Libri secondo
Libri su secondo, con la parola secondo
Confessioni di un Italiano (pagina 34)
di Ippolito Nievo (estratti)
... La va secondo l'indole di chi ha raccolto ed ordinato il museo; poiché mio pensiero è che la fortuna nostra sia scritta profeticamente nell'indole ... Essa è la regola interna secondo cui le cose esterne hanno questo o quel valore; e che dai propri modi di essere giudica la vita o un ozio, o un piacere, o un sacrifizio, o una battaglia, o una modalità ... I dispetti della Pisana, le smorfie dei bei cugini, il mio abbattimento, la fuga, il risvegliarsi in riva al canale, il guazzo periglioso di questo, la gran prateria, il giungere sull'altura, le meraviglie di quella scena stupenda di grandezza, di splendore, e di mistero; il cader delle tenebre, i miei timori, e il correre traverso la campagna, e lo scalpitarmi a tergo del cavallo, e l'uomo dalla gran barba che m'avea tolto in groppa; il galoppo sfrenato traverso l'oscurità e la nebbia, le sculacciate di Germano sul primo giungere a Fratta, quegli altri martirii della cucina, e quello spiedo e quella Contessa, e la mia fermezza di non voler disobbedire alla raccomandazione di chi m'avea reso un servigio ad onta del tremendo castigo minacciatomi; la carezza della Clara e le parole del signor Lucilio, le mie smanie, le disperazioni poiché fui coricato, e l'apparimento in mezzo a queste della Pisana, della Pisana umile e superba, buona e crudele, sventata bizzarra e bellissima secondo il solito, non vi pare che ce ne fossero troppe pel cervello d'un bambino? E lì in un foglietto di carta sotto il pagliericcio io aveva un talismano che per tutta la vita mi avrebbe ravvivato a mio grado tutto quel giorno così vario così pieno ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 39)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Lamentava poi fra sé quelle soperchierie come un segno secondo lui che la vera nobiltà mista di grandezza e di cortesia precipitava a capitombolo: sorgevano le avarizie e le prepotenze nuove a confonderla colla sbirraglia ... Il primo si chiamava Leone, il secondo, come dissimo, Leopardo: gli altri via via Bruto, Bradamante, Grifone, Mastino ed Aquilina ... Ma nell'impossibilità di porre in opera il nome generico, lo avea supplito con quello forse più superbo e minaccioso del re degli animali, secondo Esopo ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 96)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Ma le divozioni cessano di esser sacre quando sono adoperate a spensierato trastullo e a vano sussurro; e io credo che il permetterne e l'inculcarne di cotal guisa ai fanciulli non serva che a guastarli anche secondo le idee di chi volesse farli soltanto buoni cristiani ... Le cose spirituali, secondo me, vanno prese sul serio; altrimenti si lascino piuttosto da un canto ... Del resto, secondo le ingiunzioni del padre Pendola e dell'avvocato Ormenta, io mi feci forza ad uscire dal solito riserbo; diedi una piccola parte del mio tempo allo studio, e cogli svagamenti e coll'intenzione a cose più grandi ed eccelse addormentai nell'animo mio il dolore che vi covava acerbissimo per la dimenticanza della Pisana ... Il signor avvocato trinciava con una perfezione veramente matematica: e giunse a cavare otto porzioni da un pollastrello arrosto; operazione che secondo me vince di difficoltà la quadratura del circolo ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 186)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Stranissima posizione di due eserciti ciascuno de' quali aveva la propria patria alle spalle dell'inimico! In questo mezzo gli esulanti di Genova, secondo i patti della convenzione, si trasportavano sopra navi inglesi ad Antibo ... Senza volerlo, credo che mi moderassi anch'io secondo le opinioni più discrete di quel secondo periodo repubblicano: quell'amore spensierato ubbriaco delirante, che correva naturalmente fra le passioni ardenti e sfrenate della rivoluzione, sconcordava alquanto colle idee legali sobrie compassate che tornavano a galla ... Avevano avuto un secondo bambino, ma la loro madre era morta, e ne vivevano inconsolabili; il commercio loro prosperava, ma la cosa pubblica sembrava in balìa più dei tristi che dei buoni ...
