Libri quivi
Libri su quivi, con la parola quivi
Decameron (pagina 20)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Egli era in questo castello una donna vedova, del corpo bellissima quanto alcuna altra, la quale il marchese Azzo amava quanto la vita sua e quivi a instanzia di sé la facea stare: e dimorava la predetta donna in quella casa, sotto lo sporto della quale Rinaldo s'era andato a dimorare ... E era il dì dinanzi per avventura il marchese quivi venuto per doversi la notte giacere con essolei, e in casa di lei medesima tacitamente aveva fatto fare un bagno e nobilmente da cena ... ” La fante andò e aiutandola la chiarità dell'aere vide costui in camiscia e scalzo quivi sedersi, come detto è, tremando forte; per che ella il domandò chi el fosse ... E Rinaldo, sì forte tremando che appena poteva le parole formare, chi el fosse e come e perché quivi quanto più brieve poté le disse: e poi pietosamente la cominciò a pregare che, se esser potesse, quivi non lo lasciasse di freddo la notte morire ... La donna, vedutolo e uditolo e parendole quello che la fante dicea, lietamente il ricevette e seco al fuoco familiarmente il fé sedere e dello accidente che quivi condotto l'avea il domandò: alla quale Rinaldo per ordine ogni cosa narrò ...
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Decameron (pagina 22)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Alessandro, il quale in Inghilterra la pace più anni aspettata avea, veggendo che ella non venia e parendogli quivi non meno in dubbio della vita sua che invano dimorare, diliberato di tornarsi in Italia, tutto soletto si mise in cammino ... E volendo quivi l'abate albergare, Alessandro in casa d'uno oste, il quale assai suo dimestico era, il fece smontare, e fecegli la sua camera fare nel meno disagiato luogo della casa ... Al quale l'oste rispose: “In verità io non so: tu vedi che ogni cosa è pieno e puoi veder me e la mia famiglia dormire su per le panche; tuttavia nella camera dell'abate son certi granai a' quali io ti posso menare e porovvi suso alcun letticello, e quivi, se ti piace, come meglio puoi questa notte ti giaci ... ” Al quale l'oste disse: “L'opera sta pur così, e tu puoi, se tu vuogli, quivi stare il meglio del mondo ... E quivi, poi che alcun dì dimorati furono, l'abate con li due cavalieri e con Alessandro senza più entrarono al Papa; e fatta la debita reverenza così cominciò l'abate a favellare: “Santo Padre, sì come voi meglio che alcuno altro dovete sapere, ciascun che bene e onestamente vuol vivere dee, in quanto può, fuggire ogni cagione la quale a altramenti fare il potesse conducere; il che acciò che io, che onestamente viver disidero, potessi compiutamente fare, ...
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Decameron (pagina 28)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Ma poi che in sé fu ritornato, dirottissimamente cominciò a piagnere, veggendosi quivi senza dubbio all'un de' due fini dover pervenire: o in quella arca, non venendovi alcuni più a aprirla, di fame e di puzzo tra' vermini del morto corpo convenirlo morire, o vegnendovi alcuni e trovandovi lui dentro, sì come ladro dovere essere appiccato ... 6 Madama Beritola, con due cavriuoli sopra una isola trovata, avendo due figliuoli perduti, ne va in Lunigiana; quivi l'un de' figliuoli col signore di lei si pone e con la figliuola di lui giace e è messo in prigione: Cicilia ribellata al re Carlo e il figliuolo riconosciuto dalla madre, sposa la figliuola del suo signore e il suo fratel ritrova e in grande stato ritornano ... Madama Beritola in tanto mutamento di cose, non sappiendo che d'Arrighetto si fosse e sempre di quello che era avvenuto temendo, per tema di vergogna, ogni sua cosa lasciata, con un suo figliuolo d'età forse d'otto anni, chiamato Giuffredi, e gravida e povera montata sopra una barchetta se ne fuggì a Lipari, e quivi partorì un altro figliuol maschio, il quale nominò lo Scacciato; e presa una balia, con tutti sopra un legnetto montò per tornarsene a Napoli a' suoi parenti ... Madama Beritola, come gli altri smontata in su l'isola e sopra quella un luogo solitario e rimoto trovato, quivi a dolersi del suo Arrighetto si mise tutta sola ... E povera e sola e abbandonata, senza saper dove mai alcuno doversene ritrovare, quivi vedendosi, tramortita il marito e' figliuoli chiamando cadde in su il lito ... Quivi non era chi con acqua fredda o con altro argomento le smarrite forze rivocasse, per che a bell'agio poterono gli spiriti andar vagando dove lor piacque: ma poi che nel misero corpo le partite forze insieme con le lagrime e col pianto tornate furono, lungamente chiamò i figliuoli e molto per ogni caverna gli andò cercando ... Per che, parendo alla gentil donna avere nel diserto luogo alcuna compagnia trovata, l'erbe pascendo e bevendo l'acqua e tante volte piagnendo quante del marito e de' figliuoli e della sua preterita vita si ricordava, quivi è a vivere e a morire s'era disposta, non meno dimestica della cavriuola divenuta che de' figliuoli ... E così dimorando la gentil donna divenuta fiera, avvenne dopo più mesi che per fortuna similmente quivi arrivò uno legnetto di pisani dove ella prima era arrivata, e più giorni vi dimorò ...
