Libri prima
Libri su prima, con la parola prima
Confessioni di un Italiano
di Ippolito Nievo (estratti)
... Prima invasione di personaggi; interrotta qua e là da molte savie considerazioni sulla Repubblica Veneta, sugli ordinamenti civili e militari d'allora, e sul significato che si dava in Italia alla parola patria, allo scadere del secolo scorso ... La mia indole, l'ingegno, la prima educazione e le operazioni e le sorti progressive furono, come ogni altra cosa umana, miste di bene e di male: e se non fosse sfoggio indiscreto di modestia potrei anco aggiungere che in punto a merito abbondò piuttosto il male che il bene ... La circostanza, altri direbbe la sventura, di aver vissuto in questi anni mi ha dunque indotto nel divisamento di scrivere quanto ho veduto sentito fatto e provato dalla prima infanzia al cominciare della vecchiaia, quando gli acciacchi dell'età, la condiscendenza ai più giovani, la temperanza delle opinioni senili e, diciamolo anche, l'esperienza di molte e molte disgrazie in questi ultimi anni mi ridussero a quella dimora campestre dove aveva assistito all'ultimo e ridicolo atto del gran dramma feudale ... Mi sbaglierò forse, ma meditando dietro essi potranno alcuni giovani sbaldanzirsi dalle pericolose lusinghe, e taluni anche infervorarsi nell'opera lentamente ma durevolmente avviata, e molti poi fermare in non mutabili credenze quelle vaghe aspirazioni che fanno loro tentar cento vie prima di trovare quell'una che li conduca nella vera pratica del ministero civile ... Ed ora, prima di prendere a trascriverle, volli con queste poche righe di proemio definire e sanzionar meglio quel pensiero che a me già vecchio e non letterato cercò forse indarno insegnare la malagevole arte dello scrivere ... Ma il pensiero, prima di tuffarsi in quel tempo che non avrà più differenza di tempi, si slancia ancora una volta nel futuro degli uomini; e ad essi lega fidente le proprie colpe da espiare, le proprie speranze da raccogliere, i propri voti da compiere ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 4)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Ma per quanto la Curia fosse disposta a favorire la divota ambizione della Contessa, siccome Orlando non era un'aquila, così non ci vollero meno di dodici anni di seminario e d'altri trenta di postulazione per fargli toccare la meta de' suoi desiderii; e il Conte ebbe la gloria di morire molti anni prima che i fiocchi rossi gli piovessero sul cappello ... Prima di tutto ci aveva preso intanto una discreta pratica del messale; e poi la gorgiera gli si era moltiplicata a segno da poter reggere a paragone col più morbido e fiorito de' suoi nuovi colleghi ... E Dio sa com'erano queste ferite, poiché ora, ripensandoci sopra, non mi par verosimile che coi cinquant'anni che diceva toccare appena, egli avesse assistito ad una guerra combattutasi sessant'anni prima ... E siccome al minimo sbaglio egli usava batterlo spietatamente su tutte le pancie della prima fila; così quando appena accennasse di sbassarlo, la prima fila indietreggiava sulla seconda la seconda sulla terza e nasceva una tal confusione che la minore non sarebbe avvenuta all'avvicinarsi dei Turchi ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 7)
di Ippolito Nievo (estratti)
... in un camerotto vicino alla stalla, e lo stesso Marchetto cavallante, che all'occorrenza n'era il capo, non poteva entrare in cucina senza depor prima nell'andito le pistole e il coltellaccio ... Accomodata un po' all'ingrosso quella difficile materia delle armi, si accinsero i signori sindaci a regolare quella non meno importante delle monete; ma la prima stava loro troppo a cuore ed era turbata da troppi disordini, perché non vi dovessero tornar sopra tantosto ... Le antiche memorie famigliari e la vicinanza delle terre dell'Impero attiravano la prima al partito imperiale; la seconda per somiglianza di costumi piegavasi sempre meglio a una pecorile obbedienza dei governanti; ribelle la prima per istinto; impecorita la seconda per nullaggine, ambidue piucché inutili nocive al bene del paese ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 11)
di Ippolito Nievo (estratti)
... La commedia finiva in cucina con grandi risate alle spalle del dottore, e il giovinotto ch'era stato a Padova se ne intendeva tanto bene che gli restava in grazia meglio di prima ... Quand'io cominciai ad aver ragione di me stesso e a far istizzire i polli nel cortile di Fratta, l'unico figliuolo maschio del Conte era già da un anno a Venezia presso i padri Somaschi ov'era stato educato suo padre: perciò di lui non mi rimane memoria, riguardante quel tempo, se non per qualche scappellotto ch'egli mi avea dato prima di partire, per farmi provare la sua padronanza; e sì che allora io era un bambino che a stento rosicchiava il pane ... Fortuna ch'era sordo! Quanto alla Contessa ella non compariva mai in cucina se non due volte il giorno nella sua qualità di suprema direttrice delle faccende casalinghe; la prima il mattino a distribuire la farina, il butirro, la carne e gli altri ingredienti bisognevoli al vitto della giornata; la seconda dopo l'ultima portata del pranzo a far la parte della servitù dalle vivande rimandate dalla mensa padronale e a riporre il resto in piatti più piccoli per la cena ... Era la prima volta che mi parlavano proprio col cuore; era la prima volta che mi si faceva il dono d'uno sguardo affettuoso e d'una carezza! e un tal dono mi veniva da una vecchia che aveva veduto Luigi XIV! Dico veduto, proprio veduto; perché lo sposo della nobildonna Badoera, quel vecchio Conte così ghiotto dei grammaestri e degli ammiragli, pochi mesi dopo il suo matrimonio era andato in Francia ambasciatore della Serenissima e vi aveva condotto la moglie che per due anni era stata la gemma di quella Corte! Quella stessa donna poi tornata a Fratta avea serbato l'eguali grazie dei modi e del parlare, l'egual rettitudine di coscienza, l'eguale altezza e purità di sentimenti, l'uguale spirito di moderazione e di carità, sicché anche perduto il fiore della bellezza aveva continuato ad innamorare il cuore dei vassalli e dei terrazzani come prima aveva innamorato quello dei cortigiani di Versailles ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 15)
di Ippolito Nievo (estratti)
... quella libertà fanciullesca dalla quale sovente i sensi vengono stuzzicati prima dei sentimenti, con sommo pericolo dell'euritmia morale per tutta la vita ... Saffo ed Aspasia appartengono alla storia non alla mitologia greca; e sono due tipi di quelle anime capaci di grandi passioni non di grandi affetti, quali se ne formano tante al nostro tempo per la sensuale licenza che toglie ai fanciulli di essere innocenti prima ancora che possano diventar colpevoli ... Ma la educazione potrebbe far molto coltivando la ragione, la volontà e la forza prima che i sensi prendano il predominio ... Per quanto mi ricorda, le battaglie dell'anima si svegliarono in me prima di quelle della carne; ed appresi per fortuna ad amare prima che a desiderare ... Superba di comandare e d'esser la prima in tutto, e di veder le cose ordinate a modo proprio, non è strano ch'ella cercasse accomodarle colla bugia, quando non le conosceva tali da indurre negli altri l'opinione altissima che la voleva far concepire di sé ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 20)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Giunta che era tutta la schiera nella sala, succedeva la funzione della felice notte, dopo la quale si sparpagliavano in cerca delle rispettive stanze; e ve n'erano di tanto lontane da aversi comodamente il tempo di recitare tre Pater, tre Ave e tre Gloria prima di arrivarvi ... Il signor Conte e la signora Contessa nel loro talamo sconfinato erano letteralmente investiti da una fantasmagoria di stemmi e di trofei famigliari; e quel glorioso spettacolo, imprimendosi nella fantasia prima di spegnere il lume, non potea essere che non imprimesse un carattere aristocratico anche nelle funzioni più segrete e tenebrose del loro matrimonio ... Qualche volume di memorie tradotte dal francese, alcune storie di quelle antiche italiane che narrano le cose alla casalinga e senza rigonfiature, il Tasso, l'Ariosto, e il Pastor Fido del Guarini, quasi tutte le commedie del Goldoni stampate pochi anni prima, ecco a quanto si ridussero i suoi guadagni ... Spesso tutti gli abitanti del castello dormivano della grossa che il lume della lampada traluceva ancora dalle fessure del suo balcone; e quando poi ella prendeva in mano o la Gerusalemme Liberata o l'Orlando Furioso (gli identici volumi che non avean potuto decidere la vocazione militare di suo zio monsignore) l'olio mancava al lucignolo prima che agli occhi della giovine la volontà di leggere ... Nella prima infanzia ell'era sempre rimasta a Fratta, fida compagna dell'antica inferma ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 23)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Ne fanno tante, senza saperlo, ora (delle vendette); al secolo passato ne facevano tre doppi più; figuratevi poi se vi si fossero accinti con premeditazione! — Per poco non si credevano capaci d'appestare una provincia, e conosco io una famiglia patriarcale di quei paesi, dove anche adesso prima di chiamar il medico si recitano alquante orazioni alla Madonna per pregarla che ne accompagni la visita colla buona fortuna ... Lucilio Vianello ne avea vuotate molte di queste ceste prima di ottenere la laurea ... Sette volte in due anni egli fu assente in questo modo ora un mese ed ora due; e i professori della Facoltà medica non avevano ancora assaggiato la sua prima propina ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 26)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Il signor Conte che veniva a domandarle come l'avea passato la notte in sulle undici del mattino prima di recarsi nella cancelleria a firmare tuttoché il Cancelliere gli porgesse da firmare; monsignor Orlando che dalle undici a mezzogiorno le faceva il quarto, colla cognata e la nipote, sbadigliando di tutta lena per la voglia del pranzo; la nuora che le stava dinanzi le lunghe ore, muta ed impalata infilando maglie, e non aprendo mai la bocca che per sospirare i begli anni passati; Martino, l'antico maggiordomo del fu suo marito, che le faceva compagnia alla sua maniera, parlando poco e non rispondendo mai a tono, mentre la Clara usciva alla breve passeggiata del dopopranzo; la Pisana che a volte con grandi strilli e graffiate le era condotta innanzi fra le braccia della Faustina, ecco le persone che le passavano dinanzi tutti i giorni, monotone ed annoiate come le figurine d'una lanterna magica ... Due persone che avvicinandosi prendono contentezza l'una dall'altra, sono molto proclivi ad amarsi; perfino la simpatia di due esseri melanconici passa per la manifestazione del sorriso prima di infervorarsi in amore, e questa gioia della mestizia ha sua ragione nella somiglianza che si discopre sempre gradevolmente fra i nostri sentimenti e gli altrui ... Essa era figlia di conti e di contesse; non conveniva frugare nell'animo suo prima di averlo sbrattato d'ogni superbia gentilizia ... Per questo Lucilio ristette su quel primo trionfo, come Fabio temporeggiatore, fors'anco, veggente come era fino al fondo delle cose umane, godette soffermarsi in quella prima ed incantevole posa dell'amore che si scopre corrisposto ... La prima volta ch'io uscii dalla cucina di Fratta a spaziare nel mondo, questo mi parve bello fuor d'ogni misura ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 32)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Di là, carino mio — continuò volgendosi a me — non uscirai più se prima non avrai detto chi era quell'uomo a cavallo col quale sei venuto fin sulla scorciatoia di Ramuscello ... Io volsi uno sguardo alla Faustina; e mi sentii rompere il cuore pensando che prima di coricarmi non avrei più potuto fisar gli occhi ed anche arrischiar un bacio sulle palpebre socchiuse e sul bocchino tondetto e rugiadoso della Pisana ... — Sia fatto come tu vuoi! Mise le mani in tasca e uscì tirandosi dietro in codazzo tutta la comitiva; ma ognuno prima di seguirla mi volgeva due occhiate che sanzionavano la giusta sentenza della castellana ... Allora ella mi accarezzò amichevolmente sul capo, e andò insieme cogli altri: ma prima che la fosse uscita il signor Lucilio mi si era accostato proprio vicino all'orecchio per dirmi che io stessi in letto il giorno dopo e che lo facessi chiamar lui, che avremmo accomodato tutto con poco danno ... Io lo lasciava fare, come appunto se fossi un morto; ma quando poi fu partito, e al lume della lucernetta deposta da lui in un cantone vidi le muraglie sgretolate e il soffittaccio sghembato in quel buco da gatti, la disperazione di non essere nella stanza bianca ed allegra della Pisana mi riprese con tal violenza che mi dava pugni e unghiate nella fronte e non fui contento se prima non mi vidi le mani rosse di sangue ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 34)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Quella ciocca di capelli neri ineguali e avviluppati, che serbano ancora i segni dello strappamento, furono come la prima croce appesa a segnare lo spazio vuoto d'un giorno nel sacrario domestico della memoria ... Quella ciocca di capelli restò l'A del mio alfabeto, il primo mistero della mia Via Crucis, la prima reliquia della mia felicità; la prima parola scritta insomma della mia vita; varia com'essa, e quasi inesplicabile come quella di tutti ... La mattina mi svegliai con tanta gravità addosso, che mi invogliava di credermi un uomo addirittura, così lunga età mi pareva essersi condensata nelle ultime ventiquattr'ore da me vissute: e le memorie del giorno prima mi passarono innanzi chiare ordinate e vivaci come i capitoli d'un bel romanzo ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 35)
di Ippolito Nievo (estratti)
... pel dottore: ma prima scese in cucina a rubarmi un po' di brodo; impresa nella quale, protetto dall'oscurità del locale, riuscì a meraviglia; e io bevetti il brodo con gran pazienza benché avessi dentro una grandissima voglia di panetti, e poi m'adagiai sotto le coltri promettendo che avrei cercato di sudare ... Mi tastò il polso, mi guardò la lingua, e mentre mi domandava conto di quelle graffiature che mi screziavano la fronte, sorrise in modo più benevolo di prima, udendo nel corritoio il fruscìo d'una gonna ... La Clara entrò nel bugigattolo per ascoltare dal medico la ragion del mio male e confortarmi con dire che la Contessa in vista della mia malattia non si sarebbe ostinata nel castigarmi tanto severamente, e purché dicessi a lei la verità circa alla sera prima, mi avrebbe anche perdonato ... La Clara allora m'interrogò su quel luogo così maraviglioso e così pieno di luce di sole e di colori ove diceva essere stato; e ripetutane ch'io n'ebbi con grand'enfasi la descrizione, la soggiunse che forse Marchetto aveva ragione e che io poteva essere stato al Bastione di Attila, che è un'altura presso la marina di fianco a Lugugnana dove la tradizione paesana vuole che venendo da Aquileia abbia tenuto suo campo il re degli Unni prima di essere incontrato dal pontefice Leone ... Come si può immaginare, la voglia di riveder la Pisana dopo quell'improvvisata della notte scorsa ci ebbe un gran merito nella mia repentina guarigione; e quando discesi in cucina, mia prima cura fu quella di cercarla ... Peraltro ella si tolse la briga di interrogare Germano; ma questi, imbeccato forse da Martino, rispose che avea bensì udito la notte prima lo scalpitar d'un cavallo, ma buona pezza dopo il mio ritorno a Fratta, sicché non era possibile che con quel cavallo io fossi venuto ... Fu allora la prima volta che l'animo mio ebbe a lottare fra piacere e dovere; né io titubai un istante ad appigliarmi a quest'ultimo ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 36)
di Ippolito Nievo (estratti)
... È spesso la sola fortuna che viene apparecchiando i nutrimenti alla ragione prima ancora che questa non sia nata ... La prima età vi si presta assai; ma guai a chi non li apprende ... Però chi è puro affatto tra noi mortali? — Mi conforta la parabola dell'adultera e la sublime parola di Cristo: Chi non ha peccato scagli la prima pietra! Quel dopopranzo, come vi diceva, mia prima cura fu di andar in traccia della Pisana, ma con sommo mio rammarico non mi venne fatto di trovarla in nessun luogo ... Ad onta peraltro del mio furore a cercarla, ella quel dopopranzo non si lasciava trovare; e cerca di qua e guarda di là, e corri e salta e cammina, io presi senza avvedermene la piega che m'avea menato così lontano il giorno prima ... — Tutto questo io vidi nella prima alzata d'occhi; ma nel ritirarli poi, m'addiedi d'una vecchia curva e pezzente, che pregava con gran fervore davanti a quel san Rocco ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 37)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Così a prima giunta egli mi svegliò una lontana idea di quel barbone che m'avea ricondotto a casa la sera prima; ma il sospetto divenne certezza quando colla sua voce rauca e vibrata corrispose al saluto dell'accattona ... Ma d'andarsene non era omai tempo poiché quattro buli sbucarono in quell'istante dalla campagna, e, guardatisi intorno per le quattro vie, si volsero alla vecchia colla stessa domanda che avevano fatta un momento prima ai due fanciulli ... — Perché non dircelo prima che sei orba come una talpa, vecchiaccia grinza? Su in gamba, a Portovecchio, figliuoli! — soggiunse rivolto ai suoi ... E tutti quattro presero per la strada di Portovecchio, che era l'opposta a quella battuta un quarto d'ora prima dal barbone ... — No, no; — diss'ella — prima di pregare bisogna correre a Fratta ad avvertire il Cancelliere e Marchetto di quei brutti musi che abbiamo veduto ... La sua prima impresa era stata contro i ministri della Camera che volevano confiscare un certo sacco di sale trovato presso una vecchia vedova che abitava muro a muro con lui ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 40)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Or dunque, qualche anno prima di me, Leopardo Provedoni avea stretta dimestichezza colla fontana di Venchieredo ... Leopardo, di tutto orecchi ch'era prima nell'ascoltar l'usignuolo, s'era poi fatto tutt'occhi, che della metamorfosi non erasi neppur accorto ... Perciò a prima giunta la fanciulla non ne fu tanto turbata come se il sopraggiunto fosse stato un signore; e più si rassicurò al levar gli occhi del suo volto, che certo lo riconobbe e mormorò con voce quasi di contento— Ah è il signor Leopardo! Il giovine udì quella sommessa esclamazione e per la prima volta il suo nome gli parve non abbastanza grazioso e carezzevole per albergar degnamente in labbra tanto gentili ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 42)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Oggi è una così bella giornata che mi fa dar la palma a quest'età prima dell'anno ... In quanto al piacere degli occhi, sicuro che la primavera è la prima! — C'è quel birbo di Gaetano a Venchieredo che difende sempre l'inverno — soggiunse la ragazza ... Di belle come la Doretta e di belle tre volte tanto, egli ne avea vedute a Cordovado a Fossalta e a Portogruaro; giacché la figlia del cancelliere di Venchieredo era assai più vispa che perfetta; e pure non s'era invaghito di quelle, benché avesse grande comodità di starsene e di conversar con loro, s'era invece cotto di questa alla prima occhiata alla prima parola ... Fra esse ve n'hanno che non colpiscono alla prima; ma avvicinate poi con lunga abitudine riscaldano appoco appoco, e mettono un tal incendio nei cuori che più non s'estingue ... Allora essi si sbracciano per restare incaloriti come prima erano, e sbruffano e sospirano con perfetta buona fede ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 45)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Le catene rugginose stridevano sulle carrucole quasi pel rammarico di esser rimesse al lavoro dopo tanti anni di tranquillissimo ozio; e nessuno passava sullo sconnesso tavolato senza mandar prima un'occhiata di poca fede alle fessure che lo trapanavano ... Alle sette e mezza, quando la gente tornava dalla prima messa di Teglio, s'udì un grande scalpito di cavalli: e poco stante il signore di Venchieredo con tre de' suoi buli comparve sul piazzale ... Il Cappellano aveva finito poco prima di farsi la barba; e stava allora in balìa della fantesca che gli radeva la chierica ... La cucina era il loro laboratorio; e il pretucolo, riavuto un poco dalla paura del giorno prima, scherzava colla Giustina raccomandandole di tondergli bene il cucuzzolo, non come all'ultima festa, che tutta la chiesa erasi messa a ridere quand'egli s'avea tolto di capo la berretta quadrata ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 49)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Tu sei testimonio che egli se n'è ito prima ch'io avessi compreso a dovere il significato dello scritto! — Eccellenza, io sarò testimonio di tutto quello che comanda lei! — Pure sarebbe stato meglio che il cavallante avesse tardato una mezz'ora! ... La prima ispirazione sarebbe stata di saltar sull'Illirio; e vedremo in seguito se ebbe torto o ragione a non darle retta ... Ma per adesso lasciate che vi mostri il mondo vecchio; quel mondo che bamboleggiava ancora alla fine del secolo scorso, prima che il magico soffio della rivoluzione francese gli rinnovasse spirito e carni ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 55)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Forse anco il dolore della fanciulla regnava sopra di lui com'egli avea trionfato poco prima di lei per forza di volontà ... Il suo cuore riboccante una mezz'ora prima di felicità e d'amore volava, in quegli istanti, al letto di sua nonna; in quella cameretta silenziosa e bene assestata dove Lucilio avea passato con esse le lunghe ore; e quando egli non c'era ne restava viva per l'aria una cara memoria, un'immagine invisibile e ammaliatrice ... Egli ne rilevò con un'occhiata da aquila il concetto generale, e decise ad ogni costo che o solo o colla fanciulla egli doveva entrare in castello prima che passasse la notte ... Era la prima volta che in una stanza e alla piena del fuoco riceveva nel cuore il loro muto linguaggio d'amore ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 58)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Sonavano allora per l'appunto le dieci ore di notte, e la luna mi dava negli occhi con poca modestia; due cose che mi davano qualche fastidio, la prima per le streghe e le stregherie raccontatemi da Marchetto, la seconda per la facilità che ne proveniva di poter essere osservato ... Le feste le maraviglie la consolazione di tutta la famiglia sarebbero lunghe a ridirsi: ma il primo pensiero di Clara fu di chieder conto della nonna; o se non fu il primo pensiero, fu certo la prima parola ... Infatti era una voce sola che ascriveva al signor Lucilio tutto quel po' di sicurezza e di speranza, che risollevava le anime degli abitatori del castello dalla prima abiezione ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 67)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Badate che adopero la parola buontemponi non sapendo come tradurre meglio quella francese di viveurs che prima m'avea balenato in mente ... Una delle figliuole era già da marito, l'altra cresceva su come la mala erba; la prima intinta appena, la seconda vergine affatto di qualunque educazione, bisognava condurle nel mondo perché pigliassero qualche disinvoltura ... Prima peraltro il prudentissimo Conte mandò una dozzina di lavoratori che riattassero la strada nei passaggi più scabrosi e nelle buche più profonde; e volle che il cocchiere guidasse i cavalli di passo, e che due lacchè coi lampioni precedessero il legno ... Non mancò di accorrer prima il Partistagno, il quale, dopo il soccorso portato al castello contro l'assalto del Venchieredo, era divenuto per la famiglia una specie di angelo custode ... Come non affidarsi interamente a quel cuore così puro, a quella coscienza così retta e fervorosa? Molte volte egli le aveva parlato da solo a sola, o nel tinello o nelle passeggiate, dopo la prima ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 71)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Un guasto sì lagrimevole cominciò nella prima infanzia; nel tempo di cui narro ora, l'era già ito tanto innanzi che sarebbe stato possibile forse l'arrestarlo, non distruggerne gli effetti; quando poscia io fui in grado di toccarlo con mano e di riconoscer in esso la causa per cui la Pisana era venuta sempre peggiorando cogli anni ne' suoi difetti infantili, allora non v'avea più forza alcuna nel mondo che potesse rinnovarla ... Prima di tutto erano avvezze a questi intervalli di raffreddamento, e poi non davano alla cosa maggior importanza che non meritasse una fanciullaggine ... Fu forse meglio così; poiché al giorno dopo il dolore mi si sarebbe presentato come nuovo, e m'avrebbe sorpreso più debole di prima ... Mano a mano che Lucilio usciva dal suo cuore vi rientrava io; e non debbo nascondere che la mia gioia di questo pentimento fu così veemente, così piena come se io fossi tornato alla prima fiducia dei nostri affetti ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 79)