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Confessioni di un Italiano (pagina 202)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Il vecchio Apostulos mi diede buone notizie del mio Gran Visir: egli era stato strangolato, secondo il comodissimo sistema usato allora dalla Porta invece di quell'altro europeo, a mille doppi più dispendioso, delle giubilazioni ... Così milionari di speranze, e con trecento ducati in tasca, io e la Pisana ci misimo in barca per Portogruaro, e giunsimo il secondo giorno, dopo rotte molto alzane, e perduto assai tempo nello scambio dei cavalli e negli arenamenti, sulle beate rive del Lemene ... Secondo lui bisognava aspettare pazientemente che il Signore toccasse il cuore a suo padre; ma il dottore, che avea somma premura di toccargli la borsa, non si stava cheto a questi conforti del fratello prete ...
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Corbaccio (pagina 6)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Delle quali come ch'io fornito non mi sentissi, per ciò che né senno né prodeza né gentileza c'era (alla cortesia, quantunque il buono animo ci fosse, non ci avea di che farla), nondimeno, secondo la mia possibilità, a dovere fare ogni cosa, per la quale io la sua grazia meritassi, mi dispuosi del tutto ... Nella seconda essa ha, secondo che mi pare, in assai cose fallato e assai chiaramente mostro colui mentir per la gola, che sì ampiamente delle sue esimie virtù, meco parlando, <si> distese ... Per ciò che, secondo che a me pare avere compreso, uno, il quale, non perch'e' sia ma perché li pare essere, i suoi vicini chiamano il secondo Ansalone, è da lei amato, al quale essa, per più farlisi cara, ha le mie lettere palesate e con lui insieme, a guisa d'uno beccone, schernito; senza che, colui, di me faccendo una favola, già con alcuno per lo modo che più gli è piaciuto n'ha parlato; senza che, esso, come io son qui, per più largo spazio avere di favellare, fu colui che la risposta alla mia lettera, della quale davanti ti dissi, mi fece fare; e oltre a questo, secondo che i miei occhi medesimi m'hanno fatto vedere, m'ha ella, sogghignando, a più altre mostrato, come io aviso, dicendo: “Vedi tu quello scioccone? Egli è mio vago: vedi se io mi posso tenere beata!” ...
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Corbaccio (pagina 17)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Ma a me dee bastare assai che Colui quelle conosce, insieme cogli altri fatti suoi, che a ciascuno, sì come giusto iudice, secondo i meriti rende guiderdoni ... Quivi, secondo che tu puoi avere udito, con suo mantello nero in capo e, secondo ch'ella vuole che si creda, per onestà molto davanti agl'occhi tirato, va faccendo baco baco a chi la scontra; ma pure, se bene v'hai posto mente, ora quello apre ora il richiude, non sappiendosi ancora delle usate vanità rimanere; e, quasi ad ogni parola in giù si tira le bende dal mento o caccia la mano fuori del mantello, parendogliele bellissima avere e massimamente sopra 'l nero ... E, acciò che tu alcuna cosa più che nòi sappia della sua vita presente, t'afermo io che, dopo la morte mia, oltre agli altri suoi divoti, ha ella per amante il secondo Ansalone, di cui poco avanti alcuna cosa ti dissi, assai malconveniente a' suoi piaceri; il quale, come che per più legittime cagioni si dovesse da così fatta impresa ritrarre, mal conoscente di ciò che Dio gli ha fatto, pur vi s'è messo ...
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Decameron (pagina 17)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... essendo già del corpo quasi ogni natural caldo partito, in sé non schifò di ricevere l'amorose fiamme: avendo veduta a una festa una bellissima donna vedova chiamata, secondo che alcuni dicono, madonna Malgherida dei Ghisolieri e piaciutagli sommamente, non altrimenti che un giovinetto quelle nel maturo petto ricevette, in tanto che a lui non pareva quella notte ben riposare che il dì precedente veduto non avesse il vago e dilicato viso della bella donna; e per questo incominciò a continuare, quando a piè e quando a cavallo secondo che più in destro gli venia, la via davanti alla casa di questa donna ... Per la qual cosa la loro reina piacevolemente disse:– Omai, care compagne, niuna cosa resta più a fare al mio reggimento per la presente giornata se non darvi reina nuova, la quale di quella che è a venire, secondo il suo giudicio, la sua vita e la nostra a onesto diletto disponga ... Ma di spezial grazia vi cheggio un dono, il quale voglio che mi sia confermato per infino a tanto che la nostra compagnia durerà, il quale è questo: che io a questa legge non sia costretto di dover dire novella secondo la proposta data, se io non vorrò, ma qual più di dire mi piacerà ...