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Decameron (pagina 29)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... La quale, questo vedendo, levata in piè e preso un bastone li cani mandò indietro: e quivi Currado e la sua donna, che i lor cani seguitavan, sopravenuti, vedendo costei che bruna e magra e pelosa divenuta era, si maravigliarono, e ella molto più di loro ... Ma poi che a' prieghi di lei ebbe Currado i suoi cani tirati indietro, dopo molti prieghi la piegarono a dire chi ella fosse e che quivi facesse; la quale pienamente ogni sua condizione e ogni suo accidente e il suo fiero proponimento loro aperse ... Alle quali proferte non piegandosi la donna, Currado con lei lasciò la moglie e le disse che da mangiare quivi facesse venire e lei, che tutta era stracciata, d'alcuna delle sue robe rivestisse, e del tutto facesse che seco la ne menasse ... Quivi appresso la donna di Currado madama Beritola, in abito vedovile, come una sua damigella, onesta e umile e obediente stette, sempre a' suoi cavriuoli avendo amore e faccendogli nutricare ... I corsari, li quali avevano a Ponzo preso il legno sopra il quale madama Beritola venuta era, lei lasciata sì come da lor non veduta, con tutta l'altra gente a Genova n'andarono; e quivi tra' padroni della galea divisa la preda, toccò per avventura, tra l'altre cose, in sorte a un messer Guasparrin Doria la balia di madama Beritola e i due fanciulli con lei; il quale lei co' fanciulli insieme a casa sua ne mandò per tenergli a guisa di servi ne' servigi della casa ... Alla fine, forse dopo tre o quatro anni appresso la partita fatta da messer Guasparrino, essendo bel giovane e grande della persona divenuto e avendo sentito il padre di lui, il quale morto credeva che fosse, essere ancora vivo ma in prigione e in captività per lo re Carlo guardato, quasi della fortuna disperato vagabundo andando, pervenne in Lunigiana: e quivi per ventura con Currado Malaspina si mise per famigliare, lui assai acconciamente e a grado servendo ... E tanto e queste e molte altre parole gli andò dicendo la santa donna, che essa da uccidergli l'animo suo rivolse; e comandò che in diversi luoghi ciascun di loro imprigionato fosse, e quivi guardati bene e con poco cibo e con molto disagio servati infino a tanto che esso altro diliberasse di loro; e così fu fatto ...
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Decameron (pagina 32)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E fu tanta e sì grande la foga di quella, che quasi tutta si ficcò nella rena, vicina al lito forse una gittata di pietra: quivi, dal mar combattuta, la notte senza poter più dal vento esser mossa si stette ... Ma nondimeno, strignendola necessità di consiglio, per ciò che quivi tutta sola si vedeva, non conoscendo o sappiendo dove si fosse, pure stimolò tanto quelle che vive erano, che sù le fece levare; e trovando quelle non sapere dove gli uomini andati fossero e veggendo la nave in terra percossa e d'acqua piena, con quelle insieme dolorosamente cominciò a piagnere ... Il quale, prestamente fattene giù torre le donne e le più preziose cose che in essa erano e che aver si potessono, con esse n'andò a un suo castello e quivi con vivande e con riposo riconfortate le donne comprese per gli arnesi ricchi la donna che trovata avea dovere essere gran gentil donna, e lei prestamente conobbe all'onore che vedeva dall'altre fare a lei sola ... Il che la donna veggendo, e già quivi per alcuni giorni dimorata e per li costumi avvisando che tra cristiani era e in parte dove, se pure avesse saputo, il farsi conoscere le montava poco, avvisandosi che a lungo andare o per forza o per amore le converrebbe venire a dovere i piaceri di ...
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Decameron (pagina 34)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Per la qual cosa, avendo il suo compagno davanti informato di quello che avesse a fare, chetamente n'andò per la camera infino alla finestra, e quivi con un coltello ferito il prenze per le reni infino dall'altra parte il passò e prestamente presolo dalla finestra il gittò fuori ... Ma poi che alquanto con grandissimo piacere fu dimorato con lei, levatosi e fatti alquanti de' suoi compagni quivi venire, fé prender la donna in guisa che romore far non potesse e, per una falsa porta, donde egli entrato era, trattala e a caval messala, quanto più poté tacitamente con tutti i suoi entrò in camino e verso Atene se ne tornò ... Ma per ciò che moglie aveva, non in Atene ma a un suo bellissimo luogo, che poco di fuori dalla città sopra il mare aveva, la donna più che altra dolorosa mise, quivi nascosamente tenendola e faccendola onorevolmente di ciò che bisognava servire ... Il quale non senza gran maraviglia fu riconosciuto da molti, li quali con lusinghe fattisi menare al matto là onde tratto l'avea, quivi con grandissimo dolore di tutta la città quello del prenze trovarono, e onorevolmente il sepellirono; e de' commettitori di così grande eccesso investigando e veggendo il duca d'Atene non esservi ma essersi furtivamente partito, estimarono, così come era, lui dovere aver fatto questo e menatasene la donna ... Appressandosi di giorno in giorno più alla guerra le cose, la duchessa, preso tempo, ammenduni nella camera se gli fece venire, e quivi con lagrime assai e con parole molte tutta la istoria narrò, le cagioni della guerra narrando: mostrò il dispetto a lei fatto dal duca della femina la quale nascosamente si credeva tenere, e forte di ciò condogliendosi gli pregò che all'onor del duca e alla consolazion di lei quello compenso mettessero che per loro si potesse il migliore ...
