tutto e sarai onorato da tutti come gentiluomo ... SBIRRO S'io non t'avessi per galant'uomo e per uomo schietto, io non mi lasciarei ridurre a serrarmi in questo sacco, ma si vede che sei l'istessa bontà ... Orsù, caccia ben dentro quell'altro braccio e abbassa un poco giù la testa, perché tu sei un poco più alto di me, e non potrei legar la bocca ...
Libro proibito (pagina 6)
di Antonio Ghislanzoni (estratti)

... UOMO FELICE Di te qual avvi, o Flavio, Uom più felice al mondo? Tu ricco sei, tu nobile, Tu grasso e rubicondo: Odio giammai nè invidia A te recò molestia; Tu già tre volte sindaco, Tu cavalier, tu… ... e imprechi a Lei! Pensa a quanti mariti D'invidia oggetto sei! RIPARAZIONI Era, fa un mese appena, il tuo giornale Organo del partito moderato; Progressista or divenne e liberale… ... Che sei tu dunque, o Gabrio? Che sei? Un membro o un uomo? GLI AVVENIRISTI I bimbi ai vecchi gridano: «Dell'arte antica voi «Siete le illustri mummie, «E l'avvenir siam noi!» Nè questi genii in fasce Pensan che l'avvenire Non spetta a ognun che nasce, Ma a chi non dee morire ...
Marocco (pagina 7)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... * * * È passata per la piazzetta una turba d’arabi, uomini e donne, preceduta da sei vecchi che portavano sei grandi bandiere di colori diversi, e tutti insieme cantavano ad alta voce non so che preghiera, con un accento supplichevole ed un aspetto triste, che mi fece senso ... Ma ogni male ha il suo bene, e questi flù, questo flagello del commercio, hanno la inestimabile virtù di preservare i marocchini da molti malanni, e in specie dalla jettatura, in grazia del così detto anello di Salomone, una stella di sei punte che v’è impressa da una parte; immagine dell’anello vero chiuso nella tomba del gran Re, il quale governava con esso i buoni e i cattivi genii ...
Mastro don Gesualdo (pagina 17)
di Giovanni Verga (estratti)

... Tacque un altro po' ancora, e poi soggiunse: - Sei una buona ragazza! ... buona e fedele! vigilante sugli interessi del padrone, sei stata sempre ... perché mi sei affezionata ... Tu stessa hai forse avuto il padre o la madre ad aiutarti? Sei venuta al mondo da te, come Dio manda l'erba e le piante che nessuno ha seminato ... Sei venuta al mondo come dice il tuo nome ... E magari sei forse figlia di barone, e i tuoi fratelli adesso mangiano galline e piccioni! Il Signore c'è per tutti! Hai trovato da vivere anche tu! ... Sei giovane, non puoi rimaner così ... Sei giovane ... sangue di barone sei, di certo! ... sciocca che sei! ...
Mastro don Gesualdo (pagina 30)
di Giovanni Verga (estratti)

... Tu sei buona e bella! ... roba fine sei! ... Non mi vergogno, no! Tu sei bella e buona ... Allora si alzò in piedi il baronello Rubiera, pettoruto, lisciandosi la barba scarsa, senza badare ai segni che gli faceva da lontano don Filippo, e lasciò cadere la sua offerta, coll'aria addormentata di uno che non gliene importa nulla del denaro: - Cinque onze e sei! ... - Cinque onze e sei! - replicò il baronello senza dar retta, guardando in giro trionfante ... - A sei onze! - balbettò fuori di sé ... - Fo l'offerta di sei onze a salma ...
Mastro don Gesualdo (pagina 56)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Svegliati! Come diavolo sei diventata? Tale e quale tuo fratello don Ferdinando sei! Tua figlia ha la testa sopra il cappello, te ne sei accorta? Abbiamo fatto un bel negozio a metterle in capo tanti grilli! Chissà cosa s'immagina? E gli altri pure ... Sei stata giovane anche tu ... Sei stata una buona moglie, docile e obbediente, tutta per la casa ... Non te ne sei pentita neppur tu, è vero? Ma adesso è un altro par di maniche ... - Ah! Hai capito finalmente! Te ne sei accorta anche tu! E non mi dicevi nulla! ...