di Ippolito Nievo (estratti)
... coricato; e poi tolse in mano gli opuscoli divoti del Bartoli che erano la sua consueta lettura prima di addormentarsi ... Il padre Pendola, dopo aver riconfermato il giovine cavaliero nei propositi della sera prima, riferì alla Contessa di Fratta l'ottimo risultato delle sue parole, tacendo, non è d'uopo nemmeno il dirlo, tuttociò che si riferiva alla Pisana ... Prima anche che la Clara sospetti di nulla, perché già le ragazze devono essere condottadagio entro queste faccende, io voglio che i miei eccellentissimi cognati sieno beati della sua compagnia ... Raimondo aveva fatto le viste di adirarsi perché egli volesse uscire di sua casa prima che fosse entrata la sposa; ma il buon padre non ebbe bisogno di sfiatarsi per persuaderlo che ad un giovine vicino a fidanzarsi non si affaceva la tutela del precettore, e che per tutte le ragioni conveniva che la sua partenza da Venchieredo precedesse d'alcun poco la celebrazione degli sponsali ... La giovine si rinchiudeva nel suo silenzio, o rispondeva come prima che Dio non la chiamava al matrimonio, e che sarebbe stata felice di terminar la sua vita in quel castello accanto alla nonna ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 95)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Sentii come Icaro sciogliermisi la cera delle ali e precipitava nelle passioni di prima; ma l'orgoglio mi sorresse ... Mi era pur sentito poco prima tanto maggiore di essi, perché non potea continuare ad esser tale? Guardai coraggiosamente la Pisana, e sorrisi quasi di pietà; ma il cuore mi tremava; oltreché non credo che quel sorriso mi durasse a lungo sulle labbra ... Mi ricordò allora d'alcuni anni prima quando scoperto l'invaghimento della Pisana per Lucilio avea fatto quella strada stessa appeso alle coregge posteriori della carrozza, e perduto in un turbine di pensieri e d'angosce che mi dissennava ... Quel degno avvocato che m'era sembrato l'anno prima un po' sospettoso, un po' beffardo, un po' gelato, mi parve invece allora l'uomo più aperto, soave e mellifluo della terra ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 96)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Prima di tutto quella sua casaccia umida scura e quasi ignuda continuava a promovermi nei nervi un senso di ribrezzo come la tana della biscia ... Dunque il signor avvocato aveva nell'ugola un doppio registro: quello che aveva adoperato con me l'anno prima, e allora colla moglie, e l'altro che aveva usato con me pochi momenti innanzi, e che continuò ad usar poi finché mi ebbe accompagnato sulla soglia della casa ... — Le pecorelle smarrite si richiamano colle carezze — diceva l'avvocato — bisogna lusingarle dapprincipio, perché ci credano; bisogna seguirle prima perché esse poscia vengano volentieri dietro a noi ... Egli non mancava mai d'invitarmi a visitarlo spesso, e a favorirlo della mia compagnia a pranzo; ma se io lo accontentava della prima, non era così disposto ad approfittare della seconda parte dell'invito ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 98)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io non gli risposi quanto mi bolliva entro, ma corsi tosto da Amilcare, e per la prima volta gli narrai le mie relazioni coll'avvocato, e tutto l'andamento delle cose dalla predica del padre Pendola fino alla contesa di quel giorno stesso ... Io non ebbi il coraggio di confessare che il furbo m'aveva forse adoperato come strumento delle sue ribalderie; e il coraggio mi mancò affatto quando mi raccontò che la cattura di alcuni studenti avvenuta il giorno prima, e lo sfratto intimato ad alcuni altri, e le perquisizioni a moltissimi si ascrivevano comunemente a merito del signor avvocato ... — Gente che ha vissuto prima di noi, dell'esperienza dei quali noi possiamo giovarci, e furono potenti perché virtuosi, virtuosi perché liberi ... Però non volle deporre ogni lusinga; mi accarezzò ugualmente sperando di carpire forse alla mia ingenuità quello che raccoglieva prima dall'ubbidienza ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 104)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Sì, io l'amo; — soggiunsi — perché mi vi usai fin dalla nascita, perché quell'amore non è un sentimento ma una parte dell'anima mia, perch'esso è nato in me prima della ragione, prima dell'orgoglio! — E in me dunque? — riprese egli quasi piangendo — credi tu che due anni non l'abbiano radicato in me così profondamente come in te dodici o quindici? ... Mi perdoni, non è vero, Carlo? Io gli buttai le braccia al collo; quelle sue ultime parole, benché intinte ancora di qualche amarezza, mi toccarono il cuore più che le smanie di prima ... Il giorno seguente me n'andai a Fratta prima dell'alba, giacché tutta la notte non avea fatto altro che volgere in capo i disegni più strani e le speranze più inverosimili ... — Finalmente ti si vede! — mi diss'ella la prima ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 109)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io conosceva quella testolina vulcanica; e sapeva che, sfogato quel suo impeto di pentimento e di tenerezza, sarebbe tornata per Dio sa quanto tempo all'indifferenza di prima ... ’ Quel piccolo Dantino io l'avea pescato nel mare magnum di libracci di zibaldoni e di registri donde la Clara anni prima avea raccolto la sua piccola biblioteca ... Io invece, che l'avea sentito lodare e citare a Portogruaro ed a Padova più o meno a sproposito, mi parve trovare un gran tesoro; e cominciai ad aguzzarvi entro i denti, e per la prima volta giunsi fino al canto di Francesca che il diletto era minore d'assai della fatica ... Piantai i piedi al muro, lo lessi fino alla fine; lo rilessi godendo di ciò che capiva allora e prima mi era parso non intelligibile ... Ma di dar volta non se la sognavano nemmeno, quegli invasati Francesi d'allora! La guerra contro di loro s'era impiccolita: soltanto l'Austria e il Piemonte duravano in campo; e così ridotta essi la sostenevano con miglior animo e con maggiori speranze di prima ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 117)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Intanto io deggio confessare che, quanto a me, la dimora di Fratta non mi pareva più né così tranquilla né così degna come un mese prima ... La prima persona che vidi e che abbracciai a Venezia fu la Pisana; la prima che mi parlò fu la signora Contessa la quale dal fondo dell'appartamento correndo verso di me s'affaccendava a gridarmi: — Bravo, il mio Carlino, bravo! ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 119)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — I nostri antenati furono tra i fondatori di Venezia: — mi diss'egli prima di partire — venivano da Aquileia ed erano romani della stirpe Metella ... Lascia fare a me! Il signor padre sbruffava in tali parole tutta la boria proverbiale della povera nobiltà di Torcello; ma le doble levantine s'adoperarono tanto che il mio diritto all'iscrizione nel Libro d'Oro fu riconosciuto immantinente, ed io comparvi per la prima volta come patrizio votante al Maggior Consiglio nella seduta del 2 aprile 1797 ... O terribile insegnamento! Ripudiare, schernire le virtù antiche senza prima essersi ricinti il cuore colle nuove, e implorare la libertà col lievito della servitù già gonfio nell'animo! Vi sono diritti che sol meritati possono chiamarsi tali; la libertà non si domanda ma si vuole: a chi la domanda vilmente è giusto rispondere cogli sputi: e Bonaparte aveva ragione e Venezia torto ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 122)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Coi buoni uscirono i galeotti, coi fanatici i tristi, e la favola dei sedicimila congiurati ottenne maggior fede di prima ... Ma ecco che il general Bonaparte torna da capo col dichiarare al Donà e al Giustinian che non li accoglierà come inviati del Maggior Consiglio se prima quei quattro magistrati non siano imprigionati e puniti ... Guai anche ai sapienti cui non corrisponde la virtù dei contemporanei: sorretti dalla confidenza nelle proprie dottrine essi salgono facilmente ad abitar le nuvole: e se non disperano prima per discrezione di criterio, disperano poi per necessità d'esperienza ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 124)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Esse bagnarono tortuose la cipria di cui aveva spruzzolata la pelle, e ne divenne più giallo e men bello di prima ... Lucilio si rivolse allora di bel nuovo al Savio di settimana e gli porse quello scritto che aveva scorso poco prima ... Due secoli prima l'intero Consiglio dei Dieci si era presentato al Foscari, per chiedergli il corno e l'anello ... Le sue opinioni non erano state le più salde in fino allora, perché si bisbigliava che soltanto alcuni mesi prima gli fosse passato pel capo di farsi prete; ma comunque la sia, di prete che voleva essere era diventato invece poeta tragico; e una sua tragedia, il Tieste, rappresentata nel gennaio allora decorso sul teatro di Sant'Angelo, avea furoreggiato per sette sere filate ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 129)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Vi sono certe occhiate che si sentono prima di vederle; quelle di Sua Eccellenza Navagero ferivano direttamente l'anima senza incommodare il nervo ottico ... Non poteva dar retta ai discorsi che mi facevano, e per la prima volta mi ficcai in letto senza pensare al corno dorato del futuro doge democratico di Venezia ... Così sognando m'addormentai, e sognai poscia dormendo, e svegliatomi di buon mattino rappiccai il filo ai sogni del giorno prima ... Feci forza a me stesso; perdonai la vita al Navagero, e quella scena ch'io aveva immaginata di rappresentarla alla Pisana prima di annegarmi o di partire per l'Arabia, la mutai in una tacita apostrofe: — “Sta' pure, spergiura! Sei indegna di me!” — Che io avessi diritto di pronunciare una tale sentenza, ne dubito alquanto ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 130)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Lucilio rimbeccò netto e tondo che la Clara s'era promessa a lui prima che a nessuno, che i voti non erano ancor pronunciati, che le leggi democratiche non impedivano omai la loro unione per nessun conto, che la Clara aveva toccato la maggiore età, e che in quanto al Partistagno, egli se ne rideva come de' suoi sussurri che divertivano da un anno i crocchi d'ogni ceto ... Egli avea procrastinato di giorno in giorno per veder prima assicurato a Venezia il trionfo del suo partito e delle opinioni democratiche ... Allora, forse prima d'ogni altro, fiutava il vento contrario; e superbo in volto ma disperato nell'animo s'affrettava a giovarsi di quegli ultimi favori della fortuna, per soddisfare il voto supremo del suo cuore ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 146)
di Ippolito Nievo (estratti)
... La settimana prima un servo non si sarebbe arrischiato di pronunciare a voce alta quel titolo; ma la nobiltà tornava a far capolino; io non me ne incaricai gran fatto; solo mi dispiacque quel subitaneo girelliamo, e in seguito ebbi poi tempo di avvezzarmi anche a questo ... Il popolo tradito, ingiuriato, spogliato a man salva, s'intanava nelle case a piangere, nei templi a pregare, e dove prima pregavano Dio di tener lontano il diavolo, lo supplicavano allora di mandar al diavolo i Francesi ... Gli animi volgari si piegano arrendevoli alla tolleranza del minor male; né bisogna aspettarsi di più da chi sente prima di pensare ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 149)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Ciò dicendo la Pisana si diede a saltacchiare sul divano quasi per confermarvi la sua parte di padronanza; e ad averla udita due minuti prima e ad osservarla allora, non sembrava più certamente la stessa persona ... La prima, ne son sicuro, avrebbe disprezzato la seconda, come la seconda non si ricordava guari della prima; e così vivevano fra loro in buonissima armonia come il sole e la luna ... Io risposi adunque di tutto cuore alla Pisana che la era la benvenuta in mia casa; e fattole prima osservare il grave passo che la arrischiava, ed il danno che massime nella riputazione le ne poteva derivare, vedendola ciononostante ferma nel suo proposito, mi limitai a dirle che la era dessa la padrona di sé, di me, e delle cose mie ... Prima di tutto poteva io assumere una specie di tutela sopra di lei, incerto com'era di fermarmi a Venezia, anzi sicuro per le date promesse e per legge d'onore di dovermene allontanare? E cosa ne avrebbe detto la sua famiglia, e Sua Eccellenza Navagero più di tutti, il marito vecchio e geloso? Non si avrebbe trovato a mezzo loro qualche pretesto per darmi il bando? E a me si stava di farmi complice dell'ingiuria che la Pisana scagliava sopra di loro? E non bastava; c'era l'ultimo scrupolo, l'impiccio più grosso, la difficoltà capitale ... Poco prima mi doleva di doverla credere noncurante del proprio onore e delle convenienze sociali, allora avrei voluto che la fosse anche più svergognata d'una sgualdrina purché la stesse contenta della mia compagnia ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 150)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Mi ricordo ch'ella mi guardò in faccia sulla prima di quelle quattro parole, ma le altre le pronunciò più sommesse, e cogli occhi erranti qua e là ... Giunsi financo a dimenticare la dimestichezza in altri tempi avuta con lei, e a credere che se avessi osato toccarla allora, sarebbe stato proprio la prima volta ... — N'è vero che staremo bene insieme, come ai nostri giorni beati di Fratta? Si stette allora a me di scrollarmi tutto per un brivido che corse per tutte le vene; e la Pisana stoglieva lo sguardo e non sapeva cosa aggiungere, e alla fine io m'addiedi in tempo che per la prima sera eravamo iti anche troppo innanzi e che conveniva separarsi ... Vi assicuro che sant'Antonio non ebbe tanto merito di resistere nel deserto alle tentazioni del demonio, quanto io di ritirare le labbra dalla coppa, prima di avermi levata la sete ... Io stesso per la prima volta in mia vita mi occupai con tutto il piacere di queste minute faccenduole ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 152)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Eppoi giacché l'avea prima chiesto a suo nome, la poteva pur chiedere anche al mio ... Io avea ben altro pel capo che di badare al significato di questa pantomima, e presi congedo assicurandoli che ci saremmo veduti prima della partenza ... Tornai indi in istrada, ma aveva più paura di prima di esser veduto; anzi ci aveva vergogna per giunta alla paura ... Ben mi prefiggeva fra me di aprir l'animo mio alla Pisana alla prima occasione e di dimostrarle come la felicità di cui ella m'inebbriava fosse tutta a carico dell'onor mio, e come il rispetto alla patria, la fede agli amici, l'osservanza dei giuramenti mi stringessero a partire ... Era la prima volta che vedeva la Clara dopo i suoi voti ... Ella durò infatti qualche fatica a tornar marmorea e severa come prima; le sue pupille non erano più tanto immobili, né la sua voce così tranquilla e monotona ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 153)
di Ippolito Nievo (estratti)
... I giri che feci loro fare per quegli inestricabili laberinti di Venezia non saprei ripeterli ora; ma io mi stancai prima di loro, perché mi doleva di lasciar sola tanto tempo la Pisana ... Fu quella la prima volta che si dimenticò l'amore, e tornarono i nostri temperamenti a trovarsi un po' ruvidi assieme ... Prima di tutto adempiremo agli obblighi assunti, e poi si digiunerà se non ne resta per noi ... Il dover mio era di farmi abbrustolire già da un mese prima, e potrei anche ringraziarli del gran merito ch'essi acquistarono presso la mia coscienza ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 154)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Pensare e fare fu ad un punto; mi buttai fuori senza guardar prima né dove né come cadessi, persuasissimo che acqua o terra qualche cosa avrei incontrato ... Mi rizzai come un gatto, più svelto di prima, corsi verso la prora per balzare sull'altra riva, ma mi si oppose involontariamente Raimondo che stava allora per uscire di sotto al felze, e si fermò spaventato dal quel corpo che nel cadere gli avea fatto dondolare sotto i piedi la gondola ... Io avea veduto tuttociò in un lampo e prima che Raimondo si riavesse o i birri mi scoprissero era scomparso per una calletta che tagliava giù lì presso ... — Non prima — soggiunse egli — perché tutte le polizie sono molto occhiute e guardinghe sui primi momenti e cadreste facilmente nelle loro unghie ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 156)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Passai rapidamente in rassegna tutti i miei amici di Padova; ma nessuno gli somigliava per nulla, invece un certo presentimento si ostinava a presentarmi quella figura come veduta poco tempo prima, e viva ancora, vivissima nelle mie rimembranze ... — Non condannatemi! — riprese ella dopo aver parlato come esposi in addietro, e imponendomi silenzio d'un gesto — prima dovete ascoltarmi! ... — La settimana passata — diss'ella — era assalita continuamente dall'idea di ammazzarmi: ma quando prima vidi voi, e sentii che avevate intenzione d'andare a Milano, un altro ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 157)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Uccidendomi non ne avrei saputo più di prima, e neppure gli avrei recato alcun conforto; mentre invece raggiungendolo, mettendomigli al fianco, rimanendo sempre con lui, chi sa? avrei potuto attenuare le disgrazie che gli aveva tirato addosso colle mie smanie liberalesche ... Egli infatti travide il mio disegno fin dalla prima volta che voi foste in nostra casa; non dico ch'egli indovinasse il pensiero ch'io avea formato di accompagnarmi a voi, ma mi lesse chiara negli occhi la volontà di fuggire a Milano ... Così parlando ella s'era già rimessa a camminare verso dove io era avviato prima che mi rivolgessi ad affrontarla, ed io pure spensatamente le procedeva del paro ... Peraltro prima di mettere ad effetto la prima parte di questo piano chiesi con solennità alla donzella se veramente quel signor Emilio era il suo promesso sposo, e se l'aveva certe novelle ch'egli si trovasse infermo a Milano ... Poi senza rompersi altro il capo mi dichiarò in breve come già prima che Spiro tornasse dalla Grecia ove si era fermato quindici anni presso un suo zio, ella era stata chiesta in isposa da Emilio, un bel giovine a udirla lei, e delle migliori famiglie dell'Istria, stabilito come ufficial d'arsenale a Venezia ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 158)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Orfano si potea dire di genitori e di patria, balestrato non sapeva dove da un destino misterioso, tutore per forza d'una fanciulla che non m'era stretta da alcun legame né di parentela né d'amore, rivedeva tuttavia un barlume di felicità nelle poetiche immaginazioni di uomini vissuti diciotto secoli prima ... Mi pareva la musa della tragedia, quando prima si rivelò pensosa e severa all'estro di Eschilo ... — Ne ha uno di grandissimo, Aglaura! Prima di tutto pei vostri genitori, per vostro fratello che vi ama, vi adora, e voi sola ne sapete il quanto! indi perché vi è un cuore al mondo che ha diritto d'amore e ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 159)
di Ippolito Nievo (estratti)
... In queste parole abbrancandosi ad un ramo che sporgeva noderoso e flessibile si spenzolò dalla rupe; indi abbandonò il ramo e la vidi scendere strisciando come poco prima avea fatto io ... E dire che un quarto d'ora prima s'era precipitata volontariamente da un'altezza di due campanili! Donne, donne, donne! ... Infine non rimasero sui piatti che le reste, e d'allora in poi io mi persuasi che nulla serve meglio ad aguzzar l'appetito quanto l'aver cercato di ammazzarsi un'oretta prima ... L'Aglaura non ci pensava più affatto; io pure m'avvezzava a riguardare quel brutto accidente come un sogno ed una burla, e lo stomaco lavorava con sì buona voglia che mi pareva impossibile dopo l'affannoso batticuore di pochi momenti prima ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 162)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Io ne sapeva con ciò meno di prima; ma a forza di domandare, di voltare, di ridomandare e di camminare ancora, giunsi ove desiderava ... I capi attendevano a pavoneggiarsi nelle loro nuove assise e a farsene argomento di conquista sul cuor delle belle prima di recarle in campo, spavento dei nemici ... — Sono della prima schiera: voltate a sinistra — mi rispose quell'ilota dell'eguaglianza ... Giacomo Dalla Porta, capofila nella prima schiera della Legione Cisalpina ai vostri comandi ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 168)
di Ippolito Nievo (estratti)
... (Qui un nuovo stridore, ma più tormentoso e diabolico di prima) ... Mi pregò umilmente di perdonargli le furibonde escandescenze di prima; e mi supplicò per quanto avevo di più sacro che mi adoperassi presso alla Aglaura per ottenergli del pari il perdono ... Spiro raccontò poi le tronche parole di sua madre dalle quali avea indovinato il mistero della nascita d'Aglaura già prima di partire per la Grecia ... — Ma se mi fossi sentita veramente vostra sorella, avrei io diffidato di quelle occhiate; lasciatemi credere che la malizia non fosse né mia né vostra, o almeno divisa per metà! Io chiesi allora a Spiro con bastevole ingenuità perché tre ore prima non ci avesse scoperto quel dolce segreto, e si fosse divertito invece a rappresentarci quella feroce scena da Oreste ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 169)
di Ippolito Nievo (estratti)
... qui stasera a prima giunta trovandovi abbracciati insieme quei sospetti finirono di travolgermi la ragione! ... — Prima di tutto fui all'aperto, all'aria libera a respirare, a chieder ispirazione da Dio; indi come il cuore mi consigliava tornai in questa casa, interrogai i padroni, i portinai ... D'altronde ella vedeva che così tutto si accomodava e le donne per far tutti contenti sono anche capaci di maritarsi, quando peraltro con questi ripieghi accontentino prima di tutti se stesse ... Interpretando la tacita volontà di Spiro io m'ingegnai tanto e con sì felice esito che, prima della partenza della legione, ebbi la consolazione di vederlo sposo dell'Aglaura ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 172)
di Ippolito Nievo (estratti)
