Libri sangue

Libri su sangue, con la parola sangue

Confessioni di un Italiano (pagina 32)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Parla parla, sangue di galera! — urlò la Contessa facendomisi questa volta addosso con ambe le mani uncinate come gli artigli d'una gatta ... Io lo lasciava fare, come appunto se fossi un morto; ma quando poi fu partito, e al lume della lucernetta deposta da lui in un cantone vidi le muraglie sgretolate e il soffittaccio sghembato in quel buco da gatti, la disperazione di non essere nella stanza bianca ed allegra della Pisana mi riprese con tal violenza che mi dava pugni e unghiate nella fronte e non fui contento se prima non mi vidi le mani rosse di sangue ... — Sangue, sangue; sei tutto insanguinato! ...
Confessioni di un Italiano (pagina 179)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Fu quella l'unica volta ch'io godetti barbaramente di veder il sangue dei miei simili spillar dalle vene, e i loro corpi sanguinosi ammucchiarsi boccheggianti e ferirsi l'un l'altro nelle convulsioni dell'agonia ... La folla urlava frenetica e si saziava di sangue; già taluni più arditi s'erano impadroniti delle lance; ogni scampo era intercetto; l'ultimo di quegli sciagurati venne ad infilzarsi da sé nella mia baionetta; e subito cento mani rabbiose mi contesero lo schifoso trofeo ... L'allegra vita meridionale riprendeva come niente fosse le sue gioconde abitudini a venti passi da quel piazzale ove il sangue correva ancora, e venti o trenta cadaveri aspettavano la sepoltura ...
Confessioni di un Italiano (pagina 247)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Felice me che non m'ingroppai nei legami insolubili dell'orgoglio, ma rispettai la giustizia nella stessa ingiustizia, preferendo di nutrirmi col pane del pentimento piuttostoché col sangue dei fratelli! ... Queste furono le parole che volsi fremendo a me stesso; e mentre tumultuavano sitibondi di sangue i consigli dell'ira, l'umiltà del pentimento volse i miei passi alla fuga ... E quando i fratelli leggeranno in lettere di sangue le virtù del fratello, allora s'apriranno le braccia, e sorgeranno mille voci a festeggiare il ...
La divina commedia (pagina 8)
di Dante Alighieri (estratti)

... Ma ficca li occhi a valle, ché s'approccia la riviera del sangue in la qual bolle qual che per vïolenza in altrui noccia" ... Dintorno al fosso vanno a mille a mille, saettando qual anima si svelle del sangue più che sua colpa sortille" ... Io vidi gente sotto infino al ciglio; e 'l gran centauro disse: "E' son tiranni che dier nel sangue e ne l'aver di piglio ... Così a più a più si facea basso quel sangue, sì che cocea pur li piedi; e quindi fu del fosso il nostro passo ... Da che fatto fu poi di sangue bruno, ricominciò a dir: "Perché mi scerpi? non hai tu spirto di pietade alcuno? Uomini fummo, e or siam fatti sterpi: ben dovrebb'esser la tua man più pia, se state fossimo anime di serpi" ... Come d'un stizzo verde ch'arso sia da l'un de'capi, che da l'altro geme e cigola per vento che va via, sì de la scheggia rotta usciva insieme parole e sangue; ond'io lasciai la cima cadere, e stetti come l'uom che teme ...
La divina commedia (pagina 16)
di Dante Alighieri (estratti)

... Noi discendemmo il ponte da la testa dove s'aggiugne con l'ottava ripa, e poi mi fu la bolgia manifesta: e vidivi entro terribile stipa di serpenti, e di sì diversa mena che la memoria il sangue ancor mi scipa ... E ïo al duca: "Dilli che non mucci, e domanda che colpa qua giù 'l pinse; ch'io 'l vidi uomo di sangue e di crucci" ... Lo mio maestro disse: "Questi è Caco, che, sotto 'l sasso di monte Aventino, di sangue fece spesse volte laco ...
La divina commedia (pagina 37)
di Dante Alighieri (estratti)

... Mentre che la gran dota provenzale al sangue mio non tolse la vergogna, poco valea, ma pur non facea male ... O avarizia, che puoi tu più farne, poscia c'ha' il mio sangue a te sì tratto, che non si cura de la propria carne? Perché men paia il mal futuro e 'l fatto, veggio in Alagna intrar lo fiordaliso, e nel vicario suo Cristo esser catto ... "Nel tempo che 'l buon Tito, con l'aiuto del sommo rege, vendicò le f¢ra ond'uscì 'l sangue per Giuda venduto, col nome che più dura e più onora era io di là", rispuose quello spirto, "famoso assai, ma non con fede ancora ...
La divina commedia (pagina 64)
di Dante Alighieri (estratti)

