Libri qua
Libri su qua, con la parola qua
Decameron (pagina 125)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Qua entro si fuggì un giovane, il quale io non conosco e che messer Lambertuccio col coltello in man seguitava, e trovò per ventura questa camera aperta e tutto tremante disse: ‘Madonna, per Dio aiutatemi, ché io non sia nelle braccia vostre morto!’ Io mi levai diritta, e come il voleva domandare chi fosse e che avesse, e ecco messer Lambertuccio venir sù dicendo: ‘Dove se', traditore?’ Io mi parai in su l'uscio della camera: e volendo egli entrar dentro, il ritenni, e egli in tanto fu cortese, che, come vide che non mi piaceva che egli qua entro entrasse, dette molte parole, se ne venne giù come voi vedeste ... ” Disse allora il marito: “Donna, ben facesti: troppo ne sarebbe stato gran biasimo se persona fosse stata qua entro uccisa; e messer Lambertuccio fece gran villania a seguitar persona che qua entro fuggita fosse ...
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Decameron (pagina 132)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... ” Domandò allora Meuccio particularmente Tingoccio che pene si dessero di là per ciascun de' peccati che di qua si commettono, e Tingoccio gliele disse tutte ... Poi il domandò Meuccio se egli avesse di qua per lui a fare alcuna cosa ... E partendosi Tingoccio da lui, Meuccio si ricordò della comare, e sollevato alquanto il capo disse: “Ben che mi ricorda, o Tingoccio: della comare con la quale tu giacevi quando eri di qua, che pena t'è di là data?” A cui Tingoccio rispose: “Fratel mio, come io giunsi di là, si fu uno il qual pareva che tutti i miei peccati sapesse a mente, il quale mi comandò che io andassi in quel luogo nel quale io piansi in grandissima pena le colpe mie, dove io trovai molti compagni a quella medesima pena condannati che io; e stando io tra loro e ricordandomi di ciò che già fatto avea con la comare e aspettando per quello troppo maggior pena che quella che data m'era, quantunque io fossi in un gran fuoco e molto ardente, tutto di paura tremava ... ’ E egli allora, faccendosi beffe di ciò, mi disse: ‘Va, sciocco, non dubitare, ché di qua non si tiene ragione alcuna delle comari!’; il che io udendo tutto mi rassicurai ...
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La divina commedia (pagina 2)
di Dante Alighieri (estratti)
... Ma dimmi la cagion che non ti guardi
de lo scender qua giuso in questo centro
de l'ampio loco ove tornar tu ardi" ... "Da che tu vuo' saver cotanto a dentro,
dirotti brievemente", mi rispuose,
"perch'i' non temo di venir qua entro ... Disse: - Beatrice, loda di Dio vera,
ché non soccorri quei che t'amò tanto,
ch'uscì per te de la volgare schiera?
Non odi tu la pieta del suo pianto,
non vedi tu la morte che 'l combatte
su la fiumana ove 'l mar non ha vanto? -
Al mondo non fur mai persone ratte
a far lor pro o a fuggir lor danno,
com'io, dopo cotai parole fatte,
venni qua giù del mio beato scanno,
fidandomi del tuo parlare onesto,
ch'onora te e quei ch'udito l'hanno" ... Così sen vanno su per l'onda bruna,
e avanti che sien di là discese,
anche di qua nuova schiera s'auna ...
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La divina commedia (pagina 3)
di Dante Alighieri (estratti)
... "Or discendiam qua giù nel cieco mondo",
cominciò il poeta tutto smorto ... Ed elli a me: "L'angoscia de le genti
che son qua giù, nel viso mi dipigne
quella pietà che tu per tema senti ... Non era lunga ancor la nostra via
di qua dal sonno, quand'io vidi un foco
ch'emisperio di tenebre vincia ... E come li stornei ne portan l'ali
nel freddo tempo, a schiera larga e piena,
così quel fiato li spiriti mali
di qua, di là, di giù, di sù li mena;
nulla speranza li conforta mai,
non che di posa, ma di minor pena ...