... L'inganno si sarebbe scoperto, ed io avrei fornito il fatto mio prima che gli ufficiali avessero raccozzato le loro schiere ... Infatti verso il cader del sole, pigliando argomento da un gran polverio che si vedeva sorgere rimpetto al convento dalla parte della montagna (ed erano forse mandre che scendevano), io e alcuni de' miei compagni interessati alla scommessa, fingendoci sorpresi in una bettola vicina, corsimo fino alla prima scolta gridando che si avanzavano i Napoletani, e che dessero il segno mentre noi salivamo di gran fretta a Velletri ad ordinare il resto ... Le imposte infatti della prima finestra che tentai, erano solamente accostate senza alcuna sicurtà di chiavacci e di sbarre ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 177)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Championnet premeva vittorioso i confini del Regno: Rusca coi Cisalpini, Carafa colla Legione Partenopea scaramucciavano sulla prima fila ... Aveva collocato la Pisana presso la Principessa di Santacroce, sorella d'un principe romano ch'era morto pochi mesi prima ad Aversa difendendo la Repubblica contro l'invasione di Mack ... Se da cotali sentimenti possono esser ispirate parole di conforto, anche un disperato qualunque potrebbe dar lezioni di pazienza e di moderazione prima di appendersi al laccio ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 180)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — È un vecchio piccolo e sparuto che udendo proclamare il nome del signor capitano ha cominciato a dibattersi sul letto ov'io l'aveva fatto adagiare, e mi ha chiesto conto di lei, e dice e sacramenta ch'egli è suo padre, e che non morrà contento se non giunge prima a vederlo ... L'alba scherzava sul mare spargendo dalle bianche sue dita tutti i colori dell'iride; ma lo scilocco della sera prima aveva lasciato le onde piuttosto sconvolte, e all'orizzonte non si vedeva più né un albero solo di nave ... La campana della chiesa chiamava i pescatori alla prima messa, le femminette cianciavano sulla porta dei sofferti spaventi: e qualche mozzo mattiniero inalberando la vela cantava il ritornello della sua barcarola ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 181)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Trascinato in coda ad essa a piedi nudi, ed esposto a continui vituperii, vagai a lungo per quella Puglia stessa dove aveva regnato cinque o sei giorni prima poco men che padrone ... Vi confesso che quella vita mi garbava pochissimo, e che siccome i ferri alle mani ed ai piedi m'impedivano di fuggire, null'altra speranza coltivava che quella di essere alla bell'e prima impiccato ... Una sera peraltro, mentre giungevamo al feudo di Andria, sede della mia passata grandezza, un pastore mi si avvicinò come per farmi insulto ad usanza degli altri, e dopo avermi detto a voce alta le più sfacciate indegnità che fantasia napoletana possa immaginare, aggiunse tanto sommessamente che appena lo intesi: — Coraggio, padroncino! in castello si pensa a voi! — Mi parve allora ravvisare in esso uno dei più fidati coloni del Carafa; e poi levando gli occhi al castello mi stupii infatti di vederne le finestre illuminate, sendoché pochi giorni prima io l'avea lasciato chiuso e deserto e il suo padrone si trovava ancora negli Abruzzi, anzi lo dicevano assediato dagli insorti nella cittadella di Pescara ... Era la prima volta che montava a cavallo; e di tratto in tratto aveva coraggio di ridere! ... — Ah per questo vi stava tanto a cuore di partire prima delle due! Ora capisco! Allora toccò a me chiedere schiarimenti su tutto il resto: e seppi come, avviati a raggiungermi la Pisana e Lucilio con potenti commendatizie del Carafa, avessero incontrato qualche fuggiasco della banda del Martelli che li avvertì della mia prigionia ... Ammazzato dai suoi fratelli stessi che militavano fedeli sotto il francese Monnier, pronunciava prima di morire grandi parole di devozione all'Italia; ma moriva in campo non italiano, fra braccia non italiane ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 186)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Ma era ben tempo quello da pensare a ristaurazioni! Melas a marce forzate raccozzava i corpi sparsi dell'esercito sulle rive della Bormida, proprio rimpetto a quel punto dove Napoleone prima di partir da Parigi avea messo il dito sulla carta geografica dicendo: — Lo romperò qui! — E così questi s'affrettava a lasciar Milano, a passar il Po, a vincere col luogotenente Lannes a Montebello, a stringer il nemico intorno ad Alessandria ... Ma nessuno avrebbe immaginato che Melas si disanimasse per una prima sconfitta; e la continuazione della guerra allargava il campo delle lusinghe fino a far travedere in lontananza la restituzione di Venezia in libertà o il suo aggiungimento alla Cisalpina ... Non mi spiaceva il guadagnarmi onoratamente un pane, perché tra le dodicimila lire lasciate alla vedova del Martelli sopra una casa bancaria di Napoli, le doble spese a Genova, e le cedole negoziate a Marsiglia tutto il peculio consegnatomi da mio padre prima di morire se n'era ito in fumo ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 188)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Fulgenzio già aveva comperato la casa Frumier a Portogruaro, e la trinciava avaramente da signore quand'io sono partito; ora suo figlio Domenico è notaio ed ha avuto un posto a Venezia, l'altro ha detto ieri la prima messa e starà in Curia per cancelliere ... L'Aquilina fra le tante mi avea raccontato anche la morte del dottor Natalino avvenuta un paio di mesi prima ... Ella restò nel ritiro un mese, ma poi ne scappò, dicono, indemoniata; ed adesso ho grave timore che non la sia in peggiori condizioni di prima, perché già il dono della dote era irrevocabile, e d'altronde non l'era una tal somma da poterle assicurare una vita indipendente ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 193)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Alla vista del fratello tutta la sua compassione s'era raccesa, tutti i suoi scrupoli la punzecchiavano; e non ch'ella accondiscendesse ad un suo invito, ma fu anzi la prima a proporglisi per compagna nel ritorno ... Anche il cane sa scegliere il miglior boccone, e scavarsi il letto nella pagina prima di accovacciarvisi; se questa è ragione, date dunque ai cani la patente di uomini di proposito ... La prima volta ch'io vidi schierati in piazza i coscritti del mio Dipartimento credetti avere le traveggole; non credeva si potesse giungere a tanto, e che così si potessero mansuefare con una legge quei volghi rustici quelle plebi cittadine che s'armavano infino allora soltanto per batter la campagna e svaligiare i passeggieri ... Non erano più le stesse massime le stesse lusinghe che dirigevano le mie azioni; prima era un operaio povero affaticato ma intelligente e libero, allora era un coso di legno ben inverniciato ben accarezzato perché mi curvassi metodicamente e stupidamente a parar innanzi una macchina ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 196)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Intanto domani io devo partire senza remissione pel campo di Germania — egli soggiunse — ma parto colla lusinga che questi pochi scudi basteranno a farti aspettare senza incommodi la prima paga che ti verrà contata presto: forse anco dimani ... Stasera devo abboccarmi coi capitani del mio reggimento per alcune istruzioni verbali; ma domattina prima di partire verrò a darti un bacio ... Egli mi condusse per prima cerimonia alla cassa ove mi furono contati sessanta scudi fiammanti per onorario del primo trimestre ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 202)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Un'altra notizia stranissima ci diedero a Portogruaro del matrimonio poco tempo prima avvenuto del capitano Sandracca colla vedova dello speziale di Fossalta ch'era passata a dimorare presso di lui con una sua rendita di sette in ottocento lire ... Il Capitano, molestato dalla promessa di celibato fatta alla defunta signora Veronica, ma più ancora dalla miseria che lo stringeva, aveva messo tutto d'accordo componendo di suo capo una parlantina che si proponeva di spifferare alla prima moglie, incontratisi che si fossero in qualche contrada dell'altro mondo ... Costei tornava al primo marito, egli alla prima moglie, e non avrebbero più avuto né un fastidio né una noia per omnia saecula saeculorum ... Mi ricordai di quel libricciuolo trovato anni prima in quella camera, e che nel mio cuore disperato avea rimessa la rassegnazione della vita e la coscienza del dovere ... Mi ricordai di quella notte più lontana ancora quando la Pisana era salita a trovarmi e per la prima volta avea sfidato per me le sgridate e le busse della Contessa ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 203)
di Ippolito Nievo (estratti)
... E chi sa quant'altri affanni, e quanta varietà di venture m'attendevano al varco prima che tornassi a riporre il piede su quel pavimento crollante e polveroso! ... Ebbimo perciò compassione di loro e delle sei uova, e risalimmo in calesse per andarcene a chieder ospitalità a Bruto Provedoni, come s'era stabilito fra noi prima di partire da Portogruaro ... Ci mettevamo in canzone a vicenda: eravamo intanto felici, e la felicità e la pace mi resero a tre tanti la salute che aveva prima ... La poverina mi voleva un bene che nulla più; mi seguiva dovunque, non faceva cosa che non bramasse prima sapere se mi riescirebbe gradita ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 212)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Il quarto mese cominciai a vedere quel mio pezzetto di mondo traverso una nebbia; al quinto principiò a calare un gran buio, e dei colori che vedeva prima non era rimasto che un rosso cupo, una tintura mista di polvere e di sangue ... Peraltro ebbi il conforto di sapere che la grazia m'era venuta per intercessione della Principessa Santacroce e che con lei mi era concesso di abboccarmi prima di salpare dal porto di Napoli ... Ella mi disse di essersi molto adoperata per me sia nel farmi graziare della vita sia nell'ottenere la mia liberazione; ma che non avea potuto riescir prima ... Inoltre confessava che un'altra persona v'era alla quale più che a lei era certo obbligato; e che quella persona io la conosceva assaissimo ma che prima di consentire a farsi riconoscere da me voleva esser sicura dello stato di mia salute, e se veramente era così infermo degli occhi come dicevano ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 214)
di Ippolito Nievo (estratti)
... D'altronde, a dissuadermi da quell'opinione sarebbero bastati i continui e caldi discorsi ch'ella era sempre la prima ad intavolare sull'Aquilina sui miei figli e sulla felicità che avrei gustato quandocchesia fra le loro braccia ... Alle volte mi consolava di esser cieco per non soffrire lo spettacolo di tante miserie, dimenticando che quella disgrazia ne era certo la prima cagione ... Ma pur troppo, essendo stabilito che i pochi debbano esser pazzi, e i savi i più, al tempo che corre vanno rinchiusi all'ospedale coloro che pensano prima alla generosità indi alla regolarità e all'interesse delle loro azioni ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 242)
di Ippolito Nievo (estratti)
... — Padre mio — mi rispose col piglio disinvolto d'una prima amorosa che recitasse la sua parte — vi chieggo perdono di una mancanza che non finirò mai di rimproverarmi; ma non vi conosceva e aveva più paura della vostra autorità che confidenza nel vostro affetto ... Appena quella in cui la mamma spegneva il lume prima di mezzanotte ... Prima di tutto quando s'andava a teatro, io vedeva Enrico accarezzato e festeggiato dalle più belle signore ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 243)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Uscii in piazza cogli altri, buttai via i miei settant'anni, e mi sentii più forte più allegro più giovane che non lo fossi mezzo secolo prima, quando avea fatto la mia prima comparsa politica come segretario della Municipalità ... Ma giunto che fui a casa mi sopraggiunse un violento assalto di convulsione, prima ancora che potessi porgere quella notizia all'Aquilina, accomodando come avrei saputo meglio ... Con un salasso, con qualche cordiale mi calmarono in modo che verso l'alba riebbi l'uso della parola; e allora, con quell'indifferenza che seppi maggiore, accagionai del mio male le fatiche esorbitanti del giorno prima, e aggiunsi che avea ricevuto notizie di Giulio e ch'egli era partito da Venezia per affari di qualche momento ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 249)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Tutto ad un tratto io sentii giù nel fosso uno scalpitar di pedate; pareva che le scolte sonnecchiassero, giacché non diedero alcun segno; io gridai “all'armi!”, e prima che mi venisse intorno una dozzina di legionari, già una colonna di cacciatori francesi guadagnava per la breccia il sommo del bastione ... Mi ricordai di Manlio e solo colla mia baionetta ributtai i primi; l'altura della posizione mi favoriva e fors'anco il comando che avevano gli assalitori di non sparare se non si fossero prima stabiliti sul bastione ... Infatti essi non potevano offendermi di punta dal sotto in su, e indietreggiando misero qualche scompiglio nella prima fila che disordinò del pari la seconda ... Io non sapeva che fare; tornai a urlare: “all'armi! all'armi!”, con quanto fiato aveva in corpo, e mentre alcuni legionari accorsi al grido si opponevano all'irruzione della colonna, io mi slanciai sull'officiale e prima che avesse tempo di adoperare la sciabola lo disarmai; egli aveva alla cintola una pistola, me ne scaricò un colpo a bruciapelo che non mi portò via fortunatamente altro che la falange d'un dito ...
|
Confessioni di un Italiano (pagina 252)
di Ippolito Nievo (estratti)
... Bisogna serenare dieci notti prima di trovare una capanna dove un povero e coraggioso missionario arrischia la vita per insegnare ai selvaggi quell'abbicì della civiltà che è il cristianesimo ... Ieri ho ricevuto lettera da casa; ma il papà mi dice di averne scritte otto o dieci, e questa è la prima che mi giunge ... Se fosse prima di tornar in Europa, vorrei passarvi per salutarlo, e con lui anche i Martelli che mi son cari come fossero del mio sangue ... Scriviamo prima che le scene spaventose di quella tragedia non si confondano affatto nella memoria che raccapriccia tuttora ... Sul principio d'agosto dell'anno scorso erasi notata qualche inquietudine nelle tribù indiane che scendono a svernare sulle rive del fiume, anzi io avea fatto chiedere di soccorso il governatore di Villabella, ma per la lontananza non ci avea lusinga di averne prima della primavera ...
|
Corbaccio (pagina 3)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... malvagia fortuna, qual malvagio destino t'ha nel presente diserto condotto? Dove è il tuo avedimento fuggito, dove la tua discrezione? Se tu hai sentimento quanto solevi, non discerni tu che questo è luogo di corporal morte e perdimento d'anima, che è molto peggio? Come ci se' tu venuto? qual trascuranza t'ha qui guidato? Io, costui udendo e parendomi ne' suoi sembianti assai di me pietoso, prima ch'io potessi alla risposta avere la voce, dirottamente, di me increscendomi, cominciai a piangere ... Ma, poi che alquanto sfogata fu la nuova passione per le lagrime, raccolte alquanto le forze dello animo in uno, con rotta voce e non senza vergogna, rispuosi: – Sì come io penso, il falso piacere delle caduche cose, il quale più savio ch'io non sono già trasviò molte volte e forse a non minor pericolo condusse, qui, prima che io m'accorgessi dov'io m'andassi, m'ebbe menato: là dove <in> amaritudine incomportabile e senza speranza alcuna, da poi che io mi ci vidi, che è sempre stato di notte, dimorato sono ... Il che udendo io e tornandomi nella memoria quello che negli uomini possano gli spiriti mi rendero la sicurtà partita; e, verso lui alzando il viso, il pregai umilemente che di trarmene s'avacciasse, prima che altro pericolo ne sopravenisse; et egli allora disse: – Io non aspetto altro, a dover fare quello che domandi, che tempo; per ciò che tu dèi sapere che, quantunque l'entrare di questo luogo sia apertissimo a chi vuole entrarci con lascivia e con matteza, egli non è così agevole il riuscirne; ma è faticoso, e conviensi fare e con senno e con fortezza ... Io allora con voce assai esperta dissi: – Due cose con pari desiderio mi stimolano, ciascuna ch'io prima di lei domandi; e per ciò in somma domanderò d'amendue: e priegoti che ti piaccia di dirmi che luogo questo sia e se a te per abitazione è stato dato o se, per se stesso, alcuno che c'entri ne può mai uscire: e appresso mi facci chiaro chi colui sia, col piacere del quale qui venisti ad atarmi ...
|
Corbaccio (pagina 5)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E, mentre che noi così ragionando andavamo, acadde, come talvolta avviene che l'uomo d'uno ragionamento salta in uno altro, che noi, il primo lasciato, in sul ragionare delle belle donne venimo; e, prima avendo molte cose dette delle antiche, quale in magnanimità, quale in castità, quale in corporal forteza lodando, condiscendemo alle moderne: fra le quali il numero trovandone piccolissimo da commendare, pure esso, che in questa parte il ragionare prese, alcune ne nominò della nostra città; e, tra l'altre, nominò quella, che già fu tua, la quale io nel vero non conosceva ... E dirotti maravigliosa cosa: che, non avendo io alcuno altro indizio di lei che solamente il color nero del vestimento, guardando tra molte che quivi n'erano in quello medesimo abito che ella, là dove io prima la vidi, come il suo viso corse agli occhi miei, subitamente avvisai lei dovere essere quella che io andava cercando ... Ma ancora la fortuna, che in poche cose intorno a questo mio desiderio mi dovea giovare, come nella prima cosa m'era stata favorevole, così mi fu in questa seconda: ché, di dietro a me, senti' alcuna donna che colle sue compagne di lei favellava, dicendo: – Deh, guarda come alla cotal donna stanno bene le bende bianche e' panni neri – ... E così, da falsa opinione vinto, subito mi senti', come se dall'udite cose e dalla vista di lei si movesse, corrermi al cuore un fuoco, non altrimenti che faccia su per le cose unte la fiamma, e sì fieramente riscaldarmi che, chi allora m'avesse riguardato nel viso, n'arebbe veduto manifesto segnale; e come che i segni venuti nel viso per lo nuovo fuoco (che, come prima le parti superficiali andò leccando, così poi, nelle intrinsece trapassato, più vivo divenne) se ne partissono, mai se non dentro crescer le sentii ... Lo spirito, il quale queste cose, secondo il mio parere, non senza diletto ascoltate avea, già me sentendo tacere, così mi cominciò a parlare: – Assai bene m'hai dimostrato il come e la cagione del tuo esserti prima allacciato e come tu medesimo ti vestisti la catena alla gola, ch'ancor ti strigne ...
|
Corbaccio (pagina 11)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... La prima notizia di questa femina di cui noi parliamo, la quale molto più dirittamente drago potrei chiamare, mi diedono le noze sue: per ciò che, essendo io per morte abbandonato da colei che prima a me era venuta e di cui io molto meno mi potea scontentare che di questa, non so se per lo mio peccato o per celeste forze che 'l si facesse, avvenne che, essendo e volere e piacere de' miei amici e parenti, a costei, mal da me conosciuta, fui ricongiunto ... La qual, già d'altro marito essendo stata moglie e assai bene già l'arte dello 'ngannare avendo appresa, non partendosi dal loro universal costume, in guisa d'una mansueta e semplice colomba entrò nelle case mie; e, acciò che io ogni particularità raccontando non vada, ella non vide prima tempo alle occulte insidie, e forse lungamente serbate, poter discoprire, ch'ella, di colomba, subitamente divenne serpente: di che io m'avidi la mia mansuetudine, troppo rimessamente usata, essere d'ogni mio male certissima cagione ... Costei addunque, donna divenuta del tutto e di me e delle mie cose, non secondo che la natura arebbe voluto al mio stato avendo rispetto, ma come il suo appetito disordinato richiedea, prima nel modo del vivere e nella quantità suo ordine puose; e il simigliante fece ne' suoi vestimenti, non quelli ch'io le facea, ma quelli che le piacevano faccendosi: e da qualunque d'alcuna mia possessione avea il governo essa convenia che la ragione rivedesse e' frutti prendesse e distribuisse secondo il parer suo; e in somma ingiuria recandosi perché io così tosto, come ella arebbe voluto, d'alcuna quantità di danari, ch'io avea, mia tesoriera e guardiana non la feci, mille volte essere uomo senza fede, e massimamente verso di lei, mi rimproverò, insino a tanto che a quello pervenne ch'ella desiderava, sé d'altra parte di lealtà sopr'a Fabrizio e a qualunque altro leale uomo stato commendando ...
|
Corbaccio (pagina 15)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E chi non la conoscesse, udendola della sua onestà, della sua divozione, della sua santità e di quelli di casa sua favellare, crederebbe per certo lei essere una santa, e di legnaggio reale; e così in contrario, a chi la conoscesse, l'udirla la seconda volta, e talora la prima, è un fargli venir voglia di recere l'anima ... Ma io, prima che più avanti dica, ti voglio trarre d'un pensiero, il quale forse avuto hai o avere potresti nell'animo, solvendoti una oggezione che fare potresti ... La quale, essendo artificiata e simile alle matutine rose parendo, con teco molti altri naturale estimaro: la quale se a te e agli altri stolti, come a me, possibile fosse stato d'avere, quando la mattina del letto fosse uscita, veduta, prima che posto s'avesse il fattibello, leggiermente il vostro errore avresti riconosciuto ... E chi non sa che le mura afumicate, non che i visi delle femine, ponendovi sù la biacca, diventano bianche e, oltre a ciò, colorite, secondo che al dipintore di quelle piacerà di porre sopra il bianco? E chi non sa che, per lo rimenare, la pasta, che è cosa insensibile, non che le carni vive, gonfia; e, dove mucida parea, diviene rilevata? Ella si stropicciava tanto, e tanto si dipigneva e si faceva la buccia, la quale per la quiete della notte in giù caduta era, rilevarsi, che a me, che veduta l'avea in prima, una strana maraviglia me ne facea ...
|
Decameron (pagina 33)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... La donna amaramente e della sua prima sciagura e di questa seconda si dolfe molto; ma Marato col santo cresci in man che Dio ci diè la cominciò per sì fatta maniera a consolare, che ella, già con lui dimesticatasi, Pericone dimenticato aveva; e già le pareva star bene quando la fortuna l'apparecchiò nuova tristizia, quasi non contenta delle passate ... E veggendola molto da Marato guardata, e per ciò alla loro intenzione impediti, andando un dì a vela velocissimamente la nave e Marato standosi sopra la poppa e verso il mare riguardando, di niuna cosa da lor guardandosi, di concordia andarono e, lui prestamente di dietro preso, il gittarono in mare; e prima per ispazio di più d'un miglio dilungati furono, che alcuno si fosse pure avveduto Marato esser caduto in mare ... E dopo lunghi sermoni e una e altra volta con lei usati, parendo loro lei quasi avere racconsolata, a ragionamento venner tra se medesimi qual prima di loro la dovesse con seco menare a giacere ... E volendo ciascuno essere il primo né potendosi in ciò tra loro alcuna concordia trovare, prima con parole grave e dura riotta incominciarono, e da quella accesi nell'ira, messo mano alle coltella, furiosamente s'andarono adosso e più colpi, non potendo quegli che sopra la nave eran dividergli, si diedono insieme: de' quali incontanente l'un cadde morto e l'altro in molte parti della persona gravemente fedito rimase in vita ...
|
Decameron (pagina 38)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Il conte, il quale lealissimo cavaliere era, con gravissime riprensioni cominciò a mordere così folle amore e a sospignerla indietro, che già al collo gli si voleva gittare, e con saramenti a affermare che egli prima sofferrebbe d'essere squartato che tal cosa contro all'onore del suo signore né in sé né in altrui consentisse ... Corsesi adunque a furore alle case del conte per arestarlo; ma non trovando lui, prima le rubar tutte e appresso infino a' fondamenti le mandar giuso ... Nella quale prima che entrasse, con molte parole ammaestrò i due piccioli figliuoli e massimamente in due cose: prima, che essi pazientemente comportassero lo stato povero nel quale senza lor colpa la fortuna con lui insieme gli aveva recati; e appresso, che con ogni sagacità si guardassero di mai non manifestare a alcuno onde si fossero né di cui figliuoli, se cara avevan la vita ...
|
Decameron (pagina 75)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... mansuete nel dimandar l'altrui, e altissime e rubeste in mordere negli altri li loro medesimi vizii e nel mostrar sé per torre e altri per lor donare venire a salvazione; e oltre a ciò, non come uomini che il Paradiso abbiano a procacciare come noi, ma quasi come possessori e signori di quello danti a ciaschedun che muore, secondo la quantità de' denari loro lasciata da lui, più e meno eccellente luogo, con questo prima se medesimo, se così credono, e poscia coloro che in ciò alle loro parole dan fede sforzandosi d'ingannare ... Standomi io la notte in orazione, sì come io soglio star sempre, io vidi subitamente nella mia cella un grande splendore, né prima mi pote' volger per veder che ciò fosse, che io mi vidi sopra un giovane bellissimo con un grosso bastone in mano, il quale, presomi per la cappa e tiratomisi a' piè, tante mi diè, che tutto mi ruppe ... ’ E egli allora disse: ‘E io ti perdono per tal convenente, che tu a lei vadi come tu prima potrai e facciti perdonare: e dove ella non ti perdoni, io ci tornerò e darottene tante, che io ti farò tristo per tutto il tempo che tu ci viverai ... ’ Quello che egli poi mi dicesse, io non ve l'oso dire, se prima non mi perdonate ...
|
Decameron (pagina 82)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... E poi che miseramente insieme alquanto ebber pianto sopra il morto viso di Gabriotto, disse la giovane alla fante: “Poi che Idio m'ha tolto costui, io non intendo di più stare in vita; ma prima che io a uccidermi venga, vorre' io che noi prendessimo modo convenevole a servare il mio onore e il segreto amore tra noi stato, e che il corpo, del quale la graziosa anima s'è partita, fosse sepellito ... ” La giovane, quantunque piena fosse d'amaritudine e continuamente piagnesse, pure ascoltava i consigli della sua fante; e alla prima parte non accordatasi, rispose alla seconda dicendo: “Già Dio non voglia che così caro giovane e cotanto da me amato e mio marito io sofferi che a guisa d'un cane sia sepellito o nella strada in terra lasciato ... Il podestà, volendosi prima accusare egli della forza che fare l'avea voluta che egli da lei accusato fosse, lodando prima la giovane e la sua ...