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Decameron (pagina 21)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E mentre che della buona notte che colei ebbe soghignando si ragionava, Pampinea, che sé allato allato a Filostrato vedea, avvisando, sì come avvenne, che a lei la volta dovesse toccare, in se stessa recatasi quel che dovesse dire cominciò a pensare; e, dopo il comandamento della reina, non meno ardita che lieta così cominciò a parlare: –Valorose donne, quanto più si parla de' fatti della fortuna, tanto più, a chi vuole le sue cose ben riguardare, ne resta a poter dire: e di ciò niuno dee aver maraviglia, se discretamente pensa che tutte le cose, le quali noi scioccamente nostre chiamiamo, sieno nelle sue mani, e per conseguente da lei, secondo il suo occulto giudicio, senza alcuna posa d'uno in altro e d'altro in uno successivamente, senza alcuno conosciuto ordine da noi, esser da lei permutate ... Fu già nella nostra città un cavaliere il cui nome fu messer Tebaldo, il quale, secondo che alcuni vogliono, fu de' Lamberti, e altri affermano lui essere stato degli Agolanti, forse più dal mestier de' figliuoli di lui poscia fatto, conforme a quello che sempre gli Agolanti hanno fatto e fanno, prendendo argomento che da altro ... Ma lasciando stare di quale delle due case si fosse, dico che esso fu ne' suoi tempi ricchissimo cavaliere, e ebbe tre figliuoli, de' quali il primo ebbe nome Lamberto, il secondo Tedaldo e il terzo Agolante, già belli e leggiadri giovani, quantunque il maggiore a diciotto anni non aggiugnesse, quando esso messer Tebaldo ricchissimo venne a morte e loro, sì come a legittimi suoi eredi, ogni suo bene e mobile e stabile lasciò ...
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Decameron (pagina 37)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... postami sopra uno de' lor cavalli, mi menarono a uno monastero di donne secondo la lor legge religiose; e quivi, che che essi dicessero, io fui da tutte benignissimamente ricevuta e onorata sempre, e con gran divozione con loro insieme ho poi servito a san Cresci in Valcava, a cui le femine di quel paese voglion molto bene ... Saliti adunque sopra una nave, dopo più giorni pervenimmo a Baffa: e quivi veggendomi pervenire, né persona conoscendovi né sappiendo che dovermi dire a' gentili uomini che a mio padre mi volean presentare, secondo che loro era stato imposto dalla veneranda donna, m'apparecchiò Idio, al quale forse di me incresceva, sopra il lito Antigono in quella ora che noi a Baffa smontavamo; il quale io prestamente chiamai, e in nostra lingua, per non essere da' gentili uomini né dalle donne intesa, gli dissi che come figliuola mi ricevesse ... Egli prestamente m'intese: e fattami la festa grande, quegli gentili uomini e quelle donne secondo la sua povera possibilità onorò, e me ne menò al re di Cipri, il quale con quello onore mi ricevette e qui a voi m'ha rimandata che mai per me raccontare non si potrebbe ... Delle quali cose se io volessi a pien dire ciò che essi mi dissero, non che il presente giorno ma la seguente notte non ci basterebbe: tanto solamente averne detto voglio che basti, che, secondo che le loro parole mostravano e quello ancora che io n'ho potuto vedere, voi vi potete vantare d'avere la più bella figliuola e la più onesta e la più valorosa che altro signore che oggi corona porti ...