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La divina commedia (pagina 8)
di Dante Alighieri (estratti)
... Qual è quella ruina che nel fianco
di qua da Trento l'Adice percosse,
o per tremoto o per sostegno manco,
che da cima del monte, onde si mosse,
al piano è sì la roccia discoscesa,
ch'alcuna via darebbe a chi sù fosse:
cotal di quel burrato era la scesa;
e 'n su la punta de la rotta lacca
l'infamïa di Creti era distesa
che fu concetta ne la falsa vacca;
e quando vide noi, sé stesso morse,
sì come quei cui l'ira dentro fiacca ... Qual è quel toro che si slaccia in quella
c'ha ricevuto già 'l colpo mortale,
che gir non sa, ma qua e là saltella,
vid'io lo Minotauro far cotale;
e quello accorto gridò: "Corri al varco;
mentre ch'e' 'nfuria, è buon che tu ti cale" ... Or vo' che sappi che l'altra fïata
ch'i' discesi qua giù nel basso inferno,
questa roccia non era ancor cascata ... La divina giustizia di qua punge
quell'Attila che fu flagello in terra,
e Pirro e Sesto; e in etterno munge
le lagrime, che col bollor diserra,
a Rinier da Corneto, a Rinier Pazzo,
che fecero a le strade tanta guerra" ...
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La divina commedia (pagina 16)
di Dante Alighieri (estratti)
... Lo duca stette un poco a testa china;
poi disse: "Mal contava la bisogna
colui che i peccator di qua uncina" ... XXIV In quella parte del giovanetto anno
che 'l sole i crin sotto l'Aquario tempra
e già le notti al mezzo dì sen vanno,
quando la brina in su la terra assempra
l'imagine di sua sorella bianca,
ma poco dura a la sua penna tempra,
lo villanello a cui la roba manca,
si leva, e guarda, e vede la campagna
biancheggiar tutta; ond'ei si batte l'anca,
ritorna in casa, e qua e là si lagna,
come 'l tapin che non sa che si faccia;
poi riede, e la speranza ringavagna,
veggendo 'l mondo aver cangiata faccia
in poco d'ora, e prende suo vincastro,
e fuor le pecorelle a pascer caccia ... E ïo al duca: "Dilli che non mucci,
e domanda che colpa qua giù 'l pinse;
ch'io 'l vidi uomo di sangue e di crucci" ... Da indi in qua mi fuor le serpi amiche,
perch'una li s'avvolse allora al collo,
come dicesse "Non vo' che più diche";
e un'altra a le braccia, e rilegollo,
ribadendo sé stessa sì dinanzi,
che non potea con esse dare un crollo ...
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La divina commedia (pagina 17)
di Dante Alighieri (estratti)
... Ma se presso al mattin del ver si sogna,
tu sentirai, di qua da picciol tempo,
di quel che Prato, non ch'altri, t'agogna ... "S'ei posson dentro da quelle faville
parlar", diss'io, "maestro, assai ten priego
e ripriego, che 'l priego vaglia mille,
che non mi facci de l'attender niego
fin che la fiamma cornuta qua vegna;
vedi che del disio ver' lei mi piego!" ... Lo maggior corno de la fiamma antica
cominciò a crollarsi mormorando,
pur come quella cui vento affatica;
indi la cima qua e là menando,
come fosse la lingua che parlasse,
gittò voce di fuori, e disse: "Quando
mi diparti' da ...
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La divina commedia (pagina 22)
di Dante Alighieri (estratti)
... "Va via", rispuose, "e ciò che tu vuoi conta;
ma non tacer, se tu di qua entro eschi,
di quel ch'ebbe or così la lingua pronta ... Io non so chi tu se' né per che modo
venuto se' qua giù; ma fiorentino
mi sembri veramente quand'io t'odo ... E avvegna che, sì come d'un callo,
per la freddura ciascun sentimento
cessato avesse del mio viso stallo,
già mi parea sentire alquanto vento;
per ch'io: "Maestro mio, questo chi move?
non è qua giù ogne vapore spento?" ...
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La divina commedia (pagina 23)
di Dante Alighieri (estratti)
... Ella ruina in sì fatta cisterna;
e forse pare ancor lo corpo suso
de l'ombra che di qua dietro mi verna ... Ma distendi oggimai in qua la mano;
aprimi li occhi" ... Da questa parte cadde giù dal cielo;
e la terra, che pria di qua si sporse,
per paura di lui fé del mar velo,
e venne a l'emisperio nostro; e forse
per fuggir lui lasciò qui loco vòto
quella ch'appar di qua, e sù ricorse" ...