|
Decameron (pagina 92)
di Giovanni Boccaccio (estratti)
... Essi hanno della tua vertù voluta più certa esperienza che quella che per te si fosse potuta mostrare dentro a' termini della casa del padre tuo, il quale io conosco abondantissimo di ricchezze: e prima colle pugnenti sollecitudini d'amore da insensato animale, sì come io ho inteso, ti recarono a essere uomo; poi con dura fortuna e al presente con noiosa prigione voglion veder se l'animo tuo si muta da quello che era quando poco tempo lieto fosti della guadagnata preda ... Pasimunda, lieto della tua disaventura e sollecito procuratore della tua morte, quanto può s'affretta di celebrare le nozze della tua Efigenia, acciò che in quelle goda della preda la qual prima lieta fortuna t'avea conceduta e subitamente turbata ti tolse; la qual cosa quanto ti debbia dolere, se così ami come io credo, per me medesimo il cognosco, al quale pari ingiuria alla tua in un medesimo giorno Ormisda suo fratello s'apparecchia di fare, a me, di Cassandrea, la quale io sopra tutte l'altre cose amo ... E a fuggire tanta ingiuria e tanta noia della fortuna, niuna via ci veggio da lei essere stata lasciata aperta se non la vertù de' nostri animi e delle nostre destre, nelle quali aver ci convien le spade e farci far via a te alla seconda rapina e a me alla prima delle due nostre donne; per che, se la tua, non vo' dir libertà, la qual credo che poco senza la tua donna curi, ma la tua donna t'è cara di riavere, nelle tue mani, volendo me alla mia impresa seguire, l'hanno posta gl'iddii ... Lisimaco, ogni cosa oportuna avendo appresta, Cimone e' suoi compagni e similmente i suoi amici, tutti sotto i vestimenti armati, quando tempo gli parve, avendogli prima con molte parole al suo proponimento accesi, in tre parti divise, delle quali cautamente l'una mandò al porto, acciò che niun potesse impedire il salire sopra la nave quando bisognasse; e con l'altre due alle case di Pasimunda venuti, una ne lasciò alla porta, acciò che alcun dentro non gli potesse rinchiudere o a loro l'uscita vietare, e col rimanente insieme con Cimone montò su per le scale ...
|
Diario del primo amore
di Giacomo Leopardi (estratti)
... Il Venerdì le dissi freddamente due parole prima del pranzo: pranzammo insieme, io taciturno al mio solito, tenendole sempre gli occhi sopra, ma con un freddo e curioso diletto di mirare un volto più tosto bello, alquanto maggiore che se avessi contemplato una bella pittura ... La Signora m'avea trattato benignamente, ed io per la prima volta avea fatto ridere colle mie burlette una dama di bello aspetto, e parlatole, e ottenutone per me molte parole e sorrisi ... Svegliatomi prima del giorno (nè più ho ridormito), mi sono ricominciati, com'è naturale, o più veramente continuati gli stessi pensieri, e dirò pure che io avea prima di addormentarmi considerato che il sonno mi suole grandemente infievolire e quasi ammorzare le idee del giorno innanzi specialmente delle forme e degli atti di persone nuove, temendo che questa volta non mi avvenisse così ... E perchè la finestra della mia stanza risponde in un cortile che dà lume all'androne di casa, io sentendo passar gente così per tempo, subito mi sono accorto che i forestieri si preparavano al partire, e con grandissima pazienza e impazienza, sentendo prima passare i cavalli, poi arrivar la carrozza, poi andar gente su e giù, ho aspettato un buon pezzo coll'orecchio avidissimamente teso, credendo a ogni momento che discendesse la Signora, per sentirne la voce l'ultima volta; e l'ho sentita ... A petto ai quali ogni cosa mi par feccia, e molte ne disprezzo che prima non disprezzava, anche lo studio, al quale ho l'intelletto chiusissimo, e quasi anche, benchè forse non del tutto, la gloria ... Se questo è amore, che io non so, questa è la prima volta che io lo provo in età da farci sopra qualche considerazione; ed eccomi di diciannove anni e mezzo, innamorato ...
|
Diario del primo amore (pagina 2)
di Giacomo Leopardi (estratti)
... Volendo pur dare qualche alleggiamento al mio cuore, e non sapendo nè volendo farlo altrimenti che collo scrivere, nè potendo oggi scrivere altro, tentato il verso, e trovatolo restio, ho scritto queste righe, anche ad oggetto di speculare minutamente le viscere dell'amore, e di poter sempre riandare appuntino la prima vera entrata nel mio cuore di questa sovrana passione ... Ieri sera e questa notte c'ho dormito men che pochissimo, mi sono accorto che quella immagine per l'addietro vivissima, specialmente del volto, mi s'andava a poco a poco dileguando, con mio sommo cordoglio, e richiamandola io con grandissimo sforzo, anche perchè avrei voluto finire quei versi de' quali era molto contento, prima d'uscire del caldo della malinconia ... Avanti d'addormentarmi ho previsto con gran dispiacere che il sonno non sarebbe stato così torbido come le notti passate, e così è successo, ed ora tutti quegli affetti sono debolissimi, prima per la solita forza del tempo, massimamente in me, poi perchè il comporre con grandissima avidità quei versi, oltre che m'ha e riconciliato un poco colla gloria, e sfruttatomi il cuore, l'avere poi con ogni industria ad ogni poco incitati e richiamati quegli affetti e quelle immagini, ha fatto che questi non essendo più così spontanei si sieno infievoliti ... Prima i lineamenti forti (purchè sieno misti col delicato e grazioso e non virili), gli occhi e capelli neri, la vivacità del volto, la persona grande: e però io aveva già prima d'ora ma con molta incertezza osservato che le facce languide e verginali e del tutto delicate, capelli o biondi o chiari, statura bassa, maniere smorte, e così discorrendo, mi faceano molto poca forza, e forse forse qualche volta niuna, quando queste qualità davano in eccesso, e per avventura in altri facevano più gran presa ... Questa notte per la prima volta son tornato al sonno così lungo com'è d'ordinario, e ho sognato della solita passione, ma per poco nel fine, e senza turbamento ... Tornavami l'appetito, passavami per la mente un pensiero che avrei fatto bene a ripigliare lo studio, pareami d'esser fatto meno restio al ridere e meno svogliato a certi dilettucci della giornata, ricominciava a ragionare tra me stesso così di questa come d'altre cose tranquillamente come soglio, di maniera che io con molto dispiacere n'argomentava che presto sarei tornato come prima ... Lo stesso turbamento di stomaco nel sentir parole allegre, lo stesso dolore, la stessa profonda e continua meditazione, e quasi anche la stessa smania e lo stesso affanno, le quali due cose in genere non mi parea d'aver mai provate veramente fuori che la sera e notte del Sabato, tutta la Domenica, e (ma già molto rintuzzate) la prima parte del Lunedì ...
|
La divina commedia (pagina 13)
di Dante Alighieri (estratti)
... Io non so s'i' mi fui qui troppo folle,
ch'i' pur rispuosi lui a questo metro:
"Deh, or mi dì: quanto tesoro volle
Nostro Segnore in prima da san Pietro
ch'ei ponesse le chiavi in sua balìa?
Certo non chiese se non "Viemmi retro" ... XX Di nova pena mi conven far versi
e dar matera al ventesimo canto
de la prima canzon, ch'è d'i sommersi ... Vedi Tiresia, che mutò sembiante
quando di maschio femmina divenne,
cangiandosi le membra tutte quante;
e prima, poi, ribatter li convenne
li duo serpenti avvolti, con la verga,
che rïavesse le maschili penne ... Fer la città sovra quell'ossa morte;
e per colei che 'l loco prima elesse,
Mantüa l'appellar sanz'altra sorte ... Allor mi disse: "Quel che da la gota
porge la barba in su le spalle brune,
fu - quando Grecia fu di maschi vòta,
sì ch'a pena rimaser per le cune -
augure, e diede 'l punto con Calcanta
in Aulide a tagliar la prima fune ...
|
La divina commedia (pagina 26)
di Dante Alighieri (estratti)
... Li occhi prima drizzai ai bassi liti;
poscia li alzai al sole, e ammirava
che da sinistra n'eravam feriti ... Al suon di lei ciascun di noi si torse,
e vedemmo a mancina un gran petrone,
del qual né io né ei prima s'accorse ... Prima convien che tanto il ciel m'aggiri
di fuor da essa, quanto fece in vita,
perch'io 'ndugiai al fine i buon sospiri,
se orazïone in prima non m'aita
che surga sù di cuor che in grazia viva;
l'altra che val, che 'n ciel non è udita?" ... Vapori accesi non vid'io sì tosto
di prima notte mai fender sereno,
né, sol calando, nuvole d'agosto,
che color non tornasser suso in meno;
e, giunti là, con li altri a noi dier volta
come schiera che scorre sanza freno ...
|
La divina commedia (pagina 32)
di Dante Alighieri (estratti)
... La prima voce che passò volando
"Vinum non habent" altamente disse,
e dietro a noi l'andò reïterando ... E prima che del tutto non si udisse
per allungarsi, un'altra "I' sono Oreste"
passò gridando, e anco non s'affisse ... Allora più che prima li occhi apersi;
guarda'mi innanzi, e vidi ombre con manti
al color de la pietra non diversi ... Tra brutti porci, più degni di galle
che d'altro cibo fatto in uman uso,
dirizza prima il suo povero calle ...
|
La divina commedia (pagina 39)
di Dante Alighieri (estratti)
... Se prima fu la possa in te finita
di peccar più, che sovvenisse l'ora
del buon dolor ch'a Dio ne rimarita,
come se' tu qua sù venuto ancora?
Io ti credea trovar là giù di sotto,
dove tempo per tempo si ristora" ... Sì disse prima; e poi: "Qui non si vieta
di nominar ciascun, da ch'è sì munta
nostra sembianza via per la dïeta ... "Non so", rispuos'io lui, "quant'io mi viva;
ma già non fïa il tornar mio tantosto,
ch'io non sia col voler prima a la riva;
però che 'l loco u' fui a viver posto,
di giorno in giorno più di ben si spolpa,
e a trista ruina par disposto" ...
|
La divina commedia (pagina 40)
di Dante Alighieri (estratti)
... Ivi s'accoglie l'uno e l'altro insieme,
l'un disposto a patire, e l'altro a fare
per lo perfetto loco onde si preme;
e, giunto lui, comincia ad operare
coagulando prima, e poi avviva
ciò che per sua matera fé constare ... Quando Làchesis non ha più del lino,
solvesi da la carne, e in virtute
ne porta seco e l'umano e 'l divino:
l'altre potenze tutte quante mute;
memoria, intelligenza e volontade
in atto molto più che prima agute ... Sanza restarsi, per sé stessa cade
mirabilmente a l'una de le rive;
quivi conosce prima le sue strade ...
|
La divina commedia (pagina 50)
di Dante Alighieri (estratti)
... VI "Poscia che Costantin l'aquila volse
contr'al corso del ciel, ch'ella seguio
dietro a l'antico che Lavina tolse,
cento e cent'anni e più l'uccel di Dio
ne lo stremo d'Europa si ritenne,
vicino a' monti de' quai prima uscìo;
e sotto l'ombra de le sacre penne
governò 'l mondo lì di mano in mano,
e, sì cangiando, in su la mia pervenne ... E prima ch'io a l'ovra fossi attento,
una natura in Cristo esser, non piùe,
credea, e di tal fede era contento;
ma 'l benedetto Agapito, che fue
sommo pastore, a la fede sincera
mi dirizzò con le parole sue ... Or qui a la question prima s'appunta
la mia risposta; ma sua condizione
mi stringe a seguitare alcuna giunta,
perché tu veggi con quanta ragione
si move contr'al sacrosanto segno
e chi 'l s'appropria e chi a lui s'oppone ... Ma ciò che 'l segno che parlar mi face
fatto avea prima e poi era fatturo
per lo regno mortal ch'a lui soggiace,
diventa in apparenza poco e scuro,
se in mano al terzo Cesare si mira
con occhio chiaro e con affetto puro;
ché la viva giustizia che mi spira,
li concedette, in mano a quel ch'i' dico,
gloria di far vendetta a la sua ira ...
|
La divina commedia (pagina 52)
di Dante Alighieri (estratti)
... Di questa luculenta e cara gioia
del nostro cielo che più m'è propinqua,
grande fama rimase; e pria che moia,
questo centesimo anno ancor s'incinqua:
vedi se far si dee l'omo eccellente,
sì ch'altra vita la prima relinqua ... Ben si convenne lei lasciar per palma
in alcun cielo de l'alta vittoria
che s'acquistò con l'una e l'altra palma,
perch'ella favorò la prima gloria
di Iosüè in su la Terra Santa,
che poco tocca al papa la memoria ... Or ti riman, lettor, sovra 'l tuo banco,
dietro pensando a ciò che si preliba,
s'esser vuoi lieto assai prima che stanco ...
|
La divina commedia (pagina 56)
di Dante Alighieri (estratti)
... E quando l'arco de l'ardente affetto
fu sì sfogato, che 'l parlar discese
inver' lo segno del nostro intelletto,
la prima cosa che per me s'intese,
"Benedetto sia tu", fu, "trino e uno,
che nel mio seme se' tanto cortese!" ... Tu credi 'l vero; ché i minori e ' grandi
di questa vita miran ne lo speglio
in che, prima che pensi, il pensier pandi;
ma perché 'l sacro amore in che io veglio
con perpetüa vista e che m'asseta
di dolce disïar, s'adempia meglio,
la voce tua sicura, balda e lieta
suoni la volontà, suoni 'l disio,
a che la mia risposta è già decreta!" ... Poi cominciai così: "L'affetto e 'l senno,
come la prima equalità v'apparse,
d'un peso per ciascun di voi si fenno,
però che 'l sol che v'allumò e arse,
col caldo e con la luce è sì iguali,
che tutte simiglianze sono scarse ... Poscia mi disse: "Quel da cui si dice
tua cognazione e che cent'anni e piùe
girato ha 'l monte in la prima cornice,
mio figlio fu e tuo bisavol fue:
ben si convien che la lunga fatica
tu li raccorci con l'opere tue ... L'una vegghiava a studio de la culla,
e, consolando, usava l'idïoma
che prima i padri e le madri trastulla;
l'altra, traendo a la rocca la chioma,
favoleggiava con la sua famiglia
d'i Troiani, di Fiesole e di Roma ... Dal "voi" che prima a Roma s'offerie,
in che la sua famiglia men persevra,
ricominciaron le parole mie;
onde Beatrice, ch'era un poco scevra,
ridendo, parve quella che tossio
al primo fallo scritto di Ginevra ...
|
La divina commedia (pagina 60)
di Dante Alighieri (estratti)
... La prima vita del ciglio e la quinta
ti fa maravigliar, perché ne vedi
la regïon de li angeli dipinta ... L'altra, per grazia che da sì profonda
fontana stilla, che mai creatura
non pinse l'occhio infino a la prima onda,
tutto suo amor là giù pose a drittura:
per che, di grazia in grazia, Dio li aperse
l'occhio a la nostra redenzion futura;
ond'ei credette in quella, e non sofferse
da indi il puzzo più del paganesmo;
e riprendiene le genti perverse ... O predestinazion, quanto remota
è la radice tua da quelli aspetti
che la prima cagion non veggion tota!
E voi, mortali, tenetevi stretti
a giudicar; ché noi, che Dio vedemo,
non conosciamo ancor tutti li eletti;
ed ènne dolce così fatto scemo,
perché il ben nostro in questo ben s'affina,
che quel che vole Iddio, e noi volemo" ... Né venni prima a l'ultima parola,
che del suo mezzo fece il lume centro,
girando sé come veloce mola;
poi rispuose l'amor che v'era dentro:
"Luce divina sopra me s'appunta,
penetrando per questa in ch'io m'inventro,
la cui virtù, col mio veder congiunta,
mi leva sopra me tanto, ch'i' veggio
la somma essenza de la quale è munta ...
|
Fermo e Lucia (pagina 10)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Lucia si alzò, e si avviò all'altra stanza, ma prima di entrarvi ristette dietro le spalle di frà Canziano che rimaneva ritto nella medesima positura, e ponendosi l'indice sulla bocca diede alla madre una occhiata che domandava il segreto con tenerezza, con supplicazione, con fierezza, e anche con una certa autorità ... » «Oh! dovete dunque sapere che molti anni prima ch'io andassi in quel convento v'era stato un padre che era un santo; il padre Agapito ... Ma, Dio non volle che il benefattore avesse la consolazione di abbachiare quelle noci, e lo chiamò a sè prima del raccolto ... Uscendo dal suo convento per qualche affare, non era impossibile che prima di tornarsene si abbattesse o in un principe che gli baciasse umilmente la punta del cordone, o in una mano di ragazzacci che fingendo di essere alle mani fra di loro gli bruttassero la barba di fango ...
|
Fermo e Lucia (pagina 22)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Ma bisogna che il curato senta, che non v'interrompa, perchè se ha tempo di fuggire prima che tutto sia detto, non si è fatto niente ... «Oh vedete,» disse Agnese «che nei trent'anni che sono stata al mondo prima di voi altri, non avrò imparato niente ... «Al Padre Cristoforo che ne sa molto più di me, la cosa sarà venuta in mente prima che a me: ma io so bene perchè non ne avrà voluto parlare ... » Per rispondere a Fermo era necessario un ragionamento troppo sottile per Agnese: si volse ella adunque a Lucia, e disse: «Non bisogna dirla prima di farla, perchè allora sconsigliano: ma quando sarà fatta, che cosa vuoi che ti dica il Padre Cristoforo? – Ah figliuola è stata una scappata, non me ne tornate a fare una simile! – Tu gli prometterai di non tornarvi: non è vero? non son cose che si facciano due volte ... » «Ma ditemi prima quello che intendete di fare» disse precipitosamente Agnese, alla quale pareva pure di dover esser consultata la prima ...
|
Fermo e Lucia (pagina 50)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Posta a sedere tutta ansante, fu assalita da una folla di pensieri: cominciò prima di tutto a ripensare se mai ella avesse dato ansa in alcun modo alla arditezza di colui, e trovatasi innocente, si rallegrò: quindi detestando ancora sinceramente ciò che aveva veduto, se lo andava raffigurando e rimettendo nella immaginazione per venire più chiaramente a comprendere come, perchè ciò fosse avvenuto ... Forse era equivoco? forse l'aveva egli presa in iscambio? Forse aveva voluto accennare qualche cosa d'indifferente? Ma più ella esaminava, più le pareva di non avere errato alla prima, e questo esame aumentando la sua certezza, la andava famigliarizzando con quella immagine, e diminuiva quel primo orrore e quella prima sorpresa ... – Prima di parlare – diceva fra sè – voglio esser certa; troverò il modo di farlo con prudenza ...
|
Fermo e Lucia (pagina 52)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... La scellerata parlando con la compagna, perchè la nascosta non si muovesse, e parlando in modo da farle credere ch'ella cercava di rimandare la sua compagna come importuna, andò prima pianamente verso il luogo dove la infelice stavasi rannicchiata, quindi giuntale presso le si avventò, e prima che quella potesse nè difendersi nè gettare un grido nè quasi avvedersi, con un colpo la lasciò senza vita ... Le due donne rimaste sole, esaminarono in silenzio, se tutto era nello stato di prima; e poi ... Lo deposero sur una tavola, lo spensero, e sedettero di nuovo intorno a quello che ardeva da prima ...
|
Fermo e Lucia (pagina 64)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Il Conte Zio rimasto solo, pensò tosto al modo di sciogliere il nodo prima che si ravviluppasse a segno che fosse mestieri di tagliarlo ... Ma il Padre Provinciale non era uso di rispondere alla prima chiamata, e molto meno in un caso simile ... S'accorse egli che il Conte voleva cavare da lui tutte le notizie possibili prima di fargli conoscere il suo disegno, e propose di condurre per quanto potesse il discorso nel modo opposto ... Potrebbe forse avergli posto addosso gli occhi per servirsene in qualche maneggio, e allora non mi converrebbe screditarlo; potrebbe volergliene per qualche puntiglio, e allora non mi converrebbe pigliar le parti di fra Cristoforo prima di saper bene di che si tratta, e fino a che punto lo potrò sostenere ... In ogni caso prima di farmi cantare, dovrà cantare egli più chiaro ...
|
Fermo e Lucia (pagina 91)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Prima di partire da Maggianico pregò egli il curato di portarsi a Chiuso, e di far sapere a Lucia ch'egli pensava a lei, e che stesse di buon animo ... Nella sua lunga e affaccendata carriera aveva egli da gran tempo imparato con quella scienza sperimentale che fa sapere e sentire, e conoscere le cose, delle quali si aveva prima soltanto la formola, aveva dico imparato che le relazioni d'una parte sola non mettono mai chi le ascolta in caso di dare un giudizio, che la parte la quale parla la prima o maliziosamente o senza volerlo altera sempre gli elementi necessarj di questo giudizio: di modo che, se uno da questa prima relazione riceve una ...
|
Fermo e Lucia (pagina 98)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... » «Glieli porterai in dote,» disse Agnese, studiandosi di rotolare come prima gli scudi, che facendo pancia da una parte o dall'altra sfuggivano dalle sue mani inesperte ... Commise egli adunque al suo Cappellano crocifero di aggirarsi fra il popolo, e di osservare lo stato delle cose, la disposizione degli animi, di vedere se v'era rimasta in paese gente di mala intenzione, se insomma si poteva partire col cuore quieto, lasciando Lucia nel luogo, dove alcuni giorni prima non era stata sicura ... Non si sarebbe potuto credere che Lucia pochi giorni prima avesse dovuto fuggire segretamente da quello stesso paese ... Avuta questa sicurezza, il Cardinale partì, facendo ancora ripetere a Lucia, ch'egli non si sarebbe scostato da quei contorni prima d'aver provveduto alla sua sorte ...
|
Fermo e Lucia (pagina 153)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... E tosto più presente a se stesso, scerse dinanzi a sè e non lontano, un apparitore, e dietro lui un carro coperto di cadaveri, intese i campanelli, lo scalpito, le ruote, le canzonacce dei monatti, tutto quello strepito che un momento prima percoteva le sue orecchie senza saputa della mente ... Hanno a finire prima essi che la moria; e rimarremo noi soli a gavazzare in Milano ... » e così dicendo prese il fiasco dalle mani di quell'altro; e prima di bere, si volse a Fermo, gli affissò gli occhi in faccia con un'aria di pietà sprezzante, e gli disse: «Convien credere che il diavoli col quale tu hai fatto il patto, sia ben giovane, ben dappoco, poichè se non eravamo noi a salvarti, egli ti dava un bell'ajuto ... Da prima provò un vivo ristoro del vedersi in salvo, quindi dabbene come egli era, ringraziò Dio che lo avesse scampato da un tanto pericolo; ma non lasciò per questo di sentire un gran rancore per quei bestiali suoi persecutori; qualche momento dopo cominciò a parergli ben fastidiosa la compagnia di quei morti da cui era circondato, e di quei vivi pei quali sentiva ad un punto riconoscenza, e orrore ...
