Libri salvatore

Libri su salvatore, con la parola salvatore

La vita comincia domani (pagina 57)
di Guido da Verona (estratti)

... » III Salvatore Donadei stava scorrendo un fascio di giornali, che ingombravano la sua larga scrivania, quando l'usciere della redazione entrò per la seconda volta ad annunziargli che due signori, dei quali teneva in mano i biglietti da visita, chiedevan con insistenza d'esser ricevuti per una comunicazione urgentissima ... Salvatore Donadei sollevò il capo selvoso, interruppe il segno azzurro che stava tracciando con una matita sul margine d'un articolo e domandò nervosamente: — Ma insomma, chi sono costoro? Cosa vogliono? L'usciere s'avanzò verso la scrivania e vi depose i due biglietti da visita, che il Donadei sbirciò in fretta: — «Saverio Metello, giornalista» — «avv ... Salvatore Donadei non credeva molto alle cose importanti, sopra tutto quando v'eran di mezzo un giornalista ed un avvocato; laonde alzò appena lo sguardo sopra gli occhiali d'oro per osservare que' due sconosciuti che, varcando la soglia, si piegavan automaticamente in un profondo inchino ... Ma infine sedettero, il Metello a destra, Tancredo a sinistra della scrivania, e precisamente Saverio alla sinistra ed il Salvi alla destra dell'onorevole Salvatore Donadei, il quale faceva scivolare dall'uno all'altro un lento sguardo lumacoso dietro i suoi convessi occhiali d'oro ... Salvatore Donadei s'affondò mollemente nella poltrona di cuoio, e sollevando gli occhiali per la catenella d'oro se li riappinzò sul naso ...
La vita comincia domani (pagina 69)
di Guido da Verona (estratti)

... Salvatore Donadei credeva di combattere per un'idea sua propria, mentre in verità non faceva che combattere contro le idee dell'altro; supponeva di avere un'ambizione sua propria, la quale non era nata invece che dal desiderio di misurarsi con la potenza dell'altro; e sopra tutto l'odiava, perchè il Ferento, invece di raccogliere la sua sfida, non si era mai curato d'altro che di squassarlo da sè come un piccolo avversario importuno ... Ormai, se da una parte operavan sul giudice istigazioni potenti, egli ne faceva esercitare altre più incontrastabili; se poteva esservi nella designazione dei periti un intento recondito, egli era giunto a far cadere questa scelta su persone che avrebbero dovuto resistere a qualsiasi adescamento; se una parte della stampa lo aveva nei primi giorni assalito con furia, man mano egli era giunto a far piovere dall'alto certi minacciosi avvertimenti, che persuadevano i Direttori ad imbrigliare i più focosi retori; e frattanto egli allestiva con una pazienza, con una minuzia da certosino, la querela di diffamazione che avrebbe chiaramente dimostrato i pericoli del firmarsi «Ergo» alla dolce pecorella cristiana che si chiamava Salvatore Donadei ... — «L'assassinio di Salvatore Donadei! ... L'assassinio di Salvatore Donadei! ...