Libri presidente
Libri su presidente, con la parola presidente
I nuovi tartufi (pagina 7)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... Immaginatevi la creazione come una piramide immensa di cui la cuspide viene formata dalla Suprema Intelligenza, la base da sostanze più umili, ma legate insieme da un vincolo di amore: nessuna può dirsi inutile, ed in qualunque parte piaccia alla Provvidenza di collocarvi, esultate nel pensiero di rappresentare un frammento necessario alla macchina portentosa…… —Oh come anche in Siberia a cavare miniere? —Anche in Irlanda a bagnare di sudore una terra che non offre altro che sepolcri all'uomo? —Anche nella China, ove nasci per essere dato in pasto ai cani! —Anche… e chi sa fin dove avrei moltiplicato le interrogazioni a me stesso, se non mi veniva fatto di levare gli occhi e guardare il Presidente per vedere s'ei burlasse ... Allo improvviso mi parve che le fibre e le vene del mio cervello, comunque finissime, venissero distese sopra un leuto che il Presidente presentava ridendo alla statua di bronzo di Cosimo I nella piazza del Granduca, e la statua atteggiata la destra in roncigli di bronzo strappare acerbissimamente queste mie povere fibre;—piansi di angoscia, e rilevando disperato la faccia tornai a guardare il Presidente ... "Però di Satana"—soggiunse Zabulone—"troppo ci vuole a raccontare degnamente la storia: se ti basta quella del Presidente, io te la posso dire…" "Io te ne prego, Zabulone…" "Buonaparte!—nota bene che io la prendo larga:—Buonaparte, da quell'uomo di vasti concetti ch'egli era, intese convertire i mari in deserti, e farvi perire la odiata Inghilterra, come Palmira o Tebe dalle cento porte ...
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I nuovi tartufi (pagina 8)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... Tra queste belve la più atrocemente feroce che io mi conoscessi era costui…—cotesto tenerissimo Presidente ... —Condusse a fitto una casa, e studio fosse o ventura, nelle botteghe terrene io notai un oste, uno armaiolo e un caffè; al primo piano si teneva bisca, al secondo bordello; il terzo abitò il Presidente, quasi trono condegno alla sua divinità ... Il Presidente immaginò nuova insidia: tanto vi si adoperò, che lo condussero come bove al macello; ma come avevano preveduto lo prese la sazietà, e lasciò il luogo: ed ecco andargli incontro, non la donna dei Proverbi di Salomone,—in assetto di meretrice, strepitosa, e sviata,—ma una fanciulla cauta di animo, dimessa nelle vesti, e in sembianza mesta, intenta tutta a ricercare una moneta smarrita che aveva riscossa per certi pannilini lavati e stirati:—e non le doleva già la moneta, ma il pensiero che la sua povera madre, la quale abitava su nelle soffitte, l'aspettava per comprarne la cena ...
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I nuovi tartufi (pagina 9)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... " Questo uomo era nè più nè meno il Presidente ... Il Presidente aperse adagio l'uscio di casa sua, ed invitò il giovane a entrare ... Il Presidente lo condusse in altra stanza; colà giunto si china verso il pavimento, e cava fuori cautamente un mattone ... Dopo lunga ora il giovane risensato da grave svenimento si trova giacente in letto, e vede il Presidente con amorevole sollecitudine porgergli aiuto ... Il Presidente restava come trasognato, guardando torvo e a traverso il pavimento; alfine esclamò: "Cane d'Inglese…—Credevo che per lo meno si fosse gittato dalla finestra, e invece vi si accomoda dentro come in un letto di rose ... —La misericordia non isdegna raccogliere queste creature purificate,—a patto però che la passione le purifichi come il fuoco, riducendole in cenere… Il Presidente aveva pensato alla riscossa; e avviluppatosi dentro un ampio mantello, col feltro sopra le ciglia, studiando il passo, con moti obliqui, nel punto stesso in cui l'orologio della cattedrale suonava un'ora batteva un picchio alla casa del signor ...