|
Fermo e Lucia (pagina 164)
di Alessandro Manzoni (estratti)
... Forse taluno di quegli che credono di veder meglio negli affari altrui, a prima giunta, che non vegga colui di chi sono gli affari, dopo avervi molto pensato, domanderà per qual motivo quella famiglia volesse abbandonare il luogo natale, la sua casuccia, il suo picciol fondo, ora che era tolto di mezzo colui che gl'impediva di posarvisi tranquillamente ... La prima: quantunque Fermo allora non ricevesse alcuna inquietudine per quella sua impresa di Milano, e la cattura fosse un titolo inoperoso; pure un sospetto, una reminiscenza, un mal uficio, poteva far risorgere l'antica querela, e rimetterlo in Dio sa quale impiccio ... Memorie di questo genere disgustano l'uomo dai luoghi che le richiamino, e se quei luoghi sono la patria, ne lo disgustano tanto più, appunto perchè gli guardava prima con fiducia, e con affezione ... Ora l'industria della seta, come tutte le altre era già decaduta spaventosamente nel milanese, prima di quelle recenti sciagure; e queste le avevan poi dato l'ultimo crollo ...
|
Fior di passione (pagina 14)
di Matilde Serao (estratti)
... Ella era scivolata sul tappeto e gli stendeva le braccia mormorando: --Perdonami, perdonami, era la prima volta! --La prima volta, lo so ... Mario Torresparda ti fa la corte da luglio, quando eri a Livorno; cominciò una sera di plenilunio; fu niente, prima, uno scherzo, poi dalla Svizzera dove era lui, in Sabbina dove eri tu, ti ha scritto prima spesso, poi ogni giorno ... Oggi finalmente ci sei andata per la prima, volta ... Ci siamo voluti bene, prima e dopo il matrimonio, per un bel pezzo; poi tu non me ne hai voluto più, come è perfettamente naturale, e naturalmente ne hai voluto ad un altro ...
|
I nuovi tartufi (pagina 10)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... —Tu parti da casa tua con due compagne, la povertà e la probità: cerca di lasciare la prima a mezzo cammino, ma guarda bene ritornare indietro senza la seconda ... E accostata la penna, tracciò la prima lettera ... —Ma la madre di Pausania, che portò prima le pietre per turare la porta del tempio onde fare morire di fame il figliuolo ricovrato là dentro?—È menzogna ...
|
I nuovi tartufi (pagina 13)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... La mano del Signore toccherà le radici di questa pianta maligna, e prima di morire vedrà cadersi tutte le sue foglie maladette dintorno ... —La vita, o Gualberto, è un lungo conto corrente; ma prima di morire, la coscienza, computista senza errore, tira a tutti la somma, e quanto più ella tarda, o fa improvvisi i conti, tanto maggiormente giungono pieni di paura ...
|
Il benefattore (pagina 7)
di Luigi Capuana (estratti)
... Per chi dobbiamo nasconderci? Appena arrivata al cottage, io dirò ai miei parenti… —Ti prego, Elsa; attendi qualche poco prima di far questo ... —Ma io soffrirei se dovessi nascondere a mio padre e alla mamma… —Attendi un altro po'! Mio padre… Ebbene, mi ribellerò; non sono più sotto tutela! Miss Elsa, appena essi furono usciti dalla gola dello stradone, si era appoggiata a un palo del telegrafo per lasciar passare due carri che salivano lentamente verso Settefonti; Paolo aveva pronunciato sotto voce la sua frase di ribellione; e la bionda creatura, già diventata triste e pensosa alla preghiera di attendere prima di parlare del loro fidanzamento ai suoi parenti, lo fissò quasi atterrita… —Ha fatto male—ella disse dolcemente, con grande tristezza ... —Ho un po' di mal di capo… Forse ho fatto la strada troppo in fretta… Era la prima volta che le accadeva di non essere sincera coi suoi ... Si lasciò sedurre dal dolce incanto; o, meglio, scoprì che era già stata sedotta prima ...
|
Il diavolo nell'ampolla (pagina 5)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Per la prima volta immaginava con anima partecipe la gioia del vivere in ogni cosa vivente ... E lo riprese il senso gioioso di prima: anzi più alacre, più copioso, più possente ... Presto la voce della disgrazia corse dalla canonica alla prima casa; di là, per tutta la parrocchia ... — Badate — disse l'altro — che saltin fuori prima di notte, o vi denuncio! E uscì a rovistare altrove ...
|
Il diavolo nell'ampolla (pagina 9)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Immaginarsi Gustavo! Mi ammazzerebbe! (Bum!) E l'Olga: — Il mio Attilio mi scrive sempre: «Non mi abbandonare, per carità, per l'amor di Dio!» Se imparasse che io a dimenticarmi di lui ci durerei così poca fatica e che già prima che morisse avrei il coraggio di pensare a un altro, si accorerebbe di passione ... — Prima io! Sai che trasporto non solo munizioni e materiali, ma feriti e morti? — Non me l'hai mai scritto ... — L'Adriana, sì, e l'Olga! — esclamò la ragazza —; a me fan rabbia per questo! Senza badarle egli seguitò: — Dopo una avanzata, avevo avuto l'ordine di raccogliere i feriti austriaci e portarli, dalla prima linea, giù, al posto di medicazione; di dove le autoambulanze li trasferivano alle sezioni di sanità ... Portarono via prima tutti gli altri; e si allontanò anche il mio compagno ...
|
Il fiore (pagina 5)
di Dante Alighieri (estratti)
... credes' esser più bella che fata; E 'mmantenente pensa a gir pelando Colui che prima tanto l'à lodata ... Ver è ch'alcuna si mette a donare; Ma ella s'è ben prima proveduta Ch'ella 'l darà in luogo d'adoppiare ... LXVI
Amico «Se·ttu ài altra amica procacciata, O ver che·ttu la guardi a procacciare, E sì non vuo' per ciò abandonare La prima cu' à' lungo tempo amata, Se·ttu a la novella à' gioia donata, Sì dì ch'ella la guardi di recare In luogo ove la prima ravisare No·lla potesse, ché seria smembrata ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 12)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... — Raimondo gli rispose a tutta prima con una spallata ... — La tua piccola tenuta non ne rende forse ottomila? E ancora, se Dio vuole, sarà governata alla diavola, sfruttata in prima mano dal fattore, e in seconda mano dall'agente ... Ma vediamo di appianare anche questa; — soggiunse Raimondo, cavando l'orologio per guardar l'ora; — sono le due e mezzo in punto; non hai da vedere i tuoi commilitoni prima delle quattro ... — Io mi ricordo di avere ancora una lettera da scrivere, per impostarla prima di sera ... Vogliamo credere che ci siano due razze umane, in natura? Ho letto non so più dove che ci furono uomini prima di Adamo sulla faccia della terra, e che ciò apparisce anche dal racconto della Bibbia ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 20)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Quante ce n'erano, di queste, che Margherita non aveva nemmeno guardate, nei capitelli svariati delle colonne sorreggenti la facciata del palazzo Ducale, nelle finestre di San Marco, nelle absidi esterne dei Servi e dei Frari, nei balconi della Ca d'Oro o del palazzo Cavalli, tutte eleganze fiorite in cui per l'appunto è dato di cogliere la prima impronta di un nuovo stile nell'arte! In quella serie d'osservazioni, minute e non faticose, Margherita vide nascere il sesto acuto in Venezia e svolgersi con ispontaneità tutta italiana un modo di architettura che gli Arabi avevano elaborato, mescolando elementi bisantini e persiani ... E la signorina Cantelli fu piacevolmente maravigliata di saper tante cose nuove ad un tratto, guardando, paragonando, ascoltando; maravigliata ancora di conoscere, contro l'asserzione di tutte le guide, che le due fronti del palazzo dei Dogi, verso la piazzetta e verso la Laguna, non erano opera di Filippo Calendario, il famoso architetto e scultore, involto nella congiura del doge Marin Faliero, e perciò giustiziato nel 1354, settant'anni prima che il Senato deliberasse di atterrare le due fronti della fabbrica antica, edificata da Pietro Orseolo nel principio del dodicesimo secolo ... Ai signori Zuliani, per esempio; ma a questi per la prima volta in palco, al teatro della Fenice ... Filippo Aldini, entrato nel palco per riverire la signora Livia, pensò che la Galier non avrebbe tralasciato di parlargli dell'incontro di tre giorni prima in capo alla contrada di Merceria ... Che uomo mi sei divenuto, da non capire alla prima? — Filippo sorrise, e tentennò un pochino la testa ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 33)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... — Non sarà stata la prima volta; — riprese ella, accostandosi ... Forse, dissi allora tra me, anch'ella ha capito; ha capito ciò che assai prima era ben naturale di capire, di prevedere; ed ella mi dà il buon consiglio ... — E dovevi dirlo prima, assai prima, cacciandomi da te, bel conte avvezzo ai trionfi, quando quest'altra vittima ti cadeva nelle braccia ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 46)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... — Non così! non così! — Perchè? — disse Raimondo, grave e tranquillo come prima ... — Ed ora, — diss'egli, — la prima parte è assestata ... — Ma non l'hai capito ancora, che questo è impossibile, assolutamente impossibile? Io, prima di tutto, non sono un eroe ... Tu, certamente, sei stato la cagione di tutto, cagione immediata, per altro, e vicina; prima e lontana cagione furono le mie sciocche illusioni ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 49)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Ed ecco, noi ci siam visti e conosciuti assai prima; saremo già amici vecchi, stasera ... — Non sappia egli che ci siam visti prima! ... Intanto, si può egli ricordare con precisione quando e come si varchino certi confini, sempre male segnati? e quando e come sia nata quella confidenza più intima, che è già un principio di complicità, per cui l'uno sovrabbondando e l'altro cedendo, si dispone in tortuosi giri quel nodo, che una volta formato stringe e lega due esseri? Una preferenza insignificante a tutta prima, un servizio da nulla esagerato dal sentimento, una frase spensieratamente più tenera tra i fumi di un convito, gli ardori e le fragranze arcane, tra le ebbrezze di un ballo e le libertà d'una veglia mascherata ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 54)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Bisognerà bene che questo giovinotto lo veda prima ancor io, e ancor io me ne innamori; ne convenite? — È giusto; — conchiuse Raimondo ... E strinse forte, quella mano delicata, strinse forte la mano di quell'uomo, per cui sentiva una simpatia più viva e più profonda di prima ... Ma se per caso egli avesse da capitare prima di me, prego Lei, signorina, di far le mie veci ... Con lui veniva Filippo Aldini, che il signor Anselmo ebbe l'aria di vedere per la prima volta ... Ed era la prima volta, quella, che Filippo Aldini vedeva i caratteri della divina creatura, fini, svelti, e chiari ad un tempo, non imitati, grazie al cielo, da certi uncini, arpioni e rampini bislunghi e bistorti dei secoli barbari, come si usa oggidì dalle graziose donne del mondo civile ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 56)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Questa, infatti, la prima volta che il signor Brizzi era stato in mattinata al palazzo Orseolo, gli aveva accennato un fiero alterco avuto con suo marito, come cagione del gran rimescolo di lui; era naturale adunque che andasse egli, e non un fattorino ... In quella seconda visita il signor Brizzi aveva trovata la signora Livia assai più agitata che non gli fosse apparsa nella prima ... — Egli vuol liquidare i suoi interessi, salvar l'onore del suo nome, evitare le ciarle del mondo, e sparir da Venezia prima di mandare ad effetto il suo terribile divisamento ... La gente di servizio dorme al pian terreno, e non sale prima d'una cert'ora al pian nobile, se non è chiamata ... Anche la cameriera stava al pian di sotto, facendo la sua prima colazione di caffè e latte, sapendo che la padrona non aveva bisogno di lei fino alle nove ... Poco dopo le tre, fu annunziato il conte Aldini, ed accolto a festa, come prima ...
|
Il ponte del Paradiso (pagina 59)
di Anton Giulio Barrili (estratti)
... Venne Raimondo poco prima delle sette ... Erano frasi rotte da prima, e non era possibile intendere a qual punto delle loro confidenze già fossero i due; ma il nome suo ricorreva nel discorso più volte ... Prima di uscire per quell'altro passaggio, volle ascoltare, sapere chi fosse il visitatore del suo fidanzato ... — Mamma! — gemette Raimondo, supplichevole, — Sì, fammi il tenero, con quel cuore di sasso! Ucciderai altri, per intanto; e prima di tutti tua madre ...
|
Intrichi d'amore (pagina 9)
di Torquato Tasso (estratti)
... Come volete correre così in furia, e commetter un eccesso di tanta importanza, senza aver altra informazione? Se per sorte non fosse così, in che modo potrete emendare questo delitto? Han tanta forza le passioni in noi, ch'al spesso ci fan parere una cosa per un'altra; e perciò bisogna prima intendere, vedere, toccare con mani, e dopo essequire ... Saria meglio a essequire l'artificio dell'astrologo, come avete detto prima; perchè discorrendo, intendendo, parlando, ne verrà forse alle mani quel che andate cercando ... Attendi dunque a concluder quanto prima, che del resto ti sarà avantaggiata la promessa di Messer Alberto ... MAGAGNA Di maniera che li posso pigliare senza pregiudicio dell'onor mio? Avertite, non mi fate far errore, che questa è la prima volta che io mi metto all'arte ... MAGAGNA Dichiaratelo prima, che vuol dire, che io non pretendo esser ruffiano senza ragion veduta ... Perchè Cornelia, amando Camillo, suo figliastro, come figlio proprio, e sapendo che arde e abbrugia per Lavinia, vorrà prima il contento di Camillo e poi i suoi ... ALBERTO Io non posso, nè voglio venir meno della mia parola: prima, perchè accomodo l'amico; appresso, chè il partito di Camillo è molto onorato; e ultimamente, perchè ve l'ho promesso, e omne promissum iure debitum est ... Lasciatemi prima negoziare; e voi di qua a un pezzo lasciatevi ritrovare in questo medesimo luogo, perchè in ogni modo vi farò parlare con la Signora ... Andate, perchè letta la lezione dell'ordinario al Studio, ritornaremo quanto prima ... È questa forse la prima padrona che s'è attaccata con li servidori? Allego solitus et consuetus ...
|
Intrichi d'amore (pagina 11)
di Torquato Tasso (estratti)
... Prima che Alessandro vi prendesse per moglie, il Capitan Valasches era innamorato di voi, e vedendosi escluso da' parenti tramò di uccidere Alessandro; e così in processo di tempo venne di notte con altri armati in casa vostra, e ferendo a morte il povero Alessandro lo ridussero in una camera terrena, dove li presentorno il capo tronco di voi, Brianda, dicendo: «Godi pure, godi, Alessandro! Valasches è già contento, poi che in un medemo colpo si è vendicato di lei che lo rifiutò e di te che osasti di preferirti a lui ... è vivo Alessandro? E dove si trova? ALESSANDRO È vivo, ma non so dove si trovi, se voi non mi dite prima come sete viva, se altri vi vidde col capo tronco ... ALESSANDRO Di grazia, che ti par, Leandro? Non son io il bersaglio della mala ventura? Quest'altra disgrazia mancava alle mie tante disgrazie! Ecco Brianda, mia prima moglie ... Aggi allo manco pietade de chissi delecatissimi piedi; non fare como fece Dafne e chilla ca se chiamava Siringa, ca, secondo dice lo Metamorfosio, la prima pe fuire Apollo diventò lauro, e l'autra pe fuire lo dio Pane si converse in canna ...
|
Intrichi d'amore (pagina 26)
di Torquato Tasso (estratti)
... MAGAGNA Questo è un altro diavolo! E che colpa è la mia, se voi medema me l'avete commandato? Non importa, che se la giustizia vuole, toccarà prima a voi, ad esser impiccata, e dopo a me! E io non me ne curo, pur che siamo impiccati insieme, giustamente, per vedere se potessimo fare un figlio in aria, poi che non l'avemo potuto fare in terra ... Che vi è successo? ALBERTO Oh, che intrico! oh, che disturbo! Sappi che questa è Cornelia, mia prima moglie ... MANILIO Ohimè! che dite? ALBERTO Tant'è: osserviamola prima, e poi vi dirò ... Deh, Cornelia, Cornelia, ricordati quanti sospiri, quanti lamenti, quanti pericoli patì e passò il povero amante prima che ti avesse; e dopo aùta, con che sviscerato amore t'amava ... La vanguardia dove era Cornelia si partì prima, e passando in alto mare, fu assalita da repentina tempesta, e venne nuova che s'era già sommersa ...
|
Intrichi d'amore (pagina 29)
di Torquato Tasso (estratti)
... FLAMINIO Impetratemi prima perdono da Messer Alberto e dalla Signora Leonora, che io vi dirò succintamente tutto il fatto ... GIALAISE Chisto me pare Cuosemo alla voce, se bene no' tiene la varva dello colore de prima ... Ecco dunque, Signor Alberto e Signora Leonora, il mio gran fallo, se fallo chiamar si può un amor vero e vivo che ho portato e porto alla vostra figliuola, con fermo proposito, e prima e poi, e al presente ancora, di pigliarla per moglie ... Di grazia, ditemi prima la causa che vi stringe, vi spinge, che vi muove a farmi morire ... MAGAGNA Se pur ho da morire, vorrei che fosse all'italiana, e non alla spagnola, perchè l'asprezza delle parole os e as mi passa l'ossa prima che arrivi al colpo ...
|
Intrichi d'amore (pagina 32)
di Torquato Tasso (estratti)
... ALESSANDRO Il figlio avete ritrovato, ma dubito che perderete il marito; poichè è viva Brianda, mia prima moglie, quale è Leonora, moglie di Messer Alberto, mastro de' Studii ... CORNELIA Ohimè! che dite? E io dubito che Alberto non sia Muzio, mio primo marito, poi che poco innanzi è venuto egli stesso a darmene aviso; e io era in còlera, e perchè esso portava altr'abito, e la barba, che prima non avea, non vi posi mente e non lo conobbi ... Veramente se fosse così sarebbe, come avete detto, una bella congettura, poi che si farebbe un onesto cambio tra di voi, che ciascheduno si pigliaria la prima moglie ... BIANCHETTA Che altre nove care, che altre rare cose son queste! ALBERTO Certifichiamoci prima della persona e della vita di Alessandro, che appresso poi si darà rimedio tale che risulti in onore e benefizio di tutti ... ALBERTO Che dite, Bianchetta? Dunque Cornelia prima di Alessandro ebbe Hermando, o vogliam dire Alonso, per marito? Càpperi, e son dui dopo me! BIANCHETTA Sì ...
|
Intrichi d'amore (pagina 35)
di Torquato Tasso (estratti)
... sarà Alessandro, e dove sta? FRANCESCHETTO È vivo, sta in casa, e già Magagna veniva a chiamar non so chi Muzio, che era prima un altro e oggi è marito di mia madre ... ALBERTO Muzio, che era prima un altro e oggi è marito di tua madre? Dunque son io! Ecco, Magagna lo sa ... Scena 13 ALBERTO Oh, che influenzie d'allegrezze son queste d'oggi, poi che veggo ancor voi, Signora mia, tutta allegra e gioconda in volto? Ditemi, che cosa ci è di nuovo, e dove andate? LEONORA A tempo vi trovo, Messer Muzio, e non Alberto; e il trovarvi a tempo giunse consolazioni alle mie consolazioni, già che gionti possiamo andare in casa della Signora Cornelia, voi per ritrovar la prima vostra moglie, e anco Camillo, che è Persio vostro figliuolo; e io per ritrovar Alessandro, mio primo marito, già che è vivo e sta nell'istessa casa, secondo mi ha detto il Signor Flavio aver saputo per cosa certa: e così uniti insieme rifermaremo il negozio, di sorte che ciascuno rimarrà sodisfatto ... LEONORA È vero, è più che vero: costei è vostra figlia, perchè il Capitan Valasches, poco prima che morisse, la menò seco da quelle parti di Puglia ...
|
Intrichi d'amore (pagina 36)
di Torquato Tasso (estratti)
... Scena 14 ALESSANDRO Il punto sta se senza nota d'infamia ciascuno si può ripigliare legitimamente la sua prima moglie ... Vi baciamo le mani, Signori, rallegrandoci che ci avete prevenuto ad uscir prima di noi, per l'occasione d'esservi avicinati alla mia casa, dove mi sarà cosa grata ricevere così onorata e nobil compagnia ... ALBERTO Signor Alessandro, già che tutti sappiamo quel che passa, per non replicare il medesimo resta solo di risolvere il punto che Vostra Signoria poco avanti diceva: cioè se senza nota d'infamia ciascuno si può legitimamente ripigliare la sua prima moglie ... Ma perchè dentro a più bell'agio potremo consolarci, entriamo, Signori, in casa mia: e abbracciata voi, Cornelia, per quella amata consorte che mi foste prima, prego i cieli che ci concedano ogni compita felicità ... BIANCHETTA Sì, ma entriamo sposi come essi; e vorrei che voi prima entraste in me, come entra l'ape nella pecchia, lasciandovi il me ...
|
L'Olimpia (pagina 11)
di Giambattista Della Porta (estratti)
... Il romano che ha la coscienza lesa dell'inganno usato, in veder comparir questi, col suo Mastica pensaran subito che sieno i veri, né stimeranno che altri abbino saputo quanto loro o che abbino pensato a quello che essi pensaro prima; per non esser còlti in frode lascieranno l'impresa e fugiranno di Napoli per téma di qualche malanno… ... Prima impediremo che la cosa non passi piú inanzi di quello che è adesso; poi i nostri, estimati da Sennia verdadieri, potranno senza altro concedervi Olimpia per moglie; all'ultimo poco importa che si scopra l'inganno che ha sortito buon fine, ché será bisogno Sennia contentarsi di quello che, non contentandosi, non per questo non sará fatto… ... Andiamo a ritrovargli, ché è ben tentare ogni cosa prima che si venghi a por mano alla spada ... Non, se nol dite prima ...
|
L'amore che torna (pagina 7)
di Guido da Verona (estratti)
... Finalmente il domestico annunziò la colazione, dove la vecchia signora non era mai di cattivo umore, sebbene prima s'inghiottisse tutta una spezieria di medicine ... Quando fummo seduti a quella tavola, il mio pensiero corse involontariamente alla piccola sala da pranzo dai tendami di broccato rosso e dalle grandi scansìe, con l'effige della trisavola campeggiante su la parete; alla sala dove la sera prima Elena ed io avevamo desinato fianco a fianco, nella piena solitudine del nostro amore ... Ridevano intorno i vetusti arredi, portati lì dal palazzo dei Materdomini, che avevo dovuto vendere l'anno prima per causa de' miei dissesti, ad uno speculatore straniero, e persino rideva dal quadro annerito l'arcigna e barbuta mia trisavola (Agnese Caterina dei Guelfo di Materdomini), la quale provocava l'ilarità di Elena, specialmente per la struttura del suo naso e la lunghezza delle sue dita ... Veniva su dalla strada un rumore confuso, traverso i tendami di broccato, e poichè gli usci erano aperti verso la sala, si vedevano ardere i tizzi di ginepro, talora con ventate improvvise di scintille che sfavillavano e crepitavano prima di soffocarsi entro la cenere ...
|
L'amore che torna (pagina 9)
di Guido da Verona (estratti)
... Qualche volta io ti leggevo un libro, ma tutti i libri erano troppo noiosi e ci voleva un'eternità prima di giungere alla fine ... Poi, d'improvviso, dilatando gli occhi con una specie di smarrimento, arrendendosi alla suprema evidenza di un pensiero: — Dimmi, — esclamò, — come potremo continuare a vivere in questo modo? E prima che potessi rispondere: — Pensa ch'io t'amo ancora terribilmente! Non ho dimenticato, io! ... — Ebbene, vuoi sapere? Ecco: è un'antica amante, una forestiera conosciuta in viaggio, prima di te ... Stupii di non averla immaginata prima, e con tutte le mie forze m'apparecchiai a dimostrarle man mano questa necessità ...