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La divina commedia (pagina 27)
di Dante Alighieri (estratti)
... Tal era io in quella turba spessa,
volgendo a loro, e qua e là, la faccia,
e promettendo mi sciogliea da essa ... Vidi conte Orso e l'anima divisa
dal corpo suo per astio e per inveggia,
com'e' dicea, non per colpa commisa;
Pier da la Broccia dico; e qui proveggia,
mentr'è di qua, la donna di Brabante,
sì che però non sia di peggior greggia ... "Per tutt'i cerchi del dolente regno",
rispuose lui, "son io di qua venuto;
virtù del ciel mi mosse, e con lei vegno ...
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La divina commedia (pagina 28)
di Dante Alighieri (estratti)
... Anime sono a destra qua remote;
se mi consenti, io ti merrò ad esse,
e non sanza diletto ti fier note" ... E io a lui: "A quelle tre facelle
di che 'l polo di qua tutto quanto arde" ...
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Fermo e Lucia (pagina 66)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Qua giù, qua sotto, a pochi passi, nella vostra cantina: e quando voi non ci siete ... e poi entrare qua dentro per questo pertugio, senza mai volersi fermare, e poi sedersi qui ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 6)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Cade sull'altare, si apre: una di qua, una di là, due cose lucide scappan via, in terra, sonando ... — Vieni qua! Porta qua — le disse —, che ti aiuto! No ...
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Il servitore di due padroni (pagina 3)
di Carlo Goldoni (estratti)
... Coss'è stà? Cossa v'àli fatto? TRUFFALDINO Andarme a dir, che sior Federigo Rasponi l'è morto? PANTALONE E cusì? TRUFFALDINO E cusì: l'è qua, vivo, san, spiritoso, e brillante; che el vol reverirla, se la se contenta ... Mo se l'è qua; in casa, in sala, che ve vegna el malanno ... E da qua avanti imparè a trattar coi forestieri, coi omeni della me sorte, coi bergamaschi onorati ... Caro sior Federigo, se credeva, che fosse vera la vostra disgrazia, che fussi morto; e cusì aveva dà mia fia a sior Silvio; qua no ghe xè un mal al mondo ... Clarice xè vostra, se la volè, e mi son qua a mantegnirve la mia parola ...
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Il servitore di due padroni (pagina 6)
di Carlo Goldoni (estratti)
... Oh diavol! L'è qua quest'alter padron ... (da sé) TRUFFALDINO Son qua, signor ... (verso la scena) FACCHINO (Col baule in spalla) Son qua; dove l'avemio da portar? TRUFFALDINO Portel in quella locanda, che adess vegno anca mi ... BEATRICE Bene, dov'è? TRUFFALDINO Eccola qua ...
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Il servitore di due padroni (pagina 10)
di Carlo Goldoni (estratti)
... Zitto, zitto, che ghe n'è qua un ... BEATRICE Dov'è la borsa? TRUFFALDINO Eccola qua ... (da sé, e parte) Scena dodicesima Truffaldino, poi Brighella TRUFFALDINO Qua bisogna veder de farse onor ... TRUFFALDINO Anca qua gh'è un piatto, che no cognosso; coss'è sto budellin? BRIGHELLA Ho dito un bodin, un piatto all'inglese, una cossa bona ... BRIGHELLA Se metterà per esempio qua la soppa, qua el fritto, qua l'alesso, e qua el fracandò ... (s'inginocchia con un ginocchio, e accenna il pavimento) Osservè come se distribuisse sti cinque piatti; per esempio: qua in mezzo la minestra ... (straccia un pezzo della lettera di cambio, e figura di mettere per esempio un piatto nel mezzo) Qua da sta parte el lesso ... (fa lo stesso con un altro pezzo di lettera, ponendolo all'incontro dell'altro) Qua la salsa, e qua el piatto, che no cognosso ... BEATRICE Che cosa fai ginocchioni? (a Truffaldino) TRUFFALDINO Stava qua disegnando la scalcaria ...