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Decameron (pagina 35)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E quivi per più dì dimorando, avendo sempre Constanzio l'animo e 'l pensiere a quella donna, imaginando che, ora che il duca non l'era vicino, assai bene gli potrebbe venir fatto il suo piacere, per aver cagione di tornarsi a Atene si mostrò forte della persona disagiato; per che, con licenzia del duca, commessa ogni sua podestà in Manovello, a Atene se ne venne alla sorella ... E quivi, dopo alcun dì, messala nel ragionare del dispetto che dal duca le pareva ricevere per la donna la qual teneva, le disse che, dove ella volesse, egli assai bene di ciò l'aiuterebbe, faccendola di colà ove era trarre e menarla via ... Constanzio chetamente fece armare una barca sottile, e quella una sera ne mandò vicina al giardino dove dimorava la donna, informati de' suoi che sù v'erano quello che a fare avessero; e appresso con altri n'andò al palagio dove era la donna, dove da quegli che quivi al servigio di lei erano fu lietamente ricevuto, e ancora dalla donna, e con essolui da' suoi servidori accompagnata e da' compagni di Constanzio, sì come gli piacque, se n'andò nel giardino ... E quasi alla donna da parte del duca parlar volesse, con lei verso una porta che sopra il mare usciva solo se n'andò; la quale già essendo da uno de' suoi compagni aperta e quivi col segno dato chiamata la barca, fattala prestamente prendere e sopra la barca porre, rivolto alla famiglia di lei disse: “Niuno se ne muova né faccia motto, se egli non vuol morire, per ciò che io intendo non di rubare al duca la femina sua ma di torre via l'onta la quale egli fa alla mia sorella ... Quivi in terra discesi e riposandosi, Constanzio con la donna, che la sua sventurata bellezza piangea, si sollazzò: quindi, rimontati in su la barca, infra pochi giorni pervennero a Chios, e quivi, per tema delle riprensioni del padre e che la donna rubata non gli fosse tolta, piacque a Constanzio come in sicuro luogo di rimanersi; dove più giorni la bella donna pianse la sua disaventura, ma pur poi da Constanzio riconfortata, come l'altre volte fatto avea, s'incominciò a prender piacere di ciò che la fortuna avanti l'apparecchiava ... Mentre queste cose andavano in questa guisa, Osbech, allora re de' turchi, il quale in continua guerra stava con lo 'mperadore, in questo tempo venne per caso alle Smirre: e quivi udendo come Constanzio in lasciva vita con una sua donna, la quale rubata avea, senza alcuno provedimento si stava in Chios, con alcuni legnetti armati là andatone una notte e tacitamente con la sua gente nella terra entrato, molti sopra le letta ne prese prima che s'accorgessero li nemici esser sopravenuti; e ultimamente alquanti, che risentiti erano all'arme corsi, n'uccisero, e arsa tutta la terra e la preda e' prigioni sopra le navi posti, verso le Smirre si ritornarono ... Quivi pervenuti, trovando Osbech, che giovane uomo era, nel riveder della preda la bella donna, e conoscendo questa esser quella che con Constanzio era stata sopra il letto dormendo presa, fu sommamente contento veggendola; e senza niuno indugio sua moglie la fece e celebrò le nozze e con lei si giacque più mesi lieto ... Ma sentendo costoro Osbech esser vinto e morto e Basano ogni cosa venir pigliando, insieme per partito presero di quivi non aspettarlo; ma, presa grandissima parte che quivi eran d'Osbech, insieme nascosamente se n'andarono a Rodi, e quivi non guari di tempo dimorarono, che Antioco infermò a morte ...
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Decameron (pagina 43)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Quivi, chiamati que' mercatanti che presenti erano stati alle parole e al metter de' pegni, presente Bernabò, disse sé aver vinto il pegno tra lor messo per ciò che fornito aveva quello di che vantato s'era: e che ciò fosse vero primieramente disegnò la forma della camera e le dipinture di quella, e appresso mostrò le cose che di lei n'aveva seco recate affermando da lei averle avute ... La donna, rimasa sola e sconsolata, come la notte fu venuta, contraffatta il più che poté n'andò a una villetta ivi vicina; e quivi da una vecchia procacciato quello che le bisognava, racconciò il farsetto a suo dosso, e fattol corto e fattosi della sua camiscia un paio di pannilini e i capelli tondutisi e trasformatasi tutta in forma d'un marinaro, verso il mare se ne venne, dove per avventura trovò un gentile uom catalano, il cui nome era segner En Cararh, il quale d'una sua nave, la quale alquanto di quivi era lontana, in Alba già disceso era a rinfrescarsi a una fontana ... Quivi, di miglior panni rimesso in arnese dal gentile uomo, lo 'ncominciò a servir sì bene e sì acconciamente, che egli gli venne oltre modo a grado ... Venuto adunque Sicurano in Acri signore e capitano della guardia de' mercatanti e della mercatantia, e quivi bene e sollecitamente faccendo ciò che al suo uficio appartenea e andando da torno veggendo, e molti mercatanti e ciciliani e pisani è genovesi e viniziani e altri italiani ...