... Quelli ch'usurpa in terra il luogo mio, il luogo mio, il luogo mio che vaca ne la presenza del Figliuol di Dio, fatt'ha del cimitero mio cloaca del sangue e de la puzza; onde 'l perverso che cadde di qua sù, là giù si placa" ... Poi procedetter le parole sue con voce tanto da sé trasmutata, che la sembianza non si mutò piùe: "Non fu la sposa di Cristo allevata del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, per essere ad acquisto d'oro usata; ma per acquisto d'esto viver lieto e Sisto e Pïo e Calisto e Urbano sparser lo sangue dopo molto fleto ... In vesta di pastor lupi rapaci si veggion di qua sù per tutti i paschi: o difesa di Dio, perché pur giaci? Del sangue nostro Caorsini e Guaschi s'apparecchian di bere: o buon principio, a che vil fine convien che tu caschi! Ma l'alta provedenza, che con Scipio difese a Roma la gloria del mondo, soccorrà tosto, sì com'io concipio; e tu, figliuol, che per lo mortal pondo ancor giù tornerai, apri la bocca, e non asconder quel ch'io non ascondo" ...
Fermo e Lucia (pagina 49)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... I mezzi d'impunità erano allora varj ed infiniti; la frequenza dei delitti ne aveva diminuito il ribrezzo e la vergogna: gli animi erano avvezzi ed allevati per dir così nel sangue: da questi fatti era nato un pervertimento quasi generale nelle idee, e allo stesso tempo la perversità delle idee rendeva quei fatti più comuni, e più tollerati ... Ora queste leggi dell'onore erano in allora molto draconiane; e domandavano sangue per molti casi; senza che questo onore così delicato si stimasse poi offeso, se per necessità, il sangue si fosse dovuto versare a tradimento, o per mano di sicarj ... Ne veniva di conseguenza che gli omicidj erano molto frequenti, che uno commesso diveniva causa di un altro, e così all'infinito, e che l'orrore al sangue si diminuiva con l'abitudine, anche negli uomini che non erano sanguinarj, e che si era formato come un sentimento universale che una certa misura di animosità, di crudeltà e di delitti fosse una condizione necessaria inevitabile della società; chi avesse detto che quello era un male temporario, e speciale sarebbe stato deriso come un ottimista, un utopista, un sognatore metafisico: appena uno si sarebbe degnato di rispondergli: «gli uomini sono sempre stati e saranno sempre così» ...
Fior di passione (pagina 12)
di Matilde Serao (estratti)

... Fu allora solo, che la pallida Alfonsina dagli occhi cisposi, si decise a sputare quel po' di sangue roseo che le rimaneva nelle vene e partì un anno dopo di lui ... Eppure, in questa lunga agonia, io non posso morire; dalla febbre il mio sangue si rinnovella, dalla tortura le mie fibre si disseccano, ma si rinvigoriscono dall'incitamento; la forza dei miei nervi si raddoppia ... Era una donna di mezza statura, col volto pallido e allungato, sciupato dall'età, dalle sofferenze; ma in quel volto consumato ardevano gli occhi neri, bruciavano di sangue le labbra ... Si pose subito a ridere con le sue labbra di sangue; io in un palco dirimpetto a lei, imitandola, guardai sfacciatamente la folla, e risi, risi sempre ...
Giambi ed Epodi (pagina 2)
di Giosuè Carducci (estratti)