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Il servitore di due padroni (pagina 11)
di Carlo Goldoni (estratti)
... BEATRICE Va' via di qua ... (entra in camera) Scena quindicesima Un Cameriere con un piatto, poi Truffaldino, poi Florindo, poi Beatrice ed altri Camerieri CAMERIERI Quanto sta costui a venir a prendere il lesso? TRUFFALDINO (Dalla camera) Son qua, camerada; cossa me deu? CAMERIERI Ecco il lesso ... (chiama) TRUFFALDINO (Esce di camera di Beatrice) Son qua ... (Cameriere torna colla minestra per Florindo) TRUFFALDINO Dè qua a mi, che ghe la porterò mi; andè a parecchiar la roba per quell'altra camera ... Vuol servire di qua e di là ... (a Truffaldino) TRUFFALDINO Son qua ... (dalla camera lo chiama forte) TRUFFALDINO Dè qua ...
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Il servitore di due padroni (pagina 12)
di Carlo Goldoni (estratti)
... (chiama) TRUFFALDINO Son qua ... (lo chiama dalla sua camera) TRUFFALDINO Son qua ... (chiama) Dove diavolo è costui? TRUFFALDINO (Esce dalla camera di Beatrice) L'è qua ... (entra da Florindo) CAMERIERI Ecco la frutta, dove siete? (con un piatto di frutta) TRUFFALDINO Son qua ... (porta le frutta a Beatrice) CAMERIERI Salta di qua, salta di là; è un diavolo costui ... TRUFFALDINO Niente; son qua a ricever i so comandi ... (da sé) TRUFFALDINO Metto zo el fiaschetto, e son qua da vu, cara ...
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Il servitore di due padroni (pagina 17)
di Carlo Goldoni (estratti)
... (a Silvio, alzandolo) Vegnì qua ... (al medesimo, prendendolo per la mano) Vegnì qua anca vu, siora ... BRIGHELLA Con bona grazia, se pol vegnir? (entra) PANTALONE Vegnì qua mo, sior compare Brighella ... Cossa gh'è da niovo? BRIGHELLA La signora Beatrice l'è qua, che la li vorria reverir ... SILVIO Trovalo, e son qua io ... BEATRICE Il signor Florindo dov'è? (a Truffaldino) TRUFFALDINO L'è qua, che el vorria vegnir avanti, se i sè contenta ...
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Intrichi d'amore (pagina 10)
di Torquato Tasso (estratti)
... Voglio dire a proposito che non mi piace molto la libertà che da te stessa hai presa da pochi giorni in qua, stando quasi di continuo su le finestre, praticando per basso e lasciando l'essercizio della casa ... Da che tempo in qua sei divenuta così sfacciata, prosontuosa, ignorante? Va via, non mi star più innanzi, che io mi risolvo a differire l'andata dalla Signora Quintilia infino a notte, per venir a darti il castigo che meriti, se non farai quanto ti dirò ... Vien qua, Pasquina: va alla Signora Quintilia e dilli che, se non è cosa che molto importi, andarò da lei questa sera ... LEONORA Dunque con il Napolitano fa l'amore? Bella elezion per certo! Vien qua, dimmi: il Napolitano è innamorato di lei, o ella di lui? PASQUINA Io non dico questo, siatemi testimonio; ma lo dite voi ... Non sapete Camillo, quel giovane bello che passa spesso di qua? LEONORA Sì che lo so ...