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Decameron (pagina 44)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Era quivi venuto Ambruogiuolo da Piagenza con molta mercatantia in su una nave di viniziani; il quale, udendo che il capitano della guardia domandava di cui fossero, si trasse avanti e ridendo disse: “Messer, le cose son mie e non le vendo; ma s'elle vi piacciono, io le vi donerò volentieri ... Aveva già Sicurano fatta raccontare a Ambruogiuolo la novella davanti al soldano e fattone al soldano prender piacere; ma poi che vide quivi Bernabò, pensando che alla bisogna non era da dare indugio, preso tempo convenevole, dal soldano impetrò che davanti venir si facesse Ambruogiuolo e Bernabò, e in presenzia di Bernabò, se agevolmente fare non si potesse, con severità da Ambruogiuolo si traesse il vero come stato fosse quello di che egli della moglie di Bernabò si vantava ... Per la qual cosa, Ambruogiuolo e Bernalbò venuti, il soldano in presenzia di molti con rigido viso a Ambruogiuol comandò che il vero dicesse come a Bernabò vinti avesse cinquemilia fiorin d'oro: e quivi era presente Sicurano, in cui Ambruogiuolo più avea di fidanza, il quale con viso troppo più turbato gli minacciava gravissimi tormenti se nol dicesse ... Maravigliavasi forte Bernabò, il quale lei per fermo morta credea; e Ambruogiuolo, già del suo male indovino, di peggio avea paura che di pagar denari, né sapea che si sperare o che più temere, perché quivi la donna venisse, ma più con maraviglia la sua venuta aspettava ...
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Decameron (pagina 47)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Quivi quando noi saremo domenica appresso dormire adunati, avendo noi oggi avuto assai largo spazio da discorrere ragionando, sì perché più tempo da pensare avrete e sì perché sarà ancora più bello che un poco si ristringa del novellare la licenzia e che sopra uno de' molti fatti della fortuna si dica, e ho pensato che questo sarà: di chi alcuna cosa molto disiderata con industria acquistasse o la perduta recuperasse ... Presero adunque le donne e gli uomini inverso un giardinetto la via e quivi, poi che alquanto diportati si furono, l'ora della cena venuta, con festa e con piacer cenarono; e da quella levati, come alla reina piacque, menando Emilia la carola, la seguente canzone da Pampinea, rispondendo l'altre, fu cantata: Qual donna canterà, s'io non canto io, che son contenta d'ogni mio disio? Vien dunque, Amor, cagion d'ogni mio bene, d'ogni speranza e d'ogni lieto effetto; cantiamo insieme un poco, non de' sospir né delle amare pene ch'or più dolce mi fanno il tuo diletto, ma sol del chiaro foco, nel quale ardendo in festa vivo e 'n gioco, te adorando come un mio idio ... Introduzione L'aurora già di vermiglia cominciava, appressandosi il sole, a divenir rancia, quando la domenica, la reina levata e fatta tutta la sua compagnia levare e avendo già il siniscalco gran pezzo davanti mandato al luogo dove andar doveano assai delle cose oportune e chi quivi preparasse quello che bisognava, veggendo già la reina in cammino, prestamente fatta ogni altra cosa caricare, quasi quindi il campo levato, con la salmeria n'andò e con la famiglia rimasa appresso delle donne e de' signori ... Poi, abbasso discesi e veduta l'ampissima e lieta corte di quello, le volte piene d'ottimi vini e la freddissima acqua e in gran copia che quivi surgea, più ancora il lodarono ... Quante e quali e come ordinate poste fossero le piante che erano in quel luogo, lungo sarebbe a raccontare; ma niuna n'è laudevole la quale il nostro aere patisca, di che quivi non sia abondevolemente ...
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Decameron (pagina 83)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Eranvi in questo mezzo concorsi i parenti e le parenti del giovane, che saputa avevano la novella, e quasi donne e uomini quanti nella città v'erano; per che, posto nel mezzo della corte il corpo sopra il drappo dell'Andreuola e con tutte le sue rose, quivi non solamente da lei e dalle parenti di lui fu pianto ma publicamente quasi da tutte le donne della città e da assai uomini; e non a guisa di plebeio ma di signore, tratto della corte publica, sopra gli omeri de' più nobili cittadini con grandissimo onore fu portato alla sepoltura ... E così questo lor piacer continuando d'un giorno in un altro e sempre più nel continuare accendendosi, avvenne che Pasquino disse alla Simona che del tutto egli voleva che ella trovasse modo di poter venire a un giardino, là dove egli menar la voleva, acciò che quivi più a agio e con men sospetto potessero essere insieme ... La Simona disse che le piaceva; e, dato a vedere al padre, una domenica dopo mangiare, che andar voleva alla perdonanza a San Gallo, con una sua compagna chiamata la Lagina al giardino statole da Pasquino insegnato se n'andò, dove lui insieme con un suo compagno, che Puccino avea nome ma era chiamato lo Stramba, trovò; e quivi fatto uno amorazzo nuovo tra lo Stramba e la Lagina, essi a far de' lor piaceri in una parte del giardin si raccolsero, e lo Stramba e la Lagina lasciarono in un'altra ... Quivi, prontando lo Stramba e l'Atticiato e 'l ...
