Libri reverendo

Libri su reverendo, con la parola reverendo

Confessioni di un Italiano (pagina 45)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Fermò il cavallo di pianta, e chiese con malgarbo ove abitasse il reverendo cappellano di Fratta: gli fu additata la canonica, ed egli vi entrò con piglio da padrone dopo aver affidato il palafreno al Gaetano che gli veniva alle coste ... — Ella ha il viso più sparuto del suo collare, reverendo ... Eccellenza? — Andate a curare i polli, ché ho da parlar da solo al reverendo — ripigliò il castellano rivolto alla Giustina ... Mi dica in coscienza, reverendo! Fa ella il prete o il contrabbandiere? Il poveretto ebbe un brivido per tutta la persona, e gli si torse talmente il grugno, che per quanto si racconciasse il collare si grattasse le labbra, non gli venne più fatto di rimetterlo in sesto per tutto il dialogo susseguente ... E lei cosa ne dice, reverendo? — Sì, signore ... ella ha voglia di scherzare! — Di scherzare io? Si figuri, reverendo! ... No, no, reverendo! ...
Confessioni di un Italiano (pagina 76)
di Ippolito Nievo (estratti)

... nobildonna che educa e forma delle ottime madri di famiglia non è certo minore — rispose il reverendo ... — Mi ascolti, padre reverendo — continuò, tirandosegli ben vicina all'orecchio benché monsignore di Sant'Andrea la fulminasse con due occhi di basilisco dal suo tavolino di picchetto ... — Pur troppo, pur troppo, cara Contessa; — la interruppe con un sospirone il reverendo — crederebbe ella che né io né lei siamo al sicuro contro questo orco maledetto della calunnia? La signora si pizzicò le labbra coi denti, e palpò se i nastrini della cuffia erano al loro posto ... — Cosa dice mai, padre reverendo? — continuò ella sommessamente — la mi creda che da centomila bocche una voce sola s'accorda a celebrare la sua santità ... La Contessa, troppo boriosa per lasciar cadere un complimento senza raccoglierlo, e poco accorta per tagliar di botto tutte queste frasche inutili del discorso, andò via colla lingua dove la menava il reverendo padre, sempre allontanandosi dalla meta che s'era prefissa nel cominciare ... Lucilio, che in fatto d'occhi non istava meno bene del reverendo, s'accorse tantosto che gatta ci covava; ma aveva un bel che fare di schiudersi un finestrello nell'animo di lui ...
Novelle rusticane
di Giovanni Verga (estratti)

... Il Reverendo Di reverendo non aveva più né la barba lunga, né lo scapolare di zoccolante, ora che si faceva radere ogni domenica, e andava a spasso colla sua bella sottana di panno fine, e il tabarro colle rivolte di seta sul braccio ... Il Reverendo non aveva la boria di famiglia, no; e quando andava a fare il tresette dalla baronessa, si faceva aspettare in anticamera dal fratello, col lanternone in mano ... Il Reverendo voleva portarsi avanti; e ci si portava, col vento in poppa; dapprincipio un po' a sghembo per quella benedetta tonaca che gli dava noia, tanto che per buttarla nell'orto del convento aveva fatta la causa al Tribunale della Monarchia, e i confratelli l'avevano aiutato a vincerla per levarselo di torno, perché sin quando ci fu lui in convento volavano le panche e le scodelle in refettorio ad ogni elezione di provinciale; il padre Battistino, un servo di Dio robusto come un mulattiere, l'avevano mezzo accoppato, e padre Giammaria, il guardiano, ci aveva rimesso tutta la dentatura ... Il Reverendo, lui, stava chiotto in cella, dopo di aver attizzato il fuoco, e in tal modo era arrivato ad esser reverendo con tutti i denti, che gli servivano bene; e al padre Giammaria che era stato lui a ficcarsi quello scorpione nella manica, ognuno diceva: - Ben gli sta! Ma il padre Giammaria, buon uomo, rispondeva, masticandosi le labbra colle gengive nude: - Che volete? Costui non era fatto per cappuccino ... Il Reverendo, da ragazzo, come vedeva suo fratello, quello del lanternone, rompersi la schiena a zappare, e le sorelle che non trovavano marito neanche a regalarle, e la mamma la quale filava al buio per risparmiar l'olio della lucerna, aveva detto: - Io voglio esser prete! - Avevano venduto la mula e il campicello, per mandarlo a scuola, nella speranza che se giungevano ad avere il prete in casa ci avevano meglio della chiusa e della mula ... Il Reverendo, colla faccia tosta, quasi non fosse fatto suo, borbottava stringendosi nelle spalle: - Non le date retta, che sta delirando ... Il giudice in persona era andato a chiederglielo ginocchioni per sua moglie che moriva, e s'era sentito rispondere dal Reverendo: - Comandatemi della vita, amico caro; ma per cotesto negozio, proprio, non posso servirvi ...
Novelle rusticane (pagina 2)
di Giovanni Verga (estratti)