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La famiglia dell'antiquario
di Carlo Goldoni (estratti)
... BRIGHELLA Gh'è qua ste do polizze ... ANSELMO Ho fatto un gran bell'acquisto? BRIGHELLA Comandela, che vada via? ANSELMO Hai da dirmi qualche cosa? BRIGHELLA Gh'o qua ste do polizze ... ANSELMO Gran bella testa! Gran bella testa! (osservando la medaglia) BRIGHELLA I xè qua de fora, i voleva intrar, ma gh'ò dito, che la dorme ... ANSELMO Hanno date le loro polizze? BRIGHELLA Lustrissimo sì; eccole qua ... BRIGHELLA Da qua avanti no la sarà tormentada dai creditori ... BRIGHELLA Za, che la xè in pagar debiti; la sappia, che co vago fora de casa, no me posso salvar; quattro ducati qua, tre là: a chi diese lire, a chi otto, a chi sie; s'ha da dar a un mondo de botteghieri ... ISABELLA Date qua, date qua, già che il diavolo vuol così ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 3)
di Giovanni Verga (estratti)
... Il canonico, per discrezione, prese a tenere a bada il barone Mèndola, dandogli chiacchiera e tabacco, sputacchiando di qua e di là, onde cercare di sbirciar quello che succedeva dietro l'uscio socchiuso di donna Bianca, stringendo le labbra riarse come inghiottisse ogni momento: - Si capisce! ... Il canonico Lupi attraversò il cortile, rialzando la sottana sugli stivaloni grossi in mezzo alle erbacce, si voltò indietro verso la casa smantellata, per veder se potessero udirlo, e poi, dinanzi al portone, guardando inquieto di qua e di là, conchiuse: - Avete udito il dottore Tavuso? Possiamo parlare perché siamo tutti amici intimi e parenti ... - Scostatevi, scostatevi! Via di qua, cugino ... Dalla botola, in cima alla scaletta di legno, si affacciarono due scarpacce, delle grosse calze turchine, e si udì una bella voce di giovanetta la quale disse: - Signora baronessa, eccoli qua ... Dunque, pel farro cosa facciamo, mastro Lio? Pirtuso era rimasto accoccolato sul moggio, tranquillamente, come a dire che non gliene importava del farro, guardando sbadatamente qua e là le cose strane che c'erano nel magazzino vasto quanto una chiesa ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 13)
di Giovanni Verga (estratti)
... Su! animo! la macina! Vi do una mano mentre son qua io ... E tu non saresti qua a giuocare alle piastrelle! ... - E se ne andò sull'uscio accigliato, colle mani sotto le ascelle, guardando di qua e di là ... Badava a ogni cosa, girando di qua e di là, rovistando nei mucchi di tegole e di mattoni, saggiando i materiali, alzando il capo ad osservare il lavoro fatto, colla mano sugli occhi, nel gran sole che s'era messo allora ... - Santo! Santo! portami qua la mula ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 15)
di Giovanni Verga (estratti)
... - Sentite qua, mastro Lio, - disse Gesualdo tirando in disparte Pirtuso ... Allorché vi giunse invece li trovò tutti quanti sdraiati bocconi nel fossato, di qua e di là, col viso coperto di mosche, e le braccia stese ... Massaro Carmine, il camparo, era steso bocconi sull'aia, collo schioppo fra le gambe; Brasi Camauro e Nanni l'Orbo erano spulezzati di qua e di là, come fanno i cani la notte, quando sentono la femmina nelle vicinanze; e i cani soltanto davano il benvenuto al padrone, abbaiando intorno alla fattoria ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 19)
di Giovanni Verga (estratti)
... - Eh? eh? don Gesualdo? Eccovi qua ... eccovi qua! ... - Sissignore, eccomi qua! - rispose con un sorriso che cercò di fare allargare per tutta la faccia scura ... - Eccomi qua, come volete voi ... C'era il letto ancora disfatto nella camera del canonico; tutt'in giro alle pareti un bel numero di gabbioline, dove il canonico, gran cacciatore al paretaio, teneva i suoi uccelli di richiamo; un enorme crocifisso nero di faccia all'uscio, e sotto la cassa della confraternita, come una bara da morto, nella quale erano i pegni dei denari dati a prestito; delle immagini di santi qua e là, appiccicate colle ostie, insudiciate dagli uccelli, e un puzzo da morire, fra tutte quelle bestie ... Vi ho detto: "Eccomi qua, come volete voi ...
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Mastro don Gesualdo (pagina 35)
di Giovanni Verga (estratti)
... - Avete visto com'è andata a finire? - Ciolla soleva desinare in fretta e in furia col cappello in testa e il bastone fra le gambe, per tornar subito in piazza a mangiar l'ultimo boccone, portandosi in tasca una manciata di lupini o di ceci abbrustoliti, d'inverno anche con lo scaldino sotto il tabarro, bighellonando, dicendo a ciascuno la sua, sputacchiando di qua e di là, seminando il terreno di bucce ... Rimanevano le ultime nuvole del temporale: dei capannelli qua e là, dinanzi alla bottega di Pecu-Pecu e al Palazzo di Città; gente che guardava inquieta, curiosi che correvano e si affollavano al più piccolo rumore ... - Sentite qua, don Bastiano! - E si misero a discorrere sottovoce, tirandosi in disparte ... Il notaro scrollava le spalle, guardando sottecchi di qua e di là ... Appena s'accorsero del Ciolla se la svignarono in fretta, l'uno di qua e l'altro di là ... Bianca poi si alzò convulsa, incespicando qua e là, pigliandosela col canonico, che metteva in quell'impiccio un padre di famiglia ...