... China su 'l pio mister che si consuma, China il tuo viso tristo: Di sangue, mira, il tuo calice fuma; E non è quel di Cristo ... Ahi, d'italiche vene è sangue schietto, Nobile sangue e caro! E una stilla ve n'ha pur di quel petto Che queste donne amâro; Queste donne che dièro a' tuoi decreti Umile il cuor, l'orecchio Prono; e pregaron anche in lor secreti Per te, feroce vecchio! Io, per le grige chiome de la madre E per le chiome bionde De la sposa che sciolte or sotto l'adre Pieghe un sol vel confonde; Io, per Gesù che a gli uccisor compianse; Io, per le donne sante, Maddalena che amò, Maria che pianse, O vecchio sanguinante; Te ch'oro e ferro e bronzo mendicando Te ne vai per la terra, Che gridi contro a la tua patria il bando De l'universa guerra; Te che il lor sangue chiedi con parole Soavi a' fidi tuoi, Ed il sangue di chi re non ti vuole Ferocemente vuoi; Te da la pietà che piange e prega ... Ahi, come punto da mortifer angue, Ahi, di veleno il cor ferve e ribolle! Fumate ancor d'invendicato sangue, Romane zolle! O forti di Bologna, a voi la fuga De' nemici irraggiava il guardo estinto; E, mentre posa ed il sudor s'asciuga, – Abbiamo vinto – Disse, chinato sopra il sen trafitto Del compagno, il compagno ... Da gli odi fiamma d'olocausti santi, Da i vapori del sangue alito pio Sale: o martire plebe, a te davanti Folgora Dio ... Il tuo sangue a la patria oggi: a la legge Il sangue e il pan domani ... Ma quei che a te niegan la patria, quelli Che per sangue e sudor ti dànno oltraggio, Ne' giorni del conflitto orridi e belli, Quando al gran raggio De l'estate si muore e incontro al rombo De' cannoni le picche ondanti vanno E co' le pietre si risponde al piombo, Ove, ove stanno? Oh qui non le tediose alme trastulla De' giuochi la vicenda e de le dame! La santa Libertà non è fanciulla Da poco rame; Marchesa ella non è che in danza scocchi Da' tondeggianti membri agil diletto, Il cui busto offre il seno ed offron gli occhi Tremuli il letto: Dura virago ell'è, dure domanda Di perigli e d'amor pruove famose: In mezzo al sangue de la sua ghirlanda Crescon le rose ...
Giambi ed Epodi (pagina 3)
di Giosuè Carducci (estratti)

... Gracco, la plebe tua straniere valli Ari a un suo cenno; e tu curva la schiena, Sangue Cornelio, e a' senator da' gialli Crin la via mostra che a la curia mena ... Ma tu co 'l pugno di peccati onusto Calchi a terra quei capi, empio signor, E sotto al sangue del paterno busto De le tenere vite affoghi il fior ... Stringili al petto, grida – Io del ciel messo Sono a portar la pace, a benedir – E sentirai dal giovanile amplesso Nuovo sangue a le tue vene fluir ... III Meglio così! Sangue dei morti, affretta I rivi tuoi vermigli E i fati; al ciel vapora, e di vendetta Inebria i nostri figli ... O monti al ciel ribelli, Isole e voi ne l'oceàn fiorenti Di boschi e di vascelli; E tu che inciampi, faticosa ancella, Europa, in su la via; E tu che segui pe' i gran mar la stella Che al Penn si discovria; E voi che sotto i furiosi raggi Serpenti e re nutrite, Africa ed Asia, immani, e voi selvaggi, Voi, pelli colorite; E tu, sole divino: ecco l'onesto Veglio, rosso le mani Di sangue e 'l viso di salute: è questo L'angel de gli Sciuani ... Splende la face, e il sangue pio l'avviva; Splende siccome un sole: Sospiri il vento, e su l'antica riva Cadrà l'orrenda mole ... Vanni Fucci in faccia a Dio rubava Con la bestemmia in bocca e in fronte il riso, Ribadito di serpi egli squadrava Da l'inferno le fiche al paradiso: Il poco pan che del suo pianto lava Ed è nel sangue de' suoi figli intriso Voi rubate a la patria, e poi con brava Lingua sputate a lei virtù su 'l viso ... III Da le tombe del pian che aprile infiora E da i monti che batte il verno immite E da quelle che il mar cuopre e colora, Morti d'Italia, venite, venite! Mirate, o morti: il sangue vostro irrora, Ricadendo aureo nembo, a lor le vite; Empie a' lenoni il ventre e rincolora Le rose a' ludi de l'amor sfiorite ...
Giambi ed Epodi (pagina 4)
di Giosuè Carducci (estratti)