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Decameron (pagina 85)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Il buono uomo rispose che a lui parrebbe che colui che morto fosse si dovesse chetamente riportare a casa sua e quivi lasciarlo, senza alcuna malavoglienza alla donna portarne, la quale fallato non gli pareva ch'avesse ... Di che egli tutto smarrito si levò sù: e, acceso un lume, senza entrar con la moglie in altre novelle, il morto corpo de' suoi panni medesimi rivestito e senza alcuno indugio, aiutandogli la sua innocenzia, levatoselo in su le spalle, alla porta della casa di lui nel portò e quivi il pose e lasciollo stare ... Fu adunque questo corpo portato in una chiesa, e quivi venne la dolorosa madre con molte altre donne parenti e vicine, e sopra lui cominciaron dirottamente, secondo l'usanza nostra, a piagnere e a dolersi ... Maravigliosa cosa è a pensare quanto sieno difficili a investigare le forze d'amore! Quel cuore, il quale la lieta fortuna di Girolamo non aveva potuto aprire, la misera l'aperse, e l'antiche fiamme risuscitatevi tutte subitamente mutò in tanta pietà, come ella il viso morto vide, che sotto il mantel chiusa, tra donna e donna mettendosi, non ristette prima che al corpo fu pervenuta; e quivi, mandato fuori uno altissimo strido, sopra il morto giovane si gittò col suo viso, il quale non bagnò di molte lagrime, per ciò che prima nol toccò che, come al giovane il dolore la vita aveva tolta, così a costei tolse ... Ma poi che, riconfortandola le donne e dicendole che sù si levasse alquanto, non conoscendola ancora, e poi che ella non si levava, levar volendola e immobile trovandola, pur sollevandola, a una ora lei essere la Salvestra e morta conobbero; di che tutte le donne che quivi erano, vinte da doppia pietà, rincominciarono il pianto assai maggiore ... Presa adunque la morta giovane e lei così ornata come s'acconciano i corpi morti, sopra quel medesimo letto allato al giovane la posero a giacere, e quivi lungamente pianta, in una medesima sepoltura furono sepelliti amenduni: e loro, li quali amor vivi non aveva potuti congiugnere, la morte congiunse con inseparabile compagnia ...
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Decameron (pagina 93)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... La quale, vedendo la barca, si maravigliò come con la vela piena fosse lasciata percuotere in terra; e pensando che in quella i pescator dormissono, andò alla barca e niuna altra persona che questa giovane vi vide; la quale essalei che forte dormiva chiamò molte volte e, alla fine fattala risentire e all'abito conosciutala che cristiana era, parlando latino la dimandò come fosse che ella quivi in quella barca così soletta fosse arrivata ... La buona femina, questo vedendo, ne le prese pietà e tanto la pregò, che in una sua capannetta la menò, e quivi tanto la lusingò, che ella le disse come quivi arrivata fosse; per che, sentendola la buona femina essere ancor digiuna, suo pan duro e alcun pesce e acqua l'apparecchiò e tanto la pregò, che ella mangiò un poco ... La Gostanza appresso domandò chi fosse la buona femina che così latin parlava; a cui ella disse che da Trapani era e aveva nome Carapresa e quivi serviva certi pescatori cristiani ... Carapresa, udendo costei, a guisa di buona femina, lei nella capannetta lasciata, prestamente raccolte le sue reti a lei ritornò, e tutta nel suo mantello stesso chiusala in Susa con seco la menò; e quivi pervenuta le disse: “Gostanza, io ti menerò in casa d'una bonissima donna saracina, alla quale io fo molto spesso servigio di sue bisogne, e ella è donna antica e misericordiosa; io le ti raccomanderò quanto io potrò il più e certissima sono che ella ti riceverà volentieri e come figliuola ti tratterà, e tu, con lei stando, t'ingegnerai a tuo potere servendola d'acquistare la grazia sua insino a tanto che Idio ti mandi miglior ventura”; e come ella disse così fece ...