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Novelle rusticane (pagina 10)
di Giovanni Verga (estratti)
... Poi il treno si perdeva nella vasta nebbia della sera, e il poveraccio, cavandosi un momento le scarpe, seduto sulla panchina, borbottava: - Ah! per questi qui non c'è proprio la malaria! Gli Orfani La piccina si affacciò all'uscio, attorcigliando fra le dita la cocca del grembiale, e disse: - Sono qua ... - Vien qua, vien qua, gridò comare Sidora, rossa come un pomodoro, dal bugigattolo del forno ... - Vien qua, vien qua, riprese comare Sidora ... Sono passati di qua or ora ... Statti qua ...
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Orfeo (pagina 2)
di Angelo Poliziano (estratti)
... Qua giù m'ha scorto solamente Amore, volato son qua giù colle sue ali ... Posa, Cerbero, posa il tuo furore, ché quando intenderai tutte e' mie mali, non solamente tu piangerai meco, ma qualunque è qua giù nel mondo cieco ... Ognun segua, Bacco, te! Bacco, Bacco, euoè! Io ho voto già il mio corno: damm'un po' 'l bottazzo qua! Questo monte gira intorno, e 'l cervello a spasso va ...
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Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 3)
di Luigi Pirandello (estratti)
... Ma via! Facciano silenzio! Poi, rivolgendosi ai Personaggi: E loro si levino! Sgombrino di qua! Al Direttore di scena: Perdio, faccia sgombrare! Il direttore di scena (facendosi avanti, ma poi fermandosi, come trattenuto da uno strano sgomento) ... Insomma, noi qua dobbiamo lavorare! Il primo attore ... Tutto questo va benissimo! Ma che cosa vogliono loro qua? Il padre ... Ma che vuol concertare! Qua non si fanno di questi concerti! Qua si recitano drammi e commedie! Il padre ... E va bene! Siamo venuti appunto per questo qua da lei! Il capocomico ... Peggio! Peggio! Eh altro, signore! Peggio! Senta, per favore: ce lo faccia rappresentar subito, questo dramma, perché vedrà che a un certo punto, io—quando questo amorino qua prenderà per mano la Bambina che se ne starà presso la Madre e la porterà davanti al Capocomico —vede com'è bellina? la prenderà in braccio e la bacerà cara! cara! La rimetterà a terra e aggiungerà, quasi senza volere, commossa: ebbene, quando quest'amorino qua, Dio la toglierà d'improvviso a quella povera madre: e quest'imbecillino qua spingerà avanti il Giovinetto, afferrandolo per una manina sgarbatamente farà la più grossa delle corbellerie, proprio da quello stupido che è lo ricaccerà con una spinta verso la Madre —allora vedrà che io prenderò il volo! Sissignore! prenderò il volo! il volo! E non mi par l'ora, creda, non mi par l'ora! Perché, dopo quello che è avvenuto di molto intimo tra me e lui indicherà il Padre con un orribile ammiccamento non posso più vedermi in questa compagnia, ad assistere allo strazio di quella madre per quel tomo là indicherà il Figlio —lo guardi! lo guardi!—indifferente, gelido lui, perché è il figlio legittimo, lui! pieno di sprezzo per me, per quello là, indicherà il Giovinetto per quella creaturina; ché siamo bastardi—ha capito? bastardi ... Qua una sedia, subito! Uno degli Attori offrirà una sedia; gli ...
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Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 7)
di Luigi Pirandello (estratti)
... Lo fanno tanti! Il suo compito è facilitato dal fatto che siamo qua, tutti, vivi davanti a lei ... Venga qua con me nel mio camerino ... Fra un quarto d'ora, venti minuti, siano di nuovo qua ... Eccomi qua! Il capocomico ... E va bene: «i personaggi»; ma qua, caro signore, non recitano i personaggi ... Qua recitano gli attori ... Appunto! Poiché non c'è e lor signori hanno la fortuna d'averli qua vivi davanti, i personaggi ...