... IX VIA UGO BASSI Quando porge la man Cesare a Piero, Da quella stretta sangue umano stilla: Quando il bacio si dan Chiesa e Impero, Un astro di martirio in ciel sfavilla ... Allor che Italia dal giaciglio sorse Giovenilmente e libertà chiedea, Lei lo zel d'Ugo martire precorse E poi co 'l sangue suggellò l'idea ... XI LA CONSULTA ARALDICA Cercate pur se il pio siero che stagna Nel cor d'un paolotto ignoto al dì, Da i reni d'un ladron de l'Alemagna Sangue cavalleresco un giorno uscì, Se ne la tabe che da gli avi nacque E strugge ai figli l'ultimo polmon Vive la colpa d'una rea che piacque Adultera latina al biondo Otton ... Deh dite: quante belve a cui le spade Affondar ne la carne era virtù, Quanti marchesi che assalian le strade, Quanti mitrati che vendean Gesù, Quanti storici gradi di peccato Occorron dunque, dite in vostra fé Per poter la camicia di bucato Porger la mane al dormiglioso re? Per quante aule di barbari signori Vigilate dal pubblico terror Bisogna aver contaminato i cuori Ed i ginocchi, e quante volte ancor Rinnegata la misera latina Patria e del suo comun le libertà, Per poter di diritto a la regina Tener la coda quando a messa va? Oh non per questo dal fatal di Quarto Lido il naviglio de i mille salpò, Né Rosolino Pilo aveva sparto Suo gentil sangue che vantava Angiò ... De' nostri morti in su le fosse erbose Pasce il crociato belga il suo destrier: Il vostro sangue, o eroi, nudrì le rose Di tiranni lascivi a l'origlier ... Tinto del proprio e del fraterno sangue Giovanni, ultimo amore De la madre, nel seno almo le langue, Caro italico fiore ...
Giambi ed Epodi (pagina 7)
di Giosuè Carducci (estratti)

... Là il vino, la luce, la nota che freme, Ne i nervi, nel sangue risveglian l'ardor: Qui trema a la luna con l'aura che geme Lo stelo riarso d'un pover fior ... Veniano i giovinetti e le donzelle A inginocchiarsi con l'infamia in man, E del suo bruto sangue un volgo imbelle Murò il parco de' cervi al re cristian ... Così la eredità vecchia di Troia Potei raccapezzare A frusto a frusto, via tra una pedata E l'altra, su bel bello: Il sangue non è acqua; e m'ha educata Nicolò Machiavello ...
Il conte di Carmagnola (pagina 5)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Già di mezzo sparito è il terreno; Già le spade rispingon le spade; L'un dell'altro le immerge nel seno; Gronda il sangue; raddoppia il ferir ... Questa terra fu a tutti nudrice Questa terra di sangue ora intrisa, Che natura dall'altre ha divisa, E ricinta con l'alpe e col mar ... — Ahi sventura! sventura! sventura! Già la terra è coperta d'uccisi; Tutta è sangue la vasta pianura; Cresce il grido, raddoppia il furor ... Stolto anch'esso! Beata fu mai Gente alcuna per sangue ed oltraggio? Solo al vinto non toccano i guai; Torna in pianto dell'empio il gioir ...
Il ponte del Paradiso (pagina 41)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

...  — Livia si morse le labbra a sangue ... Ma ella non era più in tempo per dare indietro; e del resto, a qual pro? Non era meglio finirla una volta, e per sempre, anzichè dibattersi vanamente tra gl'impeti della gelosia furibonda e dell'ira impossente? — C'è un involtino di lettere; — rispose, con voce mezzo soffocata da un tuffo di sangue alla gola; — lettere del tuo cavalleresco Aldini ... Apriva buste, e le gittava sul tappeto, scorreva foglietti e cartoncini, che si venivano l'un dopo l'altro spiegazzando tra le sue dita convulse; ruggiva, intanto, con la schiuma alla bocca e gli occhi iniettati di sangue ... Non macchierò le mie mani nel sangue di una donna ...
Intrichi d'amore (pagina 23)
di Torquato Tasso (estratti)

... Come stanno così bagnate? Ohimè! Le mani me si tingono di sangue: che sangue è questo? MAGAGNA Signor, è sangue ... è sangue, Signore ... E così, per buona sorte è sangue ... FLAMINIO Io so molto bene che è sangue ...
L'Olimpia (pagina 8)
di Giambattista Della Porta (estratti)

... poco di sangue ... Sangue ah? ne ho poco e buono; se soverchia a te, vattene ad un barbiero che con poca spesa te ne caverá quanto vuoi ... Mondo traverso, perché non vieni qua ora? ché ti romperei la testa e ti cavarei col sangue l'anima: tif, taf ... O Sennia madre, ché l'odor del sangue mi ti fa conoscere per madre! SENNIA ...
La favorita del Mahdi (pagina 49)
di Emilio Salgari (estratti)