|
L'amore che torna (pagina 11)
di Guido da Verona (estratti)
... — Per bacco! — esclamai, rovesciandomi contro la spalliera; — non sarà la prima volta ... Egli venne a sedermi di fronte, su la poltrona che Pietro Capponi aveva sgombrata pochi minuti prima ... Ma Edoarda? questa fanciulla di cui distruggi la vita con una tranquillità così gelida? — Ah? e tu credi ch'io non abbia pensato a lei? che non mi sia torturato fino allo spasimo, prima d'arrendermi all'evidenza di questa impossibilità? Feci una pausa; presi una mano di Fabio con effusione, con preghiera: — Senti ... Per la prima volta, sì! Tu ridi ...
|
L'amore che torna (pagina 12)
di Guido da Verona (estratti)
... Mi sentii tutto rimescolare; poi macchinalmente riposi una metà del telegramma su la pettiniera, l'altra per terra, com'erano prima, esattamente ... Mi trovai sul marciapiede, sperduto fra l'andirivieni continuo della gente; un senso di novità m'invase, come s'io fossi per la prima volta nella moltitudine di una città straniera, fra persone che avessero costumi, facoltà, istinti, piaceri e tristezze assolutamente diverse dalle mie ... Ma per la prima volta, pensando ad Elena, soffersi nel vedermi dominato da lei, provai sordamente la vergogna d'essere costretto a spiarla come un volgare amante od un burlesco marito che abbiano sentore d'infedeltà ...
|
L'amore che torna (pagina 18)
di Guido da Verona (estratti)
... Fu la signora Gräfe ad annunziarle una sera, di punto in bianco, che l'Hohenfels le aveva dato incarico di condurla da una buona sarta, perch'ella si comandasse in tempo tutti gli abiti che occorrevano prima della imminente loro partenza ... La mattina seguente lasciava quella casa, prima che l'Hohenfels avesse il tempo di rivederla ... Com'egli la guardò, quand'ella gli ebbe raccontata quella storia! Perchè non avergliene parlato prima? Egli vedeva il male, ma non osava darle consigli, poichè gli sembrava ch'ella non volesse più considerarsi come una vera sorella per lui ...
|
L'amore che torna (pagina 19)
di Guido da Verona (estratti)
... Di fatti era bella, bella come il quadro di Mathias! Le venne un pensiero fatuo, per la prima volta: «Perchè nessun uomo l'avrebbe mai veduta così, nessuno, tranne Mathias, ch'era per lei un fratello?» Ecco: la giovinezza passerà vanamente nell'insegnare le parole straniere ai bimbi cocciuti, le sue mani non saranno più così bianche, la sua bocca non più così fresca, nemmeno la gola così limpida ... Era la prima sera di Settembre ... Prima ch'egli potesse interromperla, e volendo piuttosto convincere sè stessa che l'ascoltatore, gli svolse le teorie speciose della signora Gräfe, opponendosi tutte le contraddizioni e discutendole a priori, come se facesse dinanzi al giudice una impeccabile arringa ...
|
L'amore che torna (pagina 22)
di Guido da Verona (estratti)
... Prima di leggerla, quasi ne sapevo a mente il contenuto, e l'odiavo sopra tutto per quella oscurità che, al suo giungere, si diffondeva nel viso di Elena, l'odiavo per quella tristezza momentanea ch'essa faceva scendere sul nostro amore ... Vorrei farti ancora un ultimo ragionamento, prima di mantenere la triste promessa che ti ho data ... Siamo pratici, siamo brutali! C è una fanciulla che ti può rendere il denaro disperso in tanti anni, che ti può d'un colpo ricollocare in quel patriziato dal quale decadi per necessità; ebbene, fa una cosa: prendi tempo, rifletti, esaurisci prima questo nuovo amore ...
|
L'amore che torna (pagina 39)
di Guido da Verona (estratti)
... quella notte fu la prima e l'ultima ... in questo caso — pensai, — gli dirò d'averla incontrata solo pochi giorni prima, o forse gli confesserò con brio, con spigliatezza, il mio piccolo sotterfugio ... E per la prima volta conoscevo nell'amore questo acerbo sentimento che si chiama la gelosia del passato, più terribile perchè distante, non precisa, piena d'immaginazioni a cui nulla può dar pace ... — È la prima volta, sai! — fece con un rimprovero sorridente ...
|
L'amore che torna (pagina 48)
di Guido da Verona (estratti)
... — Eh, via, questo non c'entra! Che sciocchezze mi vai dicendo? Si giocò insieme la prima sera, si vinse, come sai; le dovevo pur qualcosa, ti pare? — Bada! Io ti dico solamente: bada! ... — Lasciami riflettere qualche giorno; ti risponderò prima che tu parta ... Per prima cosa mi recai da un gioielliere, il quale aveva nella vetrina un anello, che un giorno Elena, passando, aveva tanto ammirato ... Vuoi? Ma due giorni dopo, mentre passeggiavo prima del pranzo m'incontrai con il segretario dell'Ambasciata Italiana, il conte Vigna, che volle a tutti i costi condurmi al Circolo della «rue Volnay» ...
|
L'amore che torna (pagina 49)
di Guido da Verona (estratti)
... Girando lo sguardo a caso, vidi una Storia di Francia, un Codice di Diritto Marittimo, le Odi di Orazio, un opuscolo su l'estradizione, un manuale delle pietre preziose, le Epistole di Seneca, le Memorie di Casanova, ed un libro che portava questo nome: «Storia dell'America prima dell'invasione latina» ... — Piano, mio caro tu precipiti! Ho molte cose che debbo dirti prima ... — Oh, ti fermo sùbito alla tua prima dichiarazione! Tu non odii la posa, no, perchè anzi non v'è nulla di spontaneo, di naturale in te ... » Vediamo; cosa rispondi a quest'uomo? Lo guardai nel viso, a lungo, prima di parlare; poi dissi: — Gli domando anzitutto perchè m'aiuta ...
|
L'amore che torna (pagina 50)
di Guido da Verona (estratti)
... Prima di tutto perchè ti voglio bene, in secondo luogo perchè non mi conviene ... — Fece una pausa e mi volse nel viso gli occhi profondi, troppo intensamente lucidi; soggiunse: — Chissà se il giorno della mia prima recita mi verrai a sentire? — Oh, Elena, che bizzarrie dici! Come puoi dubitarne? Ella scosse il capo ripetutamente, con ostinatezza ... — Elena, — dissi, — le tue parole mi sorprendono, quantunque non sia la prima volta che mi fai queste nere predizioni ... Non so perchè mi sentii nascere nell'anima una infinita, irreparabile tristezza, ed in quell'ora, per la prima volta, dopo essermi trastullato con tutte le cose che nel cuore umano hanno il valore d'un sentimento, compresi che l'amore poteva essere una piaga insanabile, un martirio di tutte le ore ... In quel tempo le lettere di Fabio Capuano si erano fatte più frequenti; la prima che ricevetti, dopo il mio ritorno a Parigi, fu questa: Caro Germano, Ti ho scritto a Vichy ed a Pau, ma poichè non ebbi risposta, penso che le mie lettere abbiano sbagliato itinerario ...
|
L'amore che torna (pagina 52)
di Guido da Verona (estratti)
... — Al Cairo prima, e forse dopo in America ... — Ma se vuoi conoscere lo scopo di questo viaggio, dimmi prima se desideri seguirmi ... Ora cominceresti anche tu? — Io te ne parlo per la prima volta e sarà forse l'ultima ... Prima di tutto perchè mi sei stato utile, anzi perchè potevi esserlo, a te stesso ed a me, in un grado assai maggiore, se una certa paura, mascherata dietro le spoglie dell'onestà, non ti avesse fatto preferire sempre le mezze tinte, la mezza luce, il bilico perenne tra un partito e l'altro ... Prima, in quella casa, tu eri il genio assente ...
|
L'amore che torna (pagina 57)
di Guido da Verona (estratti)
... — E Lazzaro? — Lazzaro, la sua cavalla saura, che volava! — Ed i pranzi che facevamo sotto il pergolato, ed il nostro balcone azzurro, dal quale guardavamo le stelle prima di coricarci? ... — Non vedi che ogni volta mi fai più male? — Ma pensa che ti desidero ancora, io, come la prima volta! più della prima volta! Ella rise, tra le lacrime, con la gola riversa, un po' turgida, il seno inquieto ... Mi sono immaginata che le avessi lasciate apposta perchè le leggessi, e, per la prima volta, sono stata indiscreta: le ho lette ... Se ti avessi conosciuta prima, forse mi avresti anche insegnato l'amore della famiglia, dei bimbi, della quiete, cose che non conobbi mai ...
|
L'amore che torna (pagina 78)
di Guido da Verona (estratti)
... Non si fa tutto questo per amarsi tremando? Il pericolo non è forse un delicato piacere? La prima volta che una signora viene ad un appuntamento d'amore, porta l'abito che le avete ammirato, il cappello che vi piace di più: ha paura, si sente male, ha fretta, deve andar via ... Chissà quante sono venute qui!» Naturalmente le assicurate ch'ella è la prima, però in modo da lasciarle credere che ve ne furon altre, molte altre, assai più che non sia vero ... Poi, fra le mille carezze, fra le insidie lente, si parla di cose lontane; si dice: «Pensa, amore mio, quando ci siamo conosciuti la prima sera ... Oh, come hai la pelle bianca!» La prima volta che una signora viene ad un appuntamento d'amore, viene per lo più perchè s'annoia della sua vita giornaliera, e l'adulterio la tenta; o per curiosità momentanea della vostra persona, o perchè potrete giovarle in qualcosa, o perchè i sensi le fanno sperare da voi gioie che non conosce ancora ...
|
L'arte di prender marito
di Paolo Mantegazza (estratti)
... PARTE PRIMA ... E davanti ad un vagone di prima classe i parenti erano affollati, guardando il cugino ingegnere, che non poteva parlare; perchè sentiva che le parole gli sarebbero venute fuori, strozzate e singhiozzanti ... Per la prima volta taceva qualcosa a sua madre; anzi mentiva ... Quella notte era passata e dopo quella molte e molte altre, ma Emma non era più la fanciulla lieta, spensierata, vagabonda di prima ... * * * Emma leggeva molto, leggeva sempre, ma dal giorno in cui aveva veduto baciarsi quei due alla stazione, i libri prediletti non eran più quelli di prima o in questi cercava altre pagine ...
|
L'arte di prender marito (pagina 6)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... Non avendo pensato a prender moglie prima d'allora, non aveva badato mai alle signorine, e quella era la prima a cui dirigeva gli occhi amorosi con intenzioni oneste sì, ma alla sua età alquanto temerarie ... —Impossibile! In questi giorni? Non rispetta neppure il nostro dolore? Non pensa all'anno di lutto, che per me durerà tutta la vita? —No, non è in questi giorni ch'egli ha fatto la sua domanda, ma poco prima che morisse tuo padre ... Pochi giorni prima della morte del mio povero babbo, mi ha offerto la sua mano l'ingegnere Rinaldini ...
|
L'arte di prender marito (pagina 16)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... Tizio è prima ingegnere e poi Tizio; e Sempronio è prima medico e poi Sempronio; e Caio è prima prete e poi Caio; perchè le deboli individualità, che sono la grande maggioranza, trovano nella professione adottata uno stampo già preparato e unto per benino, per cui vi colano la loro personcina, che vi si adagia, vi si accomoda e vi si rapprende ... Non so, se altri prima di me abbia studiato l'influenza delle diverse professioni sulla felicità nel matrimonio ... Pensa prima al carattere, all'intelligenza, a tutto ciò che costituisce l'uomo per sè e in sè, e poi e poi bada un pochino anche alla professione, pensando che anch'essa porterà in casa tua fiori e spine, che influiranno sulla tua felicità domestica ...
|
L'arte di prender marito (pagina 23)
di Paolo Mantegazza (estratti)
... Ah! se gli uomini conoscessero le donne e le donne conoscessero gli uomini prima di abbordare il santissimo sacramento del conjungo; quanti matrimonii di meno, ma anche quanti e quanti infelici di meno! * * * Io ho sempre raccapricciato davanti alla presunzione goffa e sfacciata, con cui uomini e donne si danno la mano per sempre, senza conoscersi a vicenda non solo; ma senza conoscere di che sia fatta la pasta umana, senza neppure conoscere l'abbici dei caratteri, senza aver letto la prima pagina del libro dell'anima ... Sono animaletti graziosi (quando son belli), che amano sè stessi prima di tutti gli altri e quindi anche prima della sposa; sono bipedi implumi ed anche intelligenti, che nella moglie cercano un aumento di agiatezza o una governante che diriga la casa, una macchinetta gentile e bella, con cui si possa perpetuare la famiglia; una compagna nelle gioie, una infermiera nelle malattie ... * * * Son cose tristi e brutte queste che ti scrivo, o angelo mio, ma è meglio saperle prima che poi ...
|
La famiglia dell'antiquario (pagina 6)
di Carlo Goldoni (estratti)
... CAVALIERE E sarebbe bene vedere di aggiustar la cosa, prima, che gl'animi s'intorbidassero soverchiamente ... Io prima non sono, né bella, né avvenente, e poi abbado a mio marito, e non altro ... Mi basta, che voi vi contentiate di salutar prima la vostra suocera ... DORALICE Salutarla prima? Perché? CAVALIERE Perché è suocera ... Vi avete a contentare della sua disposizione; e per prova di questa, basta, ch'ella sia prima a salutarvi ... (parte) Atto secondo Scena prima Camera di Doralice Doralice ed il conte Giacinto GIACINTO Gran ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 3)
di Emilio Salgari (estratti)
... È la prima volta che io vedo quella donna e sono incapace di tradire la mia fidanzata ... —Abbiamo da percorrere molta via prima di giungere a Hossanieh ... S'accontentano di un nulla, d'un pezzo di pane, d'un pugno d'orzo o di datteri o di un fastello d'erbe secche e spinose, e son felici quando l'arabo lascia a loro aspirare il fumo del scibouk prima che passi dalla cannuccia e doppiamente felici d'una parola affettuosa, d'una semplice carezza ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 26)
di Emilio Salgari (estratti)
... Una subitanea idea balenò nel suo cervello quantunque scosso da tante sofferenze fisiche e morali, una idea ardita, quasi impossibile, l'idea di tentare la fuga colla speranza di salvare Fathma prima che cadesse nelle mani della sua spietata rivale ... Era allora ritornato completamente in sè e le forze, poche ore prima esauste dal delirio, gli erano se non del tutto, almeno in parte tornate ... Con un salto andò ad appostarsi dietro alla porta, colle mani tese innanzi pronto a piombare sull'individuo che scendeva e torcergli il collo prima che potesse gettare un grido e difendersi ... Abd-el-Kerim gli strappò l'jatagan dalla cintura e prima che l'altro potesse parare il colpo glielo cacciò attraverso il ventre ... A mezza via si incontrò col beduino che era poco prima entrato, il quale gli si faceva addosso a testa bassa ... S'arrestò vicino alla porta prendendo l'altra pistola, risoluto di difendersi sino all'estremo prima di farsi ammazzare e guardò se il nemico s'avanzava ...
|
La favorita del Mahdi (pagina 51)
di Emilio Salgari (estratti)
... va bene, ripigliò con accento allegro la medesima voce di prima ... Bisogna raggiungerlo prima che dia battaglia ... Orsù tutti in sella e avanti, prima che arrivino quei cani di Abù-Rof ... Se non approfittiamo di questo momento di tregua per fuggire, prima di domani ...
|
La sposa persiana (pagina 2)
di Carlo Goldoni (estratti)
... Siccome non è ella in questa prima Commedia il soggetto protagonista, ma lo è la Sposa, così su questa appoggiai la catastrofe, e non credei necessario, come non lo è di fatto, pensar più oltre ad Ircana ... Non potei farlo ne' due anni passati per certe indiscrete etichette Comiche di Prima e Seconda Donna, che ora sono sventate, e spero in questa Compagnia, per cui scrivo, non abbiano più a risorgere ... Sommario dedica Atto primo Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Atto secondo Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Atto terzo Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Atto quarto Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena nona Scena decima Scena undicesima Atto quinto Scena prima Scena seconda Scena terza Scena quarta Scena quinta Scena sesta Scena settima Scena ottava Scena ultima dedica A SUA ECCELLENZA LA SIGNORA DUCHESSA D ... Chi sa dirmi, se la presente edizione, che ora incominciasi delle Commedie mie, col nuovo impegno da me composte, potrà sperare fortuna eguale alle cinquanta stampate nella edizione fiorentina comprese? Un buon augurio me lo promette la prima Commedia di questo mio Nuovo Teatro Comico è la fortunatissima Sposa Persiana: il primo Nome che la illustra, che la protegge, è quello di V ... Non ho l'ardire di credere che questa possa dirsi Commedia buona, siccome di niuna delle mie posso animosamente presumerlo, e perciò Fortunata piacquemi di chiamarla, giacché la fortuna per certo e non il merito l'ha fatta soffrire piacevolmente per trentaquattro sere la prima volta in questa nostra Città, e grata la rese egualmente in ogni altra parte, in cui ebbe la sorte di essere rappresentata ... Il Nome vostro, Nobilissima Dama, noto era prima all'Europa; per il Sangue Eccelso degli Ottoboni, da cui nata siete per quello illustre de' Sorbelloni a cui vi ha la sorte ed il merito felicemente unita, ma indi da Voi stessa vi siete assai più resa cognita ed illustrata ...
|
La trovatella di Milano (pagina 11)
di Carolina Invernizio (estratti)
... Egli l'aveva lasciata parlare, senza interromperla, tanto era intento a guardarla! A prima vista l'aveva riconosciuta, ma esaminandola attentamente, si stupiva dei guasti avvenuti in così breve tempo nella sua fisonomia, in tutta la persona ... —Qui non vi hanno che cuori devoti a quella sventurata—pronunziò con voce lenta—quindi posso dirvi tutto: ah! vedete… quell'infame non ha voluto risparmiarla… non gli bastò di averla un giorno ingannata al pari di me, ora con una raffinata scelleratezza ha avvelenata tutta la vita della povera donna, rivelandole un segreto d'infamia, che perderebbe suo padre, se si venisse a scoprire; ma Dio ha voluto che io ascoltassi… ed il segreto, perirà con quel morto… ve lo giuro; non chiedetemi di più, ma per quanto avete di più sacro… conducete Adriana lungi di qui… in casa di suo padre… prima che abbia acquistata la conoscenza di sè stessa: dite pure al conte Patta il dramma qui successo, ma affrettatevi, affrettatevi ad allontanarvi con lei… lasciatemi qui sola ... —Suvvia partite, partite prima che alcuno giunga: il degno servo di costui, deve essere già corso in paese ad avvertire i carabinieri, non avete quindi tempo da perdere; la vostra vettura, Gabriele, deve sempre attendervi dietro quel sentiero; vi sarà facile trasportare in braccio quella sventurata fino là ...
|
La vita comincia domani (pagina 7)
di Guido da Verona (estratti)
... Sognava di lei, quando la vide per la prima volta e la guardò per la prima volta con un pensiero d'amore, così bella che gli parve una cosa inaspettata, nuova nel mondo, benchè sembrasse allora un po' malata, e non d'altro forse che della sua faticosa verginità ... Si ricordava d'aver comprato per lei forse il primo, l'unico mazzo di fiori ch'egli mai desse ad una donna, e ricordava la prima volta che ardì stringerle una mano, con paura profondamente soave, per dirle infatti ch'era bella, bella, bella, e che l'amava con un cuore ignoto, con un'anima nuova, nata in quel momento ... Poi, già nello svestirla quella prima notte, si era sentito ruggire dentro un male sordo, crescente ... M'intendi? Ebbene, ora per la prima volta concepisco la possibilità astratta di rinnegare la mia missione; e questa morte, questa ingorda morte, che ho combattuto accerrimamente, con il cervello e con le braccia, nelle corsìe degli ospedali, fra i crogiuoli de' miei laboratori, questa morte che fu la mia nemica dappertutto, che odiai fino all'eroismo, la vedo per la prima volta come un'alleata, quasi come una benefattrice ...
|
La vita comincia domani (pagina 33)
di Guido da Verona (estratti)
... Ma il suo viso parlò prima della bocca, le sue pupille arsero d'una luce quasi nefasta ... » Più veloce che nel dirlo, e prima di compiere l'intera frase, le attirò la faccia contro il cavo della propria spalla e col braccio le avvolse il capo come d'un manto, per soffocare il suo grido ... Ed ancor prima che il dolore potesse scenderle fino al cuore, un velo di lacrime le bagnò copiosamente la faccia ... Il suo cuore d'amante non le aveva per prima cosa fatto splendere negli occhi un lampo sinistro di gioia ... No; ell'aveva detto per prima cosa: — «Non è vero! Non è vero! ... » Per prima cosa ell'aveva tentato quasi di farlo rivivere, anzi aveva retrocesso da lui, da lui s'era sciolta, quasichè sentisse per istinto l'orrore della sua mano micidiale ...
|
La vita comincia domani (pagina 49)
di Guido da Verona (estratti)
... E quando se n'avvide, una sensazione del tutto nuova la percosse, quasi di stupore e d'angustia, una sensazione che per la prima volta gli accadeva di provare, davanti a quella casa veduta nascere pietra su pietra ... Era la prima volta che gli accadeva di provare quel senso di stanchezza, di noia ... Perchè la prima volta? Alcuni convalescenti passeggiavano per il giardino, e lo salutarono ...
|
La vita comincia domani (pagina 81)
di Guido da Verona (estratti)
... Di notte lo portarono sulla tolda ravvolto in un lenzuolo, e quattro marinai, prima di lanciarlo in acqua, lo avevano fatto dondolare cinque o sei volte a forza di braccia, sovra il parapetto lucido ... Si ricordò che l'aveva già chiamato un'altra volta, forse pochi secondi prima, e vinta quella specie di sonnambulismo che gli offuscava il cervello, guardò l'amante, ancor supina in quel letto sconvolto, e le sue trecce che ingombravano il guanciale, i suoi occhi fermi, il suo volto senza espressione ... Lo immaginai prima che nessuno lo dicesse, perchè ti amavo e tu mi avevi qualche volta stretta nella tua volontà con tanta forza, ch'io stessa me ne sentivo ardere come fosse mia ... Fu negli ultimi giorni, prima ... prima che morisse ... Per la prima volta nella sua vita egli provò riconoscenza verso una creatura, e per la prima volta conobbe la gioia dello stare inginocchiato ... Se tu hai avuto il coraggio allora, io l'avrò adesso, che ti sono per la prima volta veramente vicina ...
|
Marocco (pagina 3)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Di due suoi amici che avevo interrogati prima di partire, uno m’aveva assicurato ch’era un uomo capace d’andare a cavallo da Tangeri a Tumbuctù, senz’altra compagnia che un paio di pistole; l’altro aveva biasimato la sua pessima abitudine di rischiare la propria vita per salvare quella degli altri ... In grazia di queste informazioni lo riconobbi a primo aspetto, da lontano, prima ancora che l’interprete dell’albergo, il quale m’accompagnava, me lo indicasse ... Era la prima volta che si portava nell’interno del Marocco la bandiera della nuova Italia ... La mia prima occupazione, appena rimasto solo, fu di osservare la casa nella quale ero ospitato; e veramente la casa d’un Ministro europeo in Africa, d’un Ministro, in specie, che si prepara ad un viaggio nell’interno, è degna d’osservazione ... Il mio secondo pensiero fu d’impadronirmi di qualche libro del mio ospite per sapere in che paese mi trovassi, prima di mettermi a studiare i costumi ... L’industria, ristretta nella sua attività dai vincoli posti al commercio, è rimasta come prima della cacciata dei Mori dalla Spagna, coi suoi strumenti primitivi e coi suoi procedimenti infantili ...