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Decameron (pagina 95)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Alla fine, veggendo che Pietro non venia, essendo già vespro s'abbatté a un sentieruolo, per lo qual messasi e seguitandolo il ronzino, poi che più di due miglia fu cavalcata, di lontano si vide davanti una casetta, alla quale essa come più tosto poté se n'andò; e quivi trovò un buono uomo attempato molto con una sua moglie che similmente era vecchia ... ” E così detto, discesa del suo ronzino, se n'entrò nella casa del povero uomo e quivi con essoloro di quello che avevano poveramente cenò, e appresso tutta vestita in su un lor letticello con loro insieme a giacer si gittò: né in tutta la notte di sospirar né di piagnere la sua sventura e quella di Pietro, del quale non sapea che si dovesse sperare altro che male, non rifinò ... E essendo già vicino al matutino, ella sentì un gran calpestio di gente andare: per la qual cosa levatasi, se n'andò in una gran corte, che la piccola casetta di dietro a sé avea, e vedendo dall'una delle parti di quella molto fieno, in quello s'andò a nascondere, acciò che, se quella gente quivi venisse, non fosse così tosto trovata ... Era il castello d'uno degli Orsini, il quale si chiamava Liello di Campo di Fiore, e per ventura v'era una sua donna, la qual bonissima e santa donna era; e veggendo la giovane, prestamente la ricognobbe e con festa la ricevette e ordinatamente volle sapere come quivi arrivata fosse ...
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Decameron (pagina 96)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E poi che egli mangiato ebbe e fu riscaldato, contata loro la sua disaventura e come quivi solo arrivato fosse, gli domandò se in quelle parti fosse villa o castello dove egli andar potesse ... Al quale pervenuto Pietro e quivi avendo trovato alcun suo conoscente, cercando di trovar modo che la giovane fosse per la selva cercata, fu da parte della donna fatto chiamare; il quale incontanente andò a lei, e vedendo con lei l'Agnolella mai pari letizia non fu alla sua ... ” Pietro lietissimo, e l'Agnolella più, quivi si sposarono; e come in montagna si poté, la gentil donna fé loro onorevoli nozze, e quivi i primi frutti del loro amore dolcissimamente sentirono ... ” A cui la Caterina rispose: “Se quivi ti dà il cuor di venire, io mi credo ben far sì che fatto mi verrà di dormirvi ... ” “Dunque, “ disse la donna “che vuoi tu che si faccia?” Rispose la Caterina: “Quando a mio padre e a voi piacesse, io farei volentier fare un letticello in sul verone che è allato alla sua camera e sopra il suo giardino e quivi mi dormirei: e udendo cantar l'usignuolo e avendo il luogo più fresco, molto meglio starei che nella vostra camera non fo ...
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Decameron (pagina 100)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Quivi subitamente tutti i palermitani, e uomini e donne, concorsero a vedere i due amanti: gli uomini tutti a riguardar la giovane si traevano e così come lei bella esser per tutto e ben fatta lodavano, così le donne, che a riguardare il giovane tutte correvano, lui d'altra parte esser bello e ben fatto sommamente commendavano ... E quivi venuto, prima riguardò la giovane e commendolla assai di bellezza, e appresso venuto il giovane a riguardare senza troppo penare il riconobbe, e più verso lui fattosi, il domandò se Gianni di Procida fosse ... Aveva messere Amerigo, fuor di Trapani forse un miglio, un suo molto bel luogo, al quale la donna sua con la figliuola e con altre femine e donne era usata sovente d'andare per via di diporto; dove essendo un giorno, che era il caldo grande, andate e avendo seco menato Pietro e quivi dimorando, avvenne, sì come noi veggiamo talvolta di state avvenire, che subitamente il cielo si chiuse d'oscuri nuvoli; per la qual cosa la donna con la sua compagnia, acciò che il malvagio tempo non le cogliesse quivi, si misero in via per tornare in Trapani, e andavanne ratti quanto potevano ...
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Decameron (pagina 101)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Quivi alcuna volta, con assai discreto ordine e segreto, con gran consolazione insieme si ritrovarono; e sì andò la bisogna che la giovane ingravidò, il che molto fu e all'uno e all'altro discaro; per che ella molte arti usò per dovere contro al corso della natura disgravidare, né mai le poté venir fatto ... Quivi, sopravenuto il tempo del partorire, gridando la giovane come le donne fanno, non avvisandosi la madre di lei che quivi messer Amerigo, che quasi mai usato non era, dovesse venire, avvenne che, tornando egli da uccellare e passando lunghesso la camera dove la figliuola gridava, maravigliandosi, subitamente entrò dentro e domandò che questo fosse ... Pietro condennato, essendo da' famigliari menato alle forche frustando, passò, sì come a color che la brigata guidavano piacque, davanti a uno albergo dove tre nobili uomini d'Erminia erano, li quali dal re d'Erminia a Roma ambasciadori eran mandati a trattar col Papa di grandissime cose per un passaggio che far si dovea, quivi smontati per rinfrescarsi e riposarsi alcun dì e molto stati onorati da' nobili uomini di Trapani e spezialmente da messere Amerigo ... ” Il che Fineo udendo, certissimamente conobbe lui essere il figliuolo che perduto avea: per che piagnendo co' suoi compagni discese giuso e lui tra tutti i sergenti corse a abracciare; e gittatogli addosso un mantello d'un ricchissimo drappo che indosso avea, pregò colui che a guastare il menava che gli piacesse d'attender tanto quivi, che di doverlo rimenare gli venisse il comandamento ...