Mattinate napoletane (pagina 16)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)

... Il colono di Melito agitava il berrettino… * * * Dove sei ora, piccola monaca bianca, Carmela, mistica anemica, figlia della laguna, ove sei? Allo spedale degl'Incurabili una volta, un mio amico chirurgo operò sopra una contadinella ... Dunque mio caro ricordati di mè che mi sei levato l'onor mio così che io quella sera ero una stupita non capiva che cosa era il mondo e tu ti ni approfittasti di mè così si deve approfittare i Dio di tè se tu sei negato infaccio ai miei parenti non può negarlo innazi al tribunale di Dio perchè io come tu mi sei lasciato così io sto! nessun altro si ni e approfittato di mè—non fa niente deve arrivare una lacrima avanti a Dio che ti deve pagare perchè ia non sone una cattiva giovane; che vi credete che ia mi ho dato a cattive strade nè questo non lo farò mai mio caro non fa niente che mi sei levato l'onor mio o fatto ridere ai miei parenti i Dio mi aiuterà perchè ia sono orfane di madre mio padre sta in america e non ni sà niente di questo misfatto che si lo sapesse quello mi viene ad ucidere—il mese entrante parti da Napoli e vado a trani mi accompagnano i mie parenti e vado in casa della madre della zia e là o la dota di mia madre che mi possa maritare che ho anni diciotto ho ancora se tu tieni coscienza se tu hai cuore vieni dal mia zia a Napoli e venitemi ad onorare se poi non credete fate come ti piace e ti prego di non dir niente ai miei parenti di questa lettera vi saluto e sono tua Aff ...
Storia di un'anima (pagina 7)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Se oltre i trent'anni mi aspettassi l'ineffabile felicità che sogno! Consento ad amare poco la mia famiglia, ad essere misantropo, ad essere così scoraggiato, per apprezzare te doppiamente, o mio ideale, o mio unico segno, o mio completamento! Ti desidero, ti supplico, ti voglio! Quante volte oggi satanicamente ghignai alla canna del mio fucile, dicendo:—Dentro c'è la morte!—e guardandone la nera bocca, e invidiando la suprema voluttà della morte…, mi sorrideva a un tratto l'idea: Avrai pace, anima! Nel futuro avrai tante gioie a compensarti i dolori, gioie tranquille, pure, castissime… Sei brutto, corpo mio, ma sei buona, anima mia! Oh sì! sei buona, sei casta, sei amantissima! Voglio anche esser morto, quando la donna mia trovasse questo foglio! Certo non riderebbe! L'inattività, l'inutilità mi avviliscono, il deserto mi schiaccia… ...
Storia di un'anima (pagina 16)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Passo delle ore là, ma adoro le Madonne e penso a te, o Lidia! Che importa a me delle armi rugginose? Quello che mi tormenta è la vita! Soffri tu? Sei nervoso? Sei ardente? È vero amore il mio? Perchè sono tanto infelice? 21 febbraio ... —Come mi spavento in mezzo alla gente, pensando alle mie segrete speranze! Sciocco, ma quella gente moverebbe un dito per alleviarti un dolore? E Tu giovane, scettico e freddo e pieno di posa, sai Tu come mi agghiacci l'anima col tuo cinismo scientifico? Sei artista tu?—Ami tu? O Lidia, che giornata triste! Nevica ed è freddo ... Sei ammalata? Al Club non ardisco guardare la Gazzetta di Venezia, temo di trovare il tuo nome fra i morti ... —Dunque io sono un povero sciocco! Padre mio, Ti sei tormentato tu pensando: Dio c'è, o non c'è? La scienza nuova, le nuove lettere mi spaventano: non leggo niente per non turbarmi, e se qualcosa mi capita sotto gli occhi, sento lo squallore del materialismo e dell'ateismo ...
Storia di un'anima (pagina 18)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Dio, dammi la mia pace, la mia felicità, il mio cuore! E intanto passano gli anni della mia giovinezza! E quanti miei amici sono felici, belli, tranquilli! E quante fanciulle sorridono! E quante femmine ghignano! Una cosa che mi avvilisce è che ho poca memoria: e vale stordirsi il capo? L'anno scorso c'erano delle notti (e per settimane) in cui sognavo di leggere tedesco o inglese, dopo sei o sette ore di lettura fatta nel giorno! —Sono tre mesi e più che l'anima mia è piena del Tuo ricordo, giorno e notte ... Sì, non è passata ora in cui la mia anima non ti abbia invocata, per sentire la mia felicità o la mia infelicità! E di notte, quando mi sveglio, tu sei il primo pensiero, il primo tormento! … Il y a révolte en moi-même et comme un enfant capricieux qui ne veut point entendre raison, j'appelle la nature marâtre, parceque je veux qu'elle me donne aussi ma parte de bonheur!(10) Che parole! Ti amo perchè sei ribelle, perchè imprechi, perchè avrai dei pensieri orribili, perchè non sei la larva vaporosa del mio studio e dei boschi di Limbiate, ma perchè sei viva, soffri,—sei donna! E donna, ribelle, imprecante, disperata, mi devi credere un fanciullo perchè ti parlai di Dio e di Maria! Oh se ti dessi a leggere l'Ugo! mi conosceresti, mi ammireresti, mi ameresti! No! sarebbe una cattiva azione la mia! Chi conosce l'anima mia? Vorrei prorompere! E se Tu fossi quella che deve capirmi e darmi la pace e farmi vivere? Che importa a me dei milioni di cui così avidamente discorrono ...