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Decameron (pagina 57)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Ora avvenne che, essendo il tempo caldo e molte brigate di donne e di cavalieri, secondo l'usanza de' napoletani, andassero a diportarsi a' liti del mare e a desinarvi e a cenarvi, Ricciardo, sappiendo Catella con sua brigata esservi andata, similmente con sua compagnia v'andò e nella brigata delle donne di Catella fu ricevuto, faccendosi prima molto invitare quasi non fosse molto vago di rimanervi ... Ma ora, forse aspettando tempo quando ha creduto che io abbia men di sospetto, mostra di volere fare a me quello che io dubito che egli non tema che io facessi a lui, cioè di volere al suo piacere avere la donna mia; e per quello che io truovo, egli l'ha da non troppo tempo in qua segretissimamente con più ambasciate sollecitata, le quali io ho tutte da lei risapute, e ella ha fatte le risposte secondo che io l'ho imposto ... ” Catella, udendo questo, senza avere alcuna considerazione a chi era colui che gliele dicea o a' suoi inganni, secondo il costume de' gelosi subitamente diede fede alle parole, e certe cose state davanti cominciò a attare a questo fatto; e di subita ira accesa, rispose che questo farà ella certamente, non era egli sì gran fatica a fare, e che fermamente, se egli vi venisse, ella gli farebbe sì fatta vergogna, che sempre che egli alcuna donna vedesse gli si girerebbe per lo capo ... Questa, secondo l'amaestramento di Ricciardo, acconciò la buona femina e fecevi entro un letto, secondo che poté il migliore, nel quale Ricciardo, come desinato ebbe, si mise e cominciò a aspettar Catella ...
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Decameron (pagina 173)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E essendo già vicino alla sua fine il mangiare, avendo egli prima alla donna detto quello che di fare intendeva e con lei ordinato il modo che dovesse tenere, così cominciò a parlare: “Signori, io mi ricordo avere alcuna volta inteso in Persia essere, secondo il mio iudicio, una piacevole usanza, la quale è che, quando alcuno vuole sommamente onorare il suo amico, egli lo 'nvita a casa sua e quivi gli mostra quella cosa, o moglie o amica o figliuola o che che si sia, la quale egli ha più cara, affermando che, se egli potesse, così come questo gli mostra, molto più volentieri gli mosterria il cuor suo; la quale io intendo di volere observare in Bologna ... Vorrei io ora sapere se, tenendolsi e usando i suoi servigi, il suo signore si può a buona equità dolere o ramaricare del secondo, se egli raddomandandolo rendere nol volesse ... Costui, commendata primieramente l'usanza di Persia, disse sé con gli altri insieme essere in questa opinione, che il primo signore niuna ragione avesse più nel suo servidore, poi che in sì fatto caso non solamente abandonato ma gittato l'avea, e che per li benifici del secondo usati giustamente parea di lui il servidore divenuto, per che, tenendolo, niuna noia, niuna forza, niuna ingiuria faceva al primiero; gli altri tutti che alle tavole erano, ché v'avea di valenti uomini, tutti insieme sé tener quello che da Niccoluccio era stato risposto ... Il cavaliere, contento di tal risposta e che Niccoluccio l'avesse fatta, affermò sé essere in quella opinione altressi, e appresso disse: “Tempo è omai che io secondo la promessa v'onori”; e chiamati due de' suoi famigliari, gli mandò alla donna, la quale egli egregiamente avea fatta vestire e ornare, e mandolla pregando che le dovesse piacere di venire a far lieti i gentili uomini della sua presenzia ...
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La divina commedia (pagina 3)
di Dante Alighieri (estratti)
... "Io sarò primo, e tu sarai secondo" ... Quivi, secondo che per ascoltare,
non avea pianto mai che di sospiri
che l'aura etterna facevan tremare;
ciò avvenia di duol sanza martìri,
ch'avean le turbe, ch'eran molte e grandi,
d'infanti e di femmine e di viri ... V Così discesi del cerchio primaio
giù nel secondo, che men loco cinghia
e tanto più dolor, che punge a guaio ... Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia:
essamina le colpe ne l'intrata;
giudica e manda secondo ch'avvinghia ...