... La caduta, la perdita del sangue e lo sfinimento l'avevano fatto svenire ... Omar e Fathma nell'udire quell'atroce comando, sentirono raggrinzarsi le carni e gelare il sangue nelle vene dallo spavento ... Atterrati, legati, percossi a sangue, colle vesti a brandelli, i due disgraziati, malgrado le disperate loro grida e i loro contorcimenti furono trascinati sul rogo e legati saldamente al tronco della palma ... Cadde su di un banco col volto inondato di sangue ... Il guerriero partì come una freccia e cinque minuti dopo ritornava conducendo tre magnifici cavalli Abù-Rof puro sangue, bardati e carichi di ...
La favorita del Mahdi (pagina 74)
di Emilio Salgari (estratti)

... Il sangue colava, ma l'operatore continuava a tagliare imperturbabilmente ... I piccini troveranno alimento nel sangue, ingrandiranno e si costruiranno una specie di nicchia fra la pelle e la carne ... —E guarirà? —No, deperirà lentamente, lentamente, a meno che non trovi un uomo tanto abile che gli estragga questi terribili succhiatori di sangue, il che non è probabile ... —E non te lo ha dato vivo? —Ma colla morte nel sangue ...
La favorita del Mahdi (pagina 78)
di Emilio Salgari (estratti)

... avere innestato nel mio sangue la morte!… Guarda, mostro, in quale orribile stato mi hai ridotto, guarda questi tumori sotto i quali nascondonsi orribili vermi che succhiano il mio sangue, che rodono lentamente le mie carni, che mi stremano, che mi ischeletriscono?… Ah! Notis! Notis! ti sei ben vendicato! Un singhiozzo sollevò il deturpato petto dell'infelice ... Una grossa lagrima, una di quelle lagrime amare che erompono da un cuore straziato, a quel modo che il sangue zampilla da una profonda ferita, si sospese alle sue ciglia e rotolò silenziosamente giù per le incavate gote ... —Abd-el-Kerim, disse con voce alterata, potrei farti morire lentamente fra le più atroci torture, potrei farti uscire il sangue dalle vene goccia a goccia, eppure non lo faccio perchè ho ancora la speranza che noi un dì ritorneremo amici, anzi… —Taci! esclamò l'arabo, che lesse il suo pensiero ... Abd-el-Kerim piombò giù come se il sangue gli fosse improvvisamente cessato di circolare ...
La spada di Federico II
di Vincenzo Monti (estratti)

... A voi dunque, valorosi duci e soldati del grande Napoleone, io consacro a buon titolo questi versi dalla militare virtù vostra ispirati e dai campi di Marengo e di Austerlitz, ove già vostro bardo sto intrecciando corone degli allori colà mietuti, io corro per diporto a raccogliervi qualche fronda di quelli di Iena, finchè sono ancor caldi del sangue dell'inimico ... Era del guanto marzial vestita La terribile mano, e si vedea Sangue uscirne a gran gocce; e tosto udita Fu roca orrenda voce che dicea: — Chi sei che al brando mio porti l'ardita Destra? — E il brando di forza a sè traea; E un fremer si sentía di rotte e cupe Voci, qual vento in cavernosa rupe ... Bieca allor la grand'ombra il guardo gira Sul pugnato suo regno: ed ahi! che mira? Di prusso sangue dilagate e nere Mira di Iena le funeste valli, E le sue sì temute armi e bandiere E i vantati non mai vinti cavalli Fulminati o dispersi, e prigioniere Gir le falangi, e i bellici metalli Su meste rote con le bocche mute Cigolando seguirle in servitute ... Spinge l'Elba atterrite e rubiconde Al mar le spume; e il mar le incalza al lido Anglo muggendo, e su le torbid'onde Gl'invía del sangue sì mal compro il grido ...
La spada di Federico II (pagina 2)
di Vincenzo Monti (estratti)

... Ma per lungo tratto Nube vidi tremenda che coperse Il germanico cielo esterrefatto; E questo tuono mi feriva: — Avara Regal semenza, a vender sangue impara ... — Questo è dunque, dicean le generose Tremole teste de' vegliardi eroi, Questo è il ferro a cui tutta un dì s'oppose L'ira d'Europa e si pentì dappoi? Questa l'arme fatal che fea spumose Del nostro sangue le campagne? E noi, Illustri avanzi del tuo sdegno, or scinta Te qui vediamo e la tua luce estinta? Ma, se trofeo cadesti, o forte spada, D'una spada maggior che aprir ferita Sa più profonda, non verrà che cada Mai la fama al tuo lampo partorita ...
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 4)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)