Storia di un'anima (pagina 19)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Chi avrebbe detto a mio padre, quando comperava questi fogli di carta, che essi dovevano servire agli sfoghi dell'anima mia? Anima appassionata, timida, buona, piena di fede e di speranza, anima che non trova l'anima! Lidia, sei tu l'anima mia, io sento! Siamo destinati!—E se Tu morissi? Se io morissi? Io scrivo parole, ma chi capirà che sono dolori? Da molto tempo coltivo il disegno di andare a Venezia,—la città del mio Tintoretto e della mia Lidia ... Ma chi ti conosce? In te ho cercato di sfogare le incertezze, la bontà e i deliri e gli inferni e i paradisi di un'anima che sclama:—Dio, Tu non ci sei, ma c'è la donna! Non credo in Te, ma spero in Lei!—O Lidia, potess'io parlarti di quel mio Giuliano ... —E chi sei tu?—Tante volte guardo la carta topografica di Mantova e cerco di trasportarmi coll'immaginazione o alla Piazza Virgiliana o a Porta Molina, o a Sant'Andrea o al Palazzo del T… ... Oh sì la pace! Sai tu che pace abbisogni all'anima mia? Oh mamma, mi commosse la tua ingenua, bambinesca calligrafia! La pace! Non l'ho trovata nella febbrile fantasia dell'arte, nella stupida società elegante, nell'amore, negli studii pacati e solitarii… La troverò nel prestarmi a lavorare pei poveri? E Tu, Lidia, non sei povera? Suonano le campane e mi pare di essere a Limbiate e di camminare per uno stradone e di pensare a Te ...
Storia di un'anima (pagina 20)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Che pensieri mesti! Credo sempre di vederti e sento di amarti! Ho bisogno di guardarti negli occhi!—Ti immagino nella chiesa di San Marco; tu sei bella, tu credi, tu disperi ... —Che Tu indispettita del mio silenzio, non mi scriva più? Sei già partita da Venezia? Mi hai promesso—Si je quitte Venise je vous en avertirai afin que vous sachiez toujours quelles sont les douleurs ou les joies de votre affectionnée amie et soeur ... —Oggi sono stato a consegnare il baliatico in sei povere cameruccie ... Sorriso di donna, che cosa sei? 8 maggio ...
Storia di un'anima (pagina 21)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... » Carne della femmina che sei? Tutto passa, e tu, corpo, imputridisci; dopo la giovinezza, nessun piacere; dopo la morte, nessuna vita!—O Lidia, in queste pagine su cui è scritto il tuo nome di vergine, oso io lasciare queste righe? Sì, per dirti che all'anima Tua sacrifico la mia bollente gioventù ... Da sei anni a primavera ho questa gentile compagnia: viole ed illusioni ... —Ma chi sei Tu che ti facesti padrona della mia giovinezza? Chi sei? Perchè ti sono così schiavo? Perchè mi fai piangere? Perchè farai piangere mia madre?—Oh alcune volte impreco contro di Te, e ti odio e vorrei che l'anima tua soffrisse come la mia! E che? La vita, l'avvenire è dinnanzi a me… ... Fra tutte queste cose vecchie del mio studio, ho delle camelie in un vaso, camelie candidissime, camelie rosee… Perchè adorando i fiori, con dolcissima illusione, con irresistibile bisogno, adoro la donna? Fanciulle belle e bruttine che passeggiate al sole, se sapeste il mio sacrificio! Nulla, nulla si cancella dall'anima mia e mi sento senza speranza, senza amore, con troppo amore! Come ti bestemmio, o Dio! Non ti credo nei cieli! Sei in terra e Sei l'amore! Sii maledetto, o amore!— ...
Storia di un'anima (pagina 39)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Bestemmiano, inturgidendo i muscoli, i nudi facchini michelangioleschi: i carrioni con quattro, sei cavalli accodati sembrano dire:—facciamo tremare la terra, la terra è nostra:—si fischia; si urla; si inneggia ... Non capisci? E sei homo, come me, sei homo sapiens ...
Storia di un'anima (pagina 41)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... È la padrona del palazzo che tornava dalla messa e ascendeva al sommo terrazzone… O logge aeree, o grotte verdiccie; ultimi fastigi su cui trionfa lo stemma, primi gradini col salve! O fiori che vedete il mare, marmi che riflettete il cielo!… Donna, che mi appari, più formidabile del Doria, appoggiata alla colonna, a cui già concessero le spalle la mamma, la nonna, la bisnonna, fervidissima stirpe: o donna, sei padrona del cielo, del mare, dell'infinito, dell'invisibile! Andrea Doria nel classico suo palazzo fuor di Porta San Tomaso accoglieva Carlo e Filippo re e la loro corte, e li faceva servire a suono di fischietto, come se egli fosse sulla sua capitana ... Che sei, ribaldella? Sei la bellissima dagli occhi neri ... Ma tu sei la bellissima dagli occhi neri ... Hai la testa scoperta e i capegli scarmigliati, il guarnellino procacemente discinto, la veste a strappi: sei tutta polverosa e spensierata… ... Chi sei? Che cosa vendi? * * * Marchesa, le restituisco l'albo e il pince-nez ...