|
Marocco (pagina 15)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Tre giorni prima della partenza, la stradetta dove dà la porta della Legazione era già affollata di curiosi ... Dieci grandi cammelli, che dovevano portare a Fez, prima del nostro arrivo, una parte delle provvigioni di vino, vennero l’un dopo l’altro a inginocchiarsi davanti alla porta per ricevere il carico, e partirono accompagnati da un drappello di servi e di soldati ... Ma la domenica sera, tre di maggio, tutto era pronto, compresa l’asta altissima d’una smisurata bandiera tricolore che doveva sventolare in mezzo alle tende; e la notte poterono essere caricati sulle mule tutti i bagagli, che partirono il lunedì mattina, molte ore prima di noi, affinchè, arrivando la sera alla tappa, trovassimo l’accampamento piantato ... Ricorderò sempre, con una emozione gradevole, quegli ultimi momenti che passammo nel cortile della Legazione prima della partenza ... Il capitano stesso l’aveva incontrato la notte prima, su per le scale della casa della Legazione, ravvolto in un lenzuolo, con un lume in una mano e una pistola nell’altra ...
|
Marocco (pagina 17)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Un soldato mussulmano annuciava ai compagni l’ora della preghiera, la prima delle cinque preghiere canoniche che ogni musulmano deve fare ogni giorno ... —Ma quando mai l’hai visto prima d’ora? —L’ho visto ieri sera ... Prima si coperse il viso con una mano, poi meditò qualche momento e rispose: —Cuando guerra España ... Il terzo personaggio fu il cuoco dell’Ambasciatore, che ci portò il caffè; un piemontese pretto, tagliato tutto d’un pezzo in un pilastro dei portici di piazza Castello, il quale da Torino, ch’egli chiamava il giardino d’Italia, era piovuto, pochi giorni prima, a Tangeri, e non aveva ancora ritrovato sè stesso ... Il pover’uomo non faceva che esclamare:—Oh che paese! Oh che paese! Gli domandai se prima di partire da Torino, non gliel’avevan detto che paese fosse il Marocco, che città fosse Tangeri ... Non c’era bisogno di nessun’indicazione, per riconoscere alla prima in mezzo a quella folla confusa il capo mulattiere, il capo dei facchini, il capo dei servi delle tende, il capo dei soldati della Legazione ...
|
Marocco (pagina 52)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Immergevano le dita nelle salse, facevano delle palle di cuscussù, mangiavano l’insalata a manate, e non un briciolo, non una goccia cadeva fuor del piatto; e vedemmo infatti quando s’alzarono che avevano i caffettani bianchi immaculati come prima ... * * * Ogni passeggiata è una piccola spedizione militare: bisogna avvertire il caid, radunare una scorta, cercare un interprete, mandar a prendere le cavalcature, e prima che tutto sia in ordine ci vuole un’ora ... Abbiamo un bel rassicurarlo: ha terrore di noi, cerca di placarci con ogni sorta di servizi stranissimi, che non gli domandiamo: compreso quello di cambiare tre volte l’acqua nella catinella prima ancora che ci alziamo da letto ...
|
Marocco (pagina 71)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... E la notte fece freddo! La mattina, al levar del sole, eravamo già sulla riva sinistra del Sebù, nel medesimo punto dove l’avevamo passato venendo da Tangeri; e appena giunti, vedevamo comparire sulla riva opposta, accompagnato dai suoi ufficiali e dai suoi soldati, il simpatico governatore Sid-Bekr-el-Abbassi, colla stessa cappa bianca e collo stesso cavallo nero bardato di color celeste, con cui ci s’era presentato la prima volta ... I barcaiuoli erano stati avvertiti il giorno prima di tenersi pronti per traghettare l’Ambasciata che sarebbe arrivata la mattina; ma trovandosi i barconi, per loro incuria, ridotti in stato da non poter servire, e non essendo capaci essi, o non volendo durar la fatica di accomodarli, erano fuggiti durante la notte, Dio sa dove, colle loro famiglie e coi loro animali, per sottrarsi al castigo del Governatore ... Il Governatore Sid Bekr-el-Abbassi che aveva risaputo le lodi fatte di lui al Sultano dal nostro Ambasciatore, fu con noi anche più amabile e più seducente della prima volta ... Se rivela dove ha nascosto il tesoro, è rimandato con tutti gli onori alla sua provincia, dove in poco tempo, facendo peggio di prima, può rifarsi di quello che gli è stato carpito ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 16)
di Giovanni Verga (estratti)
... Ne aveva portate delle pietre sulle spalle, prima di fabbricare quel magazzino! E ne aveva passati dei giorni senza pane, prima di possedere tutta quella roba! Ragazzetto ... - Ci vollero sette anni prima che gli perdonasse, e fu quando finalmente Gesualdo arrivò a pigliare il primo appalto per conto suo ... Ne aveva guadagnati dei denari! Ne aveva fatta della roba! Ne aveva passate delle giornate dure e delle notti senza chiuder occhio! Vent'anni che non andava a letto una sola volta senza prima guardare il cielo per vedere come si mettesse ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 19)
di Giovanni Verga (estratti)
... Ora ci tocca aspettare chissà quanto, prima di vedere un altro ponte ... come se tutto il paese dovesse macinarsi le ossa notte e giorno, e le mie prima degli altri! ... La prima cazzuola per incominciare a fare il muratore dovette prestarmela mio zio il Mascalise ... quando vi ho detto per prima cosa ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 21)
di Giovanni Verga (estratti)
... Mastro-don Gesualdo tornò a lisciarsi il mento, come quando stava a combinare qualche negozio con uno più furbo di lui; guardò il palazzo; guardò poi il canonico, e rispose: - Però caparra in mano, eh? signor canonico? Prima voglio vedere come la pigliano i parenti di lei ... ve lo dico io! Fate conto che il fiume torni a rifarvi il ponte meglio di prima, e andate a dormirci su ... Da prima non voleva neppur mangiare, digiuno com'era da ventiquattr'ore, con tutti quei dispiaceri che gli empivano lo stomaco ... Una vecchia aspettava accoccolata sui gradini dell'altare, simile a una mantellina bisunta posata su di un fagotto di lavandaia, e quando destavasi borbottando, don Luca le dava sulla voce: - Bella creanza! Non vedete che c'è una signora prima di voi al confessionario? ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 32)
di Giovanni Verga (estratti)
... Vediamo prima se hanno scritto l'ultima mia offerta ... - Prima di tutto, i danari della cauzione ... Fra otto giorni si riapre sul prezzo di prima; si fa un'offerta sola ... Siamo galantuomini! Un'offerta sola sul prezzo di prima; e vi rimangono aggiudicate le terre senza un baiocco d'aumento ... Il notaro, prudente, seppe dominarsi prima degli altri, e tornò indietro col sorriso sulle labbra e la tabacchiera in mano lui pure ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 41)
di Giovanni Verga (estratti)
... - Me l'ha data lui stesso, il baronello, per consegnarla di nascosto alla prima donna ... Fa sorvegliare la locanda dov'è alloggiata la prima donna! ... La prima donna, tutta bianca fuorché i capelli, sciolti giù per le spalle, come l'aveva pettinata mastro Titta, faceva accapponar la pelle a quanti stavano a sentirla ... La prima donna ringraziava di qua e di là, dimenando i fianchi, saettando il collo a destra e a sinistra al pari di una testuggine, mandando baci e sorrisi a tutti quanti sulla punta delle dita, colle labbra cucite dal rossetto, il seno che le scappava fuori tremolante ad ogni inchino ... Don Filippo, onde far cessare lo scandalo, si mise in prima fila, insieme a Nicolino, appoggiandosi al parapetto, salutando le signore col sorriso a fior di labbra, mentre borbottava sottovoce: - Stupida! ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 43)
di Giovanni Verga (estratti)
... Mèndola s'era ficcato nel palco prima di tutti gli altri, per veder la scena che aveva detto lui, e faceva la spiegazione a ogni parola ... Ma farei volentieri uno sproposito per la prima donna! ... una prima donna di cartello ... Per disgrazia la prima donna che doveva tenere gli occhi rivolti al cielo nel declamare: "S'è scritto lassù ... Don Ninì da prima rimase sbalordito ... Il capocomico se la prese colla prima donna, che lo guastava con le prime famiglie del paese ... Giurava che voleva spuntarla ad ogni costo, ed avere la prima donna, non fosse altro per dispetto ... Mastro Titta venne a dire infine a don Ninì: - Non resiste più, vossignoria! Ha perso la testa, la prima donna ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 52)
di Giovanni Verga (estratti)
... Una rovina ed un'angustia che umiliavano le memorie ambiziose, le fantasie romantiche nate nelle confidenze immaginarie colle amiche del collegio, le illusioni di cui era piena la bizzarra testolina della fanciulla, tornata in paese coll'idea di rappresentarvi la prima parte ... No, no, è meglio pensarci prima ... I galantuomini, rammentandosi il bel soggetto ch'era il Ciolla, quello ch'era stato in Castello colle manette, sedici anni prima, si armarono sino ai denti, e si misero a perlustrare il paese, se mai gli tornava il ghiribizzo di voler pescare nel torbido ... Prima di sera cominciarono a sfilare le vetture cariche che scappavano dal paese ...
|
Mastro don Gesualdo (pagina 81)
di Giovanni Verga (estratti)
... Ma prima rimandatemi a casa mia ... E poi ricadeva sfinito, minaccioso, colla schiuma alla bocca, sospettando di tutto, spiando prima le mani del cameriere se beveva un bicchiere d'acqua, guardando ciascuno negli occhi per scoprire la verità, per leggervi la sua sentenza, costretto a ricorrere agli artifizii per sapere qualcosa di quel che gli premeva ... Avrebbe voluto rispondergli che ce n'erano ancora, degli eredi nati prima di lei, sangue suo stesso ... Il più vecchio, una faccia di malaugurio che vi faceva morire prima del tempo, com'è vero Dio, s'era messo già a confortare la famiglia, dicendo che sarebbe stato inutile anche prima, con un male di quella sorta ...
|
Mattinate napoletane (pagina 13)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)
... —Il cocchiere ci pensava un pezzo prima di decidersi a pigliarlo per quella miseria, ma intanto come il signore s'impazientiva e faceva per voltargli le spalle, e allora con un santa pazienza lo chiamava: —Sentite… andiamo… salite ... Lui pel sacrificio che aveva fatto si sfogava con la povera bestia, la quale scotendosi tutta con un balzo alla prima frustata incollerita che le toglieva il pelo, rabbrividiva di sorpresa e di dolore ... Dopo aver leggiucchiate le prime pagine di un romanzo nuovo, di cui si era annoiato a morte, fra le cinque e le sei di sera s'era buttato sul letto, volendo gustare, per la prima volta dopo un mese, la voluttà del sonno a quell'ora ...
|
Novelle rusticane (pagina 24)
di Giovanni Verga (estratti)
... Da lontano, prima ancora che fossero raggiunti, gli alberi più alti s'agitavano e stormivano nell'aria queta; poi fumavano e scricchiolavano; ad un tratto avvampavano e facevano una fiammata sola ... Il palmento, spalancato, senza tetto, con tutta quella roba buttata nel cortile, in mezzo alla campagna spaventata, sembrava tremasse di paura, mentre lo spogliavano prima di abbandonarlo ... Baciò il rastrello della vigna un'ultima volta prima di abbandonarla e se ne tornò indietro, tirandosi per la cavezza l'asinello ... La porta del convento era chiusa per tutti, ma i giovanotti che avevano da spendere, appena era notte, sgusciavano fuori e non tornavano prima dell'alba ... Certo quando rincasò prima dell'alba era pallido come un morto, e sembrava invecchiato di cent'anni ...
|
Novelle rusticane (pagina 25)
di Giovanni Verga (estratti)
... - A te prima, barone! che hai fatto nerbare la gente dai tuoi campieri! - Innanzi a tutti gli altri una strega, coi vecchi capelli irti sul capo, armata soltanto delle unghie ... Suo padre si era rialzato due o tre volte prima di strascinarsi a finire nel mondezzaio, gridandogli: - Neddu! Neddu! - Neddu fuggiva, dal terrore, cogli occhi e la bocca spalancati senza poter gridare ... Prima c'era la pena di morte chi tenesse armi da fuoco ... - I campieri dopo! - Prima volevano le carni della baronessa, le carni fatte di pernici e di vin buono ... Prima di notte tutti gli usci erano chiusi, paurosi, e in ogni casa vegliava il lume ...
|
Novelle rusticane (pagina 26)
di Giovanni Verga (estratti)
... La mattina, prima dell'alba, se non si levavano al suono della tromba, egli entrava nella chiesa a cavallo, sacramentando come un turco ... A poco a poco rimpatriarono, prima le mogli, poi le mamme ... Tutti gli altri in paese erano tornati a fare quello che facevano prima ... Prima di separarsi stettero un altro po' sull'uscio della cabina, al chiarore vacillante della lampada che dondolava ...
|
Nuove storie d'ogni colore
di Emilio De Marchi (estratti)
... Per la prima volta davanti alla ditta Bacchetta e Batacchi, all'insegna dell'Ombrellino rosso in Cordusio, si videro fermarsi fior di carrozze con tanto di stemma ... Per la prima volta si è dovuto scrivere a Londra: perchè, dite quel che volete, la stoffa sarà buona anche la nostra, ma i veri fusti non si trovano che là ... * * * La malinconia e la tristezza entrarono in quelle sei stanze, dove prima regnavano l'amore e la pace ... E fu un vantaggio anche per me che ho saputo limitarmi su quel benedetto vino di Piemonte; e malvolentieri, per la prima volta in vita mia, rientrai in questo mio Milano, che per quanto me lo cangino sotto i piedi, nel cuore è sempre il mio Milano ...
|
Nuove storie d'ogni colore (pagina 17)
di Emilio De Marchi (estratti)
... Guardi la prima, la bionda, ha ventidue anni, è un angiolino di bontà, piena di sentimento ... Siccome non tornerò a casa sua prima della fin del mese e forse più tardi, è bene che le mandi due righe ... AI TEMPI DEI TEDESCHI AI TEMPI DEI TEDESCHI —Tutte le mattine la salutavo con un bel trillo di flauto (allora il flauto era di moda): e tutte le sere, prima di levarmi le scarpe, le mandavo un altro saluto con una volatina di note, che volevan dire:—Bona note, siora, Nina! —Lei, insomma, era innamorato della sua vicina ... impiegato alla contabilità, un omaccione linfatico e geloso, meritava qualche riguardo, prima perchè in fondo voleva bene a sua moglie, e poi perchè aveva delle amicizie in polizia e a quei tempi non c'era troppo a fidarsi ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 9)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... E ripigliò: "Dunque, io che sognavo monasteri e vita religiosa, è incredibile come dai primi anni della fanciullezza, prima di possedere il senso morale, fossi soggetto ad accessi strani di sensualità; di una sensualità che la mia ignoranza, fortunatamente durata moltissimo, rendeva cieca e particolarmente tormentosa ... Quando il mio senso morale si risvegliò, siccome poi religiosissimo ero già da prima, non Le so dire i miei terrori e le penitenze segrete! Allora, molto molto presto, siccome per un certo tempo dopo ch'ero andato ai Sacramenti avevo delle estasi religiose, dei rapimenti inesprimibili, dei giorni in cui l'idea della menoma impurità mi metteva schifo, cominciai a pensare sul serio che per liberarmi dalle ossessioni dello spirito immondo avrei dovuto entrare in un Ordine religioso ... Studiavo il latino e il greco assai volentieri ed ero contento che il mio tutore non mi facesse seguire un corso regolare di studi perchè prima ancora di pensare a farmi frate, quando mi avevano detto che gli studi regolari potevano solamente condurmi a diventare avvocato, o impiegato, o medico, o ingegnere, o professore, n'ero rimasto sorpreso e afflitto ... In fatto la marchesa, con tutte le piccole buone arti che possiede, mi teneva più schiavo di prima ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 10)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Quel che ho sofferto Iddio lo sa, ma confidavo in lui, tanto! Dopo un anno vennero certe parole dubbie, scure dei medici, che prima mi avevano sempre confortato ... Reagii quanto potei, pregai e feci pregare più di prima, esagerai nelle dimostrazioni ... Non basta; prima non avrei guardato una donna in viso due volte, per la sua bellezza ... Quella è la prima persona che ha sospettato il vero de' miei sentimenti perchè mi parve leggerle in viso, dopo averla guardata due o tre volte, una sorpresa, una specie di sorriso interno; capisce? Per molto tempo non mi potei levare quegli occhi dalla memoria ... Vi ripugnavo moltissimo, prima ... Poi mi diedi tutto alla preparazione che mi era necessaria prima di assumere l'ufficio di sindaco ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 13)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Il Suo terrore è giusto perchè la viltà stessa del peccato semplicemente sensuale prima è un ritegno e dopo genera quell'impulso di dolore e di sdegno che rialza rapidamente ... Non pioveva più, blandi chiarori di sole mal nascosto nelle nuvole giallognole ravvivavano il giardino sonnolento, lucevano sulla umida gradinata della villa, dove don Giuseppe stava mostrando a Maironi con un sorriso triste la scena dei piani sfumanti di qua sino ai grandi coni azzurrognoli degli Euganei, di là sino alla sottile parete soleggiata dei Berici, e il giardino da lui pensato, disegnato, gittato sul rustico piano e sul colle selvaggio, abbellito via via, d'anno in anno, vagheggiato nel suo futuro fiore non per sè, ma per dilette anime partite dalla terra, contro l'antivedere umano, prima di lui ... Proprio il giorno prima gli avevano scritto di là che il mandarino del giardinetto pensile era uscito malconcio assai dall'invernata dura, che l'antica passiflora della terrazza era morta, che occorrevano riparazioni al tetto della sala e alle palizzate delle fondamenta nel lago, e che si sperava in una prossima visita del padrone ... Poi, come cercando i pensieri dell'ospite in argomenti più vicini a lui, gli parlò di una visita che la marchesa Nene gli aveva fatta l'anno prima ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 14)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Al vedere Carlino Dessalle, sentì, prima di udirlo, che sua sorella era a Praglia, ch'era venuta per lui, che tornar indietro era impossibile ... Ella li aveva ritolti per la prima da quelli del giovane ... " "E adesso mi giudica male perchè sono venuta?" Maironi esitò un attimo prima di rispondere: "No" ... " Non era la prima volta che la signora Dessalle si mostrava tanto audace con Piero Maironi ... La prima volta ella gli si era mostrata così a villa Diedo, nel boschetto appartato che pende dal colle ai silenzi di una valletta deserta ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 16)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... La mia prima risoluzione era, guardi, cacciarmi in una cella di frate, per sempre!" "Dove? Qui?" fece la Dessalle, ironica ... "Questa era la prima; e la seconda?" Il custode rientrò facendo suonar le chiavi e disse che lo sposo della signora la desiderava ... Gliene corse nel sangue prima una brivido di dolcezza, poi una reazione di malcontento ... La prima volta lo Spirito del monastero aveva inebriato il giovinetto di desiderio, aveva la seconda volta percosso l'uomo di rimprovero; adesso lo respingeva da sè, muto ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 32)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Colui parve un po' seccato dell'indugio, avrebbe voluto parlare all'omino prima ch'egli partisse per Roma e non dopo ... "Anche l'affare Dessalle" soggiunse prima di entrare nella stanza del bibliotecario ... Tempo addietro, prima dell'incontro di Praglia, Carlino ne aveva fatto parlare al Commendatore dal marchese Scremin, e il Commendatore s'era adoperato a favore dei Dessalle in Roma con il solito caritatevole zelo a cui ogni specie di prossimo più lontano traeva elemosinando ... "Finiremo prima noi di rimettere in piedi un esercito di decime cadute in deliquio e di fabbricare un altro esercito di conti e di contesse, che il Municipio di allestire un paio di brache miracolose che vadano egualmente bene a un Prefetto, a un deputato, a un senatore, a Quaiotto e a Ciotti Çeóla ... Del resto alcuni pezzi grossi della maggioranza, alcuni Cai, come venezianamente diceva il bibliotecario, si erano raccolti la sera prima, forse per contemplare l'eclissi, forse per altre ragioni, e avevano chiamato a sè il giornalista Soldini ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 34)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Piero si era sempre occupato pochissimo delle proprie faccende, affidate prima al marchese Scremin, cattivo amministratore anche lui, e poi ad agenti ... Prima della malattia di sua moglie la suocera gli era sempre ai fianchi col pungolo delle campagne da visitare, degli agenti da sorvegliare, dei registri da esaminare ... La sostanza stabile di suo genero, tutta nella provincia di Brescia, era amministrata da un vecchio ragioniere che veniva di tempo in tempo a conferire con Maironi come prima aveva conferito col suo tutore Zaneto ... La prima volta gli aveva fatto balenare con placidezza quasi scherzosa la sua idea: un giorno o l'altro, caro te, andiamo tutti a star a "cossa xela", intendendo Brescia ... Lo stesso crescente annaspare della marchesa dentro a tenebre sempre più fitte e il lampo di qualche "bisognerebbe" gli diedero l'idea di un disegno chiaro nella mente di lei che, per abitudine, non metteva mai fuori il suo pensiero intimo alla prima, e l'idea ch'ell'avesse assegnato un cómpito anche a lui, un cómpito non facile, non rispondente al reale poter suo ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 38)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... Egli cominciò la sua recita troppo presto, appena il Commendatore rientrò nell'anticamera dall'aver accompagnato il Soldini alla scala, la interruppe, la ricominciò, parlando in italiano: "Prima di tutto ... prima di tutto ... "Prima di tutto, Ella crederà forse che io sia venuto a raccomandarmi, ma questo non è vero ... La prima iniquità del Municipio clericale era questa che dopo la sciagurata faccenda delle brache, il tale assessore non voleva più favorire, secondo aveva prima promesso, nel conferimento di certe doti municipali, l'Annetta Pomato, sorella di Ciotti ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 51)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... "La povera vecchia incominciò con offrirmi un canestro di prugne verdi e poi mi fece un mondo di ciarle sulla buona salute mia e sulla cattiva salute sua, sul desiderio, che la tormentava, di vedermi e sulla paura di morire prima ch'io venissi, sulla malignità de' suoi parenti e anche del Tognin, il custode, che la credono mentecatta ... Mio padre era morto due anni prima, io avevo poco più di due anni ... "Oh Jeanne, Jeanne, quale lettura! Quale tenera, pacata commozione in principio e poi quale calda, torbida tempesta! "S'indovina che mio zio non si servì mai della cartella e che dopo la morte di lui, avvenuta alla Isola Bella, pochi mesi prima ch'io nascessi, se n'è servita la povera mamma come di un reliquiario ... "Prima mi vennero alle mani alquante lettere scambiate fra lei e mio padre quando mio padre era emigrato e mia madre con la mia sorellina, con lo zio e la sua ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 63)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... L'Elisa desiderava vederlo almeno un momento prima di essere visitata dal professore di Bologna ... Il professore non intendeva ripartire prima di sera ... In città si era subito saputo della sua venuta e tre o quattro richieste di consulti erano arrivate allo Stabilimento prima di lui ... La suora era uscita prima ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 65)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... A che ora si diceva la prima messa? Meglio non andare a quella di don Giuseppe, per non trovarsi fuori nello stesso tempo ... La prima messa si diceva alle quattro e mezzo ... Non disse più nulla, rimase per qualche momento immobile, accasciata; poi, per la prima volta, si asciugò gli occhi ... Piero non se ne accorse, prima; quindi credette che gli si volesse leggere nel pensiero ... Mia suocera, rientrando dalla prima messa, aveva posato sul tavolino del salotto il suo libro di preghiere ...