... Tutto intendo, ma queste streghe son forse d'un'altra sorte, e di natura diversa, perchè si dice che queste bevono il sangue de' bambini, e non che gli munghino le lor poppe in bocca; onde disse colui, [Ovidio] Volan' di notte, e i pargoletti figli Guastano in culla a le nutrici assenti, Gli ingordi petti empiendo e i crudi menti Del sangue nostro tinti, e i fieri artigli ... E che queste cose siano state osservate in fino al tempo degli eroi, mi muovono a crederlo quei versi: Venner di Proca drento a l'ampio tetto, Di poco nato il figlio ivi trovaro Lasciato loro in preda, e 'l miser petto Votar di sangue, empiendo il ventre avaro ... [Ovidio] Non ti pare egli che quei versi, tanto diversi in fra di loro, dimostrino ancora la natura diversa e contraria delle streghe? Quelli si poteva giudicare che fussino uccelli amorevoli, facendo l'uffizio della balia, e questi altri si può dire che siano molto nocevoli, che, bevuto il sangue de' fanciulli, gli facciano morire ...
La trovatella di Milano (pagina 2)
di Carolina Invernizio (estratti)

... La moglie che se lo vide cadere ai piedi, non si abbandonò ad atti di dolore, di disperazione: inginocchiatasi, baciò con rispetto quella fronte crivellata di palle, tolse dal collo del morto una sciarpa inzuppata di sangue, che nascose in seno, poi sorse animosa, ricominciando a combattere ... Tuttavia non si scompose e malgrado il sangue che le pioveva sul collo e sulle mani, continuò il suo pietoso ufficio ... Durante le cinque giornate, Annetta non posò mai le armi; ma allorquando gli Austriaci ebbero provato invano il ferro ed il fuoco contro la città protetta da un santo diritto; quando tanto peso di forza brutale, dovette cedere alla generosa audacia, all'eroismo dei prodi milanesi, che con tanto sangue pagavano la loro libertà; la coraggiosa popolana, affranta dalle fatiche, spossata da lungo digiuno, si ritrasse alla sua abitazione, in una di quelle poche case di Porta Tosa, che non erano state completamente devastate dalle fiamme e dal saccheggio ... Era giunta sul pianerottolo e dinanzi al suo uscio, stesa nel vano, eravi una bambina di forse due anni o poco più, di una bellezza angelica, vestita di bianco, ma tutta bruttata di sangue, immobile, cogli occhi chiusi, come se fosse morta ... Ma per quanto s'informasse, mettesse in moto vicini ed amici, non potè trovare alcuna traccia dei parenti di quella fanciullina, nè giunse mai a sapere da chi fosse stata posta sulla soglia del suo uscio e da chi provenisse quel sangue, dal quale aveva aspersi i candidi abitini ...
La trovatella di Milano (pagina 11)
di Carolina Invernizio (estratti)

... Ed era per quell'uomo che ella aveva sacrificato gioventù, bellezza, avvenire, che aveva ingannata una madre, si era resa un oggetto di dispregio per tutti?… Una nube di sangue le velò gli occhi ... Diego era stato colpito in mezzo al petto e cadde colla faccia riversa al suolo, vomitando un rivo di sangue, che spruzzò sugli abiti e fin sulle mani di Maria… Ella non sembrò provarne alcun ribrezzo: colla bocca increspata, gli occhi accesi, guardava lo sciagurato che si dibatteva nelle ultime convulsioni ... Ad un tratto dall'apertura della camicia, in mezzo al sangue, del quale tutta s'imbrattava, scorse una microscopica catenella d'oro, alla quale era attaccata una chiavicina ritorta ...
Mattinate napoletane (pagina 16)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)