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I nuovi tartufi (pagina 12)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)
... Meglio avvisato, il Presidente osservava doversi dare tempo al tempo, anteporre le arti di Fabio a quelle di Marcello, imperciocchè la Giustizia, quantunque paresse addormentata, pure ella dormiva, a modo della lepre, con occhi aperti, e orecchie tese; quindi bisognava impedire ogni rumore ... I complici se ne rimessero alla prudenza del Presidente, che invero era molta; e di più, dopo una lunga discussione, per cinquantamila lire fiorentine egli si accollò a suo rischio e pericolo l'aggiustamento di questa partita ... Il nostro pietoso Presidente non cessò mai dì visitarla ... La giovane svenne, quindi a poco la sorpresero atroci convulsioni che fecero dubitare della sua vita; ma il Presidente la soccorse con amorevolezza veramente paterna ... Il Presidente, conosciuto il caso allo estremo, senza risparmio di spesa condusse a un tratto quattro medici di maggior grido ... "Ahi padri! padri!"—esclamò pietosamente il Presidente; e si recò il fazzoletto agli occhi quasi per asciugarsi le lacrime; e siccome in questo atto gli penetrò un bruscolo di tabacco nelle palpebre dell'occhio sinistro, gli riuscì piangere davvero ... La sera verso l'ora del De profundis il Presidente arriva affannato alla Parrocchia, e: "Presto, Don Geronimo, presto accorrete," diceva al Parroco da lontano;—"la poverina si muore; venga a confessarla, e porti seco la pisside e la borsa dell'olio santo…" Ma Don Geronimo, che pativa di gotte, sì era già posto a giacere; nonostante balzò subito seduto sopra il letto, e siccome in quel moto sentì certe trafitte che gli fecero vedere tre soli, pensò tra sè: "Oh benedetta! poteva morire qualche ora prima:"—e subito riprese:—"o piuttosto molte ore… ... anzi anni dopo;—ma…" aggiunse "l'uomo muore quando Dio lo chiama, e il sacerdote deve accorrere sempre allo esercizio del suo solenne ministero…" E volle gettarsi giù dal letto, ma non potè; e pian piano, aiutato dal servo e dal Presidente, si vestì, reprimendo i sospiri che il povero uomo offriva a Dio in isconto dei suoi peccati ... Dopo lunga ora sì posero in via: il Parroco sorretto dal Cappellano andava avanti come poteva; il Presidente lo seguiva tenendo aperto l'ombrellino di seta ... Il Presidente vide un foglio caduto accanto al letto; lo raccolse, e conobbe essere la lettera di Guglielmo, dono atrocissimo della insidia di sangue; lo bruciò, avvertendo che si consumasse intero; e quando fu ridotto bene in cenere nera, si volse al Parroco in suono di rimprovero e di dolore, ed esclamò: "Abbiamo fatto tardi!" E il Parroco chinò il capo umiliato ... Don Geronimo… faremo mezzo per uno… nè tutto pagato, nè tutto regalalo…" rispondeva il Presidente stropicciandosi con soddisfazione le mani ... —"Basta, io me ne rimetto alla sua carità…" Il funerale fu fatto e pomposo: la donna ebbe sepoltura in chiesa con lapide di marmo bianco, ed epitaffio a lettere di oro, e il Presidente fu dichiarato insignis pietatis vir, nè più nè meno dello antico Enea ... Adesso pensa che il danaro non era poco, e poni in mano un ventimila scudi a tale uomo qual è il Presidente, e tu vedrai quello ch'ei saprà fare mediante traffici di ogni maniera, condotti con prudenza e destrezza ch'egli possiede grandissime;—e aggiungi ancora che sovente gli accadde di fare assicurare così per distrazione le sue navi e i suoi carichi a Londra e a Costantinopoli ...
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Il diavolo nell'ampolla (pagina 19)
di Adolfo Albertazzi (estratti)
... Poi Giovanni annunciò: — Il presidente del Consiglio Provinciale e un assessore del Comune ... Mentre il Presidente seguitava nelle condoglianze, Corrado udiva il notaio che rispondeva: — Il testamento segreto è depositato presso di me; ma non si procede all'apertura senza richiesta del presunto erede ... Amaldi, che si era seduto accanto al Presidente, balzò in piedi, livido; rimase impietrato, con gli occhi torbidi; e Giovanni scappò via gemendo ... L'assessore guardò l'orologio e disse: — Sette e venti —; e il Presidente disse: — Animo, signor Amaldi! —; e afferrò e strinse la mano del signor Amaldi ...
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La trovatella di Milano (pagina 14)
di Carolina Invernizio (estratti)
... Con sorpresa del presidente e degli altri, ritirò quanto aveva ammesso durante l'istruttoria, disse che quel giorno per il dolore della morte del padrone aveva perduta la testa, che non sapeva quello che si dicesse, ma la verità si era che nella notte dell'assassinio, il marchese l'aveva con un pretesto lasciato a Milano, perchè forse voleva condurre a Cernusco la bella guantaia ... Ma come scoprirlo? Malgrado le ingiunzioni severe del presidente, la minaccia della pena severa per falsa testimonianza, il domestico giurò di nuovo che ormai diceva la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità! La sfilata dei testimoni non fu lunga, nè importante, tuttavia per ultimo, quando la voce formidabile dell'usciere, annunziò l'Annetta Durini, la madre dell'accusata, un mormorio, un fremito si sparse nell'uditorio, mentre il viso di Maria esprimeva la più grande costernazione… Sua madre testimone? Che avrebbe detto? Aveva dunque ricuperata la parola? Era guarita? Il cuore le batteva fino a spezzarsi, perdette la sua presenza di spirito, tremò, ebbe paura del primo sguardo di quella madre offesa, oltraggiata nell'onore, che tanto aveva sofferto, pianto per cagion sua ... Il Presidente ottenne a stento il silenzio ... Solo quando dichiarò che ella non aveva avuto figli, si udì un mormorio subito represso, mentre il Presidente le chiedeva: —Di chi è dunque l'accusata, alla quale deste il vostro nome? —Ve lo dirò, signor Presidente, ormai è inutile il mistero ... Il Presidente le chiese se non aveva fatte indagini per scoprire a chi appartenesse quella fanciulla ...
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