Libri procuratore
Libri su procuratore, con la parola procuratore
Confessioni di un Italiano (pagina 124)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Io ho ritenuto mio dovere di chiarire all'Eccellentissimo Procuratore tali tristi condizioni della Repubblica — soggiunse il Battaja ... — Ella conosce del pari, signor Procuratore, gli estremi sommari del trattato che si firmerà fra breve a Milano fra il cessante Maggior Consiglio e il Direttorio di Francia! Questo crudele ricordo cavò dagli occhi del Procuratore due lagrimone che se non accennavano il coraggio non erano peraltro senza una tal qual dignità di mestizia e di rassegnazione ... — Signor Procuratore — riprese Lucilio — io sono un semplice cittadino; ma cerco il bene, il vero bene di tutti i cittadini! Dico che si farebbe atto di patria carità e prova d'indipendenza correndo incontro alle ottime intenzioni degli altri; così si risparmierebbero molti disordini interni che non mancheranno di intorbidare le cose se ancora si tarda la conclusione del trattato ... — Ecco, signor Procuratore — egli soggiunse — qui stanno i destini della patria: guardi ella di capacitarne l'animo del Serenissimo Doge e degli altri nobili colleghi, altrimenti ... Rispose colle lagrime agli occhi il Procuratore: — Io sono veramente grato a tanto deferenza di loro illustri signori; — (Gli incorruttibili cittadini rabbrividirono a questi titoli scomunicati) — Il Serenissimo Doge ed i colleghi Procuratori, come cariche perpetue della Repubblica, sono pronti a sacrificarsi per la sua salute — (sacrificarsi voleva dire cavarsela) — tanto più che la fedeltà degli Schiavoni rimasti comincia a tentennare, e non ci meraviglierebbe per nulla di vederli unirsi ai nostri nemici ... — (Il Procuratore s'accorse d'aver detto un sproposito e tossì e tossì che divenne scarlatto come la sua tonaca) — dico di vederli unirsi ai nostri amici, che ... La voce moriva in gola al Procuratore come un singhiozzo; ma le sue ultime parole furono coperte da una salva di applausi ... Fu scelto a voti unanimi il Zorzi: un droghiere da appaiarsi ad un procuratore, per intimar l'abdicazione ad un doge! ... Intanto partirono il Procuratore e lo Zorzi, partì il Villetard col Battaja e alcuni altri patrizi, stupidamente traditori di se stessi: restammo noi pochi, l'eletta, il fiore della democrazia veneziana ...
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