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Il colore del tempo (pagina 23)
di Federico De Roberto (estratti)
... Il filosofo disse:—Quando non si è ancora in grado di servire gli uomini, come mai si possono servire gli Spiriti e i Genî?—Permettetemi, aggiunse il primo, che ardisca domandarvi che cosa è la morte?—Il filosofo disse:—Quando non si sa ancora che cosa è la vita, come si potrebbe conoscere la morte?» Pertanto la morale cinese non insegna ad aspettare il premio e il castigo delle azioni in un'altra vita, in un mondo migliore: i buoni, i laboriosi, i saggi, sono premiati in terra dall'affezione dei parenti, dalla devozione degli amici, dal rispetto dei concittadini, dalla soddisfazione della loro propria coscienza; e così pure in terra sono puniti i cattivi: chi uccide provoca la vendetta, chi è ingordo di lucro è disprezzato, e chi non adempie i propri doveri non avrà mai posto fra gli uomini superiori, non potrà mai istruire e governare gli altri uomini, che è, secondo i Cinesi, il massimo premio del lavoro, dello studio e della virtù ... Secondo noi, in tutta la natura si combatte per l'esistenza; i Cinesi, quantunque vedano che gli esseri si nutriscono divorandosi scambievolmente, affermano tuttavia che non si fanno male tra loro ... La lotta per l'esistenza, il cozzo degli elementi sono, secondo i Mandarini, accidenti che non infirmano le grandi armonie della vita e della natura ... Mencio arriva sino a classificare le industrie secondo il bene o il male che i loro prodotti fanno agli uomini ...
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Il colore del tempo (pagina 26)
di Federico De Roberto (estratti)
... Cervantes parla d'una proposta, secondo la quale ogni Spagnuolo dovrebbe essere obbligato a digiunare una volta il mese, ed a versare il prodotto di questa economia nel tesoro reale ... Secondo Grozio, l'Inquisizione aveva fatto laggiù centomila vittime ... Secondo i rapporti dello stesso governatore, nella provincia di Matanzas cinquantamila persone muoiono di fame e di miseria, centodiecimila in quella di Santa Clara, centotrentacinquemila in quella dell'Avana, ottantacinquemila in quella di Pinar del Rio; totale: trecentottantamila ...
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Il conte di Carmagnola (pagina 5)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... FINE DELL'ATTO SECONDO CORO S'ode a destra uno squillo di tromba; A sinistra risponde uno squillo: D'ambo i lati calpesto rimbomba Da cavalli e da fanti il terren ... PRIMO COMMISSARIO Ma pensaste abbastanza? IL CONTE E che! Sì nuova Dunque mi giunge una vittoria? E parvi Che questa gioia mi confonda il core Tanto che il primo mio pensier non sia Per ciò che resta a far? SCENA II IL SECONDO COMMISSARIO e detti ... SECONDO COMMISSARIO Signor, se tosto Non correte al riparo, una sfacciata Perfidia s'affatica a render vana Sì gran vittoria; e già l'ha fatto in parte ... IL CONTE Come? SECONDO COMMISSARIO I prigioni escon del campo a torme; I condottieri ed i soldati a gara Li mandan sciolti, né tenerli puote Fuor che un vostro comando ... IL CONTE Un mio comando? SECONDO COMMISSARIO Esitereste a darlo? IL CONTE È questo un uso Della guerra, il sapete ... SECONDO COMMISSARIO ...
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Il conte di Carmagnola (pagina 6)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... SECONDO COMMISSARIO Signor, Venezia in voi si fida; in voi Vede essa un figlio; e quanto all'util suo, Alla sua gloria può condur, s'aspetta Che si faccia da voi ... SECONDO COMMISSARIO Ebben, che non potete in questo campo? IL CONTE Quel che chiedete: un uso antico, un uso Caro ai soldati violar non posso ... SECONDO COMMISSARIO Voi cui nulla resiste, a cui sì pronto Tien dietro ogni voler, sì ch'uom non vede Se per amore o per timor si pieghi, Voi non potreste in questo campo, voi Fare una legge, e mantenerla? IL CONTE Io dissi Ch'io non potea: meglio or dirò: nol voglio ... — Soldati! SECONDO COMMISSARIO Ma ... SECONDO COMMISSARIO Che dite! SCENA III I PRIGIONI,fra i quali PERGOLA figlio, e detti IL CONTE (ai Prigioni) ... SECONDO COMMISSARIO (dopo qualche silenzio) ... SECONDO COMMISSARIO Ma che rispose? PRIMO COMMISSARIO Ei vuole Assicurarsi delle rocche ... SECONDO COMMISSARIO Cauto ad un tratto è divenuto — e dopo Una vittoria ... SECONDO COMMISSARIO Ma — l'ha poi detto il suo segreto? E questo Motivo ond'egli accontentar vi volle, Vi parve il solo suo motivo — il vero? PRIMO COMMISSARIO Nol so, non vi badai, tempo non ebbi Che di pensar ch'io mi trovava innanzi Un temerario, e ch'io sentia parole Inusitate ai pari nostri SECONDO ...