... Accostò alla ferita le labbra e succhiò, rigettando il sangue e il veleno, forbendosi le labbra bianche col gran moccichino scuro a quadroni ... L'orrore era grande, e il sangue!… Quanto sangue laggiù, tra i cocci e i rifiuti, nel fango, su per la nera poltiglia luccicante!… Arrivò un medico, arrivarono le guardie, il pretore, un delegato, curiosi d'ogni parte ... Oggi doveva arrivare il marinaio… LE BEVITRICI DI SANGUE Dalle sette e mezzo della mattina fino alle dieci la carneficina delle vacche, al macello di Poggioreale, si compie tra uno strano affollamento di bevitrici di sangue, dura tra i desideri sanguinosi delle anemiche, delle clorotiche, delle povere fanciulle sbiancate in faccia come la cera ... Dopo bevuto il caldo sangue spicciato dalle carotidi incise, si passa in una stanzaccia nuda e sporca e lì si sciacquano le coraggiose bocche femminili e le mani insanguinate ...
Mattinate napoletane (pagina 17)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)

... Il sangue scorre d'ogni parte e inonda il pavimento ... I garzoni s'accovacciano, radunano con le mani il sangue a pezzi già quasi coagulato, riempiscono scodelle di ferro e queste rovesciano nelle botti preparate in un angolo ... Annusano il sangue e si volgono intorno ... Attaccate per le corna ai pali dei cavalletti enormi, alle forche bruttate di sangue rappreso, continuano a dondolare la testa inquieta, lasciando mescolare al sangue, per terra, i fili argentei della bava, ond'hanno tutto umido il muso ... Ma prima, appena l'animale piega le gambe e si rovescia sul dosso, il fornisore di sangue, scalzo, sguazzanti i piedi nel sangue, accosta alla viva fontanella il bicchiere e, correndo, lo porta alla fanciulla anemica ... E costei beve d'un subito fino all'ultimo gocciolo, e le labbra e il mento le si dipingono d'un rosso fortissimo, e le dita si sporcano, e gli anellini luccicano tra il sangue gocciante ... Son quelle che ieri han bevuto, fortemente, il sangue vivo vivo ...
Novelle rusticane (pagina 25)
di Giovanni Verga (estratti)

... - A te, prete del diavolo! che ci hai succhiato l'anima! - A te, ricco epulone, che non puoi scappare nemmeno, tanto sei grasso del sangue del povero! - A te, sbirro! che hai fatto la giustizia solo per chi non aveva niente! - A te, guardaboschi! che hai venduto la tua carne e la carne del prossimo per due tarì al giorno! E il sangue che fumava ed ubbriacava ... Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! - Ai galantuomini! Ai cappelli! Ammazza! ammazza! Addosso ai cappelli! Don Antonio sgattaiolava a casa per le scorciatoie ... - Non voleva morire, no, come aveva visto ammazzare suo padre; - strappava il cuore! - Il taglialegna, dalla pietà, gli menò un gran colpo di scure colle due mani, quasi avesse dovuto abbattere un rovere di cinquant'anni - e tremava come una foglia - Un altro gridò: - Bah! egli sarebbe stato notaio, anche lui! Non importa! Ora che si avevano le mani rosse di quel sangue, bisognava versare tutto il resto ... Era il sangue innocente ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 5)
di Emilio De Marchi (estratti)