... Il barone faceva l'amabile, e il Reverendo seduto in faccia a lui, col tabarro raccolto fra le gambe, ad ogni offerta d'aumento gli presentava la tabacchiera d'argento, sospirando: - Che volete farci, signor barone ... - Quando uno si dà alla campagna, bisogna che ci si dia tutto, diceva il Reverendo, onde scusarsi se non usava riguardi a nessuno ... Ma il Reverendo aveva altro in testa che perdere il tempo a leggere il breviario, e se ne rideva del rimprovero di Monsignore ... Anzi il Reverendo non voleva che spargessero i pani benedetti pel seminato, perché non servono che ad attirare i passeri e gli altri uccelli nocivi ... Nell'anno della carestia, che lo zio Carmenio ci aveva lasciato il sudore e la salute nelle chiuse del Reverendo, gli toccò di lasciarvi anche l'asino, alla messe, per saldare il debito, e se ne andava a mani vuote, bestemmiando delle parolacce da far tremare cielo e terra ... Il Reverendo, che non era lì per confessare, lasciava dire, e si tirava l'asino nella stalla ... Ma quando il Papa mandò la scomunica per tutti coloro che acquistassero beni delle manimorte, il Reverendo sentì montarsi la mosca al naso, e borbottò: - Che c'entra il Papa nella roba mia? Questo non ci ha a far nulla col temporale ... - La brocca non ci vince contro il sasso, e col Reverendo non si può litigare, ché lui sa la legge! Se la sapeva! Quand'erano davanti al giudice, coll'avvocato, egli chiudeva la bocca a tutti col dire: - La legge è così e così ...
Novelle rusticane (pagina 5)
di Giovanni Verga (estratti)

... Questo lo sapeva anche curatolo Arcangelo, che quando era stato in causa col Reverendo per via della casuccia, perché il Reverendo voleva comprargliela per forza, tutti gli dicevano: - Che siete matto a pigliarvela col Reverendo? È la storia della brocca contro il sasso! Il Reverendo coi suoi denari si affitta la meglio lingua d'avvocato, e vi riduce povero e pazzo ... Il Reverendo, dacché s'era fatto ricco, aveva ingrandito la casuccia paterna, di qua e di là, come fa il porcospino che si gonfia per scacciare i vicini dalla tana ... - Va bene, va bene, - rispondeva fra di sé il Reverendo ... E dalla finestra del Reverendo piovevano sul tetto di curatolo Arcangelo cocci di stoviglie, sassi, acqua sporca; e riducevano il cantuccio dov'era il letto peggio di un porcile ... Se curatolo Arcangelo gridava, il Reverendo si metteva a gridare sul tetto, più forte di lui ... Vennero il giudice, il cancelliere, e don Licciu Papa, a vedere se il Reverendo era padrone d'innaffiare i suoi fiori, che quel giorno non ci erano più alla finestra, e il Reverendo aveva il solo disturbo di levarli ogni volta che doveva venire la Giustizia, e rimetterli al loro posto appena voltava le spalle ... Restava la quistione di sapere se la finestra del Reverendo doveva essere coll'inferriata o senza inferriata, e il giudice, e il cancelliere, e tutti, guardavano cogli occhiali sul naso, e pigliavano misure che pareva un tetto di barone, quel tettuccio piatto e ammuffato ... E il Reverendo tirò pure fuori certi diritti vecchi per la finestra senza inferriata, e per alcune tegole che sporgevano sul tetto, che non ci si capiva più nulla, e il povero curatolo Arcangelo guardava in aria anche lui, per capacitarsi che colpa avesse il suo tetto ... - E voi pigliatevi la casa, disse infine al Reverendo, che dopo tante liti e tante spese non gliene avanzava il denaro da comprarsi la corda per impiccarsi a un travicello ...