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Il conte di Carmagnola (pagina 7)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... SECONDO COMMISSARIO Teniamo Questo sospetto: il suo contegno, i nostri Accorgimenti il faran chiaro in breve, O ad altro almen ci guideranno ... — Che avviso è il vostro? SECONDO COMMISSARIO Avvene due? Soffrire, Dissimular, fargli querela ancora D'un'offesa che mai creder non puote Dimenticata, e insiem la strada aprirgli Di ripararla a modo suo, gradire Che ch'ei ne faccia, chiedergli soltanto Ciò che siam certi d'ottenerne; opporci Sol quanto basti a far che vera appaja Condiscendenza il resto; a dichiararsi Non astringerlo mai ... SECONDO COMMISSARIO È sempre glorioso il posto Dove si serve la sua patria, e dove Si giunge ai fini suoi ... Soldati e duci Tutti sono per lui, l'ammiran tutti, Nessun l'invidia; a sommo onor si tiene Bene obbedirlo; e in questo sol v'è gara Che ad essergli secondo ognuno aspira ... SECONDO COMMISSARIO Il siamo ...
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Il fiore (pagina 3)
di Dante Alighieri (estratti)
... XXX
L'Amante Quand' ell' ebbe il castel di guernigione Fornito sì com' egli era mestiere, Ad ogne porta mise su' portiere, De' più fidati ch'avea in sua magione: E perch'ella dottava tradigione, Mise lo Schifo in sul portal primiere, Perch'ella il sentia aspro cavaliere; Al secondo, la figlia di Ragione, Ciò fu Vergogna, che fe' gran difensa; La terza porta sì guardò Paura, Ch'iera una donna di gran provedenza; Al quarto portal, dietro da le mura, Fu messo Mala–Bocca, la cui 'ntenza Ferm' iera a dir mal d'ogne crïatura ... XXXVII
Ragione «Falsar tal saramento è san' peccato, Poi te' ciascun, secondo Dicretale, Che, se l'uon giura di far alcun male, S'e' se ne lascia, non è pergiurato ... XXXVIII
L'Amante «Ragion, tu sì mi vuo' trare d'amare E di' che questo mi' signor è reo, E ch'e' non fu d'amor unquanche deo, Ma di dolor, secondo il tu' parlare ...
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Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 14)
di Giulio Cesare Croce (estratti)
... non ho mai usato adulazione al mio Re, ma sempre consigliatolo fedelmente in ogni occasione ch'egli mi ha chiamato, parlando liberamente secondo che io l'ho inteso, e non altrimente ... E così, fatto donare a Sier Cerfoglio cinquanta ducati, lo licenziò; poi, secondo che il Magno Alessandro conservò fra le più care e preciose gioie l'Iliade d'Omero, così esso fece riporre il detto testamento fra le sue più ricche e pregiate gemme; poi cominciò a fare instanza che si trovasse dove fosse il suo figliuolo Bertoldino e la Marcolfa sua madre e che si conducessero alla città, che per ogni modo gli voleva appresso di lui, per memoria del detto Bertoldo; e così espedì alquanti cavalieri che l'andassero a cercare per quei monti e boschi vicini e che non tornassero a lui se non gli avevano con essi ...
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Marocco (pagina 48)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Ma bella, malgrado i trent’anni: un visetto pieno, due occhi a mandorla, velati di lunghe ciglia e languidissimi; un nasino un po’ rivolto in su; una boccuccia rotonda, secondo l’espressione dei poeti moreschi, come un anello; e un corpicino di silfide di cui il vestito sottile metteva in evidenza le curve molli e gentili ... * * * Ieri siamo stati a pranzo dal Gran Visir Taib Ben Iamani, soprannominato Boascerin, che significa, secondo alcuni, vincitore al gioco della palla, e secondo altri, padre di venti figli: gran vizir, però, non d’altro che di titolo, per aver occupato quella carica suo padre sotto il regno del precedente Sultano ...
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Storia di un'anima (pagina 2)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... SECONDO ... SECONDO ... È questa sola? (al secondo) ... Voi non me la toccherete! SECONDO ... SECONDO ...
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