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Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 8)
di Luigi Pirandello (estratti)
... E che ci staremmo a fare nojaltri, qua, allora? Il capocomico ... Nient'affatto! La loro espressione diventa materia qua, a cui dan corpo e figura, voce e gesto gli attori, i quali—per sua norma—han saputo dare espressione a ben più alta materia: dove la loro è così piccola, che se si reggerà sulla scena, il merito, creda pure, sarà tutto dei miei attori ... —oh, insomma! Qua lei, come lei, non può essere! Qua c'è l'attore che lo rappresenta; e basta! Il padre ... E dàlli! Non pretenderà che le si edifichi qua, tal quale, quel retrobottega che lei conosce, di Madama Pace! Al Padre: M'ha detto una saletta a fiorami? Il padre ... Non è bianca; è a strisce; ma poco importa! Per i mobili, su per giù, mi pare che ci siamo! Quel tavolinetto, lo portino un po' più qua davanti! I Servi di scena eseguiranno ... Vogliono? Le attrici (levandosi i cappellini e qualcuna anche il mantello, seguiteranno a ridere, ed andando ad appenderli qua e là agli attaccapanni) ... —E perché no?
—Ecco qua!
—Ma badate che è buffo sul serio!
—Dobbiamo metterli in mostra? Il padre ... È lei! Lo dicevo io? Eccola qua! Il capocomico (vincendo il primo stupore, indignato) ...
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Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 9)
di Luigi Pirandello (estratti)
... E del resto possono ben parlar forte tra loro, perché noi non saremo mica qua, come adesso, a sentire: loro fingono d'esser sole, in una stanza, nel retrobottega, che nessuno le sente ... Ma no, aspetti! Qua bisogna rispettare le esigenze del teatro! Prima che lei sia pronto ... E lei faccia l'entrata! Non c'è bisogno che giri! Venga qua! Finga d'essere entrato! Ecco: io me e sto qua a testa bassa—modesta!—E su! Metta fuori la voce! Mi dica con voce nuova, come uno che venga da fuori: «Buon giorno, signorina» ... dico, non sarà la prima volta, è vero? che lei viene qua ...
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Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 12)
di Luigi Pirandello (estratti)
... Ma sì, qua, senz'altro! Sipario! Sipario! Alle grida reiterate del Capocomico, il Macchinista butterà giù il sipario, lasciando fuori, davanti alla ribalta, il Capocomico e il Padre ... E come dovremmo dire allora? L'illusione da creare, qua, agli spettatori— Il primo attore ... Ma che giuoco! Non siamo mica bambini! Qua si recita sul serio ... Hanno ragione di ridere: perché qua si giuoca; al Direttore: e lei può dunque obbiettarmi che soltanto per un giuoco quel signore là, indicherà il Primo Attore che è «lui», dev'esser «me», che viceversa sono io, «questo» ... Io la invito anzi a uscire da questo giuoco guardando la Prima Attrice, come per prevenire —d'arte! d'arte!—che lei è solito di fare qua coi suoi attori; e torno a domandarle seriamente: chi è lei? Il capocomico (rivolgendosi quasi strabiliato, e insieme irritato, agli Attori) ...
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Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 13)
di Luigi Pirandello (estratti)
... Ah, benissimo! E dica per giunta che lei, con codesta commedia che viene a rappresentarmi qua, è più vero e reale di me! Il padre (con la massima serietà) ... E dunque, perché si fa meraviglia di noi? Immagini per un personaggio la disgrazia che le ho detto, d'esser nato vivo dalla fantasia d'un autore che abbia voluto poi negargli la vita, e mi dica se questo personaggio lasciato così, vivo e senza vita, non ha ragione di mettersi a fare quel che stiamo facendo noi, ora, qua davanti a loro, dopo averlo fatto a lungo a lungo, creda, davanti a lui per persuaderlo, per spingerlo, comparendogli ora io, ora lei, indicherà la Figliastra ora quella povera madre ... Faremo il giardino, faremo il giardino, non dubiti: e vedrà che ne sarà contenta! Le scene le aggrupperemo lì! Chiamando per nome un Apparatore: Ehi, calami qualche spezzato d'alberi! Due cipressetti qua davanti a questa vasca! Si vedranno calare dall'alto del palcoscenico due cipressetti ... Un po' di cielo! Un fondalino, che cada qua dietro questa vasca! Si vedrà calare dall'alto del palcoscenico una tela bianca ... Ecco, guardi! E ora il giovinetto, invece di nascondersi dietro gli usci delle stanze, potrebbe aggirarsi qua nel giardino, nascondendosi dietro gli alberi ... Venga, venga un po': mi faccia vedere! Si nasconda un po' qua ...