|
Piccolo mondo moderno (pagina 69)
di Antonio Fogazzaro (estratti)
... " Don Giuseppe sorrise, fece un gesto come per dire ch'egli morrebbe certamente prima ... Nel pensiero profondo di don Giuseppe disposto alle intime comunioni con la natura come alle intime comunioni con Dio, il dramma del vento, della luna e delle onde, il dramma di quell'anima, prima oscurata dalle passioni, ora misteriosamente illuminata dallo Spirito, si confondevano, si compenetravano in uno solo ... Rincasando, lo troverebbe alzato? Don Giuseppe si sentiva stanco e desiderava scrivere una lettera prima di coricarsi ... Nella prima era inciso: LA PICCIOLETTA VESTE GENTILE DI MARIA MAIRONI ... Egli non ve li avrebbe portati, si era interdetto poco prima, nell'orto, di cogliere una rosa per suo padre ...
|
Ricordi di Parigi
di Edmondo De Amicis (estratti)
... La prima volta ci restai quattro mesi, dibattendomi disperatamente, e benedissi il giorno che ne uscii ... composto a nobile quiete, perchè guai a chi viene a Parigi troppo giovane, senza uno scopo fermo, colla testa in tumulto e colle tasche vuote! Ora vedo Parigi serenamente, e la vedo a traverso all'anima d'un caro amico, che mi fa risentire più vive e più fresche tutte le impressioni della prima volta ... Prima d'esser condotto all'Esposizione, bisogna che il lettore entri con noi in Parigi; daremo insieme un'occhiata al teatro prima di voltarci verso il palco scenico ... Dovevamo andare fino al boulevard degli Italiani, ossia diritti al centro di Parigi passando per la più ammirabile delle sue strade, La prima impressione è gradevole ...
|
Ricordi di Parigi (pagina 7)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Ma dopo la prima corsa, quando si son riconosciuti gli edifizi, lo spettacolo muta significato ... Per prima cosa entrai nell'immenso palazzo coperto delle «sezioni straniere» e mi trovai in mezzo al magnifico disordine dell'Esposizione d'Inghilterra ... Qui la prima idea che passa per il capo è di voltar le spalle e di tornarsene a casa ...
|
Ricordi di Parigi (pagina 16)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Bisogna considerare prima il grande lavoro del livellamento, per il quale si smossero o si trasportarono cinquecentomila metri cubi di terra; rappresentarsi l'enorme trincea che serpeggia sotto il palazzo del Campo di Marte, e distribuisce in sedici grandi correnti l'aria addensata dai venditori; abbracciare col pensiero l'azione poderosa dei grandi «generatori» che provvedono il vapore alle macchine motrici; il lavoro titanico delle trenta macchine motrici che trasmettono la vita a tutte le macchine dell'Esposizione; il movimento continuo delle formidabili trombe aspiranti che assorbono dei torrenti dalla Senna e li rispandono, per un labirinto di canali e di serbatoi sotterranei, ai condotti del Campo di Marte, ai bacini, alle fontane, agli acquarii, agli ascensori delle torri, alla cascata del Trocadero; rappresentarsi la rete infinita di strade ferrate che coprì quello spazio durante i lavori di costruzione, e le macchine innumerevoli che aiutarono le braccia dell'uomo al collocamento delle cose enormi; poi richiamare alla mente il lavoro immenso e febbrile dell'ultimo mese, un esercito d'operai d'ogni paese, formicolanti sull'orlo dei tetti, sulla sommità delle cupole, nelle profondità della terra, sospesi alle corde, ritti sulle impalcature vertiginose, a gruppi, a catene, a sciami, di giorno, di notte, al lume delle fiaccole, al bagliore della luce elettrica, in mezzo a nuvoli di polvere e di vapori, sollecitati da mille voci in cento lingue, in mezzo al frastuono d'un mare in tempesta e ai fremiti d'impazienza del mondo,—e infine ricordarsi che ne uscì quasi inaspettatamente quel meraviglioso caravanserai di cento popoli, pieno di tesori, di vegetazione e di vita,—e che ventiquattro mesi prima non c'era là che un deserto;—allora non si frena più quel sentimento d'ammirazione che, al primo entrare, era stato turbato da un effetto spiacevole d'apparenza ... Si pensa ai milioni di creature umane che lavorarono per riempire quello sterminato museo, dagli artisti gloriosi nel mondo ai lavoratori solitarii e sconosciuti dei tugurii; alle mille cose là raccolte, su cui è caduta la lacrima dell'operaia e stillato il sudore del forzato; ai tesori conquistati a prezzo di vite innumerevoli; alle vittorie conseguite dal lavoro accumulato di dieci generazioni; alle ricchezze dei re, ai quaderni dei bimbi, alle sculture informi degli schiavi, confusi tutti, sotto quelle vôlte, in una specie di santa eguaglianza al cospetto del mondo; ai viaggi favolosi che fecero quei lavori e quei prodotti, calati sulle slitte dalle montagne, portati dalle carovane a traverso alle foreste e ai deserti, cavati dal fondo del mare e dalle viscere della terra, trasportati per i fiumi immensi e fra le tempeste degli oceani, come a un sacro pellegrinaggio; alle mille speranze che li accompagnarono, alle mille ambizioni che vi si fondano, alle idee infinite che scaturiranno dai confronti, ai nuovi ardimenti che nasceranno dai trionfi, ai racconti favolosi che si ripeteranno fin sotto le capanne delle più remote colonie; e finalmente che, grazie a tutto ciò, mille mani che non si sarebbero mai incontrate, si strinsero; che per un tempo molti odii, come in virtù d'una tregua di Dio, si quetarono; che milioni d'uomini, accorsi qui, si rispanderanno per tutta la terra portando un tesoro di nomi cari, prima ignorati, di nuove ammirazioni, di nuove simpatie, di nuove sperante, e un sentimento più grande e più potente dell'amor di patria ... I suoi lavori giovanili sono ancora ricercati oggi come quando annunziarono per la prima volta il suo nome all'Europa ... La vita di quest'uomo è stata una guerra continua; una guerra letteraria, prima, bandita dal teatro; una guerra politica, dopo, rotta nelle assemblee e proseguita in esilio: l'una contro il classicismo, l'altra contro un'imperatore; tutt'e due vinte da lui ...
|
Ricordi di Parigi (pagina 24)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Era quella mademoiselle Drouet, attrice potente, che rappresentò per la prima volta Lucrezia Borgia, nel 1833, al teatro della Porte Saint-Martin, dove, come tutti sanno, quel terribile dramma scritto in sei settimane riportò un trionfo meraviglioso, V'erano altri personaggi, che mi parvero stranieri, e che avevan l'aria un po' impacciata di chi si trova in una casa illustre per la prima volta ... Ma a un tratto, come m'accadde di vedere quella sera, mentre un tale gli raccontava un aneddoto comico d'un fiaccheraio di Parigi, egli dà in una risata così fresca e così allegra, mostrando tutti i suoi denti uniti, piccoli e bianchi; e in quel riso i suoi occhi e la sua bocca pigliano un'espressione così giovanile e così ingenua, che non si riconosce più l'uomo di prima, e si riman là stupiti, come se gli fosse caduta dal viso una maschera, e si vedesse per la prima volta il vero Hugo ...
|
Ricordi di Parigi (pagina 31)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Fu per qualche tempo impiegato nella casa Hachette, prima a cento lire il mese, poi a cento cinquanta, poi a duecento ... Questa è la sua prima vita d'uomo ... La sua prima vita letteraria non è meno singolare, ed egli la espose colla medesima franchezza, continuando a giocare col pugnaletto ... Mi son domandato prima di ogni cosa:—Dove va una cocotte?—Va ai teatri, alle prime rappresentazioni ... Il primo capitolo sarà la descrizione d'una prima rappresentazione in uno dei nostri teatri eleganti ...
|
Ricordi di Parigi (pagina 33)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... —Si capisce che aveva la descrizione in capo, formulata prima d'essere fatta, e che se la sentiva sonar dentro cadenzata e misurata, come un'arietta a cui dovesse ancora trovare le parole ... Si direbbe che la sua mente, per lavorar poi tranquilla e libera intorno alle minuzie, ha bisogno di tracciarsi prima i confini netti del suo lavoro, di sapere esattamente in quali punti potrà riposare, e quasi che estensione e che forma presenterà nella stampa il lavoro proprio ... Scrivendo Assommoir, prima di trattare un soggetto, scorreva la parte corrispondente del dizionario; poi scriveva tenendolo sotto gli occhi, e cancellava con un lapis rosso ogni frase, via via che la metteva nel libro, per evitar di ripeterla ... E infatti la storia di quel grasso e iniquo pettegolezzo plebeo, che finisce per perdere un povero galantuomo, e che si svolge dalla prima all'ultima pagina in quel singolarissimo teatro delle Halles, pieno di colori, di sapori e d'odori, fra quelle pescivendole dalle rotondità enormi e impudenti, fra quegli amori annidati nei legumi e nelle penne di pollo, in mezzo a quello strano intreccio di rivalità bottegaie e di congiure repubblicane, m'è sempre parsa una delle più originali e delle più felici invenzioni dell'ingegno francese ... «Gli insuccessi» non gli passano nemmeno la prima pelle ... —Qui non si fa nulla,—disse, smettendo per la prima volta il pugnale, ma riafferrandolo subito,—nulla, se non si fa chiasso ...
|
Ricordi di Parigi (pagina 35)
di Edmondo De Amicis (estratti)
... Pensavo al teatro della sera prima, e mi domandavo il perchè di quella inesplicabile brutalità, dal momento che il vero pubblico faceva al mio lavoro una accoglienza tanto diversa ... Il terzo giorno la critica comincia il suo lavoro di strangolamento; una prima scarica di articoli furibondi ferisce la commedia al cuore; e allora la gente esita e s'allontana da un'opera che non una voce difende e che i più tolleranti gettano nel fango ... Che importa? Lo strangolamento è riuscito; il pubblico della prima sera ha stretto la corda e la critica ha dato l'ultimo strappo ... Un tale, la prima sera, nei corridoi del teatro diceva ad alta voce:—Ebbene, farà ancora il critico teatrale Emilio Zola?—Perdio se lo farò ancora! E più ardentemente di prima, potete andarne sicuri ...
|
Rinaldo (pagina 7)
di Torquato Tasso (estratti)
... 32 Tal già Cillaro fu, pria che 'l domasse con forza e arte l'amicleo Polluce, e tai, prima che lor Marte frenasse quei furo, ond'ei l'alto suo carro adduce ... 33 Prima verso Isolier s'invia Baiardo, e quei l'attende con la lancia in resta; l'asta fracassa l'animal gagliardo, e 'l corso suo non però punto arresta ... 38 Con tal forza il campione il destrier tocca che quel che prima o poi mai non gli avvenne: di vermiglio color tinse la bocca il sangue ch'in gran copia a terra venne ... 44 Sì come il mar che dianzi alto fremendo orribil si mostrava e minaccioso, lo suo sdegno e 'l furor poi deponendo or tranquillo ed umil giace in riposo: così il destrier che prima era tremendo, ed in vista crudele e spaventoso, t¢cco il suol poi, si sta placido e cheto; ma serba de l'alter nel mansueto ...
|
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 10)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... Al rosso tramonto era successo il bagliore mesto della prima sera ... Finì con raccomandare a la sorella e a la figliuola, che si trovassero pronte il domani per la tal'ora, ch'egli aveva promesso a la signora Rabbi di condurgliele per la prima visita doverosa ... Lucia, alla comunicazione fatta con tanta leggerezza, anzi con un piacere esclusivo che non ammetteva manco l'ombra d'un riguardo, manco un piccolo slancio di tenerezza per lei, si sentì a tutta prima, serrare il cuore come in una morsa ... Prima che avesse il tempo di mettersi a sedere, la zia la pregò che facesse un po' di musica ... Aperse su 'l leggio la prima musica che le capitò sotto mano; un pezzo brillante, che ella suonò con foga un po' stizzosa, sentendosi addosso lo sguardo del giovine ...
|
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 12)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... E quella decisione lo sgravava d'un peso, destandogli in petto un sentimento di riconoscenza verso Lucia, che capiva e si ritirava per non essergli d'inciampo, a lui, suo padre! La sera prima del giorno della partenza, Lucia faceva il baule con l'aiuto di Adele ... Senza darsi una ragione di quello che faceva, dimenticando ogni regola di saper vivere, che impone di salutare le signore prima degli uomini, ella si trovò a stendere la mano a l'ingegnere, che gliela serrò in una stretta quasi affettuosa, lui che di solito, non le sfiorava che la punta delle dita ... Aveva cuore di scappare prima del tempo! ... Il bell'ufficiale, era un tenente d'artiglieria, che fin dalla prima s'era messo a fare una corte rispettosa a Lucia ...
|
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 17)
di Anna Vertua Gentile (estratti)
... E poi che a quelle parole, che la ferivano nella generosità, come se ella avesse potuto consolarsi della disgrazia del padre con il pensiero della propria sicurezza, le lagrime le erano corse agli occhi, egli aveva avuto la crudeltà di confortarla, facendola sperare in un avvenire che l'avrebbe rimessa nella condizione di prima; avvenire bello, brillante quale anche sua zia, la signora Marta, sospirava per lei! Oh come egli le leggeva male nel cuore, come calunniava il suo sentimento!… Credere ch'ella potesse affliggersi della povertà, agognare a un matrimonio ricco, dividere le aspirazioni, i desiderii di quella povera donnicciuola di sua zia!… No, no; egli non la conosceva punto; non aveva per lei nessuna amicizia, nessuna pietà ... Perchè, perchè dunque la sera prima della sua partenza per la spiaggia, l'aveva guardata con un lampo di tenerezza negli occhi, e le aveva stretto la mano quasi affettuosamente? «In qualunque circostanza si ricordi ch'io sono a suoi ordini!—le aveva detto quella stessa sera, salutandola ... Come ella passò loro d'innanzi, il servitore di poco tempo prima lasciò la mano della sposa, si tolse il cappello, e, impettito, salutò con il solito rispetto ...
|
Sei personaggi in cerca d'autore
di Luigi Pirandello (estratti)
... I PERSONAGGI DELLA COMMEDIA DA FARE Il padre La madre La figliastra Il figlio Il giovinetto La bambina (questi ultimi due non parlano) (Poi, evocata) Madama Pace GLI ATTORI DELLA COMPAGNIA Il direttore-capocomico La prima attrice Il primo attore La seconda donna L'attrice giovane L'attor giovane Altri attori e attrici Il direttore di scena Il suggeritore Il trovarobe Il macchinista Il segretario del capocomico L'uscere del teatro Apparatori e servi di scena Di giorno, su un palcoscenico di teatro di prosa ... La rappresentazione sarà interrotta una prima volta, senza che il sipario s'abbassi; allorché il Direttore Capocomico e il capo dei personaggi si ritireranno per concertar lo scenario e gli attori sgombreranno il palcoscenico; una seconda volta, allorché per isbaglio il Macchinista butterà giù il sipario ... Intanto dalla porta del palcoscenico cominceranno a venire gli attori della Compagnia, uomini e donne, prima uno, poi un altro, poi due insieme, a piacere: nove o dieci, quanti si suppone che debbano prender parte alle prove della commedia di Pirandello «Il giuoco delle parti», segnata all'ordine del giorno ... Sarà bene che tanto le Attrici quanto gli Attori siano vestiti d'abiti piuttosto chiari e gai, e che questa prima scena a soggetto abbia, nella sua naturalezza, molta vivacità ... Manca la Prima Attrice ... Non avrà finito la reprensione, che dal fondo della sala si udrà la voce della Prima Attrice ... La prima attrice ... La prima attrice ... Chi è di scena? Gli Attori e le Attrici sgombreranno il davanti del palcoscenico e andranno a sedere da un lato, tranne i tre che principieranno la prova e la Prima Attrice, che, senza badare alla domanda del Capocomico, si sarà messa a sedere davanti ad uno dei due tavolini ... Il capocomico (alla Prima Attrice) ... Lei dunque è di scena? La prima attrice ... E allora si levi, santo Dio! La Prima Attrice si alzerà e andrà a sedere accanto agli altri Attori che si saranno già tratti in disparte ... «Scena Prima ...
|
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 8)
di Luigi Pirandello (estratti)
... Per adesso designeremo i personaggi così: all'Attor Giovane: lei «Il Figlio», alla Prima Attrice: lei, signorina, s'intende, «La Figliastra» ... Che cos'ha da ridere? La prima attrice (indignata) ... La prima attrice (subito, con sdegno) ... Su, su! La prima scena è della Signorina ... La Prima Attrice si farà avanti ... —come la vivo! La prima attrice (risentita) ... Signori miei, non facciamo altre chiacchiere! Dunque, la prima scena è della Signorina con Madama Pace ...
|
Sei personaggi in cerca d'autore (pagina 10)
di Luigi Pirandello (estratti)
... Oh Dio! Dio mio! Il padre (resterà, al gemito, come impietrato per un lungo momento; poi riprenderà col tono di prima) ... —di spigliatezza, già— La prima attrice ... Il capocomico (alla Prima Attrice) ... No, dove va? La prima attrice ... Ma se non è vestita di nero! La prima attrice ... Naturalmente, la Figliastra e il Padre, non potendo riconoscersi affatto in quella Prima Attrice e in quel Primo Attore, sentendo proferir le loro stesse parole, esprimeranno in vario modo, ora con gesti, or con sorrisi, or con aperta protesta, l'impressione che ne ricevono di sorpresa, di meraviglia, di sofferenza, ecc ... Ma scusi, è naturalissimo, signore! La signorina indicherà la Prima Attrice se ne sta lì ferma, a posto; ma se dev'esser me, io le posso assicurare che a sentirmi dire «buon giorno» a quel modo e con quel tono, sarei scoppiata a ridere, proprio così come ho riso! Il padre (avanzandosi un poco anche lui) ... » La prima attrice ... » Il primo attore (rifacendo il gesto del Padre, di spiare cioè sotto al cappellino, ma poi esprimendo ben distintamente prima la compiacenza e poi il timore) ... dico, non sarà la prima volta, spero ... » La prima attrice ... » rivolgendosi al Primo Attore per fargli notare il modo come avrà guardato la Prima Attrice di sotto al cappellino: Sorpresa ... Poi, riprendendo, rivolto alla Prima Attrice: «Non sarà la prima volta, è vero? che lei viene qua ... » Di nuovo, volgendosi con uno sguardo d'intelligenza al Primo Attore: Mi spiego? Alla Prima Attrice: E lei allora: «No, signore» ... La prima attrice ... Ma, no, aspetti! Lasci far prima a lei indicherà la Prima Attrice il cenno di sì ... «C'è venuta qualche altra volta?» La Prima Attrice solleverà un po' il capo socchiudendo penosamente; come per disgusto, gli occhi, e poi a un «Giù» del Capocomico crollerà due volte il capo ... La prima attrice (indignata, tornandosene a posto) ...
|
Sodoma e Gomorra (pagina 11)
di Docteur Jaf (estratti)
... Brantôme dice che nella maggior parte dei matrimonii, fatti a corte, raramente la sposa arrivava al talamo, senza che il re non le avesse prima insegnato praticamente l'arte della procreazione ... «In quanto alle sfrontate, narra Sauval, le une si ubbriacavano di voluttà prima di maritarsi; le altre avevano l'abilità di divertirsi in presenza delle governanti e delle madri stesse, senza essere scoperte; poi per coprire il mistero, si era ricorso a mezzi esecrabili; altre (e ciò era comune tra le vedove e le zitelle) usavano certi oggetti, come quei quattro che Caterina de' Medici trovò nello scrigno di una sua cameriera ... Fu ella per la prima che ebbe damigelle d'onore addestrate a diventare al bisogno gli impuri istrumenti dei suoi disegni politici ...
|
Sodoma e Gomorra (pagina 13)
di Docteur Jaf (estratti)
... «Pigliate mezza oncia di terebentina di Venezia, un poco di latte proveniente dalle foglie di asparagi, un quarto di oncia di cristallo minerale infuso nel succo di limone, o in quello di mele acerbe, un bianco di uovo fresco con un po' di farina di avena, di tutto ciò fate come una foglietta che abbia una certa consistenza e la introducete nell'interno della parte da riparare, avendo cura di far prima una siringa di latte di capra, e di ungerla con pomata di razis bianco» ... Prima di lui Caterina dei Medici aveva dato ai balletti erotici, danzati dalle sue damigelle di onore, il massimo delle seduzioni voluttuose che si potesse desiderare ... Non si faceva gran caso per quelli che avevano delle amanti, per quelli che frequentavano compagnie sospette, che passavano dall'osteria alla casa di mal affare, si perdonava tutto ciò e ancor di più ad un figlio di buona famiglia, ricco e prodigo, che si dava in braccia al piacere, prima di far penitenza della sua scapata gioventù nei legami del matrimonio; ma non si sarebbe mai perdonato ad un uomo vedovo od ammogliato, di avere un'amante fissa e di coabitare con lei ...
|
Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Fu in quell'anno ch'io conobbi Ambrogio Bazzero, il primo dei nostri morti, Non molto alto di persona, di capelli rari per grave malattia sofferta qualche anno prima; con bei baffi rossicci, di fattezze regolari, parlava con una voce chiara, ora argutamente, ora in tono di profonda tristezza ... Era la prima volta che si spiccava il volo dalla casa, e freschi entrambi di studi e di affetti, corremmo a contemplare le porte del paradiso, il campanile di Giotto, e poi San Marco e la laguna ... E intanto preveniva nuove emozioni desiderando, sognando Venezia e i quadri del suo Tintoretto, sul quale aveva due anni prima scritto il suo prediletto dramma ...
|
Storia di un'anima (pagina 2)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Erano i mesi dello sconforto: poi ritornava da capo, e avrebbe vinta la partita, son certo, se la morte non avesse voluto vincere prima di lui ... Non è più tua! Ella è d'Iddio e dei posteri! * * * L'Ugo, che l'autore dedica alla sua prima amarissima delusione, è la prima parte d'un romanzo sul secolo X, che vide la luce nella Vita Nuova ... Rileggendolo in questi mesi ho risentito ancora il sentimento faticoso della prima volta, ma se l'affetto non mi fa velo, credo che vi siano in queste 130 pagine, cinquanta almeno degne d'un grande scrittore ...
|
Storia di un'anima (pagina 37)
di Ambrogio Bazzero (estratti)
... Prima che vadano a girare prosaicamente tra le gambe delle lavatrici di Cornigliano, peschiamoli e leggiamo, signora marchesa ... Io so che qualcosa si affaccia agli usci, tiene in rispettoso timore i vivi, guarda le gocce di cera sul pavimento o i petali sparsi di qualche fiore o la segatura, fa più triste il silenzio, più desolato il disordine, occupa nessun posto, e li occupa tutti, sorprende nell'aria nauseosa pel fumo delle torce l'ultima preghiera morente del corteo che sfilò, la prima parola di comando che disse l'erede, saluta gli oggetti che saranno dati ai legatari, s'appiatta dappertutto, sbuca dalle pieghe del testamento e domanda:—È finito?—È finito: il morto viaggia al cimitero ... All'indomani tutto sarà come prima, come un mese fa, come un anno fa: ognuno ripiglierà il suo posto: pare impossibile che possa essere altrimenti… ...
|
|