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Decameron (pagina 117)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E comandato alla lor fante che sopra la via per la quale quivi s'entrava dimorasse e guardasse se alcun venisse e loro il facesse sentire, tutte e sette si spogliarono e entrarono in esso, il quale non altramenti li lor corpi candidi nascondeva che farebbe una vermiglia rosa un sottil vetro ... E al palagio giunte a assai buona ora, ancora quivi trovarono i giovani giucando dove lasciati gli aveano; alli quali Pampinea ridendo disse:–Oggi vi pure abbiam noi ingannati ... – –E come?–disse Dioneo–cominciate voi prima a far de' fatti che a dir delle parole?– Disse Pampinea:–Signor nostro, sì–, e distesamente gli narrò donde venivano e come era fatto il luogo e quanto di quivi distante e ciò che fatto avevano ... Introduzione Ogni stella era già delle parti d'oriente fuggita, se non quella sola la qual noi chiamiamo Lucifero che ancora luceva nella biancheggiante aurora, quando il siniscalco levatosi con una gran salmeria n'andò nella Valle delle Donne per quivi disporre ogni cosa secondo l'ordine e il comandamento avuto dal suo signore ... Quivi intorniando quella e riproveggendo tutta da capo, tanto parve loro più bella che il dì passato, quanto l'ora del dì era più alla bellezza di quella conforme ...
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Decameron (pagina 137)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... ” Il che udendo Calandrino e veggendo che veduto era, pieno di cruccio e di dolore cominciò a gridare: “Oimè, malvagia femina, o eri tu costì? Tu m'hai diserto, ma in fé di Dio io te ne pagherò!” e salito in una sua saletta e quivi scaricate le molte pietre che recate avea, niquitoso corse verso la moglie e presala per le trecce la si gittò a' piedi, e quivi, quanto egli poté menar le braccia e' piedi, tanto le diè per tutta la persona: pugna e calci, senza lasciarle in capo capello o osso adosso che macero non fosse le diede, niuna cosa valendole il chieder mercé con le mani in croce ... Quivi vicino alla maggior chiesa ebbe già una gentil donna vedova, chiamata monna Piccarda, un suo podere con una casa non troppo grande; e per ciò che la più agiata donna del mondo non era, quivi la maggior parte dell'anno dimorava, e con lei due suoi fratelli, giovani assai da bene e cortesi ...
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Decameron (pagina 153)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Ora, non è ancor molto tempo, adivenne che quivi, da' suoi maestri mandato, arrivò un giovane nostro fiorentino detto Niccolò da Cignano, come che Salabaetto fosse chiamato, con tanti pannilani che alla fiera di Salerno gli erano avanzati, che potevano valere un cinquecento fiorin d'oro; e dato il legaggio di quegli a' doganieri, gli mise in un magazzino, e senza mostrar troppo gran fretta dello spaccio s'incominciò a andare alcuna volta a sollazzo per la terra ... Quivi, senza lasciargli por mano addosso a altrui, ella medesima con sapone moscoleato e con garofanato maravigliosamente e bene tutto lavò Salabaetto, e appresso sé fece e lavare e stropicciare alle schiave ... E quivi, poi che di sudare furon restati, dalle schiave fuori di que' lenzuoli tratti, rimasono ignudi negli altri ... Poi, nella camera entratisene, sentì quivi maraviglioso odore di legno aloè e d'uccelletti cipriani, vide il letto ricchissimo e molte belle robe su per le stanghe ...
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Decameron (pagina 154)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E avendo da' suoi maestri più lettere avute che egli quegli denari cambiasse e mandassegli loro, acciò che, non faccendolo egli, quivi non fosse il suo difetto scoperto, diliberò di partirsi: e in su un legnetto montato, non a Pisa, come dovea, ma a Napoli se ne venne ... Era quivi in quei tempi nostro compar Pietro dello Canigiano, trasorier di madama la 'mperatrice di Constantinopoli, uomo di grande intelletto e di sottile ingegno, grandissimo amico e di Salabaetto e de' suoi: col quale, sì come con discretissimo uomo, dopo alcun giorno Salabaetto dolendosi raccontò ciò che fatto aveva e il suo misero accidente e domandogli aiuto e consiglio in fare che esso quivi potesse sostentar la sua vita, affermando che mai a Firenze non intendeva di ritornare ...
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Decameron (pagina 168)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E quivi dintorno alla chiara fonte, fatti risciacquare i bicchieri, chi volle alquanto bevve, e poi fra le piacevoli ombre del giardino infino a ora di mangiare s'andarono sollazzando ... E poi ch'ebber mangiato e dormito, come far soleano, dove al re piacque si ragunarono, e quivi il primo ragionamento comandò il re a Neifile; la quale lietamente così cominciò ... Quivi adunque dimorando messer Ruggieri, e splendidamente vivendo e in fatti d'arme maravigliose cose faccendo, assai tosto si fece per valoroso cognoscere ... ” E entrati in una stalla, tutte l'altre fuor che la mula stallarono; per che cavalcando avanti, stando sempre lo scudiere attento alle parole del cavaliere, vennero a un fiume e quivi, abeverando le lor bestie, la mula stallò nel fiume; il che veggendo messer Ruggieri disse: “Deh! dolente ti faccia Dio, bestia, ché tu se' fatta come il signore che a me ti ...