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Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 14)
di Luigi Pirandello (estratti)
... Ma se io che prendo il volo, signore, quando accade ciò che deve accadere—proprio per l'odio che sento per lui, proprio per non vedermelo più davanti—ebbene, se io sono ancora qua, e sopporto la sua vista e la sua compagnia—si figuri se può andarsene via lui che deve, deve restar qua veramente con questo suo bel padre, e quella madre là, senza più altri figli che lui ... Poi al Capocomico: —Immagini che cuore può aver lei di mostrare qua ai suoi attori quello che prova; ma è tanta la brama d'accostarsi a lui, che—eccola—vede? è disposta a vivere la sua scena! Difatti la Madre si sarà accostata, e appena la Figliastra finirà di proferire le ultime parole, aprirà le braccia per significare che acconsente ... Ah, ma io no! Io no! Se non me ne posso andare, resterò qua; ma le ripeto che io non rappresento nulla! Il padre (al Capocomico, fremendo) ... Eh, finta, si sa! Il guajo è questo, carina: che è tutto finto, qua! Ah, ma già forse a te bambina, piace più una vasca finta che una vera; per poterci giocare, eh? Ma no, sarà per gli altri un gioco; non per te, purtroppo, che sei vera, amorino, e che giochi per davvero in una vasca vera, bella, grande, verde, con tanti bambù che vi fanno l'ombra, specchiandovisi, e tante tante anatrelle che vi nuotano sopra, rompendo quest'ombra ... Ah—e qua c'è lei? Per rifar la sua parte? Indicherà la Madre ... Per me, signore, io sono qua! Magari mi desse lei il modo di potergli parlare un momento, di potergli dire tutto quello che mi sta nel cuore ...
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Storia di un'anima (pagina 30)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Intanto voglio usare l'ultime gocce che m'ho sulla tavolozza, e dipingo;—di faccia il mare, a tre strisce, una verde oscura, come una pineta, l'altra paonazziccia, l'altra celeste: l'aria limpidissima: di qua e di là i monti tutti innondati di sole ... Qua vedo angolosi profili, qua masse tondeggianti, qua pozzetti, a tinte turchinicce e livide: e qua sul dorso dì certe coste che si diramano come tante catene di montagne, formando tanti valloncelli scavati dalla rabbia di corrosione, sul dorso bruciacchiato le incrostazioni biancastre dell'acqua; là la massa nera si dirupa, là nelle basse caverne e negli anfratti sonanti sonvi i biechi colori dell'onda, il bruno funereo e il verde bavoso ...
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Storia di un'anima (pagina 51)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Camminiamo, su, su! Sotto ai faggi dalle cortecce lucenti e dalle foglie ovate, sugli scheggioni, di qua, di là, per le breccie dei macigni e sulle schiene, poi sui pendii sparsi di massi rotolati e d'altri conficcati, poi sui sentieruzzi teneri, spolverizzati di squamucce d'argento, tra le selvette fresche di felci, si cammina e si cammina… ... Sui pendii s'affollano le felci: qua calpestate pesantemente da poco mostrano come un sentiero nuovo, svelando tra il verde gaio dell'insieme il verde freddo delle loro pagine inferiori: altrove schiantate da un pezzo e disseccate appaiono come cuprei ricami: su su digradano ondulando ... Qua, da un'insenatura umida e lucida come acciaio, un torrente sembra con cento braccia cadere aggrappandosi di picco in picco: là invece tranquillo, spiegato, maestoso, si abbandona giù come un velo di limatura d'argento: il rombo è il misterioso crescendo degli abissi: ogni dove con prorotto singhiozzo nelle tane scavate gorgogliano acque sotterranee ...
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