... A questo si aggiunse che il primo sfregio lungo qualche centimetro andasse a cadere proprio sull'occhio del deputato, un dito sopra il ciglio, in modo che il sangue, spruzzando come da un fontanile, gl'innondò la faccia, rigandola come una maschera e togliendogli la vista ... Il sangue, cadendo e dilatandosi nella stoffa della manica bianca di bucato, si sparse in grandi macchie che fecero comparire il danno più grave che non fosse ... Il petto di Massimo, messo a nudo, uscì tutto a chiazze di sangue ... Mentre il dottore giovine dava in fretta in fretta quattro punti alla pelle, l'altro, il barbone illustre, con una spugna passava sul corpo e andava via via spremendo il sangue in una catinella ... Ritornati al terzo assalto, la stanchezza, l'irritazione, l'odio che esce dal sangue, dettero al duello un carattere più brutale, voglio dire meno artistico; non pareva più un duello, ma una partita a coltelli, tanto che i padrini e lo stesso Barconi dovettero farsi avanti e gridare un perdio! che ricacciò i combattenti nelle regole delle cose pulite ... La sciabola nel tornare dal sangue me ne spruzzò alcune goccie sullo sparato bianco della camicia ... Anche il terreno era segnato di spesse orme sanguigne, che andavano allargandosi, perchè nella furia le due parti giravano, s'inseguivano, venivano a mezza lama, rendendo il terreno, dove il sangue si mescolava alla polvere del mattone, sempre più lubrico e sporco ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 6)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Egli non voleva esser vile, nè sfigurare davanti agli amici, che potevano, chi sa? credere a una segreta intesa della madre col figlio; non voleva comparire brutto, osceno di sangue innanzi a lei ... Massimo era caduto e si rotolava in una pozza di sangue, vomitando sangue dalla bocca sull'ammattonato ... Essa vide, capi, fece alcuni passi e cadde come un cencio in terra nel sangue ...
Piccolo mondo moderno (pagina 53)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Egli riconosceva in se stesso il sangue di lei e il sangue del padre, il loro fatale conflitto rinascente ... Gli era tuttavia duro il lottare contro il sangue di suo padre ... A poco a poco si venne formando in lui la convinzione che il cimento fosse decisivo, che se gli riuscisse di vincere, sarebbe poi rimasto fermo per sempre nel concetto più razionale della vita e del suo fine; che in lui, sciolto da vincoli di dogmi e di Chiese, ma interamente sacro a una causa di giustizia, il sangue di suo padre si sarebbe alfine pacificato; molto più se sapesse prendere certa risoluzione coraggiosa, compiere certo grande sacrificio alla giustizia di cui aveva trovato, e non riferito a Jeanne, la ragione e la proposta nel portafogli ...
Ricordi di Parigi (pagina 38)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Il sangue, poi! «Tra due guancie impiastrate un mezzo naso ... E il sesso mascolino, dunque! Quel formicolìo di gommeux, mostre di uomini, con quei vestiti da modellini di sarto, da cui spunta la cocca del fazzoletto e la punta della borsina e il guantino e il mazzettino; environnés, come dice il Dumas, d'une légére atmosphère de perruquier; senza spalle, senza petto, senza testa, senza sangue, che paiono fatti apposta per essere scappellati con una pedata da una ballerina del Valentino! E che ragazzaglia tutti quanti, giovani e vecchi, di tutte le classi! Trecento «cittadini» si affacciano alle spallette d'un ponte per veder lavare un cane; passa un tamburo, s'affolla mezzo mondo; e mille persone, in una stazione di strada ferrata, fanno un fracasso interminabile di battimani, d'urli e di risa perchè è caduto il cappello a un guardatreni; e guardatevi bene dal tossire, perchè possono mettersi a tossire tutti e mille insieme per tre quarti d'ora ... E che democratici! Oh questo sì; democratici nel sangue, e fierissimi sprezzatori d'ogni vanità, come monsieur Poirier ...
Rinaldo (pagina 29)
di Torquato Tasso (estratti)

... 4 E se non ch'anco di vergogna il freno, benché sia rotto, non è rotto in tutto, né quel animo altier venuto è meno che la puote ritrar da simil lutto, onta farebbe al vago crine e al seno, né lasciaria di sangue il volto asciutto; pur mentre splende in ciel raggio di giorno, per la real città s'aggira intorno ... 18 Lascia a l'ignobil alme, ai bassi petti, Floriana sfogar piangendo i guai; tu mostra con alteri e degni effetti il regal sangue onde l'origin trai ... 26 E come nel tuo sen prima accogliesti le mie gioie, i diletti e i gaudii tutti, ed or non meno accolti insieme hai questi sospir dolenti e questi estremi lutti, così accogli il mio sangue, e in te ne resti eterno segno ...
Rinaldo (pagina 36)
di Torquato Tasso (estratti)

... 88 Era costui del chiaro sangue altero degli antichi Corneli in Roma nato, famoso in arme errante cavaliero che Scipion l'ardito era nomato, e di sette città libero impero nel Lazio avea con titol di ducato ... Tra sé volgendo ciò, rivolte e fisse in me le luci, al fin così mi disse: 92 “Signor, vorrei saper, se pur scortese mia richiesta od ingrata a voi non fia, il nome e 'l sangue vostro, e qual paese è la vera di voi patria natia ... Canto duodecimo 1 Quegli, il parlar del paladino inteso, non dimostrossi a l'ubbedir ritroso, ma da terra levando il capo offeso, ch'era di sangue caldo e rugiadoso, su la destra appoggiò l'infermo peso, e con l'altra il sanguigno e polveroso volto fe' mondo; indi la voce e 'l guardo debil rivolse al cavalier gagliardo: 2 — Signor, convien che d'alto al mio sermone principio dia, per sodisfarvi in tutto ... 6 Si sente il petto a quel parlar trafitto Rinaldo, e per dolor fremendo geme; s'accoglie il sangue intorno il core afflitto, e fredde lascia l'altre parti estreme ...