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Fermo e Lucia (pagina 146)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Quivi pure una processione contrastata con ragioni savie, e voluta con fanatismo, diffuse rapidamente il contagio nella città; quivi pure molte vite generosamente sagrificate in pro' del prossimo da cittadini, e particolarmente da ecclesiastici; quivi pure licenza, e avanie degli infermieri e becchini che ivi erano chiamati nettezzini come in Milano monatti; quivi pure preservativi e rimedii strani o superstiziosi ... Quivi pure come in Milano subitanei spaventi per voci sparse di sorprese nemiche sognate dalla paura, o inventate dalla malizia; e finalmente, per non dir tutto, quivi pure all'udire che in Milano v'era gente che disseminava il contagio con unzioni, nacque un terrore che il simile non avvenisse, anzi parve di vedere unti i catenacci e i martelli delle porte, e le pile delle Chiese ...
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Fermo e Lucia (pagina 155)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Le capre davano la poppa; ma quali erano i piccioli lattanti! bambinelli che raccolti in quel recinto presso la madre spirata, o staccati dal petto inanimato eran quivi portati a vivere ... Ma movendosi di quivi vi si trovò ingolfato di nuovo; e rifinito dalla lunga costernazione, dalla fatica e dal digiuno, egli pensava già ad uscire di là, per riprendere se non altro nuove forze col riposo, per andare in traccia di cibo ... Aveva quivi una sua capannuccia, e s'era fatto all'intorno come un picciolo distretto, pel quale girava, facendo il confessore, l'infermiere, il cuoco, agli appestati che si succedevano in quello spazio; e in quel mese aveva forse veduta rinnovarsi otto o dieci volte la popolazione di quel suo distretto ... perchè no? Oh padre! quante cose avrei da raccontarle!» «Padre Vittore!» gridò il vecchio ad un suo giovane confratello che girava quivi poco distante; e che accorse tosto: «Padre Vittore, fatemi la carità di attendere a questi miei poveretti mentre io me ne sto ritirato un quarto d'ora; se però alcuno mi volesse, compiacetevi di chiamarmi ...
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La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 21)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)
... libro di questo autore, l'ho io appresso di me e greco e latino, nel quale è scritto: Nell'isola del mare Eusino essere il tempio d'Achille, che quivi più volte è stato visto, e ha menato al convito gli uomini che vi sono capitati, e quivi si son veduti Patroclo, Tetide, ed altri demonj ... Egli sentendo nominare la signora, e vedendola di tanto splendore, e circondata di tanti ministri, si pensò che ella fusse Maria Vergine Madre di Cristo, Regina del cielo e della terra, come quello che non conosceva la diabolica apparizione; nè si accorgendo (in quanto a lui) che quivi fosse superstizione alcuna ... Conosciuta la cosa, cominciò a pregare Dio che non volesse abbandonarlo in quei deserti, e non vedendo poi quivi vestigio nè d'uomini, nè di fiere, dove avesse a voltarsi, si risolvè di camminare: e così piglia la via per balze pericolose per riuscire in qualche luogo che conosca dove si sia ...
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Rinaldo (pagina 21)
di Torquato Tasso (estratti)
... 56 Quivi non querci e pini, abeti o faggi, ma lauri, mirti e vaghi altri arbuscelli difendono il terren da' caldi raggi con gli odorati lor verdi capelli; quivi nei cor più duri e più selvaggi destan dolce pensier vezzosi augelli, che scherzando su' rami e su le fronde soavemente a l'un l'altro risponde ... 66 Giunsero, ascesa pria la regia scala ch'era di pietra alabastrina e viva, in spaziosa e ben formata sala, che scopre il piano e la tirena riva; quivi da più fenestre il fiato esala verso là dove il dì more o s'avviva, verso settentrione e verso dove cinto di pioggia i crini Austro si move ...
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Rinaldo (pagina 34)
di Torquato Tasso (estratti)
... Quivi ei raffrena il suo veloce passo e 'l collo sgrava de lo scudo odioso; dal collo il cavalier lo scudo tolse, e 'l guardo e le parole in lui rivolse: 46 — O nemico crudel d'ogni mio bene, o turbator del mio stato giocondo, scudo infausto, infelice, onde mi viene l'aspro martir ch'a nullo oggi è secondo: tu, ch'al cor mi recasti acerbe pene, tu quelle porta or teco insieme al fondo; ma lasso! tu n'andrai nel fiume or solo, ché da me separar non puossi il duolo ... 47 Vattene, e quivi omai t'ascondi altrui, quivi ti copri infame odiosa peste; onde, com'io da te, crudel, già fui, così altro amante offeso ancor non reste ... 49 Quivi era un uom d'assai strana figura, che sostegno del braccio al mento fêa, e con sembianza tenebrosa e scura gli occhi pregni di pianto al ciel volgea ... 52 Sorgon con fosche e velenose fronde quivi piante d'ignota orrida forma, ed in quelle s'annida e si nasconde di neri infausti augelli odiosa torma, e l'un stridendo a l'altro ognor risponde con suon ch'a luogo tal ben si conforma: quel noioso a ferir va l'altrui core, sì che ben par la valle del dolore ...
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